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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/03/22 in tutte le aree

  1. Tentando di far ripartire la discussione... ? In precedenza si è accennato alla produzione monetaria della zecca di Lecce da parte di Giovanni Antonio del Balzo Orsini riferendosi ai denari tornesi ma pare che nella città salentina siano state coniate anche monete d'oro. Di certo però sono stati battuti carlini in argento. Coniati, come per la città dell'Aquila, a nome del pretendente Renato d'Angiò durante la congiura dei baroni. L'Orsini, fedele angioino, probabilmente li coniò su concessione di Giovanni d'Angiò. La fedeltà angioina dell'Orsini terminò però poco dopo la battaglia di Troia quando fu sconfitto dall'esercito aragonese. "il parroco Giulio Cesare Infantino ha tramandato la prima e unica notizia sulla sede e le monete di questa zecca, aperta durante la Congiura per i bisogni dell’Orsini e che all’epoca si poteva raggiungere attraversando la porta di San Biagio, «che stà nel fine della strada (…) entrando poi dentro al dilettevole parco, oltre una bellissima, e famosissima torre con le sue congionte fabriche fatte fare per sua habitatione da Giovanni Antonio del Balzo Ursino principe di Taranto co’ horti di varii frutti abbondanti, et un bosco d’odorosi aranci con artificiose fontane, che potrebbe esser senza alcun dubbio il poggio reale de’ Leccesi, come a tempi passati fu diporto de’ principi di Taranto (…) in queste habitationi facea egli battere publicamente moneta d’argento, e d’oro, il cui pensiero diede a Gasparo de Argenteris suo molto confidente, il quale fe’ anche protomastro de’ pesi, e di misure, il qual’ufficio questi d’Argenteris han posseduto fin’a questi tempi nostri»". Ma i carlini d'argento leccesi non riscuotevano successo nelle transazioni rientrando appieno tra quelli definiti mali carlini: «ducati cento ad ragione de deice carlini lo ducato, tucti in carlini tra li quali nce foro ducati quactro de mala moneta, tra carlini aragonesi bactuti, carlini del principe di Taranto novi et del duca Iohanni»; «tra tucta la dicta summa nce foro carlini trentatre non boni, cioè carlini de ragonesi bactuti, carlini novi del principe de Taranto et del cugno del duca Iohanni». Dopo tutte queste chiacchiere finalmente la moneta: da asta Varesi nr. 79, lotto 153.
    5 punti
  2. Chissà se fosse stato un partecipante del Forum ???
    4 punti
  3. Ragazzi, finalmente è arrivata! Il super regalo che mi è stato rivelato pochi giorni fa da parte di Martina ? il sogno numismatico che coltivavo da una vita è ora realtà. Mi piace davvero tanto ?
    4 punti
  4. Grazie delle Risposte! Ho una piccola collezione Regno, tendo a preferire, se non hanno colpi e/o segni pesanti, monete BB alle monete SPL/FDC mi danno l'idea di avere una storia alle spalle fatta di scambi, pagamenti e viaggi...ovviamente non nascondo che il costo gioca la sua parte ma tra una moneta comunissima FDC e la medesima in BB allo stesso prezzo...vado sulla BB! Opinione mia ovviamente! Ancora Grazie! Mauro Paris
    3 punti
  5. Chissà, magari è un test per valutare le conoscenze numismatiche dei visitatori del museo. Chi se ne accorge e trova tutti gli errori vince una moneta in omaggio (a scelta) dalla teca da esposizione
    3 punti
  6. Chiedo per un amico: Martina ha una sorella gemella per caso? ? Anche non gemella, andrebbe bene lo stesso ? Faccio i complimenti a entrambi per la medesima passione. O se non è la medesima, per la comunanza di intenti nel condividere (o sopportare ?) le passioni di ognuno dei due. Perla ancor più rara da trovare.
