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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/11/22 in tutte le aree

  1. Cari amici lamonetiani, sto ultimando un lavoro sulle monete di Pandosia che spero di poter inserire al più presto in questa sezione e nell'Antologia numismatica. Allo stato attuale attraverso ricerche sul web e dalla consultazione di cataloghi d'asta, collezioni museali, ecc., la documentazione raccolta ammonta a 23 esemplari (stateri, dracme, trioboli), di cui circa la metà è costituita dalla serie Crotone-Pandosia (tripode/toro) e la restante parte dalle emissioni autonome con testa di ninfa/divinità fluviale (unicum) o con Era/Pan seduto su roccia. Considerata pertanto la rarità dei pezzi sarei vivamente grato a chiunque volesse contribuire a questo lavoro attraverso la segnalazione (anche tramite messaggio privato) di eventuali esemplari in proprio possesso al fine di integrare e implementare la documentazione. Ringraziando anticipatamente auguro a tutti una buona giornata.
    3 punti
  2. Ho voluto aggiungere in collezione questo falso d'epoca di un 5 soldi di Carlo Emanuele III perché mi piaceva e perché i falsi fanno parte della storia monetale e della circolazione dell'epoca, di questa tipologia non ne avevo ancora, e la conservazione e la fattura di questa "moneta" mi piacevano. In puro rame e con un Carlo Emanuele che mi ricorda Ferdinando di Borbone la voglio condividere con Voi...
    3 punti
  3. Ciao @savoiardo posto un falso della stessa moneta che ho in collezione. La fattura è più grezza della tua, la lega probabilmente più povera di rame.
    3 punti
  4. Non sono certo un esperto come te e @dux-sab ma la moneta che hai postato, a mio modesto parere, potrebbe anche essere originale, in quanto dalla patina mi sembra che sia di rame ed i falsari di quel tempo lucravano proprio sul fatto di coniare monete con lega povera. Sicuramente mi sbaglio. Allego ancora il D/ di altre 3 monete di 5 Soldi di 1° Tipo, nelle quali si può notare che il ritratto anche nelle originali sia abbastanza diverso. Buona Serata, NB: le date da sinistra: 173? ( probabile 1733 ) - 1734 - 1739
    2 punti
  5. Buona giornata Gentile bergson, come potrei giudicare una moneta originale guardando una foto? Se devo essere sincero, da quello che vedo, la moneta non mi piace. Il colore (ma potrebbe essere un difetto della foto), la porosità del metallo, le lettere che compongono le legende che mi sembrano arrotondate ... mi inducono a pensare che si tratti di una copia fatta per fusione. Potrei comunque sbagliarmi; considera però che questa osella è censita come R5 (moneta conosciuta in pochi esemplari) e difficilmente una persona se la ritrova in casa senza sapere la sua genesi. Considerato l'elevato valore (essendo un R5 non viene generalmente quantificato nei cataloghi) consiglio di farla vedere ad un perito numismatico. saluti luciano
    2 punti
  6. Ciao a tutti, tempo fa mi sono costruito un bel monetiere, studiato il legno adatto (non resinoso mi raccomando), comprato del velluto di cotone e ho messo le monete a riposare....ora dopo qualche anno volevo condividere con voi i risultati su alcune di esse....sono graditi commenti sulle patine formatesi e sullo stato di conservazione che attribuite alle monete cosa che mi permetterebbe di capire se la patina che si é formata "nasconde" o meno la gradazione originale... Parto con questa che é una delle mie preferite 1 Lira Aquila Sabauda 1901 Grazie a tutti per i commenti
    1 punto
  7. Buonasera Accolgo l' invito con questo '85 da poco arrivato?
    1 punto
  8. Bentornata Lucifugo! A me sembran anche troppo belli, spenderai una fortuna! L’ultimo mi sembra solo sfortunato, poco centrato e dal flan un po’ stortino, ma di un tipo piuttosto ricercato.
    1 punto
  9. Bello il 39... mi manca ancora... Peccato per il primo che, come capita spesso, non si vede il millesimo. Sembra impossibile, ma molti che ho visto avevano proprio una mancanza sulle ultime cifre della data..
    1 punto
  10. 1 punto
  11. Spero che la mia identificazione sia utile anche se arriva dopo mesi di ritardo (era da molto che non mi collegavo al forum). Magnesia ad Maeandrum , Ionia, AE21. 190 BC. Magistrate Eukles Kratinos. Helmeted head of Athena right / MAΓNHTΩN EYKΛHΣ KΡATINOΣ above and beneath rider in military dress, on horseback galloping right, holding couched lance in right hand. BMC 44; SNG von Aulock 2043; SNG Munich 608.
