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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/12/22 in tutte le aree

  1. Non so bene se qualcuno ha posto alla vostra attenzione questo strumento relativo alla catalogazione ed alla ricerca delle monete iberiche dal V al I secolo a.C. Editori sonola Universitat de València ed il Museu de Prehistòria de València. Lo strumento è veramente veramente ottimo. https://monedaiberica.org/v2/ Ricerche possono essere fatte a partire da una mappa, per zecca, monete, per tesoretti. Notare che qui (come ritengono anche tanti studiosiu italiani) le collezioni private vengono valorizzate e non demonizzate ed il mercato antiquario è utilizzato come fonte di conoscenza
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  2. Grazie mille per le vostre opinioni, siete stati molto chiari tutto e due. Vedendo le monete postare da @modulo_largo potrei vedere una similitudine nella qualità soprattutto nella moneta da 85 euro di inasta , se aggiungo i diritti d'asta del 20% cioè altri 16 euro arriviamo a 100 euro, diciamo che potrei pagarla 20 euro in più del dovuto ma come diceva @Pxacaesar dipende anche dal tipo di denario. Valuto un paio di giorni e poi vi aggiornerò sicuramente sulla mia decisione. grazie ancora tantissimo Tiziano
    2 punti
  3. 2 punti
  4. Indocina Francese, 20 centesimi 1941; presa a 1 euro
    2 punti
  5. una piccola ricerca su "From the collection of an antiquarian, Bavaria c. 1960s-1990s." mostra alcuni risultati sorprendenti. Questa collezione aveva alcune monete veramente eccezionali acquistate tra il 1960 e il 1990 e nessuna di esse sembra provenire dalle prestigiose case d'asta di quel periodo (Hess Leu / Leu, M&M, GH, Auctiones ...). https://www.acsearch.info/search.html?term=antiquarian%2C+Bavaria&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&currency=eur&order=3
    2 punti
  6. Non può essere una sovrabattitura come i 20 centesimi esagono, se vedi le impronte fantasma nel tuo caso sono in incuso e "passano" sotto le impronte in rilievo. E' senza alcun dubbio una collsione dei coni
    2 punti
  7. Vuol dire che si fa fatica a capire cosa vuol sapere; qualche parola in più non guasta. Se entra in un negozio di numismatica cosa fà, fa vedere una foto e continua a tenere la bocca chiusa o chiede qualcosa.
    2 punti
  8. Ho provato a guardare. In realtà, l'esemplare postato dovrebbe essere il RIC X 28 (senza colonna): Ecco, per esempio, proprio un esemplare di RIC I4 (con la colonna) Qui se ne trovano altre: Bibliothèque de monnaies romaines (nummus-bible-database.com) Sperando di non aver detto inesattezze, auguro una buona notte. Stilicho
    1 punto
  9. Buona sera, ho questo quattrino di Mantova, Federico II Gonzaga (1530-36), con la scritta OLYMPOS (ΟΛΥΜΠΟΣ). Al diritto anziché FE II MAR MANT V leggo FE II MAR MAN V; è una variante? è una rarità? Grazie per qualsiasi contributo
    1 punto
  10. Hanno preso la descrizione di un esemplare con la colonna, senza controllare. Nella fretta di preparare il catalogo può succedere... Arka Diligite iustitiam
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  11. Per quel che vale concordo, sostanzialmente, con il riconoscimento del tipo fatto da @FlaviusDomitianus Difficile dire quale esattamente perché ci sono una marea di emissioni di Vespasiano con la Aequitas ma proviamoci con quello che abbiamo a disposizione. Al D) si legge [...] (SP)ASIANAVGCO(SI)[...] che potrebbe ricostruirsi in IMP CAES VESPASIAN AVG COS II o COS III (Escluderei monete che riportino indicazioni di consolato posteriori al III perché manca la "V" ma anche lo spazio per il COS IIII) - Testa di Vespasiano, laureato a dx Non si leggono, però, e manca lo spazio per inserire altre titolature come PP, TR P, PON TR POT che accompagnano il secondo consolato pertanto propendo per il COS III. Al R) è raffigurata Aequitas stante a sinistra, con una bilancia nella mano dx regge una lunga asta con la sx. Legenda (da me) leggibile AEQ [...] (A)VGVS(TI) da ricostruirsi in AEQUITAS AVGVSTI S C. SC è nel campo, ai lati della figura e non in esergo come nel nr RIC 286 Quindi in base alla mia ipotesi si tratterebbe di un esemplare un po' sottopeso dell'asse RIC 287 (COSIII ed S C nel campo) databile al 71 d.C anno del trionfo di Tito sui rivoltosi ebrei. PS grazie mille perché per me è un regalo, davvero, fare questi esercizi
