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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/11/22 in tutte le aree
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Buona Domenica...cercavo tra le mie vecchie discussioni qualcosa riguardante i grani del 91, mi ricordavo di averne uno, lo presi sulla baia inglese appunto 5 anni fa. Di questa moneta esistono diverse varianti, se guardiamo il rovescio possiamo trovare il punto alto, il punto basso o il doppio punto...bene, mi accorgo ora di aver comprato un doppione ...non che mi dispiaccia poi tanto, parlando con qualche amico si diceva che questo millesimo con il punto alto è particolarmente ostico, l'esemplare che avevo già in collezione non era niente male, e rileggendo i commenti si era d'accordo di inquadrarlo nel qspl, io credo che la sorella gemella che gli ho messo accanto sia superiore, che dite? Trovo il rovescio davvero "potente"... Ancora...non so se son le foto ma non pare anche a vi che la corona al rovescio sia più spessa, più grossa? Forse è solamente meglio impressa?...in ogni caso eccovi le foto e come sempre sono graditi i vostri commenti... tyyyyyy3 punti
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Moneta affascinante! Riporto la nota storico-numismatica dell'asta NAC 32 del 2006: "Questo tallero del peso corrispondente a 40 grossi è stato oggetto di studio da parte di diversi esperti, ma nonostante ciò, l’interpretazione della sigle IIC alla fine della leggenda del rovescio è ancora dibattuta. Tre sono le interpretazioni più accreditate: l’Hill vi legge una errata trascrizione di ETC. Armand e Forrer vi riconoscono invece le sigle dell’incisore tedesco Giovanni Clot operante a Genova nella metà del XVI secolo. Infine, vi è l’ipotesi del Ravagnani-Morosini, a nostro giudizio la più plausibile, che vi identifica le sigle dei fratelli da Clivate, appaltatori della zecca di Carmagnola dal 19 gennaio 1515. Il conio, non firmato, dovrebbe essere opera di Benedetto da Brioso, amico dei da Clivate, a cui tra l’altro furono affidati i lavori della chiesa di San Giovanni. Margherita di Foix, seconda moglie di Lodovico II Marchese di Saluzzo, fu donna raffinata e colta e al tempo stesso dal carattere deciso. Nel 1504, alla morte del marito, assunse la reggenza per il figlio Michele Antonio e di fatto governò il marchesato per 24 anni fino alla di lui morte, avvenuta nel 1528. Fu sempre lei ad imporre la successione del terzogenito Francesco, più mansueto del fratello maggiore Giovanni Ludovico. L’albero secco e sradicato raffigurato al rovescio rappresenta la morte di Ludovico di Saluzzo, mentre lo stemma con le armi di Saluzzo e Foix appeso ai rami, indica la volontà da parte della vedova e del figlio di continuare l’opera di Ludovico e la dinastia. Per quanto concerne la presenza dell’uccellino rimandiamo al "Dizionario Ragionato dei Simboli" di Giovanni Cairo, Milano 1922, dove il volatile viene identificato con lo sforzo di salvare l’anima amata dal naufragio della morte. Tale interpretazione è suffragata dalla leggenda del rovescio. Ravagnani-Morosini nella sua opera ventila l’ipotesi che possa trattarsi di una medaglia, ma il peso, corrispondente esattamente a 40 grossi ci fa ritenere che invece si tratti di moneta". Michele3 punti
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Antico centro dei Volsci, poi colonia latina per i reduci delle campagne di Egitto, Nemausus diventa dal 27 a.C. Augusta Nemausensis per volere di Ottaviano Augusto che con il genero Agrippa ne promuove il rapido sviluppo dotando la città di importanti opere e monumenti . Tra questi, eretto tra il 15-12 a.C., il tempio esastilo noto come maison carrèe e dedicato al culto della famiglia imperiale di Augusto, è ad oggi tra gli edifici meglio conservati del periodo dell' impero romano . La Francia ha ricordato questo suo monumento con una medaglia intitolata alla città di Nimes, che illustra la facciata della maison carrèe .2 punti
