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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/20/22 in tutte le aree
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In una passata asta inglese mi sono fatto tentare ed ho fatto un'offerta a questa moneta, non avevo ancora comprato nulla dopo la Brexit, e difficilmente farò ancora offerte extra UE, troppe lungaggini e troppa burocrazia, comunque la moneta è arrivata e voglio condividerla... Si tratta come dal titolo della discussione di un Testone di Carlo Il del II tipo per la zecca di Bourg, con le sigle BB di Benedetto Bacod. Uno dei Testoni più facili da reperire, probabilmente il più comune, ma rimane comunque una bella moneta da tenere in mano... 9,00 gr. giusti di vecchio argento, erano coniati a una bontà dai 10,7 ai 11,8 denari. Questo esemplare ha, ovviamente, molti difetti, graffi nel campo, una discreta usura al diritto, non è certamente un esemplare dei più belli che ho avuto la fortuna di vedere, ma ha, per me, sempre il fascino di queste monete col ritratto rinascimentali. Poi ovviamente una conservazione migliore avrebbe alzato di non poco il prezzo... In fondo io mi accontento di queste conservazioni, poi c'è sempre tempo per migliorare...4 punti
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Lo conosco😀 Peccato fallimento editore! Imperdibile per il manoscritto catalano, quid unicum nel percorso contabile della zecca di Napoli. Scaricabile qui x 4: https://www.academia.edu/12681266/La_unitat_monetària_de_les_Dues_Sicílies_pel_català_Francesc_Ximenis_La_magistratura_de_la_seca_i_el_Llibre_de_Comptes_de_la_seca_de_Nàpols_1453_1454_2 punti
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Pubblico il Bando della quinta edizione del Premio Mario Traina organizzato da Accademia Italiana di Studi Numismatici : ACCADEMIA ITALIANA DI STUDI NUMISMATICI (AISN) costituita a Roma il 23 novembre 1996 “Premio Traina” - Quinta edizione riservato a tesi di laurea di argomento numismatico discusse negli anni solari 2020, 21, 22 1. L’Accademia Italiana di Studi Numismatici (AISN), allo scopo d’incentivare la cultura numismatica e diffondere questo genere di studi, indice il Quinto Premio Traina, riservato a tesi numismatiche (triennale o specialistica) discusse in un istituto universitario italiano nel corso degli anni solari 2020, 2021 e 2022. 2. Sono esclusi dal concorso i membri dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici e le tesi il cui relatore o correlatore faccia parte dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici oppure sia un membro della Commissione Giudicatrice. 3. La tesi di laurea (si prescinde dal numero delle pagine) dovrà trattare un argomento attinente all’ambito numismatico, tratto dal mondo classico, tardoantico, medievale, moderno, contemporaneo. 4. La tesi (presentata da una relazione accompagnatoria del docente-tutor) dovrà essere inviata in formato digitale al seguente indirizzo email: [email protected] entro e non oltre il 28 febbraio 2023; per l’invio del testo della tesi, in PDF, si possono utilizzare i programmi disponibili online per il trasferimento di files molto pesanti, come ad esempio Wetransfer o similari. 5. I concorrenti dovranno inviare agli stessi indirizzi email di cui sopra, anche una domanda di partecipazione al concorso ”Quinto Premio Traina” specificando le proprie generalità con recapito domiciliare esatto, compresi numeri telefonici, indirizzo email, anno di laurea e titolo della tesi. Inoltre, si richiede che il relatore della tesi invii, dal proprio indirizzo email istituzionale o eventualmente da altro indirizzo email proprio, una lettera di presentazione del concorrente e della tesi stessa al seguente indirizzo [email protected]; è indispensabile che, nella email che accompagna la lettera di presentazione, il relatore riporti una dichiarazione in cui è espresso il voto di laurea ottenuto dal concorrente. La documentazione dovrà pervenire completa entro e non oltre il 28 febbraio 2023. 6. La Commissione Giudicatrice sarà composta da tre membri esterni all’Accademia Italiana di Numismatica (Michele Asolati, Professore di Numismatica presso l’Università di Padova, Cristina Crisafulli, Conservatrice del Gabinetto Numismatico del Museo Correr di Venezia, Paola Giovetti, responsabile del Museo Civico Archeologico di Bologna) e da quattro membri del Consiglio Direttivo dell’Accademia (Bernardino Mirra, Beniamino Russo, Luciano Giannoni e Giovanni Battista Vigna). Il giudizio della Commissione è insindacabile e inappellabile. 7. I primi due classificati saranno premiati con due (2) sterline d’oro, il primo, e una (1) sterlina d’oro, il secondo. 8. Ai concorrenti che ne facciano richiesta, verrà inviata la menzione di partecipazione al concorso. La premiazione avverrà in data e con modalità da determinare. Il presidente dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici Michele Chimienti1 punto
