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  1. dracma

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/08/22 in tutte le aree

  1. DE GREGE EPICURI Il CCNM riprende la sua attività autunnale con una importante conferenza del Prof. Adriano Savio, che parlerà su: ASPETTI DELLA DAMNATIO MEMORIAE NELLE MONETE. Adriano Savio, già docente di Numismatica Antica per molti anni alla Statale di Milano, ha approfondito prevalentemente temi di numismatica romana: le riforme monetarie di Augusto, Nerone e Dioceziano; la monetazione di Caligola; le emissioni romane di Alessandria d'Egitto. Ultimamente si è interessato agli aspetti numismatici della "damnatio memoriae", e ce ne parlerà in questo incontro, che si terrà martedì 27 settembre alle ore 20.45 in via Kramer 32, Milano. La conferenza sarà trasmessa anche in video; comunicheremo il link una settimana prima dell'evento.
    4 punti
  2. Riprendo questa vecchia discussione per postare questo cavallo presente in collezione, con la scritta « fidelis » ben leggibile
    3 punti
  3. Buonasera a tutti, stasera propongo il mio Tornese con Cornucopia di Filippo III anno 1599. D/ PHILIPP •III •DG•REX•ARA•VTR•SIC Al centro un acciarino con 2 fiammelle e due pietre focaie disposte a croce, intervallate negli angoli da quattro bastoni decussati. R/ PVBLICE COMMODITATI Cornucopia con ai lati le cifre della data . Magliocca 52 Saluti Alberto
    2 punti
  4. Spink 22108, 25.8.2022, 2978 Lucania Sybaris, AR Stater, C.530BC, bull standing left, head turned right, [V]M in exergue, rev Same, but incuse and reversed, 9.18g, (SNG ANS 836 ; HN Italy 1729 ; BMC 1. 1) Si tratta di un statere sibarita inquadrabile nella fase B della classificazione Spagnoli (VM in esergo al D/) di notevole interesse sul piano ponderale. Il peso registrato – gr. 9,18 – oltre ad eccedere ampiamente lo standard acheo-corinzio, appare infatti il più elevato tra quelli noti per questa fase di coniazione dopo quello venduto da Peus nel 2012 (gr. 9,63) di cui si discusse a suo tempo (https://www.lamoneta.it/topic/88956-eccessi-ponderali-in-magna-grecia/#comment-982897). Peus 406, 2012, 19 (erroneamente definito dracma) Nel volume sulla monetazione sibarita (Spagnoli 2013) si rileva tuttavia un po' di confusione in merito e, forse per un refuso, il valore più alto per la fase B viene riferito a p. 152 (Metrologia) ad uno statere proveniente dal ripostiglio di Valesio 1957 di gr. 8,75 corrispondente alla coppia 179, all’interno della quale però (p. 101, n. 179.b) il peso annotato è gr. 8,09. A prescindere da ciò si osserva che tali valori ponderali assumono un’importanza non secondaria per la definizione del quadro metrologico della zecca, dove pesi superiori a gr. 9 erano finora limitati al momento produttivo iniziale (fase A).
    2 punti
  5. Buongiorno. Storia di una moneta; più precisamente si tratta di un oggetto in piombo monetiforme, una tessera. Ma questo è solo un dettaglio, no? Lo scopo è quello di sensibilizzare ad una categoria di oggetti monetiformi negletta e scarsissimamente studiata Qualche tempo fa, dopo essermi sorbito il lavoro del Ficoroni sulle tessere romane (Francesco de' Ficoroni, I Piombi Antichi opera di Francesco de Ficoroni dedicata alla Santità di nostro Signore papa Benedetto XIV, Roma, nella stamperia di Girolamo Mainardi, 1740), mi stavo leggendo il lavoro del Rostowzew (Römische Bleitesseraeein Beitrag zur Social- und Wirtschaftsgeschichte der römischen Kaiserzeit · Leipzig, 1905 - esiste traduzione italiana) e, casualmente, in un'asta mi imbatto in una tessera descritta nel testo. Tessera con tale descrizione. Laconica ben al di sotto dell'essenziale, a mio avviso. L'acquisto e, una volta arrivata, me la guardo bene. Eccola (foto tratta dall'asta, originale molto migliore): In altri lavori la tessera è descritta come ROMVLA // AGAS e nel mezzo clipeus ellittico. Guardo e riguardo e più guardo quel clipeus meno mi pare un clipeus e più mi pare un barile. Cerco riferimenti iconografici e oramai sono certo della cosa. Gongolo per la mia "scoperta" ma prima di bullarmi con gli amici al bar dello sport trovo su academia.edu un bel contributo di Giulia Baratta ("LEAD TESSERAE WITH BARRELS / Ipotesi su una serie di piombi monetiformi con la raffigurazione di una botte, in V. REVILLA CALVO, A. AGUILERA MARTÍN, L. PONS PUJOL, M. GARCÍA SÁNCHEZ (eds.), Ex Baetica Romam. Homenaje...") proprio su questa specifica tessera: LINK QUI. E' questo contributo che vi invito a leggere. E' molto semplice ed è la storia dell'esegesi di una moneta da parte di uno studioso e ci racconta la storia di chi si affidava all'Annona Augusti per tirare a campare. E, ripeto, magari è un modo per avvicinarsi a questi splendidi oggetti non nobili ma così interessanti e densi di interrogativi.
