Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/04/23 in tutte le aree
-
taglio: 2 euro paese: croazia annio: 2023 tiratura: ? condizioni: bb+ città: trieste note: NEWS!!!!3 punti
-
Salerno Colleziona – 11 e 12 febbraio 2023 I giorni Sabato 11 e domenica 12 febbraio 2023, si terrà, nella accogliente location della Stazione marittima di Salerno (ideata dall'archistar Zaha Hadid) il primo evento collezionistico della città: SALERNO COLLEZIONA 1° Convegno Borsa scambio collezionistico numismatico e filatelico. Mancando da anni un trait d'union tra i collezionisti del nord e del centro della nostra penisola con il meridione, Salerno si fa avanti proponendosi come snodo centrale del collezionismo italiano. Nei 2 giorni saranno presenti i maggiori nomi della numismatica italiana, importanti Case d'Asta internazionali, provenienti da TUTTE le regioni d'Italia incluso le isole. Sarà possibile scambiare, visionare, acquistare, far valutare monete, medaglie, banconote, francobolli, stampe, libri ed oggettistica. Gli orari di apertura e chiusura per entrambi i giorni sono dalle ore 9 alle 19. L'ingresso è gratuito, l'ampio parcheggio da 25 mila metri quadrati sottostante la Piazza della Libertà permetterà a tutti i collezionisti e curiosi di partecipare all'evento in grande comodità. L'area espositiva è raggiungibile con ESTREMA facilità da ogni parte della città. Il sito è a soli 1.8km dalla stazione ferroviaria, raggiungibile con una bellissima passeggiata sul lungomare cittadino. Convenzioni per ricettività alberghiera e food sono presenti. Per informazioni su come esporre o partecipare, contattare: C.O.N. - Centro Organizzativo Numismatico Attilio Maglio (+39) 3498125912 Pierpaolo Irpino (+39) 39290676462 punti
-
La moneta in bronzo (rif. MAA18) coniata in grande quantità raffigura Core/Tanit al dritto e cavallo con dietro palma al rovescio, questa emissione considerata di produzione siciliana tenuto conto della diffusione dei ritrovamenti, la varietà di stili e di pesi è oggi associata a più stabilimenti di produzione, siti in territori diversi quali Nord Africa, Sicilia e qualche studioso azzarda anche in Sardegna in periodo successivo. La serie è datata tra la prima metà del IV sec. e l’ inizio del II sec. è battuta su tondello tronco-conico. Interessante l’utilizzo di globetti in vario numero che vengono apposti in posizioni diverse del flan sia del dritto che del rovescio sulle sue varianti sul cui significato si sono diverse teorie. La moneta estremamente comune a livello di macro tipo direi che sembra buona. Su un campione di circa 400 monete reperiti i dati in rete e presi dal mio dbase: P medio 2,72 diam medio 16,22 inclinazione assi: → (22%) ↓ (28%) ← (27%) ↑ (24%) di seguito la distribuzione dei pesi del medesimo campione.2 punti
-
Segnalo l'uscita della nuova edizione de: I falsi nella monetazione italiana a danno della circolazione (Repubblica italiana 1946-2001) Rispetto all'edizione del 2020 sono state aggiunte diverse tipologie e, per queste gli anni riscontrati. 96 pagine scritte dal sottoscritto con la collaborazione di A. Del Pup.2 punti
-
Sì, ne hanno realizzati anche altri, ma i più famosi erano proprio questi di Fiesole e Pontassieve. Forse perchè in quei comuni ha sede l'Istituto Universitario Europeo, quindi l'ambiente era più stimolante che altrove per un esperimento di questo tipo. Io ho il biglietto da 3, su cui erano spiegate le modalità, interessante anche perchè era stampato dall' I.P.Z.S.2 punti
-
@Antoniodich Occhio anche alle foto. Controlla che non siano mosse o sfocate tipo la seconda che hai messo qui. Inoltre, con monete così usurate e senza la possibilità di esaminarle de visu, bisognerebbe provare a fotografare la moneta con la luce a differenti angolazioni per esaltare il rilievo rimasto. Una lettera o un segno sono fondamentali per il riconoscimento1 punto