    3 punti
  7. Come detto da Meleto, ne hanno coniate oltre 237 MILIONI nel 2001. Si tratta solamente di un leggero scostamento del conio. Nulla di che. Non ha nessun valore numismatico. Errori e difetti di conio sono ben altri. La moneta vale il facciale. PS: su Ebay e affini, qualsiasi utente può inserire il prezzo che gli passa per la testa, senza limita alla fantasia (e al buon senso) Ma ciò non sta a significare che quanto richiesto corrisponda al reale valore della merce (o delle monete) poste in vendita.
    2 punti
  8. L'errore è indubbiamente rimediabilissimo, ma se nessuno rimedia... Non mi sembra comunque una buona cosa che in un museo le didascalie indichino descrizioni totalmente errate dell'oggetto esposto, viene meno il senso di tutto quanto.
    2 punti
  9. È una scelta rispettabissima: c'è chi si immedesima nel viaggio temporale fatto dalla moneta e ne rivive mentalmente le vicissitudini e chi, invece, ama tornare al momento (o quasi) in cui la moneta ha iniziato la sua avventura, a come dovesse brillare fra le mani dei primi utilizzatori. Sono entrambi viaggi nel tempo: nel primo è la moneta che viene a te, nel secondo caso sei tu che vai alle sue origini. Ho diverse monete periziate nelle conservazioni da te preferite che sto dismettendo. Se sei interessato, contattami con MP...
    2 punti
  10. 2 punti
  11. In effetti, sembra un quinario, ma è decisamente troppo leggero per la tipologia del quinario anonimo ( i cui pesi censiti non scendono sotto 1,6 g: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A2/1 ; http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A2/2 ; etc.) Potrebbe forse trattarsi di un quinario con MA, la tipologia più leggera nota, con un peso che scende fino a 1,4 g ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A2/6 ); la corrosione della tua moneta spiegherebbe sia l'impossibilità di leggere il monogramma MA sia l'ulteriore riduzione di 0,3 g. Tuttavia lo stile non mi sembra congruo: l'elmo di Roma, nel quinario con MA, è decisamente più "gonfio". Secondo me si tratta di un quinario anonimo suberato, che comincia a perdere parte della copertura in argento al retro, nel punto in cui dovrebbe esserci il Dioscuro di destra. Questo spiegherebbe il peso calante. In alternativa potrebbe essere un sesterzio, su cui la corrosione ha modificato un po' il simbolo del valore, talché oggi leggiamo V al posto di SII; tuttavia mi sembra difficile
    2 punti
  12. Moneta autentica.Considerata rara (R), in conservazione BB, ma gradevole per l'usura uniforme. Posto per condivisione e confronto un esemplare in buona conservazione:
    2 punti
  13. Potresti acquistarne molti e studiarli,conseguentemente potresti pubblicare il tuo studio su questa tipologia monetale. Salutoni odjob
    2 punti
  14. Esemplare molto interessante. Il riferimento che hai trovato richiama un esemplare simile (ma a differenza del tuo senza il segno di officina delta nel campo) presente nel Normanby hoard. Purtroppo ho controllato e manca la foto. Si tratta sicuramente di un esemplare ibrido, apparentemente coniato e non fuso. Io ho in collezione un ibrido Postumo/Fecundiatas di Salonina, ma si tratta di una imitativa ottenuta per fusione accoppiando erroneamente dritto e rovescio ufficiali di differenti regnanti. Non sembra questo il caso. Qui probabilmente le ipotesi più probabili sono due: 1) errore in sede di coniazione in zecca con accoppiata di conii errata 2) conii ufficiali trafugati e utilizzati fraudolentemente per produrre moneta falsa (dentro o fuori la zecca) Tra le due, propendo per l'ultima ipotesi. In ogni caso una moneta decisamente interessante.