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  12. Buonasera a tutti, Releo complimenti. Quello che si intravede al diritto nel campo destinato al contrassegno , dovrebbe essere quel che rimane di una Croce potenziata. Saluti Alberto
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  13. Ciao, oggi condivido un denario dell'Augusta Giulia Domna (193 /211 d. C) seconda moglie dell'imperatore Settimio Severo, che reca sul rovescio la divinità Iside e di suo figlio Horus, coniato a Roma nel 200 d. C circa. Quello che mi ha spinto ad acquistarlo è proprio la particolarità del rovescio. Iside (Isis) era una divinità molto venerata nell'antico Egitto che ebbe la sua massima espansione anche nell'impero romano tra il l ed il ll secolo d. C. Molti furono gli imperatori che fecero costruire templi dedicati al suo culto dei quali, a testimonianza, purtroppo sono giunti fino a noi solo pochi resti. Rappresentava, sintetizzando, colei che generava tutte le cose esistenti e che vegliava su tutti. Sul denario e rappresentata con un neonato, suo figlio Horus che era il dio del sole, forse nell'atto di allattarlo al suo seno. Sembrano essere a bordo di una nave di cui sono visibili la prua su cui Iside appoggia un piede ed il timone adagiato vicino ad un altare dietro di lei. Una scena che metaforicamente vuole esprimere che la dea ha padronanza e sicurezza nella guida di questa nave, così come guiderà nel bene la vita di tutti quelli a lei devoti? La stessa legenda del rovescio Saeculi Felicitas, tempi felici, sembra confermarlo. Da esame diretto risulta coniato (spero ai tempi di Giulia Domna🙂) con buona centratura, metallo accettabile ed un bel ritratto dell'Augusta. Ha svolto visti i segni di consunzione, visibili molto di più sul rovescio, la funzione percui è stata creata. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18mm 3,13g RIC 577
    1 punto
  14. DE GREGE EPICURI Rovescio raro ed estremamente interessante. Il concetto SAECULI FELICITAS (che si trova su diverse monete imperiali) signfica letteralmente "felicità del tempo" o "del secolo" o "della generazione", intesa come periodo medio di vita di un gruppo di persone (considerato di 33 anni nell'antichità romana). Insomma, la figura rappresentata (Iside, ma forse simbolicamente Iulia Domna) è all'origine della felicità del suo tempo. E' suo il merito se i tempi sono propizi, sereni, ricchi di prosperità.
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  15. Temo di non aver capito il senso.
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  16. Salve. Pubblico la mia tre cinquine di Filippo III, sigla C/FC, di g. 2,02. Oppiano, osservando attentamente anche la mia moneta, sembra proprio che abbiano ragione Alberto e Genny circa la foglia e le ariste delle spighe. La mia, al dritto, non mostra contrassegni, salvo non siano da considerarsi tali i quattro punti presenti, in quanto se ne trovano con un solo punto, con due punti in verticale e con tre punti a piramide. Ma, sinceramente, non penso sia veramente così. Un caro saluto a tutti.
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  17. Riecchime... @ilnumismatico appena l'avrò sottomano farò delle foto a luce naturale, il prezzo farebbe poco testo poichè la moneta arriva da lontano e la concorrenza è stata quasi nulla...comprando in posti scomodi qualche affare l'ho fatto in passato, non dico assolutamente che sia questo il caso, ma per valutarla vi fornirò appena possibile foto migliori...ancora grazie a tutti per gli interventi.
