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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/27/22 in tutte le aree

  1. La moneta che ha dato inizio a questo topic è finita in ottime mani (non le mie purtroppo...) e non la rivedremo tanto presto. Riassumendo, ad oggi sono noti appena 5 esemplari di RIC 61 con chi-rho, di cui 3 apparsi su Ebay nel corso degli ultimi 15 anni, provenienti da 3 conii (due dei quali con il cavaliere sullo scudo) Di RIC 84 ce ne sono solo 2, quelle di questo topic. Allego quanto dice l'amico Lars Ramskold a proposito di questa emissione in un sua lavoro.
    6 punti
  2. Mi pare che si sia ridotta ad una discussione a due. @numa numa e @skubydu. Questo Unicum è da oltre un secolo che fa soffrire Chi soffre, sono sicuramente gli incerti, che pensano di capire le monete antiche, specie in questa e che si rifugiano, al dubbio, che li tormenterà per tutta la vita. Pensare che il tetradramma di Aitna, di Brussel sia una invenzione di incisori del 700, 800, 900 è una scusa per gli incerti. L'analisi visiva ( anche in foto ), evidenzia tutte le caratteristiche delle coniazioni dello stesso periodo: Un tondello con nodini, un rovescio impresso con la forza del martellatore , inimitabile. Una perlinatura che non è perfettamente piena, dovuto allo stiramento dell'argento, l'etnico che non è completo a causa del flan ridotto. Poi la barba, tipica del Dio Dionisio del tetra di Naxos, che fuoriesce dal perlinato. Se si osservano i solchi della barba, hanno le stesse imperfezioni del Naxos. La fantasia ci può stare............ma creare un rovescio cosi veritiero , lo trovo impossibile. Osservare foto in HD è il modo migliore di capire i dettagli che allego, non possono dare dubbi. Specie il dettaglio barba, che all'interno di ogni pelo, fa vedere l'espansione del metallo. Godetevi queste foto.
    3 punti
  3. Vedi Gionny, se la numismatica non fosse vissuta di dubbi, ma di sole certezze, avremmo creduto ancora alle monete inventate da Torremuzza o da chi l ha preceduto nei secoli (Paruta ad esempio). Lo ripeto nuovamente; Non sto scrivendo che la moneta sia un falso, ma sono tra coloro che proprio perchè non si vogliono fermare alle certezze, valutano anche altre opzioni. Ci sta, è giusto anche anche ogni tanto guardare il dito e non sempre e solo alla luna ..
    2 punti
  4. I cavalli Brindisini come giustamente hai indicato hanno un ritratto inconfondibile, molto simile a quello presente sul rarissimo coronato. Quelli con il numerale, attribuibili a Napoli per l'assenza di identificativi di zecca, riportano un ritratto che non ha nulla a che vedere con quello di Ferrandino ma sono assegnati come sue emissioni proprio per la presenza del numerale. Tra questi poi si inseriscono una serie di esemplari privi di numerale che presentano un ritratto sicuramente più vicino a quello di Ferdinando I che a quello di Ferrandino... e qui l'attribuzione, a mio avviso, resta ipotetica. Di seguito alcune immagini di riferimento. Nella prima cavalli con il numerale provenienti rispettivamente da A&C coll. Crusafont Branca de Nàpols e da Artemide XXXIII lotto 321. Nella seconda cavalli brindisini con il ritratto certo di Ferrandino. Rispettivamente da NAC 89 lotto 678; Artemide 31 del 18-12-10 Lotto 170 ; Coll. Privata. Ricapitolando, a mio avviso, queste sono emissioni certe a nome di Ferrandino. Le altre, sempre a mio modesto parere, restano dubbie.
