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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/01/22 in tutte le aree
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Buonasera, come giustamente ha già sottolineato @Arka Costantino ha regnato per decine di anni durante i quali sono avvenuti tanti eventi che sono stati sottolineati con emissioni monetali. Vi sono poi eventi “minori” ribaditi dalle varie zecche (un esempio le ADVENTVS). O ancora richiami a fatti biografici (es. varie visioni divine). O, ancora, emissioni che appartengono a simbologie e alle quali si cerca di dare qualche interpretazione convincente (es. VIRT EXERC). In considerazione di quanto esposto sopra sarà facile comprendere che la monetazione, tra varianti e varie zecche coinvolte, e che solo all’apparenza sembrerebbe piatta e monocorde in realtà è ricchissima e di non semplice e veloce esposizione. Da parte mia trattai in passato il tema biografia + emissioni in 3 discussioni : https://www.lamoneta.it/topic/86987-costantino-i-da-cesare-ad-augusto/ https://www.lamoneta.it/topic/86987-costantino-i-da-cesare-ad-augusto/ https://www.lamoneta.it/topic/97039-costantino-vs-massenzio/#comment-1084596 E’ anche vero che in realtà sarebbe bello chiudere l’excursus storico con un’ultima dal titolo tipo: Costantino: la conquista del Potere e non è detto che non decida di chiudere il cerchio (oppure che qualcuno lo voglia fare). Se poi dovessi consigliare un sito tematico ampio non potrei fare a meno di segnalare quello di Victor Clark : http://www.constantinethegreatcoins.com/ oppure in second’ordine http://www.coins.calkinsc.com/constantine_gallery.html Infine, se dovessi “evocare” qualcuno taggherei @Nikko sperando che abbia un po’ di tempo da dedicarci essendo professionalmente molto occupato. Buona serata Illyricum3 punti
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DE GREGE EPICURI A me non sembra la croce dei Savoia. Al rovescio (che davvero è poco chiaro) potrebbe esserci un leone rampante in uno scudo.2 punti
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Lei colleziona? Sono stato un piccolo collezionista da bambino. Avevo una modesta collezione di francobolli. Erano gli anni Trenta e ricordo che mi piacevano molto i francobolli africani. Poi sono passato alle monete. C’era un cambiavalute a Torino, in corso Vittorio Emanuele, che aveva in vetrina delle monete antiche, e mi fermavo sempre a guardarle. Con i miei piccoli risparmi cominciai a comperarne qualcuna, e a quel punto i miei genitori sapevano cosa regalarmi per farmi piacere. Erano monete di due tipi: romane e monete d’argento dell’Ottocento. Ricordo che quando venni operato d’appendicite, mia madre mi regalò un tallero di Maria Teresa. Le monete romane le ho ancora, quelle d’argento, invece, dopo la guerra le rivendetti allo stesso cambiavalute per alimentare un’altra collezione che avevo cominciato: quella dei dischi di jazz. Da: DICONO DEL COLLEZIONISMO…PIERO ANGELA DI DOMITILLA D’ANGELO (novembre 2014) https://www.ilcollezionista.bolaffi.it/2014/11/piero-angela/2 punti
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Fra i Lamonetiani annoveriamo anche collezionisti di Costantino, alcuni anche molto esperti... Arka Diligite iustitiam2 punti
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Buongiorno, non so se poi @Mistero79 sia riuscito a rintracciare l’esemplare. Ad ogni buon conto, ne posto uno simile esitato in asta Elsen nel 2015: GRONSVELD, Josse Maximiliaan van Bronckhorst (1617-1662). Saluti.2 punti
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Ciao, chiederei le immagini nitide di fronte e retro di n. 7 e 8 (2x5 bolivar), dalle foto non si riesce ad appurare se appartengono alla tipologia in argento o in nickel, e della n. 16 (20 franchi). Monete piuttosto comuni, ma nel caso fossero autentiche (ed i bolivar in Ag.) avremmo in totale 70 gr. d'argento, anche se a peso una cifretta non disprezzabile.2 punti
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Penso che gpittini abbia visto bene e si tratti proprio di Julia Mamaea. Io credo d’aver individuato il rovescio Il disegno raffigura Anfiloco, il fondatore di Mallo, in piedi di fronte con la testa a sinistra, che regge lo scettro e offre una corona di fiori alla personificazione della città in piedi, a destra, con in mano una cornucopia e una statuetta; tra loro, Marsia in piedi, a sinistra, che regge un otre e alza la mano; a destra un cinghiale. apollonia2 punti