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  18. Buonasera @Manuelabrunacci ...servirebbe una foto per giudicare, ma onestamente di falsi d'epoca non ne ho mai visti, di brutte riproduzioni moderne invece si... Ho appena guardato quello nel nostro catalogo e onestamente ho dei dubbi sia un falso...a me pare autentica e semplicemente decentrata e mal messa. Come non sono in accordo sulla rarità..an 10 NC ci può pure stare mentre An 9 è più raro quindi R. Se posti una foto ti possiamo aiutare, io in collezione ho un an9, eccolo tanto per condividere, preso da Ranieri diversi anni fa...
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  19. Così definito dal compilatore, un esemplare di 1/3 di statere da Tarso di Cilicia : al diritto guerriero con lancia e simbolo ankh, al rovescio protome di Pegaso in cornice puntinata entro quadrato incuso . Sarà il 10 Gennaio in vendita CNGTriton XXVI al n. 315 .
    1 punto
  20. Oltre alla divisionale emetteranno anche un box-misto Croazia serie € BU e € BE 2023 - Scatola FDC Euro Croazia 2023, con tematica la città di Dubrovnik, 8 monete da 1 centesimo a 2€ per l'annata 2023 in qualità BU (Universal Brilliant). Tiratura: 30.000 copie Box BU Kuna - Euro Croazia. Contiene 9 monete Kuna per l'annata 2022 e 8 monete da 1 centesimo a 2€ per l'annata 2023. Tiratura: - copie http://www.horizonfr.com/l'euro/les_euros_par_pays/les_euros_croatie.htm
    1 punto
  21. Esatto. In questo caso, se si volesse "tagliare la testa al classico toro di turno", ci si potrebbe regolare con il prezzo pagato (che rimane il più delle volte un indice importante per commisurare una moneta a una certa qualità). Però, giusto pour parler e provare a ragionare un attimo sulle foto disponibili e sui concetti tecnico-teorici di questa tipologia monetale Allego di seguito un esemplare (il primo apparso da una rapida ricerca) giudicato Bb dal venditore. Confrontando le due monete, nonostante la foto della moneta oggetto del post non sia il massimo, il Bb mi sembra un giudizio troppo conservativo. La mia affermazione precedente (potrebbe essere anche non circolata) era un'iperbole dovuta alla poca valutabilità fotografica. In effetti, valutando il conio di questa tipologia, i rilievi (bassi) che si intravedono POTREBBERO (condizionale obbligato) anche essere giudicati mSpl (o moneta non circolata). Il classico "lustro" POTREBBE anche essere sotto la patina (che non mi dispiace affatto; Mi sembra fotografata "in batteria" quindi senza particolari accorgimenti, mentre a me piace dare "respiro" alle varie tonalità e iridescenze) e i rilievi poco nitidi potrebbero essere anche "nascosti" dalla poca esposizione. Riusciresti a fare foto chiare a luce naturale? Per ulteriore confronto posto un esemplare in alta conservazione esitato da Nomisma. Anche qui la foto non è molto chiara, ma è possibile vedere dei rilievi decisamente avari, che potrebbero essere compatibili (condizionale) con quelli della foto in topic. Quindi, starete ora chiedendovi, dopo tutta stà sbrodata di parole, ci vuoi dire in che conservazione è per te, numismà? Dalle foto non posso sbilanciarmi oltre quanto ho già scritto: potrebbe anche essere "non circolata". E' vero, non ho detto granchè, però almeno ho provato a spiegarvi il mio ragionamento, e al contempo, ho ripetuto un concetto molto problematico sul forum: fotografie. Quando postiamo delle foto, dobbiamo sempre analizzare la "valutabilità fotografia", tantopiù se la moneta in questione è afflitta da problematiche di coniazione. Di più nìn zò Fabrizio
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  22. Grazie del parere @El Chupacabra ma onestamente BB mi pare un pò riduttivo ...se la confronto con l'esemplare che posti certo mancano alcuni rilievi *, allo stesso tempo se la confronto con altre valutate in BB non mi trovi proprio d'accordo...non mi pare che quel graffio, che valuterò in mano, sfregi il volto del re, è un graffio molto leggero, quasi un segno, che troviamo anche in monete messe meglio della mia (vedi quella che hai postato, che ne porta uno corto dalla O di Vittorio verso il mento, come sembra ci siano dei graffi/segni sotto la R e la I che non credo possano essere dovuti alla circolazione, visto