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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/17/22 in tutte le aree

  1. Questo esemplare in bronzo di Taranto (mm. 13; gr. 1,77 ex coll. Italo Vecchi) con protome di ippocampo al D/ e testa di cavallo, TA al R/ passerà a giorni in asta: https://www.sixbid.com/it/roma-numismatics-ltd/9917/vecchi/8526541/calabria-tarentum-ae-13mm-circa?term&orderCol=lot_number&orderDirection=asc&priceFrom&displayMode=large&auctionSessions=&sidebarIsSticky=false Si tratta di una moneta rarissima nota in pochissimi pezzi. Uno di essi faceva parte della collezione del celebre Michael P. Vlasto, che lo pubblicò nel 1899 in uno studio sulle emissioni enee di Taranto (M.P. Vlasto, Les Monnaies de bronze de Tarente, "Journal International d'Archéologie Numismatique", 2, 1899, pp. 1-8, pl. A, 15) Nella scheda dell'esemplare Vlasto ricorda l'esistenza di un ulteriore pezzo nelle raccolte del British Museum : BMC 483 (gr. 1,37) L'esemplare della coll. Vlasto fu successivamente ripubblicato da Ravel (Descriptive Catalogue of The Collection of Tarentine Coins Formed by M.P. Vlasto, Chicago 1977, n. 1849 e pl. LII, 1849: 281-209 a.C.).
    4 punti
  2. Mi trovo concorde con questo intervento che a mio parere ridimensiona un po' gli eccessi di preoccupazione, gli slab sono una delle tante mode che, in special modo in quest'epoca ossessionata dal soldo (purtroppo non in senso numismatico ?), spuntano un giorno si e l'alro pure, tuttavia la suddetta moda non può inficiare il gusto, il piacere e l'utilità del collezionare così come ancor di più la passione per la numismatica che vive ben al di là delle mode commerciali e delle fisse dei collezionisti su conservazioni, certificazioni e rivalutazioni... ci sono interi universi monetari che vivono oltre queste mode, già il solo orizzonte del collezionismo è assai ampio per chi sa guardare e ama spaziare oltre il consueto, non c'è solo il fdc, non c'è solo il Regno e soprattutto non c'è solo l'Italia... io, come sa chi mi legge nel forum, ho smesso ormai da anni di collezionare monete, per lo meno con assiduità, per dedicarmi in maniera più seria e approfondita ai libri di numismatica e storia monetaria ed economica, si tratta di una scelta che non è nata da delusioni, nei miei anni di collezionista mi sono divertito non poco, ma solo ponderata sul fatto che ad un certo punto ho capito che volevo creare un qualcosa che avesse valore culturale, ma con le monete sono troppo dispersivo e non ho le risorse per creare un insieme di valore scientifico e culturale serio, cosa che invece mi sta riuscendo con i libri, tuttavia non ho perso del tutto il gusto del comprare monete ogni tanto, solo che grazie a tutti i libri che leggo ho scoperto mondi nuovi e suggestivi, in particolare quello delle medaglie e delle monete orientali, mondi anche più lontani dal clamore e dal fervore più mercantile del collezionismo e che mi consentono uno sguardo più distaccato dalle tante mode che vanno e vengono, la numismatica può tranquillamente andare oltre, come anche un collezionismo più legato al piacere e allo studio che al mercato...
    4 punti
  3. Dico pure la mia sapendo che è un punto di vista fin troppo romantico. Per me le monete sono, in primis, oggetti archeologici che hanno non solo una storia scientifica ma una storia "umana", di vita. Qualcuno ha preparato un tondello, qualcun'altro l'ha scaldato, poi battuto (parlo delle antiche). Ma non solo. Le monete sono passate di mano in mano di gente comune, di soldati, di commercianti, di schiavi e prostitute. Anche quelle che quasi non hanno circolato sono state riposte da qualcuno in un contenitore poi nascosto per qualche motivo. Basterebbe solo questo per farci correre la fantasia a quali eventi abbiano indotto ad una tale azione. Per me, ex archeologo, che ne ha scavate tante (tutti scavi scientifici, ovviamente), un obbrobrio illeggibile ed incrostato trovato in una ciotolina posta a misero corredo di una fanciulla morta 2200 anni fa in età estremamente giovane con il bimbo che portava in grembo da un'emozione di molto superiore ad un aureo in vetrina. (si, sono conscio dei miei problemi) E poi... come è possibile leggere la moneta correttamente, studiarla, vederne tutti i particolari se non in mano con il lentino? E pesarla? e catalogarla (visto le catalogazioni che fanno certe case d'asta)? Penso che le monete siano da rispettare. Tutte. Ma questo non significa seppellirle in bare di plastica per farne dei meri investimenti impersonali e quasi intangibili. Tanto vale riempire un wallet di bitcoin.