    2 punti
  6. Ciao è il nuovo allestimento della sala numismatica del Museo Archeologico di Istanbul. Questa era la 7 volta che visitavo questo museo e la prima dopo la ristrutturazione e devo dire che hanno fatto un lavoro stupendo, non so di dove sono gli architetti ma dovremmo imparare tante cose, con il patrimonio che ci troviamo e che non sappiamo valutarlo correttamente. Silvio
    2 punti
  7. Mi chiedevo una cosa : di questi stateri che mi hai citato ( tipo Bm, Sambiase, Drouot ma anche altri ) hai avuto modo di confermare il peso? Io personalmente per studi che sto facendo su altra monetazione ho trovato errori macroscopici quando ho potuto controllare... Mi rendo conto che è una cosa difficile se non impossibile da fare , ma magari per qualche pezzo hai avuto fortuna. Per i pezzi della fase B il pezzo Busso Peus mi lascia un filo perplesso e ti dico il perchè, poi giudica tu se gli spunti fanno al caso tuo. In sè il Peus ha un aspetto del metallo che parla di antico ma con una corrosione un po' particolare, granulosa ma grossa e non fine come spesso capita per questi pezzi ( indizio di impurezze e contatti elettrolitici con altro metallo), il modulo è strettino, il che fa pensare che, se il peso è corretto, debba essere piuttosto spesso data l'eccedenza di peso così forte. In effetti se si osserva il bordo con una certa attenzione lo si vede arrotondato , "cicciotto" per così dire.. non proprio così canonico come per pezzi simili, ad indicare uno spessore possibilmente alto... ( foto 1 ) Ora, osservando attentamente le superfici nel rovescio , in alto sopra la testa del toro, si vede una macchia frastagliata scura, che non sembra da cloruri, ma che ben potrebbe essere l'indizio di un inizio di affioramento di una suberatura ... tra l'altro sembra di vedere una sfogliatura della lamina, spessa, di ricopertura di un suberato ( foto 2 ) Anche al diritto a ore 6 / 6.5 c'è una macchia scura di aspetto particolare che potrebbe far pensare a cosa simile., ma meno evidente. ( foto 3 ) Ovviamente la suberatura spiegherebbe tante cose in senso ponderale... Sarebbe interessante avere confronti con pezzi uscenti dagli stessi conii (e questo anche per gli altri pezzi eccedenti, per capire se è sistematica o casuale l'eccedenza) forse si potrebbe capire di più.... per caso hai provato/ trovato qualcosa? Un cordiale saluto, Enrico P.S. ti dovrei delle altre risposte su altri tuoi vecchi post ( Laos ) che per pigrizia e cronica mancanza di tempo non ho fatto... tra un paio di settimane mi organizzo e procedo
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  8. se vuoi, puoi andare ad arruolarti volontario per combattere in Ucraina....