che passano sotto le lettere ) , questo effettivamente è lungo come graffio/segno, ma ripeto ne valuterò l'effettiva entità una volta arrivata la moneta, ingrandendo sembra non abbia profondità, al contrario il graffietto sopra il pomo d'Adamo sembra averne, al momento dell'acquisto mi ero accorto dei difetti, ma non mi hanno disturbato. Ancora, quelli al rovescio e credo tu intenda i tre a ore 2 sono, più che graffi, dei segni sulla patina, che lì manca. Resto (e lo so son di parte ) dell'idea che da ste foto sia bb/spl o in quel range ....vediamo quando arriva, ripeto tenterò foto migliori. Per il discorso patina non mi piacciono le monete maneggiate e questa patina a me personalmente piace, ma qui sono gusti personali, anche se probabilmente lavandola certi difetti risalterebbero di meno. Grazie mille ancora a tutti per le disamine. * il discorso rilievi qui mi pare di capire sia piuttosto complicato da giudicare, il conio di queste monete è molto basso e anche in monete non circolate certi rilievi possono mancare... Grazie ancora a tutti per aver detto la loro, sempre cordialmente Cristiano.
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  23. È ancora lunedì e già non vedo l’ora che arrivi Giovedì. Stavolta ho la sensazione che faremo le 5 del mattino 🥲 ps. Rimetto il link d’entrata così è più facile entrare. A giovedì amici! https://meet.jit.si/InnovativeEnterprisesReactLong
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  24. Credo sia la numero 31 di pagina 174,con variante in legenda VTR.S (?) anziché VTR... bisognerebbe verificare sul CNI se è già catalogata con questa variante della legenda... Per quanto riguarda le varianti con perline posto questo interessante studio di Fabrizio Arpaia... La-misteriosa-iconografia-in-un-rarissimo-mezzo-carlino-napoletano-di-Filippo-III-di-Spagna-.pdf
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  25. Un esemplare di raro testone battuto in Milano al nome di Luigi XII re di Francia , con al diritto notevole busto del re . Sarà l' 11 Gennaio in vendita NewYorkSale 58 al n. 1235 .
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  26. Le aste New York Sale sono visibili su Numisbids NumisBids: The New York Sale Auction 58 (11 Jan 2023)
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  27. L’ho visto grazie Valteri per la segnalazione. La foto non sembra esaltante ma e’ comunque un bel pezzo. Luigi XII introdusse in Francia, mutuandolo dall’Italia la consuetudine di mettere il ritratto nelle emissioni regali francesi. Quello di luigi XII e’ il primo ritratto su testoni e mezxi testoni battuti a Lione e Parigi, oggi tutti super rari. Il suo successore Francesco I batte’ invece testone con una trentina quasi di ritratti diversi per una dozzina di zecche diverse. Da quel momento tutti i sovrani francesi successivi batterono monete con ritratto mentre per trovare un’emissione con ritratto precedente a luigi XII dobbiamo risalire credo a Carlo il Calvo!
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  28. A me viene "Remoti conventi" (le faccine sono 5x4). apollonia
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  29. Visto che sono chiamato in causa dall'esimio @Scudo1901 sarò più esplicito. Non avevo preso in considerazione la moneta e il mio intervento era volutamente criptico in sintonia con la richiesta (?) iniziale. Come si fa a postare una moneta senza dire "buongiorno", "vorrei sapere", "questi sono i dati ponderali" e via discorrendo. Va bene essere sintetici, ma non ci si può stupire di ricevere una risposta altrettanto "sintetica"... Completando la frase: "Interessante, dobbiamo indovinare non solo la moneta, ma anche il quesito all'origine!". Tornando alla moneta, in base alla foto ho qualche dubbio per il bordo arrotondato al D/, la schiacciatura dei rilievi, l'anomalia del FERT ecc. Dirimenti sarebbero i dati ponderali. Qui sotto un esemplare in buona conservazione per il confronto:
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  30. In effetti, nel RIC, senza firma all’esergo, è attribuito a Tessalonica, RIC 84. Ma per la somiglianza dello stile, è oggi attribuito ad Arelate. Da confrontare con il RIC 216, Arelate, VO/TIS /XX, esergo P A.