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Memmo Cagiati, nel 1925, in Numismatici, raccoglitori e raccolte, di monete e medaglie, in Italia a p. 67 riporta una brevissima descrizione del personaggio in oggetto:2 punti
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Confermo il Quattrino di Lucca anno 1638. Dal Corpus. Saluti.2 punti
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Buongiorno, oggi parliamo di falsi a danno della circolazione (cd. falsi d'epoca) della Repubblica Italiana monete in lire. La falsificazione di monete presuppone che ci sia una differenza positiva tra valore nominale della moneta e costo di produzione della stessa. Questa differenza positiva costituisce il profitto del falsario, più è grande questa differenza e più al falsario conviene falsificare e rischiare. Quindi per massimizzare i profitti i falsari puntavano su monete in circolazione ad alto valore facciale e costi di produzione bassi. Questo concetto è molto importante e ci spiega alcune cose. Infatti, non è un caso che tra le monete più falsificate della Repubblica troviamo le 500 lire e le 10 lire (negli anni 50), le 100 lire negli anni 70 e le 200 lire negli anni 80-90. Infatti, in quel periodo erano le monete con più alto valore o con costi di produzione più bassi. A supporto riporto una statistica tratta dalla Relazione della Zecca che dà evidenza nel decennio 1956-1965 di quanti falsi sono stati riconosciuti tali dall'ufficio perizie della Zecca (divise per tipologia di moneta). Balza subito all'occhio che le monete più falsificate erano le 500 lire (maggior valore) e le 10 lire (poco costose da produrre e passavano meno osservate a differenza delle 500 lire). Sul finire degli anni 60 le 500 lire spariscono dalla circolazione e con l'inflazione anche le 10 lire perdono importanza, la moneta a più alto valore in circolazione in quel momento era la 100 lire e quindi l'attività dei falsari si è concentrata su quella moneta. Alla fine degli anni 70 entra in circolazione la 200 lire, i falsari la prendono di mira e si concentrano su quella moneta. L'attenzione sulle 200 lire non viene distolta dall'introduzione delle 500 lire perchè sebbene a più alto valore legale richiedeva dei costi di produzione molto elevati, quindi il margine maggiore si poteva ricavare sempre dalle 200 lire. Per tutti questi motivi capiamo come mai certe monete si trovano falsificate solo in certi periodi e certe altre è molto difficile se non impossibie trovarle falsificate sia per il loro valore basso (es. 1 lira o 2 lire) rispetto alle altre in circolazione oppure per la complessità di falsificazione (es. 500 lire e 1000 lire). Vi allego alcune foto di falsi d'epoca (particolari) delle monete più falsificate della Repubblica1 punto
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Stamattina mi è stata data di resto, ha i bordi taglienti, forse appena tolta da un rotolino1 punto
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DE GREGE EPICURI La moneta è troppo consunta per distinguere sia la semiluna, sia eventuali lettere puniche presenti; non credo quindi che si possa classificare con precisione.1 punto
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Comprendo ed in parte condivido @numa numa. Una emissione che pur non presentando qualità estetiche eccelse, comunque ha un suo posto di rilievo, mi sento di dire, nello sviluppo delle raffigurazioni della testa di Aretusa. Nella serie XIII del Boehringer essa presentava tratti ancora arcaicizzanti dopotutto, nella XIV aveva compiutamente valicato (forse ancora con stile non maturo) quel confine temporale ed artistico che coincideva con gli anni della caduta della tirannide Dinomenide a Siracusa e quelli immediatamente successivi. Ed alla serie XIVb appartiene il tetradrammo di apertura.1 punto
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Sempre interessanti i grossi carrarini di Jacopo II. Questa tipologia corrisponde alla C di Vidale (RIN CXVI p. 297). Arka Diligite iustitiam1 punto