    1 punto
  12. A mio avviso sono richieste differenti; le prime, riferite a grossi e grossoni, sono più specifiche, nel senso che sono numerati i pezzi (i flaoni) da farsi e da coniare (forse perché erano monete in argento?), pur non specificando l'iconografia. Riguardo ai "pizoli" abbiamo la situazione inversa; non conosciamo il numero da farsi, ma viene specificata l'iconografia ..... Devo anche precisare che quanto scritto emerge dal capitolare della zecca che, quasi sempre, era un "riassunto", spesso redatto in volgare, ad uso esclusivo della zecca, di quanto veniva trascritto dagli scrivani delle magistrature, più spesso in latino e che finiva negli archivi di Stato. Forse in quegli scritti, certamente più dettagliati potremmo trovare più dettagli.
    1 punto
  13. Questa la seconda 1 lira 1915 Quadriga
    1 punto
  14. Ognuno naturalmente è libero di collezionare come meglio crede, ma la gran parte (anch'io) si limita alle monete emesse per la circolazione dalle zecche di Denver e Philadelphia, solo 100, quindi. Anzi, 112, poiché nel 2009 la serie è proseguita con altre 6 monete, dedicate al Distretto di Columbia e ai Territori. https://usa-coins.collectorsonline.org/moneta/US-14D/14 petronius
    1 punto
  15. per completezza allego anche gli estratti dal CNI... Il quattrino è descritto al n°675 e l'armetta: la prima sinistra... Mario
    1 punto
  16. A mio parere, sopra c'era qualcosa, qualche oggetto che ha lasciato quel segno. Magari è caduto del liquido che ha rovinato la moneta. Non credo proprio ad errori di conio o fratture.
    1 punto
  17. Come piccola anticipazione, i disegni dei 2 stateri al BMC e la descrizione del piccolo bronzo allora censitovi al n. 5 .
    1 punto
  18. E' un grifone! ecco perchè cercando solo ed esclusivamente aquile non trovavo nulla! Il colore è quello di un 3 kreuzer in argento basso di Baden della seconda metà dell'800, ma può essere anche il kreuzer in rame con il colorito dell'immagine sballato.
    1 punto
  19. Pegaso cavallo alato di Bellerofonte buona serata
    1 punto
  20. Aggiungo che le due monete, oltre ad essere molto comuni, per le condizioni in cui versano hanno valore nullo.
    1 punto
  21. Complimenti Dracma questo significa fare ricerca attiva - sfruttando e coinvolgendo gli appassionati e gli esperti del Forum. Conoscendo la tua competenza e scrupolosità non potra’ che essere un lavoro degno di nota e soprattutto utilizsiml per una zecca oltremodo rsra e trattata pochissimo…
    1 punto
  22. 1 = si 2= secondo me, la prima ha il tondello corroso ed è stata conita sopra, visto che le lettere della leggenda, sono visibili. La seconda è stata pressata e schiacciata da qualcuno, durante gli 80 anni di vita della moneta. 3 : in questo tipo di moneta bisogna osservare il piumaggio sul petto dell'aquila, gli artigli e i legacci del fascio; al dritto i capelli del Re. Aggiungerei anche il lustro del conio, essendo in acmonital, se la moneta è in alta conservazione si vede bene la lucentezza. saluti
    1 punto
  23. Per quanto poco si vede... C'è una T dopo
    1 punto
  24. arrivata stamattina ... sempre più convinto di Teate
    1 punto
  25. Ciao! Non vedo particolarità sospette; la moneta è molto consunta a causa dell'elevata circolazione. Quali sono le parti della moneta che, in questo caso, vengono principalmente consunte (escluse le schiacciature)? Quelle che in posizione centrale sono più in rilievo; al diritto: - bisanti della veste del doge; - pieghe della manica del braccio del Doge che tiene l'asta; - le borchie del libro tenuto da S. Marco; - simboli presenti sul braccio di S. Marco che tiene il libro. saluti luciano
    1 punto
  26. Buongiorno, lo segnalo, anche se sono sicuro che è stato richiamato in molte discussioni nel Forum. Ma, a scanso di equivoci, allego pure l'indice. LA MONETA METALLICA IN ITALIA di Nicola Jelpo, 1980
    1 punto
  27. Buongiorno la leggenda del rovescio dovrebbe essere simile a questa del link https://it.m.wikipedia.org/wiki/Tallero_al_leone La mia impressione è che sia una contraffazione d'epoca. La leggenda al D presenta differenze. Anziché MO NO ARG ORDIN HOL è MO NAR G O R DI NOI. Cercherei nelle officine imitative. Attendiamo pareri di più esperti...
