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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/05/23 in tutte le aree
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Commento decisamente fuori luogo, che fa il paio con quello, in altra discussione, in cui sentenzia che in questo forum non ci sarebbero esperti di monete romane Da un nuovo arrivato (in particolare, ma non solo), ci si aspetterebbe maggior rispetto per chi posta le proprie monete, anche se oggettivamente malridotte, e soprattutto per chi si adopera per identificarle, il più delle volte riuscendovi, a dispetto di quel che pensa lei.5 punti
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Condivido questo esemplare di Osella coniata sotto il dogato di Francesco Loredan (1752-1762), anno X, 1761, Massaro: Zuane Dolfin. Ex aste Numismatica Picena 11/2022, ex Nomisma 53/2015, ex NAC 53/2009, ex NAC 43 2007. Da: https://www.cronacanumismatica.com/la-peste-a-roma-losella-a-venezia-e-la-costola-del-beato/ di Roberto Ganganelli | Gregorio Barbarigo (Venezia, 16 settembre 1625 – Padova, 18 giugno 1697), patrizio veneziano, fu vescovo di Bergamo (dal 1657) e dopo l’investitura a cardinale nel 1660 venne nominato vescovo di Padova (1664). Un alto prelato come tanti, si potrebbe pensare, e invece… Di lui scrive Domenico Agasso in Famiglia cristiana: “Nel maggio 1656 scoppia a Roma la peste bubbonica, che dura fino all’agosto 1657, facendo migliaia di vittime. Il papa Alessandro VII (Fabio Chigi), che era a Castelgandolfo, torna subito nell’Urbe e si fa vedere in giro anche a piedi, per incoraggiare i romani. A dirigere i soccorsi in Trastevere, epicentro del contagio, sceglie il prete trentunenne Gregorio Barbarigo, di famiglia veneziana. E sa quello che fa. Era nunzio papale a Münster (Germania) nel decennio precedente, per la pace dopo la Guerra dei Trent’anni; e lì ha conosciuto il giovane Barbarigo, allora segretario dell’ambasciatore di Venezia. Lo ha poi consigliato negli studi, fino al sacerdozio. Infine, eletto papa nel 1655, lo ha chiamato a Roma. Se ne fida come di sé stesso, e perciò lo manda tra gli appestati di Trastevere. Lui obbedisce, senza però nascondere la paura. Ne scrive anche a suo padre. Ma quando vede come vive e muore quella gente, sa farsi capo, guida, fratello; è prete, infermiere, seppellitore, è il padre dei trasteverini. Medaglia del 1911 che ricorda Gregorio Barbarigo nel 150° anniversario della beatificazione Il papa nel 1657 lo nomina vescovo di Bergamo e nel 1658 cardinale. In diocesi prende a modello Carlo Borromeo, con un appassionato accento personale nell’istruzione religiosa. Nominato vescovo di Padova (1664), nella città del grande Ateneo dà slancio al grande Seminario: stimola la formazione teologica e biblica e la vuole arricchita di sapere classico, di scienza e di familiarità con le lingue; dà ai chierici una ricchissima biblioteca e crea una tipografia anche con caratteri greci e orientali, gettando ponti culturali tra Europa e Asia. Al tempo stesso, dice un testimone, ‘mangia con la servitù e non lascia mai d’insegnare la dottrina cristiana, di fare missioni e assistenza a’ moribondi’. […] Due volte è sul punto di diventare papa, e dice sempre di no. Per lui, vivere è Padova, è lo studio, è la carità. E’ suonare la campana del catechismo ai bambini, preparando banchi e sedie da sé, per la gioia di educarli personalmente alla fede; come un tempo accudiva con le sue mani gli appestati di Trastevere”. L’osella “della reliquia” coniata nel 1761 dal doge Francesco Loredan per la beatificazione del cardinale Barbarigo Il Barbarigo viene beatificato da Clemente XIII nel 1761. Poi tutto si ferma per un secolo e mezzo finché, nel 1911, giungono a Pio X appelli per la sua canonizzazione, e uno di essi ha tra i firmatari anche il “prof. sac. Angelo Roncalli”, futuro Giovanni XXIII. E sarà proprio lui a proclamare santo Gregorio, il 26 maggio 1960. La procalamazione a beato di Gregorio Barbarigo fu importante per la Serenissima al punto che il doge Francesco Loredan (1752-1762) dedicò a questo evento le oselle dell’anno X (1761). Fatto quanto mai inconsueto, queste