Vai al contenuto

Classifica

  1. Arka

    Arka

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      9842


  2. Franks

    Franks

    Utente Senior


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      415


  3. talpa

    talpa

    Utente Senior


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      742


  4. Gaetano95

    Gaetano95

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      1576


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/13/22 in tutte le aree

  1. vi allego il mio ultimo acquisto che dire... il Top..... pezzo R in Fdc parz rosso....... guardate che baffi???
    5 punti
  2. Condivido pienamente, i testi digitali sono assolutamente efficaci e utili nell'attività di ricerca, consultabili ovunque senza problemi di spazio e cercabili in tempi decisamente più rapidi di un testo in formato tradizionale... I formati cartacei però danno gioia e piacere a chi ha la passione per il libro come oggetto materiale, ecco la mia sezione di bibliografia numismatica tra cui alcune edizioni più vecchie dei Surveys che ovviamente ho scaricato anche in digitale per le consultazioni più rapide e utilitaristiche...
    5 punti
  3. Salve, Non è possibile non segnalare l’esemplare di cui al Lotto 92 della prossima asta Varesi (Asta Numismatica 80) che si terrà i prossimi 9 e 10 novembre p.v. Di seguito ed in allegato, descrizione e foto in catalogo: (§) CREMONA CARLO V IMPERATORE (1515-1556) Patacca coniata durante l'assedio operato dalle truppe franco/pontificie/veneziane 1526 D/ 1526 CES (CESAREIS) CRE OB (CREMONA OBSESSIS) R/ liscio MIR 310 CNI 1/2 (valore incerto) Ag g 5,16 mm 26x29 (lamina ottagonale) • Trattasi a nostro avviso dell'esemplare riprodotto in disegno su molte opere numismatiche del passato (Duby, Mailliet etc) e, per la prima volta, da Gian Giacomo Luchi nella sua Sylloge Numismatum Elegantiorum...:" edita a Strasburgo nel 1620 (vedi foto). Morbio parla di "monete tra le più rare d'Italia", sia perché battute in numero di esemplari molto limitato sia perché, finito l'assedio, data la loro buona lega in argento, finirono nel crogiulo per ricavarne il prezioso metallo (da Gli Assedi e le loro monete, di Mario Traina, numero speciale 15 di Cronaca Numismatica del 2001) Dagli "Annali" di Cavitelli: ....con quale veemenza l'assalissero non é da dire. Tre giorni di seguito con cento bocche di cannoni che vomitarono fuoco e palle e sì la batterono che le mura in tre punti sbranate cadevano a terra....E nullameno temerono di entrarvi. BB • Per questa moneta non effettuiamo spedizione all'estero / We don't ship this coin out of Italy. Prezzo base: Euro 10.000,00 Riporto anche quanto da P. Tonini scritto in Della Zecca di Cremona (Periodico di Numismatica e Sfragistica per la Storia d’Italia 1868). Saluti, Domenico
    3 punti
  4. Leggo poco il forum ultimamente e mi perdo interessanti spunti di riflessione… Anche se con un mese di ritardo spero possa essere utile questa foto di tre miei esemplari. Da sinistra in senso orario, C, A su C e C gotica. Rispettivamente MIR 84/9 - 84/10 e 84/7 Gaetano
    3 punti
  5. Per me la moneta è autentica. Posto per confronto, un esemplare periziato ed in buona conservazione:
    2 punti
  6. Il 10 Cent.Ape è una delle monete più falsificate del Regno. Falsi degli anni '60-70 piuttosto distinguibili x alcuni particolari ( venature delle ali, scritta MOTTI diversa, R diversa etc ) ma soprattutto dal bordo "sfuggente". Negli ultimi decenni i falsari si sono migliorati, purtroppo... pertanto è molto difficile da qualche foto giudicare la moneta postata da @Alex Cinquantenario. A mio modesto parere, la considererei originale, ma comunque consiglio sempre di acquistare le monete rare e molto contraffatte con una Perizia di un Professionista di fiducia. Saluti a tutti, Beppe
    2 punti
  7. In Italia sempre di più mi sembra di essere nella vignetta del grande Quino dove in una piazza tutti procedono con estrema cautela perchè al centro c'è un poliziotto con il taccuino pronto e sopra di lui un cartello dove è scritto: INDOVINATE COSA E' VIETATO. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  8. Buongiorno @aemilianus253 si tratta molto probabilmente di un falso d'epoca che ha quasi del tutto perso l'argentatura superficiale lasciando in bella mostra la sua anima di rame puro, "nocciolo" della truffa, più complicato è stabilire l'epoca visto che presenta caratteristiche miste ma siamo forse intorno alla metà del XII secolo.
