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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/27/22 in tutte le aree
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Io ho vissuto un po' tutte le fasi e modalità collezionistiche, ho cominciato presto, da bimbo di nove anni, con la cartamoneta, fu un colpo di fulmine, ricordo ancora il giorno, ero in gita vacanziera a Venezia con mio padre, mentre si passeggiava vidi una curiosa vetrina piena di banconote di ogni paese, mi apparve come uno spettacolo magico, tutti quei colori, figure, scritture strane, rimasi in uno stato di trance col naso azzeccato alla vetrina per alcuni minuti finchè mio padre ebbe pietà di me e mi chiese: vuoi entrare e vederle meglio? Ecco, da quel momento entrai in quel mondo e non ne sono più uscito, ma ho cambiato tante volte oggetti e modalità del collezionare, non sono mai riuscito a rispettare piani e programmi, è tutto troppo bello e interessante per indugiarci troppo a lungo, così dalla cartamoneta passai alle monete borboniche al secondo anno di liceo, ricordo ancora la mia prima piastra del 1857, bella patina bruna e uniforme, pagata 150.000 L. e presa da un listino di un commerciante pubblicato su Cronaca Numismatica, la mia unica "bibbia" monetaria del tempo, poi mi dissi perchè solo le borboniche? Pure le vicereali e le medievali sono interessanti e mi arraffai un bel mezzo ducato di Filippo II seguito da un saluto di Carlo II d'Angiò, poi scendendo lungo la scala del tempo arrivai alla Neapolis greca, potevo mai rimanere indifferente davanti a quei bei didrammi con la bella Partenope e il misterioso toro androprosopo o alle frazioni di bronzo con splendida patina verde smeraldo? Non si poteva e quindi vai con le greche, ma se andavo con le greche perchè non con le romane, mi accorsi che erano gnocche pure quelle, soprattutto quelle imperiali, con quei bei ritratti, veniva voglia di mettere assieme una bella galleria di ritratti degli imperatori, e quindi vai pure con la ritrattistica imperiale, nel frattempo ero diventato un po' più grandicello, andavo all'università e facevo diversi esami storici, uno di questi era storia bizantina, mi ingrippai pesantemente, volevo sapere, capire, conoscere tutto, vita, morte e miracoli del bizantume e ovviamente potevo mai esimermi dall'ambito monetoso? Niente affatto, e vai pure con le monete bizantine, a cui seguirono nel giro di qualche anno quelle islamiche, ma è normale, se si studia Bisanzio, ci si imbatte negli arabi e nei turchi e nelle loro bislacche quanto affascinanti monete, e io non resistevo, quindi si va per lidi esotici tra dinar e dirham... non avevo una collezione ma uno zoo numismatico, di tutto di più 😅😁... tuttavia devo dire che anche in quella fase di collezionismo onnivoro compulsivo e selvaggio, non trascuravo affatto i libri, anzi nel corso degli anni proprio i libri di numismatica e storia monetaria finirono per assorbire sempre più il mio interesse finchè non decisi di dedicare loro la maggior parte delle energie mentali e tascali, ma è stato un punto di arrivo, dopo due decadi di collezionismo totale mi ero un po' saturato, sentivo il bisogno di procedere diversamente, non più seguendo il puro piacere o interesse del momento, ma ragionando su cosa volevo davvero creare, avevo ormai abbastanza esperienza da capire meglio almeno questo, cosa mi appagava di più, e a me appaga tanto saperne e conoscerne di più, il dietro le quinte di ogni moneta, dalla sua creazione alla sua funzione, perchè, quando, quanto e come era coniata, circolava, era spesa, tesaurizzata, rifusa e via di seguito, e questo sapere lo trovavo solo in certi libri, potevo creare una biblioteca specializzata, importante, che soddisfacesse tutte queste mie curiosità su tante monete e così iniziai questo nuovo percorso, un po' più ordinato e regolare, ma sempre divertente, forse ancora di più perchè fondato su una consapevolezza maggiore... questo per dire che il modo di collezionare è un percorso davvero esclusivamente personale, ha un po' dell'autoanalisi, del conoscere sè stessi anche attraverso questo ambito, apparentemente trascurabile e di poca importanza nelle cose del mondo, ma comunque efficace e indicativo per chi sceglie di seguirlo, non ci sono modalità valide per tutti, ognuno ha la propria, che può essere modificata nel corso del viaggio, l'importante alla fine è divertirsi...6 punti