monete-dono portano al dritto, su campeggiano – una sorta di “urna” – le insegne cardinalizie, il leone marciano e due putti nell’atto di sorreggere niente meno che una costola umana, reliquia del beato donata dal papa alla Serenissima. La medaglia che papa Clemente XIII Rezzonico dedica nel 1761 al beato Barbarigo, suo concittadino Completa questa “gotica” composizione – emblematica di quanto le reliquie fossero ancora importanti, sia dal punto di vista devozionale che politico, nell’Italia del XVIII secolo – la legenda BEATI GREG BARBADICI CARD COSTA. Al rovescio una ricca cartella Coin nome del doge, la consueta dizione PRINCIPIS MUNUS e l’anno di emissione. Anche papa Rezzonico, del resto, da buon veneto fa coniare una medaglia per la beatificazione del suo virtuoso concittadino alludendo al Barbarigo, sul rovescio, come EPISC[opus] PATAVINO IN ALBVM BEAT[orum] RELATO.4 punti
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Senza falsa modestia e in tutta sincerità, ti dico che non sono un luminare ma un appassionato con predilezione (e una certa esperienza) per le monete di Alessandro Magno e suoi predecessori e successori. Da tempo mi astengo dal dare pareri sull’autenticità o meno di una moneta sulla base di fotografie, fatta eccezione per due casi: (a) la foto coincide con quella di un falso pubblicato; (b) la moneta è un ibrido, cioè coniata con un dritto e un rovescio i cui disegni non sono normalmente previsti per lo stesso pezzo. Per esempio, uno statere di Alessandro Magno con il dritto caratteristico della zecca di Anfipoli e il rovescio della zecca di Babilonia, quindi prodotto con conî appartenenti a monete di sovrani diversi. Quando non si verifica uno di questi casi, il giudizio dalla sola foto può portare a svarioni colossali in quanto foto diverse della stessa moneta possono dare l’impressione di monete diverse. Nelle discussioni del forum su questo argomento, anche i più esperti arrivano alla conclusione che per dare un giudizio attendibile, bisognerebbe avere la moneta in mano. Personalmente, se la moneta mi piace e il venditore la garantisce autentica, l’acquisterei sperando che non si tratti di un falso insidioso. E se invece lo fosse, pazienza: vuol dire che era destino… Ma se uno non è fatalista e non vuole correre questo rischio, non acquisti la moneta. apollonia4 punti
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Buon anno nuovo! Qualche mese fa ho offerto questa moneta in un'asta. Fu profondamente colpito nel 1688 e ben tonico.4 punti
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Ciao Alain, a differenza di quelle del rovescio alcune lettere del diritto sono molto confuse e quindi penso sia difficile dare una lettura sicura al 100%. Credo però sia utile il confronto con l’esemplare di Berlino che sembra avere le stesse legende: Grazie Fabrizio per le foto del catalogo, vanno benissimo!3 punti
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Dato che il valore del nummus, o meglio dell'AE4, è uno dei "grandi temi" di qualsiasi forum, e ovviamente di lamoneta, e grazie alla disponibilità del grande Alberto D'Andrea, ho potuto rendere disponibile a tutti qualche mia riflessione sull'argomento, uscita solo 12 mesi fa. (è presente in inglese ma anche in italiano nel medesimo file) spero sia una piacevole lettura... ovviamente sono aperto a qualsiasi critica costruttiva e costruita su argomentazioni che possano aprire a considerazioni differenti dalle mie saluti Alain https://www.academia.edu/94400559/Gennari_Alain_The_value_of_the_Æ4_and_the_reforms_of_Anastasius_I_Il_valore_dell_Æ4_e_le_riforme_di_Anastasio_I2 punti
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Quelli del Cordusio è con Giuseppe Lulliri per parlare e vedere una moneta simbolo sarda come il Sardus Pater2 punti
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Ma certo che è MB, anche col + davanti magari. Cosa dovrebbe essere, B? 🤣 Siamo seri su 🙏1 punto
