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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/28/22 in tutte le aree
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mettiamola così.... 1 - le crocette con legenda al rovescio "concordia" spezzata o non e con AVG o AVGGG esistono a nome di Arcadio, Onorio e Teodosio II 2 quelle anepigrafi sono solo dell'epoca di Teodosio II e: Tessalonica - solo Teodosio II Eraclea - solo Teodosio II Costantinopoli - Teodosio II e Valentiniano III, ma molto rara, diciamo che ne trovi 1 di VIII ogni 2000 di TII per capirci Nicomedia - solo Teodosio II Cizico - Teodosio II e Valentiniano III - con emissioni per VIII non troppo rare.... le riconosci dalla legenda e dal fatto che sia sempre VALENTINIANO e mai ANVS ... al rovescio nel medaglione della ghirlanda c'è sempre una X...sotto SMKA o SMKB Antiochia .... fino a ieri solo Teodosio II di cui ho un milione di esemplari.... poi qualche settimana fa scopro 1 singola di Valentiniano III inedita.... capisci che è improbabile trovarne... è la prima che vedo in vita mia Alessandria - solo Teodosio II quindi dal momento che Costantinopoli e Antiochia sono ...molto rara / unica, di solito se è Valentiniano III al 99% è Cizico4 punti
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appena liberata. per fortuna l'operazione è stata più semplice di quanto pensassi, e non si è spaccato neanche l'involucro. ho avvolto lo slab in un panno e ho assestato un paio di colpi nel punto dove ha indicato Fagiolino, che ringrazio. alla prossima3 punti
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L'articolo di Marsden può essere recuperato qui: https://www.academia.edu/75407475/THE_BROADS_HOARD?email_work_card=interaction-paper THE_BROADS_HOARD.pdf2 punti
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Il monumento di carta ad un monumento della filatelia italiana...2 punti
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Salve, segnalo : È uscito il terzo numero della rivista scientifica “Kalkas”, curata dalla Casa Editrice Edizioni D’Andrea e dal “Centro Studi storico-archeologico del Gargano”, presieduto dal dott. Domenico Luciano Moretti. La pubblicazione si occupa della preistoria, della storia, dell’archeologia, della numismatica, della storia dell’arte, delle scienze del paesaggio e della storia agraria e forestale del Gargano e del Mezzogiorno d’Italia. Dato il valore scientifico, tutti gli articoli sono sottoposti a revisione da parte di due referees anonimi esterni alla rivista e devono superare la procedura di accettazione (è infatti un peer review journal). Di seguito l’elenco dei contributi, presenti in questo numero: Stefano Bruni: Messapi nell’Etruria settentrionale? Note su una trozzella da Populonia Dawn Marie Hayes: The Norman Sicily Project: deriving meaning from the prototype’s data Giuseppe Sarcinelli, Domenico Luciano Moretti: San Lorenzo in Carminiano e Masseria Pantano: le testimonianze numismatiche e la circolazione monetaria Ginevra Panzarino: La cripta delle monache clarisse della Santissima Trinità di Monte Sant’Angelo: dati preliminari dal progetto di scavo, studio e valorizzazione Elisa Acanfora: Ancora sul giordanismo meridionale: aggiunte a Matteo Simonelli Alberto Cottino: Abraham Brueghel (1631-1697) tra Messina e Napoli: alcune riflessioni e precisazioni Marco Vaccaro: Pittori dell’Accademia napoletana nel secondo Settecento: notizie e segnalazioni per Michelangelo Iannacci e Giacinto Diano Marco di Mauro: Michelangelo Iannacci, un pittore nell’ombra In questo numero l’unico contributo prettamente numismatico è il terzo articolo, a cura di Giuseppe Sarcinelli e di Domenico Luciano Moretti, e si incentra sui risultati di indagine archeologica di San Lorenzo in Carminiano e Masseria Pantano. https://www.edizionidandrea.com/2 punti
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Ecco a voi 1 Shilling dell'Africa Orientale battuto dalla zecca di Londra a nome di Giorgio VI nell'anno 1950 e acquistato con tutti i sacri crismi e con tanto di concessione imperiale e bolla papale ad un euro.2 punti
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Andando per aste in rete, un piacevole denario repubblicano al nome di C. Norbanus . Sarà il prossimo 3 Dicembre in vendita LeuNum. 24 al n. 2561 .1 punto
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Ciao, se ne era parlato qui in maniera specifica per una moneta: Buona serata da Stilicho1 punto