    4 punti
  4. Buongiorno a tutti, oggi vi presento il mio Mezzo Follaro di Guglielmo Il. Diam.15,5 mm Peso 1,23 g. Riporto brevi note storiche prese da Wikipedia. Guglielmo II detto il Buono Divenuto maggiorenne, Guglielmo venne incoronato re nel dicembre 1171: esercitò il governo affidandosi al ristretto gruppo dei familiares tra i quali un ruolo importante ebbe l'arcivescovo Gualtiero. Di Guglielmo II, rispetto al padre, i cronisti dell'epoca sottolinearono spesso, oltre alla bellezza, la correttezza nell'esercizio delle funzioni ed il rispetto per le leggi ed il popolo, l'istruzione e la mitezza d'indole tutte qualità che gli valsero l'appellativo di Buono. Il re inoltre, riuscì a godere di un periodo di relativa stabilità e riappacificazione nelle relazioni fra le diverse fazioni. Nel 1174 Guglielmo inviò una flotta, guidata da Tancredi conte di Lecce, in aiuto di Amalrico, re cristiano di Gerusalemme, con un'azione dimostrativa contro Alessandria d'Egitto. Negli anni successivi la flotta siciliana effettuò numerose scorrerie sulle coste egizie, senza una particolare strategia di conquista, che valsero l'appellativo di Arcipirata al nuovo amiratus Margarito da Brindisi. Ora continuate voi, magari arricchendo la discussione con note storiche e postando i vostri esemplari. Cosa ne pensate? @Numi 62 @azaad @Rex Sicilia @dareios it @eliodoro @Rocco68 ma anche chiunque altro vorrà dire la sua è ben accetto. Scusate le foto fatte con luce diversa. Appena possibile le rifaccio. Saluti Alberto
    3 punti
  5. Allego foto del mio. Saluti
    3 punti
  6. Mi dicono che la chiusura in scatola dei diamanti sta rapidamente calando. Proprio per le imprecisioni e le truffe nella valutazione. Quindi non dispererei sulla possibilità di una situazione simile nelle monete. Per quanto riguarda il resto sono d'accordo con @numa numa. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  7. Vorrei premettere che quando ero uno studente non ho mai aderito ad uno sciopero o ad una manifestazione , figuriamoci ad atti illegali quali occupazioni o similia; e per questo ero canzonato bonariamente come "krumiro". Tuttavia ho sempre rispettato il pensiero e il diritto di critica dei miei colleghi! Oggi vedendo quelle tristi immagini di studenti poco più che ragazzini pestati dalla polizia , come fossero delinquenti, mi si stringe il cuore e la rabbia mi sale: dov'erano quei coraggiosi quando i veri delinquenti assaltavano la sede della CGIL? O quando stupravano delle ragazzine a Capodanno? Un abbraccio forte a quei ragazzi coraggiosi , che hanno la sola colpa di aver osato criticare quella stupida normativa sull'alternanza scuola-lavoro grazie alla quale un giovane è pure morto! Prima di spedire i ragazzi nei posti di lavoro gratis, bisognerebbe proteggerli per davvero! https://altreconomia.it/studenti-picchiati-dalla-polizia-e-uno-scandalo-che-nessuno-chieda-spiegazioni/ https://www.editorialedomani.it/politica/italia/studenti-manganellati-polizia-r4x60sfl?amp=1 https://www.google.com/amp/s/www.ildigitale.it/studenti-picchiati-dalla-polizia-scuola-lavoro/%3famp https://www.google.com/amp/s/amp.torinotoday.it/video/scontri-studenti-polizia-video-testimonianze.html
    2 punti
  8. 1953. Prima serie di "Maundy Money" Tiratura 1025 serie . Ovviamente Rara.
    2 punti
  9. Quanto leggo sopra, che posso rispettare come opinioni personali, non mi trova invece d’accordo come collezionista. A circostanze non favorevoli la mia natura e’ di adattarmi e si reagire. come collezionista non mi viene in mente di smettere di collezionare perche la pratica degli slab sta invadendo il mercato. Intanto per alcune categorie di monete lo slab e’ inesistente o marginale: le antiche ma anche medioevali e le uniche due slab che mi sono ritrovato ( perche non descritte come tali ) hanno avuto il contenitore distrutto e la moneta liberata. forse sto osando un po’ troppo ma per me lo dlab e’ una moda - che ha i suoi adepti - ma che non conquisterà’ la maggioranza e che ad un certo momento tramonterà’ il discorso invece delle disposizioni normative che sta producendo limitazioni di rilievo al collezionismo nostrano ha ripercussioni piu profonde e soprattutto soluzioni piu’ lente e complesse. E’ una strada piu’ lunga e incerta ma che va percorsa. Alzare le mani serve a poco, occorre ricercare un confronto e un dialogo - ancorche’ difficile - per ripristinare una situazione di equilibrio
    2 punti
  10. Mi sono piacevolmente ritrovato a leggere questa discussione di @Ianva e condivido il mio falso d'epoca di una Piastra del 1834 su cui si notano i segni di saggiatura con i denti ! Addirittura con pezzettini di dente rimasti dentro. spero di aver soddisfatto la tua curiosità. Un caro saluto, Rocco.
    2 punti
  11. Buona giornata Decisamente si! Se la scatola non è conservata "sotto vuoto", ma in ambiente "normale", è solo questione di tempo e di condizioni atmosferiche e qualche danno si crea. Se sei vicino al mare/laguna, la salsedine presente nell'aria umida farà da acceleratore, molto meno se sei in ambiente asciutto, magari a 2.000 m sul l/m; se sei in prossimità di un industria chimica .... aiuto! Non è comunque un danno che si crea in un paio di giorni ... dipende da dove è conservata la scatola. Ciò che si crea tra metalli differenti, tra loro accostati, sono le così dette "correnti vaganti o galvaniche", cioè piccole correnti elettriche che vanno da un metallo all'altro corrodendo quello più "morbido". Se fossero monete rare e/o comunque di valore, consiglio di separarle; se fossero monete comunissime (quelle che si comprano a peso) e magari già compromesse, non mi straccerei le vesti. saluti luciano
    2 punti
  12. Segnalo un grosso di Enrico Dandolo in conservazione eccezionale alla prossima asta di Numismatica Ranieri...e' tanto bello che hanno dovuto imprigionarlo...
    2 punti
  13. Ciao a Tutti, Quando ho visto l'esemplare proposto da Sincona sono rimasto spiazzato e sorpreso non tanto perché ero di fronte ad un "APPARENTEMENTE" inedito ( ne ho evidenziati a decine inediti di S.V.) ma perché non mi sarei MAI ASPETTATO una data sbagliata per ricordare un evento storico che sarà ricordato solo in quell'anno.............. Devo anche dire che sto ancora "studiando" questo "APPARENTEMENTE INEDITO" (sapete tutti quanto mi è cara questa tematica) e l'unica spiegazione che ad ora riesco darmi è che ci sia stato un errore in Zecca approntando il Rovescio di Paolo IV datato anziché quello senza data...... Errore probabilmente tempestivamente corretto visto che altri esemplari non sono stati censiti neppure dal CNI dove i compilatori della prestigiosa opera Numismatica hanno censito Tutte le ribattiture e punteggiatura possibili..... Vorrei vederla in mano, soprattutto il bordo....esaminare la "fattura" della moneta in quanto ho avuto la fortuna di conoscere tutti gli accoppiamenti noti di questo testone x Ancona...... Daniele
    2 punti
