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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/03/22 in tutte le aree
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Ciao Lorenzo @LOBU ho sempre avuto l'impressione che il Ritratto delle Piastre dei primi anni potesse essere diverso. Ad occhio molte volte queste differenze sfuggono, con i software attuali alcune cose diventano evidenti. Mi complimento con te per questi studi. Per confronto posto la 37 che ho in collezione. Buona Serata, Beppe3 punti
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Giorgino di Solferino per Carlo Gonzaga. In collegamento la pagine del catalogo on line. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CGON/6 N.b. da tenere in considerazione che la moneta in questione, imitazione dei giorgini di Modena, descritta come 1° tipo nel cat.on-line , dal punto di vista cronologico, imitando i giorgini di Alfonso IV d'Este, è da da considerare del 2° tipo.... Mario3 punti
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La serie dei grossi di Antonio Venier continua ad allungarsi. Il grosso postato oltre ad evidenziare come i punzoni per la testa del doge, di San Marco e del Cristo fossero apposti sucessivamente e non con un punzone unico è ineressante oltre che per il viso barbuto anche per la dimenticanza della I di Venerio. Infatti si legge ANTO' VENERO. Al D/ .SMVENETI (con le 2 ultime lettere consumate) ANTO'.VENERO Lungo l'asta DVX 2 stelle 6 punte ai lati, punto tra asta e testa i S. Marco comune ai grossi con barba Al R/ .+.TIBI.LAVS .7.GLORIA. Molto interessante BB+3 punti
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Ciao Lorenzo, Due bellissime 37. Stai facendo un gran bel lavoro nel confrontare tutte le effigi... Ti posto anche la mia magari ti può essere utile. Un saluto Raffaele.2 punti
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Salve a tutti. Arrivati a questo punto, mi sembra doveroso aggiungere una nota sull'argomento trattato... perché rileggendo quello che ho scritto, sembra quasi che io voglia affermare che il taglio del collo rappresenti una sorta di firma dell'incisore, di segno distintivo dell'artista - a dire il vero, si tratta di una conclusione a cui ero arrivato anch'io, fino ad un certo punto della ricerca - se non fosse che, poi ho riscontrato anche degli altri mezzi busti attribuibili allo stesso incisore, ma con il taglio del collo del tipo "base" ed altri tipi. - Ad esempio, sui 10 tornesi dal '33 al '37 - e nello specifico - 1833 stella a cinque punte capovolta - 1835 stella a cinque punte (dove però pare che non era l'unico incisore con la stella a cinque punte, perché esiste un altro conio con la stella ancora più in asse rispetto al bordo, presumibilmente eseguito da un'altra mano) - e 1837. Lo stesso artista, si riconosce anche su delle altre piastre (per i quattro anni consecutivi dal 1833 al 1836), che presentano dei ritratti con differenti tagli del collo - tra cui il collo lineare (di tipo B), su cui Raffaele in un suo commento, ha giustamente notato il profilo del naso differente (la punta del naso), che rappresenta uno dei "segni" di riconoscimento più identificativi dell'artista in questione. Alla luce di queste considerazioni, si potrebbe anche concludere che, questo tipo di taglio appartiene ad un unico incisore che però, ha eseguito anche degli altri ritratti con diversi tipi di tagli. Un saluto2 punti
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Ciao,mi sa che hai sbagliato link aggiungo i due tipi https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CGON/62 punti
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A mio parere l'errore è talmente banale che si può pensare solo ad una distrazione. Il perito fra l'altro è molto preparato ed apprezzato. Può capitare a tutti una distrazione. Buona giornata2 punti
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Buonasera, Affascinante per la patina posto una moneta di lecita provenienza, oncia con spiga di grano sopra prora g 6.27 coniata presso zecca siciliana tra il 212-214 a. C. Craw. 42/4 Globetto dietro la testa Galeata di Bellona e sotto la prora. Buona serata Antonio2 punti
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La prossima Asta Artemide (LVIII 5-65 novembre 2022) presenta una moneta che per me è un sogno irrealizzabile: un follis da XL nummi di Teodato (lotto 568). Per me in assoluto la più bella moneta dell'alto medioevo che rivaleggia sicuramente con le più belle monete del basso impero oltre ad essere il pezzo più interessante e più innovativo di tutto il panorama della monetazione gota in Italia. L'ultimo ritratto con caratteri fisiognomici in Occidente (busto con mantello riccamente ornato, con “Spangenkappe” e croce pettorale), come ricorda Arslan, ed il primo che, a seguito del deterioramento dei rapporti con la componente romana del regno gotico (cfr Boezio e Cassiodoro eliminati), con il partito