    2 punti
  9. Penso che sarebbe utile fare un'ulteriore precisazione riguardo la fede di credito emessa dai banchi pubblici napoletani a cui si riconosce il corso legale il 27 Giugno 1580 dal viceré De Zuñica che redige la Prammatica III De Monetiis nella quale si stabilisce che la medesima costituisce atto probatorio e che, pertanto, come tale debba essere riconosciuta dai tribunali, decisivo nelle liti giudiziarie; poi uffici e magistrature dello Stato l'accettarono come pagamento d'imposte o di altre somme dovute. Coerentemente a tale disposizione, i polizzini venivano accettati dagli uffici pubblici per il pagamento di imposte e di ogni altra tassazione dovuta all'erario, acquisendo pertanto una funzione monetaria. L'emissione delle fedi venne limitata a quattro banchi pubblici assolutamente affidabili, per cui questo titolo di credito conquistò la piena fiducia della popolazione. Successivamente con l'Unità d'Italia fu confermata tale disposizione con il R.D. n. 2873 del 1 Maggio del 1866 il quale dispose all'articolo 7: "Le fedi di credito e le polizze dei Banchi di Napoli e di Sicilia saranno date e ricevute come denaro contante per il loro valore nominale nei pagamenti effettuati nelle province napoletane e siciliane rispettivamente, tanto tra l'erario pubblico ed i privati......" Quindi la fede di credito, per le garanzie che offriva s'impose come alternativa alla moneta fino a quando non ci fu l'emissione dei biglietti di banca. Di seguito una fede di credito del Banco di Napoli del 1572: ...e chi se lo sarebbe immaginato che grazie @Clar622 e al suo articolo si finiva nelle cedole e fedi di credito? Che dire se non grazie ancora?
    2 punti
  10. Un grazie a L. Passera anche da parte mia. Una piacevole sorpresa vedersi citato.
    2 punti
  11. Un giovane amico, da poco nel mondo della numismatica, mi ha chiesto una puntuale classificazione di un denaro di Lucca da lui acquisito in un lotto al mercatino di Riccione. Inutile dire che... faccio fatica ad aiutarlo perché il dritto mi pare diverso dai tipi consueti e non riesco ad individuarlo. Sarà per caso un falso d'epoca? Prima che mi dimentichi, il peso è 0,66. Grazie a chi riuscirà ad approfondire.
    2 punti
  12. Buonasera a tutti, apro questa discussione/contenitore per inserire le immagini di monete da noi acquistate , "sparite" e mai giunte a noi, con la speranza di poterle rintracciare se proposte in vendita su qualsiasi piattaforma di vendite. Non mi dilungo sulle cause delle sparizioni che possono essere le più svariate, come inettitudine nel sigillare le buste o con le modalità "piego di libri" a soli 2,80 per risparmiare sui costi di spedizione.... Non voglio mandare anatemi a chi compie queste azioni, voglio solo creare una banca dati delle monete sparite....le nostre monete. Inizio io con questo 10 tornesi 1844 che avevo acquistato per poterne studiare la fattura...se coevo o moderno e che non era in busta, perché aperta e rubata. La moneta è particolare e non passerà inosservata se proposta in vendita. Spero di essere aiutato e di poter aiutare tutti quelli che si sono trovati nella mia stessa spiacevole situazione. Grazie a tutti.
    1 punto
  13. Salve a tutti Da una consultazione del sito del museo della zecca ho visto che sono visibili online le immagini dei due talleri esposti al museo e quindi con una certa sicurezza di zecca Roma. Questi talleri mi paiono in tutto e per tutto identici ai talleri di Roma del così detto secondo tipo di cui tanto si è discusso in passato. Ho notato però un particolare curioso: Entrambi questi talleri esposti nel museo della zecca presentano lo 0 della data leggermente tagliato nel lato sinistro e non perfettamente ovale. Vi invito a visionare da voi le immagini da questi link non potendole riportare in questo post: https://www.museozecca.ipzs.it/collezione/monete/dettaglio.html?monetaId=722&vetrinaId=14 