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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/18/22 in tutte le aree
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Ad Ottobre del 2020 e' stata trovata una corazza di un legionario romano che partecipo' alla battaglia di Teutoburgo rimanendo probabilmente torturato ed ucciso ; e' l' unico ritrovamento di una corazza in ferro quasi completa . Gli scavi archeologici condotti a Kalkriese, in Germania, hanno portato alla luce i resti dell'armatura romana più completa recuperata fino al giorno d'oggi. Apparteneva probabilmente a un soldato sacrificato dopo la battaglia del bosco di Teutoburgo, nell'anno 9 d.C. Un team di archeologi ha recuperato i resti della corazza romana più completa e meglio conservata giunta fino ai nostri giorni. Si tratta di una lorica segmentata, la caratteristica armatura composta da lamine che indossavano i legionari romani. La scoperta è stata realizzata sulla collina di Kalkriese, il luogo dove nell'anno 9 d.C ebbe luogo uno dei peggiori disastri militari della storia dell'impero romano: la battaglia di Teutoburgo. Stefan Burmeister, direttore del Museo e Parco di Kalkriese – dedicato alla battaglia di Teutoburgo e alla Germania dei tempi di Augusto – ha spiegato che la corazza probabilmente apparteneva a un legionario catturato durante la battaglia e poi sacrificato, una pratica che i guerrieri germanici erano soliti realizzare sugli avversari sottomessi. Questo spiegherebbe perché l'armatura, un bottino estremamente prezioso per l'epoca, fu invece abbandonata sul campo di battaglia. «In un contesto rituale, il corpo e l'armatura diventavano tabù» e dovevano essere lasciati esattamente nel luogo dove si era prodotta la morte. Quando, anni dopo la battaglia di Teutoburgo, una spedizione punitiva inviata da Augusto giunse sul luogo della battaglia, i soldati si ritrovarono davanti un panorama dantesco: scheletri abbandonati con indosso le loro corazze e corpi inchiodati agli alberi. Una corazza di lusso Sono stati rinvenuti circa trenta pezzi, la corazza quasi completa. Il suo stato di conservazione non è ottimo – la lorica segmentata era composta da lamine di ferro che si sono deteriorate nel corso dei millenni – ma è ancora possibile identificare tutti i pezzi e scoprire nuove informazioni sull'elaborazione delle armature romane, più complesse di quanto si credeva fino ad oggi. La lorica segmentata era uno degli equipaggiamenti più usati dai romani, ed era propria dei legionari. Era formata da diverse lamine di ferro tenute insieme da strisce di cuoio e costituiva una protezione solida che allo stesso tempo permetteva una discreta libertà di movimento. Si trattava di un equipaggiamento caro a causa dei materiali che lo componevano e alla sua fabbricazione elaborata, e dal II secolo d.C. sparì progressivamente in favore della cotta di maglia, anche grazie alla crescente inflazione e all'impoverimento dei soldati. Un'umiliazione terribile La battaglia di Teutoburgo ebbe luogo nel settembre del 9 d.C. e fu senza dubbio una delle più grandi catastrofi della storia militare romana: furono annichilati tra i 15.000 e i 20.000 soldati, correspondenti a circa tre legioni complete. Il governatore della Germania, Publio Quintilio Varo, cadde in una trappola che gli era stata tesa da uno dei suoi ufficiali di fiducia, Arminio, un principe germanico educato a Roma. Questi lo condusse nel bosco di Teutoburgo, un terreno dove le legioni romane non potevano schierarsi in formazione – la loro arma principale –, dove i romani vennero attaccati. La sconfitta ebbe conseguenze profonde: la perdita della Germania e la fine di un'incipiente romanizzazione dei popoli che vivevano tra i fiumi Rin e Elba. Nonostante i tentativi per recuperare il controllo del territorio, il successore di Augusto, l'imperatore Tiberio, prese la decisione di rinunciare a una riconquista che supponeva un costo economico e umano enorme. Articolo tratto da : https://www.bing.com/ck/a?!&&p=63e4686f5781f9abJmltdHM9MTY2MDU2NjY5MSZpZ3VpZD1kNjZlYmIwZi0zNmY4LTQ0NTYtYjFhMC1iN2M1ZDY3ZjM5NTImaW5zaWQ9NTI2Mg&ptn=3&hsh=3&fclid=30ebbcf6-1c96-11ed-9b76-c77fc7cc2a5d&u=a1aHR0cHM6Ly93d3cuc3RvcmljYW5nLml0L2Evcml0cm92YXRhLWNvcmF6emEtcm9tYW5hLWRlbGxhLWJhdHRhZ2xpYS1kaS10ZXV0b2J1cmdvXzE0OTM2&ntb=1 Video :2 punti