    2 punti
  5. Per completezza, nel 1912 il Cagiati catalogò una Piastra 1797 (collezione prof. Scacchi) - Cagiati e Scacchi furono entrambi tra i soci fondatori del Circolo Numismatico Napoletano - per questo, il Prof. Scacchi non può non aver letto lo studio del Cagiati. Il prof. Scacchi non ha mai smentito di avere in collezione una Piastra del 1797... fosse stato anche un errore di catalogazione o di stampa, chiunque avrebbe potuto in qualsiasi momento, segnalare l'eventuale errore ma evidentemente, nessuno lo fece. Il Cagiati era solito pubblicare dei bollettini mensili dove riportava tra l'altro, correzioni/aggiunte al suo lavoro. Il Cagiati non ha mai riportato nessuna correzione riguardo alla Piastra 1797. In compenso però, ha pubblicato delle integrazioni bibliografiche tra cui, proprio lo studio del Revello dal titolo " Scorta dei negozianti" 1820.
    2 punti
  6. Buongiorno, @Releo sei veramente un ottimo osservatore, i miei complimenti... ancora una volta, con molta probabilità, pare che tu abbia individuato i segni anticontraffazione dell'epoca... saresti stato un eccellente falsario.
    2 punti
  7. Alcuni articoli sono già arrivati per il 10 …altri arriveranno, non c’è fretta ma più voci ci saranno e meglio sarà, chi ha qualche idea lo aspettiamo volentieri !
    2 punti
  8. Corretto Hai ben specificato nelle : zecche moderne per le antiche applicare il medesimo ragionamento - tanto piu' in assenza completa di documentazione originale - rischia di far commettere errori colossali
    2 punti
  9. Monete diciamo Prova nelle zecche moderne si possono chiamare quelle monete che si conoscono pochissimi esemplari dove la moneta in questione è o stata ritirata a suo tempo e sostituita con un altra perché non piaceva oppure indubbiamente un conio diverso di incisore ad esempio dove il diritto è diverso e il rovescio invece rimane identico, anche perché i coni a qui tempi venivano rifatti spesso. Ne ho qualcuna di Firenze.. Saluti Fofo
    2 punti
  10. Buona Sera, La possibile lettura proposta dall’utente gigetto13 è suggestiva, apre però un altro interrogativo: quale potrebbe essere la “autorità emittente” che da una parte copia una moneta senza firmarsi (sono a nome di Firenze), dall’altra afferma che si tratta di oro a 24 carati. Per rispondere alla annotazione dell’utente Arka in merito alla interpretazione del significato dell’ultimo grafema del segno, questa è legata alla data e all’area geografica oltre che al settore della vita sociale nel quale era utilizzato. Premetto che non sono né filologo né paleografo, e neppure mi avvicino alle competenze necessarie per azzardare affermazioni in materia. Allego alcune pagine tratte da testo di Adriano Cappelli. I numeri romani in corrispondenza dei segni indicano il secolo di riferimento, nel caso tale indicazione sia seguita da p, m oppure f, viene attesta la presenza di tale segno al principio, alla metà oppure alla fine di tale secolo. Come è possibile verificare, non è semplice trarre conclusioni. Certo sarebbe interessante determinare in base alla forma dei grafemi una possibile area di origine e delimitare un periodo di probabile emissione. Cordialità
    2 punti
  11. E' quello di Roma, giusto? La vende a 990 euro, e secondo me ci stanno tutti. E' una tipologia di banconote rara e costosa, come notava questo articolo in cui si cita un'emissione come la tua, di una data rara, venduta a oltre 8.000 dollari https://www.coinworld.com/news/paper-money/12-days-of-christmas--historic-american-paper-money-shows-santa-.html E da Stack's è stato venduto un falso d'epoca della stessa a più di 1.000 dollari https://auctions.stacksbowers.com/lots/view/3-2S059/boston-massachusetts-howard-banking-co-aug-23-1858-5-pcgs-choice-about-new-55-apparent La tua è stimata BB da chi la vende, starei un pelo sotto, MB+, sempre tenendo presente che io giudico soltanto da una foto. E' comunque una conservazione corrente per questo genere di banconote, fosse stata SPL ci sarebbero voluti ben più di 1.000 euro. Infine, il forum non è certo rimasto indietro, nemmeno su questa tipologia alquanto inusuale petronius
    2 punti
  12. Scorrendo per puro caso le monete in vendita in un negozio ebay di un numismatico tedesco, mi sono imbattuto in questa moneta. 2,35g. Zecca Siscia. Erano anni che non mi interessavo di simboli cristiani su emissioni costantiniane, e di questo Chi-Rho sull'elmo dell'imperatore avevo un ricordo piuttosto sbiadito. Se non ricordo male, dovrei avere un articolo su questa specifica emissione. Di certo non ricordo di averne mai visti in vendita, tanto meno su ebay. Il venditore ha ritirato la moneta, probabilmente non si era reso conto prima della rarità. Ne avevate mai viste?
