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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/16/22 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti, Condivido con voi l'ultimo arrivo nella mia umile raccolta. Un saluto Raffaele.
    9 punti
  2. Partecipo con la mia Piastra con millesimo 1849. Non sapevo dei 2 conii al R/: qualcuno può illuminarmi sulla differenza fra i due?
    3 punti
  3. Ciao a tutti, Condivido con tutti voi le ultime piastre di un grande Re.
    2 punti
  4. Mentre passavo due belle settimane in Sicilia, a casa è arrivata una nuova moneta da aggiungere a questa collezione. 3 marchi 1914 raffiguranti Guglielmo II, ultimo imperatore tedesco e ultimo re di Prussia. Sono riuscito a trovarla in un buono stato di conservazione e devo dire che, dal vivo, è una delle monete più belle che ho. La collezione comincia a prendere forma: sono a 10 monete! Qui sotto vi lascio un riepilogo della collezione attuale e di quelle che vorrei ancora acquistare.
    2 punti
  5. @VALTERI circa Il rovescio dell’esemplare da Parigi pubblicato sul Franke-Hirmer (di cui al post 29) forse, e più probabilmente vista la conservazione, si tratta della moneta proveniente dalla collezione del duca Honoré Théodoric Paul Joseph d’Albert de Luynes (1802-1867), 43,32 grammi. Questa è la moneta del post 14. Purtroppo non ho mai acquistato il celebre volume di Franke-Hirmer.
    2 punti
  6. Buona domenica a tutti i "pataccari". Me la ritrovo da tempo immemore... Qualcuno di voi sa da dove proviene questa riproduzione moderna di Piastra del 1855 ? Merendine forse ? Tondello sottile, metallo rame , e assi alla tedesca. @nikita_, @caravelle82 e a tutti gli utenti avete mai visto questo pezzo ?
    2 punti
  7. L'esemplare NGSA di apertura discussione corrisponde al n. 116 tav. 40 di Franke-Hirmer ( die griechische munze - 1972 ) che ne pubblicano la sola fotografia del diritto . Incuriosisce di questo esemplare la mancata indicazione della provenienza dalla collezione Pennisi, indicata in Franke-Hirmer .
    2 punti
  8. Ciao a tutti! Oggi ce l'ho fatta ad andare ad un mercatino ed ho comprato un metro (!) di banconote per complessivamente ben 20 Euro. Non sapendo bene cosa acquistare, ho fatto che prendere quelle più grosse, che quelle piccole poi le perdo nei cassetti Inizio col presentavi quella col soprannome "il cento lungo" (20,6 x 10,1 cm) del 1908/1910, meraviglioso esempio della mentalità dell'epoca (quella di Guglielmo II) Click per ingrandire Le monete - già dal tempo dei romani - e le banconote sono più che semplici mezzi di pagamento. Mostrano anche come lo Stato che le mette in circolazione vede se stesso e pure come vuole essere visto (vale anche per i nostri Euro attuali con ponti e finestre, che uniscono) Nel primo decennio del XX secolo il Reich tedesco era già una delle principali potenze europee e lo voleva ben dimostrare. Sul retro del "centone", all'epoca lo stipendio mensile di un piccolo dipendente pubblico o di un impiegato, la figura della "Germania" simboleggia l'unificazione delle tribù tedesche e il rinnovamento dell'impero medievale. Vediamo un po' di dettagli: La "Ghermania" (si pronuncia così) non indossa la corona degli antichi imperatori e l'aquila sullo scudo non è più quella bifronte degli imperatori del "Sacro Romano Impero della Nazione Tedesca", ma un clone dell'aquila prussiana. Scudo e spada, questa un poco estratta dal fodero ("nun me fate 'nca**are!"), ci ricordano che l'Imperatore e l'Impero sono usciti dal confronto militare con la Francia, evogliono esortare ad una costante vigilanza contro il nemico esterno. Una variante più contemporanea dello "sbarramento scintillante" ( ,schimmernden Wehr’), spesso invocato all'epoca, appare a sinistra dell'immagine: navi da battaglia della nuova flotta tedesca, con cui la monarchia degli Hohenzollern rivendicava la supremazia navale da "potenza mondiale". Dal crepuscolo della preistoria germanica - la "quercia tedesca" - ad un "posto al sole": questo è il messaggio della banconota! Il fatto che l'Impero tedesco si sia fatto strada fino a diventare una potenza economica di prim'ordine grazie al talento inventivo e alla laboriosità industriale è menzionato solo a lato. I simboli dell'agricoltura (aratro), dell'artigianato (martello e incudine), del commercio (Caduceo di mercurio e balla di merce) e dell'industria sono disposti in