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Si nota una stella nel campo sinistro del rovescio. Ho guardato qui su Tesorillo: Type 102 (tesorillo.com) Il campo dovrebbe restringersi a Treviri, Aquileia, Roma e Tessalonica. In effetti, l'esergo non e' leggibile. Magari, guardando meglio (soprattutto @apuano che ha la moneta in mano, scusate la rima?) qualcosa si riesce a vedere. Buona serata da Stilicho2 punti
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Ciao @Lucifugo, purtroppo dalle foto che hai postato si rafforzano i dubbi sull'autenticità delle monete,percui se non ti convincono restituiscile. Io personalmente non ho mai fatto acquisti su Catawiki, di contro né ho fatti diversi su Ebay sempre però da rivenditori professionali e che accettavano la restituzione delle monete senza se e senza ma. E ne ho restituite una decina, senza alcun tipo di problema. Non so con che clausola il venditore ha messo in vendita le monete, speriamo non con quella che non accetta la restituzione. In caso contrario non dovrebbero esserci problemi. Cerca di risolvere questa disavventura e fanne tesoro per il futuro. Ti resta come esperienza l'aver visionato dal vivo monete quasi sicuramente non autentiche, hai fatto delle foto che conserverai e che ti ritorneranno sempre utili . È il poco di buono che si può trarre da tutta la cosa. ? ANTONIO2 punti
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Scusami caro @Adelchi66 oltre a tutti i bellissimi e meravigliosi posti che ti hanno suggerito aggiungerei anche il museo ferroviario di Pietrarsa con rigorosa partenza da Napoli su treno storico, divertimento assicurato per tutta la famiglia: https://www.fondazionefs.it/content/fondazionefs/it/esplora-il-museo/visita-pietrarsa.html Giusto per non farti mancare nulla perché non fare una bella visita anche al museo dell'archivio storico del Banco di Napoli via dei Tribunali: http://www.ilcartastorie.it/ ... e poi un bella passeggiata negli scavi di Pompei con la visita alla cattedrale e se vuoi esagerare, oltre al Palazzo Reale di Napoli, fai un salto alla Reggia di Caserta con i suoi giardini inglesi: https://reggiadicaserta.cultura.gov.it/ senza dimenticare il complesso monumentale di San Leucio con il museo della seta: https://www.belvederedisanleucio.it/home-deff/il-museo/ A questo punto devi visitare il borgo di Caserta Vecchia dove potrai ammirare la Torre dei Falchi, alta ben 30 metri, la cattedrale, le viuzze, i suoi misteri e gli spiritelli. Posti di mare ce ne sono veramente tanti, tutti belli ed affascinanti, ma voglio consigliarti qualcosa di diverso dove puoi conciliare trekking, natura, panorama e mare: il fiordo di Crapolla a Sant'Agata dei due Golfi: e dopo nella serata potrai recarti a Sorrento per una bella passeggiata ed assaggiare tutte le specialità della costiera. In tutto questo dimenticavo di chiederti.....ma hai già cambiato la tua residenza perché ho qualche dubbio che tu riesca a visitare tutti questi posti?...beh con un mesetto di ferie si potrebbe fare?....buone vacanze?2 punti