    2 punti
  15. Tema a mio avviso di grandissimo interesse che meriterebbe di essere riesumato e approndito, i viaggi, le esplorazioni, i commerci, le monete e le interconnessioni economiche e culturali tra l'Europa e gli altri continenti avvenute a partire dal medioevo, precisamente dal XII secolo con l'inizio delle crociate, sono il punto di avvio di quel processo di sempre più vasta e diffusa interazione tra i vari punti del mondo che oggi denominiamo con il termine globalizzazione, osservare questo processo dal particolare punto di vista degli scambi commerciali e delle monete usate è sicuramente non poco suggestivo e anche in un certo senso illuminante storicamente, la moneta in effetti ha svolto in quelle interazioni un ruolo tutt'altro che marginale e secondario. Questo tema in particolare l'ho personalmente approfondito costituendo delle sezioni specifiche nella mia biblioteca numismatica, sezioni dedicate alla numismatica bizantina e islamica, alle monete e alla storia monetaria ed economica di Venezia, di Genova, dell'Oriente Latino, degli stati crociati e del levante mediterraneo, per arrivare alle monete usate negli scambi della vastissima zona dell'Oceano Indiano, area, come si vedrà, che ha costituito il vero epicentro del processo di globalizzazione fin dagli albori medievali... A tal proposito mi piacerebbe accompagnare il discorso presentando di volta in volta alcuni testi tratti dalla mia biblioteca, ciascuno naturalmente può aggiungere testi e opere sul tema di sua preferenza... Il primo testo che desidero presentare appartiene all'ambito della storia economica e commerciale, in effetti si può dire che sia sostanzialmente il primo nel suo genere, il primo tentativo di descrivere la storia dei rapporti commerciali tra Europa e Asia dai tempi più antichi conosciuti fino alle esplorazioni portoghesi... E' un'opera di fine settecento dello storico scozzese William Robertson di cui possiedo la prima edizione italiana stampata a Napoli nel 1793, "Ricerche istoriche su la conoscenza che gli antichi ebbero dell'India e su progressi del commercio con questa regione prima della scoperta del passaggio per il capo di Buona Speranza". La parte a mio avviso più interessante di quest'opera in due volumi è quella dedicata alla ricostruzione delle scoperte, esplorazioni ed attività commerciali in Asia orientale che hanno avuto protagonisti gli europei a partire soprattutto dall'età ellenistica, dopo le conquiste di Alessandro Magno, passando per l'età romana, bizantina, islamica e medievale fino alle esplorazioni portoghesi... Vi sono ampie e sistematiche citazioni da tutte le fonti antiche greche e latine allora conosciute e una descrizione molto interessante e approfondita per l'epoca delle vie, delle rotte, delle città portuali, dei traffici e prodotti scambiati in ciascun periodo. Di grande interesse nella lettura dell'opera è la comprensione di un ricco e poderoso sviluppo dei traffici Europa, Africa, India già a partire dal tempo dell'Impero Romano, traffici che fin dal I secolo d.c. si fecero copiosi attraverso i porti egiziani sul Mediterraneo e il Nilo (Alessandria e Berenice) il Mar Rosso e il Golfo Persico fino ad arrivare ad empori in India meridionale come Muziris nel Kerala, attività che sono citate in diverse fonti dell'epoca, come la Historia Naturalis di Plinio e soprattutto il famoso Periplo del Mare Eritreo, di data incerta, forse risalente al I secolo d.c e contenente un elenco di tutti i porti e gli empori interessanti il commercio situati tra India, Arabia e Africa Orientale. Questi traffici che all'epoca dell'opera in oggetto erano descritti e desumibili dalle fonti storiche e narrative classiche negli ultimi anni sono stati confermati e approfonditi anche grazie alle ricerche e alle scoperte archeologiche con ritrovamenti di grandi quantità di monete romane in India e in Sri Lanka, dal I fino almeno al V secolo d.c.