un gruppo pittoresco in primo piano a sinistra, in cui l'industria - con una ruota dentata - è chiaramente sottorappresentata. Non c'è da stupirsi, perché la maggioranza della classe operaia era politicamente orientata verso la socialdemocrazia e non rientrava nell'immaginario eroico tedesco. Il fronte della banconota del Reich - a differenza del Reichskassenschein non emesso dallo Stato ma dalla Reichsbank - è meno spettacolare ma altrimenti interessante: Ai lati Mercurio e Cerere, divinità del commercio e dell'agricoltura, erano all'epoca icone dei disegnatori di banconote in tutto il mondo, poi corona "radiata", scettro, spade e Globo crucigero. A posteriori, il fatto che la corona imperiale, che emette raggi similmente ad un sole - manifestando la pretesa del monarca di essere l'unico portatore del potere statale - sia in secondo piano e quasi scompaia dietro la scritta del valore sembra un tributo al potere dei capitalisti, che avrebbero poi sostituito i nobili. Sulla filigrana c'è Guglielmo primo , anche se la banconota è stata emessa sotto Guglielmo secondo ?!? ebbene: suo nipote, il secondo con questo nome e ultimo imperatore tedesco, ammirava a tal punto il nonno da prenderne il nome ed anche apostrofarlo pubblicamente come "il Grande". Adesso qualcuno si chiederà; "Ma cosa c'entra il titolo Impara a soffrire senza lamentarti ???" Niente. Ho visto oggi nella ciotola dei "rottami" (Schrott) questa medaglietta da 20mm ed è stato per me impossibile non prenderla. Impara a soffrire senza lamentarti (Lerne leiden, ohne zu klagen): una frase così non si legge tutti i giorni. e poi, una volta a casa, ho scoperto che era di Federico III - figlio di Guglielmo I e padre di Guglielmo II, quindi in un certo modo un legame con questa discussione c'è pure! Servus, Njk ========= PS: restate collegati, alla prossima puntata credo arrivino i nibelunghi.
    2 punti
  9. Buona sera a tutti Ho il piacere di comunicarvi che è disponibile sul sito della Società Numismatica Italiana una nuova rivista completamente digitalizzata, Numismatica e Scienze Affini pubblicata dal 1935 al 1966 a Roma da P. & P. Santamaria. I fascicoli sono disponibili a questo link. Al momento, quindi, sul sito della Società sono disponibili 17 testate integralmente rese disponibili in digitale, per un totale di 51459 pagine digitalizzate e rielaborate. Le riviste disponibili sono: Rivista Italiana di Numismatica (Tutto il pubblicato dal 1888 al 1970) Gazzetta Numismatica Bullettino di Numismatica e Sfragistica per la Storia d'Italia Bollettino di Numismatica e di Arte della Medaglia Il Numismatico Mantovano Annuario Numismatico Rinaldi Rassegna Numismatica Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano Giornale Numismatico - Italiae veteris numismata collecta, atque illustrata Annali di Numismatica Memorie Numismatiche Notizie Peregrine di Numismatica e Sfragistica Rivista della Numismatica antica e moderna Bullettino di Numismatica Italiana Periodico di Numismatica e Sfragistica per la storia d’Italia Bollettino d’Arte, Antichità, Numismatica, ecc.
    1 punto
  10. Salve, segnalo : Le Monete delle Marche, I testoni di Gregorio XIII per la zecca di Ancona L'opera prosegue lo studio delle monete delle Marche, focalizzandosi sui testoni emessi per la zecca di Ancona sotto il pontificato di Gregorio XIII. L’analisi, condotta da Vladimiro Pirani, prende in esame 129 tipologie, con una ricca varietà di tipologie e di varianti. E’ edito da Numismatica Picena in collaborazione con Edizioni D'Andrea. 132 pagine € 45,00 https://www.edizionidandrea.com/
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  11. Nella prossima asta 16 di Numismatica Genevensis verrà esitato (con base € 600.000!) un decadramma di Siracusa a firma Kimon. La descrizione è estensiva e così i riferimenti a questo esemplare a partire dagli anni '40 del Novecento. Tuttavia mi piacerebbe un commento da chi ha esperienza al riguardo. Per quanto mi riguarda l'occhio è corso alla triplice ribattitura sotto il mento: lievissima ma c'è, ed è abbastanza inusuale per queste monete. Inoltre la conservazione è spettacolare, un primo conio, ed anche questo è inusuale. Poi i crepetti sul contorno ... ma si tratta di vexata questio poichè, a mio modesto avviso, non è indice di alcunchè. Certo che la moneta è coniata ... ma, visto il pezzo, qualche parere (anche eretico) non guasterebbe ...