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  9. Vado a riesumare questa discussione per informare gli appassionati di monetazione modenese e tutti i curiosi di vicende storiche e monetarie, che ho reso disponibile su academia.edu l'articolo recentemente pubblicato su Panorama Numismatico, in cui ho cercato di approfondire la storia e le particolarità dell'esemplare qui rappresentato. L'articolo è liberamente scaricabile dal collegamento sotto riportato: https://www.academia.edu/84774110/Modena_Il_giorgino_con_busto_a_sinistra_per_Francesco_I_dEste Colgo di nuovo l'occasione per ringraziare @Cioso per la sua appassionata e costante disponibilità ciao Mario
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  10. Condivido in pieno quanto affermi. Solo da una corretta valutazione dei dati è possibile delineare con esattezza il quadro metrologico. Considera però che nel corpus della monetazione sibarita sono catalogati alcuni esemplari in collezione statale che eccedono i 9 grammi, ad es. il pezzo del BM (=Spagnoli 2.a: gr. 9,02) e quello proveniente dal ripostiglio di Sambiase (=Spagnoli 44.a: gr. 9,03). Ad essi si aggiunge lo statere Drouot 1960, 20 (=Spagnoli 38.a: gr. 9,27). Ovviamente si tratta di casi isolati e tutti riferibili alla fase A, tuttavia se i pesi degli ess. Peus e Spink risultano corretti avremmo un valido elemento metrologico di confronto anche per la fase B.
    2 punti
  11. Segnalo l'uscita del n. 386 di Panorama Numismatico Questo è il sommario: Gianni Graziosi, Dalla dea della caccia alla “fata verde” – p. 3 Roberto Diegi, Il Tempio nella monetazione romana dell’Impero d’Occidente, seconda parte – p. 11 Michele Guarisco, Le monete di Sciacca – p. 19 Alberto Castellotti, Una “saldissima speranza” coniata ma disillusa – p. 24 Lorenzo Bellesia, Un sesino inedito di Vespasiano Gonzaga – p. 27 Giuseppe Carucci, I talleri dei quattro fratelli – p. 31 Giuseppe Carucci, Lima e Vigo – p. 35 Alberto Castellotti, Assegnata a Bianca Cappello un’artistica medaglia anonima opera di Alfonso Ruspagiari – p. 39 Notizie dal mondo numismatico – p. 42 Emissioni numismatiche – p. 60 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 63
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  12. Buongiorno a tutti, vorrei condividere con tutti voi il mio ultimo acquisto, un Giorgino di Francesco I d’Este della zecca di Modena. Non si tratta però del classico Giorgino di Francesco I, tipologia di moneta non particolarmente rara da trovare, bensì si tratta della rarissima variante con il busto del duca rivolto a sinistra. Il MIR lo indica con una rarità R4, ma non presenta una foto di tale moneta (quella presente sul catalogo è un fotomontaggio) ed anche cercando online non sono ancora riuscito a trovare tracce di altri esemplari come il mio (tranne i due presenti all’interno della collezione Reale). qualcuno ha già visto passare questo tipo di moneta in qualche asta o vendita pubblica? sono molto gradite anche eventuali foto di altri esemplari! grazie in anticipo, Francesco.
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  13. Quando questo tornese ha visto la luce era in carica come Vicere' il conte di Lemos. Figura molto vicina a Filippo III sul quale esercitava un certa influenza, non era ben visto da Filippo II che aveva tentato di allontanarlo ma riuscendoci per poco. Non voglio togliere spazio alle monete ma per chi volesse approfondire sul web ci sono interessanti notizie in merito. Aspetto che partecipiate postando i vostri Tornesi, magari di volta in volta aggiungiamo qualcosa di storico. Saluti Alberto
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  14. Una carrellata di monarchi 'inglesi'
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  15. Sarà pareidolia, ma a me sembra un rovescio della serie FEL TEMP REPARATIO tipo "falling horseman", o "cavaliere disarcionato, tipo questa: Type 24 (tesorillo.com) Sul dritto mi pare di vedere una testa con abbozzo di diadema, quindi penserei (nella ipotesi di una FTR), a Costanzo II, considerato il diametro molto piccolo. Una nota: la faccia della moneta opposta a quella dove e' rappresentato il sovrano ("dritto" o "diritto") e' chiamata "rovescio" e non "retro".? Ciao da Stilicho
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  16. Bravo Nicolò. Abbiamo avuto la stessa idea ? Ci vediamo tra un’oretta!