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DE GREGE EPICURI Il CCNM riprende la sua attività autunnale con una importante conferenza del Prof. Adriano Savio, che parlerà su: ASPETTI DELLA DAMNATIO MEMORIAE NELLE MONETE. Adriano Savio, già docente di Numismatica Antica per molti anni alla Statale di Milano, ha approfondito prevalentemente temi di numismatica romana: le riforme monetarie di Augusto, Nerone e Dioceziano; la monetazione di Caligola; le emissioni romane di Alessandria d'Egitto. Ultimamente si è interessato agli aspetti numismatici della "damnatio memoriae", e ce ne parlerà in questo incontro, che si terrà martedì 27 settembre alle ore 20.45 in via Kramer 32, Milano. La conferenza sarà trasmessa anche in video; comunicheremo il link una settimana prima dell'evento.1 punto
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Da quando facciamo i nostri incontri del giovedì mi sono gravemente “ammalato” di cartamoneta antica…. Ecco un po’ di cartamoneta di fine ‘700/ inizio ‘800 🥲🥰1 punto
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Come già evidenziato da @FrancoMari si tratta di una moneta molto rara, come peraltro sono tutti i bronzi coniati da Tito in onore del padre divinizzato. I denari sono relativamente comuni, ma in tanti anni di collezionismo di bronzi me ne sono passati davanti solo tre. Per questo mi sembra opportuno, a futura memoria, allegare alla discussione un'immagine immediatamente visibile della moneta in questione, RIC 379 di Tito.1 punto
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@numa numa a me non risulta che la sigillatura dei diamanti sia in declino, anzi proprio il contrario! Gli Istituti di certificazione (perchè tali sono) non hanno alcun interesse a dare gradi di qualità non corrispondenti al vero. Tali Istituti sono GIA, HRD, IGI (Anversa), IGI (Italia) che non commercializzano. Poi ci sono commercianti che sono anche Gemmologi e sigillano in proprio e allora lì tutto può succedere. Ma ci sono anche Gemmologi non commercianti, come il sottoscritto, che operiamo come gli Istituti. Quello che succede in campo numismatico nostrano, secondo il sottoscritto, è tutto da rivedere e normare. I tanto biasimati americani hanno creato una scala di valutazione (Sheldon) con le caratteristiche per ogni grado che tutti i certificatori utilizzano e quindi parlano tutti la stessa lingua e soprattutto esaminano tutti con uno standard strumentale. Io ai Convegni a cui ho partecipato ho notato che i nostri Periti-Commercianti spesso, molto spesso utilizzano una lente 10X! Con tale ingrandimento non esiste più il FDC, perchè ogni tondello comunque presenta dei piccoli segni visibili a quel livello di ingrandimento. Le monete vanno esaminate a occhio nudo, prima e poi al max a 4/5X, come fanno i graders USA. E' per questo che da noi succede che la stessa moneta esaminata da tre periti, riceve tre gradi diversi, perchè ognuno di loro si è creato un proprio modus operandi per la gradazione, spesso pro domo sua (purtroppo!) Lo slab è nato come risultato finale di un processo di certificazione di qualità, per proteggere monete in alta/altissima conservazione e di valore elevato, sicure per maneggiamento, trasporto ecc. (pensate ad un 50 Lire 1854, lo fareste maneggiare senza protezione?). Quindi piaccia o no questa sarà la strada che oramai si è aperta anche in Europa, e d'altronde una moneta slabbata sarà accettata in qualunque paese del mondo, cosa che non accade per le "bullette nostrane", che mi sono sempre rifiutato di usare. Comunque per me rimane il principio che chi vende non deve periziare e chi perizia non deve vendere!1 punto
