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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/24/22 in tutte le aree

  1. Lotto 655 dell’asta n. 116 organizzata dalla Morton & Eden Ltd. (19-20/7/2022): Italy, Venice, Marco Foscarini (1762-63), ducato, undated, mintmaster zd (Zuanne Dolfin), Doge kneeling before St. Mark, rev., winged lion, 22.66g (CNI 18; Paolucci 14; Mont 2843), virtually mint state, extremely rare thus. Foto catalogo. The Wolff Metternich Collection of Coins and Medals The origins of the Wolff Metternich zur Gracht noble family can be traced to well before 1440, when Godhard Wolff von Gudenberg of Hesse married Sybilla von Metternich, the only daughter of Carl II von Metternich. A century later their great-grandson Hieronymous married Katherina von Buschfeld, beside whose hereditary home near Erftstadt in Westphalia the family built Schloss Gracht, destined to remain the principal residence of the Wolff Metternichs until 1957. Johann Adolf Wolff Metternich zur Gracht (1592-1669) was an accomplished diplomat whose services for the Electors of Köln and, later, Bavaria, were well-rewarded with grants of land and the rights to income from various taxes and duties. He was also created Baron by the Holy Roman Emperor Ferdinand II in 1637. One of his sixteen children, Hermann Werner, became Prince-Bishop of Paderborn (1683-1704), to be succeeded in the position by his nephew Franz Arnold (1704-18). From 1707 Franz Arnold was also Bishop of Münster and subsequent generations of the family continued to be closely associated with both Paderborn and Münster, as well as with the Abbey of Corvey. Coins and medals of both Wolff-Metternich Prince-Bishops, and related issues, are well represented in the collection offered here. In 1731 Franz Joseph Wolff Metternich zur Gracht, Imperial Chamberlain and Reichshofrat (Imperial Councillor) was elevated to the status of Reichsgraf. Around 1800 an unidentified member of the family added substantially to the coin and medal collection, contributing some significant rarities as well as a number of 18th Century pieces in mint condition. The collection itself was housed at Schloss Gracht until 1957 and, it is believed, has remained unresearched and unknown to numismatists until now. The decision has been taken to submit a selection of pieces for third-party grading and these have been placed in NGC holders with labels which include the Wolff Metternich provenance; further details will be found within the catalogue. Later generations of the Wolff Metternich zur Gracht family have included the distinguished diplomat Paul Wolff Metternich, G.C.V.O (1853-1934), German Ambassador to the Court of St James’s between 1901 and 1912, and the art historian Professor Franz Wolff Metternich (1893-1878). Charged with implementing the Third Reich’s Kunstschutz policy in France following the Occupation of Paris in 1940, Franz Wolff Metternich famously allowed the Director of the Louvre, Jacques Jaujard, to close the museum ‘for repairs’ for three days during August 1940. The time was used by its curators to evacuate the museum’s most important treasures and after the war, on Jaujard’s recommendation, Franz Wolff Metternich received the Légion d’Honneur from President Charles de Gaulle. Morton & Eden June 2022
    3 punti
  2. Buongiorno amici, posto questa particolare moneta dalla collezione del museo archeologico di Braga (Portogallo) in quanto non mi sembra un fenomeno molto frequente (per la verità non ricordo di averlo mai visto su aurei imperiali). Spero possa interessare.
    2 punti
  3. Buona Serata a Tutti, condivido due 3 Grana "Doppio Asterisco a 7 punte" delle mia raccolta: Penso si tratti dello stesso conio ( attendo una risposta dagli amici del Forum, soprattutto da @Asclepia e @Rocco68 ). Una curiosità: presentano entrambe due zone quasi dorate in corrispondenza dell'occhio e dell'inizio del collo nella parte inferiore. Le monete non sono state pulite. Potrebbe essere che siano state coniate in successione su tondelli ricavati da una lamina che aveva una lega di Rame disomogenea, oppure è solo casualità ? Ciao a Tutti,
    2 punti
  4. Buonasera a tutti,vi mostro con piacere il mio primo reale di Carlo II per Cagliari,variante sigle I/C anziché C/I,anno 1696... Peso:1,98 grammi...
    2 punti
  5. Il mio giudizio sull'esemplare è positivo e classificazione di Artemide mi sembra corretta (Noe-Johnston, classe I, n. 3). Le foglioline alla base della spiga, ben evidenti sul D/ dello statere, sono infatti una caratteristica peculiare del tratto iniziale della monetazione incusa di Metaponto. Riguardo la datazione, che si collega alla questione dell'avvio della monetazione incusa in magna Grecia, le posizioni degli studiosi sono molto diverse, oscillando tra un'anteriorità di Sibari (540/35), seguita da Metaponto e a breve da Crotone e un sincronico avvio delle emissioni delle maggiori zecche achee in epoca posteriore al 530. Si tratta di una questione molto complessa che perdura da oltre mezzo secolo e sulla quale mancano elementi di giudizio determinanti.