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  31. Direi di guardare il lato positivo......abbiamo ridato degli "antenati" ad una moneta che rappresenta una delle opere incisorie più raffinate della zecca poseidoniate. Un paio di esemplari tratti dagli stessi conii possono aiutare a rimarcare la perizia acquisita dagli incisori nella seconda metà del VI secolo a.C.: NAC AG, 64, 2012, 639 Nomos circa 510, AR 6.76 g. MOP Poseidon, diademed and wearing chlamys over shoulders, advancing r. and hurling trident in upraised r. hand. Rev. ΠOM The same type incuse. Gillette photo file 207 (these dies). SNG Locker Lampson 25. Rare and a very attractive specimen of fine style. Lightly toned, irregular flan, otherwise about extremely fine From an American private collection. Ex E.J. Waddell electronic sale 104, 2008, 1. The NY sale 27, 2012, 81 The Prospero Collection of Ancient Greek Coins. ITALY. Lucania, Poseidonia (c.530-500 B.C.), Silver Incuse Stater, 7.47g,. ΠOΣ (retrograde), Poseidon, naked but for a chlamys draped across his shoulders, striding to right, brandishing a trident, guilloche border. Rev. The same type incuse, but with herring-bone border (SNG Lloyd 428; BMC 5; cf. SNG ANS 614 var.; HN Italy 1107). Attractive cabinet tone, very fine, rare . Ex J. Vinchon, Monte-Carlo, 13 April 1985, lot 48 US$ 15,000
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  32. Buongiorno. Non vedendo grandi discussioni in materia lancio appello per sapere se in questo gruppo vi siano appassionati interessati alle tessere romane in piombo per instaurare un "tavolo di confronto e discussione", per condividere opinioni e ragionamenti La materia è complessa e spesso negletta dal mondo numismatico, molto poco studiata e ci sono poche pubblicazioni. Ma non di meno affascinante, anche se, di certo le tessere non hanno la bellezza estetica delle monete. R.S.V.P.
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  33. Alle solite,quando scopri il guaio si inxxxxano..... Domanda: che se inxxxxano a fa???
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  34. Ciao Rocco, follaro di Salerno come da foto
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  35. Sinceramente propendo per le classiche falsificazioni da gioielleria indiane. La figura del doge e del santo sembrano riprese pari pari da uno zecchino del Manin, quindi in epoca molto tarda rispetto al Gritti.
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  36. Levantine coins. Uncertain Mint. Possible Anatolian struck or Bayliks Sultanate. Mazarakis it's a very important work. Ciao
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  37. Ecco a voi l'ultimo recentissimo acquisto, a 50 cent, in ciotola: un Dime USA del 1951 zecca San Francisco, moneta molto comune ma che nella versione in argento ancora mi mancava!
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  38. Azzarderei Asse di Vespasiano con l'Aequitas; difficile dire quale emissione, forse la prima: RIC 286.
