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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/28/22 in tutte le aree
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Ieri il mercatino settimanale mi ha fatto trovare difronte ad un volume veramente ben fatto, pieno di notizie e foto delle nostre amate banconote in lire. Questo volume uscì nel 1999 ed è composto da 237 pagine. In ottima conservazione a 5 euro, un bel regalo insomma! 😍4 punti
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La parte finale della conferenza è visibile qui4 punti
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Ciao a tutti, con grande rammarico devo annunciarvi che non tutto ciò che si legge in rete è vero! Ma neanche del tutto falso, come i miei ultimi post "gomblottisti" su insetti e regine che ho postato qui. È stato uno sfogo, dopo aver letto - anche qui sul forum - notizie su temi attuali del tutto false o mezze vere, riprese da siti non proprio "canonici", per voler sostenere una cosa o l'altra. È stato un tentativo, per sensibilizzarci tutti ad essere cauti, di chiedersi sempre se non ci siano altri altri scopi quando si legge qualcosa e (per rimanere in campo numismatico) di osservare anche l'altro lato della medaglia. ===================== Inizio con il vicino spione elvetico, questa è facile: è un falso, un fotomontaggio di alcune immagini tutte disponibili in rete: https://www.laregione.ch/svizzera/svizzera/1606395/confederazione-bufala-vicino-svizzera-campagna Chissà mai chi l'avrà creata questa immagine? Con quale scopo? Mah... comunque io un ideuzza c'è la avrei =================== La regina è più complicata: qui @Vietmimin ha fatto subito centro: "Bastano due minuti per trovare sul web l’origine di questo film dei fratelli Lumiere, girato nel 1899/1900 da Gabriel Veyre: https://english.factcrescendo.com/2022/09/10/video-shared-claiming-queen-elizabeth-ii-throwing-food-to-africans/amp/ La moglie e la figlia di Paul Doumer, governatore generale dell’Indocina e futuro presidente della Francia, davanti ad un tempio annamita (Vietnam) gettano monete a dei bambini. L’immagine rimane molto disturbante ma nella fattispecie, si riferisce al passato coloniale francese." Ecco, qui c'è una storia falsa montata fu fatti reali, non è un FAKE, è disinformazione. Di nuovo: chissà mai chi avrà inventato questa cosa? Con quale scopo? Mah... comunque io un ideuzza anche qui c'è la avrei =================== Poi quella più stramba, il gomblotto con la "zanzara chippata" (anche se sappiamo che non è una zanzara, come dice @Asclepia) in effetti sembra essere un Euceraphis punctipennis (non un cricotopus, come io ho erroneamente postato) insetto forse ai molti poco conosciuto ma ben documentato, se si interpreta la macchia sul dorso con dei numeri non è "scotoma" - come diceva @Brynner, ma pareidolia. Mi permetto di fare un appunto sul commento #3 di Brynner dove sinteticamente riassume il concetto con "caxxata": qui ha ragione solo su di un lato della medaglia di cui sopra, l'altro lato sarebbe stato dire che è un https://alchetron.com/Euceraphis-punctipennis anche senza ricercare il fatto che - con la tecnica attuale - un chip e la sua fonte di energia su di una zanzara, farebbero fare alla poveretta la fine che fanno quelle che volano nelle trappole elettriche: "ZZZAAAPPP!" Qui la fonte dell'immagine in questione https://exk.kz/news/141742/pronumierovannyie-briushki-moshiek-vzbudorazhili-fantaziiu-kazakhstantsiev L'articolo non chiarisce bene cosa sia l'insetto, ma almeno un esperto di tecnologia dice la sua, spiegando che non è ancora possibile sviluppare un "chip di monitoraggio" così piccolo per una "zanzara". =================== La lista dei ringraziamenti va @Vietmimin, @ART, @Brynner, @Asclepia @Guysimpsons @Scudo1901 @caravelle82 @FFF e mi scuso se ho dimenticato qualcuno. Devo poi dire, che mi sono sorpreso - ed anche un po' deluso - che nessuno mi ha contattato per verificare la mia sanitá mentale. Servus, Njk =================== Qui i link delle discussioni in qestione:3 punti