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  12. Buona domenica a tutti gli amici del forum! Quest'oggi ho il piacere di condividere con voi il mio ultimo acquisto, direttamente proveniente dall'asta Kunker 373. Si tratta del mio primo acquisto di questo 2022. Lo so, è arrivato un po' in ritardo, dato che siamo già ad ottobre, ma, come si suol dire, meglio tardi che mai! Premetto subito che ho avuto molte difficoltà ad ottenere delle foto discrete e quelle che vi mostrerò sono le meno peggio (non ho il coraggio di definirle "migliori"). Credo che l'oro sia in assoluto il metallo più complesso da fotografare. Quando poi si tratta di una monetina da 3,45 grammi, diventa un vero incubo... Prima di mostrarvi l'acquisto, come sempre, desidero descrivervi un po' la storia di questa moneta. Il ducato con cavaliere venne coniato tra il 1808 ed il 1809 dalla zecca di Utrecht. I conii furono realizzati dall'incisore George, uno dei migliori del tempo e dalla cui mano nacquero numerose tipologie di monete per il Regno d'Olanda (1806-1810). Nei due anni di coniazione vennero emessi un totale di 282.870 esemplari ma molti di questi vennero, purtroppo, rifusi direttamente in zecca in quanto sostituiti da una nuova tipologia di ducato con un rovescio diverso. Al dritto troviamo il ritratto di Luigi Bonaparte rivolto verso sinistra. La legenda in olandese recita: "LODEW. NAP. KON. VAN HOLL.", ovvero "Luigi Napoleone Re d'Olanda". Al rovescio, invece, abbiamo un cavaliere in armatura, un soggetto iconico presente nelle monete olandesi fin dal lontano 1586. Il cavaliere regge nelle mano destra una lunga spada, mentre nella sinistra tiene stretto un fascio di sette frecce, a simboleggiare l'unione delle province costituenti la Repubblica delle Sette Province Unite. La legenda circolare “EENDRAGT MAAKT MAGT” è traducibile in “La concordia fa potenza” (una sorta di "L'unione fa la forza"). L'esemplare in mio possesso è complessivamente in un buono stato di conservazione, considerando la tipologia molto ostica. Posso assicurare che non è affatto scontato trovare tutti i singoli rivetti dell'armatura così ben definiti. Anche i capelli di Luigi Bonaparte e la basetta sono ben delineati. Come lati negativi, posso dire che presenta, purtroppo, una debolezza di conio ad ore 3, a livello del bordo, e diversi hairlines nei campi. Ciononostante, mi ritengo soddisfatto dell'acquisto fatto. Adesso vi lascio alla visione delle foto. Ovviamente, ogni vostro commento è come sempre ben accetto.
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  13. Un accattivante esemplare di didrammo anonimo della repubblica di Roma, con al diritto testa elmata ed al rovescio Vittoria con leggenda . Sarà il 31 Ottobre in vendita Lansky&Lambert 5 al n. 131 .
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  14. Ciao a tutti! Voglio mostrarti una moneta dalla mia collezione. Finora, non ho mai visto un rovescio simile con un'aquila a una testa e uno scudo sul petto. Spero che tu possa aiutarmi a saperne di più su questa moneta e sulla sua rarit Peso della moneta 3.43 gr
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  15. Questo L esemplare Gulbenkian . l immagine tratta dal libro di Hill ( libro fantastico per immagini, che consiglio), “ L’ Art dans les monnaies grecques “, il precursore del kraay
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  16. Amici, per ravvivare questa discussione vi posto un'altra moneta della Regina Elisabetta II. Si tratta di una bella commemorativa del primo giubileo della nostra Lilibet, quello d'argento, festeggiato nel 1977. Seguiranno poi il giubileo d'oro nel 2002, quello di diamante nel 2012 ed infine quello di platino quest'anno a celebrazione di un regno con una durata record. E' un 50 cents australiano, di forma ottagonale, con al rovescio una rappresentazione grafica di sicuro effetto, con 25 corone disposte in cerchio, a simboleggiare i primi 25 anni di regno della sovrana.