https://www.museozecca.ipzs.it/collezione/monete/dettaglio.html?monetaId=721&vetrinaId=14 Una caratteristica abbastanza evidente che ho riscontrato puntualmente in tutti i talleri che nel forum negli anni erano stati classificati come Roma II tipo. ad esempio in questo postato da @libeccio in questa discussione e negli altri lì presenti: Tuttavia ho notato che in alcuni talleri di Roma I tipo (II conio) questa caratteristica è assente e lo 0 risulta piuttosto perfettamente ovale e quindi chiaramente differente da quello del II tipo romano e dei talleri esposti al museo della zecca. Come in questo postato da @El Chupacabra o questo attualmente in vendita sul noto sito: https://www.ebay.it/itm/COLONIA-ERITREA-VITT-EMAN-III-TALLERO-DI-CONVENZIONE-1780-1935-39-ROMA-SPL/123798010722?hash=item1cd2efbb62:g:UhYAAOSwqktc~oEE o questo postato dall'utente @Sam di recente per un'identificazione Ho letto nella discussione precedentemente citata sul Tallero del II tipo che probabilmente i talleri del II tipo sono stati coniati prima di quelli del I tipo (ipotesi rafforzata dal fatto che come si è detto nelle medesima discussione è probabile che i talleri esposti in zecca siano tra i primi esemplari ad essere stati coniati). Inoltre i talleri del I tipo presentano la legenda eccessivamente tagliata cosa che a mio avviso è compatibile con l'altissima tiratura dei talleri romani usciti dalla zecca dal 1935 al 1939 che era finalizzata più alla necessità che all'estetica a differenza magari delle prime coniazioni di rodaggio e alle differenti dimensioni del tondello. Ora ritengo questa caratteristica dello 0 tagliato interessante in quanto secondo me potrebbe essere un valido discrimine a questo punto per distinguere i talleri Vienna 1932/5 da quelli di Roma. Infatti mi viene spontaneo immaginare che se questa caratteristica è presente nei talleri del museo della zecca e in quelli di II tipo in generale (se questi sono effettivamente stati coniati per primi) essa fosse presente già nei conii viennesi mandati a Roma e che la modifica dello 0 da tagliato a perfettamente ovale sia successiva all'arrivo dei conii a Roma. Infatti ho riscontrato anche esemplari, a questo punto mi viene da pensare coniati in una fase intermedia tra quelli del II tipo e quelli con 0 ovale, che presentano un conio di I tipo (legenda tagliata e le altre caratteristiche ben note del I tipo) ma lo 0 ancora tagliato come negli esemplari del museo della zecca e del II tipo: Ad esempio questo postato da @quattrino: Ho inoltre trovato dei talleri viennesi o considerati tali che presentano questo fatidico 0 tagliato come quelli della zecca di Roma e del II tipo, a volte come questo dal noto sito con anche il punto nello stemma e quindi inevitabilmente viennesi: https://www.ebay.it/itm/Austria-Maria-Teresa-Tallero-Thaler-1780-Vienna-Wien-1890-1900-alta-conservaz/123886737116?hash=item1cd83996dc:g:jLwAAOSwse1dEpFp Tutto ciò mi induce a pensare che i conii arrivati da Vienna nel 1935 presentassero questo 0 tagliato e che i Roma secondo tipo siano effettivamente stati i primi ad essere coniati mentre successivamente sia avvenuta la sostituzione di questo dettaglio, avvenuto però nei talleri di conio di I tipo (quindi successivamente). Dunque in buona sostanza è vero che Vienna 1932/5 è uguale a Roma 1935/9 perché è lo stesso conio ma i conii romani presentano due tipologie di 0 differenti, tagliato e non tagliato, e quello esposto in zecca presenta lo zero tagliato come anche gli altri II tipo. Quindi Vienna 1932/5 sarebbe indistinguibile al massimo solo da Roma II tipo mentre il Roma I tipo, visto che è avvenuta una modifica di conio (come minimo nello 0) rispetto a Roma II tipo esposto al museo, non sarebbe confondibile con Vienna proprio per questo particolare. Quindi secondo questa ricostruzione i Roma I tipo sarebbero di due tipologie: uno con 0 tagliato ancora come i Roma II tipo e quelli del museo della zecca e l'altro con uno 0 diverso più ovaleggiante e probabilmente più recente e a questo punto sicuramente romano senza possibilità di confonderlo col gemello viennese anni 30. Inoltre se confermato con costanza nei talleri di II tipo potrebbe rivelarsi un dettaglio chiave per identificare un Roma II tipo/Vienna 1932/5 (cioè H71 e H58) e confermerebbe ulteriormente che Roma II tipo è precedente a Roma I tipo Che ne pensate di questa ricostruzione? Mi piacerebbe riaprire un po' il dibattito e sentire cosa ne pensate di questo particolare piccolo ma secondo me significativo.