  14. Buon Giorno, non ritengo in assoluto accettabile l’uso della violenza, particolarmente quando la controparte è in evidente condizione di inferiorità, non ci sono rischi di incolumità per le persone e sono disponibili senza rischi per le forze dell’ordine alternative certamente più consone alla situazione. Se gli studenti, che evidenziano una situazione certamente critica e per certi aspetti, malgrado tutti i “papiri” formalmente ineccepibili, fuori controllo, manifestano, forse sarebbe logico valutarne le ragioni. Se lo Stato si comporta in qualche modo come i teppisti non ci fa una bella figura, ritengo che il fine tra persone civili non giustifichi mai i mezzi. I danni li pagherebbero nel caso i genitori dei teppisti minorenni. Questo è un argomento serio, non si tratta di proteste per un richiamo a qualcuno che a scuola invece di seguire le lezioni si faceva i “selfie”. Detto questo, ho un’età che mi ha risparmiato questa situazione, ai tempi il mattino seguivo le lezioni, il pomeriggio lavoravo da dipendente. Questo per tutti gli anni delle superiori e oltre. Sono stato e sono imprenditore con dipendenti, sono da sempre contrario agli stage gratuiti e al sistema scuola lavoro impostato nei termini attuali. Sulla carta ottimo, nella pratica, sorvoliamo. Chi lavora deve essere pagato, la formazione ha dei costi molto alti per le aziende, la presenza di minorenni sui luoghi di lavoro presenta, a meno non si tratti di lavoro di ufficio, profili di rischio elevati. Ho avuto e formato dipendenti minorenni, in funzione dell’inserimento in organico, erano dipendenti ed erano regolarmente pagati. Questo al di fuori da qualsiasi orientamento politico, se è formazione legata all’ambito scolastico, il “tutor” che segue ed è responsabile degli studenti lo “fornisce” la scuola; l’azienda predispone il documento di valutazione dei rischi per interferenza, organizza la collaborazione con il “tutor” e consente la formazione. Può essere mi sia sempre sbagliato. Cordialità
    2 punti
  15. Tutti noi nel frugare le ciotole nei nostri amati mercatini ci siamo spesso imbattuti in monetine con l'effige della Regina Elisabetta II provenienti dai più disparati angoli del globo. Canada, Australia, Nuova Zelanda e poi mete via via più esotiche come ad esempio le Bahamas, il Belize, la Southern Rhodesia.. Pochi regnanti, nella storia dell'uomo, hanno visto circolare la propria immagine in così numerosi paesi del mondo e per un periodo di tempo tanto lungo. Pertanto, attraverso questa discussione mi piacerebbe vedere una carrellata di queste monete; mi sembra un bel modo per ricordare la sovrana appena scomparsa e per fare un giro virtuale intorno al globo. Uniche regole: le monete postate devono far parte della vostra collezione e devono presentare l'effige della Regina Elisabetta II..poi se volete aggiungere una breve descrizione ancora meglio...?
    1 punto
  16. Buongiorno, apro questa discussione come critica aperta, una sorta di "J'accuse", nei confronti di quella che ritengo una vera e propria piaga che sta progressivamente danneggiando il mondo del collezionismo numismatico. Una moda nata oltreoceano che, ultimamente, sta dilagando in maniera sempre più aggressiva anche qui in Europa. Sto parlando, ovviamente, della mania nel sigillare ermeticamente monete, medaglie e banconote in quelle odiose scatolette di plastica. Dall'antica Grecia ai giorni nostri, la frenesia "slabbatoria", ormai, non conosce più alcun limite. So che questo tema è già stato toccato in diverse occasioni qui sul forum ma gradirei che venisse finalmente affrontato in maniera sistematica. Siccome non è mia intenzione apparire come il classico bigotto reazionario non aperto alle novità, argomenterò le mie critiche mostrando alcune delle maggiori criticità insite in questo sistema malato. Ovviamente, mi concentrerò sulle due principali compagnie di slab-coin (ovvero NGC e PCGS), trascurando realtà emergenti come CCG e GENI. 1. La plastica nasconde meglio i graffi In un momento storico in cui si guarda veramente al capello e in cui un singolo segnetto può spostare il valore di un determinato esemplare anche di diverse migliaia di euro, la plastica impedisce di valutare correttamente tutti i singoli dettagli. Spesso, infatti, non si riesce a capire se gli hairlines che si intravedono sono effettivamente sulla moneta o sulla plastica dello slab. In questi casi, almeno per quel che mi riguarda, non riesco proprio a concedere il beneficio del dubbio. 2. Bordo e contorno non possono essere esaminati Forse si tratta del lato negativo peggiore. Purtroppo, in molti casi la visione del contorno è tutt'altro che secondaria nel valutare un determinato esemplare. Ad esempio, ultimamente mi è capitato di vedere sempre più medaglie napoleoniche sigillate. Ebbene, questo è un problema serio perché impedisce di distinguere gli esemplari coevi dalle riconiazioni postume, nelle quali veniva impressa una sigla e/o un simbolo proprio sul taglio. Ovviamente, il valore economico e il relativo interesse collezionistico si riduce molto nel caso in cui tale punzonatura fosse presente... Altri casi in cui la visione del bordo può rivelarsi determinante per stabilire la genuinità o meno del pezzo sono certamente le monetazioni dell'antica Grecia, Roma repubblicana e imperiale per la presenza o meno di codoli di fusione. Inoltre, nascondendo il bordo, è impossibile valutare la presenza di colpetti più o meno invasivi che, naturalmente, incidono sul valore dell'esemplare. 3. Il peso non è dato da sapere Anche questo dato, essenziale in molti casi, è evidentemente un lusso per gli americani. A volte viene riportato il peso ma, spesso, si tratta semplicemente di un copia-incolla del valore di riferimento presente nel catalogo. 4. Foto di pessima qualità Non so voi, ma a me è capitato diverse volte di essere interessato ad una moneta chiusa in slab (anche perché ormai spopolano). Ovviamente le case d'asta fanno quel che possono nel fotografare siffatte "plasticosità" e, giustamente, riportano quasi sempre il codice per permettere di verificare sul rispettivo sito di coin-grading che tutto sia in regola (dato che girano anche slab contraffatti...). Andando sul sito Internet e cercando la moneta, in certi casi manca proprio la foto ed è riportata solamente la descrizione dell'esemplare. In altri casi, la foto c'è ma è scattata in maniera tale da esaltare la patina sgargiante e non permettere di valutare realmente lo stato di conservazione del pezzo. E così, può capitare che, tra casa d'aste e compagnia di slab, non vi sia una singola foto all'altezza... 5. Il mistero dei punteggi Forse il problema minore per chi valuta le monete per quel che sono, senza basarsi su ciò che dice lo slab. Tuttavia, è evidente che gran parte del successo di queste scatolette derivi dalla fiducia incondizionata che nutrono tante persone (investitori, collezionisti impreparati, ecc.) in giro per il mondo. Così un punto in più o in meno può spostare migliaia di euro anche se, magari, non cambia nulla in concreto. Addirittura, in alcuni casi, mi è capitato di vedere monete con punteggi più bassi messe meglio, almeno dal colpo d'occhio (dato che una valutazione a 360° è impossibile), rispetto ad esemplari con valutazioni migliori. Non entro troppo nel dettaglio di ciò che sta dietro all'attribuzione di tali punteggi, ma ci sarebbe molto da dire tra servizi di re-grading (in cui si spedisce una moneta chiusa con punteggio X e ti ritorna con punteggio uguale o, addirittura, maggiore ma mai inferiore!) e chiara inflazione dei punteggi (tanto che per le napoleoniche, anni fa, il MS65 era il massimo raggiungibile mentre adesso vedo MS66 e MS67 come se piovessero...). Ebbene, queste sono le prime 5 criticità che mi sono venute in mente e che, quasi certamente, non sono le uniche. Mi piacerebbe molto leggere la vostra opinione in merito e, magari, sentire se c'è qualcuno che ama queste scatolette, anche per avere un confronto.