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  17. Forse la foto non e’ chiarissima ma credo che anche l’orecchino dell’esemplare de Luynes sia a tre pendenti
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  18. Questo è il testo in inglese che personalmente ritengo poco chiaro e forse proprio per questo motivo l' asta ha ritenuto opportuno non citare come provenienza la collezione Pennisi. A questo punto se possibile,credo sarebbe utile e fondamentale poter acquisire le immagini della moneta dalla collezione. Babelone
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  19. Inserisco anche questa "simpatica" foto del taglio sia per mostrare un aspetto che spesso viene trascurato nelle monete, sia per rendervi partecipi della fragilità intrinseca a questa tipologia. Praticamente è sottile come un'ostia. A tenerla in mano, in certi momenti, ho avuto paura che potessi danneggiarla 😅
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  20. In rete trovi chi attribuisce l’aggettivo “scientifico” allo scopone a 10 carte, ma per levarsi ogni dubbio bisogna rivolgersi a una fonte d’informazione la cui affidabilità non può essere messa in dubbio, rappresentata in questo caso dalla Federazione Italiana Gioco Scopone. Sul sito ufficiale http://www.federazionescopone.it/ trovi questa frase: "Premesso che ogni mano si inizia distribuendo nove carte a ciascun giocatore e mettendo in tavola le residue quattro carte scoperte, si usa da molti dare ad ogni giocatore dieci carte; e questo gioco senza carte in tavola lo chiamano «scientifico» con manifesto equivoco, nel quale purtroppo sono caduti anche l'Enciclopedia Treccani e il Dizionario enciclopedico italiano. È ovvio che scopone scientifico è solo quello con quattro carte in tavola". E più avanti si spiega il motivo per cui lo Scopone a 10 carte è una variante dello Scopone Scientifico a 9 carte che non può essere “scientifica” in quanto, se per ipotesi a ciascun giocatore capitasse di avere la scala, cioè dieci carte dall’Asso al Re, si verificherebbe l’assurdo che la coppia Est Ovest non prenderebbe mai una carta e la coppia Nord-Sud prenderebbe invece tutto il mazzo di carte, realizzando, oltre ai quattro punti, ben diciannove scope. E ciò non può mai verificarsi con le 4 carte in tavola. apollonia
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  21. In Franke-Hirmer @Archestrato anche il n. 117 ( Parigi ) è pubblicato con il solo rovescio . Comunque è certamente l' esemplare de Luynes che hai proposto : tra tutto il resto, le 2 ' fossette ' sulla guancia direi che sono inequivocabili . una buona giornata
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  22. Conosco Andreani,potrei passare in Abruzzo x un congresso tra pochi mesi ed approfitto per passare in negozio
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  23. @El Chupacabra... praticamente il rovescio della tua
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  24. Sicuramente un gettone, forse un rechenpfennig. Su una faccia il simbolo dell’agnello pasquale con la scritta “Trags Mit Gedult” (Sopportate con pazienza). apollonia
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  25. P.S. Mi ero dimenticato di sottolineare che l’esemplare in questione proviene dalla collezione dei fratelli Verschoor, di cui ho recentemente parlato in questa discussione.
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  26. Complimenti @Raff82! Hai aggiunto un tassello importante... Io, per non pensarci... in quella casella ho messo un bel 10 Tornesi del '49 Comunque, chi colleziona le monete di Ferdinando II, sa bene che non potrà mai dire: "serie completa"... perché ahimè, si scopriranno sempre delle nuove varianti. A proposito di questo, visto che di '49 se ne conosce un solo conio al dritto, ma due diversi conii al rovescio... secondo te, dovrei lasciare due caselle vuote anziché una?
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  27. Ciao Rocco Proprio questa no. Ricordo quella di Re Franceschiell,ripridotta dalla Perugina,ma questa...mhh🤔
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  28. Proseguo con questa moneta che mi mancava e mi è sempre piaciuta molto, ho atteso, atteso e finalmente l'ho presa a poco, bella e patinata! Cosa si può volere di più Era in una ciotola di api ad 1€ l'una questo bellissimo scellino di Giorgio V 1926
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  29. Amici! Oggi un soddisfacente giro alle ciotole e finalmente dei begli acquisti da condividere con voi! La scelta era molto vasta...ad 1€ l'una ho dovuto lasciare molte monete che mi mancavano e prendere solo il meglio.. Ecco i risultati della pescata! 10 Franchi 1930, visto che erano ad 1€ l'una non me la sono sentita di lasciarle lì per quel prezzo e ho preso anche la sorellina del '32. Secondo te @nikita_ cosa è meglio tenere in collezione 1930 o 1932?