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Ciao @apuano io ti capisco perfettamente: faccio esattamente come te. Compro monete o lotti di monete, anche in condizioni "semi disperate", per il gusto di avere monete di quel periodo, e "salto" da un periodo all'altro, da un'area geografica all'altra. Mi piace scoprire, mi piace la storia, per me è un divertimento cercare di identificare quello che ho comprato. Poi però arrivo ad un punto in cui da solo non ce la faccio più, e chiedo aiuto qui Provo a darti una mano. Quella che posti è un AE3 (moneta di bronzo dal diametro 15-17 mm, se non ricordo male la definizione... se no qualcuno mi correggerà ) dell'imperatore Valente (D N VALENS P F AVG al diritto), con al rovescio la Vittoria che avanza verso sinistra con ghirlanda in una mano e ramo di palma nell'altra; la legenda del rovescio è SECVRITAS REIPVBLICAE. Purtroppo non vedo nulla all'esergo, per cui è (per me) impossibile identificare la zecca; dovrebbe comunque essere una di queste: Online Coins of the Roman Empire: Browse Collection (numismatics.org)2 punti
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Una leggenda racconta che il cavallo alato Pegaso colpendo il terreno sull'acropoli di Corinto abbia fatto sgorgare la sorgente Peirene che rifornì la città di acqua . Bellerofonte, figlio di Poseidone volle domare Pegaso ma non ci riuscì . Gli apparve in sogno Atena che gli donò dellei briglie d’oro con le quali Bellerofonte riuscì a domare Pegaso. Il cavallo alato divenne il simbolo della città e per centinaia di anni apparve sulle monete di Corinto e delle sue colonie. Le colonie che coniarono stateri (didramme) al tipo corinzio (Pegaso / Testa di Atena elmata) furono : nella regione di Acarnania , Leukas, Anactorium, Ambracia, Argos Amphilochicon, Astakos, Koronta, Metropolis, Thyrreion e Echinous, in Illyria: Dyrrhachium.e Korkyra (Corfù) In Sicilia Leontini e Siracusa. Nel Bruttium Rhegium e Lokri Epizefiri. E in quanto colonie di Lokri Hipponion (Vibo Valentia) e Medma (Rosarno Calabro). Spero di non averne dimenticata nessuna. Il tipo databile nel quinto secolo a.C. mostra al R/ la testa di Atena in un quadrato ( NAC ) circa 509-480 ( M & M ) 478-458 (Busso-P ) 450/415 In seguito l'incuso viene abbandonato. (segue)1 punto
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Da dove scrivo non posso consultare il Mitchiner che riporta varie iscrizioni fittizie su questi gettoni, come si vede in questa pagina che avevo già postato sul forum. apollonia1 punto
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PER CHI AMA LA NUMISMATICA “Occorre la lente di ingrandimento per la più piccola moneta dei Savoia.” Articolo apparso sul quotidiano La Stampa il giorno venerdì 17 maggio 1968, a firma del noto numismatico italiano Mario Traina, venuto a mancare nell’ottobre 2010, e già giornalista di professione. Buona lettura. d1 punto
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@apollonia ha fornito ulteriori spunti di riflessione. Non mi ritrovo sulle due ultime lettere presenti al D/: la O (penso sia O e non D) e la C. Nessuna frase di senso compiuto o di fantasia termina con queste due lettere, salvo mia svista. d1 punto
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“Alle tre adorate sorelle, Agrippina Minore (che sarà madre di Nerone), Drusilla e Iulia è stato dedicato lo stupendo e rarissimo sesterzio illustrato al n. 14.” Allego foto n. 14. È una frase tratta da un articolo apparso su Panorama Numismatico a firma di Roberto Diegi e dal titolo: LE MONETE DI CALIGOLA Gaius Julius Caesar Germanicus. http://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/monete-caligola.pdf Ho evidenziato il rarissimo….!! d1 punto
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Moneta che ha circolato parecchio, su questo non c'è dubbio. Mi ricordo da tuoi interventi precedenti, in ogni caso, che apprezzi le monete vissute, e personalmente mi trovi della stessa parrocchia. Molto gradevole, bell'esemplare!1 punto