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Trent'anni di regno e tanti avvenimenti da celebrare. Alcune zecche coniarono monete particolari legate a momenti particolari. Treviri, Roma e Costantinopoli in primis. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Signoria di Padova - Iacopo II da Carrara (1345 - 1350). Grosso carrarino. D/ (rosetta)CI VI T'(rosetta)P AD'• Croce ornata; nei quarti superiori :I: A: e nei quarti inferiori carri R/ (rosetta)S(rosetta)PSDO CIMVS(rosetta) Santo nimbato con mitria seduto, tiene edificio turrito nella d . e nella s . pastorale; a d ., P https://www.numismaticadellostato.it/pns-pdf/materiali/BdNonline_Materiali_6_2013.pdf Iacopo II (1345-1350) Nei suoi cinque anni di governo su Padova, Iacopo … iniziò a coniare anche consistenti quantità di una moneta grossa di buon argento del valore di 24 denari, cioè due soldi: il grosso carrarino (CNI VI, pp . 189-190, nn . 1-20; …). Il nome della moneta richiamava la tipologia stessa dell’emissione e, soprattutto, il simbolo della famiglia: il carro carrarese. Il grosso carrarino di Iacopo portava al dritto, con leggenda CIVIT PAD, una lunga croce con nei quarti superiori le lettere I-A e nei quarti inferiori due carri . Al rovescio venne rappresentato San Prosdocimo che reggeva sulla destra la città con intorno la leggenda S . PDOCIMVS. La scelta vincente di Iacopo di emettere un grosso d’argento, che probabilmente equivaleva ai contemporanei grossi aquilini e tirolini, dimostra ancora una volta che i Carraresi seppero sfruttare le richieste del mercato monetario veneto immettendo in circolazione esemplari di buon metallo.1 punto
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Già, il gargarozzo è completamente diverso...problemi hai linfonodi?1 punto
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Ciao Andrea Anche io ho quel falso. In teoria sarebbe a danno del collezionismo,visto l' anno interessante,ma il mio ha proprio circolato assai e per come è ridotto,l' ho classificato d' epoca! Mo non voglio andar off topic....1 punto
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Ciao il post riguarda i falsi della Repubblica Italiana, non del Regno. Non ricordo il falso 10 cent 1919, ma è a danno della circolazazione o del collezionismo? Essendo il 1919 un anno raro solitamente si trovano falsi a danno del collezionismo1 punto
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Buongiorno...che differenze troviamo tra questi tre capoccioni...?1 punto
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Il potere in Italia lo hanno le corporazioni. Per certi versi siamo ancora nel medioevo. E questo riguarda quasi tutte le categorie. E lo Stato ne è complice. La seconda fonte di potere è la burocrazia. Ovvero lo Stato stesso. E mentre i politici e i ministri cambiano, la burocrazia resta. E comanda. Infine una piccola parte di potere l'abbiamo noi. E come lo sfruttiamo? Parcheggiando sul posto per disabili oppure in seconda fila, non rispettando le striscie pedonali se siamo in auto, non rispettando il semaforo rosso se siamo a piedi, saltando la file (sia in auto che a piedi), facendo un pregio dell'arroganza (abbassa lo sguardo!), cercando di fregare il prossimo non appena possiamo. La sovranità limitata è quella che, forse, a lungo termine potrebbe salvarci dai poteri che ho descritto sopra. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Temo che purtroppo, votare a destra o votare a sinistra (con un pò di centro...) non cambi molto. Mi sono fatto l'opinione che i veri centri decisionali (quelli che hanno il potere vero, no quello finto dei nostri politicanti) stanno al di fuori di Palazzo Chigi o di Montecitorio. Purtroppo dobbiamo arrenderci all'evidenza ; siamo uno Stato a sovranità limitata (e di molto) sia politica che economica, non possiamo uscire dal recinto che ci hanno costruito (col nostro consenso) e lì dobbiamo pascolare.1 punto
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io posso consigliarti A Handbook of Late Roman Bronze Coin Types, 324 – 395, by Caza, Shawn M gran bel volume1 punto
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Arrivata comunicazione per l'emissione del 6: entrambi i 2€ cc, la 5€ bimetallica, gli ori 10€ e 100€ e la coin card da 1€. In ogni caso riaprono il 5, quindi dubito ci si fili qualcuno per fissare l'appuntamento1 punto