-
ecco Giollo la risoluzione è un po’ bassa ma altrimenti non entra nel messaggio1 punto
-
No,non stressi fidati. Chi frequenta il forum ha il piacere di discutere ed aiutar😉 Sí qui lo sporco è assai,conviene lasciarla per un pò.1 punto
-
DE GREGE EPICURI Vedo questa domanda 13 anni in ritardo...Io direi che la moneta è piuttosto corrosa in periferia, ed ha perso un po' di patina al D, però le figure sono ben conservate. Direi BB-, insomma qBB.1 punto
-
L'edizione a stampa del RPC II riportava un unico esemplare, senza fare cenno alla presenza di una lettera al rovescio. Presumo che la diversificazione nella versione online si richiami all'opera di McAlee. In ogni caso sembra che si tratti di monete rare, qualunque sia la lettera al rovescio.1 punto
-
Si @Cremuzio anch'io io considero nella serie dei viaggi sia la serie degli Adventvi che quella degli Exercitvvs. In totale sono 4 le serie che si possono annoverare nell'argomento dei viaggi di Adriano. Direi che a questo punto uno specchietto con tutte le tipologie presenti potrebbe forse essere utile: Serie Adventvs: Adventvi Avg Africae Adventvi Avg Alexandriae Adventvi Avg Arabiae Adventvi Avg Asiae Adventvi Avg Bithyniae Adventvi Avg Britanniae Adventvi Avg Ciliciae Adventvi Avg Galliae Adventvi Avg Hispaniae Adventvi Avg Italiae Adventvi Avg Jvdaeae Adventvi Avg Macedoniae Adventvi Avg Mavretaniae Adventvi Avg Moesiae Adventvi Avg Norici Adventvi Avg Phrygiae Adventvi Avg Siciliae Adventvi Avg Thraciae Serie Province (solo il nome della provincia al rovescio e la sua rappresentazione) Aegyptos Africa Alexandria Asia Britannia Cappadocia Dacia Germania Hispania Italia Ivdaea Mavretania Nilvs Sicilia Serie Exercitvs: Exerc Cappadocicvs Exerc Moesiacvs Exerc Britannicvs Exerc Dacicvs Exerc Hispanicvs Exerc Noricvs Exerc Germanicvs Exerc Mavretanicvs Exerc Parthicvs Exerc Raeticvs Exerc Syriacvs Serie Restitvtor: Restitvtori Achaiae Restitvtori Africae Restitvtori Arabiae Restitvtori Asiae Restitvtori Bithyniae Restitvtori Galliae Restitvtori Hispaniae Restitvtori Italiae Restitvtori Lybiae Restitvtori Macedoniae Restitvtori Nicomediae Restitvtori Orbis Terrarvm Restitvtori Phrygiae Restitvtori Siciliae Questo almeno quello che si puo' desumere dal Cohen, che credo sia abbastanza esaustivo in questo ambito. Potrebbe esserci qualche nuovo tipo non conosciuto al Cohen, bisognerebbe controllare anche sull'ultimo RIC di Adriano uscito aggiornato poco tempo fa, che possiedo ma non ho con me al momento. Un altro approccio potrebbe essere quello di collezionare solo una di queste quattro serie (gli eserciti sono indubbiamente piu' rari e difficili).1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Ciao Commodo sesterzio ( se non ho visto male il diametro è intorno ai 30 mm ) in più se non ricordo male questo tipo di sesterzio era di barra, Vittoria alata che incide VO DE su di uno scudo appeso ad una palma. BM-584, C-670 (6 Fr.), RIC-472 A volte bastano piccoli indizi per catalogare una moneta, in questo caso VO DE Silvio1 punto
-
Per il VO/DE (vota decennalia) sullo scudo al rovescio e il diametro, dovrebbe essere corretta l’identificazione qui sopra.1 punto
-
Per quanto possibile, cerchiamo di aiutare anche per monete poco leggibili. E concordo con te, @Antoniodich, una moneta identificata non è mai senza nessuna valore. Forse un sesterzio di Commodo: https://www.acsearch.info/search.html?id=7594171 punto
-