    1 punto
  28. Ciao! Proprio così; posto come esempio un "Grossetto" veneziano (ex asta Ranieri) battuto sotto il Doge Francesco Foscari (1423-1457) dove puoi vedere le iniziali del Massaro ZZ (Zuanne Zorzi) accantonate ai lati del Doge e S. Marco. Quindi per le ultime 3 lettere ci vedrei 24Z saluti luciano
    1 punto
  29. Le ultime due lettere prima di DVX sono AN. Potrebbe quindi essere del Soranzo. Bel colpo.
    1 punto
  30. Moneta con legenda palesemente alterata. La deriva che ha preso la ditta Lanz negli ultimi anni può essere spiegata solo con l'assenza e il disinteresse del titolare, l'ottimo Dr.Hubert Lanz che era anche un ottimo numismatico, ma che ormai molto anziano deve aver lasciato tutto in mano a qualche manager senza scrupoli...
    1 punto
  31. Quel "segno" sembrerebbe essere una Z gotica tedesca. E' frequente ad esempio come lettera iniziale del nome dei massari di zecca nelle monete veneziane.
    1 punto
  32. Stavolta le soluzioni concordano solo sul colore. La mia è: Schiave nere catturate. Chiaramente più pudìca della tua! Buona serata da apollonia
    1 punto
  33. Più che autocensurarti dovresti autocelebrarti. L'aquila è davvero inguardabile e le due parti del piumaggio del tutto incongruenti e disarmoniche.
    1 punto
  34. This is a billion coin from Lesbos. It's not rare. Have a look here for example https://www.acsearch.info/search.html?id=4429417
    1 punto
  35. Questo mi sembra un denaro del ducato di Normandia emesso dalla zecca di Rouen a nome di Guillaume le conquerant... vedi cllegamento https://www.poinsignon-numismatique.fr/monnaies_r5/autres-monnaies-provinciales_c18/normandie-duche_p6181/duche-de-normandie-guillaume-le-conquerant-1035-1087-denier-rouen_article_86418.html Mario
    1 punto
  36. @scacchi Nei documenti, tranne quando diversamente specificato, pagamenti e prezzi sono espressi in moneta di conto, le monete effettivamente usate per adempiere alle obbligazioni espresse nei contratti erano generalmente quelle più un uso nel territorio dei contraenti, quindi quelle coniate nelle zecche delle autorità competenti oppure quelle più apprezzate dai mercati, soprattutto quando si trattava di grosse somme e pagamenti importanti in cui erano impiegate monete auree. In quel periodo, 1548, si è nella fase iniziale del passaggio dal dominio del fiorino/ducato alla progressiva diffusione dello scudo d'oro di origine francese che poi nella seconda metà del secolo diventerà la moneta aurea per eccellenza, famosa soprattutto per i suoi multipli da 2 e da 4 scudi, la doppia e i dobloni, i termini fiorino e ducato erano sinonimi nella sostanza, cioè indicavano una moneta aurea con le stesse caratteristiche di peso e intrinseco che aveva avuto origine col nome di fiorino a Firenze e con quello di ducato a Venezia ma che già nel corso del trecento era stata coniata in diversi tipi da molteplici zecche in Italia ed Europa, dal quattrocento il termine ducato tenderà a generalizzarsi un po' ovunque e sarà più utilizzato anche nei documenti rispetto a fiorino, ma poi ovviamente tutto dipendeva dagli usi locali nella documentazione... nel 1548 a Gubbio si è sotto l'autorità del duca di Urbino, all'epoca Guidobaldo II Della Rovere, che proprio nella sua zecca principale, Urbino, aveva fatto battere dei ducati d'oro, magari può essere stata questa la moneta usata effettivamente nel pagamento in questione, di sotto posto il link del catalogo Lamoneta che rinvia alla moneta: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GBII/19
    1 punto
  37. Due attraenti stateri, pressochè coevi, dai centri della Cipro di origini ed influenze fenicie : Kition e Pafos . Saranno a giorni in vendita Morton&Eden 118 ai nn. 908 e 909 .