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Buona sera a tutti, Filippo III, una zanetta (1/2 carlino) non sempre reperibile in buone condizioni e soprattutto non disgraziatamente tosata . P/R 29/a, g 1,30, sigle GF a sx e GI a ds2 punti
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Purtroppo, spesso, capita che una moneta apparentemente senza pedigree proviene invece da importanti collezioni del passato. Se nessuno ha mai tracciato le varie vendite, solo una minuziosa ricerca nel passato può dare importanti informazioni. Anche questo aspetto fa parte del piacere collezionistico ….2 punti
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Ciao Cristiano anche secondo me qSPL con un pochino dì benevolenza. Questa tipologia, assai comune in ogni stato di conservazione fino al qFDC compreso, diventa oggetto del desiderio se FDC “vero”. E per FDC vero intendo quelle monete straordinarie che @El Chupacabra oppure @ilnumismatico dovrebbero per loro gentilezza secondo me essere in grado di mostrarci. Non i soliti FDC che io definisco commerciali che si vedono anche nelle aste. 🥹2 punti
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Buon giorno. Bella moneta ma un po' usurata particolarmente al rovescio. Oltre il bb meno dello spl da quello che riesco a vedere dalle foto. Cordialità Gabriella2 punti
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Si tratta, come giustamente detto da tempo, di un sestino di Giovanna e Carlo, in bassa conservazione ed orrendamente spatinato attraverso una pulizia aggressiva e deturpante. In queste condizioni ciò che si vede o non si vede, altro non è che frutto di pareidolia. Un consiglio per il futuro. Fidati di quello che ti viene detto ma soprattutto non pulire così aggressivamente le monete.2 punti
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Articolo disponibile su academia.edu. https://www.academia.edu/35177383/_Christian_Symbols_on_Constantines_Siscia_Helmet_Coins_SAN_Journal_of_the_Society_for_Ancient_Numismatics_vol_8_4_1977_pp_56_58 Non ci sono altri esemplari che le due monete qui sopra. Un’altro segno incontrato sulla lastra dell’elmo che potrebbe essere un simbolo cristiano è anche discusso: una croce greca sola o circondata da quattro punti , sempre per la quarta emissione •ASIS• et per la seconda officina. Non so si tratta dello stesso venditore tedesco, ma c’è un esemplare attualmente in vendita su ebay: @Matteo91 Grazie e complimenti, per fortuna hai pensato a fare delle foto dell’ esemplare sparito.2 punti
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Ciao Domenico Hai ragione, la R con sovrapposta la stanghetta / sulla gambetta equivale a R(VM). Una delle tante abbreviazioni latine. Allego schema saluti luciano2 punti
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Come ho già detto in altra sede la moneta è un sestino di Giovanna e Carlo, tutto corrisponde,con le nuove foto si vedono abbastanza bene anche le iniziali al dritto ( e non al rovescio)di Giovanna e Carlo I.C. sovrastate da corona reale... Sinceramente non riesco a capire il perché ci si ostini a credere che non sia lei... Consiglio di passare dell'olio di vaselina sulla moneta per accentuarne i rilievi,forse in questo modo potrebbe convincersi anche il proprietario... Allego il link del catalogo del forum per fare dei confronti con gli esemplari disponili... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GPC/32 punti
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Nel nuovo regno nei templi di Karnak e Luxor, presso Tebe, furono innalzati numerosi obelischi di grandi dimensioni. Di questi,molti furono trasportati in Europa durante l'età di Roma imperiale ed anche in età moderna. Dopo il nuovo regno la tradizione di erigere obelischi continuò, ma le loro dimensioni si ridussero.Gli ultimi due furono innalzati in epoca tolemaica(309-30 a.C.)durante il regno di Tolomeo IX dove furono posti nel tempio della dea Iside sull'isola di File. Fu Augusto ad iniziare la tradizione, proseguita durante tutta l'età imperiale,di trasportare a Roma gli obelischi:dopo la vittoria ad Azio ,nel 31 a.C., contro Antonio e Cleopatra ,colui che sarebbe divenuto il primo Imperatore di Romaentrò ad Alessandria, che era la capitale d'Egitto,e si proclamò vincitore.L'anno dopo l'Egitto divenne una provincia romana ed in segno di trionfo Augusto fece trasportare due obelischi dall'Egitto a Roma nel 10 a.C.2 punti