Bisognerebbe che molti, specie i nuovi iscritti, postassero monete decenti e non catorci trovati chissà dove.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Concordo anch'io con @Arka. La terza la preferisco come stile..a me pare buona...ovviamente si giudica una foto e non l'oggetto dal vivo...quindi dipende anche dall'attendibilita' della persona che l'ha scattata (le foto sono documenti che possono anche condizionare la valutazione per esempio dalle modalita' di luce in cui sono scattate e addirittura possono essere artefatte per migliorare quanto rappresentato)...il prezzo per me della terza dovrebbe essere piu' alto delle prime due. Queste ultime hanno uno stile piu' vicino al 400 ac e quindi esteticamente meno bello (questione soggettiva) e sono meno rare della terza...1 punto
-
Ora dovresti vedere tutto. In pratica se non ho capito male perdendo il grado di supporter il tuo "nuovo" grado "guru" aveva un'impostazione errata sulle reazioni.1 punto
-
Bene,olio di vasellina o paraffina,io conosco quello e quello uso😁 Ammorbidisce lo sporco e dà lucentezza1 punto
-
Buongiorno, grazie a Monbalda il Catalogo presenta ben VIII gruppi e sottogruppi. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEIAN/1 Nel link si trovano le spiegazioni in calce. Si tratta di individuare piccoli particolari che dalle foto io non riesco a distinguere.1 punto
-
Ciao a tutti, ciao @Arka oggi sono ancora in vacanza, ho un po' di tempo libero - anche perchè qui piove e tira vento - ecco un mio esperimento empirico: Io direi che la moneta la "prova della siluetta" l'ha passata: Come al solito, in questo campo gli altri commenti li lascio a voi! Servus, Njk1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Questa moneta presenta un particolare curioso ... Normalmente la figura della Madonna col Bambino interrompe il cerchio perlinato; in questo caso invece la perlinatura si nota anche in basso, visto che neppure l'incisione della veste è riuscita a "eliminarla". L'incisore ha praticamente continuato ad eseguire la perlinatura anche dove sarebbe stata incisa la veste.1 punto
-
Furono usati per le simulazioni di circolazione dell'euro ed erano buoni spendibili nei negozi convenzionati dei due comuni. C'erano anche la 1 euro e un biglietto da 3 euro.1 punto
-
Strano, non ci sono lavori in corso in questo momento. L'unica cosa che mi viene in mente è che ad inizio anno viene azzerato il gruppo supporter. Domani mattina controllo meglio.1 punto
-
E' lei anche se un pò diversa ho notato che esistono per la stessa moneta diversi tipi. Quella che riporta Numista ha i rami differenti rispetto la moneta presentata: Ma ne ho trovato un tipo su di un sito tedesco con i rami che più si avvicinano a quella del primo post. E tanti altri tipi sempre per la stessa moneta, una diversa dell'altra1 punto
-
Quella dei viaggi di Adriano e' una collezione molto affascinante, pertanto portata avanti da parecchi collezionisti col conseguente impatto sui costi delle relativi monete. Per darti un consiglio credo che sia una collezione fattibile se non ti poni limiti di tipologia monetale (quindi denario, asse o sesterzio) e soprattutto di conservazione delle monete (devi essere pronto a collezionare monete in bassa conservazione, soprattutto per il bronzo). Riguardo ai costi le tipologie piu' comuni (Asia, Alexandria, Hispania, Africa, Mauretania, Nilus, Aegyptos, Germania, Gallia, Italia, etc.etc..) sono acquisibili con 100/200 euro massimo su denario anche in buona conservazione (BB). Se la conservazione sale il prezzo cresce esponenzialmente come spesso succede. Il bronzo costa mediamente di piu', e alcune sono solo su bronzo. Ci sono poi le tipologie non rarissime ma piu' ricercate ossia Britannia e Judea, per le quali devi mettere in conto facilmente un migliaio di euro per basse conservazioni, forse qualcosa meno se asse e in bassa conservazione (5/600 euro). Infine ci sono le tipologie mediamente rare (Arabia, Cilicia, Macedonia, Phrygiae, Thraciae) e altre davvero rare tipo Sicilia, Norici, Raetia, Moesia, Lybia, Nicomedia. Per queste, presenti quasi solo su bronzo, ogni conservazione dovrebbe essere presa dal B in su per intenderci e a volte non bastano 15 anni per trovarne una in vendita...1 punto