    1 punto
  38. Dalle foto sembra una fusione
    1 punto
  39. Il non comune, piacevole didrammo 'horsemen' di Taranto, con al diritto la particolare figurazione del cavaliere in armatura, con alle spalle un ragazzo intento ad allacciargli la corazza sul fianco : vicino, il cavallo con brigliatura, è in attesa . L' esemplare è conservato in museo a Berlino, censito da Rutter in H.N.Italy al n. 899 ed in Fischer-Bossert al n. 726a .
    1 punto
  40. La tecnica a rovescio incuso rappresenta, come ben noto, un fenomeno circoscritto sul piano spazio-temporale, limitato all’ambito magno-greco in un arco compreso tra la seconda metà del VI secolo a.C. e gli anni Quaranta/Trenta del V, epoca che segna il passaggio alla fase con tipi in rilievo su entrambi i lati della moneta. Non mancano tuttavia le eccezioni, come ben evidenzia questo nomos di Taranto proveniente dalla coll. Vlasto (n. 889) e ascrivibile al periodo VIIII.F Evans (= RUtter, HN 1036: ca. 275-240/35). Viene definito nel catalogo d’asta interessante Fehlprägung. Künker 72, 18-21.7.2022, 33 Lotto 33. CALABRIA TARENT. AR-Didrachme, 272/240 v. Chr.; 6,25 g. Reiter r. mit Hüfttuch//Aversincusum. Ravel, Vlasto 889 (dies Exemplar); Rutter, Historia Numorum 1036. Interessante Fehlprägung. Kl. Kratzer, leicht dezentriert, hohes bzw. tiefes Relief, fast sehr schön Exemplar der Theodor Prowe Collection, Auktion Egger 40, Wien 1912, Nr. 118; der Sammlung Michel Pandèly Vlasto und der Auktion CNG 54, Lancaster 2000, Nr. 4. Bei dieser Münze handelt es sich um eine einzigartige Fehlprägung, die nachweislich Bestandteil zweier bekannter Sammlungen (Sammlung Theodor Prowe und Sammlung Michel Pandèly Vlasto) war. Ein wirklich einmaliges und sehr interessantes Objekt.
    1 punto
  41. Ho cercato nei miei appunti le note sulle apparizioni dello scudo 1838 T, senza accertare se riferite a medesimi esemplari (le foto non permettevano un'esatta comparazione) e ho elencato 12 offerte dal 1959 al 1996. 1. asta Santamaria 1959 (coll. Nazarri); 2. asta Ratto 1971 (coll. Curatolo) - la precedente; 3. asta Il Ponte n. 2 1981; 4. asta Kunst und Munzen n. 8 1972; 5. asta Christe's marzo 1985; 6. asta Viscontea n. 2 1988; 7. Baraldini settembre 1990; 8. asta Grigoli n. 6 1991 - la precedente; 9. asta Varesi n. 13 1991; 10. asta Negrini n. 2 1995 (coll. Mantegazza); 11. asta Titano n. 65 1996; 12. asta Nomisma n. 8 1996 - la precedente;
    1 punto
  42. https://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=1964441&AucID=4643&Lot=149&Val=62067984a00a5015f309975f8448c3da Questo passaggio d'asta per avere un'idea sul tipo di litra; vista la conservazione della tua il valore va ridimensionato di parecchio. Se economicamente il valore è modesto quello storico è enorme! ciao.
    1 punto
  43. Qualcosa del genere..
    1 punto
  44. Questo lavoro sulle Gens "minori" e' lungi dall' essere completo , nella ricerca mi sono fermato a sole 85 Gens , per lo piu' plebee , quelle che nella maggior parte dei casi giunsero a Roma verso la fine della guerra sociale e che diedero alla storia un solo Triumviro monetale . Tralasciando quindi le Famiglie nobili , le storiche piu' antiche , in pratica le "fondatrici" dello Stato romano , tante Gens sarebbero ancora da trattare . Se qualche anima volenterosa volesse continuare il lavoro da me tracciato , verrebbe fuori un bel racconto storico numismatico .
    1 punto
  45. Un po' troppo nitido il ritratto rispetto a tutto il resto, potrebbe essere stato un po' "aiutato"
    1 punto
  46. Ho appena finito di leggere lo studio di W. Ferro pubblicato su CN n°205 "Revisioni monetarie su due zecche aleramiche" e devo ammettere che la moneta e la sua attribuzione ad una zecca italiana si fa intrigante. Mi permetto di ringraziare Teofrasto e mariov60 per i contributi che stanno apportando a questa interessante discussione.
    1 punto
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