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Cerchiamo di essere più chiari però su questo campo … ci sono venditori numismatici , che hanno negozio fisico e negozio virtuale su eBay, questi rilasciano idonea documentazione. Ci sono poi venditori, che sono si professionali, non professionisti numismatici, ma che vendono su negozi virtuali , di tutto , tra cui monete antiche …. Su questi non mi sento di stare tranquillo, pur avendo una fattura . ragazzi, sono 17 anni sul forum, e diciamo le stesse cose allo sfinimento….la scelta è vostra, se volete rischiare , non venite poi a lamentarvi …1 punto
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Ciao @skubydu, io personalmente non ho mai acquistato dal sito in questione ma guardo le monete che vengono vendute solo da venditori registrati come professionali (ne vendono tantissime) e quindi vengo al mio pensiero. Questa dovrebbe essere la prima forma di garanzia. Penso che la maggior parte delle monete messe in vendita, ripeto, da venditori professionali registrati come tali che rilasciano fattura anche fotografica dell'acquisto non hanno nessun tipo di problema di provenienza illecita e sono anche autentiche. Il problema non sono i siti dove si incontrano domanda ed offerta (che non mi sento di criminalizzare e dove ho acquistato varie monete, autentiche e non ho mai avuto problemi) ma chi le vende su questi siti. Ci sono tanti professionisti seri e competenti ed è a questi che bisogna rivolgersi. Tralasciando ovviamente gli altri o altrimenti c'è il rischio di incappare in spiacevoli inconvenienti. È una mia considerazione che ci tenevo ad esternare. ? ANTONIO1 punto
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Direi il Genio, anche perchè ha in testa il modius. Ciao da Stilicho1 punto
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Per me al rovescio c’è il Genio con sulla mano sx una cornucopia. Sembra di leggere RO al rovescio sopra la cornucopia1 punto
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E se quello sotto fosse un prigioniero? Questa è di Gordiano https://numismatics.org/ocre/id/ric.4.gor_iii.3381 punto
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Germania, riaffiorano nella selva i resti della truppa di Augusto Varo rende le sue legioni Sciolto l'enigma di Teutoburgo Mi permetto di postare questo interessante -a mio avviso- articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa il giorno sabato 4 gennaio 1992 a firma di Sabatino Moscati, deceduto nel settembre del 1997, noto archeologo, storico, orientalista e accademico italiano. Tra i numerosi reperti, una moneta in rame raffigurante la testa dell’imperatore Augusto. d1 punto
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La dicitura HILTEB IODOCVS EPS attorno allo stemma credo identifichi il vescovo (EPS) di turno, e che lo stemma sia il suo. Se così, come descritto per la moneta che ti posto, dovrebbe trattarsi di Hildebrand Jost, 1613-1638 https://www.acsearch.info/search.html?id=26728701 punto
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Esatto. Si saranno fatti confondere dal salto di conio della E di bisante. E comunque presidio con una sola S non esiste.1 punto
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Ciao @Fiore151, da quello che si riesce a vedere il ritratto sembra essere di Domiziano. Da qualche lettera della legenda che si intravede sia al dritto che al rovescio potrebbe essere un asse della tipologia con la Minerva tipo questa. Giusto per voler tentare qualcosa, ovviamente? ANTONIO1 punto
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Guarda,pure nel taglio si notano. Mi dispiace ma è sempre piú evidente la cosa☹️1 punto
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Prego. Il sito riporta tutte le voci del Dizionario Storico della Svizzera. È strumento utile. Anche per noi collezionisti.1 punto