    2 punti
  6. https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/09/16/napoli-troppi-furti-in-museo-sigilli-all.html
    2 punti
  7. Del Doge Foscarini che al di là della carica istituzionale era un uomo di grande cultura, si ricorda fosse grande collezionista di libri e con il pallino per i coralli. Attenzione alla cultura che emerge anche dal restauro della Sala dello Scudo a Palazzo Ducale. Allego le foto di una osella (dorata e con tracce di apicagnolo) che ricorda tale evento.
    2 punti
  8. Buonasera a tutti, @ferdinandoII, @dareios it, @santone, osservando l'esemplare proposto da Alessandro, quello passato su asta Antvm. Il rovescio effettivamente potrebbe riportare in esergo il famoso monogramma, ho trovato nel mio archivio fotografico ( provengono dal Forum, quasi sicuramente da questa discussione) due cavalli di cui almeno uno sembra avere lo stesso (è una parola grossa vista la mole di monete battute) conio del rovescio . Io sinceramente nell' esemplare oggetto del post scorgerei una A ed una P affiancate, ma questo sarà possibile da valutare solo per chi ha l'esemplare in mano. Posto le foto due esemplari che più si avvicinano. Scusatemi per le mie riflessioni serali. Saluti Alberto
    2 punti
  9. Il Nerone proviene da un furto a mano armata fatto al museo, i "doppioni" furono venduti da qualche funzionario a qualche compratore senza che ad oggi , credo, nessuno abbia denunciato la cosa o se ne sia accorto... Uno dei "doppioni" è recentemente riapparso senza che qualcuno sia intervenuto. Giusto intervenire per l'aureo non capisco il non intervenire per i doppioni.
    2 punti
  10. Segnalo l'uscita del n. 124 di Monete Antiche Questo è il sommario: I dioboli di Tarentum, introduzione al corpus. (Marco Miglioli e Alberto D'Andrea) [3-8] Il corpus dei tetradrammi di Perseo di Macedonia, il racconto della sua genesi. (Federico De Luca) [9-13] Il linguaggio delle immagini: VICTORIA OTHONIS. (Alberto Campana e Giovanni Santelli) [14-22] Galerius Antoninus, figlio di Antoninus Pius e Faustina, il ritratto monetale. (Antonio Di Francesco) [23-24] La diffusione del bolognino nel Lazio e nell'Abruzzo. (Michele Chimienti) [25-42] ANASTATICA, inserto di letteratura numismatica. Giuseppe Ruotolo, Scritti scelti di Numismatica. (a cura di Luca Lombardi) La circolazione monetaria in Puglia in epoca altomedievale. (Giuseppe Ruotolo)
    1 punto
  11. https://www.journalchc.com/2022/07/22/tpc-fbi-rimpatriano-4-beni-trafficatistati-uniti/ Strano paese il nostro dove si recuperano , giustamente, monete rubate e altre , rubate ma non a mano armata, vengono vendute tranquillamente...
    1 punto
  12. Allora riproverei con questa e spero che stavolta sia la volta buona: https://en.numista.com/catalogue/pieces5336.html ?
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  13. Impossibile che il "difetto" fosse presente sulla lamina per poi presentarsi sul dritto nella stessa posizione su due monete. Forse qualche impurità depositata sul conio madre.
    1 punto
  14. Buonasera a tutti, @giuseppe ballauri complimenti belle. Mi colpisce la leggenda del rovescio del primo esemplare, le lettere GR sono di dimensioni uguali alla prima parte della leggenda , anche se noto una frattura di conio che sembra interessare proprio le due lettere. Ma trovo le lettere AND molto più alte anche se sono sfocate e potrebbe ingannare l'occhio. Ad ogni modo, fatto questa piccola parentesi, trovo le due monete molto interessanti. Saluti Alberto
    1 punto
  15. Veloce treno navetta (Velo cetre nona vetta) Buona serata
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  16. Finche non si saranno vatalogate tutte le monete ( e beninteso i reperti archeologici) il pericoli di sottrazione sara’ sempre presente perche il Ministero invece si rincorrere e sprecare risorse su ruzziche da ciotola non impiega i fondi a sua disposizione in una capillare opera di inventariazione/ caralogazione ? # qualcuno tiesce a recuperare la discussione sul nomos di Metaponto con testa di dioniso presunto duplicato ( non E’ vero) del museo di napoli in realtà sottratto da uno studioso straniero ( credk inglese) e confluito poi nella collezione Gillet esitata nel 1974 ?
