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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/18/23 in tutte le aree
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Buonasera a tutti gli Amici della Sezione. È da tempo che non scrivo, ma seguo sempre con grande interesse il Forum. Il lavoro e la famiglia non mi risparmiano. Avevo già acquistato molti anni fa un 10 tornesi del 1831 con la legenda a lettere piccole al dritto. Ne cercavo quindi uno da affiancare con le lettere grosse. Navigando sul noto sito di vendite ho trovato un esemplare, che per conservazione e caratteristiche poteva fare al mio caso. Ho partecipato all'asta e per poche decine di euro mi sono aggiudicato la moneta. Già in fase di acquisto avevo notato delle stranezze su alcune lettere della legenda al dritto, alcune E erano F . Chiedo dunque se esistono altri esemplari simili, se si può trattare di un errore di punzonatura oppure se è un occlusione parziale delle lettere. Grazie in anticipo a tutti quelli che vorranno rispondere.7 punti
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A testimoniare l'influenza etrusca in Sardegna la statuetta dell'Ercole di Posada, rinvenuto nell'omonimo paese, una scultura etrusco-italiota che farebbe pensare alla presenza degli Etruschi nell'antica "Feronia". Nessun documento prova con certezza la fondazione di colonie etrusche in Sardegna ma di sicuro gli scavi portati avanti in Toscana e nel Lazio hanno rivelato l’esistenza di rapporti profondi di tipo commerciale tra nuragici ed etruschi. Perché questo commercio tra loro? Prima di tutto perché entrambe le regioni erano ricche di miniere e poi perché era facile, per ragioni geografiche, approdare in Sardegna. A testimoniare l’influenza etrusca in Sardegna la statuetta dell’Ercole di Posada, rinvenuto nell’omonimo paese, una scultura etrusco-italiota che farebbe pensare alla presenza degli Etruschi nell’antica “Feronia”. Oggi la statuetta si trova a Cagliari, al Museo Archeologico Nazionale. La statuetta di Eracle Nel 1923 fu ritrovata presso Posada una statuetta in bronzo (attualmente esposta al Museo Archeologico di Cagliari), alta circa 30 cm, raffigurante un Eracle di tipo italico, databile secondo gli studiosi ad un periodo compreso tra la metà del V ed i primi decenni del IV secolo a.C. (figg. 1-2). Eracle è raffigurato nudo, stante, con la gamba sinistra leggermente avanzata. Dall'avambraccio sinistro pende la grande leontè (figg. 3-4). Il pezzo è stato identificato come proveniente da una fabbrica campana e la sua presenza potrebbe essere ricollegata alla fondazione, in prossimità di Posada, di un insediamento romano-etrusco (Feronia?) avvenuta proprio nella prima metà del IV secolo. La dedica della statuetta potrebbe essere stata effettuata dai mercenari campani assoldati dai Cartaginesi per reprimere la rivolta dei Sardi nel 387 a.C. https://virtualarchaeology.sardegnacultura.it/index.php/it/siti-archeologici/eta-medievale/castello-della-fava/reperti/3574-la-statuetta-di-eracle3 punti
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Ciao! Si tratta infatti di un bagattino anonimo con il leone in quadro. Anonimo perché non riporta né la data di emissione, né il nome del Doge sotto il quale fu battuto; fortunatamente è uno dei vari tipi che riportano le iniziali del Massaro. Io ci vedo PL; se così fosse sarebbe Piero Lion che ha lavorato in zecca nel periodo 1599-1600. Non mi risultano censite le iniziali FL Il tuo ha però una particolarità che costituisce una variante, invece di avere le iniziali RCLA (Regina Coeli Laetare Alleluia) riporta LARC, però tale variante non è censita per il Massaro PL, quindi o è una dimenticanza, oppure non sono corrette le iniziali PL del Massaro. Vai a saperlo .... ogni tanto, tra le veneziane, succede che si trovi una moneta che non è stata mai censita precedentemente. saluti luciano3 punti
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Buonasera a tutti, Condivido un'altra foto di gruppo: monete del periodo Napoleonico Napoletano. "Murat e il suo ritratto sulle monete" Così appariva ai nuovi sudditi del Regno : Riccioluto , con un bel profilo e senza quel "nasone" rappresentato sulle monete dello spodestato Ferdinando IV. Un caro saluto.3 punti