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Turmasgada è un diverso nome di Giove : Juppiter Turmasgadis , poco conosciuto , di origine siriaca o forse palestinese , simile a Giove Dolicheno ; Turmasgada e’ conosciuto da poche iscrizioni , 9/10 , dell' Impero Romano . Il nome Turmasgada è nome di origine aramaica e significa montagna del culto o montagna del santuario . Tur significa montagna , msgd - Culto o santuario . Ciò potrebbe indicare che Turmasgada fosse una montagna sacra ma anche una divinità . In alcune iscrizioni è identificato con Zeus , ma in altre iscrizioni tale identificazione non e' presente . È stato anche suggerito che il nome del dio provenisse dal Commagene . Attualmente ci sono solo nove (forse dieci) prove affidabili per il dio , la maggior parte delle quali proviene dall' est dell' Impero Romano come l’ iscrizione con dedica che venne trovato a Romula nella Regione dell’ Olt in Dacia . Per il momento sono sicuramente note solamente 9 iscrizioni e 1 frammento di rilievo collegabili con il dio Turmasgada . Queste testimonianze provengono da vari luoghi dell’ impero : Roma , Treviri , Micia , Romula , Elaiussa Sebaste , Dura Europos , Cesarea Marittima e , con l’eccezione del testo di Roma , sono da riportare tutte ad un contesto militare . In nessuno di questi documenti tuttavia compare un’ immagine del dio e l’ unico motivo iconografico ricorrente è l’ aquila , interpretato come simbolo della divinità . Cio' lo fa accostare a Giove . Il dio fu introdotto in alcune provincie dell’ Impero romano da soldati e coloni nei primi decenni del III secolo . Da Romula in Dacia proviene un marmo che recita : Turmasgada ...Maximus Maximinus et ….Julianus Maximinus ….ex voto posuerunt . Da Cesarea marittima proviene l’ altare in foto con dedica , la dedica al dio recita : Julius Magnus , C(enturius) Leg(ionis) XII Fulm(inatae) Per informazioni complete su questa poco nota divinita’ : https://journals.openedition.org/historika/391 In foto l' Altare con dedica da Cesarea marittima e Altare da Dülük Baba Tepesi , in Turchia , con iscrizione.1 punto
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Io spero che il mondo sia una simulazione e spero anche di riuscire un giorno a mettere le mani sulla console di controllo perchè avrei qualcosina che non va da modificare, a partire dallo schifo di foto che mi escono con la fotocamera fino all'assetto geopolitico europeo.1 punto
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https://www.google.it/books/edition/Monete_del_regno_di_Napoli_da_Roggiero_p/hcVVAAAAcAAJ?gbpv=11 punto
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Qualcosa poi è stato recuperato come si legge in altro articolo del quotidiano La Stampa del 21 dicembre 1980:1 punto
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Riprendo questa discussione per postare l’articolo apparso sul quotidiano La Stampa il giorno martedì 22 febbraio 1977. Nell’articolo, a firma del giornalista Adriaco Luise (*), si parla di ”7186 pezzi in oro, argento e bronzo di età imperiale, da Augusto a Vespasiano”. Chissà come è andata per i restanti 7185 ? d (*) Adriaco Luise è morto nel luglio del 2019 a Napoli all'età di 97 anni. Dopo aver iniziato l'attività professionale con Il Risorgimento aveva scritto anche per il Corriere di Napoli e Il Mattino, fino all'assunzione alla Stampa di Torino per la quale aveva lavorato fino alla pensione.1 punto
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Custodire, preservare e tramandare questi bellissimi tesori di carta ricchi di storia, cultura e tradizioni:1 punto
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E concludiamo il capitolo Magna Grecia con i Pegasi di Hipponion (Vibo Valentia) e Medma (Rosarno Calabro) colonie di Locri. Un kerykeion (caduceo) contraddistingue i Pegasi di Hipponion. Noble 127,4103 - 3/8/2021 - agg. 1000 AUD (ca 650 €) Curiosamente Stack's ha attribuito a Hipponion (?) un paio di Pegasi privi di simboli oltre che anepigrafi aggiungendo nella descrizione che se non fossero stati di Hipponion erano tuttavia rari e inusuali. Ergo . 1300/1400 $ il realizzo. Se di Pegasi di Hipponion ne appare in media uno all'anno, meno rari sono quelli di Medma , 4 o 5 volte tanto. Sono riconoscibili dalla lettera M posta sotto il cavallo oppure sotto il taglio del collo della Dea. I realizzi come già detto dipendono dall'umore e dalle disponibilità finanziarie degli offerenti.1 punto