    1 punto
  14. Buon pomeriggio Volevo presentarvi un100 Lire 1958 ancora in discreto stato di conservazione, direi qSPL. I rilievi sono ancora molto buoni, dal vivo presenta in alcuni punti un discreto lustro di conio che si intravvede anche nelle foto e non ha colpi sul bordo. Il difetto più grosso sono quei graffi al D/. Deve essere stata a lungo a contatto con alte monete o oggetti che l'anno graffiata. Comunque sia nella collezione delle circolate penso faccia la sua figura. Voi amici del Forum cosa ne pensate? Saluti
    1 punto
  15. Monete fantascientifiche... da ASTA RANIERI BATTUTA n. 13 - 10 Novembre 2018 - Lotto 564
    1 punto
  16. Al momento non riesco a fare foto decenti, il CA e C gotica sono quelli che caricai sul catalogo qualche anno fa e che ti ricarico di seguito. Domani con la luce decente provo a fare una foto d’insieme. Sono, tra l’altro, gli esemplari presenti su “La moneta del regne de napols sota sobirania de la corona catalonoaragonesa”. Gaetano
    1 punto
  17. Anche io leggo ..ICTOR...AVGG. Aggiungo solo che sul rovescio, in esergo, mi pare di leggere RM, Roma. Anzichè un chi/rho, io nel campo sinistro del rovescio vedo una P che mi fa pensare alla prima officina di Roma. La butto lì: RIC X 2121? L'ultima parola spetta , però, al nostro @Poemenius (che ringrazio anticipatamente). Buona serata da Stilicho
    1 punto
  18. Eh già! L'elmetto che ho in collezione è di provenienza fidata...a prova di ordigno direi, ahah ?
    1 punto
  19. Le troveremo presto sulla baia a milionate di euro
    1 punto
  20. Quando ho letto Tolstoj e, soprattutto, Cechov ho provato a immedesimarmi. Ma è difficile. Siamo molto diversi... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  21. Ciao carissimo! Ci sta tutto. Forse con un pò di luce rende di piú? Ottima moneta?
    1 punto
  22. Concordo in pieni con l’intervento dj Grigioviola le collezioni vanno ‘manutenute’ e curate comunque indipendentemente dal loro destino o da quando ‘giungera’ il momento’ di decidere cosa farne la collezione non e’ solo nostra bensi e’ qualcosa che va curata e tutelata per poterla passare ad altri - che siano la famiglia - i musei o il mercato e questo lavoro va fatto da noi ?
    1 punto
  23. Io sono dell'idea che le collezioni devono poter girare e fa parte del loro ciclo di vita fisiologico l'essere smembrate. Le collezioni "importanti" assumono ovviamente uno status ulteriore ed è giusto che vengano in qualche modo preservate se diventano di certe dimensioni o se rivestono un particolare interesse culturale. Credo comunque che la tutela di ogni collezione, da quella nascente a quella di Vittorio Emanuele III, dovrebbe partire dalla costruzione e tenuta del pedigree. Tutelare e valorizzare qualsiasi collezione oggi, ai nostri giorni, è relativamente semplice: esistono numerosi tools e strumenti di pubblicazione online (qualora uno ritenga che la propria collezione abbia una certa rilevanza e utilità nei confronti dei terzi). Rimanendo in un ambito più riservato e privato, la creazione di uno schedario a uso interno con la semplice indicazione del pedigree di ogni pezzo ritengo sia uno strumento di elevata utilità per se stessi quando si dovrà decidere quale destinazione far prendere a quanto raccolto o per chi se ne dovrà occupare un domani. Purtroppo il mantenimento del pedigree è una prassi che ancora stenta a prender piede. Mentre capisco la riservatezza che può esserci nell'indicare il nome dei vari collezionisti privati che hanno posseduto una moneta, non comprendo la perdita di informazione legata al non tener traccia dei vari venditori professionali che hanno trattato quella moneta. Spesso e volentieri sono ad esempio le stesse case d'asta a non tenere i cartellini che accompagnano le monete... cartellini dove frequentemente molti collezionisti annotano il nome del venditore e/o qualche dato sulla provenienza del pezzo se noto. Io stesso ho avuto modo di ricostruire alcuni pedigree solamente dopo aver contattato direttamente qualche casa d'aste perché avevo qualche "sospetto" o avevo avuto qualche imbeccata... cataloghi "muti" che cancellano con un colpo di spugna provenienze interessanti... perché?