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L' Ipogeo degli Ottavi recentemente e’ stato riaperto al pubblico , non conosco pero’ se temporaneamente o a tempo indefinito . Questo famoso ipogeo venne scoperto negli anni venti del 1900 insieme ad altre tombe durante i lavori per la costruzione delle prime case di una nuova zona residenziale nella periferia di Roma , da cui prese nome la borgata Ottavia ; è una tomba sotterranea databile verso la prima metà del III secolo d.C. , si trova circa al nono chilometro della Via Trionfale . L' ipogeo sorge sotto una casa privata , il Villino Cardani , i cui proprietari sono obbligati per legge alla servitù permanente verso l’ accesso all’ ipogeo , circostanza che permette la visita gratuita ma solo dopo prenotazione presso la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma . L' ipogeo contiene attualmente il solo sarcofago di Octavius Felix , mentre quello della piccola figlia Octavia Paolina , le cui scritte sul sarcofago la definiscono dolcissima e carissima , era collocato in asse con l' ingresso e raffigura una scena di gara tra bambini , questo sarcofago fa parte attualmente di una collezione privata ed è ubicato a Milano . Gli altri due sarcofagi rinvenuti si trovano a Roma : il sarcofago recante un affresco di giochi di ragazzi intenti a cogliere fiori giganteschi è ubicato al Museo Nazionale Romano , mentre l' altro si trova in un corridoio del Ministero dell'istruzione , dell' Università e della Ricerca . Il nome del proprietario dell’ ipogeo , Octavius Felix , fa ritenere Felix probabilmente un ricco liberto della Gens Octavia , oppure un diretto discendente della famosa Gens , originaria della volsca Velletri , alla quale Famiglia come sappiamo appartenne lo stesso Augusto . https://www.soprintendenzaspecialeroma.it/schede/ipogeo-degli-ottavi_2977/ https://it.wikipedia.org/wiki/Ipogeo_degli_Ottavi https://www.bing.com/ck/a?!&&p=3bfa58794d404ea3JmltdHM9MTY2NDMyMzIwMCZpZ3VpZD0wZjBmYzAyNy02YzI0LTY3MmUtMDM2My1jZGZlNmQ0ZjY2ZGImaW5zaWQ9NTIxMw&ptn=3&hsh=3&fclid=0f0fc027-6c24-672e-0363-cdfe6d4f66db&u=a1aHR0cHM6Ly9lbi53aWtpcGVkaWEub3JnL3dpa2kvT2N0YXZpYV9nZW5z&ntb=13 punti
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Buonasera... Ok nessuno...forse il quesito era anche poco stimolante e di invasati con Murat nel forum forse non ce ne sono proprio tanti, cmq la risposta è quattro...almeno per il momento. Stella 1810 la più rara (r3/r4) (che vedo con piacere che è stata inserita nel testo Nomisma, ancor maggiore è il piacere visto che la variante è stata scoperta da me e postata a suo tempo in questa discussione, ma non credo che Nomisma o chi per esso, abbia trovato lo spazio per ringraziare il forum lamoneta!? o magari pure si (il testo non l'ho letto), per la gran quantità di informazioni che forniamo, scusate la cacofonia con "for , for!) Poi Stella i 8 i 0 (r1) quindi lettere in data, data spaziata che io comunque reputo rara (reputo in generale rara la variante con lettere in legenda e la trovo rara alla pari delle sorelle con rotella e fiore) Ancora Stella i8i80 (r1)quindi lettere in data, data non spaziata, leggermente più comune della precedente E infine ,per ora, Stella i 8 i 0 . (r2/r3) quindi lettere in data, data spaziata e punto a chiudere la data. Ecco detta la mia, passo e chiudo per ora, fino al prossimo commento o alla prossima moneta. Un caro saluto. Cristiano.2 punti
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Teodorico muore appena prima di Giustino I quindi i regni si sovrappongono quasi per intero la moneta è infatti a suo nome ...dici bene la classificazione è COI 55 (Metlich The Coinage of Ostrogothic Italy) MEC 121 diciamo che io nn sono proprio un collezionista, e sui prezzi sono una schiappa dal mio punto di vista non è una moneta oggettivamente rara.... e non mi pare nemmeno in una conservazione mediamente alta per la tipologia.... poi magari il prezzo è giusto, ma questo lo faccio dire a altri saluti Alain2 punti
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La monetazione papale é straordinariamente ampia e varia e teme davvero pochi rivali relativamente alla bellezza delle iconografie. Proprio per questi motivi, per forza di cose bisogna scegliere come impostare la propria raccolta. Nessuna collezione di monete papali che sia stata messa insieme può essere considerata "completa". Io per esempio ho scelto di collezionare esclusivamente una tipologia monetale ma coprendo (almeno idealmente ) tutte le zecche ove questa tipologia é stata coniata: il testone. Buona raccolta Michele2 punti
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visto che la chiamata è dura solo un 'ora sto registrando la seconda parte e proverò a caricarla su youtube domani2 punti