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  17. Mi piace ricordarla così. Una grande donna, per tutta la vita ligia al suo dovere. Durante i suoi 70 anni di regno la sua effige è comparsa su migliaia di tipologie di banconote e monete in tutto il mondo. Elisabetta II è stata infatti anche regina di Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone e Tuvalu, oltre che governatore supremo della Chiesa d'Inghilterra, comandante in capo delle forze armate, Signora dell'Isola di Man e sovrana di Jersey e Guernsey. È rimasta in carica dal 1952 fino al 2022. In foto un ritratto della regina su di una banconota da 1 Dollaro del Canada, emesso nel 1973. Fonti: -Wikipedia -Banknotes.ws (sito online)
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  18. Ringrazio comunque, ma credo che la mia ipotesi sia errata. vickydog si riferisce a questa tabella: Tabella internazionale dei vari stati di conservazione di una moneta. Vi è anche una nota sulla scala Sheldon base del sistema americano sullo stato di conservazione. - Moruzzi Numismatica Roma Io in queste tabelle mi ci perdo sempre. Ciao da Stilicho
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  19. Ciao @Rick_roma, Mi aggiungo anch'io ai messaggi importanti che ti hanno scritto gli altri utenti. Se sei alle prime armi, fai tesoro delle raccomandazioni. Però se hai la possibilità di spendere 1, 2 o 5 euro tra le ciotole di qualche mercatino, buttati e ti farai le ossa. Un po' di freschezza e leggerezza non guastano.
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  20. Osservazioni acute e interessanti. Per quanto concerne gli esemplari Sambiase, BM e Drouot i dati sono tratti dal corpus della monetazione sibarita a firma di E. Spagnoli, La prima moneta in Magna Grecia: il caso di Sibari, Pomigliano d’Arco 2013, cat. nn. 2.a; 38.a; 44.a). Suppongo che Il peso dell’esemplare di Sambiase (gr. 9,03 = Spagnoli 2013, cat. 2.a) sia corretto in quanto il pezzo, insieme agli altri del medesimo contesto, venne esaminato autopticamente dalla studiosa nel Museo di Reggio Calabria e pubblicato nel volume a firma di E-Spagnoli-M. Taliercio Mensitieri, Ripostigli dalla piana lametina, Soveria Mannelli 2004, p. 15, n. 26 (gr. 9,03). Allo statere conservato al BM (inv. 1949-0411-108 = Spagnoli 2013, cat. 2.a) il peso di gr. 9,020 viene assegnato dai compilatori della scheda della moneta consultabile in rete: https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1949-0411-108 BM 1949-0411-108 (= Spagnoli 2.a) Per l’es. Drouot invece (Spagnoli 2013, cat. 38.a) il peso non credo sia controllabile trattandosi di un pezzo venduto più di 60 anni fa. Come tu affermi sarebbe interessante verificare le eccedenze ponderali tra esemplari tratti dai medesimi conii, tuttavia un grosso limite è rappresentato a) dalla scarsa popolazione di esemplari superstiti per ciascuna coppia b) con la possibilità, ventilata dalla Spagnoli, che tali eccedenze siano imputabili ad una specifica tecnica di battitura “al marco” piuttosto che “al pezzo” (Spagnoli 2013, p. 138). Non si spiegherebbe altrimenti l’elevato peso di alcuni stateri in rapporto allo stato di conservazione non particolarmente apprezzabile. E.g. il citato pezzo di Sambiase che nel catalogo della Spagnoli viene definito in conservazione mediocre (Spagnoli 2004, p. 15, n. 26) e battuto dagli stessi conii dell’es. Amendolara 3878, che a dispetto della migliore preservazione (buona in Spagnoli 2013, p. 15, n. 44.b) si connota per un valore più basso (gr. 8,37) che in ogni caso eccede lo standard teorico di riferimento (gr. 8 circa). E gli esempi potrebbero continuare. L’es. dell’Hunterian Museum (Spagnoli 2013, cat. 27.1b) pesa gr. 8,81 e proviene dalla stessa coppia di conii che lavora per un pezzo di Sambiase ((Spagnoli 2013, cat. 27.1v) in buona conservazione ma alquanto leggero (gr. 6,40). Riguardo al pezzo di Peus non saprei dirti se le tracce che indichi siano imputabili ad un’attività di suberatura. In tal caso, però, mi aspetterei non un’eccedenza ponderale ma un peso sensibilmente più basso. Non a caso i suberati di peso noto schedati dalla Spagnoli si attestano su valori alquanto degradati: gr. 6,54; 7,02; 6,03 (Spagnoli 2013, p. 202). Quella degli eccessi ponderali resta comunque una situazione complessa benché, ovviamente, non limitata a Sibari ma con significativi riscontri anche a Crotone.