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Ciao @Alessand90, questo è quello che vedo io nel rovescio della tua moneta....2 punti
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Scorrendo per puro caso le monete in vendita in un negozio ebay di un numismatico tedesco, mi sono imbattuto in questa moneta. 2,35g. Zecca Siscia. Erano anni che non mi interessavo di simboli cristiani su emissioni costantiniane, e di questo Chi-Rho sull'elmo dell'imperatore avevo un ricordo piuttosto sbiadito. Se non ricordo male, dovrei avere un articolo su questa specifica emissione. Di certo non ricordo di averne mai visti in vendita, tanto meno su ebay. Il venditore ha ritirato la moneta, probabilmente non si era reso conto prima della rarità. Ne avevate mai viste?1 punto
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Salve. Ho avuto in dono questo sigillo con logo quadrato (20x20 mm) e il manico in vetro (lunghezza 11 cm) che permette di personalizzare i miei documenti e inviti speciali, imprimendo il marchio con la ceralacca abbinata. In una scatoletta metallica con l’etichetta della ditta produttrice è contenuto un certificato in Italiano e in inglese che garantisce l’autenticità e l’accurata lavorazione di questi oggetti artistici realizzati interamente a mano da artigiani del settore. Tra i due foglietti il marchio impresso su ceralacca col sigillo. apollonia1 punto
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Buona Domenica...mi capita raramente di scrivere in questa sezione, anni fa, appena entrato nel forum qualche post in più lo scrivevo, ho collezionato per un pò il Re Buono e il Re Numismatico, ma non mi sono mai appassionato del tutto, tuttavia qualche moneta in collezione è rimasta e qualche acquisto capita di farlo e oggi vi sottopongo questa. Trovo la serie Cinquantenario tra le più belle, non l'ho mai completata, non mi son mai potuto permettere il nominale in oro e gli altri a suo tempo dopo averli tenuti per un pò li ho ceduti...bene dopo tutta sto pippone, ho visto questo 2 lire, e bho me partito er dito!!!! Mi date qualche parere sulla conservazione? Vi dico subito che personalmente la patina che lo vela mi garba molto. Intanto grazie e buon pranzo vista l'ora.1 punto
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Segnalo un possibile falsone padano https://www.biddr.com/auctions/numismatiknaumann/browse?a=3141&l=3562475 Secondo il bollettino di cui un po' di tempo fa avevamo già molto parlato. È come uno di quei brutti film che prima o poi riappare...1 punto
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Molto gradevole la patina che ha. Riguardo alla conservazione è difficile capire il lustro che ha, vado ad intuito... ad esempio al dritto quella usura che si percepisce sulla mandibola ha un colore più scuro.. e lo stesso colore lo percepisco sulle tempie e a sprazzi nei campi.. ma non è usura nei rilievi.. credo solo nel lustro. Al dritto c'è quel graffio che attraversa perpendicolarmente il profilo.. bisogna capire la sua rilevanza.. da questa foto sembra non dare fastidio. Al rovescio un po di usura si percepisce sul seno. Nel complesso sono d'accordo sulla conservazione del qspl.1 punto
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Per me non e‘ questione di schedatura della moneta ma di prezzo che la moneta raggiungera‘ in asta. una moneta del valore commerciale di questa moneta sale molto di piu‘ in prezzo se ha un pedigree e il fatto che la casa d‘asta non abbia fatto una minima ricerca sugli archivi digitali del web indica che quella casa d‘asta non fa ne gli interessi di chi vende la moneta ne i propri interessi e non e‘ una casa d‘asta a cui andrebbero date monete da vendere. non e‘ una moneta qualsiasi. E‘ una moneta bella, rara e in buon stato di conservazione.1 punto