    1 punto
  17. E' appena apparso in asta SINCONA 80 (25-27 ott. 2022) un testone di Sede Vacante 1559 per la zecca di Ancona. La moneta, dopo alcuni controlli, risulterebbe inedita, anche se presenta una evidente anomalia di datazione. https://www.sixbid.com/it/sincona-ag/9947/italien/8567028/italien-vatikan-kirchenstaat Al D/ lo stemma a targa del Card. Guido Ascanio Sforza inquartato con lo stemma farnese, CNI 1, Muntoni 6 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SVGASA/1 al R/ San Pietro in trono con in legenda S PETRVS A POSTOLVS in esergo AN segno zecca CO . La particolarità consiste nel fatto che ai lati del Pontefice ci sia la data 15__58 . Il conio è lo stesso del testone di Paolo IV , CNI 29, Muntoni 34 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PAOIVA/4 Non ne ho evidenza da alcuna parte. Che mi dite?
    1 punto
  18. Spesso su questo forum si è discusso sulle monete di Poseidonia, sia incuse che a doppio rilievo, e delle loro specificità sul piano tecnico, tipologico, epigrafico, ecc. Uno dei dibattiti a mio avviso più interessanti - e alquanto vivace - ha riguardato le serie studiate in modo analitico dal Noe (MN V, 1952, 9-19) e successivamente dal Kraay (AMSMG VIII, 1967, 113 ss.), contrassegnate da lettere alfabetiche in successione a cui si affiancherebbe un ulteriore gruppo con simbolo della conchiglia al R/. https://www.lamoneta.it/topic/147371-didrachme-poseidonia-asta-gorny-7-marzo/page/2/#! Esemplificazione delle serie: Serie con successione alfabetica (CNG-Triton XXII, 2019, 59) Serie con conchiglia al R/ (London, BM 1947-0406.49) Prendendo spunto da questa discussione sto portando avanti un riesame di queste emissioni, analizzate per sequenza di conii da L. Brousseau (nella sua tesi consultabile in rete) e basandomi anche sul più recente volume di Cantilena-Carbone (Poseidonia-Paestum e la sua moneta, Paestum 2015) e sul contributo di F. De Luca (Alphabetical numbering and numerical progressions on drachms and Massalia’s small bronze coins, "Omni", 11, 7/2017, 74 ss.). Considerata la rarità di molte serie contrassegnate da lettere alfabetiche, documentate da un unico esemplare, sarei grato a chiunque volesse contribuire con osservazioni sull'argomento e/o attraverso la segnalazione di eventuali pezzi della serie con lettere in proprio possesso (anche tramite MP), che rappresenterebbero un prezioso e valido aiuto per la ricerca. Il lavoro, come ho sempre fatto, verrà inserito nell'antologia numismatica e messo a disposizione di tutti gli utenti , che ringrazio in anticipo.
    1 punto
  19. https://www.wsj.com/video/series/wsj-explains/a-king-charles-coin-not-so-fast/D58A97DA-8F34-472B-988D-F14BA6760EA9?mod=hp_lead_pos5 A King Charles Coin? Not So Fast.Why Queen Elizabeth’s Portrait Will Remain on Most U.K. Currency
    1 punto
  20. Buongiorno a tutti. Amerei avere il vostro parere a proposito di questo quarto di grosso III tipo di Carlo II entrato fa poco tempo nella mia collezione. Sul dritto, consumo o debolezza di coniatura?
    1 punto
  21. Non commento l’introduzione della categoria SUP, che mi lascia come mi trova, anche se oggettivamente non ne trovo utilità neanch’io. Per l’incremento sensibile delle quotazioni FDC invece, il buon Fabio non ha fatto altro che adeguarsi alla realtà del mercato.
    1 punto
  22. Esemplare appartenente all'ultima fase della monetazione incusa cauloniate (Noe, gruppo D, n. 60). Un esemplare tratto dagli stessi conii è stato venduto dalla CNG e correttamente datato al 475-70, ossia immediatamente prima del passaggio alla coniazione a doppio rilievo. https://www.acsearch.info/search.html?id=34507 Come spesso accade bisognerebbe prestare maggiore attenzione alla cronologia dei pezzi. La datazione proposta da Myntauktioner pone un termine iniziale eccessivamente alto (550), considerato che la zecca di Caulonia comincia ad emetter moneta non prima del 530/20 a.C. e che l'esemplare è tra gli ultimi coniati ad incuso.
    1 punto
  23. E poi da quando in qua ad Haiti si scrive in giapponese? ?
    1 punto
  24. L'alternanza scuola lavoro all'italiana è un abominio che va estirpato il prima possibile. Se concettualmente è condivisibile come idea la sua attuazione pratica è un vero disastro umano e sociale. Non si può obbligare nessuna persona a fare un lavoro NON RETRIBUITO e SENZA RIMBORSO SPESE con il pretesto di una "fantomatica" formazione e questo vale sia per i ragazzi dell'alternanza scuola lavoro sia per gli universitari obbligati ai tirocini curricolari prima (porto ad esempio degli allievi infermieri negli ospedali che in alcune realtà universitarie fanno anche i turni di notte...ma mi risulta che chi prima chi dopo un po' tutte le categorie universitarie siano costrette a vario titolo) e sbeffeggiati poi con ridicole proposte di tirocini extra-curricolare da 500/600 Euro una volta che si è già laureati (e per quanto riguarda le professioni sanitarie si è già professionisti avendo superato un esame di Stato e si è pure iscritti ad un ordine e ad albo quindi non si capisce che ulteriore tirocinio dovrebbe fare una persona ma ok...) A questo punto una provocazione: perchè non trovare un pretesto qualsiasi per condannare tutti i ragazzi dai 16 ai 19 anni a 2-3 mesi di servizi sociali...??? Dai, tanto qualcosa si trova sicuro... Mica saranno così virtuosi... Li si segue al sabato sera... Taaaac. Arresto condanna per direttissima e servizi sociali in base al percorso di studio. Fatto. Un giusto motivo per sfruttare il lavoro.... Scusate per RIEDUCARE questi ragazzi attraverso il lavoro e poi se qualcuno muore schiacciato in qualche fabbrica: "Beh è morto mentre scontava la pena a 3 mesi per........". Giusto. Capita. Nessuna pietà per i delinquenti. Ineccepibile... Oddio però ripensandoci l'alternanza scuola lavoro è veramente eccezionale come istituto: è veramente formativo! Mette subito in chiaro agli studenti e senza tanti fronzoli come sarà il loro futuro lavorativo in Italia: precario, poco remunerato e se va bene uno dei 1200 morti all'anno sul lavoro sarà il loro collega e se va male..........beh. Peccato. Condoglianze... PS Scusate, ma le notizie di queste giovani vittime mi fanno incazzare veramente tantissimo