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  21. Direi più Graziano Gratianus AE 3, AD 367-375 Siscia Obv: D N GRATIANVS P F AVG, diademed, draped and cuirassed bust right. Rev: GLORIA ROMANORVM / ΔSIS (??) (in exergue), Emperor, right hand on head of kneeling barbarian RIC IX 14c
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  22. Vorrei oranizzare una partitella a calcio tra te e altri con "braccino corto" sul grado di valutazione delle monete e una squadra formata da alcuni periti numismatici che tendono ad allargarsi un cin sulle valutazioni. Sai che spettacolo salterebbe fuori! ? A parte la boutade, per me i rilievi della moneta sono certamente da SPL.
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  23. E comunque il 99 ,99 per cento delle esposizioni numismatiche soffre del peccato originale del non aver esposto entrambi i lati ,quasi nessuno ha ancora risolto questo gap. C'è ancora molto margine di manovra...
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  24. BB+ . Se non fosse stata pulita e graffiata, forse avrebbe potuto toccare un qSPL . Peccato... è comunque un gran bel pezzo. Secondo me 500 euro è un prezzo giusto.
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  25. la foto è fatta da sotto la plastica? La moneta era fuori dal contenitore o sciolta? se fosse fatta da fuori, nonostante i bellissimi rilievi, così non mi pare neanche SPL, altro discorso se fatta con la plastica sopra. Impossibile giudicare bene secondo me.
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  26. Sia il quinario che il vittoriato a legenda KOP vengono messi in relazione alla prima guerra macedonica ed attribuiti a Marco Valerio Levino, più precisamente alla sua campagna militare del 210 che culminò con la presa di Anticira.
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  27. Applicando (per quanto possibile) un vecchio detto Impara come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire domani.
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  28. Giustiniano I - la legenda è DN IVSTI-NIAN A(VG) o simile al rovescio "plausibilmente" su 4 righe in ghirlanda DN / ATHAL / ARICVS / REX saluti
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  29. Prima del covid ho sempre trovato questo evento di Empoli il convegno più frequentato della Toscana..... DANIELE
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  30. in poche parole: la Simulazione è impossibile Il conto in Banca? Mi spiace però devi accontentarti di quello reale
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  31. Non ci ho capito molto, ma spero non sia deleterio per il conto simulato in banca.
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  32. Mamma mia, dammi cento lire Che in America voglio andar (io voglio andar) Cento lire io te le do Ma in America no, no, no Questo è l'incipit di una delle più famose canzoni popolari italiane sul tema dell'italiane sul tema dell'emigrazione. Autore e data non sono noti, ma sicuramente è databile intorno alla metà dell'800, a cavallo dell'Unità d'Italia. Dal sito inflationhistory si può calcolare il valore della lira nei diversi anni. Per esempio nel 1861, anno dell'Unità d'Italia, 100 lire equivalevano a circa 481,80€. Probabilmente una somma simile a quella che un emigrante italiano avrebbe dovuto sborsare per ottenere un passaggio su una nave per tentare la fortuna oltreoceano. Nel 1861 e anni successivi la somma di 100 lire sarebbe stata probabilmente pagata con 5 marenghi (monete d'oro da 20 lire) col volto del Re Vittorio Emanuele II.
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  33. No. E se, prima di postare il primo articolo che hai trovato con titolo ad effetto - puzza di troll lontano un miglio - facevi un minimo di ricerca, questa risposta te la potevi dare da solo. Dire la propria opinione è un conto, fare disinformazione è un'altra cosa. La foto è di un'esercitazione in ambito cittadino: https://www.bundeswehr.de/de/organisation/heer/aktuelles/soldaten-mitten-in-donaueschingen-5451988 ============================== Io sono al tuo fianco. Servus, Njk
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  34. Ciao Graziano, interessante quell'asterisco sul numero di serie della seconda banconota... forse un errore di stampa ? Complimenti. P.S. Nicolò non infierire...