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Beh, per un romano dell’epoca sapere che per il Cesare il dupondio non aveva la corona radiata non era più difficile che riconoscere un solido da un solido e mezzo anche in trattativa o un mezzo vittoriato da un vittoriato. Anche senza bilancina1 punto
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per cui lo classificherei così: Cremona, emissioni comunali (inizi XIV secolo), denaro imperiale1 punto
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ciao, in realtà si tratta di un denaro imperiale, probabilmente degli inizi del Trecento, da associare alle emissioni del grosso da 10 denari con S. Imerio. tipo questo NumisBids: Numismatica Ars Classica Auction 65, Lot 3437 : Italian coinages independent from imperial authority (circa...1 punto
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Una delle molte figurine Panini del gruppo “Donald Story”, pubblicata dalla Panini in seguito ad accordi con la Walt Disney Production.1 punto
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Ciao, esatto XF40 corrisponde al nastro BB. Bel colpo con la moneta che hai acquistato, complimenti! Come conservazione direi che siamo intorno all' F15 Saluti1 punto
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Dovrei averla in mano o almeno avere foto migliori.1 punto
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Grazie per i complimenti. Tu poi sei un napoleonista, apprezzerai ancora di più. Al più presto inserirò delle foto di questa bella moneta.1 punto
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A me non sembrerebbe magnogreca: https://www.acsearch.info/search.html?id=4557642 Greek Thracian Kingdom. Lysimachos. As King, 306-281 B.C. AE 21 (20.76 mm, 4.29 g, 1 h). Uncertain Macedonian mint. Helmeted head of Athena right / ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΛΥΣΙΜΑΧΟY, lion running right, M monogram and spearhead below. SNG Cop 1152; Müller 74. VF.1 punto
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Mitico!! Effettivamente sembra una moneta fusa.1 punto
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Ciao,nel 1598 il mastro di zecca era Giovanni Antonio Fasulo che siglava con IAF,e il mastro di prova era Gaspare Giuno che siglava con cI,mentre nel tuo esemplare mi sembra che la sigla sia VP del mastro di prova Giovanni Porzio che siglo' assieme al mastro di zecca Germano Ravaschieri ma fino al 1587... Trovo molto interessante questo tornese,a mio avviso più dell'altro esemplare citato prima...1 punto
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Salve. Domenico, ho pensato di allargare la famiglia di Filippo II con il mio mezzo ducato 1575, sigle GR/VP sovrapposte dietro la testa. Un caro saluto.1 punto
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Nel vecchio borgo di San Pietro Infine, al confine tra Campania e Lazio, il tempo si è fermato il 17 dicembre 1943. Dopo dieci giorni di bombardamenti, di lotte tra truppe americane e tedesche, il paese ne è uscito distrutto e non sarà mai più ricostruito. La chiesa di San Michele, seppur con gravi danni, è sopravvissuta e il 10 dicembre sarà la sede della conferenza “LIRE, AM-LIRE, STERLINE E TIMBRI GIALLI - Scenari monetari in Italia fra occupazione e liberazione (1942-1945)” organizzata dall’Accademia Italiana di Studi Numismatici, a cura di Gerardo Vendemia. La conferenza si inserisce all’interno della giornata dedicata alla commemorazione del settantanovesimo anniversario della battaglia ed è patrocinata dal Comune di San Pietro Infine, dalla Provincia di Caserta e dai Numismatici Italiani Professionisti. Relazionano, nell’ordine: 1. Renzo Bruni: Dal Nord Africa all’Italia, le valute dell’occupazione alleata (1942/1951) 2. Avv. Giovanni Ardimento: La cartamoneta durante l’occupazione nazista a Roma e nei Territori della RSI 3. Dott. Umberto Moruzzi: La circolazione in Italia dei biglietti a corso forzoso di occupazione, le AM lire. Risvolti economici, finanziari e il problema della falsificazione 4. Ing. Gerardo Vendemia: “Le banconote di Garibaldi”. Il progetto americano di riordino della circolazione monetaria in Italia 5. Dott. Roberto Ganganelli: Numismatica, guerra, intelligence e propaganda nel “secolo breve” 6. Dott. Alex Ricchebuono: Denaro e guerre, una storia antichissima che (forse) non finirà mai... Il relativo e omonimo volume, della Edizioni D’Andrea, riporta gli atti del convegno ed è già disponibile. Copertina AM-Lire.pdf1 punto