    1 punto
  25. Se sono del 1899 sono prima che nascesse...
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  26. Bagattino di Reggio Emilia per Ercole I d'Este. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ERIRE/3 Mario
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  27. Ciao. È un gettone medievale francese tipo tre gigli nello scudo/quattro trifogli. apollonia
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  28. Dramma della Lega tessalica, tarda metà del II secondo a. C. Al dritto la testa laureata di Apollo con il monogramma del magistrato (EY) dietro il collo. Al rovescio la scritta ΘEΣΣA-ΛΩN (del Tessali) e Atena Itonia che avanza a destra, brandendo la lancia e tenendo lo scudo sul braccio; nel campo centrale il nome del magistrato Φ-Ο. Riferimenti: BCD Thessaly II 823; HGC 4, 213. Tondello irregolare, penso per il distacco di qualche frammento come dimostra il peso inferiore a 4 g. apollonia
    1 punto
  29. Grazie @ARES III per il tuo intervento ho rimediato all'errore, a volte la fretta può creare malintesi.
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  30. Nei portafogli degli istituzionali no in quelli di privati che diversificano i propri asset investendo ‘anche’ in monete si diciamo poi che sono soprattutto i collezionisti USA che - da sempre attenti al soldo anche quando comprano per passione - si lasciano guidare - o meglio subiscono - l’influenza di commercianti molto abili a guidare il metcato imponendo mode/usi ( quali appunto gli slab) e orientando scelte e collezioni
    1 punto
  31. È un fenomeno tutt’altro che sorprendente visto che ormai nei portafogli degli investitori istituzionali e nelle gestioni dei patrimoni privati le monete belle e rare entrano regolarmente, purché appunto inscatolate e, tranne casi di esemplari di grande rarità, purché almeno MS62 o superiori. È un fenomeno tutt’altro che positivo per tutti gli aspetti che caratterizzano la nostra comune passione, non ultimo condizionare verso l’alto i prezzi dei FDC. E’ un fenomeno contro il quale nessuno di noi può fare assolutamente nulla. La cultura americana di rendere tutto commerciale e basta ormai prevale, come cantava Eugenio Finardi in una sua famosa canzone degli anni 80 ? È un fenomeno che, a mio parere, continuerà e anzi si accentuerà ulteriormente. Non ci resta che munirci di tenaglie capaci ?
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  32. I testoni di sede vacante 1559 sono stati battuti utilizzando al R/ i coni di Paolo IV senza data. E' quindi possibile che per errore o per necessità, senza dover predisporre un nuovo conio, sia stato utilizzato quello con data 1558. Non mi stupirei se un domani potesse venir fuori una moneta con il conio del 1557. D'altra parte questa anomalia non è unica. Porto ad esempio un testone di Gregorio XIII per Ancona in cui troviamo al D/ la data 1582 ed al R/ 1584. Anche in questo caso, per errore o per mera necessità è stato utilizzato un conio al momento disponibile. Gli esemplari conosciuti sono pochissimi.
    1 punto
  33. Ma no, ti sbagli sicuramente: è sulla baia, la offrono alla modica cifra di 1.200€, il materiale è ignoto, è realizzata in modo grossolano, è pure rotta,...credo pure ti diano una garanzia falsa...cosa vogliamo di più! Per me se non è un affare pazzesco questo (perché se la prendi ti mettono una camicetta bianca con i lacci) allora non so cosa lo sia.
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  34. Non va dimenticato poi, tra le veneziane, il "Grossetto per navigar", moneta esplicitamente creata per essere spesa in oriente; di seguito un mio scritto apparso sul "Gazzettino di Quelli del Cordusio" del sett. 2017. “GROSSETTO PER NAVIGAR” moneta veneziana creata per speculare in Oriente “Madonna col Bambino, Angeli, i Santi Marco e Agostino e il doge Agostino Barbarigo” 1488 di Giovanni Bellini Chiesa di San Pietro Martire, Murano. Sotto il dogato di Agostino Barbarigo (1486-1501), la Serenissima Repubblica di Venezia vede delinearsi all'orizzonte non poche minacce; il periodo di pace di cui ha goduto dopo la morte del Doge Francesco Foscari va infatti tramontando. Dopo le tante guerre combattute sotto il dogato del Foscari, la Repubblica ha beneficiato di un trentennio di sostanziale calma; si è goduta i frutti di quelle battaglie e la sua riconosciuta arte diplomatica gli ha permesso di consolidare la sua potenza commerciale; ha accresciuto il “dominio da Tera” ed il “dominio da Mar” è stato preservato dalle incursioni dei turchi. Nonostante la perdita di Costantinopoli e del suo importantissimo mercato, perché conquistata dai turchi nel 1453, il commercio è florido e le navi, protette dal vessillo marciano, solcano le rotte ormai consolidate, per rifornire di merci il mercato veneziano ed europeo. L'Adriatico, tenacemente considerato il proprio golfo, è efficacemente controllato e caparbiamente “sposato” ogni anno nel giorno della sensa. Dopo poco tempo dalla sua elezione, come ai tempi del Doge Foscari, anche Agostino Barbarigo deve misurarsi in conflitti, sia diplomatici, sia militari, che tornano a pesare in maniera esorbitante sulle casse dello Stato. Mentre il primo si trovava a gestire una espansione del dominio veneziano verso la terraferma, confrontandosi con gli Stati italiani di confine, il Barbarigo deve reggere il timone della Repubblica in una situazione che, per la prima volta, coinvolge diversi Stati europei, di ben diversa caratura. Sorvolando sui tanti conflitti che interessano Venezia sotto il suo dogato, informazioni facilmente reperibili in rete, ci preme evidenziare uno degli aspetti numismatici che hanno caratterizzato questo lungo periodo di dogato. E' un periodo, questo ultimo quarto del XV secolo, che vede una coniazione abbondantissima di monete d'argento; soprattutto “mocenighi” (Lira o 20 soldi) e “marcelli” (½ Lira o 10 soldi) e ciò è dovuto alla cospicua quantità di metallo che i mercanti tedeschi portano a Venezia. Le monete coniate sotto il dogato del Barbarigo si distinguono perché ben eseguite e l'iconografia è ben curata grazie al fatto che, nella zecca, operano veri artisti del bulino del calibro di Vettore Camelio e Alessandro Leopardi. Non c'è asta numismatica che comprenda la monetazione veneziana, che non includa qualche esemplare delle