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Carissimi vorrei, se pur con grande ritardo, dare un contributo...un abbraccio.2 punti
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Qualche tempo fa ho acquistato dal venditore “Sondermann Numismatics” due monete. Ecco la prima: D/: IMP C VICTORINVS P F AVG: Busto di Vittorino, radiato, drappeggiato e corazzato, a destra. R/: PAX AVG: La Pax stante a sinistra, con un ramoscello nella mano destra e uno scettro trasversale nella sinistra; V/ star nei campi ESERGO: - Questa la seconda: D/ IMP CC VAL DIOCLETIANVS P F AVG: Busto di Diocleziano, radiato, drappeggiato e corazzato, a destra R/ CONCORDIA MILI-TVM: Diocleziano, stante a sinistra in abiti militari, mentre riceve una piccola Vittoria su globo da Giove stante a sinistra appoggiato ad uno scettro; H al centro del rovescio ESERGO/ XXI Si trattava di due esemplari senza particolari pretese di rarità, tutto sommato gradevoli, ma con una particolarità: erano accompagnati dai loro vecchi cartellini di catalogazione. Ed eccoli questi cartellini, piccoli da stare dentro le caselle di un vassoio. Dalla descrizione del venditore, le monete risultavano provenire dalla “Ex Grohs-Fligély collection, 1875-1962”. Quindi le monete facevano parte della collezione di un certo Grosh-Fligèly, nato nel 1875 e morto nel 1962. Per ora fermiamoci qua. Trovo interessanti questi cartellini che fanno trasparire una certa conoscenza della numismatica romana imperiale. Nel cartellino di Diocleziano è indicata la corrispondente classificazione del Cohen (e mi sembra anche correttamente). L'opera del Cohen "The description historique des monnaies frappées sous l'Empire Romain" uscì con il primo volume del 1859 e fu completata nel 1868. Il RIC (The Roman Imperial Coinage) iniziò ad essere pubblicato nel 1923 ed il volume V (che tocca il periodo in cui cadono le due monete) è del 1927. E' probabile che il nostro avesse dimestichezza soprattutto con il Cohen che però, come sappiamo, ha i suoi limiti in quanto ha fonti poco attendibili ed ha una valenza per lo più antiquaria. A maggior ragione per i "gallici" che erano davvero poco conosciuti (su di essi anche il RIC zoppica molto). Alla luce di ciò, interessante che avesse in collezione proprio un Vittorino. Gli perdoniamo, pertanto, sia il lapsus calami (Diocleianus anziché Diocletianus) sia l'errore nella collocazione cronologica di Vittorino. Al di là di tutto ciò, inoltre, anche la qualità delle monete non e' poi male, no? A questo punto la domanda sorge spontanea, come si suol dire: ma chi sarà mai stato questo Grohs-Fligély? Che tipo di collezione era? E’ partita così una mia piccola indagine numismatica senza grosse pretese, ma animata dalla volontà di cercare di capire a chi fossero appartenute le monete prima di finire nelle mie mani. Quindi ho iniziato qualche ricerca ed ecco a cosa sono giunto. La storia comincia dai due fratelli Adolf ed August (nati rispettivamente nel 1808 e 1810) appartenenti alla nobile famiglia austriaca dei Fligély. Dei due il più famoso era August che era un ufficiale, un cartografo ed un feldmaresciallo austriaco. August si era sposato tardi in età ed il suo matrimonio era stato senza figli. Di Adolf sappiamo molto meno, se non che morì di tifo e che, prima di morire, ebbe una figlia di nome Emilie. Tuttavia, allora, ciò che contava nelle famiglie nobili era avere un erede maschio che portasse il nome di famiglia. E questo arrivò quando Emilie sposò un noto farmacista di nome Anton Grohs al quale passò, con solenne dichiarazione, la nobiltà, lo stemma ed il nome dei Fligély. Da allora, la famiglia avrebbe avuto il doppio nome di Grohs-Fligély. Anton Grohs, inizialmente, era stato avviato dalla famiglia al sacerdozio, ma dopo due anni di studio in seminario capì che quella non era la vita che faceva per lui; lui voleva studiare farmacia, campo al quale si era avvicinato grazie alla amicizia con alcuni giovani medici. E così, dopo essersi guadagnato da vivere prima lavorando in una birreria e poi in un conceria, finalmente divenne farmacista lavorando in diverse farmacie di Vienna. Di indole curiosa e animato da spirito innovativo, inventò e allestì preparazioni di gelatina utilizzata per la prodizione di capsule, compresse, confetti e supposte divenendo famoso nel suo campo