    2 punti
  16. Cari Amici del Forum, è con piacere che presentiamo un modesto lavoro su “Le Varianti e gli errori nella Piastra 1834”. Il documento non è definitivo ( alla luce delle continue scoperte, in Numismatica nulla è definitivo ) ma aperto alle integrazioni ed alle correzioni. Pertanto chiediamo a tutti voi un aiuto nel rendere più completo lo stesso. Grazie a chi vorrà aiutarci. Beppe Ballauri @giuseppe ballauri Raffaele Maio @Raff82 Giovanni Ottomano Palmisano Essendo piuttosto "corposo" potete accedere al seguente Link: https://drive.google.com/file/d/18Aio0J8n-5szfDKNK3KQJZZc7GA1Hnkp/view?usp=sharing Se ci sono problemi ad accedere, scrivetelo, Grazie Buona Serata
    1 punto
  17. Abituato ai musei italiani, che sotto a una moneta mettono il cartellino con scritto "moneta", sono rimasto piacevolmente colpito nel vedere che al museo archeologico di Guimaraes (Portogallo) la teca delle monete romane avesse cartellini più dettagliati. Poi ho cambiato idea...
    1 punto
  18. Se i segni di usura sono solo quelli, lo SPL + potrebbe starci.
    1 punto
  19. Altre foto fatte ora che la sto sistemando nell’album ?
    1 punto
  20. Assolutamente sì, figurati, è la mitica Settimana Enigmistica
    1 punto
  21. Salve, segnalo : Antonio Bonazzi, Matteo Bonazzi Pisanello Medaglista - La medaglia fusa nel Rinascimento - Come riconoscere gli originali Pisanello, the Medallist - the Renaissance cast metal - Approach to distinguish originals L’opera, a firma di Antonio e Matteo Bonazzi, affronta la produzione di uno dei più grandi medaglisti del Rinascimento italiano, il Pisanello, inquadrandolo storicamente e mettendolo a confronto con i suoi colleghi. Tuttavia, uno dei punti cardine dell’opera, è l’analisi di tutti quei dettagli che possono aiutare a capire se l’esemplare che lo studioso sta esaminando sia un originale o si tratti di una riproduzione coeva o magari successiva. Infatti nei vari paragrafi vengono esaminati tutti i parametri da tenere in considerazione, quali il tipo di fusione, il diametro, la superficie, il bordo, la lega metallica, le lettere della legenda, la coerenza del modellato, i fori, oltre a tutti gli altri elementi inerenti la medaglia del periodo. 204 pagine a colori, formato foglio A4, € 45,00 https://www.edizionidandrea.com/
    1 punto
  22. È un normale 2€ francese, non capisco cosa ci sia di interessante... Se si riferisce al millesimo 2001 non è affatto insolito perché tutti i paesi che hanno adottato le monete in euro nel 2002 hanno iniziato le coniazioni fin dal 1999. Alcuni hanno riportato il millesimo effettivo di conio (Belgio, Francia, Finlandia, Spagna, Paesi Bassi) altri no come l'Italia o la Germania che hanno come primo millesimo il 2002. Nulla di strano insomma vedere su alcune monete i millesimi 1999, 2000, 2001. In particolare la sua moneta è quella con il millesimo più comune delle 2€ francesi, 237.915.793 di copie, insomma proprio comunissima!?
    1 punto
  23. Più facile a dirsi che a farsi.... Il problema principale per me è il tempo, studio le savoia da molto, ma il tempo per pubblicare qualcosa non si trova mai, al massimo riesco ad aprire un post sul forum dove inserisco le mie strampalate elucubrazioni... Il secondo problema è la mancanza o la difficoltà di reperire documentazioni dell'epoca, e ritorna il fattore tempo... La terza difficoltà è lo scontrarsi con altri studiosi su differenze di opinioni, non sempre è ben accettata una teoria diversa da quelle oramai consolidate... Il bello è però di avere, in questa monetazione, sempre novità che rendono interessante gli studi!
    1 punto
  24. Ciao @modulo_largo, è vero ma che dire... Un errore rimediabilissimo... L'importante che le monete siano autentiche ed al sicuro dai furti o dalle sostituzioni, questi si veri problemi.... ANTONIO ?
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  25. Secondo me, questa ha un grado di conservazione migliore.