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Buonasera a tutti, voglio condividere con voi l'acquisizione di questi speciali Silver Certificate, conosciuti come dollari con sigillo giallo, utilizzati per il pagamento delle truppe americane e le spese di occupazione in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale con quella che fu detta l'Operazione Husky (9-10 Luglio 1943 sbarco in Sicilia). Quest'operazione comportò una vera e propria occupazione militare del suolo siciliano nonché una riorganizzazione amministrativa delle istituzioni fasciste, le quali vennero rimosse da tutti gli ambiti della vita pubblica con una relativa imposizione di una valuta di occupazione. Questi tre tagli non potevano mancare nella mia collezione per tutto il valore storico, economico, sociale e politico che rappresentano senza dimenticare come la liberazione dal nazifascismo ebbe un costo molto alto per la popolazione in termini di stragi, violenze e crimini: Questi dollari sigillo giallo andranno ad unirsi alle mie AM lire ed al bubble soap dollar. Un grazie a tutti numys6 punti
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Buonasera a tutti, @gennydbmoney bello il tornese del 1677. Interessanti le note relative a Carlo II. Una vita non facile la sua. Stasera posto il mio unico Argento di Carlo II . Un Tari del 1694. Un anno nefasto per Napoli e parte del meridione, cercando qualche notizia sono stato attratto da quello che vado a riportare. Fonte Wikipedia e ISTITUTO NAZIONALE DI GEOGRAFIA E VULCANOLOGIA. I paesi menzionati sono gli stessi del Terremoto del 1980 che ben 300 anni prima hanno subito la stessa sorte. Il terremoto dell'Irpinia e Basilicata del 1694 colpì gran parte dell'Italia meridionale: circa 9.500 km² tra le province di Avellino e Potenza. Tra i comuni più colpiti vi furono Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni, Conza della Campania, Muro Lucano, San Fele, Calitri, Bisaccia e Picerno. Il sisma di magnitudo 6,87 si verificò alle ore 18:45 dell'8 settembre 1694, e durò circa un minuto causando circa 6.000 morti. A Napoli si verificò anche uno tsunami. Le ricerche archivistiche A partire dai primi anni 1990, per migliorare le conoscenze su questo evento, sono state condotte approfondite ricerche sulle fonti archivistiche, che hanno consentito di integrare e precisare notevolmente le informazioni sugli effetti subiti dalle località dell’area colpita e di ricostruire il quadro dell’impatto che il terremoto ebbe sulle popolazioni. Dallo spoglio della documentazione amministrativa conservata all’Archivio di Stato di Napoli non sono emerse le relazioni sui danni inviate dalle autorità periferiche (presidi e percettori provinciali) al governo centrale. Probabilmente tale documentazione è andata perduta o dispersa nelle distruzioni belliche subite dall’archivio napoletano. Tale grave lacuna è stata in parte compensata dalla documentazione reperita in Spagna all’Archivo General de Simancas che, insieme alla corrispondenza intercorsa tra il viceré di Napoli, Francisco de Benavides conte di Santisteban, e il re di Spagna, Carlo II d’Asburgo, conserva copie delle relazioni inviate a Napoli dai presidi delle Udienze di Principato Ultra, Principato Citra, Basilicata e Capitanata corrispondenti all’incirca alle attuali province di Avellino, Salerno, Potenza e Foggia. Saluti Alberto4 punti
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Ho pesato i Grana 3 - 3 Grana della mia modesta collezione. La variabilità è notevole, nessuna raggiunge il peso di quella di @nikita_ che penso sia un "unicum" o comunque una moneta molto rara. Molto interessanti le ipotesi di @Asclepia ( che in questo campo è un vero Maestro ). Sicuramente se qualche altro amico del Forum volesse contribuire con il peso dei Grana3 / 3 Grana ( dividendo le 2 tipologie ) probabilmente potremmo comprendere di più su queste anomalie. Ecco la mia tabella che cercherò di integrare con i dati degli altri collezionisti. Buona Serata, Beppe3 punti
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Ezzelino III da Romano (1236 - 1259) Grosso da 20 denari Argento 1,66 g 20 mm D/ ¤ CI ¤ VI ¤ CI ¤ V:I pseudo legenda alternate con croci patenti. Croce patente a braccia lunghe entro cerchio che interseca un cerchio più piccolo e la legenda VE RO N A R/ ¤ * VE * RO * NA * alternato a rosette Croce patente e la tra le braccia CI VI CI V:I3 punti
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Buongiorno a tutti, ho 31 anni e colleziono monete principalmente del Regno d'Italia da quando ne avevo 10. Dopo 2-3 anni, a causa della pandemia e altri problemi familiari sono riuscito a tornare a frequentare alcuni mercatini, tra cui Cordusio che è da sempre stato il mio preferito. Penso che per la prima volta nella mia vita sono tornato a casa a mani vuote nonostante mi piaccia sempre prendere anche un piccolo ricordo di una gita domenicale in buona compagnia, questo perchè ormai ho tristemente constatato che i prezzi che trovo sono molto ma molto superiori di quelli che ad esempio applicano Numismatici Professionisti con tanto di partita iva. Il tutto spesso accompagnato da frasi del tipo questa moneta vale 30 ma te la faccio a 15 perchè sei tu ( 5 lire aquilotto circolato in bb scarso). Sarà che sono io di vecchio stampo ma ho da sempre preferito