    1 punto
  13. Ho partecipato con spirito di condivisione all'Asta di beneficenza organizzata dalla Varesi il 23 u.s. Asta di beneficenza - Aste Numismatica Varesi - 1 Tra i lotti aggiudicati, dedico ai Serenissimi, i tre esemplari che posto, e lasciamo da parte (per un attimo) le varie considerazioni circa il grado di conservazione, di rarità, il prezzo, gli equilibri di mercato, etc..... Buon Natale soprattutto a coloro che usufruiranno delle risorse rivenienti dall'Asta organizzata (anche in modo divertente dal punto di vista della conduzione!) da @Alberto Varesi. Domenico
    1 punto
  14. L’ultima pagina del vocabolario È intitolata DEFINIZIONI D’AUTORE e racchiude in una sola pagina le parole rivelatrici della personalità e del lavoro di esponenti di rilievo del mondo della cultura, della scienza, dello sport e del costume italiani. Le parole suggerite dagli stessi autori interpellati (es. “numero” dal matematico, “voce” dal cantante, “notizia” dal giornalista) costituiscono un piccolo dizionario parallelo fatto di definizioni d’autore sulla base di ricordi personali e punti di vista originali sul significato di un termine, nel quale il lettore può trovare un suggerimento inatteso, uno sguardo laterale e nuovo, frutto di esperienza, studio, talento e sensibilità fuori dal comune. Questa iniziativa editoriale si è rivelata anche benefica in quanto la maggior parte degli autori ha rinunciato al compenso proposto dall’editore, devolvendolo a varie associazioni come l’UNICEF, l’ANT, ecc. N.B. Per il significato delle sigle consultare l’apposita sezione del vocabolario.☺️ apollonia
    1 punto
  15. Caravelle82, provo a postare altre due foto più ingrandite. Non penso che il risultato cambierà di molto, comunque sia ci provo. Certa è una cosa: ad occhio nudo, con la moneta in mano, appare molto più un bel punto quello di sopra rispetto a quello di sotto. In rilievo, tondeggiante e perfettamente in verticale con l'altro. Sebbene tutto ciò, non sono assolutamente certo di nulla, perché ho capito che con i due punti la certezza non esiste ed i pareri sono spesso, molto spesso, diversi e contrastanti. Importante, in questo caso, il documento pubblicato da Lorenzo, dove viene confermato ufficialmente che i contrassegni erano noti solo agli incisori, dove si parla di perizie sulle monete per verificarne l'autenticità, di varie tecniche ed espedienti utilizzati per impedirne la contraffazione... Evidentemente, c'era una buona attenzione rivolta ad impedire la circolazione dei falsi. Non ci sarebbe da meravigliarsi se, in questo discorso di vigilanza, controllo e contrassegni, rientrassero anche i nostri beneamati due punti. Ma sarà così? Un caro saluto a tutti.