-
le monete sono comuni, la moda che una moneta debba essere FDC per poter essere messa in collezione è degli ultimi anni, la MONETA, come tipologia,rimane comune.1 punto
-
Ahhh, so that is not an officina mark, just the start of the legend. Interesting that it comes through like that on so many examples. Thank you for the clarification. Yes, even RIC X ratings are out of date. I imagine there are more of these floating around than most realize, given how few even care to try & read or understsnd them. Still, for a collector who loves the era, & Valintinian III especially, I was pleased to find it. And mostly grateful someone took the time to make a post on the type.1 punto
-
Stavolta dovremmo esserci. LIDL è un marchio tedesco di un’azienda alimentare nel segmento del commercio all’ingrosso e discount di prodotti alimentari per la casa. Possiede una vasta rete di supermercati (più di 10.000) in tutta Europa e negli stati Uniti, decorati con un unico stile aziendale e colori: blu, giallo e rosso. Per la descrizione del gettone in esame che serve per il carrello della spesa v. https://en.numista.com/catalogue/exonumia148572.html apollonia1 punto
-
Buon giorno, personalmente concordo con quanto scritto da @Federicus. Dovrebbe trattarsi di un denaro di Enrico VI tosato o tagliato con forbici, per creare un nominale mancante alla circolazione monetaria dell'epoca o, secondo alcuni, presente in quantità ridottissime: il quarto di denaro Il peso di 0.2 g è infatti in linea con il peso teorico che dovrebbero avere tali monete: il denaro infatti pesava era coniato al piede del trappeso, ossia 0.89 g, e 0.2 è grossomodo equivalente ad un quarto. Il diametro della moneta oggetto della discussione, 9 mm, è quello tipico del cerchio interno del denaro. Il mezzo denaro in mio possesso ha un diametro del cerchio interno di soli 6 mm, e quindi non poteva essere la base della moneta ritagliata. Non è la prima moneta che vedo tagliata in questo modo, ne sono note anche e soprattutto per Federico II. In particolare la prima emissione post-riforma con aquila è quella che più comunemente si ritrova in queste condizioni (https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F2I/7). Le monete che ho avuto modo di visionare dal vivo avevano evidenti segni di taglio per la rimozione della parte esterna al cerchio interno. Una di queste è stata esitata in asta ACR nel 2015, non venendo però accettata dal mercato. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1300&lot=1043 Ovviamente la domanda che dovremmo porci è se questi ritagli siano coevi al periodo di circolazione della moneta o fatti recentemente per creare la particolarità numismatica (purtroppo le due ipotesi non si escludono a vicenda). Qualora si avesse conferma del ritrovamento in contesto archeologico di tali "quarti", le conseguenze sarebbero numismaticamente interessanti. Si avrebbe infatti l'evidenza archeologica che le emissioni Sveve non erano adeguate alle necessità della circolazione minuta nel sud Italia. Ricordiamo infatti che prima degli Svevi, con i Normanni, circolava il follaro dal valore nominale di circa 1/60 o 1/72 di tarì (ce ne volevano 60 o 72 per avere in cambio un tarì). Sotto la dinastia Siculo - Aragonese post Vespro, il denaro era parificato (mediamente) a 1/120 di tarì (ossia 120 denari valevano un tarì). Con gli Svevi (ma sarebbe più corretto