comprare dal vivo che da un computer, per prima cosa perchè vedere monete dal vivo non è come vederle in una foto, inoltre ho sempre apprezzato conoscere persone con cui condividere questo hobby. Nel mio caso non mi è mai interessato specularci con le monete, anzi sono decisamente più le fregature che ho preso soprattutto nei primi anni, ma la domanda che mi faccio oggi è se ha ancora senso frequentare questi mercatini e soprattutto come farà a sopravvivere questo hobby se le stesse persone che ne fanno parte si comportano in questo modo cercando i polli da spennare. Siamo ancora in pandemia, ma in questo momento sembra essere tutto abbastanza tranquillo. Nonostante questo vedo sempre meno espositori e sempre meno persone interessate all'argomento, euro a parte che nonostante tutto sono ancora abbastanza ricercati. La numismatica è la nostra Storia, a parte le rarità e le conservazioni top è un settore tristemente in declino e non si fa assolutamente nulla per cercare di avvicinare i giovani, che obiettivamente saranno il futuro. Vorrei sapere i vostri pareri. Con profondo rammarico. Matteo2 punti
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Si tratta di un argomento fortemente dibattuto. Babelon, Vlasto e Holloway ritengono che la monetazione a nome di Alessandro il Molosso (AU, AR, AE) sia avvenuta parte in Epiro e parte in Italia meridionale. Per quanto concerne nello specifico le monete di bronzo, Vlasto non esclude che siano stati coniati in Italia le serie nn. 16, 17 e 18 in quanto si ritrovano in cospicua quantità nel medagliere del museo di Napoli mentre esigue risultano le attestazioni fuori dall'Italia. La serie 18, in particolare, sarebbe stata emessa per lo studioso a Taranto. Per Franke invece l'emissione sarebbe in esclusivo collegamento con la spedizione militare dell'Epirota e pertanto coniata interamente in Italia meridionale ipotizzando una localizzazione delle zecche a Taranto, Metaponto, Locri e soprattutto Crotone. A quest'ultima lo studioso assegna due serie in bronzo: la prima (Vlasto 16b) per la presenza del tripode, estraneo all'ambiente molosso; la seconda (Vlasto 17) per la resa retrospiciente dell'aquila che richiamerebbe una serie di bronzo crotoniate. L'ipotesi è accolta anche da Attianese (2005) che in vari contributi aveva già ventilato l'ipotesi di un officina monetale impiantata dal re epirota a Crotone. https://www.acsearch.info/search.html?id=126440 Vlasto 1926, pl. XI, 8 https://www.acsearch.info/search.html?id=404153 Kroton Più di recente uno studio a firma disgiunta di M. Taliercio e R. Vitale nel XLIII Convegno di studi sulla Magna Grecia editi nel 2004, ha affrontato il riesame delle serie nell'ambito di uno studio sulla monetazione della Magna Grecia nell'età del Molosso. In particolare dal contributo della Vitale emerge come una forte presenza del bronzo coniato a nome di Alessandro il Molosso nell'area occidentale e in particolare nel Bruttium, evidentemente in relazione con lo stanziamento delle truppe, con una particolare incidenza, forse non casuale, delle serie 16 e 17 Vlasto. Che le serie siano state coniate in parte o in toto in Italia meridionale è difficile dirlo. Certamente per alcune serie enee le analogie tipologiche con Crotone sono stringenti e non vengono contraddette dalla distribuzione dei rinvenimenti.2 punti
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Piccolo bottino al mercatino, 11 monete per solo 2€ . Va bene che non è niente di particolare ma la soddisfazione di passare il tempo a spulciare tra le monete, cercando quelle meglio conservate, magari qualcuna che ti manca per completare una collezione...tanto voi mi capite bene. Diciamo che la mattinata di Domenica è stata passata bene.2 punti
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@Fabio_ Questa che hai in mano e' una moneta con un rovescio particolare. Vi e' rappresentato il cosiddetto "altare di Lugdunum". Questo altare fu fatto erigere da Druso Maggiore (fratello di Tiberio) proprio a Lugdunum quale luogo delle cerimonie del "Concilium galliarum", una assemblea dei notabili delle nazioni galliche che si riunivano per celebrare il culto di Roma e di Augusto. Queste riunioni erano l'occasione per vere e proprie feste ed erano un momento in cui i rappresentanti gallici potevano portare le loro istanze all'attenzione dell'imperatore. Dall'altra, erano anche un modo con cui le autorità saggiavano "l'umore" delle popolazioni galliche. Il tempio era dedicato, come detto a Roma ed Augusto (donde la legenda ROM ET AVG). E' rappresentato sulle monete decorato con la corona civica ed e' delimitato ai due lati da due colonne dalle quali pare spicchino il volo due Vittorie alate. Buona serata da Stilicho2 punti
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Ennesima dimostrazione che frequentare le nostre riunioni alla fine è conveniente 😃2 punti