    1 punto
  16. Devo dire che - a parte certe ovvie invenzioni - molte monete riportate nel Torremuzza credute di fantasia si sono poi rivelate esistenti ( d’altronde il Torremuzza stesso pensava il Goltzius inventasse certi oezzi e poi lui stesso si era ricreduto quando poi gli capitava di vederle). Forse posso supporre anchd chi fosse il grande numismatico perché parlammo piu’ volte di questo pezzo 😊
    1 punto
  17. Disse quello che dava per falso certo Antonino pio ( e anche altre) …. La sicumera non ti manca… la competenza non ci conterei tanto …
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  18. Caro Fabrizio, non è il mio campo , non credo che appartengano al settore religioso, ciao Borgho
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  19. Scaricato immediatamente per essere inserito assieme agli altri nella mia personale biblioteca digitale. Come sempre bisogna fare i complimenti perchè oltre al cartaceo, che naturalmente ha un suo fascino, la versione digitale riesce sicuramente ad arrivare a tutti, facendo conoscere le penne che in questi anni si sono susseguite nel Gazzettino, con firme di assoluto rilievo e dilettanti che con la loro passione cercano di trasmettere le loro piccole conoscenze. Complimenti a tutti, ora aspettiamo il numero 10 che sarà sicuramente non un punto d'arrivo, ma un trampolino per i futuri numeri che verranno.
    1 punto
  20. Sono anch’io d’accordo che o ci troviamo dinanzi ad un genio assoluto ( ma completamente sconosciuto su altre produzioni e questo non mi torna) oppure la moneta e’ assolutamente veritiera e - come dicevo sopra - il rovescio e’ troppo complesso ed elaborato per essere l’invenzione di un falsario. anch’io avevo flirtato - per un periodo - che potesse essere un falso tanto era bello e perfetto, ma ultimamente sono piu’ propenso a pensare che vi siano piu’ elementi che depongono a favore piuttosto che il contrario
    1 punto
  21. Grazie Nikko, mi permetto di aggiungere che il brano è estratto dal saggio di L. Ramskold del 2020, lo studio finora più completo e aggiornato sui segni cristiani della monetazione di Costantino, e consultabile in rete: https://www.academia.edu/45459170/A_treatise_on_Constantine_s_SPES_PVBLIC_coins_with_notes_on_the_Chi_Rho_the_staurogram_and_the_early_bronze_coinage_of_Constantinopolis_2020_Lars_Ramskold_Jahrbuch_für_Numismatik_und_Geldgeschichte_vol_69_70_pp_201_360_with_59_Figures_ Ovviamente non si parla ancora dei due esemplari VLPP dell’emissione •ASIS• qui discussi. Le monete VLPP del 319 col Chi Rho sull’elmo sarebbero la seconda occorrenza di un simbolo cristiano sulla monetazione di Costantino. O forse la primissima, effettuata in modo surrettizio da un curatore cristiano della seconda officina di Siscia, se la datazione dei medaglioni d’argento di Ticinum va spostata al 321 anziché 315, un’ipotesi molto discussa ma con argomenti convincenti, emessa da Noël Lenski: https://www.academia.edu/40285458/The_Date_of_the_Ticinum_Medallion_proofs
    1 punto
  22. Lotto 29 esitato nell’asta di beneficenza Varesi del 23/12/2022. https://aste.varesi.it/it/lot/32493/regno-ditalia-vittorio-emanuele-iii-/
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  23. E' una moneta di borsa, in questa conservazione il valore è quello dell'oro, sempre tenendo presente che le monete americane vengono comunque trattate a circa un 10% in più del semplice contenuto di fino. Quanto all'autenticità, non è facile esprimere un giudizio da queste foto, diciamo che se peso e diametro corrispondono non c'è niente di particolarmente clamoroso da far pensare a un falso, ma su queste monete è sempre opportuno un esame diretto, o almeno foto migliori. petronius
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  24. l'evoluzione di una patina nasconde sempre qualche mistero.. nel senso che non è preventivabile.. l'unica certezza è che se continua ad essere conservata in quel modo alla fine diventa quasi nera... proprio per evitare questo.. questa patina rainbow.. formatasi in modo del tutto naturale.. ho deciso di bloccare la sua evoluzione chiudendola in capsula.
