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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/16/22 in tutte le aree
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Come non essere d’accordo con @fedafa? Il bello di queste monete (in qualsiasi conservazione esse siano) è proprio questo: sono monete appartenenti al popolo, il nominale più basso in circolazione all’epoca... E che epoca! Il solo pensare che queste piccole monete circolavano al tempo di Colombo che, con i suoi viaggi, ha dato il via alle grandi scoperte geografiche, spostando il centro del Mondo dal Mediterraneo verso l’Oceano Atlantico... Mi torna in mente il Rinascimento. La fine del Medioevo e l’inizio dell’Età Moderna: l’America era popolata dai Nativi Americani, i cosiddetti Pellerossa, che poi, tra il 1492 ed il 1890 sono stati sterminati in un vero e proprio “sterminio pianificato”... Spero mi perdonerete se, io vivo la numismatica come una sorta di macchina del tempo e ogni volta che osservo una moneta mi proietto con la mente nell’epoca in cui ha circolato. Fantasticando...7 punti
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Da: https://mimsy.bham.ac.uk/detail.php?type=related&kv=11003222&t=people Brief biography: A hoard of 22,121 Roman silver coins found in Dorchester on 11th May 1936. The Dorchester Hoard was one of the largest coin hoards found in the UK, it consisted of 22,121 silver coins, of which the Barber Institute possesses 88 through the collection of Geoffrey Haines. The hoard itself was discovered by a builder in May 1936 at the rear of 48 South Street in Dorchester during the redevelopment of the Marks and Spencer shop there. It was discovered in a pit in what turned out to be the garden of a Roman villa. The contents were divided between a one-handled bronze jug, a bronze basin and a wooden keg with bronze clasps, of which most of the wood from the latter had disintegrated. The terminus post quem for this hoard is 257, just before the debasement of the Roman silver coinage. It is probable, therefore, that this hoard represented a cache buried to protect the more valuable older and purer coins to be recovered once the economy had recovered. It is unlikely to represent an army chest – being in peaceful Dorchester and not near a known army garrison – and unlikely to be a third century offering hoard given the urban location and size of the vessels. The hoard was analysed by Harold Mattingley in a detailed article for the Numismatic Chronicle and is included in Anne Robertson’s inventory of Romano-British hoards.3 punti
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Da: https://ia903207.us.archive.org/24/items/in.ernet.dli.2015.283556/2015.283556.The-Numismatic.pdf2 punti
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Ad Ottobre del 2020 e' stata trovata una corazza di un legionario romano che partecipo' alla battaglia di Teutoburgo rimanendo probabilmente torturato ed ucciso ; e' l' unico ritrovamento di una corazza in ferro quasi completa . Gli scavi archeologici condotti a Kalkriese, in Germania, hanno portato alla luce i resti dell'armatura romana più completa recuperata fino al giorno d'oggi. Apparteneva probabilmente a un soldato sacrificato dopo la battaglia del bosco di Teutoburgo, nell'anno 9 d.C. Un team di archeologi ha recuperato i resti della corazza romana più completa e meglio conservata giunta fino ai nostri giorni. Si tratta di una lorica segmentata, la caratteristica armatura composta da lamine che indossavano i legionari romani. La scoperta è stata realizzata sulla collina di Kalkriese, il luogo dove nell'anno 9 d.C ebbe luogo uno dei peggiori disastri militari della storia dell'impero romano: la battaglia di Teutoburgo. Stefan Burmeister, direttore del Museo e Parco di Kalkriese – dedicato alla battaglia di Teutoburgo e alla Germania dei tempi di Augusto – ha spiegato che la corazza probabilmente apparteneva a un legionario catturato durante la battaglia e poi sacrificato, una pratica che i guerrieri germanici erano soliti realizzare sugli avversari sottomessi. Questo spiegherebbe perché