tanto che, nel 1870, ricevette la concessione per gestire una grossa farmacia di Vienna, l’Apoteke zur Austria in Wahringstrasse 18 e che e’ esistente ancora oggi: Anton ebbe cinque figli, quattro femmine ed un maschio; il maschio era August, nato nel 1875: e’ proprio il nostro collezionista. Con la morte di Anton, la farmacia fu inizialmente gestita insieme da tutti i componenti della famiglia, anche se l’unico farmacista era proprio August, come sembrerebbe testimoniato da questi strani annunci trovati in rete in parte in tedesco (grassetto) ed in parte (credo) in ungherese (sarebbe interessante se qualcuno potesse tradurli bene: io ci ho provato, ma mi sono perso subito): Interessante, in particolare, questo secondo annuncio. Ipotizzo possa indicare una sorta di un preparato galenico brevettato (zäpfchen ho visto che vuol dire “supposte”), ma anche qui sarebbe utile una traduzione ad hoc. Ciò porterebbe August sulla linea del padre Anton, al punto da essere riconosciuto nel 1913 “reale fornitore” degli Asburgo. August Grohs-Fligély e’ morto nel 1962: Quindi abbiamo identificato il collezionista, ma purtroppo non sappiamo molto di più della sua collezione. Ho provato quindi a scrivere a Sondermann. Ecco la sua risposta: Hello, Sorry, I don't have much Information about Grohs-Fligely. He was an Apothecary in Vienna, Austria. His collection was auctioned by Dorotheum in June 2020. That's all I know about him. Best regards, Sebastian Sondermann Quindi la sua collezione è stata venduta all’asta da Dorotheum nel giugno 2020. La sensazione è che la collezione dovesse essere piuttosto cospicua, magari non solo di monete romane. Del resto, la disponibilità economica doveva averla. Ieri ho provato a scrivere a Dorotheum; attendo la risposta; vi terrò aggiornati. Qui finisce questa piccola ricerca. Spero di non avervi annoiato. Io mi sono divertito e, per di più, ho ricostruito alcuni passaggi precedenti delle mie due monete, cosa che rappresenta (a mio avviso) un valore aggiunto per i pezzi in collezione. Infine, abbiamo conosciuto un po' questo farmacista austriaco con la passione per le monete (solo romane?). E voi sapete qualcosa in più su questa collezione? Avete qualche esemplare che ne ha fatto parte? Chiudo con un ringraziamento particolare all'amico e collega Curatore @grigioviola. Un saluto a tutti voi da Stilicho1 punto
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Buonasera a tutti. Che dite... Troveremo falsi d'epoca di Ferdinando II per ogni anno di regno ? Un bel gruppo di Piastre giovanili abilmente falsificate.1 punto
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Senza prima lettura ero in difficoltà Ber solo vino rosé1 punto
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Segnaliamo dal 30 settembre 2022 al 02 ottobre 2022 il 44° Salone della Filatelia, Numismatica e Collezionismo organizzato dal Circolo Filatelico Numismatico Dauno. Il tema di quest’anno riguarderà il 150° ANNIVERSARIO DELL’ISTITUZIONE DELL’ I. T. T. “SAVERIO ALTAMURA” – FOGGIA, prestigiosa realtà scolastica e motivo di orgoglio di tutta la Capitanata, quale prima scuola tecnica sorta nella città di Foggia già dal 21 marzo del 1864 e una delle più importanti istituzioni tecnico-tecnologiche d’Italia. Iniziative celebrative: Realizzazione del foglietto erinnofilo, annullo speciale postale-filatelico realizzazione di cartoline. Nel corso del convegno sarà effettuata la presentazione del foglietto erinnofilo e del tema culturale in argomento, con la presenza della dott.ssa Maria Carmela Perrini, bozzettista incisore dell’IPZS e referenti dell’Istituto “SAVERIO ALTAMURA”. Per ulteriori informazioni: E.A. FIERA DI FOGGIA Corso del Mezzogiorno - 71100 - Foggia Telefono: +39 0881 30.51 Fax: +39 0881 30.53.05 Email: [email protected] Sito web: http://www.fieradifoggia.it1 punto
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Le 10 lire “2 spighe” sono forse state quelle più falsificare in assoluto. Io ne ho più di una decina. Quelle con la data leggibile sono tutte degli anni ‘50 comunque1 punto