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Alle solite,quando scopri il guaio si inxxxxano..... Domanda: che se inxxxxano a fa???1 punto
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Carlo d'Angiò, denaro battuto nella zecca di Brindisi. È classificato dal MIR al numero 345. Ti aggiungo una foto tratta dal MIR.1 punto
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Ciao a tutti, le foto non sono il massimo per la valutazione qualitativa. I rilievi mi sembrano esserci, potrebbe anche essere non circolata. Ti che l’hai presa com’era la valutazione del venditore? tempo fa iniziai un topic incentrato proprio sul due lire di questa tipologia1 punto
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A proposito dei Fugger…. https://www.viaggio-in-germania.de/riforma-indulgenze.html1 punto
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Come già anticipato da @Litra68 quello che tu chiami "oliva" è molto probabilmente una delle foglie del ramo di ulivo che per un difetto di coniazione si è staccata dal resto dell'impronta... Quelle righe a destra delle spighe di grano non sono altro che le ariste delle spighe stesse... Per la classificazione concordo,il simbolo somiglia ad una V o Y,ma potrebbe essere anche qualcos'altro,ad esempio due foglie unite alla base...1 punto
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Ciao @Asclepia Concordo pienamente con Te, la patina è molto bella non troppo scura, senza quelle macchie a leopardo che su alcune monete non permettono di distinguere nettamente il disegno della moneta, inoltre ha un bel contorno. I rilievi non sono il massimo ma a mio parere come conservazione o aspetto generale direi qSPL. Saluti 😉1 punto
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Ecco a voi l'ultimo recentissimo acquisto, a 50 cent, in ciotola: un Dime USA del 1951 zecca San Francisco, moneta molto comune ma che nella versione in argento ancora mi mancava!1 punto
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Bellissime piastre complimenti! mi sento di condividere sia SPL la piastra di @Rocco68 che BB quella di @Releo , al netto delle debolezze di conio intrinseche che come è noto complicano il giudizio1 punto
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Ciao Azaad, nessun programma... Penna a china, foglio e la mia mano😅1 punto
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Concordo con @Rocco68. È lei. Rocco come sei riuscito a ricreare il disegno? Che programma hai utilizzato?1 punto
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La Q nella legenda dei ducati d'oro presenta lo stesso segno. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao @Illyricum65, il testo che ricordavo é questo: Charles Odahl, Christian Symbols on Constantine's Siscia Helmet Coins.1 punto
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Sul sito di Victor Clark ho trovato questa pagina sulle VLPP di Siscia. Si fa proprio riferimento ad alcune rari esemplari per Costantino I dopo la vittoria di Ponte Milvio che hanno un Chi/Rho "in the crossbar" (parola che, onestamente, non so tradurre). Dalla foto allegata, tuttavia, si nota il simbolo proprio sull'elmo (non mi pare di vederlo da altre parti): Questa la pagina completa del sito che citavo: Victoriae Laetae Princ Perp from Siscia for Constantine VLPP (constantinethegreatcoins.com) Spero di essere stato utile. Buona notte da Stilicho1 punto
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Moneta stupenda, forse unica? I pochissimi esemplari con un chi-Rho sull’elmo sono anche di Siscia (ne conosco due, tutte e due della seconda officina). Corrispondono al RIC 61, emissione ASIS•, con legenda VICTORIAE LAETAE PRINC PERP. L’esemplare del museo di Berlino: Qui abbiamo un RIC 84, legende corte CONSTANTI-NVS AVG e VICT LAETAE PRINC PERP, con la I scritta sull’altare. L’esergo è probabilmente •BSIS•, il primo punto s’indovina appena, un’emissione anche lei del 319 d.C. Per le due monete, officina B e lo scudo decorato con cavaliere travolgendo un nemico. Lo stile corrisponde perfettamente a quello di Siscia. Talmente raro che è possibile che si tratti di un’iniziativa personale, sia dell’incisore, sia del supervisore dell’officina. Il prezzo d’acquisto salirà alle stelle…1 punto