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Questo è sempre accaduto. Una volta arrivavano per posta i listini e le aste. Si comprava la moneta sulla base di una brutta foto. Anche allora c'erano commercianti che non dichiaravano qualche difetto. Ma questi commercianti venivano eliminati o limitati proprio dalla loro inaffidabilità. Quello che noto io è una certa pigrizia da parte dei collezionisti, che preferiscono stare davanti allo schermo, anzichè muoversi per cercare personalmente un nuovo acquisto. Tant'è che i convegni languono e i circoli pian piano stanno sparendo. In questo modo si perdono tante informazioni che i vecchi collezionisti e commercianti potevano trasmettere alle nuove generazioni. Ora tutti sembrano espertissimi dopo poco tempo che hanno cominciato a collezionare, perchè internet dà questa impressione e manca un confronto. Un vero peccato... E tornando agli slab, pur riconoscendo che si vede buona parte del bordo negli ultimi postati, continuano a non piacermi. # Liberiamo le monete Arka Diligite iustitiam1 punto
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Non male, anche se in questo caso meglio il rovescio del diritto1 punto
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Qui trovi informazioni su questo gettone con le stelline https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GUQ/13 apollonia1 punto
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Grazie per l’interessante spunto di ricerca Dracma. Sperando di non scrivere troppe inesattezze: Mi sono chiesto quanto comune il fenomeno della suberatura potesse essere tra le emissioni incuse della Magna Grecia dato che mi pare un procedimento assai complesso ed ambizioso per un falsario, perciò ho cercato tra le aste degli ultimi anni. Non mi pare, apparentemente, frequente: ho potuto al momento individuare sette esemplari con queste caratteristiche riferibili al periodo in cui tali emissioni presentavano un tondello largo e di conseguenza alquanto sottile, più quattro ulteriori pezzi per Crotone delle serie successive con tondello più stretto e spesso, di questi ultimi aggiungo solo i passaggi in asta. Per eventuali riferimenti ai suberati nella monetazione incusa del sud Italia mi rimetto alla tua competenza. Per Metaponto: Statere Ex CNG eAuction 391/43, grammi 6,67. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=329599 Statere Ex CNG 111/20 (tracce della suberatura visibili sotto ingrandimento) ed ex CNG 109/9 (suberatura non notata), grammi 6,43. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=380842 https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=365009 Per Sibari: Dracma Ex Bertolami eAuction 38/111, grammi 2,57, un buon peso quindi se corretto. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1761&lot=111 Per Crotone: Statere ex CNG eAuction 436/35, ex M&M Deutschland 44/15, grammi 8,03 (un buon peso anche in questo caso se confermato). https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=374229 Statere ex Elsen FPL 218/27, Ex CNG eAuction 293/8 e 436/36, grammi 6,36. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=374230 Statere ex Künker 318/512, grammi 6,52. La suberatura è dubitativa (?), il catalogo riporta la dicitura: “la densità è di 9,22”. In condizioni ambientali “normali” la densità dell’argento oscilla intorno ai 10.5 g/cm³ circa. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=3024&lot=512 A tondello stretto e più spesso: 1-Statere ex CNG eAuction 297/10, grammi 6,08. 2- Statere ex CNG eAuction 279/33 ed ex Sotheby’s del 02-05-1979 lotto 34, grammi 6,43. 3- Statere ex Rauch 86/138, 7,09 grammi. 4- Statere ex Savoca 117BA/13, 6,27 grammi. Per Poseidonia: Statere ex G. Hirsch 314/2236, grammi 6,07. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1202&lot=2236 Per le altre zecche che hanno battuto moneta usando questa tecnica in Magna Grecia nulla al momento tra le vendite recenti, ma posso immaginare siano noti degli esemplari dalla bibliografia di riferimento.1 punto
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Medaglia devozionale ovale, bronzo/ottone, seconda metà del XVII sec., probabile produzione romana - D/ Volto di Gesù verso sx con corona di spine e capo raggiato, anepigrafe. R/ Capo raggiato e velato della Madonna (addolorata) rivolto a sx, anepigrafe. Ciao Borgho1 punto