dire dopo la riforma del 1220 di Federico II), il più piccolo nominale comunemente circolante, il mezzo denaro, valeva 1/32 di Tarì. Al denaro era stato infatti imposto un valore di 1/16 di Tarì (16 denari d'argento cambiavano un tarì d'oro). L'esistenza di nominali di taglio minore prima e dopo l'epopea Sveva lascia quindi supporre che il commercio al dettaglio necessitasse di una monetina di taglio e valore inferiore al mezzo denaro Svevo, e rende plausibile che qualcheduno, vinto dalla necessità, la creasse artificialmente con una bella sforbiciata. Il fatto che la creazione di quarti sia verosimile non vuol dire che sia avvenuta davvero. Per esempio, risulta difficile da spiegare cosa farebbe l'intagliatore con la parte tagliata per non avere una perdita economica di ben 3/4 di denaro, o se queste monete così ridotte potevano avere un potere liberatorio, e via dicendo. Per questo il ritrovamento in contesto archeologico sarebbe di estremo interesse scientifico/numismatico al fine di potere contestualizzare la moneta o artefatto che dir si voglia e poter aggiungere un tassello al puzzle della circolazione monetaria in età sveva nel Sud Italia.1 punto
-
Ritorno su questa discussione per esprimere il mio parere. Credo si tratti di un denaro di Enrico VI e Costanza per diversi motivi: intanto il contenuto di argento che sembra alto in linea con il periodo; poi la forma della croce che, come già è stato scritto, appare più spessa, e quella dell’aquila i cui tratti sono tipici dei denari Enriciani. Inoltre, come @azaad in passato mi fece notare , non è raro trovare denari “tosati” probabilmente direttamente all’epoca ai fini di creare dei mezzi. Specialmente nel caso di alto contenuto di argento come nel periodo di Enrico e nella prima fase di Federico II. Allego due esempi di denari tosati del periodo delle nozze di Federico II con Costanza. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-DEC/11 punto
-
Ciao a entrambi, e grazie al sempre gentilissimo @sandokan che mi segnala il quesito. E con il quale concordo nel non conoscere il "cimiero" di questo "stemma": uso le virgolette perché, purtroppo, tutto l'insieme ha di araldico un vago sapore, ma non il significato. Me lo suggeriscono le tre "stelle" interne allo scudo, l'inferiore a otto raggi e anche abbastanza ben fatta, ma le superiori... ...troppo diverse dall'inferiore, troppo diverse addirittura fra di loro, e troppo tirate via con tre linee ognuna e tracciate quasi a casaccio... Se poi osserviamo l'elmo a forma di goccia rovesciata e con tre fessure verticali, beh, ditemi voi se non sembra il fratello dorato di un omino venuto dallo spazio interstellare 👽 ! Mi spiace per l'amico @Lacedemone, ma purtroppo da un simile contenuto non riesco a risalire a date o localizzazioni utili, e tanto meno a significati araldici o emblematici.1 punto
-
Come ogni anno i miei propositi in ambito collezionistico sono di arricchire la mia biblioteca storico-numismatica, possibilmente completando alcuni settori, ma naturalmente ogni anno alcuni di questi propositi saltano per aria per via di inevitabili e spesso piacevoli imprevisti, ad esempio metto da parte il soldo per acquisire quei volumi di storia e numismatica siciliana che attendono da alcuni anni di essere aggiunti al mio settore sulla numismatica siciliana, ma poi mi si presenta l'occasione di alcuni volumi originali del Corpus in bella rilegatura e a prezzo troppo invitante per rinunciarvi, ondecui si manda inesorabilmente a puttane il proposito originario e si intraprende la scalata al completamento del Corpus che avevo si in mente di iniziare ma non in tempi così brevi 😅... secondo esempio, mi appropinquo ad accumulare il soldo per farmi un regalino