    1 punto
  25. Acqua.... direi piuttosto area emiliana. Sesino di Parma (ruotando di 90° la seconda immagine si può leggere SESINO / DI / PARMA su tre righe) per un duca Farnese; a causa della scarsa qualità delle immagini è impossibile essere più precisi... Mario
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  26. Grazie per le risposte tempestive...molto gentili
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  27. Ciao È incredibile come l' ultimo abbia assunto una patina che.farebbe sfracelli negli Usa. A.questo punto,per me, tutto dipende da come è stata maneggiata la moneta o se in passato possa aver subito qualche pulizia diversa dal normale. Qualcosa sará successo a mio avviso. Troppa differenza. Saluti
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  28. Ah dimenticavo,sono d' accordo sul 3 basso😉
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  29. Ciao Puoi anche far un lavaggio con sapone neutro massaggiando coi polpastrelli e dopo di che lasciarla a mollo in un bicchiere di olio di vasellina o paraffina per qualche oretta,girandola da una e dall' altra parte. Infine asciugarla tamponando piano piano con un panno di micro fibra senza strofinare. I risultati li vedrai sicuro,pochi o molti si vedrá,ma li avrai😁
    1 punto
  30. Mi sembra non abbia problemi
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  31. menzionavo l'autenticità delle litre perchè il tetra riprende il medesimo ritratto del Sileno. Vi è quindi un'alta probabilità che l'incisore delle une sia anche quello che ha prodotto il tetra. D'altra parte un ottimo incisore cui venne affidato a fine '800 il compito di riprodurre il famoso tetradracma realizzo' un'incisione ammirevole per la finezza e precisione ma che non si puo' assolutamente paragonare all'originale. Anche per un artista eccellente, di epoca successiva, e' quasi impossibile riprodurre l'essenza e le caratteristiche di un'emissione originale. Su emissioni molto piu' semplici da riprodurre quali i denari carolingi o gli antiquiores, i favolosi falsi cigoiani possono trarre in inganno anche se un'analisi piu' approfondita porta a riconoscerli in pratica sempre. Per questo resto scettico che un falsario a fine '800 abbia prodotto un unicum cosi perfetto da destare dubbi ancora oggi (ed inoltre quali sarebbero le altre sue produzioni di un artigiano cosi abile ? il Cigoi o il Becker hanno prodotto centinaia se non migliaia di monete..). Piu' semplice, e anche realistico, pensare che il tetra sia autentico - esempio meraviglioso dell'abilità incisoria degli artisti che circolavano all'epoca tra Naxos, Aitna, Katane...
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  32. Grazie Poemenius; oggi posso sicuramente fare foto migliori con luce diversa. In particolare, per fugare i dubbi sull’autenticità, su che dettagli dovrei soffermarmi nella foto?
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  33. Per fortuna che ho potuto vivere almeno 25 anni senza Google, nel Mondo reale. Poveri giovani che non sanno!
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  34. Lotti 24-218-219 esitati nell’asta di beneficenza Varesi del 23/12/2022. https://aste.varesi.it/it/lot/32488/regno-ditalia-umberto-i-1878-1900-20-lire-/ https://aste.varesi.it/it/lot/32680/regno-ditalia-umberto-i-1878-1900-20-lire-/ https://aste.varesi.it/it/lot/32681/regno-ditalia-umberto-i-1878-1900-20-lire-/
    1 punto
  35. DE GREGE EPICURI La terza moneta potrebbe essere, forse, un bronzo siracusano del periodo romano (SNG Cop. 904, Gabrici p. 188 n.608): Zeus a destra sul diritto, figura femminile stante al rovescio.