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Personalmente non credo all'esistenza dei dupondi non radiati, per cui mi sentirei di escludere l'ipotesi dupondio. La moneta in rame e oricalco aveva valore fiduciario, per cui il cittadino romano del III secolo avrebbe dedotto il valore guardando il modulo e la presenza o meno di corona radiata e quindi, nel caso in oggetto, a mio avviso, la moneta sarebbe stata considerata un Sesterzio. cosa ne pensa @Tinia Numismatica?1 punto
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Salve a tutti. Mi complimento con gli Autori di questo contributo per le anticipazioni che, in tal modo, ci hanno voluto offrire. Senza entrare nel merito del dibattito (almeno non per ora e non in questa sede), vorrei solo sottolineare come non sia stato detto nulla di veramente nuovo: in realtà, in letteratura, già la Cesano aveva avanzato l'ipotesi di attribuire la serie ovale con i tipi della clava a Tarquinia. Basti leggere quanto scritto alle pp. 100 e 101 del suo "Note di numismatica etrusca. Tarquinia e le sue monete, il suo medagliere", in AMIIN (1934), pp. 71-103. Non so se gli Autori erano a conoscenza di questo importante quanto datato saggio, perché, al di là dei ragionamenti ponderali, le conclusioni a cui approdano sono le stesse, sebbene la Cesano abbia usato più cautela nell'esprimersi. Nessuna novità, dunque, quanto piuttosto una rilettura di una teoria già avanzata a suo tempo da un grande nome della Numismatica nostrana. Ecco perché, infine, sarebbe stato opportuno, ancorché utile, citare un minimo di bibliografia (come giustamente hanno notato anche altri utenti che mi hanno preceduto), pure se l'articolo nasce con un taglio divulgativo, per il semplice scopo di riuscire a farci un'idea delle basi scientifiche e bibliografiche sulle quali si sono fondate le conclusioni contenute in questa noticina. Secondo me, i vecchi saggi, come nel caso della Cesano appena riportato, andrebbero un po' "riscoperti" e tenuti sempre nella dovuta considerazione, quantomeno come punto di partenza per poi approdare ad una ricerca più attuale ed aggiornata. Probabilmente questa è più una questione di metodo (che pure, alle volte, andrebbe affrontata con più veemenza per la buona riuscita degli studi numismatici).1 punto
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Importante iniziativa dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici a San Pietro Infine sugli scenari monetari tra occupazione e liberazione ( 1942-1945) che si terrà il 10 dicembre 2022. Segue locandina1 punto
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Complimenti ottimo acquisto! Una moneta che mi piace davvero molto e ho anch'io in collezione dello stesso millesimo1 punto
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Ciao @modulo_largo, sicuramente non è un asse. Io propendo visto il peso ed il metallo che si tratti effettivamente di un dupondio. Il diametro potrebbe far pensare ad un sesterzio(tondello un po' fuori misura, ci può stare) ma il peso è dirimente a favore del diupondio(l'errore da parte del venditore nel pesarlo ci potrebbe anche stare ma lo ritengo difficile) 🙂 ANTONIO1 punto
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Ciao Alain Ma nei double tournois di Marie c'era il lambello sopra i gigli?1 punto
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allora... questa anepigrafe può essere Teodosio II o Valentiniano III (improbabile perchè non è Cizico) a mio avviso la zecca più probabile è Eraclea...e ovviamente Teodosio II saluti1 punto
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Bravo. Lo è!! In realtà è stata coniata in 450.000 esemplari, ma la tiratura è abbastanza bassa per il mercato collezionistico USA da renderla relativamente rara. https://www.ebay.com/sch/i.html?_from=R40&_nkw=morgan+dollar+1895+o&_sacat=0&rt=nc&LH_Sold=1&LH_Complete=1 Dovrebbe valere intorno ai 300-350$.1 punto
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Da un vecchio libro di storia, forse segnalibro, forse un ricordo, una vecchia banconota .1 punto
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Un raro esemplare di obolo attribuito a Locri Opunzia ( 450-425 a.C. / 0,84 g / 10,5 mm ) con curioso tondello con al diritto anfora ed al rovescio quadrato incuso a 5 segmenti . E' passato lo scorso 20 Novembre in vendita Nomos 25 al n. 113 .1 punto
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La tua futura Collezione dovrà avere come motore il tuo cuore, come carrozzeria i luoghi a te cari o della zona dove sei nato e vissuto, lo sterzo dovrà essere un buon Catalogo o Manuale e il gusto i tuoi occhi per scegliere ciò che ti appaga e piace. .....in sintesi: Acquista un Catalogo numismatico, guarda tutte le tipologie e scegli quello che ti piacerebbe iniziare a collezionare.1 punto