    1 punto
  17. Battuto sotto Vespasiano per il figlio Domiziano, cesare, un denario con particolare rovescio, raffigurante un elmo corinzio crestato, adagiato su trono con drappo . L'esemplare è passato un mese fa in vendita Inasta 101 al n. 765 .
    1 punto
  18. @VALTERI No, non lo è. https://parma.repubblica.it/dettaglio/monete-romane-scomparse-poche-risorse-per-gli-inventari/1673535 L'elenco sarebbe lungo, ma gli italiani dimenticano in fretta.
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  19. Difficile affermarlo pienamente ma ti dico che son d'accordo con te, si tratta dell'HN Italy 1925a, un bronzetto di Thourioi. La Y e le linee del disegno del tripode parrebbero confermarlo. Riguardo il fronte della moneta, beh..é difficile ma può darsi che possa confermare anch'esso la tua individuazione.
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  20. CIAO! Sono d'accordo; è un peccato che il muso del leone sia così rovinato; muso del leone che nel ducatello è, a vio avviso, totalizzante. saluti luciano
    1 punto
  21. Salve! Vista l'unghia completa della zampa dx e la singola piuma che sporge dalla coda di piume dx si dovrebbe trattare di un riconio abbastanza recente. Non si vede bene se ha punti nello stemma ma comunque è quasi certamente un riconio viennese post bellico
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  22. Ciao Rocco Potrebbe esser quello del link sotto. Non posso spulciare il manuale di @libeccio ancora?‍♂️ Mi baso su questo sito. http://www.theresia.name/cgi-bin/Token.cgi?Item=H61a Quindi H61a per me Ciao Rocco
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  23. @Pxacaesar Grazie Antonio, in effetti si tratta di un effetto ottico. Mi spiace per la foto non eccezionale.
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  24. Le emissioni con l’oca, un animale che non si vede comunemente sulle monete greche, sono generalmente attribuite alla città portuale macedone di Eion in quanto sono state trovate frequentemente nella località. Eion occupava un sito alla foce del fiume Strimone (l'odierna Struma) e fu un luogo di notevole importanza strategica durante le invasioni persiane di Dario I e Serse I e successivamente per gli Ateniesi durante la guerra del Peloponneso. Il significato dell'oca (o di un uccello spesso descritto come un’oca) o delle oche sulla monetazione di Eion generalmente considerata del V secolo (circa 510/500-437 a. C.) fa presumibilmente riferimento alle scene di vita rurale dell'epoca, come altri temi iconografici presenti sulle monete di altre città di questa regione. Si dice che gli uccelli acquatici frequentino ancora le rive e le paludi del lago Cercinitis, alla foce dello Strimone, vicino al luogo in cui si ritiene che un tempo si trovasse Eion. L’altro simbolo utilizzato nella monetazione di Eion è una lucertola o una salamandra, che, come suggerisce Catherine Lorber, potrebbe servire a marcare o ad arricchire il significato del tipo di moneta (“Might be denominations markers or designed to enrich or modulate the meaning of the coin type itself.”) Altri dettagli che caratterizzano questa monetazione sono la lettera greca H e una foglia di edera (compreso il gambo) nel campo superiore sinistro, che appare in bella evidenza sulla monetina da me postata. apollonia
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  25. La soluzione ci sta: OP a che far c’è?, come dire: “Che ci sta a fare questa cassetta?” Interessante il termine "farce" che non conoscevo, dal significato gastronomico (ripieno) o anche di farsa, scherzo, burla. A me viene “prove”. Buona domenica da apollonia.