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Buona Sera A volte può essere utile riguardare appunti e note, ci sono particolari che in certi momenti richiamano l’attenzione e subito dopo sembrano mimetizzarsi, complici l’abitudine e la convinzione di aver rilevato tutto quello che era meritevole di studio. Questa moneta in particolare, che mi ha lasciato perplesso per qualche tempo, era certamente meritevole di maggiore attenzione. La moneta in questione fa parte della collezione dell’American Numismatic Society, proviene dalla collezione di Herbert E. Ives che della A.N.S. è stato anche presidente, autore di uno studio sulla evoluzione stilistica del Fiorino, primo studio moderno in materia. Malgrado l’aspetto, con particolare riferimento al diritto, che a un primo sguardo potrebbe far storcere il naso e ingenerare dubbi, per la sua appartenenza alla collezione Herbert non poteva essere considerata con sufficienza. Della moneta, oltre all’immagine, ho solo il dato del peso indicato essere di 3.51 grammi, non è particolarmente ben coniata, presenta in particolare al diritto una diffusa debolezza di conio e una doppia battitura oltre a piccoli segni di danni. A prima vista l’aspetto delle superfici potrebbe suscitare qualche dubbio. Potrebbe sembrare che nel conio di rovescio di questa moneta ci possa essere la mano di un incisore diverso, si possono invece riconoscere sia al diritto che al rovescio, malgrado la bassa risoluzione, alcune caratteristiche dei punzoni in uso nel periodo. La particolarità della moneta, classificabile secondo il MIR Firenze come 5-1, risulta essere una ulteriore variante dei Fiorini classificati dal Bernocchi ai numeri 359 e 360, è evidente al rovescio, un elemento non da poco, la croce assile appoggiata alla spalla sinistra del Santo presenta (sembra presentare) un solo globetto in luogo dei due usuali per questo tipo (quello che potrebbe sembrare un bisante mal riuscito, dalla sola visione dell’immagine disponibile della moneta, appare come una parte del ciuffo di peli del manto). Sembrerebbe una licenza presa da un diverso incisore chiamato a supportare quello ufficiale per motivi che non possiamo conoscere. L’aspetto del diritto rende difficile (non impossibile) cercare corrispondenze certe del conio di diritto con altri Fiorini del periodo che consentirebbero di “localizzare” anche temporalmente la moneta. Talvolta non è possibile, in particolare quando si prova a ragionare su immagini, magari inadeguate, analizzare compiutamente monete “particolari” come questa. Se fosse apparsa in qualche asta un Fiorino con queste caratteristiche, la prima impressione non sarebbe stata positiva. Mi sono risolto all’unica procedura possibile, consentita dai dati a disposizione, il confronto con altri Fiorini di tipo 5-1 per cercare corrispondenze. L’archivio di immagini di cui dispongo è limitato, molte immagini mi sono state concesse in modo riservato, tra queste un paio di esemplari con lo stesso accoppiamento di coni, malgrado queste limitazioni ho individuato, tra le immagini di cui posso disporre, alcuni Fiorini che presentano lo stesso diritto o lo stesso rovescio separatamente e alcune con lo stesso accoppiamento. Propongo, tra le altre, queste monete: Medesimo rovescio, diverso diritto. Collezione Privata. Peso 3,52 grammi Stesso Accoppiamento di coni. Dall’asta NAC 104 del 16-12-2017. Peso 3,45 grammi Stesso Accoppiamento di coni. Collezione Privata. Peso 3,52 grammi Il confronto tra monete ha consentito di valutare correttamente l’esemplare, coniato con scarsa cura, probabilmente con coni pesantemente usati e usurati, presumo che in questo periodo sia stato raggiunto il massimo della produzione di Fiorini a Firenze. Da notare il diritto della moneta NAC che presenta una frattura di conio. È evidente, confrontando tra loro questi Fiorini, come quello che avevo considerato una parte di ciuffo di pelo del mantello, fosse invece un bisante mal coniato. In effetti nell'ultima immagine è apprezzabile un difetto, seppure in misura minore, nel riempimento del bisante corrispondente. Come ogni metodica che comporti il confronto tra monete, bisogna essere certi di escludere eventuali “cloni” dal confronto. La scelta dei riferimenti deve essere “prudente” escludendo esemplari che non siano al di sopra di ogni sospetto. In effetti anche tutte le monete figlie degli stessi coni potrebbero essere considerate cloni allo stesso modo, specifico “cloni moderni” col fine di truffare i collezionisti, per superare il dubbio. A volte le monete mal coniate si presentano con un aspetto strano, le immagini fotografiche e la scelta delle luci aggiungono ulteriori incertezze, una analisi di questo tipo, con tutti i suoi limiti può in qualche caso aiutare. Cordialità1 punto