    1 punto
  26. Ci sono stato Venerdì. Bel convegno e buona affluenza. La cosa più importante per me è stato incontrare tanti amici che sento quotidianamente in modo virtuale. Non c’è niente da fare, le sensazioni che mi regalano i convegni sono uniche
    1 punto
  27. Ancora complimenti Nicolò! ?
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  28. Te ne posto una simile, originale:
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  29. Ciao, prima cosa prova con una calamita, se è magnetica è un falso moderno della Perugina.
    1 punto
  30. Piano piano, passo a passo, mi ci metto sotto a studiare.Grazie del consiglio è sempre ben accetto
    1 punto
  31. A me sembra un quinario. Al dritto, quell'asta obliqua dietro l'elmo sta per una V
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  32. Wow. Addirittura sostitutive. Il mobilificio Gardini non bada a spese! ?
    1 punto
  33. Buongiorno, Ho individuato un’altra consorella, non ancora inserita nel ritratto di famiglia se non erro. Savoca Numismatik Live online Auction 8, lotto 53, del 2016: Bisogna tenere alto il livello di allerta, il semplice fatto che continuino ad essere riproposti esemplari di questa progenie é un motivo più che valido. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. E qualche anno è passato dalle prime apparizioni..
    1 punto
  34. Ciao Cristiano, ho provato a modificare le tue pessime foto? A me sembrano tre conii diversi per il dritto: Partenze diverse di legenda, punteggiatura non in linea con la base delle lettere e busti che sembrano avere profili diversi....il nasone soprattutto ? Potresti riferirci il diametro dei tre esemplari? Perché l'ultimo tuo acquisto dovrebbe essere più largo di tondello, altrimenti ha il busto più piccolo. P.s. Il collezionare per varianti di conio è una pazzia , lo sai ? ? Ciauuu
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  35. Buongiorno...che differenze troviamo tra questi tre capoccioni...?
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  36. Ciao @il console Bella moneta quella che hai postato. Secondo il mio parere un bel BB+ . Questa tipologia è particolarmente difficile da valutare come conservazione, in quanto il conio sulle parti centrali è già carente in tutte le conservazioni. Pertanto bisogna domandarsi quanto la scarsa visibilità dei ricci del Re e di parte dello Stemma sia dovuto al conio oppure ad usura. Detto questo, passiamo alla "variabile" HEER. Sono d'accordo con @gennydbmoney sul fatto che è un errore di conio involontario, probabilmente l'addetto punzonò una "E" ed in seguito corresse con la normale "I". La seconda "E" presenta invece un'eccedenza di conio particolarmente evidente. Questo porta a considerare questa moneta non come una Variabile maggiore, ma comunque un "unicum" che dovrebbe essere maggiormente considerato dai vari Autori. Invece notiamo che solo il Gigante attribuisce una Rarità ( R4 ) pur omettendo la valutazione ( N. 71a - Pag. 529 ). Il Magliocca "Manuale delle Monete di Napoli 1674-1860 " Ed. D'Amico, la cita ( pag.227 ) senza attribuire Rarità e/o valutazione. Nel Nomisma 2022-2023 non è citata. Chiedo il vostro parere come persone molto più esperte del sottoscritto. Posto la moneta che ho in collezione. Buona Serata,
    1 punto
  37. Un raro esemplare di denario ( 3,66 g ) al nome L. Aemilivs Buca con testa laureata di Cesare / Venere con scettro e leggenda . Sarà il 18 Ottobre in vendita Kunker 376 al n. 4049 .
    1 punto
  38. 1 punto
  39. Ma cosa vi ha fatto la Baia? La moneta di Santiago de Compostela é FDC, quindi non trovata in circolazione. Poi bisognerebbe dire che quasi tutte le monete circolate valgono il facciale, ma non tutte. Ci sono stati casi confermati di Commemorative Vaticane, Belghe, Maltesi, ed anche, che io sappia un paio di Grace Kelly, tutte queste circolate, e sicuramente valgono più di 2€. Le possibilità di trovarle sono veramente effimere, ma non pari a 0.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
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