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Bel pezzo e ottima conservazione, bravo! Condivido l'apprezzamento x la bellezza dello stile di queste emissioni, personalmente mi ha però sempre frenato la ripetitività: come mostra il post #3, si avrebbero 3 banconote uguali con la sola dicitura a segnare una differenza. Un problema analogo ma esponenzialmente maggiore si ha ad esempio con le emissioni degli Stati dell'Africa Occidentale (BCEAO), dove a segnare la differenza ci sarebbe solo una lettera (che indica il paese...), per un totale di 9 lettere x tipologia: http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/AFR/WAS/WAS.htm1 punto
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Bellissimo libro con un sacco di immagini interessanti e di qualità. Esiste un altro libro di Taracchini, con titolo "La lira d'oro". Solo dopo averli comprati entrambi mi sono accorto che erano lo stesso libro con due titoli diversi. Insomma non serve averli entrambi.1 punto
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Io iniziai,anni fa con le monete dell'Ottocento pontificio,relativamente più facili da trovare e con prezzi, generalmente, più accessibili( anche se le rarità costose non mancano affatto!)Poi,affascinato dalla monetazione barocca,estesi il limite alla Sede Vacante del 1655.Dentro c'è tanta roba! La mia intenzione era quella di raccogliere TUTTO l'argento emesso e l'oro " accessibile".All'inizio sembrava impossibile,ora,dopo tanti anni mi trovo a buon punto...Intanto comprati buoni cataloghi:Muntoni,MIR e anche il Berman( anch'esso utile).1 punto
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Riguardo al Pisone con il trofeo dietro la testa di Apollo, l’unico esemplare passato per le aste che ho trovato in rete è questo dell’Heritage che ha raggiunto un hammer di 204 USD. Heritage Auctions, Inc., Auction 232042, lot 63146, 14.10.2020 Ancients Roman Republic L. Calpurnius Piso Frugi (90 BC). AR denarius (19mm, 7h). NGC Choice VF. Rome. Laureate head of Apollo right; trophy behind / L•PISO•FRVGI, horseman riding to right carrying palm; CIII below. Crawford 340/1. Sydenham 665. Calpurnia 11. HID05401242017© 2020 Heritage Auctions | All Rights Reserved. apollonia1 punto
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Possiamo verificare a breve il destino nelle aste di due esemplari dei denari in basso nella foto in conservazione BB. ELECTRONIC AUCTION 524, LOTTO 415, 28 set 2022 Valutazione: 100 USD. Base d’asta: 60 USD Lotto 415. C. Malleolus, A. Albinus Sp.f., and L. Caecilius Metellus. 96 BC. AR Denarius (18mm, 3.90 g, 11h). Rome mint. Laureate head of Apollo right / Roma seated left on pile of shields, holding spear and parazonium, being crowned by Victory to right, standing left. Crawford 335/1a; Sydenham 611; Caecilia 46a; RBW 1200. Toned, minor porosity, struck on good metal. VF. From the Richard Basler Collection. ARTEMIDE ASTE, E-LIVE AUCTION 24, LOTTO 542, 1 ott 2022 - 2 ott 2022 Base d’asta: 60 EUR. Lotto 542. Cn. Lucretius Trio. Denarius, 136 BC. Obv. Helmeted head of Roma right with necklace of beads; behind, TRIO; below chin, X. Rev. The Dioscuri galloping right; below, CN·LVCR; in exergue, ROMA. Cr. 237/1a; B. (Lucretia) 1. AR. 3.80 g. 17.00 mm. VF. apollonia1 punto
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Bello! E poi le banconote sono pure rappresentate dal verso giusto ma va bene, sono tutte fuori corso. Queste poi sarebbe carino averle in collezione, ma quale delle due? o tutte e due? Qui trovate qualcosa sul progetto - poi affondato - della "Lira pesante" https://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/LIRA-PESANTE.pdf Servus, Njk1 punto
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Ciao, ti ringrazio per avermi citato, purtroppo non sono a conoscenza dei motivi che hanno portato il franco della serie del 1997 della Repubblica democratica del Congo ad essere così costosi rispetto gli altri valori. Si potrebbe pensare ad una bassissima tiratura ed un massiccio ritiro dato che esprimevano un valore d'acquisto estremamente basso, oserei dire inesistente, ma resta solamente un'ipotesi senza alcuna fonte certa, mi dispiace non poterti essere d'aiuto.1 punto
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Alcune foto della interessantissima serata1 punto
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Buongiorno...questo insetto ha delle bande nere, delle volte più distanziate, altre più vicine, che ne caratterizzano il dorso, che non sono altro che il cibo che sta digerendo, quel 38 è una pura casualità, casualita avvenuta nel tratto digerente di quel moscerino, perche non è una zanzara se si tratta di un cricotopus. La digestione ha fatto 38 tutto lì. Saluti. Cristiano. P.s. non sono entomologo ma solo appassionato di insetti e simili...la vedo così.1 punto