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Nel collezionismo, come in amore (il collezionismo è una forma d'amore), non esiste un metodo "giusto": dipende dall'indole del singolo. C'è chi nella vita non fa un passo senza averlo pianificato e chi invece segue l'impulso e si fa guidare da quello. Per quanto mi riguarda non c'è nulla di più lontano dal mio approccio di quanto dice @odjob. Ma va bene così, ognuno è diverso (e ci mancherebbe), trova il tuo "metodo" e conosci te stesso!2 punti
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Buongiorno ancora amici...domanda, tanto per fa un pò il professorino ...scherzo ovviamente. Ma quante varianti si conoscono del GRANA 3 con stella?? Nel mentre vi posto il mio ultimo acquisto, non è particolarmente rara, tra le varianti con stella c'è ne sono di ben più rare, ma appunto mi mancava e ultimamente ho la trovavo troppo cara, o troppo brutta...così ho portato a casa questa, la conservazione per il tipo è buona e allora me la sono accattata: GRANA 3 I8I0 , lettera I in data al posto della cifra 1, stella come simbolo e data non spaziata. Un caro saluto Cristiano. Eccola:2 punti
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Chi vende monete ci sarà per un altro bel po':case d'aste, negozi di Numismatica,mercatini di Riccione,Bologna,Verona ed in qualche altra parte d'Italia. Questo hobby sopravviverà nei collezionisti che diverranno APPASSIONATI e STUDIOSI di Numismatica:bisogna studiarsi i cataloghi d'aste per imparare le conservazioni,le rarità e le classificazioni; bisogna leggere,leggere,leggere e leggere ed ancora leggere libri di Numismatica e storia,poi si passa a studiare,e,solo dopo aver studiato le monete sui libri e sui cataloghi d'aste e listini,si passa alla fase dell'acquisto,non prima essersi fatti due conti in tasca ed un piano progettuale su cosa collezionare;poi si passa alla fase dello SCRIVERE,e,quindi si scriveranno articoli su studi di Numismatica e si giungerà anche a pubblicare libri ed a fare mostre sulle monete collezionate. In ultimo ,se si è ancora vivi o si passa la collezione a figli o nipoti ma devono dimostrarsi degni di ricevere la collezione dove tu ci hai "sputato il sangue"per raccoglierla ;oppure la si vende in asta o a qualche commerciante. Per quel che concerne"polli da spennare"ci sono commercianti muniti di professionalità e quelli che ne sono sprovvisti,ma li trovi in qualsiasi campo commerciale queste due tipologie.Per questo ti consiglio prima di LEGGERE e di imparare le CONSERVAZIONI e,nel mentre,impari anche a conoscere i commercianti.AD ACQUISTARE LIBRI NON SI SBAGLIA MAI,non è come potrebbe avvenire per le monete. Salutoni odjob2 punti
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Questo mi ha ricordato un mio amico che, udita questa frase ad un convegno, fece al commerciante a voce alta: ''No!!! Proprio a me? No!!! Ma dai, non ci credo... Proprio perchè sono io???'' Credo che quel commerciante non abbia più usato quell'espressione. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Ciao Nikì...intanto hai fatto bene a prenderla, le possibilità potrebbero essere: o facevano i tondelli a cacchium senza badare troppo al peso, ancora, magari hanno usato delle lamine approntate per i 10 tornesi del 98? Gli spessori coincidono? O ancora potrebbero aver ribattuto proprio su un 10 tornesi ma da queste foto non mi sembra di vedere un 10 tornesi sotto. Più probabile quindi lamina approntata per 10 tornesi, o tondello vergine di un 10 tornesi in cui è stato battuto questo "polposo" 3 grana. Le ultime 2 le più plausibili, se peso e spessore coincidono ( non mi ricordo a memoria i ponderali del 10 tornesi 1798, è una moneta che mi manca) Un caro saluto. Se la cedi...io ci sono 😜2 punti
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Passo dopo passo costruisco il sogno di una vita, voi penserete a una bella collezione di monete che si avvia al completamento, non proprio... da biblionummofilo quale sono non è tanto alle monete che sono rivolti i miei appetiti, ma ai libri sulle monete, sto cercando di creare una biblioteca numismatica ideale divisa in vari settori, in primo luogo vi è la distinzione tra biblioteca digitale e reale, quella digitale sta assumendo un ruolo sempre più cospicuo perché mi consente di raccogliere testi appartenenti ad ambiti che esulano dalla biblioteca reale, così come articoli e raccolte di periodici ormai sempre più presenti e disponibili in rete, tutto materiale che occuperebbe uno spazio improponibile per le mie possibilità di semplice privato, in questo modo posso inserire una mole cospicua di testi nel semplice spazio di un hard disk consultabile via computer, so che per un bibliofilo un testo deve essere materiale per il piacere di possederlo e sentirlo tra le mani, ma io sono un bibliofilo moderno e onestamente la comodità