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Quando studiavo la produzione della zecca di Aquileia e la sua circolazione, ho visto che le monete di questa zecca si espandevano verso il Noricum e la Pannonia. E poi immagino che il 10 aurei sia stato donato a una persona importante e dubito che fosse il capo della guarnigione di Aquileia. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ferdinando IV Piastra .1816. Riferimenti: D'Incerti 24/f e Pagani 69/c , la riportano entrambi Comune. Il mio esemplare dal peso di 27,52 grammi. Motto nel taglio : dritto. Proviene da un Listino "Novembre 2001" della Numismatica Morello di Latina, su cui era giudicata SPL1 punto
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Buonasera a tutti, @Oppiano non sono pratico della monetazione di Filippo III , ma la butto li, quella che tu ipotizzi essere un oliva secondo me e' una foglia e fa parte del ramo solo che risulta staccata probabilmente per un difetto di conio. Mentre i presunti semini per me sono gli steli che partono dalle spighe di grano. Magari , anzi sicuramente non e' come la penso io, ma volevo esternarlo, vediamo se ci sono piu' validi interventi. Saluti Alberto1 punto
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Ciao Eric. Ti ho fatto un altra foto più chiara, non penso che l'ultima cifra sia una sei, ma piuttosto una tre, no?1 punto
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Buongiorno a tutti. Nella numismatica francofona "Superbe" equivale al nostro "SPL Splendido". Sull'opportunità d'introdurre un ulteriore grado nella scala delle conservazioni italiana ho un parere negativo, in quanto la ricerca estrema del dettaglio fa perdere di vista l'obiettivo generale. Che altro non è che quello di esprimere un giudizio indicativo sulla conservazione di una moneta, che in ogni caso deve sempre essere visionata direttamente dall'interessato a qualunque titolo. Peraltro, come già detto da Altri, una sigla senza una definizione univoca non serve a niente. Un saluto e a presto.1 punto
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Mamma, quel rovescio... Per le lettere che riesco a leggere al diritto e per quelle due "V" del rovescio (una a sx della testa, h 11-12, ed una ad h 4) io propendo per: RIC II, Part 3 (second edition) Hadrian 2116-2120 Diritto HADRIANVS AVG COS III PP Rovescio: FORTVNA AVG S C (in campo) La fortuna stante a sx tiene una patera nella dx come un'offerente e la cornucopia nella sx Datata al 133-135 d.C. Esemplare dell'American Numismatic Society1 punto
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Ciao Domenico, innanzitutto complimenti per l’acquisto! Dato che ti stai appassionando, approfitto per mostrarti allora parte della mia collezione. Al momento non ho una immagine della collezione completa ma la farò al più presto. (A questa vanno aggiunti altre 13 tessere)1 punto
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La moneta è stata studiata dalla Travaini (Travaini HAD n° 113) ed è presente nel MEC (MEC 14 n° 659). Non è scontato che spahr abbia fatto confusione. Al n. 222 per Federico IV, Spahr segnala una leggenda H:DEI:GRACIA, mentre la moneta in oggetto presenta la legenda (puntino) k (puntino) D'I GRACIA (puntino) Se Spahr sbagliò, lo fece ragionevolmente perchè la moneta che aveva osservato per il catalogo era in pessima conservazione, tanto da confondere la K con la H e D'I con DEI. In quanto a tale moneta, anche assumendo che lo zecchiere di Federico IV abbia inserito una K al posto della H, ossia che si tratti di una moneta di Federico IV con un errore nella composizione della legenda, lo stile delle lettere a mio avviso porta inequivocabilmente verso Carlo d'Angiò (ovviamente quest'ultima argomentazione è personale e opinabile, per cui possiamo discuterne serenamente).1 punto
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