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Ti ringrazio per la risposta, è un ottimo spunto di riflessione. Io per ora ne sto raccogliendo qualcuna senza badare troppo, poi vediamo come si evolve la raccolta... Grazie ancora!1 punto
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Tabella dei pesi rilevati in questa sezione del forum per il 3 GRANA e per il GRANA 3 del 1810. Moltissime di queste monete sono state postate nel tempo in svariate discussioni, ma purtroppo di tante non ho potuto estrapolare il dato ponderale che ci interessa poichè la maggior parte sono state presentate senza l'indicazione del peso. Personalmente ho partecipato con le mie due monete (3 grana 22,95 gr. e grana 3 16,75 gr.). Chi desidera può contribuire con il peso esatto delle proprie monete di questa tipologia, penserò io stesso ad aggiornare successivamente la tabella, grazie. 3 GRANA 14,70 16,20 16,23 16,27 16,73 16,75 17,26 17,30 17,31 17,50 17,57 17,62 17,63 17,71 17,73 17,99 18,01 18,18 18,28 18,33 18,48 18,53 18,60 19,04 19,12 19,52 19,57 22,95 media gr. 17,89 GRANA 3 15,15 15,39 16,22 16,75 17,16 17,18 17,22 17,61 17,72 17,84 18,07 18,21 18,23 18,29 18,39 18,44 18,56 19,11 19,12 19,18 19,22 19,78 20,68 20,73 21,91 media gr. 18,24 La tabella tiene conto solo dei pesi, non ci sarà quindi nessuna indicazione su delle specifiche varianti/varietà ecc.1 punto
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Che dire.. l’esemplare meglio conservato che abbia mai visto per questo tipo. Volevo condividerlo per non dimenticarmelo. Ultima asta di Roma. https://www.biddr.com/auctions/romanumismatics/browse?a=2842&l=31807041 punto
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Ho acquistato negli anni monete periziate chiuse in bustine , ho tenuto solo quelle (poche) che ritenevo descritte correttamente, sia come catalogazione che come conservazione. Allo stesso modo faccio e farò con le monete di mio Interesse chiuse negli slab. Ad oggi le ho tutte liberate.1 punto
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Io ho l’impressione - non è una statistica - che le belle monete classiche realizzino indipendentemente da slab o meno. Stessi livelli di prezzi. Tant’è che ho distrutto alcuni slab senza alcun pensiero.1 punto
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Io ho vissuto un po' tutte le fasi e modalità collezionistiche, ho cominciato presto, da bimbo di nove anni, con la cartamoneta, fu un colpo di fulmine, ricordo ancora il giorno, ero in gita vacanziera a Venezia con mio padre, mentre si passeggiava vidi una curiosa vetrina piena di banconote di ogni paese, mi apparve come uno spettacolo magico, tutti quei colori, figure, scritture strane, rimasi in uno stato di trance col naso azzeccato alla vetrina per alcuni minuti finchè mio padre ebbe pietà di me e mi chiese: vuoi entrare e vederle meglio? Ecco, da quel momento entrai in quel mondo e non ne sono più uscito, ma ho cambiato tante volte oggetti e modalità del collezionare, non sono mai riuscito a rispettare piani e programmi, è tutto troppo bello e interessante per indugiarci troppo a lungo, così dalla cartamoneta passai alle monete borboniche al secondo anno di liceo, ricordo ancora la mia prima piastra del 1857, bella patina bruna e uniforme, pagata 150.000 L. e presa da un listino di un commerciante pubblicato su Cronaca Numismatica, la mia unica "bibbia" monetaria del tempo, poi mi dissi perchè solo le borboniche? Pure le vicereali e le medievali sono interessanti e mi arraffai un bel mezzo ducato di Filippo II seguito da un saluto di Carlo II d'Angiò, poi scendendo lungo la scala del tempo arrivai alla Neapolis greca, potevo mai rimanere indifferente davanti a quei bei didrammi con la bella Partenope e il misterioso toro androprosopo o alle frazioni di bronzo con splendida patina verde smeraldo? Non si poteva e quindi vai con le greche, ma se andavo con le greche perchè non con le romane, mi accorsi che erano gnocche pure quelle, soprattutto quelle imperiali, con quei bei ritratti, veniva voglia di mettere assieme una bella galleria di ritratti degli imperatori, e quindi vai pure con la ritrattistica imperiale, nel frattempo ero diventato un po' più grandicello, andavo all'università e