filoimperiale (v. questione Amalasunta) e, ultimo ma non ultimo, con l'impero, rompe con la linea di rappresentare l'imperatore al diritto come fonte prima ed unica del diritto ostrogoto di regnare su territori formalmente imperiali. Per me inarrivabile spero che qualcuno riesca a portarlo a casa e che resti (o torni) in Italia. So che di questa moneta se n'è già parlato quindi non mi dilungo. Scheda dell'asta: Ostrogothic Italy. Theodahad (534-536). AE 40 Nummi-Follis, Rome mint. Obv. DN THEO-DΛHΛTVS REX. Helmeted and mantled bust right. Rev. VICTOR[IA] PRINCIPVM SC. Victory standing right on prow, holding wreath and palm frond. COI 89b; MIB 81; MEC 1, 141. AE. 9.43 g. 24.50 mm. RR. An outstanding example of this very rare and fascinating issue. Superb deep emerald green patina. About EF. Whereas Theoderic was scrupulous in maintaining a show of deference to Constantinople in his coinage, Theodahad brazenly introduced his own portrait to the coinage. As Grierson, p. 11, says ‘these folles are the most impressive coins issued by any Germanic ruler of the fifth or sixth centuries.’ (Triton XXIII, 2020, lot 994 note).1 punto
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.. L'omu senza cuscenza nè giudiziu simina ventu e arricogghi timpesta cui tra lu viziu sta, gènira viziu. L'esempiu to' tutta la casa appesta, lu pricipiziu chiama pricipiziu "pirchì lu pisci feti di la testa!" Cervantes (Perrotta) http://ventosiracusano.blogspot.com/2014/02/?m=01 punto
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No,si vede dal rilievo del bordo che cambia e dal contorno. Saluti1 punto
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Ciao a tutti, ho questa banconota da 1 dollaro, me la ha regalata mio padre...chissà da quanto tempo la aveva!1 punto
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Ciao a tutti Un semplice elastico che misi per tenere unite alcune bustine in plastica contenenti delle monete può in alcuni mesi procurare orrende patine scure nell'area interessata al passaggio dell'elastico, anche se la moneta si trova dentro la bustina di plastica. La prima volta che ho legato alcune monete nel modo citato sopra pensavo fosse stato un caso che in prossimità dell'elastico si fosse formata una patina scura, ma quando si è formata una seconda volta su un altra moneta, legata allo stesso modo ho avuto la certezza della pericolosità di un semplice elastico;1 punto
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gli scudi di veii re di sardegna li ho sempre trovati i più affascinanti come ritratto. @r.tino se non sai che fartene posso venire a prenderli così risparmi anche sullo smaltimento!1 punto
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Concordo sulla torre, con tanto di porta aperta e scaletta per l'accesso... sembra scimmiottare il castello dello stemma di Castiglia, che però di torri ne ha (di solito) tre e senza scalette. Il coso alla sua sinistra sembra effettivamente un giogo e, se lo fosse, potrebbe alludere a uno degli emblemi dei Re Cattolici, quelli vissuti all'epoca di Cristoforo Colombo e quindi 300 anni abbondanti prima di questo tondello: però 'sto coso somiglia anche a un arco... ...e se davvero fosse un arco, perché non pensare che il secondo coso dall'altra parte della torre non sia una faretra per frecce mooolto stilizzata e rovinata?1 punto
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Dalle a tuo figlio e digli che sono la copia di vere monete. Spingilo a cercarle e a scoprire quanto è grande e bello il mondo della numismatica. Suggeriscigli di catalogare le altre tue monete. Chissà ....1 punto
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Interessante questo articolo su Gubbio , di Umbria Antica : https://www.bing.com/ck/a?!&&p=979ea600f747ab34JmltdHM9MTY2NDc1NTIwMCZpZ3VpZD0wZjBmYzAyNy02YzI0LTY3MmUtMDM2My1jZGZlNmQ0ZjY2ZGImaW5zaWQ9NTI3Nw&ptn=3&hsh=3&fclid=0f0fc027-6c24-672e-0363-cdfe6d4f66db&psq=zecca+di+iguvium&u=a1aHR0cHM6Ly93d3cuYXJjaGVvLXVtYnJpYS5pdC9ndWFzdHVnbGlhLWd1YmJpby1yb21hbmEtc29tbWVyc2Ev&ntb=11 punto
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Ciao, oggi condivido un denario di Traiano con al rovescio la rappresentazione del dio della guerra Marte in marcia, con trofeo appoggiato sulla spalla, ma potrebbe anche essere l'imperatore stesso visto che era un abile stratega e militare espertissimo, quindi perché non equipararsi al dio (questa è solo una mia considerazione) coniato a Roma tra il 114/117 d. C (RIC 337). Sotto il suo regno l'impero raggiunse la massima estensione territoriale, grazie alla sua sapienza militare che lo portarono a numerose campagne di conquista vittoriose che, abbinate alle sue altrettanto ottime capacità politiche/amministrative gli valsero il titolo di "Optimus Princeps". Lo si potrebbe definire usando un termine moderno un eccellente "statista" e quindi senza dubbio da annoverare tra i migliori e più amati imperatori. Restò al potere per 19 