    1 punto
  24. Comunicazione di servizio bis Se qualcuno vuol giocare una partita di scopa in quattro a 3 carte o a 9 carte o a 10 carte, può collegarsi al sito https://www.giochi123.net/gioco/scopa Lui siederà in Sud come VIP e avrà come partner l’affascinante LadyG. Il gioco procede in senso antiorario. apollonia
    1 punto
  25. Ciao, ho cercato di migliorare un po' le foto della prima moneta che è un sesterzio dell'imperatore Traiano Decio con al rovescio la rappresentazione della Dacia. Ti posto foto di un sesterzio della stessa tipologia. Per la seconda attendi altri interventi, io non posso esserti di aiuto? ANTONIO
    1 punto
  26. E' un'iniziativa totalmente privata (tranne nel caso di alcuni 2 euro francesi, sotto i link). https://eurocollezione.altervista.org/_FRANCIA_/_2_euro_2014_commemorativo_AIDS.htm https://eurocollezione.altervista.org/_FRANCIA_/_2_euro_2015_commemorativo_Federazione.htm La collezione dei 2 euro colorati da privati la considero una mera pataccata. Uno specchietto per le allodole.
    1 punto
  27. Scusa ma la propaganda russa non si scrive da sola, qualcuno dovrà pure lavorare di notte affinché l'indomani sia servita e a disposizione del pubblico.... Soffro di qualche problemino che non mi dormire o meglio dormo poco.
    1 punto
  28. Buongiorno a tutti,dalla prossima asta della GMA un "presunto"doppio cavallo di sicuro interesse... https://gma.bidinside.com/it/lot/2337/napoli-ferdinando-i-dtaragona-/
    1 punto
  29. Buongiorno a tutti, @Rocco68 trovo utile e interessante questa tua iniziativa, una banca dati per le monete che ci sono sottratte in un modo o in un altro. Sono molto dispiaciuto ed amareggiato per quanto ti è successo e so che non è la prima volta. Così come mi dispiace per gli altri utenti che hanno subito la stessa cosa. Saluti Alberto
    1 punto
  30. Non credo. Se non mi sbaglio, mi pare l'avessero detto sin dall'inizio che avrebbero voluto aumentare la tiratura per diffondere il più possibile la moneta. Non per una questione di possibile tesaurizzazione.
    1 punto
  31. Opera encomiabile Dracma che dirti… GRAZIE! passera e’ pienamente giustificato nel citare - nella Survey of Num. Research - il Forum per le discussioni - quelle dotte - che vi si possono trovare
    1 punto
  32. SIGNORI, abbiamo una situazione molto interessante che è bene analizzare un po' nel dettaglio prima della chiusura del thread. E' stato liberato tutto l'oblast di Kharkiv e due nodi strategici fondamentali come Kupyansk e Izyum, conquistate dai russi la scorsa primavera a caro prezzo, e i grandi centri di Slovjansk e Kramatorsk. In generale c'è un incremento della pressione ucraina su tutto il settore nordoccidentale dell'oblast di Lugansk e un non trascurabile impatto psicologico documentato da diversi blog e account russi Telegram e Twitter, dove fra l'altro si chiede la testa dei comandi militari locali e si invoca la mobilitazione generale. Gli ucraini hanno eseguito un'azione da manuale: dopo aver scelto il punto più debole del dispositivo russo, difeso da pochi reparti della milizia secessionista, hanno sfruttato la schiacciante superiorità numerica, ma anche qualitativa, e con tre reparti eccellenti (la 25a Brigata Aeroportata, l'80a Brigata d'Assalto Aereo e la 92a Brigata meccanizzata) hanno sfondato in punti che non erano neanche stati messi "in sicurezza" con campi minati, entrando rapidamente molto in profondità nel'area sotto controllo russo. Il fattore sorpresa e la velocità dell'azione hanno messo in crisi il comando russo, che non ha avuto tempo e modo di richiamare le riserve dispiegate sul fronte di Kherson. L'aviazione russa si è dimostrata incapace di tamponare, vista anche la fornitura massiccia all'Ucraina di MANPADS (missili anti-aerei spalleggiabili) quali soprattutto