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  30. Complimenti Raffaeè Alla grande,è bellissima
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  31. Una raccolta veramente interessante e un ottimo lavoro. Bravo!
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  32. Buonasera a tutti i lamonetiani. Ultimamente mi sto appassionando alla monetazione napoletana e, dopo una prima fase "teorica" durante la quale mi sono limitato a scrutare un po' di storia e aneddotica varia, tra questa interessante sezione e cataloghi, ho deciso di rompere gli indugi e passare alla prima moneta. Millesimo comunissimo ma mi è piaciuta sin da subito per i pochi difetti caratteristici e per il suo aspetto in generale. Cosa ne pensate?
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  33. Ciao, si il diametro è di 17 mm, ma come puoi vedere dalle legende che sono visibili a metà, proprio perché la moneta ha circolato molto, si è anche consunta. Ho visto tanti esemplari come questo con diametro anche minore. La perlinatura secondo me sembra anomala perché appiattita dalla consunzione da circolazione🙂 ANTONIO
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  34. Ciao, moneta che ha svolto pienamente la sua funzione ed a mio parere autentica. Sicuramente sottoposta a pulizia, perché ritrovata forse in un posto che ha compromesso la conservazione ottimale dell'argento di cui è composta, che ai tempi di Elio era di circa il 90% del totale 🙂 ANTONIO
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  35. fu pubblicata da Asolati se te lo sei perso @Vel Saties... al limite te lo recupero saluti Alain
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  36. 🤣🤣🤣 Scrivo dalla spagna con teléfono spagnolo e molte volte mi accorgo di questi errori ma non me ne faccio un grande problema. Vedo che comunque si capisce tutto. 🙏
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  37. Grazie mille. Lo sapete che vi voglio bene, vero @gennydbmoney @legionario @miroita ? Se poi @Alberto Varesi potrà fornirmi un'ummagine a miglior risoluzione sarò contentissimo.
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  38. Rinfreschiamoci gli occhi con due Decadrammi di KIMON, ASSOLUTAMENTE GENUINI, coniati con il primo conio di Kimon. dalla vendita del 1974 .
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  39. Credo, ma potrei anche sbagliarmi, che l'intento di @Giov60 sia quello di analizzare i dettagli tecnici di questo esemplare, come la triplice ribattitura sotto il mento. Tenendo conto che l'opinione di studiosi e collezionisti che l'hanno osservata è importantissima e va sempre rispettata, non vorrei che ci fossilizzassimo su questo aspetto, troncando sul nascere qualunque tipo di discussione. Da inesperto in materia, chiedo a voi esperti: quali elementi tecnici (non opinioni di X e Y) depongono a favore e quali contro l'autenticità di questo magnifico esemplare? Ringrazio anticipatamente chiunque avrà voglia di rispondere.
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  40. Giov riporto il pedigree della moneta: Leu 81 (mai 2001), 111. Morton & Eden 55 (avril 2012), 202. Published in: Hirmer M., « Die schönsten Griechenmünzen Siziliens», Insel-Bücherei 559, Leipzig, 1940, n°37 (This specimen). Jongkees J.H., «The Kimonian Dekadrachms», Utrecht, 1941, n°1, m (This specimen). Franke P. & Hirmer M., «Die griechische Münze», Munich, 1964, pl. 40 et p. 52, n°116 (This specimen). Kraay C.M. & Hirmer M., «Greek Coins», New York, 1966, pl. 40, n°116 (This specimen). Non me ne volere ma è come se mettessi in dubbio la paternità della 'Gioconda' 😄 C'è anche chi l'ha fatto ma comunque riconoscendo che era - per forza - un capolavoro .... I pareri eretici sono sempre importanti soprattutto quando riescano a passare le forche caudine della critica. E piu' importante è il pezzo e il suo riconoscimento (come autentico) da parte di autori specialisti e collezionisti (che io sappia questo deka - pubblicato in pubblicazioni primarie - non è mai stato messo in dubbio e la provenienza passata è ineccepibile) , altrettanto dovrebbero essere le prove portate a sostegno per una tesi contraria..