anni dal 98( data di insediamento dopo la morte del padre adottivo e suo predecessore Nerva) al 117 d. C che fu l'anno della sua morte. Lo sostituì Adriano (anche lui figlio adottivo dello stesso Traiano) che ebbe la fortuna di ereditare un impero territorialmente ed economicamente molto fiorente. Questo denario, in mio possesso da diverso tempo, quando lo acquistai dalle foto del venditore mi lasciava qualche dubbio sulla sua autenticità ma dopo attenta visione diretta ho appurato che è coniato (che è già una gran cosa) e quindi l'ho tenuto. Un modesto consiglio a tutti i neofiti come me🙂. Quando una moneta vi piace ma avete dei dubbi visionatela dal vivo. Assicuratevi che il venditore professionale accetti la restituzione senza condizione ( segno di serietà e trasparenza) perché l'esame diretto è quello che ci fa capire l'oggetto della nostra passione e ci fa crescere ed acquisire esperienza in tal senso 🙂. Come faccio sempre ho trovato in rete moltissimi esemplari della stessa tipologia per confrontarli con il mio e, come non di rado accade, ieri ne ho visto uno che condivide l'identico conio di incudine del mio ma con diverso stato di conservazione ed usura. Questo mi permette di archiviarlo come sicuramente autentico. Ha un buon modulo, ben centrato e si vede che ha partecipato a numerose transazioni commerciali svolgendo pienamente la sua funzione, per me sempre fondamentale. Particolare il busto di Traiano ed il suo drappo. La monetazione di questo imperatore per me è tra le più variegate e belle , viste le molteplici rappresentazioni sia dei ritratti che dei rovesci che possiamo ammirare sulle stesse, tanto che alcuni studiosi si sono spinti ad ipotizzare che alcune emissioni fossero coniate proprio per collezionisti dell'epoca. Ipotesi molto suggestiva e bella che potrebbe essere anche verosimile, perché no🙂. Grazie ed alle prossime ANTONIO MM 20,50 G 3,27 RIC 3371 punto
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Ciao @Cremuziograzie per il tuo intervento. Hai perfettamente ragione, la datazione certa è quasi impossibile. Tra i tantissimi esemplari che ho visionato quasi tutti abbracciano una forbice che va appunto tra il 114 /117 d. C, ma alcuni anche tra il 112/117 d. C come da te giustamente evidenziato🙂. ANTONIO1 punto
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Bella moneta , peccato che manca il numero della TRP che avrebbe permesso di datarla perfettamente , il solo COS VI e' troppo vago , va dal 112 al 117 .1 punto
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Carissimo Ho trovato il tuo errore di coniazione. Dritto e Rovescio: coniata dentro la virola sul tondello delle 50 lire Vulcano l ° tipo. Contorno: PARZIARMENTE zigrinato. (Battitura del tondello non conforme). Andrea,sul suo manuale @andrea78ts,lo classifica R3. Complimenti😁1 punto
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Non è imitativa. E', come hai già detto, un AE 3 con VIRTVS EXERCITI. Personalmente leggo D N ma la terza lettera del dritto può essere sia un H che una A. Uno dei due è comunque. Zecca illeggibile. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Un paio di scudi che a me piacciono parecchio e che reputo assai difficili da reperire cosi'😊......post precedente un 5 lire 1862 Napoli .....qui invece un millesimo che ritengo assai ostico da trovare (in questa conservazione) del regno di sardegna😉.....1 punto
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L'incisore del conio di dritto aveva sicuramente un paio di ''ombre'' di troppo in corpo. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Hai ragione... non capisco cosa sia successo (??!!)... ti ringrazio per la segnalazione e la correzione. n.b. per evitare confusione ho corretto anch'io il collegamento nel mio primo intervento.. Mario1 punto
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Sempre per l'ubicazione della zecca partenopea segnalo due studi: quello del sottoscritto: https://www.academia.edu/resource/work/41831203 e quello di Simonluca Perfetto: https://www.academia.edu/resource/work/440112181 punto
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Si , questo simbolo della spiga viene attibuito ad una emissione di zecca siciliana . Forse la zecca emittente potrebbe essere quella di Leontinoi (Lentini) oppure della vicina Siracusa ; infatti in epoca greca ed anche romana , questa antica citta' fu il più importante centro agricolo della Sicilia orientale , soprattutto per la rinomata e abbondante produzione di grano .1 punto
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Buonasera, Ecco un radiato di Massimiano Erculeo molto piacevole per la patina verde acqua. Emesso dalla seconda officina della zecca di Ticino tra il 286 e il 305. Cohen 682 g 2.91 Moneta di lecita provenienza Antonio1 punto
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Buonasera, Condivido con voi alcune monete trovate in una ciotola a €1 l'una. 1) 2 e 5 centesimi Umberto I, 1898 e 1896.1 punto