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Ciao Art, Con questi gettoni, anziché con la moneta corrente, venivano remunerati i lavoratori di molti possedimenti e Colonie un po' dovunque. Potevano essere spesi in spacci e magazzini di proprietà di coloro che avevano corrisposto ai lavoratori i gettoni e che pertanto recuperavano così parte del salario corrisposto. Questo in estrema sintesi, comunque il motivo principale era questo. Saluti.2 punti
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Non mi sembra di vedere alcun errore nella data ma solo usura estrema, per cui il suo valore potrebbe scendere ad 1,5 centesimi ☺️ saluti maumo2 punti
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Buonasera a tutti. Riprendo questa discussione per aggiornarla con altri dati, evento eccezionale considerato il poco materiale a disposizione da visionare 😄. Materiale non sempre in conservazione tale da poterlo ben classificare correttamente. Di seguito un esemplare appena aggiunto in Collezione , dal peso di grammi 4,10. Manca nel Corpus per la disposizione della legenda al dritto: + FEDERICVS ° DEI ° G ° REX ° SI ° HIE Mentre nel rovescio la legenda non varia : + VICTORIE : FRVCTVS2 punti
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Un salutone, affettuoso Antonio. P.S. mi sono fatto vecchierello, ma che ci posso fare... Anzi devo essere contento di tante cose, tra le quali la bella esperienza passata con voi di Lamoneta. Un forte abbraccio virtuale, Antonio.2 punti
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Buona notte Ringrazio l’utente cippiri76 per la segnalazione, conoscevo il documento, che ho riletto. Purtroppo non fornisce immagini adeguate per uno studio. Riguardo alla possibilità che sia stato modificato il conio di rovescio, non sono in condizione di escluderla, anche se mi sembra improbabile, sarebbe un caso rarissimo forse unico, mi sembra di ricordare un Fiorino con un diritto diverso con il difetto del manto più esteso al rovescio (non credo di avere una immagine) con trifoglio ben evidente. Si sarebbe trattato di riempire l’immagine in incuso del trifoglio sul conio, operazione non certo agevole illo tempore, ma tutto è possibile. Per finire ho più di qualche dubbio sulla cronologia proposta riguardo alle prime tre serie, qualcosa si potrebbe fare di diverso per la quarta. Senza uno studio “serio” sugli accoppiamenti e sulle sequenze dei coni di diritto, la sola analisi stilistica corre il rischio di essere “addomesticata” come le statistiche, sfruttate come giustificazione, con la stessa valenza di sostegno, dei lampioni per un ubriaco. Segnalo un ulteriore articolo (in lingua inglese) che riguarda lo stesso tesoretto di monete auree, si tratta di: Hindawi Publishing Corporation Journal of Archaeology Volume 2014, Article ID 519218, 6 pages http://dx.doi.org/10.1155/2014/519218 Research Article X-Ray Fluorescence Analysis of XII–XIVCentury Italian Gold Coins autori Monica Baldassarri,1 Gildo de Holanda Cavalcanti,2 Marco Ferretti,3 Astrik Gorghinian,4 Emanuela Grifoni,5 Stefano Legnaioli,6 Giulia Lorenzetti,6 Stefano Pagnotta,6 Luciano Marras,5 Eleonora Violano,6 Marco Lezzerini,7 and Vincenzo Palleschi6,8 Nell’articolo sono pubblicati i dati dell’analisi XRF di diversi Fiorini che fanno parte del “tesoretto”, peccato non siano tutti e non ci sia un riferimento alle singole monete (e neppure le immagini) con dati tabellari precisi delle singole analisi. Si tratta in assoluto del gruppo omogeneo di Fiorini (al netto di qualche intruso) presumibilmente più antico noto (almeno a me). Questo garantisce la possibilità di ottenere informazioni di importanza fondamentale sulla provenienza dell’oro impiegato per coniarli. Con ogni probabilità se la prassi del riuso del metallo aveva avuto inizio, si trattava di una piccola percentuale rispetto alle emissioni, l’oro di questi Fiorini dovrebbe conservare “traccia delle origini” nelle impurità residuali dopo l’affinamento. Queste informazioni potrebbero fornire dati sugli scambi commerciali dei mercanti fiorentini di quegli anni a partire dalla provenienza dell’oro. Cordialità2 punti