Stinger e Starstreak, a cui si stanno aggiungendo batterie di NASAMS (*). Quindi i russi hanno mollato tutto e sono scappati a occidente del fiume Oskil, per evitare l'accerchiamento e perdite ancor più ingenti. Il ritiro è stato rapido, tanto che in mano ucraina sono finiti un'ottantina tra carri armati e veicoli da combattimento per la fanteria, compresi diversi T-80 della 4a Divisione corazzata russa, più alcuni UAV (droni) e 3 o 4 depositi di munizioni e armi. Oltre ai numeri, che da soli non bastano, gli ucraini avevano come sempre una superiorità schiacciante in termini di ISR (a livello informativo, di ricognizione e d'intelligence), fornita dalla NATO, ma anche a livello di pianificazione. Cosa interessante che si vista a livello tattico è che gli ucraini hanno messo in piedi un'operazione combinata con unità meccanizzate tradizionali e squadre di tecniche (pick-up armati), che sono avanzate rapidamente in profondità gettando scompiglio nelle unità russe. Ha partecipato attivamente anche l'aeronautica ucraina, che coi missili antiradiazione HARM (**) e insieme all'uso delle munizioni circuitanti (droni kamikaze) Switchblade e Phoenix Ghost hanno inflitto gravi perdite alle batterie anti-aeree russe. Non secondario è stato il ruolo dell'artiglieria di precisione a lungo raggio, con forniture occidentali che com'era anche facile immaginare sono in quantità ben superiore a quanto dichiarato ufficialmente. Il targeting (basato sul sistema Gis Arta di assegnazione dei bersagli con intelligenza artificiale) è molto accurato: gli ucraini eliminano senza problema posti di comando, depositi di munizioni, infrastrutture e centri di stoccaggio, cosa che ai russi costa molte più risorse e tempo. (*) Postazioni che sparano le versioni lanciabili da terra di alcuni missili aria-aria per i caccia. (**) Missili che rilevano il fascio radar delle batterie anti-aeree nemiche e lo seguono automaticamente. Sono stati integrati a tempo di record sui MiG-29 ucraini.
    1 punto
  33. Avete ragione, direi che TEA.. è l'interpretazione più plausibile. He he sì, sarà per il prossimo cavallo!
    1 punto
  34. Grazie Davide @Orodicarta per il bel commento. Devo ammettere che non conoscevo l'editto da te citato. Ciò che dici non fa che dimostrare ulteriormente quanto sia interessante e meritevole di approfondimento la circolazione cartacea nello Stato Pontificio!
    1 punto
  35. Per dare un valore ragionevole , servirebbe almeno la foto del dritto, peró, come errore é tra i più ricercati.
    1 punto
  36. Assolutamente d'accordo, non dico di studiare tutte l'emissioni di un Paese prima di iniziare a collezionare una o più tipologie di banconote, ma almeno documentarsi sul periodo storico che si intende prendere in considerazione e sulle tipologie emesse. Comprare tanto per comprare si rischiano queste "sole"
    1 punto
  37. Normalmente si disperde la collezione per la gioia di nuovi collezionisti. Spwsso questo passaggio non viene capito o è ignorato. Invece è proprio questo che fa Cultura e non a caso scrivo con la maiuscola. È proprio questo passaggio che permette alle nuove generazioni di scoprire il passato e appassionarsi alla sua storia. E magari trovare nuovi spunti di studio di questa materia affascinante che è la Numismatica... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  38. Ragazzi ma anche l'acquirente con oltre 600 feedback poteva fare qualche ricerca prima di acquistare questo esemplare di 2 lire? È vero che ognuno con il proprio denaro ci fa quello che vuole ma se proprio era convinto che fosse una prova di stampa un minimo di info poteva ricercarle altrimenti che collezionista è...vedi i link postati in precedenza anche da @PriamoB e @wstefano. Inoltre sempre su ebay ritrovi inserzioni come questa: https://www.ebay.it/itm/152982196766?mkcid=16&mkevt=1&mkrid=711-127632-2357-0&ssspo=AT4xVTVmSx2&sssrc=2349624&ssuid=ObPKgLupRze&var=&widget_ver=artemis&media=COPY allora un dubbio potrebbe insinuarsi e se approfondisci la ricerca in rete ti ritrovi con queste belle mazzette: A questo punto se proprio uno ci tiene a metterlo in collezione spende il meno possibile, consapevole di avere un biglietto fantasy, un souvenir. Alla fine non darei tutte le colpe al venditore perché anche l'acquirente non ha fatto nulla per evitare tutto questo....ma poi in fondo il biglietto è FDS non male anche certificato ed il colore non è malvagio?