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  39. Bella moneta, non circolata ma con diversi segnetti da contatto Posto anche la mia, ex asta NAC 47 del 2008
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  40. Bronzo di Commodo che raffigura al rovescio Ganimede con elmo frigio, seduto su un cumulo di rocce, mentre porge una coppa all'aquila che la afferra con l'artiglio sinistro e ne beve; alle spalle un albero (CNG, Triton V). TROAS, Ilium. Commodus. 180-192 AD. Æ 38mm (2.89 gm). AV KAI M AVRH KOMMOÐOC, laureate, draped and cuirassed bust right / ILIEWN in exergue, Ganymede, wearing Phrygian helmet, seated left on pile of rocks, giving cup to eagle who grasps it with his left claw and drinks from it; tree behind. Bellinger T186; Von Fritze, "Münzen von Ilion" in Dörpfeld, Troja und Ilion II, 76; SNG Copenhagen 411; Cornell 101 (this coin). Good VF, dark green patina with light earthen encrustation around the devices, some corrosion. ($6000) From the David Simpson Collection. Ex Bank Leu Auktion 30 (28 April 1982), lot 395. Estimate $6000. Sold for $5500. Gli imperatori romani seguirono l'esempio di Cesare nel patrocinare Ilio e i suoi templi a causa della leggenda secondo cui i fondatori di Roma erano di origine troiana. La monetazione provinciale romana della città presenta una varietà eccezionalmente ampia di tipi, principalmente relativi ad Atena Ilias e agli eroi della guerra di Troia. Alcuni tipi come il Ganimede potrebbero rappresentare monumenti realmente esistiti a Ilio. Ganimede era figlio di Tros, fondatore di Troia, o di Laomedonte, padre del re troiano Priamo. Giovane di grande bellezza, fu rapito dagli dèi per vivere con loro e fare da coppiere a Zeus, al posto di Ebe. Gli scrittori successivi raccontano che Zeus, innamorato di Ganimede, si travestì da aquila e lo portò con sé come suo eromenos e lo pose in cielo come costellazione dell'Acquario, il portatore d'acqua. Questo mito fu estremamente popolare in Grecia e a Roma e diede rispettabilità religiosa all'omosessualità, per la quale i Greci e i Romani non avevano né una concezione né una parola distinta fino all'arrivo del Cristianesimo. apollonia
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  41. Bronzo di Crispina, moglie di Commodo, che al rovescio raffigura Ilos mentre sacrifica un toro ad Atena Ilias (CNG, Triton V). TROAS, Ilium. Crispina, wife of Commodus Estimate $1000. Sold for $1500. TROAS, Ilium. Crispina, wife of Commodus. Died 183 AD. Æ 28mm (11.89 gm). KPICPEINA CEBACTH, draped bust right / IL-IE-WN, Ilos standing left, sacrificing bull before Athena Ilias standing right. Bellinger 199; SNG Copenhagen 413 var. (reverse legend placement); SNG von Aulock -; BMC Troas, etc. pg. 67, 67. VF, dark brown patina with sandy highlights. ($1000) From the David Simpson Collection. Ex Auctiones AG Auktion 17 (7 June 1988), lot 343; Frank Sternberg Auktion XI (20 November 1981), lot 276. Ilos era il leggendario fondatore di Troia, che prese il nome dal padre Tros. Ilos aveva seguito una mucca finché non si era fermata, e lì aveva costruito la città dopo aver pregato per avere un segno che gli permettesse di scegliere il posto giusto. Il segno che Zeus aveva fornito era una statua sacra ad Atena, il Palladio (Atena Ilias). Ilos costruì un tempio per ospitare la statua e Troia fu al sicuro dai nemici stranieri finché il Palladio rimase entro le mura della città (Omero, Iliade 21.231-236; Apollodoro 3.12.2-3). apollonia
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  42. Occhio di bue l' ultimo. Altri vi è asse spostato. Interessante nell' euro. Il valore piú sostanziale quello dell' occhio di bue. Quanto è da vedere. Per me non molto,ma ci sta chi dice che li vende bene....