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  36. Ciao Mario A parte l' esser fiero e onorato di collaborare a questo meraviglioso progetto, devo dire e sottolineare,che sei stato capace di accendere e MANTENERE il fuoco della passione per la numismatica,coinvolgendo giovani e meno! Tutto ciò, posso dire di averlo potuto appurare dal vivo a Verona,vedendo e sentendo chiunque quando si fermava allo stand. Complimenti e grazie per tutto Mario,non mi stancherò mai di dirtelo. Vai freccia del Nord😁👍
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  37. Dall’asta di beneficenza Varesi del 23 u.s.
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  38. Nikko, sei tu? 😂 Quindi hai ricevuto la mia e mail.
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  39. lio: 2 euro TDR Nazione: Slovenia Anno: 2007 Tiratura: 400.000 Condizioni: BB Città: Milano finalmente trovato anche questo!!!!
    1 punto
  40. Grazie a @Matteo91, cercando un RIC 84 con un cavallo sullo scudo, ho scoperto nel database di nummus bible un chi Rho passato inosservato. Probabilmente stesso conio di dritto, e l’ipotesi dell’incisione fraudolente s’allontana. Il suo proprietario sarà contento!
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  41. Cari fan dei capolavori pontifici l’ultimo acquisto del 2022 porta a dodici in totale il numero delle piastre papali in collezione, tutte tra lo SPL e il FDC. Qui siamo decisamente su bei livelli di conservazione, molto ma molto vicini alla massima qualità, su una tipologia bisbetica della serie di Innocenzo XI del 1684 con al R la scritta DEXTERA TVA DOMINE PERCVSSIT INIMICVM, apparsa in asta non così frequentemente ed in condizioni quasi mai superiori allo SPL. Questo affascinante esemplare, censito al n. 27 del Muntoni, vanta una perizia NIP di FDC al D e qFDC al R e si distacca quindi notevolmente dai realizzi d’asta consueti. In più vanta una delicata patina omogenea di antica raccolta, fondi lucenti, flan ampio e regolare. Con questo si chiude l’anno numismatico 2022. A tutti serene Festività 🎉
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  42. DE GREGE EPICURI Le storie di Re Laurino sono raccontate in ladino, in tedesco, ma anche in italiano. Il suo regno erano le dolomiti, ma il luogo magico della favola più nota è il Catinaccio (in tedesco Rosengarten, il giardino delle rose). Deluso nel suo amore per la principessa Similde, re Laurino maledice il Catinaccio, ma si dimentica dell'alba e del tramonto, in cui la montagna può continuare quindi a tingersi di rosa...In ladino, questa colorazione dolomitica è la "enrosadira". In un'altra storia compaiono gnomi e coboldi. Poi c'è quella della fontana, presente nella piazza maggiore di Bolzano. Questa medaglia porta re Laurino sul diritto, mentre al rovescio c'è il Rifugio Gardeccia, luogo ideale da cui contemplare il Catinaccio. Ci ho passato un agosto nel 1962, dopo la maturità,...quindi per me è un posto indimenticabile.