suddette monete; ciò indica inequivocabilmente che la loro produzione è stata cospicua. Mocenigo (Lira o 20 soldi) – Asta Picena nr. 1, 404 - gr. 6,46 Marcello ( ½ Lira o 10 soldi) – Asta Ranieri nr. 3, 351 – gr. 3,22 Ai tempi del Doge Agostino Barbarigo, vigeva ancora la legge del 16 febbraio 1474, con la quale si era imposto che dell'argento importato fosse obbligatorio riservarne un quarto per trasformarlo in moneta, mentre i rimanenti tre quarti dovessero essere trasformati in “pezze per navigare”, cioè in verghe bollate con il sigillo di San Marco, che ne certificasse la bontà e finezza e che servissero per il commercio in Oriente, dove erano particolarmente apprezzate. Poteva altresì avvenire che ai banchieri più importanti, quelli ai quali la Signoria si rivolgeva per essere sovvenzionata, quelli chiamati “benemeriti” perché sempre pronti a prestare soldi per le pubbliche necessità e per le spese di guerra, concedesse una maggior disponibilità di moneta, così che potessero, a loro volta, rifornire di questa i mercanti più qualificati che commerciavano con l'Oriente e che li usavano al posto delle verghe d'argento. Questo però comporta, a lungo andare, una distrazione di “mocenighi” e “marcelli” dal precipuo loro uso nel dominio; esportandoli certamente non sarebbero tornati a Venezia, ma sarebbero stati fusi per ricavarne moneta locale. Il Consiglio dei X, constatata questa emorragia di buone monete d'argento e la conseguente penuria di circolante, con una terminazione del 23 agosto 1497, concede ai cittadini ed ai mercanti di portare argento in zecca per farne moneta e reitera la concessione anche successivamente, il 16 marzo 1498, invitandoli ancora a portare argento; questa volta, però, specifica la quantità necessaria: 6.000 marche (ca. Kg. 1.430) e l'uso che se ne vuole fare: coniare “grossetti”, in ragione di 165 pezzi per marca, cioè di gr. 1,44 l'uno. Ma di quale “grossetto” si sta parlando? L'ultima moneta coniata alla quale è stato attribuito il medesimo nome è quella coniata circa trent'anni prima, sotto il dogato di Cristoforo Moro, peraltro in quantità estremamente esigua e non solo, anche il suo peso era più basso di ca. gr. 0,04, pur avendo mantenuto il medesimo titolo di 949/1000. Qual'è il motivo di questa coniazione estemporanea? La deliberazione, in proposito, è estremamente succinta; viene scritto unicamente che il tipo deve essere deciso dal Doge, dalla Signoria e dai Capi del Consiglio dei X e che l'uso di questa moneta è: “sit pro navigando tantum”. Inspiegabile anche per il Papadopoli, che però trova una parziale giustificazione nei diarii di Marin Sanudo; quest'ultimo infatti scrive: “ancora preseno a dì ….... nel dito consejo di X con la zonta, di far in zecha marche d'arzento 6000 in grossi di valuta di soldi 4 ½ l'uno per Levante, zoè a condur con le galie, maxime in Alexandria, dove vanno a l'anno grandissima quantità di arzenti. Et questo feno acciò li marcelli et mocenigi non andasseno fuora di la terra, et questi de lì corerano per soldi 5 l'uno chome fa li maidini. Et cussì fo facti li dici grossi, acciò con le galie potesseno andar, et come sara facti, quello sarà suso scrito noterò” (M. Sanudo, tomo I, col. 903) Grazie al Sanudo la nebbia che avvolge questa moneta viene in parte sollevata; sappiamo così che questo grosso non è coniato perché circoli nel dominio, non deve avere alcuna correlazione di peso e valore con i “Mocenighi” od i “Marcelli”, ed in generale con nessun'altra moneta veneziana, ma deve essere usato solo per il commercio in Oriente, soprattutto verso Alessandria, in sostituzione delle verghe o pezze d'argento, dei “Mocenighi” e dei “Marcelli”, così che questi non vengano più esportati. Ci viene detto anche che, una volta arrivato in Levante, deve correre al valore di 5 soldi al pari dei “Maidini” e non al valore di 4 ½ soldi citato nella deliberazione che ne ha determinato la creazione; ci troviamo quindi inequivocabilmente di fronte ad una operazione meramente speculativa, che comporta un guadagno di ½ soldo per ogni grosso. Conosciamo meglio questa moneta, la cui emissione è stata decisa dal Consiglio dei X, i cui Capi, congiuntamente al Doge ed alla Serenissima ne hanno anche deciso l'iconografia. Grossetto per navigar – forum Lamoneta.it, Andrea Paolucci 23/02/2009 D/ • AVG • BARBA in esergo DICO; San Marco in piedi porge il vessillo con banderuola a destra al Doge genuflesso, lungo l'asta DVX, dietro il Santo • S • M • VENETI; punto tra la testa del Santo e l'asta. R/ • TIBI • SOLI • • GLORIA •; il Redentore nimbato e benedicente è assiso in trono; ai piedi le sigle del Massaro. Ø = mm. 21 ca. gr.= 1,44 ca. Massari = FF (Francesco Foscarini – dal 15/05/1497) - IP (Iacapo Pizzamano dal 30/05/1497) Esistono anche esemplari che non riportano il punto tra la testa del Santo e l'asta; così come esemplari che non riportano le iniziali dei Massari, che sono sostituite da tre punti. Non può passare inosservata la similitudine della sua iconografia, pur in formato ridotto, con quella del “Marcello” di cui alle precedenti immagini; rispetto a quest'ultimo sono state spostate le iniziali del Massaro, dal campo del diritto, alla base del trono nel rovescio; così come sono state eliminate le iniziali IC XC presenti nel campo del rovescio. Trovo necessario fare anche qualche accenno riguardo ai “Maidini” citati nel testo del Sanudo. Il termine “Maidino” è prettamente “venezianizzato”, così come spessissimo succede, ancora oggi, ai termini usati a Venezia e deriva dal nome “Maydin”, che in occidente è stato attribuito al mezzo Dirham in uso in Egitto nel XV Secolo. La carenza d'argento in Egitto provocò la sospensione della coniazione del Dirham nel periodo che va dal 1397 al 1412; solo successivamente si riprese la sua coniazione, ma la nuova moneta era più piccola e leggera della precedente, pur conservando un buon titolo d'argento. Oltre a questa venne coniato il mezzo ed il quarto di Dirham. Riguardo al suo valore, dobbiamo prestare fede a ciò che scrive il Sanudo, cioè 5 soldi veneziani. L'immagine che ho trovato in internet non è particolarmente chiara, ma non è stato semplice trovarne uno in uso nel periodo più prossimo a quello in parola; giacché l'uso di questa moneta è stato longevo, altri tipi si possono trovare, ma la loro datazione