di consultare un Cohen, un Roman Imperial Coins, un Moneta Imperii Byzantini e un Corpus Nummorum Italicorum comodamente su un portatile pure mi inocula una dose non trascurabile di godimento; la biblioteca digitale inoltre non è l'unica ad esistere in tale formato, sto creando anche una bibliografia/biblioteca digitale, cioè un data base completo di tutto il pubblicato concernente alcuni ambiti della numismatica di mio particolare interesse con schede bibliografiche ampliabili fino a contenere descrizione fisica con immagini, abstract, sommari, recensioni e link a recensioni reperibili in rete o anche ai testi medesimi quando esistenti, per il momento gli ambiti di cui mi sto occupando sono la numismatica dell'Italia meridionale medievale e moderna, la numismatica bizantina e quella islamica, se avessi qualche aiuto mi piacerebbe coprire anche la numismatica del resto d'Italia e della Magna Grecia e Sicilia greca, altrimenti farò da solo nel corso degli anni, il vantaggio di un lavoro simile è nella possibilità di aggiornamento costante dei testi e dell'arricchimento sempre possibile a cui si può sottoporre ogni scheda bibliografica, ovviamente fatto da solo è un lavoro immane anche perché richiede continua manutenzione, ma è un qualcosa che penso come un progetto collettivo e generazionale, da costruire nel tempo come ogni grande opera; ma adesso passiamo alla biblioteca reale, e qui chiedo la vostra attenzione e il vostro parere, ho scelto di raccogliere solo monografie concernenti alcuni ambiti della numismatica: zecche italiane medievali e moderne, Magna Grecia e Sicilia greca, numismatica bizantina e islamica; sono arrivato ad acquisire alcuni dei testi fondamentali relativi ad alcuni di questi ambiti ma ovviamente il lavoro di raccolta è ancora lungo, ora vi chiedo di immaginare che questa biblioteca seppur privata sia aperta alla consultazione, come un circolo specializzato in cui un appassionato, studente o studioso prenda appuntamento per poter consultare dei libri di suo interesse, quali testi vi piacerebbe trovare in ciascuno degli ambiti predetti?1 punto
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Segnalo l'uscita del 125 di Monete Antiche. Questo è il sommario: Per una lettura del monogramma ⱵΣ dei ΣΙΚΕΛΙΩΤΑΝ (213-212 a.C.). (Alberto Campana, Francesco Palma, Roberto Lippi) [3-18] Un asse 'Giano/prora a sinistra' falsificato. (a cura di Antonio Morello) [19-21] Le monete contromarcate da Giulio Vindice. (Mario Ladich) [22] La Societas Leopardorum astese e le prime monete auree di Edoardo III d'Inghilterra (1327-1377). (Luca Oddone e Luca Campini) [23-46] ANASTATICA, inserto di letteratura numismatica. Giuseppe Ruotolo, Scritti scelti di Numismatica. (a cura di Luca Lombardi) La circolazione monetaria in Puglia in epoca altomedievale. (Giuseppe Ruotolo)1 punto
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Tabella dei pesi rilevati in questa sezione del forum per il 3 GRANA e per il GRANA 3 del 1810. Moltissime di queste monete sono state postate nel tempo in svariate discussioni, ma purtroppo di tante non ho potuto estrapolare il dato ponderale che ci interessa poichè la maggior parte sono state presentate senza l'indicazione del peso. Personalmente ho partecipato con le mie due monete (3 grana 22,95 gr. e grana 3 16,75 gr.). Chi desidera può contribuire con il peso esatto delle proprie monete di questa tipologia, penserò io stesso ad aggiornare successivamente la tabella, grazie. 3 GRANA 14,70 16,20 16,23 16,27 16,73 16,75 17,26 17,30 17,31 17,50 17,57 17,62 17,63 17,71 17,73 17,99 18,01 18,18 18,28 18,33 18,48 18,53 18,60 19,04 19,12 19,52 19,57 22,95 media gr. 17,89 GRANA 3 15,15 15,39 16,22 16,75 17,16 17,18 17,22 17,61 17,72 17,84 18,07 18,21 18,23 18,29 18,39 18,44 18,56 19,11 19,12 19,18 19,22 19,78 20,68 20,73 21,91 media gr. 18,24 La tabella tiene conto solo dei pesi, non ci sarà quindi nessuna indicazione su delle specifiche varianti/varietà ecc.1 punto
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Per la Taliercio (2004, 422 s.) un ulteriore elemento a favore della localizzazione della zecca a Crotone risiederebbe nella corrispondenza tipologica del tipo 16 Vlasto con un tetrobolo crotoniate riprodotto da Garrucci con fulmine al D/ e cavallo al R/ , Garrucci 1885, tav. CX, 3 A mio parere tuttavia tale corrispondenza non va troppo enfatizzata. Il nominale a quanto pare più pesante di un tetrobolo, apparso anche sul mercato antiquario e con tipi correttamente invertiti rispetto al disegno di Garrucci, esibisce infatti un tipo, il cavallo, che appare difficilmente riferibile al repertorio molosso e a dire il vero anche a quello crotoniate. In questo caso non è pertanto escluso che si tratti di immagini scelte in relazione a specificità prettamente locali. https://www.acsearch.info/search.html?id=233792 (AR, gr. 2,12)1 punto