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  35. Beh, non tutte le storie parlano di questo, in 40 anni gli argomenti sono stati infiniti, e sempre affrontati dagli autori con una profonda conoscenza della storia, dell'archeologia e di (quasi) ogni campo dello scibile umano Ma queste civiltà, in particolare Atlantide, sono un tema ricorrente, fin dal primo numero, poiché, nell'autodistruggersi, consapevoli della propria fine, avrebbero lasciato un certo numero (notevole, a giudicare dalle storie in cui se ne parla ) di "testimonianze", quali laboratori segreti, armi "fine di mondo" e quant'altro. Compito di Martin Mystère è scoprire e portare a conoscenza dell'umanità queste testimonianze, affinché non si ripetano gli errori di un tempo, ma è perennemente ostacolato in questo dagli Uomini in nero (vedi link sopra) convinti, al contrario, che certe scoperte debbano restare nascoste, o comunque riservate a pochi iniziati, per non turbare l'ordine costituito. E quasi sempre riescono nello scopo, la maggior parte delle storie si concludono con la distruzione, volontaria o meno, delle testimonianze di queste antichissime civiltà. petronius
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  36. Si tratta di un sigillo doganale estense. Nel contorno dell'altro lato si trova la descrizione della sede doganale; nel campo la F di finanza... vedi eaemplare per Reggio... Altro lato
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  37. Se proprio lo vuoi per la tua biblioteca devi armarti di pazienza e aspettare una delle vendite di biblioteche di commercianti o appassionati che pero’ di questi tempi sono fortunatamente piu frequenti del previsto non e’ un libro prezioso - e’ anche molto specialistico - quindi difficilmente ci sara’ competizione puoi anche provare a chiedere ai bravi numismaticj scaligeri che certamente non mancano e magari riescono a procurartene uno infine se ne hai bisogno per consultazione cerca in OPAC la biblioteca che ce l’ha piu vicina a te e non dimenticare di contattare la biblioteca SNI che e’ sempre molto ben fornita
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  38. So che in Italia la cosa non viene capita (o non vuole essere capita), ma l'attacco all'Ucraina è stato un attacco all'Europa e al nostro modo di vivere e questo è un interesse da difendere enormemente maggiore degli interessi citati sopra. Chiedere a Finnici e Svedesi. Arka Diligite iustitiam
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  39. Il bronzo di Julia Mamaea è stato emesso a Mallo, in Cilicia, e la persona raffigurata a destra sul rovescio nell’atto di offrire una corona alla personificazione della città (che tiene nelle mani una cornucopia e una statuetta) è Anfiloco, il fondatore di Mallo. Anfiloco, eroe della mitologia greca connesso col ciclo tebano e con quello troiano, ebbe culto e oracoli in Grecia a Oropo, Atene, Sparta e, in Asia, a Mallo in Cilicia. Figlio di Anfiarao e di Erifile e fratello di Alcmeone, partecipò, spinto dalla madre, all’impresa degli Epigoni contro Tebe e alla guerra troiana tra i pretendenti alla mano di Elena. Fu tra i guerrieri che presero posto nel cavallo di legno. Dopo la distruzione di Troia andò con Calcante a Claro, in Lidia, e poi con Mopso in Panfilia e Cilicia, dove fondò Mallo; e là ebbe, con Mopso, un oracolo fiorente ancora durante l’impero. Dopo aver fondato Argo, da lui detto Anfilochia, sorsero contrasti con Mopso che sfociarono in un duello nel quale i due finirono per uccidersi reciprocamente. Secondo un’altra versione Anfiloco fu ucciso da Apollo. Il terzo personaggio presente sul rovescio è Marsia, di cui s’è parlato in questa discussione per la sua sfida musicale con Apollo. apollonia