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Ciao, son contento anche io per Elena e spero diventi presto una collezionista. Volevo chiedere agli altri se le incrostazioni verdastri possano essere cancro del bronzo o semplici incrostazioni. Ho ancora grosse difficoltà a riconoscerlo. ciao!1 punto
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Queste emissioni, iniziate sotto il regno di Diocleziano/Massimiano e tutte coniate nella zecca di Roma, rimangono in gran parte trascurate dal RIC (non sono neanche menzionate nel RIC VII). Infatti, si dibatte ancora oggi sulla natura stessa di questi oggetti privi di segni di zecca, spesso di bronzo ma anche di oricalco, un metallo più costoso e mai usato per le monete del IV secolo. Tokens, « gettoni votivi » o monete, emessi ogni anno in marzo per il Navigium Isidis, o secondo Lars Ramskold, anche più sporadicamente, almeno sotto Costantino, per certi eventi e anniversari di regno. Questo bronzo fa effettivamente parte delle « serie anonime ». Al rovescio, Arpocrate-Horus, reggendo una cornucopia, porta un dito alla bocca. Se la lettura delle legende è DEO SE-RAPIDI / VOTA P-VBLICA, con questo busto radiato e senza barba (?), un piccolo modius sulla testa, può essere accostato all’esemplare qui sotto di nummus-bible (14 mm) e classificato Alföldi 182, (tavola VI, n°6). https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-96325.htm Non è facile assegnargli una data precisa. Non tutte le monete delle serie anonime sono posteriori alle serie imperiali. E non sono nemmeno collegate in gran parte al regno di Giuliano II com’è suggerito nell’articolo di Alberto Trivero. Anzi, Alfoldi aveva già scoperto alcune identità di conii di rovescio tra le due serie, sopratutto per il regno di Valentiniano I. La difficoltà risiede anche nel fatto che numerosi rovesci sono stati riutilizzati con dritti nuovi da un anno all’altro. Non c’è dubbio che col tempo, questa tolleranza imperiale verso la comunità pagana dell’Urbs venne concessa con sempre maggiore riluttanza. I ritratti imperiali spariscono completamente al dritto dopo il regno di Graziano, sostituiti dai busti di Iside e Serapide. Tuttavia, questi rari oggetti di devozione isiaca, sono stati coniati fino al regno di Teodosio I, e rimangono un testimone numismatico affascinante della resistenza della Roma pagana al cristianesimo. Lo studio di Alföldi, « A Festival of Isis in Rome » che rimane l’opera di riferimento: http://www.constantinethegreatcoins.com/articles/Alfoldi_A_Festival_of_Isis_in_Rome.pdf E l’articolo di Alberto Trivero: http://www.constantinethegreatcoins.com/articles/Trivero_IMISTERI_ISIACI_NEI_VOTA_PVBLICA.pdf1 punto
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Visto che altri amici del forum hanno già esaurientemente provveduto ad identificare la moneta, e a dare consigli sulla pulitura, vorrei solo rallegrarmi con Elena per la sua emozione nel possedere una moneta antica... è una predisposizione al collezionismo...1 punto
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Benvenuta, dovrebbe trattarsi di un Asse emesso sotto Tito dopo la divinizzazione del padre (Vespasiano) raffigurato al dritto dove e troviamo l'inscrizione riporta: DIVUS AVGVSTUS VESPASIANUS. Siamo nel 80-81 DC. Al rovescio AEQVITAS AVGVST. Riferimento Roman Imperial Coniage Volume II Parte I n° 379 (Tito) che la riporta come R2 (Molto Rara). Proverei al più a dargli una spazzolata con uno spazzolino molto delicatamente per poi tamponare le macchie verdi con olio di lino. Sul valore avrei detto anche io quanche decina di euro, se non fosse per la rarità di questa tipologia che potrebbe alzare un pò il suo valore.1 punto