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Ciao, Rispondo ovviamente x me in quanto ritengo che la risposta a questa domanda è strettamente individuale..... Non credo che esista uno "Standard" per impostare la propria collezione, anche nelle grandi raccolte del passato abbiamo visto come i collezionisti abbiano in qualche modo "personalizzato" la propria raccolta: Penso ad "Alma Roma" 2000 da Varesi dove non c'era l'oro, alla Nac 81 ex. DE FALCO di solo testoni, collezioni di solo Papi della Famiglia Medici, altre collezioni solo della Zecca di Roma piuttosto che quella di Bologna, conosco moltissimi collezionisti che iniziano da Martino V, altri che non collezionano dopo l'800......ed infine come me che cerco solo le monete dei Camerlenghi...... Daniele1 punto
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Ho acquistato negli anni monete periziate chiuse in bustine , ho tenuto solo quelle (poche) che ritenevo descritte correttamente, sia come catalogazione che come conservazione. Allo stesso modo faccio e farò con le monete di mio Interesse chiuse negli slab. Ad oggi le ho tutte liberate.1 punto
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Bella pescata! Per i miei gusti la mia preferita è sicuramente il 10 pfennig 1925!1 punto
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Non esistono, il massimo a cui si può arrivare con la tecnologia odierna è questo: O questo: Mi sembra l'ipotesi più probabile, sempre ammesso che provengano tutte dalla stessa zona. Aggiungerei l'ipotesi: 6- lo scherzetto di qualche tauatore molto abile. Ma per me l'ipotesi più probabile in assoluto rimane quella di Brynner al post #3.1 punto
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Questo il nuovo monogramma per il Regno di Re Carlo III .1 punto
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Si. Sono le stesse...ho deciso di prenderle grazie @wstefano 😉1 punto
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Da ragazzo ho iniziato a collezionare le monete del Regno e qualche straniera. L'unica cosa che leggevo erano i cataloghi. Poi, dopo qualhe anno, mi sono dedicato a monetazioni più antiche. In brevissimo tempo ho sentito la necessità di leggere e informarmi su ciò che collezionavo. E da allora non ho mai smesso. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Buongiorno...non colleziono Mantova, mi ha sempre incuriosito e invogliato ma non mi ci sono mai messo, ho solo un esemplare ossidionale ( un soldo di Milan 1799) complimenti invece a te per la bella moneta, in ottima conservazione per il tipo e pure rara. Bella davvero.1 punto
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Ci stà allora l'idea, ripeto magari delle lamine o dei tondelli vergini di alcuni 10 tornesi 1798, si son detti, perché rifondere e ricominciare tutta da capo e così li hanno usati per coniare queste, per me è una bella scoperta, anche il diametro corrisponde 35 mm e reputo raro un 3 grana così. Lo spessore dei 10 tornesi da quanto leggo era di 35mm ma credo fosse molto variabile pure quello, quindi ripeto ci può stare. Complimenti Nikì1 punto
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Ti sei fatto proprio un bel regalo per il prossimo 19° compleanno! ed io che pensavo che data l'eccellente conservazione te l'avevi messi da parte sin d'allora... sarà stata dura non spenderli successivamente lo sbarco in Sicilia vero? Complimenti!1 punto
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Il denario di L. Calpurnius Piso Frugi penso sia raro per quel bel trofeo dietro la testa di Apollo. In alcuni denari il trofeo compare davanti ad Apollo, ma non è raffigurato così bene. apollonia1 punto
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salve io vorrei vendere l'opera può interessare a qualcuno? quanto posso chiedere?1 punto
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DE GREGE EPICURI Sono d'accordo. Fare una valutazione è un po' più difficile; comunque, mi pare siano tutte comuni.1 punto
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Tornese 1677 OC/A, simbolo:M... Già da bambino il Re mostrava dei limiti rispetto agli altri bambini della sua età, iniziò a parlare non prima dei quattro anni e a camminare ad otto... Come si può notare nel ritratto sulla veste del futuro Re venivano applicati vari amuleti per allontanare i malefici...1 punto
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Trovo interessante la raffigurazione del Genio che qui e' rappresentato come una figura togata, con un cappello a falda larga (come mi sembra), con ramoscello nella mano destra e scettro nella sinistra. Iconografia diversa da quella, per esempio, del GENIO POPVLI ROMANI della prima Tetrarchia, dove il Genio e' rappresentato nudo (con clamide), con patera e cornucopia e con in testa il modius: http://www.wildwinds.com/coins/ric/diocletian/_heraclea_RIC_017a.jpg Il mio pensiero: Probabilmente nel caso del Genius Senatus si vuol far rilevare l'autorevolezza del consesso (in sintonia con l'atteggiamento di rispetto verso il Senato da parte di Antonino Pio); nel caso del Genius populi romani l'aspetto "sacrale", religioso. Buona serata da Stilicho1 punto