facevo diversi esami storici, uno di questi era storia bizantina, mi ingrippai pesantemente, volevo sapere, capire, conoscere tutto, vita, morte e miracoli del bizantume e ovviamente potevo mai esimermi dall'ambito monetoso? Niente affatto, e vai pure con le monete bizantine, a cui seguirono nel giro di qualche anno quelle islamiche, ma è normale, se si studia Bisanzio, ci si imbatte negli arabi e nei turchi e nelle loro bislacche quanto affascinanti monete, e io non resistevo, quindi si va per lidi esotici tra dinar e dirham... non avevo una collezione ma uno zoo numismatico, di tutto di più 😅😁... tuttavia devo dire che anche in quella fase di collezionismo onnivoro compulsivo e selvaggio, non trascuravo affatto i libri, anzi nel corso degli anni proprio i libri di numismatica e storia monetaria finirono per assorbire sempre più il mio interesse finchè non decisi di dedicare loro la maggior parte delle energie mentali e tascali, ma è stato un punto di arrivo, dopo due decadi di collezionismo totale mi ero un po' saturato, sentivo il bisogno di procedere diversamente, non più seguendo il puro piacere o interesse del momento, ma ragionando su cosa volevo davvero creare, avevo ormai abbastanza esperienza da capire meglio almeno questo, cosa mi appagava di più, e a me appaga tanto saperne e conoscerne di più, il dietro le quinte di ogni moneta, dalla sua creazione alla sua funzione, perchè, quando, quanto e come era coniata, circolava, era spesa, tesaurizzata, rifusa e via di seguito, e questo sapere lo trovavo solo in certi libri, potevo creare una biblioteca specializzata, importante, che soddisfacesse tutte queste mie curiosità su tante monete e così iniziai questo nuovo percorso, un po' più ordinato e regolare, ma sempre divertente, forse ancora di più perchè fondato su una consapevolezza maggiore... questo per dire che il modo di collezionare è un percorso davvero esclusivamente personale, ha un po' dell'autoanalisi, del conoscere sè stessi anche attraverso questo ambito, apparentemente trascurabile e di poca importanza nelle cose del mondo, ma comunque efficace e indicativo per chi sceglie di seguirlo, non ci sono modalità valide per tutti, ognuno ha la propria, che può essere modificata nel corso del viaggio, l'importante alla fine è divertirsi...1 punto
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l'incisione del dritto di 1 lira 1860 è quella che mi ha sempre affascinato più di tutte le altre.. direi una delle mie preferite1 punto
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Il retro della stessa banconota ma con sovrastampa diverse. Noumea per i territori della Nuova Caledonia e Papeete per Tahiti.1 punto
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e il re eletto? monetazione favolosa in alta conservazione. si può mettere insieme una favolosa collezione dei 3 metalli spendendo cifre abbordabilissime per la stragrande maggioranza delle monete.1 punto
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Confronto interessante e credo Pxcaesar e Scudo abbiano entrambi ragione. Ma la distinzione da fare e’ a priori e riguarda ‘cosa’ viene venduto/acquistato in slab prevalentemente. Tirno a ripetere che monete classiche o un bel ducatone di Savoia, una quadrupla papale possono esistere ma e’ molto raro trovarli in slab proprio perche i collezionisti che acquistano tali materiali NON li richiedono in slab. diverso e’ il discorso per materiale moderno - piu’ standard - che anzi va standardizzato e quindi lo slab - da fiera - e’ comodo. Garantisce, protegge, facilita lo scambio e la conservazione. entrambe le opzioni: CON e SENZA continueranno a coesistere - ma da qui a dire che tutte le monete inevitabilmente un domani finiranno in slab - eh no - ce ne passa. Piuttosto il contrario. Se proprio dovessi fare uno scenario previsivo vedo il rischio per i vari ‘slabbatori’ di soccombere progressivamente alla lunga se non si riprendono dagli errori che stanno puntellando il loro sviluppo. Lo slab e’ un fenomeno di mercato ma come tale e’ destinato a restare circoscritto alla cerchia che piu’ lo utilizza e ne beneficia mentre viene respinto da una parte consistente - oggi un’ampia maggioranza- del mondo collezionistico e soprattutto di quello che conta ( parlo del settore classico e pre-1800).1 punto