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Ciao, si tratta di un asse dell'imperatore Vespasiano fatto coniare dopo la sua morte, in sua memoria, dal figlio Tito suo successore. È sicuramente autentica. Ti posto foto di una moneta della stessa tipologia con la rappresentazione al rovescio della divinità Aequitas (Equita') ? ANTONIO RIC 3791 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Monaco Anno: 2013 Tiratura: 1.249.131 Condizioni: BB Città: Milano1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Lussemburgo Anno: 2005 Tiratura: 2.769.000 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro EMU Nazione: Lussemburgo Anno: 2009 Tiratura: 825.000 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro Nazione: Lussemburgo Anno: 2006 Tiratura: 2.000.000 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro Nazione: Lussemburgo Anno: 2009 Tiratura: 240.000 Condizioni: BB Città: Milano1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Lituania Anno: 2016 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro cc Nazione: Lituania Anno: 2017 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: Città: Milano1 punto
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ciao a tutti confermate tutte le monete per tutti (per il momento Olanda in sospeso e Malta ancora non pervenuta). grazie Ciao1 punto
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Mas Blanco fa riferimento al tondello fratturato, non al conio fratturato.1 punto
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Buongiorno se permette una battuta.. "non impossibile" per chi ha la sua esperienza. Non sarei mai arrivato da solo ad indentificare lo stesso conio per le monete che ci ha mostrato. Molti particolari, come il globetto staccato dal penduncolo di sinistra, mi suggerivano l'utilizzo di coni differenti. Mi rendo conto che trovandoci di fronte a monete coniate a martello si debbano considerare elementi distintivi diversi, che escludano, nel tentativo di individuare identità di conio, la "mano" (passatemi l'espressione) di chi ha effettivamente realizzato (battuto) la moneta, per concentrare l'attenzione sulle caratteristiche distintive dei coni e sul momento della loro produzione. è una materia difficile, molto difficile.. Lei Ghezzi ha affinato un proprio metodo per individuare identità di conio? Mi perdoni la domanda, mi sento nella posizione di chi deve imparare.. Cercando di contribuire alla discussione aggiungo le immagini dei due fiorini con "ampolla con beccuccio" presenti al Bargello. Le foto sono quello che sono e per quello che si vede escluderei che provengano dallo stesso conio del fiorino che ha originato la discussione. Ma non mi stupirei di essere smentito da occhi più esperti.. seconda immagine1 punto
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Ciao @Lucifugo, mi permetto di darti un consiglio perché penso che come me anche tu sei un neofita quindi ti dico come mi sono regolato io in circa tre anni (tempo da quando mi sono avvicinato alla monetazione romana imperiale) e devo dire che mi sto trovando molto bene. Per acquisire esperienza e capire l'oggetto della nostra passione c'è bisogno prima di studio teorico quindi libri che riguardano la coniazione delle monete, libri storici che ovviamente le contestualizzano ad un determinato periodo e naturalmente uso del web, grandissima risorsa di cui noi oggi possiamo disporre, dove trovare tantissime notizie e sopratutto visionare migliaia di monete che non è come farlo dal vivo, ma comunque aiuta moltissimo(almeno per me ti assicuro che è così). Ultima cosa, ma non meno importante, acquista le tue monete sempre da case d'asta e rivenditori professionali che ti rilasciano quanta più documentazione possibile ma che soprattutto accettano la restituzione della moneta senza se e senza ma, segno questo di serietà e professionalità. Il tempo e la passione che ci animano (vero motore di tutto) faranno il resto e ci permetteranno di non dover dipendere solo ed esclusivamente dal parere di altri ma di farci anche un'idea nostra su quello che acquistiamo, che non mi sembra cosa da poco ?. Concludo con un "ad majora semper" a tutti noi. ANTONIO1 punto