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@DOGE82 Le monete da collezione sono oggetti di antiquariato. https://www.laleggepertutti.it/271695_tassazione-vendita-tra-privati-di-oggetti-di-antiquariato In teoria la compravendita tra privati se non è fatta a scopo speculativo non è da denunciare. Non è ben spiegato il caso delle monete d'oro, ma il riferimento vale per le monete "bullion" che comprate a un Banco Prezioni dove chiedono documento e CF, se poi sono vendute ad altro rivenditore autorizzato se c'è guadagno dovrebbe essere inserito nel 730. Se la casa d'aste, o chiunque altro, ti bonifica più di, mi pare 12500, la banca è tenuta a segnalare la cosa all'Ag.delle Entrate che può chiedertene ragione. Non dimentichiamo che il fisco può accedere al tuo c/c e al tuo Dep.Titoli.1 punto
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Ciao @bradipo75, premesso che un giudizio e/o valutazione sarà fatto sempre da foto per cui sarebbe opportuno avere a disposizione delle foto più nitide (fronte, retro e in trasparenza come indicato da @caravelle82) per evidenziarne pregi e difetti. Comunque, dalle prime foto postate, @nikita_ ha già riscontrato alcuni difetti (scritte nell'ovale e sui bordi) che deturpano il biglietto non solo da un punto di vista estetico ma anche economico. Presenta le solite pieghe a croce marcate che hanno causato un probabile foro ma attendo altre foto per capire se la carta si è completamente bucata. È un biglietto che ha circolato molto ed è normale trovare determinati segni, rotture e/o usure ma le scritte, cancellature non sono sempre gradite ma attendiamo foto ed altri pareri.1 punto
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Ciao, si tratta di una tipologia molto appariscente e affascinante, è stata ottenuta riciclando i cliché del famoso pittore e incisore Giovanni Capranesi, che li aveva precedentemente creati per il taglio da 1000 lire. Dopo la sua morte, la Banca d'Italia li riutilizzò per stampare i tagli da 5000 e 10000 lire e, nonostante a noi appaiano molto belli, suscitarono l'ira della figlia dell'artista, che citò la Banca per danno d'immagine alla memoria del padre. Alla fine, in onore del padre e per rispetto della sua opera come incisore di cliché per la stessa Banca d'Italia (aveva creato anche i cliché per le 500 lire mietitrice, una tra le più belle tipologie della storia della cartamoneta d'Italia, secondo me..) la Banca accettò di pagare una somma e porre fine alla querelle. Secondo me, la banconota è in conservazione MB (Molto Bella) e da catalogo le firme Menichella-Boggione quotano tutte 65€ in MB. Anche se in genere i prezzi di catalogo sono esagerati, in questo caso mi sento di confermare questo prezzo.1 punto
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Quando venne ordinata la coniazione dei venti soldi e dei 10 soldi fu una manovra di speculazione incredibile. Il valore effettivo dei venti soldi era di soli 8 soldi mentre i 10 soldi avevano un valore effettivo di 2,6. Praticamente le finanze ebbero un guadagno di più di due terzi rispetto alle monete coniate. Già solo due anni, dopo cioè nel 1798, il loro valore venne ridotto a 15 soldi e 7,6 soldi, e alla fine dell'anno venivano già scambiate con i valori di 8 soldi e quattro soldi. Ebbero comunque una lunga circolazione perché si scambiavano ancora normalmente fino al 1865.1 punto
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Grazie dell’ intervento… secondo te perché non ci rientra??? Conservazione MB se non erro vuol dire che i dettagli principali sono visibili comunque… ti ringrazio. Non è una polemica ma faccio per capire ed avere pareri differenti. saluti1 punto
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Giuseppe De Sopo, Le monete di Napoli. L'evoluzione della tecnica monetaria e le varianti della zecca napoletana dal 1516 al 1859, Luigi Regina Editore, Napoli 1971, pp. 213, ill. b. n.1 punto
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Il nipote di Gregorio BARBARIGO, Giovanni Francesco, nato a Venezia il 29 apr. 1658, da nobile famiglia, abbraccio’ la carriera ecclesiastica - dopo un breve incipit in quella diplomatica - e fu creato dapprima vescovo e poi cardinale sotto Clemente XI. GF Barbarigo cj ha lasciato uno splendido volume ( di formato gigante tra l’altro), uscito postumo che descrive le gesta della sua famiglia Barbarigo, Giovanni Francesco Numismata virorum illustrium ex Barbadica gente. Padua, 17321 punto