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  40. Ciao Rick Forse sei alle prime armi,con entusiamo ovvio e tante idee un pò miscelate. Io ti direi di partire da un catalogo Gigante o Montenegro,anche di anni addietro. Poi secondo me,dovresti iniziare dalle ciotole dei mercatini,dove trovi monetine circolate a 5O cents! Dopo di che,insieme all' uso del forum,puoi avanzar col tempo e pianificar un qualcosa. Hai quindi il vantaggio di spendere poco ( e ti avanzano anche soldini dal budget) ,ma nello stesso tempo,capire tante cose e,eventualmente scartare certe ipotesi ed attuarne altre. In tutto ciò,ti consiglio anche di mettere nel calderone le vecchie lire(come avevi scritto nel post precedente). All' inizio non puoi giá pensar di chiudere una collezione o svenarsi per "arrivar al budget". Inizia cosí,"poca roba", scarso valore pecuniario e,non pensar molto a quello! Ciao Riccardo
    1 punto
  41. Funziona! Ti ha ipnotizzato e hai sbagliato a scrivere petronius
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  42. Ciao a tutti, qui un altro progetto morto prima di inziare, quello del "50 marchi tedesco 1874" e vi faccio un riassunto veloce sulla disponibilità di questa banconota a cui ero interessato: "queste sono oggi estremamente rare ed hanno prezzi da conoscitori." THE END ==================== Per chi ha tempo, qui la versione extended Si parlava la volta scorsa di falsi, che all'estero è difficile trovare ed io avevo accennato a questa rivista tedesca che all'epoca trattava anche di falsi e metteva in guardia i commercianti spiegando come riconoscerli. Per correttezza metto il link da dove ho preso le immagini - mai che qualcuno fosse interessato all'acquisto. https://www.ebay.it/itm/202978197859?_trkparms=amclksrc%3DITM%26aid%3D777008%26algo%3DPERSONAL.TOPIC%26ao%3D1%26asc%3D241689%26meid%3D1405230cac78409f9096d9e147a3a935%26pid%3D101524%26rk%3D1%26rkt%3D1%26sd%3D195310174717%26itm%3D202978197859%26pmt%3D1%26noa%3D1%26pg%3D2380057%26algv%3DRecentlyViewedItemsV2&_trksid=p2380057.c101524.m146925&_trkparms=pageci%3A66bd2ff9-2c4a-11ed-a505-9a70002bfd0a|parentrq%3A0867b5f01830ac0f525c504afff180fa|iid%3A1 Ebbene, i 25 Euro per i primi tre fascicoli li avrei anche spesi, ma - poffarbacco! - volevo anche la banconota della copertina, per completezza! E qui arriva la sorpresa, queste bonconote non erano su NESSUNA asta, allora cerco meglio e trovo che quel periodo fu praticamte l'era della contraffazione in Germania, cito: "Questi biglietti sono oggi estremamente rari e si vendono a prezzi da capogiro. Una prelibatezza per i collezionisti di banconote. " ==================== Nel 1874, le Reichskassenscheine furono emesse non da una banca, ma dall'Amministrazione imperiale del debito. Con ciò, l'implementazione di una moneta imperiale uniforme - il "marco" - era finalmente riuscita. È interessante notare che sia le Reichskassenscheine che le Reichsbanknoten emesse non erano considerate moneta legale per il momento. Tuttavia, vi era l'obbligo di accettare tali banconote in pagamento senza restrizioni presso gli uffici della Reichsbank e delle banche private e dei Länder ancora esistenti. Però i contraffattori, si potrebbe pensare, dovevano essere in attesa dietro le quinte da molto tempo. A quanto pare, stavano solo aspettando l'emissione delle banconote per poter iniziare immediatamente il loro „lavoro“. Nel numero 1/1878 dell'"Illustrirter Anzeiger für Contor und Bureau" [ndr: la rivista di sopra], viene riportato un resoconto dettagliato sull'apparizione della Reichskassenscheine da 50 marchi contraffatta. All'inizio le banconote erano apparentemente poche, tuttavia erano considerate un pericolo a causa della loro buona qualità. Poi, il 2 aprile 1879, anche l'Amministrazione imperiale del debito si sentì costretta a fare il seguente appello: "L'Amministrazione annuncia: Negli ultimi tempi sono venuti alla luce e sono stati fermati dei Reichskassenscheine contraffatti, in particolare in pezzi da cinquanta, venti e cinque marchi[...]". Altri giornali di questo periodo riportano che le banconote da 50 marchi falsificate dovevano provenire da mani esperte, perché i commercianti venivano frodati sempre più spesso con queste banconote. Sebbene i mercanti in particolare conoscessero molto bene il denaro, spesso le contraffazioni venivano riconosciute solo alle casse pubbliche e venivano bloccati. La qualità delle contraffazioni