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Buongiorno a tutti, oggi vi presento il mio Mezzo Follaro di Guglielmo Il. Diam.15,5 mm Peso 1,23 g. Riporto brevi note storiche prese da Wikipedia. Guglielmo II detto il Buono Divenuto maggiorenne, Guglielmo venne incoronato re nel dicembre 1171: esercitò il governo affidandosi al ristretto gruppo dei familiares tra i quali un ruolo importante ebbe l'arcivescovo Gualtiero. Di Guglielmo II, rispetto al padre, i cronisti dell'epoca sottolinearono spesso, oltre alla bellezza, la correttezza nell'esercizio delle funzioni ed il rispetto per le leggi ed il popolo, l'istruzione e la mitezza d'indole tutte qualità che gli valsero l'appellativo di Buono. Il re inoltre, riuscì a godere di un periodo di relativa stabilità e riappacificazione nelle relazioni fra le diverse fazioni. Nel 1174 Guglielmo inviò una flotta, guidata da Tancredi conte di Lecce, in aiuto di Amalrico, re cristiano di Gerusalemme, con un'azione dimostrativa contro Alessandria d'Egitto. Negli anni successivi la flotta siciliana effettuò numerose scorrerie sulle coste egizie, senza una particolare strategia di conquista, che valsero l'appellativo di Arcipirata al nuovo amiratus Margarito da Brindisi. Ora continuate voi, magari arricchendo la discussione con note storiche e postando i vostri esemplari. Cosa ne pensate? @Numi 62 @azaad @Rex Sicilia @dareios it @eliodoro @Rocco68 ma anche chiunque altro vorrà dire la sua è ben accetto. Scusate le foto fatte con luce diversa. Appena possibile le rifaccio. Saluti Alberto1 punto
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Quanto leggo sopra, che posso rispettare come opinioni personali, non mi trova invece d’accordo come collezionista. A circostanze non favorevoli la mia natura e’ di adattarmi e si reagire. come collezionista non mi viene in mente di smettere di collezionare perche la pratica degli slab sta invadendo il mercato. Intanto per alcune categorie di monete lo slab e’ inesistente o marginale: le antiche ma anche medioevali e le uniche due slab che mi sono ritrovato ( perche non descritte come tali ) hanno avuto il contenitore distrutto e la moneta liberata. forse sto osando un po’ troppo ma per me lo dlab e’ una moda - che ha i suoi adepti - ma che non conquisterà’ la maggioranza e che ad un certo momento tramonterà’ il discorso invece delle disposizioni normative che sta producendo limitazioni di rilievo al collezionismo nostrano ha ripercussioni piu profonde e soprattutto soluzioni piu’ lente e complesse. E’ una strada piu’ lunga e incerta ma che va percorsa. Alzare le mani serve a poco, occorre ricercare un confronto e un dialogo - ancorche’ difficile - per ripristinare una situazione di equilibrio1 punto
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lorluke nell'apertura della discussione in oggetto,nel suo post,ha scritto quello di cui sopra citato; io sono intervenuto in altre discussioni esprimendomi negativamente verso l'utilizzo degli slab,ma questo punto 3 scritto da lorluke mi ha fatto riflettere e vorrei riflettere insieme a voi: dunque, seguite il mio ragionamento,io perizie estere su monete non ne ho viste,e non so come vengano periziate all'estero le monete,ma so che in Italia una perizia, la più consueta, viene eseguita dal Perito Numismatico inserendo la moneta nella bustina in pvc trasparente a due taschine in cui in una viene situata la moneta chiusa con i rivetti metallici e nell'altra viene inserito il cartoncino in cui vi è scritta la perizia ed anch'esso viene fissato alla bustina con almeno un rivetto metallico,ma ,e qui è importante e ve lo scrivo a lettere maiuscole,NELLA PERIZIA BISOGNA SCRIVERCI ,OLTRE CHE LA MONETA E'AUTENTICA,PESO,DIAMETRO,poi va inserito il metallo che la compone una descrizione,un riferimento ad uno studio che ha citato tale moneta e va inserita anche la firma di chi perizia la moneta. Ragion per cui lo SLAB NON COSTITUISCE PERIZIA!!! Prima,se conferivi una moneta ad una casa d'aste,quest'ultima la toglieva dalla bustina che costituiva perizia poichè ,altrimenti,le foto non venivano bene,ora,le case d'asta accettano il conferimento della moneta in SLAB e la pongono in asta senza verificare peso,diametro,bordo e se la moneta sia EFFETTIVAMENTE autentica .Francamente mi sembra una SOTTOMISSIONE delle case d'asta italiane dinanzi ad un qualcosa che NON COSTITUISCE PERIZIA,dinanzi ad una società estera che ha degli esperti i quali valutano la moneta per la conservazione soggettiva(derivante dall'esperienza degli esperti)del resto anche i Periti Numismatici italiani danno un giudizio sulla conservazione che è soggettivo e si basa sulla propria esperienza Lo SLAB non mostra il bordo della moneta o non