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Ciao, è una emissione del 26 maggio 1958 (Menichella Boggione). Queste scritte al retro sull'ovale chiaro di sinistra si è tentato di cancellarle? Al centro le pieghe a croce hanno generato un forellino passante? E' uno strappetto od una macchia?1 punto
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Fare 6 al superenalotto e con 350 milionate di euri, o giu' di li', fare acquisti di monete interessanti1 punto
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Poi però, a rompere i c...., è saltato fuori questo esemplare (Gadoury 16/11/2018, lotto 461) che sembra avere la stessa legenda al D/ (+DN REX TIERNV) ma al R/ si legge: + DN REX TIERNV ........ (?)1 punto
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Mistero svelato: le misure erano sbagliate, quindi non è un sesterzio , il peso è corretto quindi rimango dell idea che sia un dupondio ..1 punto
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taglio: 2 euro cc paese: portogallo anno: 2014 B tiratura: 520.000 condizioni: bb città: trieste taglio: 20 cent paese: croazia anno: 2023 tiratura: ? condizioni: spl città: trieste note NEWS!!!!!!1 punto
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Buongiorno, molti sono e sono stati gli studi e molti sono gli appassionati di questa moneta perchè è la prima moneta di Genova, prima e unica per molto tempo e ci riporta ad un periodo di crescita demografica ed economica. La rendono una moneta molto imitata nel mediterraneo. E una moneta simbolo. A mio avviso questo denaro caratterizzato da un punto ad inizio leggenda è riconducibile a Baldassarri Gruppo III, Metcalf IIIc; cfr. databili dal 1210 circa al 1240 circa.1 punto
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Buonasera, per la presunta "svastica" io penso che sia semplicemente un'errore di battitura, niente di più. In più la svastica è un simbolo che è stato utilizzato principalmente nelle culture Indoeuropee ed Eurasiatiche, perciò non ci sarebbe neanche una ragione logica per porre una svastica su una moneta Genovese del XII-XIV secolo.1 punto
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È interessante poi notare che le ultime due lettere della legenda del rovescio (TI) sono le prime due di TIERNV al diritto. Sembrerebbe quindi che gli stessi attributi del sovrano (DN REX TIERNV(?) ) siano ripetuti su entrambe le facce della moneta. L’osservazione non è mia ma di Franco Comoglio nel suo interessante articolo sull’argomento pubblicato su Panorama Numismatico.1 punto
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interessante spunto anche questo della sedia, da notare anche come sul frontone del partenone Zeus sia seduto su una sedia mentre, davanti a lui, Poseidone è seduto su di uno sgabello, inoltre tra la moneta di Aitna e il partenone non potrebbero esserci troppi pochi anni di differenza per cambiare usanze?1 punto
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Buonasera, se non sbaglio potrebbe.. Repubblica Romana, GENS CORNELIA, Cn. Cornelius Lentulus, DENARIO, Emissione: 76-75 a.C saluti Alberto1 punto
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Mi scuso moltissimo di aver postato i miei catorci e di aver urtato la professionalità si alcuni. Ma parto da un concetto basilare: la dignità della moneta. Ogni moneta, anche la più insignificante, a mio avviso ha un valore. Non un valore in termini economici, ma storici. È stata pensata, coniata, utilizzata, ha circolato, è passata da mille mani che l’hanno invecchiata e gli hanno dato quel valore di cui parlavo. Non è un pezzo di metallo invecchiato, è portatrice di una storia personale. Per questo mi interesso di numismatica, mi piace raccogliere e catalogare per un mio diletto, per avere pezzetti di storie. Mi scuso se il mio “romanticismo” può cozzare con i vostri standard di moneta e mi scuso ancor di più se mi permetterò di continuare ad avvalermi delle vostre competenze.1 punto