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Mi sa che hai azzeccato in pieno, ha fatto fare il test argento ed è uscito che è proprio argento con una patina molto omogenea.2 punti
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Al rovescio un pegaso alato? Possibile? Abbinato al diritto con busto rivolto a sx poi? Ne ho visti con busto rivolto a dx. Perdonatemi il ragionamento ad alta voce..2 punti
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Salve, Di solito fine vecchio anno , inizio del nuovo gia' compariva la discussione relativa all anno numismatico prossimo , quest'anno nulla avete notizie in merito? Grazie1 punto
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" il Frutto della Vittoria" questo riportano nel rovescio i bellissimi Doppi Sestini di Federico III D'Aragona, al centro due Cornucopie decussate ricolme di frutti, simboleggiano la pace e l'abbondanza avvenuta nel reame dopo la sedata ribellione dei Baroni. Al dritto, al centro lo stemma Aragonese coronato a 9 centine, e intorno la legenda variamente disposta: + FEDERICVS :D:G:REX:SI:HIE Nel Corpus vengono riportati 25 Doppi Sestini o Grani, tutti diversi con peso variabile dai 6,30 grammi ( Rif. 80) ai 3,55 (Rif. 84). Vi presento il mio esemplare appena entrato in Collezione. Rif. CNI 77 Diametro mm 25 Peso grammi 3,90 Un caro saluto, Rocco.1 punto
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Buona sera, qualcuno mi potrebbe dare qualche parere/informazione sulla patina di quest'asse di Tiberio acquistato poco tempo fa. Grazie Rovescio:1 punto
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Carissimi amici del forum, stasera vi presento questa moneta che è da poco entrata in collezione. Si tratta di un 2 lire valore coniata nel 1863 dalla zecca di Torino a nome di Vittorio Emanuele II: Cosa ne pensate? Grazie a tutti coloro che vorranno intervenire. Auriate1 punto
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Salve a tutti. Eccomi ancora a chiedere qualche parere (sperando di non essere troppo invadente). Un bronzo di Metaponto acquistato, all'ultima asta Naville, 17,5/16,5 mm 3,46 gr . Allegato il cartellino della collezione di provenienza. Dovrebbe essere Johnston 40 : Obv. hd Apollo laureated l. Rev. ear of barley,META and tripod r. Dico dovrebbe perchè al R. si notano almeno due "stranezze" : un etnico a sinistra della spiga (assente nella J 40) e un simbolo (?) tra la A di META e il tripode. Un' ipotesi, la più probabile, una ribattuta su un altro bronzo? Anch'esso di Metaponto? Quale ? Per me sarebbe il primo bronzo metapontino riconiato anche se , ovviamente, ce ne possono essere... Che dice qualche amico del forum? Grazie per eventuali interventi1 punto
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trovata un'altra (con evidente errore nella descrizione del dritto)... INUMIS mail bid sale 36, 07/03/17, lot 2. Mi sembra strano che questa variante, apparsa almeno in quattro aste, sia assente nelle varie sillogi e nei vari medaglieri... Lucanie, Métaponte, obole en bronze, c.350-300 av. J.-C. Tête d'Héraklès à gauche R/META Épi de blé ; dans le champ, à droite, un trépied TTB Bronze, 19,0 mm, 3,38 g, 8 h S.625 v.1 punto
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Buonasera Amici. Complimenti Sergio, un altro bel pezzo borbonico aggiunto alla tua Collezione. Questa "anomalia" sulle lettere E in F in legenda la si riscontra nel conio del dritto con lettere grandi e simbolo del coniatore stella a 6 punte. Ricordo il bellissimo esemplare di @ggioggio condiviso in una discussione sui grossi nominali in rame per Ferdinando II. Mi permetto di inserirlo. Qui il punzone della lettera E iniziava a deteriorarsi1 punto
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Gran bel colpo,non solo perchè "Corpus manca", ma anche per una considerevole conservazione. Si legge la leggenda senza fatica Monete sicuramente suggestive queste👍1 punto