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Oppiano ci sono collezionisti veri che non vogliono scatolette punto. un bravo collezionista poi conosce - o almeno dovrebbe - le monete che colleziona e con l’esperienza saper distinguere il buono dal malo. per i casi piu difficili il bravo collezionista sa a chi rivolgersi per pareri d consigli. lo slab allontana il vero collezionista dall’oggetto della sua passione : la moneta nuda e cruda che puo’ rigirare tra le mani e ammirare nel suo aspetto piu autentico fatto anche di valori tattili, colore, patina e materialità. a chi servono veramente gli slab ? ai principianti per evitargli errori grossolani ? Da quanto sopra riportato nemmeno a questo. servono agli investitori che devono standardizzare/parametrizzare i loro acquisti ai mercanti meno bravi e piu venali agli inscatolatori per portare avanti il business che si sono inventati ai collezionisti degni di questo nome non servono slab..1 punto
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grazie. Gentilissimo. quella del Cerbara è veramente spettacolare.1 punto
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Esione era una principessa troiana figlia di Laomedonte, un uomo crudele e irrispettoso degli dei tanto che osò offendere Apollo e Poseidone che avevano innalzato le mura di Troia, rifiutando di versare loro il compenso pattuito. Per questo fu punito in modo tale che un mostro marino devastasse i raccolti del suo regno rovesciando acqua marina nei campi e divorasse gli abitanti. Laomedonte consultò l'oracolo di Zeus Ammone e seppe che il suo regno avrebbe ritrovato la pace solo se avesse offerto in pasto a un mostro marino sua figlia Esione. Il re si rifiutò di ascoltare il consiglio e pretese che fossero i nobili troiani a sacrificare per primi le loro figlie. Essi consultarono a loro volta l'oracolo di Apollo e seppero che questi era irato non meno di Poseidone, tanto che si astenne dall'emettere responsi. Laomedonte cercò allora di appropriarsi delle tre figlie di un certo Fenodamante e lo istigò a esporle sulla spiaggia, ma questi sbottò sollevando i presenti all'assemblea contro Laomedonte e urlando che il re era l'unico responsabile delle loro disgrazie e quindi era lui a dover sacrificare Esione esponendola al mostro. La discussione si risolse con un sorteggio e la sfortunata fu proprio Esione (palline "calde"? ndr) che venne incatenata in lacrime a una roccia, completamente nuda e adornata solo da gioielli, nell’attesa che il mostro venisse a divorarla. Qui fu scorta da Eracle sulla via del ritorno verso Micene, dopo essersi battuto con le Amazzoni. L'eroe la liberò dai ceppi e si recò in città e, conosciuta la storia, si offrì di uccidere il mostro marino in cambio di una coppia di bellissimi cavalli, dono di Zeus a Laomedonte come risarcimento del ratto di Ganimede. Dopo il successo dell'impresa il re premiò l'eroe dandogli in sposa la stessa Esione, ma lo invitò ad andarsene lasciando in città sia la fanciulla sia i cavalli. Eracle ritornò a Troia anni dopo con un imponente esercito espugnando la città e uccidendo Laomedonte e i suoi figli maschi, eccetto Podarce. Quindi concesse a Telamone (un suo compagno nella spedizione) di prendere in sposa Esione e a essa permise di riscattare uno dei prigionieri. Lei scelse il fratellino Podarce e lo riscattò con il velo dorato con cui era coperta. Da allora egli prese il nome di Priamo che significa «riscattato». Esione seguì il suo nuovo compagno, Telamone, sull'isola di Salamina dove gli diede il figlio Teucro. Nuovamente incinta, lasciò il marito recandosi in Asia Minore e raggiungendo a nuoto Mileto. Qui fu trovata in un bosco dal re Arione e partorì Trambelo, bambino che il re allevò come se fosse suo. apollonia1 punto
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Ciao a tutti Un semplice elastico che misi per tenere unite alcune bustine in plastica contenenti delle monete può in alcuni mesi procurare orrende patine scure nell'area interessata al passaggio dell'elastico, anche se la moneta si trova dentro la bustina di plastica. La prima volta che ho legato alcune monete nel modo citato sopra pensavo fosse stato un caso che in prossimità dell'elastico si fosse formata una patina scura, ma quando si è formata una seconda volta su un altra moneta, legata allo stesso modo ho avuto la certezza della pericolosità di un semplice elastico;0 punti
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