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Direi Valentiniano I o Valente con SECVRITAS REIPVBLICAE e Vittoria. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Buongiorno a tutti, giusto per iniziare a ragionare, dati ponderali che riportano ad una piccola moneta. Un Follis? Dalle fattezze potrebbe essere Elena, madre di Costantino, lo so ...sto fantasticando troppo, ma la verità è che non riesco a scorgere l'indizio giusto. In attesa di pareri utenti esperti. Saluti Alberto1 punto
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Buongiorno, come già accaduto nel corso della Storia, la grandezza degli uomini meritevoli , verrà riconosciuta solo dopo anni dalla loro scomparsa e Benedetto XVI° non farà eccezione. In ogni modo, giova ricordare che il diritto canonico, non prevede che ci sia un ruolo per il Papa che si dimette né contempla la figura del «papa emerito». Pertanto Benedetto XVI° , Papa lo é sempre stato. Infatti dichiarò di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma e Successore di San Pietro, ma non ha affatto abdicato al “munus”, ovvero all'ufficio, alla carica del Pontefice che deriva da Dio e da San Pietro. (Le parole sono importanti: dimettersi è rinunciare a delle funzioni, abdicare è rinunciare al titolo di sovrano). il Codice di Diritto Canonico, alla cui autorità è sottoposto anche il papa, parla chiaro: per abdicare, il papa deve rinunciare al munus petrino, al titolo. Art. 332 § 2: “Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti” – “Si contingat ut Romanus Pontifex MUNERI suo renuntiet, ad validitatem requiritur ut renuntiatio libere fiat et rite manifestetur”. Ergo, la rinuncia al solo ministerium, che, come spiegato dal teologo Carlo Maria Pace, resterà solo annunciata e non sarà mai confermata dopo le ore 20.00 del 28 febbraio2013, non fa decadere il papa dal soglio. un saluto a tutti per approfondire:https://www.silvanademaricommunity.it/2021/09/10/chi-e-lunico-papa-della-chiesa-cattolica/1 punto
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Ciao a tutti, ciao @Arka oggi sono ancora in vacanza, ho un po' di tempo libero - anche perchè qui piove e tira vento - ecco un mio esperimento empirico: Io direi che la moneta la "prova della siluetta" l'ha passata: Come al solito, in questo campo gli altri commenti li lascio a voi! Servus, Njk1 punto
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Conoscete altre monete arcaiche in cui zeus sta seduto su uno sgabello al posto di una sedia ?1 punto
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Noi collezionisti di sveve dovremmo metterci d'accordo prima. Io sono il secondo offerente all'asta e purtroppo ho contribuito negativamente al prezzo finale. Però io la prendevo come doppione. Bella moneta! Bravo. È la più bella uscita sul mercato negli ultimi anni. Per verificare la tua ipotesi bisognerebbe confrontare i conii delle varie emissioni.1 punto
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Buonasera , Faccio gli Auguri a tutti per il Nuovo Anno postando la mia ultima Napoletana entrata in collezione nel 2022. Ferdinando IV Piastra 120 grana 1816 Saluti Alberto1 punto
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Buonasera, non riesco a venirne a capo, quelle cerchiate sembrano essere addiruttura dei caratteri ortografici. Certo sarebbe affascinante come ipotesi che la zecca si sia approvvigionata di un certo quantitativo di altra moneta, per poi riutilizzarlo. E se cosi fosse ...quale? Dibattito aperto... Saluti Alberto1 punto
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Buongiorno e buona liberazione a tutti, roth37, l'ultima moneta è molto interessante, non la conoscevo, cosa rappresenta il rovescio? Il colle di Birsa?? Continuo postando altre monete che ritengo interessanti perchè evidenziano ancora le differenze di conio specie l'iconografia della Core... conii meno accurati e attribuiti a zecca Sarda ( che si ritiene siano state più di una... Tharros, Karales, Nora, Sulki ... ovviamente solo ipotesi). Nella foto "grandi bronzi" tra cui uno inedito (3 globetti sul collo di Core), periodo 264 - 241 ac.1 punto
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