bibliografico natalizio, un altro volume del Corpus originale di quelli descritti, ma poi scopro sul sito del Poligrafico dello Stato che c'è la settimana del Black Friday con degli sconti interessanti sulle loro pubblicazioni, tra queste pubblicazioni scontate figura anche un saporitissimo tomone sulle medaglie papali su cui sbavavo in maniera indecorosa da qualche anno ma che per via del costo eccessivo attendevo ad acquisire, ebbene lo sconto in questione era troppo allettante per rinunciarvi, ondecui si manda a puttane anche in questo caso il primo proposito (si spera momentaneamente) e si arraffa senza tanti complimenti il volume in questione... 😁... Tutto ciò credo sia la descrizione della vita corrente di quasi ogni collezionista, i propositi servono a dare motivazione e spinta iniziale, anche una certa disciplina, ma poi inevitabilmente arrivano le sorprese, a volte negative, altre volte positive, che sparigliano tutte le intenzioni iniziali...1 punto
-
Buongiorno. Qualcuno mi sa dire in quale testo si trova questa foto? Grazie Si intravede fi.211 punto
-
Può forse apparire utile il confronto con un esemplare di Berlino in buona conservazione che fa emergere alcune lievi differenziazioni (evidenziate in rosso). Alcuni difetti di conio (in blu) sembrerebbero comuni ad entrambe le monete, altri no. In realtà noto dei particolari differenti anche nella resa del naso ma non ne sono del tutto certo. Berlin, SM 182187501 punto
-
Bellesia “Le monete di Ferrara” alfonso I ‘Este 1505-1534 n. 2 pag. 154 testone che abbina il diritto con il ritratto imberbe di Alfonso con il rovescio del piu’ noti testone di Ercole I con il Cavaliere. citata e illustrata da Heiss Les medailleurs de la Renaissance 1885 Tav V, 5 e ripresa forse anche in Boccolari ‘Le medaglie di casa d’este , Modena 1987 unico es. conosciuto1 punto
-
Ma che realizzano? Cui prodest, mi viene da aggiungere... Certo, rimarchiamolo, esistono parecchi esempi virtuosi, ma sono fumo negli occhi. Al ministero delle monete non importa assolutamente niente, se non il fatto che fanno numero. Fanno numero soprattutto nei sequestri e fanno numero nei ritrovamenti (dove vengono chiamate reperti). Per il resto, le monete sono lo sterco del diavolo, essendo maneggiate da appassionati collezionisti (il diavolo, appunto), da spezzare e mandare all'inferno, non del tutto metaforicamente, o quantomeno non solo. Se all'Archeologico di Napoli ci sono ancora i sacchi di iuta intatti, con i sigilli borbonici (magari i sacchi saranno talora con qualche angolo scucito...), e dopo due secoli abbondanti nessuno ha contato, censito, fotografato, non dico addirittura classificato ed esposto, cosa che sarebbe normale ovunque ma non da noi, ci sarà un motivo o no? Chiediamocelo... Ripeto ancora: è bene cercare di riattivare ogni forma di interazione con il ministero, è vitale per il collezionismo in Italia, ma purtroppo non mi farei grandi speranze.1 punto
-
Credo che, per l'ennesima volta, dovremmo provare a riallacciare rapporti con il nuovo ministro, oppure almeno con uno dei sottosegretari. Mi viene in mente ad esempio il professor Sgarbi, che si è pronunciato recentemente per una liberalizzazione delle procedure di esportazione, o quantomeno per non ricorrere all'autotutela qualora i funzionari concedano ad un proprietario x l'esportazione di un bene (faceva riferimento ad un dipinto). Credo che sia innegabile il fatto che la numismatica in Italia sia morta, almeno un certo tipo di numismatica. Scopro, ma lo sapete benissimo tutti, che con la nuova circolare relativa alle monete, o comunque ai beni culturali in possesso dei privati, correggetemi se sbaglio, ci sia bisogno di una documentazione relativa al possesso ante 1909. In