è superiore al 1600 ed è palese che sono differenti, più piccoli per peso e dimensioni. Evidentemente questa moneta ha subito, nel tempo, delle riduzioni, forse a causa di processi svalutativi. Maydin a nome di Suleyman I - 1520-1566 Non è dato sapere perché il “Grossetto per navigar”, sia stato il frutto di un'unica ed estemporanea emissione avvenuta sotto il dogato di Agostino Barbarigo; non risulta alcuna ulteriore emissione, nemmeno sotto i dogati successivi. Questo lascia spazio solo a congetture; potrebbe non essere stato accettato in Oriente nei termini sperati da Venezia, potrebbe aver influito la rinnovata guerra con i turchi nel 1499 che, con la sconfitta navale alla Sapienza e allo Zonchio, strappano a Venezia le fortezze di Modone, Corone e del Peloponneso, interrompendo altresì le rotte commerciali. Sta di fatto che questa moneta è molto rara e ricercata dagli appassionati di monetazione veneziana e raramente la si trova in commercio. BIBLIOGRAFIA Da Mosto A., I Dogli di Venezia, Martello Giunti Editore – Firenze 1977 Papadopoli Aldobrandini N., Le Monete di Venezia, Vol. II, Tipografia Libreria Emiliana – Venezia - 1907 Balard M., Marchés et circulation monétaire en Méditerranée orientale (IX – XV Siècles), Pagès Editors, 199, Lleida - 2014 saluti luciano
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  35. Ciao, è da un bel po’ che non compaiono biografie imperiali in Sezione e maneggiando tra i vassoi delle monete ho trovato questo personaggio femminile, nota generalmente ai più in quanto “moglie di Caracalla” e.. poco più. Una “first lady” dell’epoca invero abbastanza sfortunata, come spesso capitò a personalità femminili dell’Impero Romano. Ruolo secondario quello di Augusta ma che talvolta ebbe peso: come dimenticare l’importanza delle consorti del Primo e Medio Impero e dell’impatto che ebbero nella storia dell’Impero? Ma a contrastare alcune personalità femminile preminenti vi sono anche quelle che spesso ebbero vite tutto sommarie tristi, usate per scopi “politici” da parte di padri ambiziosi. Una di queste contraddistinta da una vita tutto sommato infelice (possiamo dirlo? In questo caso direi di sì) è lei: Publia Fulvia Plautilla Augusta (c. 182-212) Moglie di Caracalla e Augusta dal 202 al 205 d.C. Figlia del Prefetto Gaio Fulvio Plauziano* (Gaius Fulvius Plautianus) fu promessa sposa in giovane età a Caracalla, divenendone moglie nel 202, contro il volere dello sposo, quattordicenne, che la osteggiò, pur sposandola perché a lui ordinato dal padre. Nel 205 si separarono dopo la morte di Plauziano: Caracalla si era sempre rifiutato di mangiare o dormire con lei. Esiliata a Lipari con il fratello fu giustiziata nel 212 dopo l’ascesa al trono di Caracalla. Analogamente al padre fu colpita da damnatio memoriae. Benché il suo periodo di splendore sia stato assai breve, appare sulle monete in varie acconciature. In alcune porta le bande dei capelli lisci ed aderenti al capo, coprenti le orecchie e riportate sulla nuca, dov'è una piccola crocchia, sul tipo di Giulia Donna. Talvolta le bande sono ondulate e c'è sulla guancia la caratteristica ciocca di Giulia Domna. Porta anche un'acconciatura in cui i capelli sono divisi in tante scale perpendicolari alla linea del viso e convergono sull'occipite dov'è appuntata una rotellina di trecce, mentre brevi ciuffi scendono sulla fronte. In alcune monete le scale sono parallele alla linea del viso, passano dietro le orecchie e sulla nuca e le estremità sono raccolte in una fila di treccioline ripiegate insù ed appuntate sotto il cocuzzolo, oppure scendono fin sul collo e sono ivi raccolte in un nodo a ventaglio. È difficile dire quale di queste acconciature abbia usato prima e quale dopo, forse le usò alternativamente. La fisionomia appare costante in tutte le monete: fronte di linea curva, naso aquilino, guance rotonde dallo zigomo sporgente, mento pronunciato; l'aspetto è giovanile. Numerosi sono i ritratti attribuiti a Plautilla, ma nessuno risponde ai requisiti offertici dalle monete. In realtà esistono ben cinque differenti tipologie ritrattistiche di Plautilla. Nelle prime monete che la ritraggono, il nome di Plautilla è reso al dativo, ad indicare che la coniazione è stata eseguita in suo onore. La sua immagine è presenta i capelli divisi al centro e intrecciati in orizzontale e le cinque o sette trecce raccolte in uno chignon dietro la testa. L’immagine ha i tratti quasi infantili, il volto rotondo, la fronte lievemente inclinata e arrotondata, gli occhi grandi sotto due arcuate sopracciglia, il naso camuso la bocca con il labbro superiore sporgente. Nelle rappresentazioni successive l’imperatrice è raffigurata con i tratti leggermente più maturi e meno rotondi ed il naso leggermente aquilino. La pettinatura differisce da quella precedente per l’intreccio che corre verticalmente o diagonalmente e non in senso orizzontale. Più tardi, nella terza iconografia la pettinatura si evolve con i capelli ondulati che incorniciano il volto., fino ad arrivare in fasi successive, alla sua ultima iconografia che ricorda verosimilmente quella della suocera Giulia Domna. Tratto da Philipp V. Hill "The Coinage of Septimus Severus and His Family of the Mint of Rome, A.D.193-217"
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  36. Come molti sanno combatto da anni la pratica di inscatolare le monete. Capisco la strategia commerciale, ma non condivido quella numismatica. @lorluke ha già toccato molte delle criticità dello slab. Il peso nella monetazione medievale è fondamentale, anche per motivi di studio. Sempre nelle medievali sono importanti i punzoni e attraverso la plastica è impossibile individuarli bene. Infine, ma è pure un argomento importante, a volte vengono sigillate monete false. Questo è dovuto al fatto che è impossibile conoscere tutte le monete e le loro criticità. E, a tal proposito, le società che slabbano garantiscono lo stato di conservazione, ma non l'autenticità. Così si rischia di avere un falso, ma MS65... #Liberiamo le monete Arka Diligite iustitiam
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  37. DE GREGE EPICURI Io leggo PLAC e non vedo il nodo savoia. Nello stemma ci sono alcune torri; penserei a Piacenza nel periodo dei Borbone, quindi forse un sesino di Filippo 1° (o forse di Ferdinando).