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DE GREGE EPICURI Non ne sono sicuro, ma a me pare di leggere: ..ΙΩΥΛΙΑ...ΜΑΜ.., il che porterebbe a Iulia Mamea. Del rovescio, non ho la minima idea.1 punto
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Qualcuno doveva prendersi la responsabilità. Contento che lo abbia fatto te e non me. O tu e non io. O come preferisci che si scriva ? Alle foto avevo dato un'occhiata di massima. Però non su tutte ero in grado di esprimermi. Bene che sia avanzato te. ? Anche perchè della cena non ho avanzato nulla ?1 punto
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Visto che siamo nell'agorà dico la mia. Non entro in questo forum per parlare delle miserie umane che ci circondano, questo forum dovrebbe essere un tempio per il collezionismo, deve rappresentare un momento nostro personale che ci porta fuori da queste realtà. In un luogo come questo questi sono argomenti ''divisivi''. Ci sono altri posti per parlarne.1 punto
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Capisco che a certe richieste si risponda a volte col pilota automatico ma perchè far perdere tempo con foto dettagliate, addirittura del contorno? Basta ingrandire quelle che ci sono per rendersi conto che si tratta del classico accumulo di monete comuni e riproduzioni senza valore: notate, tra le altre, 5 lire del 1914, 100 lire fascione e Vetta in alpacca (o metallo simile), tallero di Umberto, e altro ancora. Quel che resta, vista anche la conservazione, probabilmente non raggiunge i 10 euro complessivi di valore. Mi spiace @Denise00 petronius1 punto
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Più che là quantità prodotta, ci sarebbe da chiedersi come si faccia a mettere in vendita questa tipologia di moneta, senza controllare prima, essendo poi tra i top delle falsificazioni nei bronzi siciliani …1 punto
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Un altro clone si presenta (ma quanti ne avranno fatti ??). In asta Bertolami el.236 del 24-25 settembre al lotto 177. E prima che qualcuno dica "è meglio avvisare la casa d'asta", confermo che l'avviso è già stato fatto almeno una settimana fà ma la moneta è sempre presente sul loro sito.1 punto
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Buongiorno, finalmente l'ho portata a casa, era un annetto che ero in trattativa, tira e molla con il venditore, ora riposa finalmente tra le sue sorelle, non è una variante nuova per la mia collezione, ma semplicemente un 10 grani 1815 con punto dopo il 10 del valore, moneta comune, ma molto rara in alta conservazione, ecco l'ho presa solo per via dell'alta conservazione che si porta appresso. Volevo aprire un post apposito, ma credo che il posto giusto sia qui. Cito un po' di lamonetiani ( @borbonik @Rocco68 @Litra68 @lamanna921 @caravelle82 @nikita_ @Ledzeppelin81 @dareios it @santone @gennydbmoney @Fondamentale @giuseppe ballauri @Raff82...e chiunque altro, era da na vita che non lo facevo ? e spero di fare cosa gradita nel condividere questo bel cioccolatino/ tombino che ha fatto un bel buchetto nel mio portafoglio. 27,73 grammi per un diametro di 36,77mm Variante G.10. (c'è la variante G.10) Eccola, foto da cel e fatte da me, portate pazienza.1 punto
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DE GREGE EPICURI Riferendomi a quanto citato da @grigioviolanel post 11, ed al suo antoniniano suberato di Otacilia Severa, io mi chiedo: ma davvero esistono gli antoniniani suberati? La moneta mostrata è la conferma che esistono. Ma di quale suberatura si tratta? Non credo di quella "classica" usata per la monetazione greca e romana repubblicana (avvolgere il nucleo di rame con laminette di Ag, poi portare al punto di fusione dell'Ag in modo da ottenere uno strato di Ag compatto e uniforme, quindi procedere alla coniazione). La percentuale di Ag degli antoniniani ufficiali nel periodo 240-250 d.C. non superava il 20-30%, e a volte era inferiore. Che senso aveva utilizzare una tecnica complessa e costosa, che avrebbe fatto risparmiare pochissimo argento? Poteva forse avere senso il cosiddetto "bagno in soluzione di Ag", che con poca spesa creava uno strato di Ag sottilissimo (e piuttosto fragile). Detto questo, monete come quella mostrata di Otacilia sono molto poco frequenti.1 punto
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