mancanza di questa, anche in presenza di documentazione corretta, persino se il bene è proveniente dall'estero, si è passibili di sequestro. In buona sostanza, oggi in Italia le monete possono essere vendute legittimamente, da commercianti con tanto di licenza (ovvio), in presenza di comprovata legittima provenienza, ma di fatto non possono essere collezionate. Non possono esserlo, perché in mancanza di una provenienza prima del 1909 sono sempre passibili di sequestro. Questo è il motivo per il quale bisognerebbe interloquire con il ministro o chi per lui. Il ministero dovrebbe a questo punto stabilire se le monete siano un bene commerciabile e allo stesso tempo collezionabile, quali tipologie o epoche, oppure se vada completamente vietato il commercio numismatico in Italia. Questa è a mio modesto parere la situazione. Vorrei vivamente leggere interventi da parte vostra che confutino quanto da me riportato e mi consolino in qualche modo. Come ho scritto più volte, ho smesso di collezionare obtorto collo, perché non mi posso permettere né economicamente né dal punto di vista sociale un eventuale processo con relativo scandalo. Eppure ho sempre cercato di collezionare, quando lo facevo, nel rispetto di tutte le normative. Nonostante questo, da appassionato di numismatica, non mi sento per niente tranquillo. Vi prego, smentitemi e rassicuratemi!1 punto
-
Buona sera a tutti, ho iniziato da poco ad interessarmi alle tessere mercantili ed ho scoperto un mondo particolarmente affascinante, mi sono regalato questa che mi è stata ceduta come tessera mercantile fiorentina ma senza troppe altre informazioni, in rete ho trovato qualcosa di simile ma con i cerchi alla base della croce entrambi chiusi mentre questa ne ha uno aperto, chiedo gentilmente se qualcuno avesse un catalogo e potesse darci un'occhiata. Vi ringrazio anticipatamente.1 punto
-
1 punto
-
Dunque, la tua moneta è classificata dal Papadopoli al n. 288 o dal CNI (vol. VIII, pag. 625, n. 550), con immagine alla tav. XL. La trovi anche su "la zecca di Venezia - volume II" di Paolucci a pag. 140, n.731, che la classifica come "comune". La moneta è in rame, con diametro 20 mm e peso 2,80/2,82 gr. Come descrizione il CNI riporta Dritto: . R . C . . L . A . Sopra linea orizzontale, la Beata Vergine, in piedi di fronte, tiene il Bambino a destra, ossia sul braccio sinistro: ambedue le teste sono nimbate. Esergo . 4 . Rovescio: anepigrafico. leone in soldo. Se posso esserti ulteriormente di aiuto, dimmelo.1 punto
-
http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-MA/1 Identificazione corretta (ma non è Maria Teresa, che non c'entra nulla, bensì Maria Gonzaga). Così ad occhio propenderei per la variante normale con monte Olimpo e motto FIDES, non fosse altro perchè nella variante senza monte le lettere della legenda sono un pò più grandi.1 punto
-
DE GREGE EPICURI Assolutamente d'accordo: Vespasiano infatti è arrivato fino al 9° consolato (scritto nella forma VIIII) mentre Tito è arrivato solo all'8° (VIII). La moneta è molto bella e, secondo me, di fatto non comunissima.1 punto
-
Secondo me non è Tito ma Vespasiano, si vede bene COSVIIII, quindi 9° consolato, 79 d.C. (l'anno della morte di Vespasiano, coniata probabilmente poco prima dell' eruzione del Vesuvio a Pompei) per le foto non saprei, questo viene direttamente dal RIC: RIC II 598, asse, zecca di Roma 79 a.D. D: IMPCAESARVESPASIANCOSVIIII busto laureato a sx V: nessuna legenda, Spes con mazzo di fiori SC in campo ai lati della figura rarità C Pur "comune" è una bella moneta, data molto interessante, anche se la patina è saltata via in alcuni punti, ha un bel verde smalto chiaro. ciao, Exergus1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.