l'armatura, un bottino estremamente prezioso per l'epoca, fu invece abbandonata sul campo di battaglia. «In un contesto rituale, il corpo e l'armatura diventavano tabù» e dovevano essere lasciati esattamente nel luogo dove si era prodotta la morte. Quando, anni dopo la battaglia di Teutoburgo, una spedizione punitiva inviata da Augusto giunse sul luogo della battaglia, i soldati si ritrovarono davanti un panorama dantesco: scheletri abbandonati con indosso le loro corazze e corpi inchiodati agli alberi. Una corazza di lusso Sono stati rinvenuti circa trenta pezzi, la corazza quasi completa. Il suo stato di conservazione non è ottimo – la lorica segmentata era composta da lamine di ferro che si sono deteriorate nel corso dei millenni – ma è ancora possibile identificare tutti i pezzi e scoprire nuove informazioni sull'elaborazione delle armature romane, più complesse di quanto si credeva fino ad oggi. La lorica segmentata era uno degli equipaggiamenti più usati dai romani, ed era propria dei legionari. Era formata da diverse lamine di ferro tenute insieme da strisce di cuoio e costituiva una protezione solida che allo stesso tempo permetteva una discreta libertà di movimento. Si trattava di un equipaggiamento caro a causa dei materiali che lo componevano e alla sua fabbricazione elaborata, e dal II secolo d.C. sparì progressivamente in favore della cotta di maglia, anche grazie alla crescente inflazione e all'impoverimento dei soldati. Un'umiliazione terribile La battaglia di Teutoburgo ebbe luogo nel settembre del 9 d.C. e fu senza dubbio una delle più grandi catastrofi della storia militare romana: furono annichilati tra i 15.000 e i 20.000 soldati, correspondenti a circa tre legioni complete. Il governatore della Germania, Publio Quintilio Varo, cadde in una trappola che gli era stata tesa da uno dei suoi ufficiali di fiducia, Arminio, un principe germanico educato a Roma. Questi lo condusse nel bosco di Teutoburgo, un terreno dove le legioni romane non potevano schierarsi in formazione – la loro arma principale –, dove i romani vennero attaccati. La sconfitta ebbe conseguenze profonde: la perdita della Germania e la fine di un'incipiente romanizzazione dei popoli che vivevano tra i fiumi Rin e Elba. Nonostante i tentativi per recuperare il controllo del territorio, il successore di Augusto, l'imperatore Tiberio, prese la decisione di rinunciare a una riconquista che supponeva un costo economico e umano enorme. Articolo tratto da : https://www.bing.com/ck/a?!&&p=63e4686f5781f9abJmltdHM9MTY2MDU2NjY5MSZpZ3VpZD1kNjZlYmIwZi0zNmY4LTQ0NTYtYjFhMC1iN2M1ZDY3ZjM5NTImaW5zaWQ9NTI2Mg&ptn=3&hsh=3&fclid=30ebbcf6-1c96-11ed-9b76-c77fc7cc2a5d&u=a1aHR0cHM6Ly93d3cuc3RvcmljYW5nLml0L2Evcml0cm92YXRhLWNvcmF6emEtcm9tYW5hLWRlbGxhLWJhdHRhZ2xpYS1kaS10ZXV0b2J1cmdvXzE0OTM2&ntb=1 Video :1 punto
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Mi sembra di averne individuate 1 o 2 ? (domani posterò le immagini).1 punto
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Buonasera,in quel punto dovrebbero esserci i due cerchietti predisposti in verticale,come nel resto della legenda,a volte nettamente divisi,altre volte sono attaccati e altre volte ancora si sovrappongono e possono assomigliare ad un 8... A titolo di esempio posto un esemplare che presenta tutti i cerchietti che si sovrappongono tanto da sembrare degli 8,mentre nel tuo esemplare si sovrappongono solo quelli sotto al busto...1 punto
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Grazie, anche per i bellissimi esemplari che posta, è sempre un piacere confrontarli e studiarli.1 punto
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I miei complimenti a @PostOffice per i bellissimi francobolli mondiali ?:1 punto
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Da qui puoi avere una copia in pdf: https://www.storiapatriagenova.it/BD_vs_contenitore.aspx?Id_Scheda_Bibliografica_Padre=5973&Id_Progetto=01 punto