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Le lettere che compaiono al rovescio ossia ΦI, Σ come il simbolo (probabilmente un thyrsos) sono gli stessi dell'emissione Johnston 75. https://www.acsearch.info/search.html?id=8651230 LUCANIA, Metapontion. Circa 225-200(?) BC. Æ (17mm, 5.64 g, 12h). Wreathed head of Demeter right / Two grain ears; ΦI/Σ between ears, filleted thyrsos between stalks. Johnston Bronze 75; HN Italy 1711. Green and brown patina. Good VF. From the Mercury Group Collection.1 punto
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Non credo si tratti di ribattitura né di errore di incisione. Dovrebbe trattarsi di una variante della serie Johnston 40 e sembrerebbe la stessa già esitata da Elsen nel 2005 che però era parzialmente fuori conio. https://www.acsearch.info/search.html?id=241008 LUCANIE, METAPONTE, AE bronze, 3e s. av. J.-C. Droit : Tête l. d'Apollon à gauche. Revers : Epi avec feuille. A gauche, Σ. A droite, META et trépied. Ref.: SNG ANS 595 var. 2,95g. Patine vert foncé.1 punto
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Oltre ad aver subito una brutta pulizia ho evidenziato colpi uno dei quali ( il primo a sx ) sul bordo sembra una spaccatura del metallo. io la classificherei mb e quel prezzo per una moneta ridotta cosi mi sembrano esagerati. al max 20 euro. fossi in te mi guarderei in giro anche tra gli annunci del forum1 punto
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Questa l'immagine invertita e negativizzata... senza bisogno di ceralacca o plastilina... Mario1 punto
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A questo punto direi : buona . Buono lo stile , buona la "cicciosita' " dell'argento ,buona l'usura. Non penso sia suberata , il peso in eccesso possiamo considerarlo un valore aggiunto in relazione alla tipologia . Una cenomane da oltre 3 grammi è un bel colpo ( vedi legge di Gresham) ,una sopravvissuta, forse tesaurizzata. Complimenti !1 punto
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Buonasera a tutti, @Releo anche i cavallucci di Filippo IV hai... Bell' esemplare, difficile trovarli in conservazione superiore. Io che non sono un esperto, dall'analisi visiva comparativa, fatta con strumenti molto artigianali, lo vedo più catalogazione al n.146. L'effigie a prima vista sembra essere quella più giovanile. Ma chiaramente è opportuno sentire anche altri utenti magari più esperti del sottoscritto. Saluti Alberto1 punto
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Buonasera a tutti, Sergio @motoreavapore, non sono un perito e nemmeno esperto, ma ho avuto il piacere di tenerla in mano e vederla dal vivo. Faccio delle mie considerazioni del tutto personali, a prima vista sembrano essere delle F al posto delle E, otturazione di conio mi sta stretta come spiegazione e anche difetto, osservando i fondi ( ma potrei avere problemi di vista magari) mi sono sembrati puliti senza nessun segno riconducibile ad abrasioni o problemi di coniazione. Parliamo di ben tre lettere E sostituite da quella che per me è palesemente un F. Ribadisco non sono né un perito né un grande esperto, sono qui e aspetto anche io altri pareri. All'amico Sergio intanto i miei complimenti per la moneta. Saluti Alberto1 punto
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L'anno scorso ho ristrutturato una parte della mia abitazione,una cantina di circa 60 mq., spazio che sto adibendo a biblioteca,non che prima non l'avessi ma sto semplicemente ampliando lo spazio disponibile e sto accrescendo il numero di libri che andranno a comporre la mia biblioteca. Ho stanziato una determinata cifra importante e da settembre dello scorso anno ho iniziato ad implementare la mia biblioteca ed ,logicamente, a leggere i libri che ho acquistato. Il primo gennaio 2023 ho effettuato un bell'ordinativo tramite i vari portali che trattano la vendita di libri e tramite ebay. Il proposito è appunto quello di continuare ad acquistare libri, a leggerli ed a sistemarli nelle librerie che ho. In percentuale parliamo di un 75% di libri di Storia ed il restante 25% di libri di Numismatica,per quanto concerne gli acquisti effettuati da settembre scorso fino ad oggi. Salutoni odjob1 punto