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  41. Come riportato a pagina 163 del catalogo dell'asta Kunker 373: "le monete e le prove di Luigi Napoleone erano tra gli interessi e le specialità di Dim Verschoor, che aveva già pubblicato un importante articolo su di loro nel 1986 (Dim Verschoor, "Koninkrijk Holland onder Lodewijk Napoleon 1806-1810: Franse inlijving onder Keizer Napoleon I 1810-1814", in: Muntalmanak '86-'87, Leeuwarden 1986)". Come alcuni di voi già sapranno, la monetazione di Luigi Bonaparte è estremamente complessa in quanto caratterizzata da una grande varietà di tipologie, se rapportata ai pochi anni di regno (1806-1810). Molte di queste furono coniate in un numero esiguo di esemplari o magari vennero coniate e, dopo poco tempo, rifuse perché sostituite da nuove tipologie e, per questo motivo, spesso si tratta di pezzi rari e ambiti dai collezionisti. Tempo fa dedicai una discussione a questa specifica monetazione. Se aveste voglia di approfondirla, vi suggerisco magari di dargli un'occhiata. Oltre a ciò, questa singolare monetazione si contraddistingue per una straordinaria moltitudine di prove di zecca e progetti. Ricordo che in una celebre discussione presente qui sul forum, il buon @picchio affermava che superassero numericamente addirittura quelle di Vittorio Emanuele III. Ora non so se ciò sia effettivamente vero o meno. Fatto sta che stiamo parlando certamente di una delle monetazioni più varie e straordinarie del 1800.
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  42. Se ti interessa, oltre che dagli editori, puoi trovarlo anche qui.
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  43. Salve @Poemenius, Saluto ancora una volta questo tuo compito arduo ed utilissimo. Immagino che hai già molto cercato, e sono senza speranza per trovarti queste monete rarissime, tra le quali alcune, come lo dici tu, non esistono e sono il risultato di un’identificazione errata del RIC. Se posso aiutarti in questo work in progress, sarà con monete incontrate a caso e che forse vorrai inserire nel tuo database. Due monetine di zecche orientali per Valentiniano III: Cizico con la sua legenda al dativo, DN VALENTINIAO (sic) PF AVG, officina incerta RIC 452. 0,86g, 13 mm. Più interessante, non so se l’avevi già visto: Antiochia 1,35 gr. 13 mm. ANTB in esergo. Un rovescio coniato ad Antiochia fino alla fine del regno di Teodosio II (esiste per Marciano) ma che non è noto al RIC per questa zecca e per Valentiniano III (oltre a Cizico, esiste anche a Costantinopoli)
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  44. Ciao, è un giulio senza data, al diritto la legenda è "* MAX *" non "M * A * X *", quindi non presenta l'anno di pontificato. Muntoni 103 Ciao, RCAMIL.
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  45. Bella Marco, Superba conservazione, "uncirculated". ero curioso di vederla "meglio"... Ho dato un po di luce e calato un po la saturazione del giallo. Nel caso fammi sapere te la sistemo meglio se vuoi (intanto me la sono registrata nel mio database )
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  46. Il pittore Tiziano Vecellio, noto semplicemente come Tiziano, è stato il protagonista della banconota da 20 mila lire apparsa in circolazione per la prima volta nel giugno del 1976 fino al 1985, anno nel quale andò fuori corso. Il taglio da 20 mila lire era un taglio inedito nel panorama cartaceo italiano e nonostante la bellezza della banconota realizzata dagli artisti Cionini, Armenti e Lazzarini, non venne più riproposta in seguito poiché non apprezzata dal popolo per questioni di praticità.
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  47. Nella zecca di Cagliari verso la fine del Cinquecento abbiamo invece una forte e progressiva regressione stilistica che è visibile anche nell'aspetto dei tondelli, maltagliati e sommariamente ribattuti su pezzi usurati e calanti da 8 reales spagnoli provenienti da varie zecche anche coloniali. Potete quindi immaginare che trovare un busto ben conservato diventa un'impresa assai ardua e difficile. Vorrei mostrarvi un ritratto abbastanza buono di Filippo II su un maltagliato da 5 reali (MIR Sardegna, 49), di cui ne esistono parecchie varianti, coniato su un 4 reales spagnolo.
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