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  38. Buonasera, Ecco un denaro del III gruppo sottogruppo A con interpunzione dopo la X al rovescio g. 0.75 Antonio
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  39. Buonasera Alberto, aspettavo l'ufficialità da parte degli amici del Circolo Numismatico Partenopeo. Il decimo convegno filatelico-numismatico Campano si terrà venerdì 23 e sabato 24 settembre dalle ore 10 alle 18 per entrambi i giorni. Presso l'Hotel del Sole come le scorse edizioni, facilmente raggiungibile dall'uscita del casello autostradale di Capua. L'ingresso è libero, ampia sala e parcheggio gratuito da oltre mille posti auto. Vi aspettiamo numerosi con la massima accoglienza, un caro saluto a tutti e vi ringraziamo anticipatamente per l'eventuale partecipazione. Per ulteriori informazioni: Evento su Facebook Email: [email protected] SNI - Studio Numismatico Italiano Francesco Di Rauso: 335-1438404 ACM ASTE Antonio Cava: 349-8901963
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  40. Al Museo Numismatico di Atene per visionare i tetradrammi di Perseo: un'emozione unica!
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  41. Scusatemi, ma le questioni sono due: 1) utilità della alternanza; 2) sicurezza e prevenzione dei luoghi di lavoro. Eliminare l’alternanza riduce gli infotuni degli studenti ma non quella dei lavoratori (non studenti). Aggiungerei che la maggiore dimestichezza con i pericoli dei lavoratori (non studenti) riduce la percentuale degli infortuni, ma l’esposizione al pericolo dovrebbe essere indipendente dalla maggiore abilità (consapevolezza) del lavoratore (studente o meno) L’imprenditore deve garantire un ambiente non pericoloso. È esentato soltanto quando nonostante il suo impegno (avvisi, formazione, sistemi di sicurezza, richiami e sanzioni) l’infortunio è “elettivo”
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  42. Lo sciopero contro l'alternanza scuola-lavoro è forse l'unico sciopero sensato degli studenti che io ricordi in ormai un quarto di secolo vissuto all'interno della scuola, da una parte e dall'altra della cattedra. L'ASL ha ovviamente senso nelle scuole professionali e può essere utile se ben strutturata per gli istituti tecnici, ma nei licei è solo una colossale presa in giro e una perdita di tempo. Detto ciò, la violenza non dovrebbe mai aver luogo, neanche quando una sculacciata da chi di dovere gli studenti se la meriterebbero (come nei cortei contro la seconda prova alla maturità).
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  43. Da parte mia c’è la massima solidarietà nei confronti delle vittime di qualunque tipo di violenza, specie se si tratta di minori, come in questo caso. Personalmente, non sono mai stato un grande fan delle manifestazioni studentesche. Al mio ex-liceo ci sono state spesso occupazioni e giornate di autogestione, alle quali non ho mai partecipato non perché non ritenessi magari giuste le cause portate avanti ma perché non apprezzavo le modalità. Ad esempio, più volte si decise di scioperare per denunciare la fatiscenza dei bagni e di certe aule (una ragione assolutamente valida) ma all’atto pratico, dopo aver allestito barricate di sedie e banchi, si finiva col passare il tempo a giocare a palla, a ping pong o alla PlayStation e magari a fumarsi anche qualcosa… Il fatto che, invece, in questo caso gli studenti siano scesi in piazza mi sembra già diverso e più lontano dal banale “sotterfugio” per perdere tempo. Sulla questione dell’alternanza scuola-lavoro ricordo che riuscii a scamparne per un soffio perché venne applicato a partire dagli studenti del terzo anno ed io, fortunatamente, ero al quarto. Il liceo è già difficile e stressante di suo. Le materie sono tante e spesso anche gli insegnanti arrivano con l’acqua alla gola per la mole di argomenti che devono trattare (in poche ore) per rispettare il programma. Senza contare la quantità di verifiche ed interrogazioni a cui si è costantemente sottoposti e, quindi, l’importanza dello studio svolto in orario extra-scolastico. La prospettiva di vedermi aggiungere altri impegni, onestamente, non mi esaltava particolarmente, così come non piaceva quasi a nessuno dei miei compagni di classe. Tra l’altro, anche se sulla carta potrebbe trattarsi di un’idea potenzialmente interessante, all’atto pratico ho sentito parecchie testimonianze di studenti trattati come bassa manovalanza, costretti magari a fare solo fotocopie o impiegati in mansioni non proprio esaltanti. Perciò dipende anche da come viene applicata questa alternanza scuola-lavoro e, soprattutto, bisognerebbe tenere in considerazione da quale istituto superiore si proviene. Magari da un tecnico o un alberghiero potrebbe avere un suo significato. Da un liceo scientifico (come nel mio caso) o da un linguistico la vedo più dura…
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  44. Ho tra le mie Madonnine di Macerata una con IAIA IIO che il catalogo mette r4, il che mi sembra eccessivo
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  45. Io uso l elettrolisi e mi sono fabbricato l apparecchio con batteria della macchina 2 fili di rame,4 morsetti un Becker ed una vite in acciaio.piu soluzione di acqua e sale. Se la sai usare ottieni buoni risultati
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  46. tanta invidia per i calzini stile "arca di Noè", una coppia di esemplari di ogni specie diversa.. Per uno strano retaggio storico da mercatino io mi ritrovo attualmente con una trentina di paia di calzini tutti su una sfumatura molto simile di blu (ma non uguale!), tutti grosso modo della stessa lunghezza (ma non la stessa!), tutti più o meno a righine (ma orientate in maniera diversa!).. insomma, l'accoppiamento post lavatrice dei miei calzini era diventato una valida e accurata descrizione di un girone dantesco Dopo un pò ho rinunciato, ho iniziato a metterli insieme a casaccio e a vedere ogni quanto mi capitava la mattina un paio di calzini perfettamente identici...?
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