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Buongiorno @Archestrato, salvo errori, l'argomento del post è la formazione di un giudizio circa l'autenticità o meno di due esemplari di monete, di cui una già esitata in una prestigiosa Casa d'Aste a 1.800 euro, e, l'altra, ancora in corso di aggiudicazione presso altra Casa e che si concluderà verso la fine del prossimo mese di settembre. Nel primo post della discussione, sempre se non ho frainteso, Lei non formula un giudizio; pone l'accento sulla possibile questione della clonazione e/o falsità degli esemplari, evidenziando però che "sono bastati pochi secondi ... per concludere un giudizio, ancorché personale e tramite foto." A ruota, tutti gli altri interventi sono mirati alla questione, come del resto capita spesso in circostanze simili. Qualcuno ha avuto modo di analizzare de visu l'esemplare della Kunker, magari sottoponendolo a delle verifiche mirate? Si ha notizia, ad esempio, se l'esemplare sia stato poi restituito alla Kunker perché è stata accertata la relativa non genuinità? L'esemplare della Bertolami non è stato ancora esitato. Oggi, non sappiamo se verrà venduto o meno, e, qualora esitato, a quale prezzo di aggiudicazione. Magari chi nutre forti dubbi circa l'autenticità della moneta potrebbe interessare la Bertolami stessa, come è accaduto in altri episodi (mi ricordo di discussioni su alcuni grossi/zecchini veneziani che, su istanza supportata da idonee argomentazioni da parte di terzi, sono stati ritirati dalle case d'asta). Il mio intervento vuole solamente, al di là del tipo di esemplare in discussione, richiamare l'attenzione sulla questione afferente ad una prestigiosa monetazione, piena di fascino. Del resto, l'esemplare riportato dal Bulletin e quanto in esso descritto potrebbe -a mio sommesso avviso- (contribuire a) "giovare a chi ha poca esperienza". d1 punto
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@Adelchi66 Credo che le cose da vedere siano talmente tante e varie che avrai come unico problema la mancanza di tempo e l'imbarazzo della scelta. Sì, se poi anche la questione sicurezza, ma in quale grande città italiana non c'è? I borseggiatori ci sono a Milano, a Torino, a Roma, a Cagliari,.... quindi bisogna stare attenti sempre e viaggiare il più leggeri possibile. Poi se andrai con moglie/compagna sconsiglio vivamente di mettere soldi/telefonino nella borsetta o se si è costretti ad usarlala mettere questi in fondo e sopra altre cose e magari in cima una trappola per topi a molla caricata.... così il topino che cerca il formaggio si ritroverà le dita rovinate! Buona vacanza e al ritorno regalaci qualche foto!1 punto
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Se sei interessato ad una chicca: c'è il sepolcro di Maria d'Ungheria, un monumento funebre eseguito nel 1325 da Tino di Camaino e Gagliardo Primario conservato nella chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia di Napoli.1 punto
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Se permettete, vorrei aggiungere un modestissimo mio contributo (onestamente non ricordo se l'ho già postato, eventualmente chiedo venia per la ripetizione). È la storia di due Centurioni legati dallo stesso avvenimento, ma che ebbero due destini diversi. Del primo è conosciuta la sua stele funeraria del secondo alcuni accenni degli storici del tempo.1 punto
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Io aspetto il giorno in cui uno troverà la eid mar autentica nel cassetto del nonno. Quello sarà un gran giorno!1 punto
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Bronzo di Tranquillina che raffigura un tempio con quattro colonne e un frontone arrotondato che include una statua di culto di Artemide Efesia in piedi tra due cervi (Aquila Numismatics 4). Base d’asta: 5 EUR Lotto 778. Roman Provincial PHRYGIA, Cadi, Tranquillina (241-244 AD) AE Bronze (30.2mm, 12.3g) Obv: ΦΟΥ ϹΑΒ ΤΡΑΝΚΥΛΛΙΝΑ. Diademed and draped bust right. Rev: ΚΑΔΟΗΝΩΝ ƐΠΙ ΚΛƐΟΠΑΤΟΡΟ. Temple with four columns and rounded pediment enclosing cult statue of Artemis Ephesia standing between two stags. RPC 212 (6 specimens). apollonia1 punto