    1 punto
  43. Esatto ..... alcuni non li hanno; altri volumi hanno riferimenti al solo Pannuti e Riccio (e poi sei costretto a prendere in mano il Corpus per le verifiche del caso, altrimenti non le trovi), altri ancora "misti", con aggiunte di altri volumi/lavori .... ecc. ecc. Se poi ti riferisci al mio Manuale (credo che questa sia stata la tua intenzione, nell'intervento), io non l'ho fatto !! Per procedere alla "stesura" del Mio lavoro ho dovuto verificarli tutti (quando i riferimenti in alcuni c'erano); se non c'erano sono andato a ritroso per tutte le verifiche del caso....ed è stato un duro lavoro, acquisendo anche foto di monete dal Museo Romano...e non solo. Ritornando al perchè non l'ho fatto.... e colgo l'occasione di scriverlo pubblicamente, considerato che ci sono delle "voci" (dietro le quinte) ... di questa mia presunta mancanza, il discorso è semplice....lineare, si tratta di a,b,c : che bisogno c'era di inserire riferimenti di monete ad altri lavori che non contengono foto di monete, che per verificarle .... è pratica impossibile ? ... non ne ho avuto affatto l'esigenza; ci sono "fotografate" tutte le monete riportate, di conseguenza te le vedi e te le controlli anche, una ad una...più di mille monete.....quindi a che serve il riferimento ... tanto per ..... ? Ho riportato, al contrario e nelle annotazioni, i riferimenti delle monete di cui ho accertato l'errore, l'incongruenza e quanto altro serviva per agevolare il lettore e lo studioso nel caso in cui chi mi ha preceduto è incorso in qualche errore. Semplice. Ti ringrazio comunque per avermi dato l'opportunità di scriverlo, anche perchè chi voleva questa spiegazione, poteva semplicemente chiederlo.
    1 punto
  44. ... e quindi..... non capisco davvero. Se aprire volumi e cataloghi (a parte il Corpus che elenca monete per anno ed in ordine cronologico in base alle sigle), si sono create, perchè studiate (come ho detto prima) tipologie per il solo motivo (ad esempio) di uno stemma diverso....per la corona invece che a testa nuda.......ecc.ecc... In questo caso vi è un totale cambiamento dell'effige di Filippo III in base all'età...e se poi volgiamo parlare di documenti (successivi) ve ne è uno del conte di Benavante del 6 giugno 1609 (riforma monetaria). Da questa data per esempio vennero fuori dei mezzi carlini totalmente diversi da quelli di questa discussione.
    1 punto
  45. Scusate ma quali varianti.....addirittura ho lasciato da parte le sigle; non esistono tipologie principali e/o secondarie ... o come le volete chiamare. La tipologia la crea chi studia le monete...e ne accerta e verifica un loro cambiamento, nell'effige......ed in tanti altri, non minimi dettagli. Il fatto è che le i Mezzi Carlini non li ha mai studiati nessuno. Provate a metterli insieme...e Vi accorgerete come sono diversi...altro che varianti....quelle poi, se date uno sguardo al Corpus...per questa moneta, sono almeno 200.
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  46. Ovvio...già l'avevo scritto, ma le mie, scusami non sono idee.
    1 punto
  47. La croce patente, da quello che sono riuscito a leggere finora, assume un significato particolare solo tra i Cavalieri Templari che la adottarono come simbolo. Essa prese la qualifica di "patente" quando il papa Eugenio III, nel 1147, dopo aver incontrato re Luigi a Digione ed essere passato da Chiaravalle, venne ricevuto a Parigi dal Gran Maestro dei Templari e 150 confratelli. In quell'occasione concesse loro la croce patente "affinchè questo segno trionfante serva loro da scudo ed essi non voltino mai le spalle di fronte a nessun infedele". E' quindi una patente ben precisa e mirata a svolgere un determinato servizio per la Chiesa e tale croce diviene l'emblema dell'autorità pontificia. Negli altri casi, questo tipo di croce è da considerarsi un'evoluzione specifica di quelle inscritte in un cerchio e che alludono al simbolismo del Pane Eucaristico ed usata al fine del decoro o come simbolo araldico. La forma di questo tipo di croce ben si adatta agli usi cavallereschi visto che le sue quattro estremità si allargano fino ai lati dello scudo incominciando dal centro. La croce in generale, inoltre, viene considerata dagli storici proprio come il primo simbolo araldico in senso moderno e venne usata in Terra Santa per distinguere la provenienza dei cavalieri: azzurra per i cavalieri italiani, bianca per i francesi, nera o arancione per i tedeschi, rossa per gli spagnoli, verde per i sassoni, giallorossa per gli inglesi. Oltre che per il colore, le croci si distinsero per la varietà del disegno. In numismatica, la croce patente avrà trovato fortuna grazie alla circonferenza del tondello ed al fatto che sia il modo più raffinato e vicino ai gusti dell'epoca per inscriverla. Enrico :)
    1 punto
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