tutto,pertanto non lascia studiare,non lascia ammirare la moneta e con lo SLAB non riusciamo a sapere peso e diametro.Per tanto lo SLAB non dovrebbe essere accettato dalle nostre case d'asta italiane perchè non consente di fare foto al meglio,non consente di far ammirare al meglio la moneta che si pone in asta ed,inoltre,la casa d'aste,che dovrebbe,in modo professionale e commerciale(per quanto ho scritto precedentemente) ,promuovere la NUMISMATICA,e non dovrebbe porre in asta la moneta nello SLAB poichè tale involucro fa parte di una ideologia CHE NON CI APPARTIENE. Dovrebbero essere le case d'asta italiane ad "educare"ad un etica della Numismatica che consente di poter ammirare la moneta nei suoi 3 lati e non solo per la conservazione.La concezione dello SLAB non tiene conto degli studiosi i quali hanno anche bisogno di sapere peso e diametro di una moneta. Le ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA ITALIANE dovrebbero appoggiare queste nostre istanze poichè lo SLAB non costituisce PERIZIA(ho spiegato precedentemente il perchè),inoltre i Periti Numismatici italiani ,con l'introduzione degli SLAB sono penalizzati poichè andranno a periziare sempre meno monete SE LA MODA DELLO SLAB PRENDESSE PIEDE,come ,mi sembra,stia accadendo Questo è il mio pensiero,non mi aspetto che tutti lo condividano,ci mancherebbe altro,ma RITENGO CHE LO SLAB NON COSTITUISCA PERIZIA E CIO'MI SEMBRA CHE TUTTI POSSANO ESSERE DI QUESTO PARERE. Per quanto riguarda le case d'asta estere,hanno un'altra etica,non periziano le monete come facciamo noi in Italia e per loro gli SLAB sono,forse,una "manna dal cielo". odjob1 punto
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Finalmente sono riuscito ad acquistare la mia prima moneta etrusca ed oggi mi è arrivata a casa: XX Assi di Populonia, dal peso di 8,09 g. e dal diametro di 20.00 mm. Lo so, non è molto bella, ma dal vivo è migliore, rappresenta un pezzo di storia che amo, ed è quello che al momento le mie finanze si possono permettere (o più precisamente quello che voglio al momento spendere, visti i tempi che viviamo).1 punto
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Moneta etrusca d'argento raffifurante una Gorgone, Populonia, collezione Gasparri Parte del tesoretto di monete etrusche di Populonia della collezione Gasparri ora visibili al Museo Etrusco del borgo1 punto
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Quando questo tornese ha visto la luce era in carica come Vicere' il conte di Lemos. Figura molto vicina a Filippo III sul quale esercitava un certa influenza, non era ben visto da Filippo II che aveva tentato di allontanarlo ma riuscendoci per poco. Non voglio togliere spazio alle monete ma per chi volesse approfondire sul web ci sono interessanti notizie in merito. Aspetto che partecipiate postando i vostri Tornesi, magari di volta in volta aggiungiamo qualcosa di storico. Saluti Alberto1 punto
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taglio: 2 cent paese: cipro anno: 2013 tiratura: 90.000 condizioni: bb+ città: trieste note: NEWS!1 punto
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Questa del Cerbara è stupenda e grande1 punto
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Medaglia databile fine '800 primissimi '900. Medaglia abbastanza comune che , non si trova sempre singolarmente ma nei lotti di medaglie. E' un buon inizio di collezione1 punto
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Questo è il testo reso disponibile su internet Franca Maria Vanni - Le monete nelle carte dell'archivio Gamurrini.pdf1 punto
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Buongiorno. Segnalo la pubblicazione del volume "LA MONETA NAPOLETANA DEI RE DI SPAGNA NEL PERIODO 1503 - 1680" di Pietro Magliocca, Ed. Nomisma. Un tassello importante che si aggiunge alla bibliografia del Regno di Napoli. Può essere già ordinato al seguente link; https://nomisma.bidinside.com/it/sitem/8036/pietro-magliocca-la-moneta-napoletana-dei-/1 punto
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... che mi dite, invece, di questo Quattro Tornesi....appena passato alla Negrini 45 .... a parte la bellezza. La moneta ha fatto 3.100,00 + diritti. Appena uscì l'asta......feci in tempo ad inserirlo nel mio Manuale.1 punto
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