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Queste sono le prime emissioni. Fonte ufficiale IPZS Contingente 5 € Bergamo & Brescia Rame FDC 13/2 4.000 serie 8 pezzi Vari FDC 13/2 10.000 10 € Fontane Italiane (Fontana di Diana e Atteone, Caserta) Oro Proof 21/2 2.000 5 € Vanvitelli (250 anni morte) reggia di Caserta AG Argento Proof 21/2 6.000 20 € Vanvitelli (250 anni morte) reggia di Caserta AU Oro Proof 21/2 1.5001 punto
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Forse un bronzo di Siracusa? https://www.acsearch.info/search.html?id=25708991 punto
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Occhio che in quel sito vengono considerati buoni anche delle tipologie di monete che , secondo pacifica dottrina, sono dei falsi.1 punto
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Buonasera a tutti, una simile visione mette sicuramente di buon umore. Vorrei rassicurare @fricogna e tutti gli Amici che hanno saputo. Sto bene, ho avuto un malore ma sembra superato. Stavo già pensando a che fine avrebbero fatto le mie amate monete. La cosa mi ha spinto a fare delle riflessioni, ma magari più avanti ne parleremo. saluti Alberto1 punto
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Bronzo di Adriano (Corinzia) che raffigura al rovescio Bellerofonte a cavallo di Pegaso mentre uccide la Chimera con una lancia (https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coin/47891). apollonia1 punto
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Contatti con il ministero. (Monumento al burosauro) fatevi una risata e non arrabbiatevi. Non ne vale la pena. Vogliono persino oltre alla e-mail l'indicazione del mio antivirus. Loro non ne hanno uno ? https://storico.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/MenuServizio/Contatti/index.html1 punto
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Fine anno faccio sempre il resoconto di quanto raccolto, e mi rendo sempre conto di aver aggiunto in Collezione pezzi che mai avrei immaginato di acquisire. Quindi il mio proposito per il 2023 è di ripetere almeno in parte ciò che ho fatto durante l'anno trascorso. Noi collezionisti speriamo sempre nella...1 punto
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Le genti di etnia sannita e lingua osca intorno al 430 conquistano tutte le città greche ed etrusche della Campania (ad eccezione di Neapolis ed Elea, che comunque controllano) , acquisendone cultura e costumi, monetazione compresa. Nascono di fatto nuove polis, (alcune note solo per le monete appunto). Parte delle città spariscono all'esito delle Guerre Sannitiche e della guerra con Taranto, tutte poi entrano a vario titolo nell'orbita di Roma, . Alcune poi si alleano con Annibale e vengono annientate da Roma. Dal 430 circa sino all'inizio del III secolo molte città emettono monete, con scritte osche, greche o latine. Ritengo che a pieno titolo si debba parlare di MONETE SANNITE.1 punto
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Complimenti per il pezzo di notevole conservazione per il tipo! Le monete da sempre sono state strumento di propaganda e gli aragonesi sono stati maestri in questo rappresentando sui loro nominali imprese che alludevano a fatti storici cercando in pratica di esaltare il loro governo. In questa moneta in particolare viene riportata la "pariglia di cornucopie" che Luigi Volpicella nel suo "Le imprese nella numismatica aragonese di Napoli" così descrive: "Ultima impresa, che si trova sui doppi sestini del re Federico, della quale non si ha notizia altrove che su quelle monete, è la pariglia di cornucopie col motto VICTORIAE FRUCTUS, destinata certamente a ricordare la fine vittoriosa della guerra contro gli ultimi francesi di Carlo VIII e gli ultimi baroni ribelli". Non va poi sottovalutata la mole della moneta. Il popolo fino a poco tempo prima aveva maneggiato cavalli a peso ridotto, da poco sostituiti da sestini, ed ora si ritrova tra le mani un "monetone" che, se pur di rame, va ad accrescere quell'idea di abbondanza scaturita dalla vittoria sull'invasore d'oltralpe e sui baroni ribelli. In passato ne ho avuto due nella mia collezione, poi alienati, ma uno mi vergogno di postarlo per via della foto scadente... posto l'altro.1 punto
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