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@Adelchi66 Visto che sei anche un appassionato di libri non puoi non visitare la "via dei librai" a port'Alba nei pressi di Piazza Dante... https://it.m.wikipedia.org/wiki/Port'Alba1 punto
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Purtroppo il Sig.Tolino non si collega al forum dal 14 Novembre 2021. In conclusione questa moneta risulta INEDITA e MANCANTE in tutti i testi ad oggi pubblicati. ?1 punto
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Grazie, anche per i bellissimi esemplari che posta, è sempre un piacere confrontarli e studiarli.1 punto
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Dopo oltre un secolo dalla scoperta torna in asta un incuso di Crotone proveniente da uno dei più discussi rinvenimenti monetali dell’antichità: il “rispostiglio” di Taranto 1911 (IGCH 1874). Nomos AG, Auction 21, 21/11/2020, 53 BRUTTIUM. Kroton. Circa 530-500 BC. Stater (Silver, 28 mm, 8.86 g, 12 h). ϘΡΟ Tripod, with legs ending in lion's paws, and with three handles and snakes rising from the bowl, on dotted exergual line; cable border. Rev. Same type, but incuse; rayed border. HN III 2075. Jameson 1879 (this coin). SNG ANS 234. A very attractive, nicely toned example of great beauty. Minor die fault in the reverse field to right, otherwise, extremely fine. From the collection of the Rockefeller University and that of Dr. Alfred E. Mirsky (originally acquired prior to the 1950s), Gemini VII, 6 January 2011, 65 (but there misidentified as being HN III 2085 with both a crab and the ethnic on the reverse, neither of which, quite clearly, can be seen on this coin!), from the Jameson Collection and from the Tarentum find of 1911. Il tesoro venne alla luce il 22 giugno 1911 in località Borgo Nuovo, area in cui si tende a collocare l’acropoli della città. Ne facevano parte circa 600 esemplari d’argento contenuti in un vaso - tra cui monete della Grecia, della Magna Grecia e siceliote oltre a circa 6 kg d’argento non monetato – distribuiti entro margini cronologici alquanto ristretti, dalla metà del VI agli inizi del V secolo a.C. Di seguito la descrizione del rinvenimento fornita dal Kraay (IGCH, n. 1874):1 punto
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Un saluto a tutti! A me la moneta dice bene.... la crepa a h 10 sembra proprio naturale, e l'aspetto generale del pezzo e del metallo fanno propendere per l'autenticità... Un cordiale saluto, Enrico1 punto
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Per me autentica, conservazione bassa. una moneta che forse attrae pochi numismaticamente, ma con sicuro intese storico. skuby1 punto
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Brutto aspetto - personalmente non mi piace molto e anche se confermata autentica di qualità comunque assai scarsa. Scusate la franchezza..1 punto
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Credo sia una medaglia omnibus emessa dalla Città di Pavia per eventi che avrebbero scritto sulla cartella al verso, tipo questa di Piacenza. Personalmente prima proverei con l'acqua ossigenata, l'aceto e il sale vanno benissimo sul ferro ma sul bronzo un pochino meno.1 punto
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Che senso ha la tua richiesta? Collezioni già monete romane? ... Dovresti già sapere cosa hai acquistato. Non le conosci, ma ne sei attratto? .... Ma divertiti a identificarle e catalogarle personalmente. Non farti dire subito cosa sono.0 punti
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