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In questo momento quelli che stanno morendo sono i russi (ed etnie varie associate alla grande madre Russia) e gli ucraini.... e se tu ogni tanto dimostrassi un poco di pietà per quei poveri diavoli che, giorno dopo giorno, ora dopo ora, lasciano la loro vita in nome di una patria che forse (??!!) non li merita, forse saresti più credibile anche come commentatore d'oltre cortina... Così, con il tuo sarcasmo e il tuo cinismo, appari solo come come un disumano oligarca senza scrupoli... Mario1 punto
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In realtà il testo di Holloway e Jenkins è un catalogo più che una sequenza di conii. Comunque a giudicare dalle foto sembra trattarsi di un solo rovescio. Per confronto ti allego la foto del testo e delle tavole del gruppo B, cui appartiene l'esemplare.1 punto
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Ci avevo già provato, ma avevo preferito omettere prima di pubblicare il mio precedente post in quanto le mie osservazioni mi sembravano inconcludenti. Comunque ci provo, male che vada dirò delle inesattezze. Nell’esemplare in discussione mi ha molto colpito la piattezza dell’area incusa (nella parte inferiore ed anteriore) che accoglie l’occhio e le palpebre, invece piuttosto pronunciata nei tre esemplari provenienti dai musei. L'ordine è il medesimo dei precedenti post, Berk, Londra ex Burgon, Londra ex Lloyd, Parigi. Altro elemento che non ritroviamo nell’esemplare Berk è il tratto verticale che delimita l’occhio nella sua parte anteriore, congiungendo le palpebre. Ben visibile nella moneta ex Burgon ed evidenziata a dovere nella moneta ex Chandon de Briailles a causa di una doppia o tripla (?) battitura. Mi pare tuttavia di intravvedere tracce di due segni in rilievo (?) che accomunano l'esemplare Berk e quello parigino. Uno sotto la palpebra inferiore ed uno di fronte al naso, all’altezza della sopracciglio. Fratture di conio? Al rovescio l’elemento che ha attirato la mia attenzione è l’evanescenza dell’ala della Nike nel pezzo Berk. Ancora ben delineata anche nella moneta ex Lloyd che è stata letteralmente “scannata” (mi si passi il brutto termine), l’ala presenta dei rilievi piuttosto chiari e consistenti nel pezzo di Parigi che presenta tra l’altro un’usura paragonabile alla moneta in discussione.1 punto
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Quello che scrivo è rivolto solo alle monete antiche o classiche. Per confermare che gli slabbb per le classiche contano come il due di coppe quando a briscola comanda bastoni, propongo i passaggi in asta di uno specifico esemplare: dentro o fuori la plastica segue lo stesso destino, da sei anni a questa parte. Nonostante un pregresso di vendite che risale al 1888 ed al netto di aggiudicazioni solo “apparenti”, vuoi per prezzo di riserva non raggiunto o autoofferta del conferente. https://www.acsearch.info/search.html?term=Terina+1922+&category=1&lot=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1¤cy=usd&order=0 Aggiungo, per non dimenticare mai, che trovo al limite del ridicolo in riferimento allo slabbamento delle sole classiche che una azienda seria (leader del settore) ti spari un pippone descrivendo i vari aspetti del grading di queste, ma allo stesso tempo ti venga a dire esplicitamente che il grading è l’unica cosa che sono in grado di garantire.. niente autenticità, provenienza, datazione, attribuzione. Come è possibile? Se non sanno garantire un esemplare autentico/falso in quanto tale, come fanno a garantirti la conservazione? Su che elementi basano la conservazione/ grading se non sanno distinguerei un segno di usura/un graffio/ un colpo al bordo “copiato per clonazione”, dai medesimi autentici di 2500 anni fa? Come fanno, su un falso ottenuto per fusione, a valutare i segni causati con interventi successivi da quelli lasciati dalla matrice di fusione, se il presupposto metodologico é “gradare” la moneta autentica, battuta a martello ad esempio? Vogliono venderci che le due cose possono essere giudicate con lo stesso metro, ma dove sta l’etica professionale in questo? Smettessero di fare il loro lavoro su monete di cui non sanno riconoscere gli artefatti. Ne va della salute e dell’immagine dell’intero settore. Sul grading: https://www.ngccoin.com/specialty-services/ancient-coins/grading.aspx#gradeQualifiers Sulla garanzia: https://www.ngccoin.com/specialty-services/ancient-coins/guarantee.aspx Scusate l’irruenza.1 punto