    1 punto
  39. Per dire come la comunicazione evolve: Le surveys della numismatic research sono sempre stati dei tomi pesanti e voluminosi - com’è naturalmente logico - prima in un singoli volume, poi in due visto il volume dei contributi citati. oggi, al Congresso a Varsavia i oartecipanti hanno ricevuto una chiave USB ( pochi grammi di peso) che contiene TUTTA l’ultima edizione della Survey. Senza nulla togliere alla carta ( che personalmente adoro) trovi che questi ‘tools’ offrono una flessibilità straordinaria per lo studioso, l’appassionato e chi fa ricerca…
    1 punto
  40. devo dire che mi sono stupito per la rapidità con cui hanno omaggiato la numismatica con l'immediato pdf!!!!! poi voglio condividere con voi amici di lamoneta il mio orgoglio nel vedermi citato 9 volte per 8 contributi differenti è stata davvero una sorpresa piacevole e che mi ha molto onorato saluti Alain Gennari
    1 punto
  41. Ringrazio anch'io Lorenzo Passera per la citazione di un articolo scritto insieme a @fedafa
    1 punto
  42. Salve, ho trovato questa moneta che non avevo mai visto prima in giro, così mi sono chiesto se avesse un qualche valore.
    1 punto
  43. Appunto. E il metodo in Italia non è dei migliori. Arka Dilicite iustitiam
    1 punto
  44. Sottoscrivo tutti i tuoi interventi parola per parola. Aggiungo un mio breve punto di vista: qui non si tratta di dare patenti di "buono" o "cattivo", come qualcuno sopra pare sostenere. Il buono è chi opera nell'interesse della collettività, indipendentemente dalla mera proprietà di un dato bene culturale. Nessuno può dare all'altro lezioni di moralità perché esistono esempi positivi e negativi da entrambe le parti (non necessariamente contrapposte). Riguardo la storia della popolare di Vicenza, nessuno tutela veramente i poveri investitori truffati, spesso con piccole cifre che rappresentavano però i risparmi di una vita. Se si pensasse veramente a rimborsare i creditori, tutti, per quanto possibile, si sarebbe messo all'incanto i beni della banca cercando di ricavare il massimo possibile e certo non dividendo per lotti massicci, peraltro anche sottoposti a tutela. Cosi' si ricaverà il minimo del minimo, non il valore effettivo. Riguardo Caravaggio o altri maestri importanti, per i quali capisco la necessità di non farli uscire dall'Italia, lo stato, che siamo poi noi tutti, perché invece di mettere il vincolo, non tira fuori i soldi e se le compra le cose uniche ed importanti, destinandole ad un museo pubblico che può valorizzarle? Sarebbe ora! La collezione numismatica, per niente unica come propagandata, andava venduta singolarmente e senza vincolo. Lo stato, al massimo, avrebbe potuto esercitare una prelazione, su tutto o su determinati pezzi, da valorizzare poi e non destinare ad un magazzino dimenticato. Dobbiamo secondo me cambiare il concetto di ciò che intendiamo per bene culturale. Un bene culturale è proprietà dell'umanità, non di un singolo stato o di un privato. Importante è che si possa studiare e valorizzare, che la collettività possa goderne. Si è detto che l'Italia ha un numero smisurato di beni culturali di ogni genere. Sarà ora di catalogare, fotografare, restaurare e promuovere nell'interesse della cultura, invece di limitare sempre di più il commercio ed il possesso? Ciò che importa è la conoscenza, non il mero possesso di un oggetto.
    1 punto
  45. Perdonami Denario la storia dei diamanti aggiunge indignazione alle nefandezze esperite dai farabutti della banca vicentina e fin quj non ci piove. dissento invece dalle conclusioni molto sommarie che rischiano di scadere nel qualunquismo. qui non so tratta di contrapporre privato e pubblico come fosse un derby qui si tratta semplicemente di fare distinzione tra chi fa le cose giuste nell’interesse della cultura e chi invece non le fa. Bravo e’ chi agisce pro-cultura Il colore della pelle non conta ?
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.