era così buona, che il pubblico è stato invitato ad annotare i numeri delle banconote ricevute e il nome della persona che le ha pagate. [!!!] Cinquanta marchi erano un sacco di soldi a quei tempi. Già nel 1884 i cassieri degli uffici postali avevano ricevuto l'ordine di non rimettere in circolazione i Reichskassenscheine in arrivo datati 11 luglio 1874. Tutti dovevano essere inviati a Berlino per essere sostituiti. Dal 1° luglio 1885, solo il "Controle Reale" di Berlino era autorizzato ad accettare e rimborsare tali banconote. Le banconote venivano sostituite da quelle del 10 gennaio 1882, già dotate di fibre tessili. Le fibre avrebbero dovuto rendere più difficile il lavoro dei contraffattori, ma non è stato così. Già nel febbraio 1885, di nuovo l'Illustrirten Anzeiger dovette pubblicare falsificazioni del nuovo Reichskassenschein da 50 marchi... ============== ma che vita grama! Ma almeno così non tocco la collezione dei 50 Euro che mia madre mi ha girato per il compleanno! Servus, Njk
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  43. Questa dei 3 puntini non la conoscevo. Da dove proviene l'osservazione? tua? in che percentuale degli esemplari? Grazie
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  44. Buongiorno, Dopo un po' di tempo ecco in collezione un denaro con mezza luna nel 1° quarto (mi mancava)...credo sia molto difficile reperire questa tipologia in conservazione migliore. Baldassarri VI a 1280 - 1320 Leggerino g. 0.45 mi sembra di vedere una interpunzione tra la E e la X Saluti Antonio
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  45. Ecco il focus dovrebbe essere il dato appunto - non l'oggetto per il vero studioso. Oggi non è piu' necessario custodire in teche polverose e mal gestite (un esempio ne abbiamo con la coll. Papadopoli trascurata e mal esposta/raccontata dopo i mezzi profusi e la generosità del suo autore) bensi sarebbe molto piu' utile che le collezioni Pubbliche venissero censite con metodo e sistematicamente. Primo per proteggerle (meglio delle cassaforti) secondo per poter mettere a disposizione il dato scientifico che è l'unico (oltre a quello artistico se vi è) agli studiosi per le loro ricerche. Ricordiamoci che - senza i collezionisti - non esisterebbero quasi le collezioni pubbliche o sarebbero formate quasi interamente da ripostigli - preziosissimi - ma che naturalmente non possono competere - per importanza filologica - con una collezione compiuta che riflette un preciso sforzo culturale, economico , organizzativo e anche artistico in alcuni casi. Per il concetto di collezionismo e le sue implicazioni la rimando agli scritti di Krzysztof Pomian: dall'interpretazione puramente narcisistica ne è stata fatta di strada e sarebbe opportuno aggiornarsi evitando toni che potrebbero essere scambiati per arroganza mentre piu' probabilmente è mancanza di conoscenza.
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  46. E oggi, fresca fresca, è arrivata la risposta del British Museum: Come volevasi dimostrare, il pezzo NON proviene dal ripostiglio di Cunetio.
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  47. Inserirò molto volentieri la foto della moneta nel catalogo online ? @mariov60 allora ero in competizione anche con te per questa moneta! È stata una ‘battaglia’ particolarmente intensa, ma appena l’ho vista apparire in asta mi sono subito deciso a volerla prendere a (quasi) ogni costo. Ho già letto più di una volta il tuo interessantissimo lavoro sulla monetazione bassa di Francesco I e vedere che anche nel tuo lavoro non è presente alcuna foto di esemplari come il mio mi fa capire che sono davvero poche le monete come questa in circolazione. Se poi leghiamo a questo Giorgino anche le vicende dello zecchiere Gian Francesco Manfredi ecco che questo tondello si carica anche di interessantissima storia! Per quanto riguarda l’utilizzo delle immagini non c’è nessun problema, anzi sarebbe un onore! grazie a tutti per il vostro intervento e per gli apprezzamenti. Francesco.
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