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  26. Complimenti @Scudo1901 Grandissimo colpo!! Speriamo di vederla presto. Ciao Beppe
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  27. Come al solito devo aspettare lunedì per poter controllare. Lettere singole in esergo mi è già capitato di vederne. Probabilmente un problema del conio. Oltre a PLN potrebbe esserci PLG. Arka Diligite iustitiam
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  28. Ciao, posto foto di diversi ritratti di Faustina Minore rappresentata sui denari. Per me è questa la cosa che più mi affascina della monetazione che va dal 1 secolo d. C alla metà del terzo secolo. La diversità delle monete, anche per la stessa tipologia. Sempre diverse per qualche particolare le une dalle altre ? ANTONIO
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  29. Provo, con poca convinzione: OPACHE FARCE Buona domenica da Stilicho
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  30. Bella domanda... detto che la moneta è probabilmente quella che posti, o una parente molto prossima, più che il VOT PR nella corona, che può tranquillamente essere sparito, insieme a gran parte della legenda, per usura e per le ingiurie del tempo (questo non mi stupirebbe), mi lascia un po' interdetto la legenda all'esergo. La "L" identificata da @santone è, come scrivevo prima, molto netta e "solitaria", viene da chiedersi perché sia l'unica sopravvissuta, e in così gran forma, delle (probabilmente) 3 che componevano il segno di zecca. Tanto per cominciare solo tu che l'hai in mano puoi vedere se vi siano tracce, per quanto labili, delle altre lettere; in secondo luogo... visto che non credo che si sia usato un segno di zecca "unico"... magari un conio usurato? Dubito che un falsario sarebbe stato così sprovveduto da omettere parte della legenda, quindi scarterei (personalmente... ma magari chi ne sa più di me potrebbe avere dettagli maggiori) l'ipotesi del falso. Ultima idea: un "restauro" malfatto? Tra le mie poche monete ne ho una in cui la figura centrale (in quel caso Giove) risalta come se la moneta fosse nuova, ed il resto è illeggibile, quasi appiattito... non sembra questo il caso, ma sai mai...
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  31. E se non ho sbagliato qualcosa (mai dire mai coi Talleri...), ecco i 2 conii di Roma:
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  32. Per chi fosse interessato all'argomento segnalo lo studio della Taliercio sulle frazioni argentee di Taranto nel V secolo a.C. visionabile anche in rete: M. Taliercio Mensitieri, Le frazioni d’argento nella monetazione di Taranto nel V secolo a.C., in AA.VV., La monetazione di Taranto. Le monete degli Ostrogoti e dei Longobardi in Italia. Atti del IV Congresso Nazionale di Numismatica - Bari 2012, Bari 2013, 53-76.
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  33. Se ti interessa solo la datazione, in base all'appiccagnolo e al metallo che pare sia alluminio (ce lo puoi confermare), direi dagli anni 20 agli anni 60 del 900. Vedrai che qualcuno saprà essere più preciso.
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  34. So di essere nella sezione "cartamoneta" e so anche che voi furboni volete accapparrarvi l'offerta ma vi voglio bene e condivido... (PS "prezzo leggermente discutibile" è da oscar!!) Affarone
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  35. Ci mancherebbe, la domanda è perché di quest'aureo è stato possibile bloccare la vendita mentre i famosi "duplicati" continuano a girare. Magari la risposta è che gli americani "collaborano" mentre altri fanno finta di niente...
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  36. Sarebbe interessante sapere - e l’art . non lo dice - dove vanno le opere restituite. L’aureo ovviamente al Museo di napoli da dove e’ stato sottratto. Ma gli. Arazzi verranno restituiti alla galleria che li aveva venduti - probabilmente no perche la vendita pur legittima - ma l’esportazione no - era stata gia’ perfezionata. sarebbe interessante poter seguire questi beni nelle successive destinazioni. se un bene e’ sottratto illegalmente e’ giusto che venga recuperato. le centiniaia di migliaia di monete antiche che circolano - con le carte in regola - sul mercato antiquario - è giusto possano continuare a circolare..
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  37. Al di là delle caratteristiche del falso, mi chiedo perchè qualcuno sia così stupido da approntare dei conii farlocchi per una moneta molto rara sbagliando l'accoppiamento diritto-rovescio (ed infatti a Bologna nel 1853 furono coniate solo monete riportanti l'anno VIII di pontificato e non l'anno VII). Amenochè non si volesse creare una assoluta rarità, mai prima censita. Inoltre perchè sovrappeso di 1 grammo? L'argentone (utilizzato di frequente per falsi analoghi) ha un P.S. inferiore e le monete che ne risultano sono invariabilmente più leggere.
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  38. Continuando sulla scia dei falsi, voglio postare questa imitazione di Messerano che copiava il quarto di I tipo di Carlo Il . La conservazione non è certamente ottimale, ma trovare queste monete in bella conservazione è un' impresa, dal vivo comunque si presenta meglio che in foto.. Coniata a Messerano sotto Filiberto Ferrero Fieschi si vede poco delle legende, ma si capisce che il rovescio termina con RES ME. Peso di 0,75 gr. Mir 728a Gamberini 48
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  39. Le Napoletane di oggi sono due, una è il 12 Carlini della Repubblica Napolitana, l'altra è la Piastra del 1817 di Ferdinando I , ma in vassoio occupano lo stesso riquadro ?
    1 punto
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