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  43. La Spagnoli ritiene probabile che questo esemplare risulti battuto dallo stesso conio di incudine di un pezzo del Museo di Den Haag (n. 23 = Spagnoli 2013, 266.a), posto pertanto in immediata successione al pezzo di Kunker (143, 2008, 49 ex SNG Lockett 458) nella sequenza. Per quanto le due monete essi siano molto simili sul piano stilistico il conio risulta tuttavia diverso come osserva F. Barritta (2013, p. 63 e nota 361). La Spagnoli osserva che il D/178, che lega le coppie 275-276, potrebbe forse documentare il reimpiego di un conio della fase B (cfr. coppia 167), o la ripresa dello schema iconografico caratteristico di questa fase produttiva (p. 165). A ben vedere tuttavia il conio cui fa riferimento la studiosa (D 111) è del tutto diverso da quello che batte le coppie 275-6 (D 178) come si ricava dall’esemplare di seguito illustrato, corrispondente al n. 167.b del catalogo della Spagnoli. Ira & Larry Goldberg Coins & Collectibles 72, 2013, 4007 (ex coll. Hunter) Spagnoli 167.b Peraltro dalla stessa coppia di coni di questo esemplare risulterebbe battuto uno statere proveniente dal ripostiglio di Curinga, il cui conio di martello sembrerebbe tuttavia differente. Spagnoli 2004, Curinga 75 (= Spagnoli 2013, 167.e) La questione è molto complessa in quanto non risultano documentati casi di esemplari incusi di altre zecche con duplicazione al D/ dello stesso etnico. A giudizio della Spagnoli l’ultimo tratto della monetazione sibarita (fase C), databile all’età di Telys (514-510 a.C.) e all’interno della quale si colloca l’esemplare in oggetto, sarebbe caratterizzato da forme epigrafiche meno rigide (MV oltre all’usuale VM) che, seppur in casi rari, risultano anche in abbinamento su un medesimo esemplare (D/ e R/): NAC 25, 2003, 32 (coll. A.D.M.) Obolo (0,45 g) Si aggiungono casi di progressivi aggiornamenti epigrafici dei coni e/o dal riutilizzo di incudini già impiegate in precedenza. Si tratta di osservazioni interessanti che tuttavia lasciano aperta la questione. Perché l’incisore avrebbe ripetuto al D/ lo stesso etnico (MV) anziché, ad esempio, provvedere alla sostituzione di una forma più “arcaica” (ad es. VM) adeguandola a grafie più recenti (ad es. MV)?
    1 punto
  44. Questa mattina è arrivata email di conferma ricezione, email di pagamento EPay, effettuato pagamento, scaricata fattura. Tutto velocissimo.
    1 punto
  45. purtroppo, le nostre sono solo supposizioni, resta cmq un episodio alquanto strano. Consideriamo che Salinas era tra i massimi esperti di monetazione siciliana al tempo. Personalmente dubito altamente che avesse saputo dell'esistenza moneta dopo aver fatto incidere la lastra che per lui doveva essere definitiva, dovendola poi inserire in fretta e furia..
    1 punto
  46. La Convenzione del Metro del 1875 ha posto le basi per un sistema di unità di misura comune, chiamato dal 1961 Sistema Internazionale. Nel corso del tempo si sono aggiunte altre unità di misura di base, fino ad arrivare a sette nel 1971; ognuna di esse è riferita ad una grandezza fisica. Tutte le altre unità di misura si ricavano da queste e sono quindi dette unità derivate. Le unità di misura di base sono quelle fondamentali per eseguire tutte le possibili misurazioni, senza introdurre inutili ridondanze. apollonia
    1 punto
  47. Alla fine questa è stata comprata prima che me la potessi aggiudicare. In compenso ho comprato questa. Diametro 27.30 con peso 11.30 g Zecca di Roma. Che ne pensate di questa invece? A me piace.
    1 punto
  48. @@Ianva Il "bianchimento" è una tecnica che porta ad arricchimento di argento di un piccolo strato superficiale del tondello (qualche decimo di mm) attraverso l'ossidazione indotta dal riscaldamento del rame in lega qui contenuto, e la sua successiva asportazione con alcali o acidi. Se con la tornitura si asporta analogamente qualche decimo di mm di metallo superficiale per riportare a peso il tondello, che non presenta una sezione piatta ma ondulata come sopra, mi sembra possibile che questo strato arricchito in argento venga maggiormente asportato dalle parti più convesse rispetto a quelle piane o concave. Al termine del procedimento vi saranno disomogeneità concentriche superficiali della lega responsabili di ossidazione radialmente inomogenea. oo)
    1 punto
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