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taglio: 2 euro cc paese: grecia anno: 2019 B tiratura: 750.000 condizioni: bb+ città: trieste note: NEWS!!!1 punto
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Se mastichi l’inglese ti consiglio vivamente il buon vecchio Kraay, Archaic and classical greek coins, London 1976 che offre una buona panoramica delle monetazioni di Egina, Corinto e Atene, che ovviamente andrebbe poi aggiornata con studi più recenti ma specifici per le singole zecche.1 punto
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Si, perfetto. Si tendeva al risparmio di argento insomma. E questa cosa di può evincere anche da altri due fattori. Gli stessi quadrigati di ultima battitura tendono ad alleggerirsi e ad avere una più bassa quantità di argento a fronte di una certa concentrazione di rame. C’è poi un altro dato da studiare e cioè la riduzione drastica degli ultimi stateri di Taranto dello stesso periodo, quelli del 212, una sorta di “edizione limitata” perché battuti per un brevissimo periodo. Il peso viene riportato a circa 3,7 gr, praticamente un denario. E, si da il caso che in questi stateri ci siano segni piuttosto evidenti della romanizzazione. Anzitutto lo stile ma anche l’aquiletta che spesso si ritrova a destra del cavaliere ci ricorda proprio l’aquila romana presente in altre monete dello stesso periodo.1 punto
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GRUPPO A La più antica attestazione di Pandosia, come ben noto, compare su stateri (10 ess.) caratterizzati al D/ dal tripode a zampe leonine sormontato da tre anse circolari su linea di pase perlinata entro due segmenti lineari e legenda ϘPO a s. con ductus progressivo ascendente; al R/ da un toro retrospiciente in rilievo a d. o a s. entro una depressione rettangolare incusa accompagnato dalla legenda (con omicron di forma romboidale o circolare) bipartita tra il campo in alto e l’esergo. Il bordo risulta perlinato entro duplice circolo lineare al D/ e radiato al R/. La fisionomia degli stateri appare compatta per la concatenazione interna e per l’omogeneità stilistica. E’ possibile tuttavia suddividere i conii in due sottogruppi in base alla posizione del toro (rispettivamente a s. e a d.). Tale ripartizione assume tuttavia valore prettamente espositivo e non sembrerebbe corrispondere ad una progressione cronologica. La collocazione del sottogruppo 1 in posizione iniziale è infatti fondata esclusivamente sul dato paleografico (resa arcaica - o arcaizzante - dell’omicron con forma romboidale). Sottoruppo 1 (toro a s.) Paris, de Luynes 744 BM 1949.1202.3 Sottoruppo 2 (toro a d.) BM 1950.1002.2 Oxford, SNG 1534 Paris, BN, FG 1942 NAC AG 13, 1998, 2051 punto
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Ciao! Questa discussione mi era sfuggita Ebbe si, @santone ha ragione, giacché questa moneta è una Gazzetta (o 2 Soldi); è una moneta annoverata tra quelle "anonime" giacché non riporta né data, né il nome del Doge sotto il quale è stata coniata. Ha però una particolarità che la identifica, però si trova nella faccia che @Enzo1980 ci dice essere liscia; peccato! Quindi, la moneta, potrebbe essere afferente alla circolazione in: - Dalmazia e Albania; - Corfù, Cefalonia, Zante; - Isole e Armata; - Armata e Morea. saluti luciano -1 punto
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Qui è disponibile l'intera edizione in pdf (ultimo link dell'anno 1959): http://www.socnumit.org/page_35.html1 punto
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Aggiungo che, secondo me, in una moneta da 50 Lire, per essere in FDC, si deve poter vedere perfettamente il tratto della colonna vertebrale alla base del collo. Quello è uno dei punti di maggior consunsione. Nelle monete postate da Mafir la differenza, tra una conservazione e l'altra, di questo particolare si nota benissimo, in quella FDC le vertebre sono ben visibili mentre nelle altre sempre meno, fino a sparire del tutto in quella in MB. Ciao e grazie per l'ottima esposizione. Giò1 punto
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Per MB la moneta ha circolato parecchi anni ed incomincia a perdere i rilievi più alti ed anche le date dell'anno e del valore, ecco la moneta. Spero di esserti stato utile. Saluti Marfir1 punto
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Se presenta un pò di lustro ma più segni di contatto e poca usura, calcola che l'acmonital è molto resistente e quindi per esserci usura deve aver circolato abbastanza, la moneta può essere ritenuta SPL. Altro esempio.1 punto
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Ciao Cartonum, io guardo i capelli di Vulcano ed il lustro della moneta, i capelli sono la parte più alta dei rilievi, questa secondo me è FDC Naturalmente la moneta non deve avere segni di contatto, solo in piccola parte dovuti alla caduta dopo la coniazione su altre monete.1 punto
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