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non so se in passato ne avete già discusso ma, io mi sono sempre chiesto, perché la doppia variante non é considerata da chi compila i cataloghi... magari ne ignorano l'esistenza? Se la moneta da 2 Lire 1813 con la scritta NAPOLEONE senza l'astina trasversale della A, é considerata una variante... e se i 10 Tornesi 1825 con la scritta FRANCISCVS senza l'astina trasversale sono allo stesso modo considerati una variante... perché mai, questa piastra non viene riportata da nessun catalogo come "doppia variante"?1 punto
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Complimenti Raffaele! Condivido anch'io un paio di piastre 1857 aquile capovolte...1 punto
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Grazie Beppe e Rocco, No, due diversi diritti e due diversi rovesci, le accomuna solo la dimensione dei caratteri.1 punto
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Avrà preso un cartellino con già scritto Vitt Em. Quando si chiudono una dietro l’altra può capitare. Non sono un professionista, parlo solo per aver visto qualche perito al lavoro e nella fretta può succedere.1 punto
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Grazie Raffaele! Vale lo stesso discorso per le piastre 1831 e 1836 con il taglio lineare... sovrapponendo la '31 e la '36 sono diverse tra loro e, sovrapponendole con queste del '34, sono sempre e comunque diverse. In merito a questo tipo di varianti, ho trovato anche la foto di un 10 Tornesi 1831 con lo stesso taglio lineare alla base del collo... e mi sono tornate in mente le parole scritte da Rocco come risposta alla mia domanda su "varianti" e "tipi", in quella vecchia discussione in cui presentavo la mia strana piastra del '34: "Se fosse una tipologia di busto la troveremmo anche nei 30 Ducati e nei 10 Tornesi. Magari se in un futuro avremmo un riscontro simile di busto anche in questi nominali, potremmo definirlo un tipo". Per questo, sono portato a credere che, queste particolari varianti con differenti tagli alla base del collo, quando si trovano in diversi nominali, siano più importanti di quanto si possa pensare. Da qui, mi si é aperto un mondo ed ho cominciato a studiare e comparare le teste giovanili di tutte le monete anni '30 - oro, argento e rame (ovvero Decuple, Piastre e 10 Tornesi). Ad oggi, il risultato di questa ricerca (ancora "work in progress") mi ha portato ad individuare alcune varianti - nello specifico, a catalogare (senza alcuna pretesa e solo a scopo di studio), degli altri differenti tipi di taglio alla base del collo, presenti solo su determinate date ma, facilmente riconoscibili ad occhio nudo.1 punto
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Ciao Lorenzo, La prima piastra (conio A-B) dalla GIF mi sembra veramente più piccola... Ci sono belle differenze, profilo del naso e larghezza del collo correggimi se sbaglio.1 punto
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Buongiorno a tutti, Condivido con voi l'ultimo conio per il 1857 con le aquile capovolte, a mio modesto parere il più raro, lettere sottili sia al diritto sia al rovescio. Ed ecco i tre conii tutti insieme... Un saluto a tutti. Raffaele.1 punto
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Andata Come da richiesta, mi pare, unanime, ho modificato il titolo e inserito la discussione tra quelle importanti della sezione. petronius1 punto
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Dalla zecca orientale di Antiochea sull' Oronte, un bel ritratto ( busto drappeggiato ) di Filippo II : da un esemplare di tetradrammo di argento che sarà il 28 Ottobre in vendita Kolner Munzkabinett 117 al n. 194 .1 punto
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https://www.biddr.com/auctions/crippanumismatica/browse?a=779&l=820678 Se può essere d'aiuto..?1 punto
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Preferirei rendere questo “immane” come in - manis ovvero smisurato, senza misura, ovvero estesa (Gela). Devo dire che sarebbe suggestivo accostare questo aggettivo al flusso del fiume in piena, ma condivido l’osservazione di @dracma che ricollega immanisque al termine che segue (Gela).1 punto
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Online Coins of the Roman Empire: RIC IV Severus Alexander 510 (numismatics.org) Guarda questo link. Ciao da Stilicho @D'Aragona II1 punto
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Opinione da rispettare e che è condivisibile a seconda del punto di vista del diretto interessato, ovvero di chi decide o meno di avvicinarsi allo slab. La numismatica è una cosa, il commercio/mercato dei manufatti è ben altra cosa e segue driver diversi e molto fluidi. d1 punto
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Vengono cedute al facciale e sono monete a corso legale. Ma in realtà non circolano1 punto
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