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Ciao, come da tua identificazione si tratta di un asse con la Concordia sul rovescio, che in questo caso si rivolge all'esercito come segno di riconoscenza e rispetto da parte dell'imperatore. I buoni rapporti tra imperatori ed esercito era alla base del buon governo dell'impero e sappiamo che spesso i militari hanno avuto un ruolo fondamentale nella sostituzione di un imperatore con un altro. Non nel caso di Antonino Pio, ottimo reggente, apprezzato dal popolo e dall'esercito che morì di vecchiaia(furono pochi gli imperatori che ebbero questo "privilegio"). Per me è un bellissimo asse che non ha, sempre secondo me, circolato molto ma che inevitabilmente porta I segni del tempo e del luogo dove è stato ritrovato. Per la catalogazione dovrebbe essere RIC 678. Attendiamo altri pareri 🙂 ANTONIO1 punto
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Condivido volentieri con il Forum l'esemplare recentemente acquisito all'Asta Leipziger Münzhandlung Heidrun Höhn del 4 settembre scorso. L'esemplare, se non in perfette condizioni, presenta un proprio fascino particolare. ? Allego anche la descrizione, con relativi riferimenti, dal noto testo del Voltolina.1 punto
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Ulteriore esemplare in bronzo dorato e forato esitato nel luglio scorso. Saluti, Domenico1 punto
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M scuso per il ritardo ma ho dovuto documentarmi. L'opera di riferimento per la zecca di Modena è ancora oggi la monografia pubblicata nel 1884 da Arsenio Crespellani; le opere che sono seguite (Zocca, CNI, Bollettino di Numismatica 30-31, MIR Emilia) hanno mutuato molto dal Crespellani e non hanno aggiunto nulla ai dati storici (ordini di battitura, grida, ricerche d'archivio) sulla zecca di Modena. Ho verificato su Nobilita Estensis, Conii, punzoni e monete del Medagliere Estense (1998, IPZS) se fossero disponibili le immagini dei conii di sesini, soldi e bolognini (le monete in rame puro) ma senza successo... Il Crespellani descrive e documenta la ribattitura dei sesini emessi a nome di Rinaldo I. Da quanto scrive il Crespellani risulta quindi evidente che diverse tipologie di monete (Cappelloni, Giorgini, Muraiole e Sesini) vennero ritirate dalla circolazione per essere squagliate e utilizzate per riemettere gli stessi nominali ma con intrinseco in argento decisamente inferiore. Mi pare ovvio che per le tipologie con intrinseco già limitatissimo (le muraiole) o in puro rame (i sesini) procedere alla loro fusione per riemetterle con lo stesso tenore di metallo prezioso doveva risultare antieconomico e per questo motivo si dovette procedere alla loro sovrastampa. Si conoscono infatti sia muraiole che sesini di Rinaldo I sovraimpressi con i tipi di Francesco III. Il Crespellani purtroppo non descrive le tecniche utilizzate per tali operazioni ma è ovvio che riconiare singole monetucole come i sesini e le muraiole poteva essere possibile solo procedendo manualmente a martello o, forse, al torchio; di sicuro non in lamine e con conii a rullo o oscillanti. Ho potuto verificare una quindicina di esemplari di normali sesini emessi a nome di Francesco III e di sicuro si può affermare che presentano una notevole variabilità stilistica nelle forme e nelle dimensioni dello scudo estense e nella qualità del ritratto del duca, incompatibili con la ripetitività di impronte impresse su rulli (ma il campione è sicuramente troppo limitato). Nessuno degli esemplari che ho potuto verificare inoltre presenta la tipica scodellatura presente nei sesini fustellati da una lamina, nè presentano le frequenti tracce della cattiva sincronizzazione dei conii. Alcuni (2) presentano invece le tipiche tracce di un salto di conio... insomma tutto compatibile con produzione manuale... ma, come detto sopra, il campione verificato è limitato e, in mancanza di documentazione, si possono fare solo delle ipotesi. Interessante infine l'anomala particolarità di due sesini per Francesco III tagliati e/o squadrati a cesoia sulla falsariga di simili esemplari emessi a Piacenza con i conii di Maria Teresa e di Francesco Farnese... ciao Mario1 punto
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Posto altro esemplare acquisito in collezione. ex Serenissima collection II 11/2002 lotto 37 ARS Antiqua Domenico1 punto
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