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E' un rione di Londra, attraversato dal Tamigi : in questa zona, nel fiume, forse in prossimità del Chelsea bridge, nel 1857 viene rinvenuto uno scudo di fattura celtica, da allora noto come lo "scudo di Battersea" e custodito al British Museum . Di forma oblunga ( 78 x 35 cm ) lo scudo, in bronzo, è composto da 4 lamine collegate, con 3 dischi di ornamento a rilievo e decorati, disposti centralmente sul diametro maggiore : era quasi sicuramente lo strato finale di una sottostruttura in legno, distruttasi nel tempo . Opera piuttosto rara tra quanto pervenuto dell' arte celtica in Britannia, ascrivibile allo stile di La Tène, è datato con larghezza dal 350 al 50 a.C. e forse anche fino al I sec. : certamente per la elaborata fattura, non destinato all' impiego bellico, ma oggetto di ostentazione o a destinazione votiva . Lo scudo può valere un accostamento, soltanto visivo, al celebre ' calderone di Gundestrup ' , opera probabilmente traco-celtica stimata del II sec. a.C. , che nel suo pannello interno 'E ' , propone, nell' argento sbalzato, la sfilata di 6 guerrieri Celti con lancia e con simili scudi oblunghi, seguiti da 3 suonatori di carnix .1 punto
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Il FDC di questa moneta e' tutt'altra cosa ..........1 punto
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Oggi vorrei spezzare una lancia a favore delle monete "brutte". I cavalli, in quanto nominale più basso nel circolante e di metallo che sicuramente non li rendeva appetibili alla tesaurizzazione, sono tra le monete che spesso si trovano in bassa conservazione. Ma per questo vanno snobbati? Per aver assolto appieno il loro compito fino alla quasi totale cancellazione dei rilievi? Monete che noi siamo soliti definire in "bassa conservazione" e che i Numismatici del passato attribuivano, nella scala delle conservazioni, il termine di MB o peggio B. Ma che nella loro "romantica visione" delle monete questi termini indicavano MOLTO BELLO e BELLO quindi, nonostante l'usura del tondello, questo veniva considerato "BELLO". Oggi la "romantica visione" ha lasciato spazio alla spasmodica ricerca dell'alta conservazione, forse dettata più da regole di mercato e da forme di investimento che dalla passione, facendo sì che i cavalli Molto Belli e Belli non vengano spesso considerati come meritevoli di entrare in una collezione. Io, vuoi per passione o forse per motivi anagrafici, mi ritengo più vicino ai Numismatici del passato e, pur non disdegnando le alte conservazioni (quando capitano), apprezzo molto le monete BELLE o MOLTO BELLE al punto di averne diverse nella mia piccola raccolta. Tutta questa premessa per presentare (o forse più per giustificare ) l'ultima acquisizione. Un cavallo battuto a nome di Pietro Giovanni Paolo Cantelmo, duca di Sora e di Alvito la cui conservazione rientra appieno nel discorso sopra affrontato. Un cavallo talmente "BELLO" che è risultato difficile anche da fotografare... Per concludere mi preme chiarire che non è mia intenzione consigliare di collezionare monete "Belle" o "Molto Belle" ma semplicemente di non disdegnarle quando capita. Specialmente se parliamo di cavalli. Un buon Ferragosto a tutti!1 punto
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Bravo,ti deve far riflettere assai infatti? Grazie anche a te e tutti quanti1 punto
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Buonasera, ricollegandomi al rovescio con ROMVLO CONDITORI / Romolo a capo scoperto, in abito militare, avanza a destra, sorreggendo con la mano destra un'asta trasversale e con la sinistra un trofeo poggiato sulla spalla, volevo segnalare questa discussione sul tema: Saluti Illyricum1 punto
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Dal punto di vista tecnico si definisce "rottura della grondaia del conio". Qui trovi informazioni su questa tipologia di errore: https://www.erroridiconiazione.com/c-2-4-rottura-del-bordo/1 punto
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Oggi si è spento il più grande e appassionato divulgatore scientifico italiano. Leggere i suoi libri e vedere le sue trasmissioni è stato (e sempre sarà ) un piacere.0 punti
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