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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/19/22 in tutte le aree
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Non è speculazione, è il mercato. Se vendono a 650 euro una moneta acquistata a 140 è perché c'è gente disposta a pagarla quel prezzo. E d'altra parte ci sono serie, es. le divisionali fondo specchio, che non si riescono a vendere nemmeno sottocosto, perché nessuno le vuole. E anche questo è mercato. Mi sfugge perché un "vero collezionista" dovrebbe poter acquistare queste monete per il loro valore (prezzo di emissione), e un commerciante non dovrebbe poterlo fare. I commercianti vivono di questo, e la gran parte di loro lo fa in maniera onesta e corretta, dovrebbero cambiare mestiere? E mi sfugge anche il perché non dovrebbero essere favoriti nell'acquisto quei collezionisti (e commercianti) che comprano, da sempre, tutte le monete vaticane, anche quelle che nessuno vuole o voleva (le lire). Non meritano forse un occhio di riguardo? petronius4 punti
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Buongiorno questa discussione, avendo come oggetto delle "pseudomonete" straniere, avrebbe dovuto essere posta nella sezione "monete estere"; ma poichè verte soprattutto sulla natura di tali oggetti, ho preferito questa locazione;. Se ho sbagliato, prego i responsabili di spostarla ove meglio credono. inizio allegando due link che descrivono, per chi non le conoscesse, le "cose" in oggetto; mi scuso se il secondo fa riferimento a una pagina Wikipedia in inglese, ma purtroppo non ho trovato niente di altrettanto dettagliato in italiano. https://en.wikipedia.org/wiki/Shooting_thaler Vorrei per prima cosa limitare la discussione alle sole emissioni degli anni che vanno dal 1855 al 1885: si tratta di 15 diversi tondelli; le precedenti, oltre ad essere di origine cantonale e non federale, non avevano le caratteristiche tipiche degli scudi (diametro, peso, composizione), ed è proprio dall'equivalenza scudi-Schützentaler che nasce il dibattito, non certamente mio come si vedrà più avanti, sulla natura di tali coniazioni. Le emissioni del 1934 e del 1939 invece mi sembrano dei malriusciti tentativi di emulare i fasti del periodo considerato, e vorrei parimenti ignorarle. La natura degli scudi di tiro è stata ed è tuttora discussa: furono monete, medaglie, buoni? Già nel 1893 la questione venne posta, in un interessante articolo apparso sulla Rivista Svizzera di Numismatica, con il titolo "gli Schützentaler sono da includere in una collezione di monete o no?" a firma di tale F.Haas. I punti evidenziati dall'autore furono: 1) i talleri furono coniati nella zecca federale 2) essi avevano le stesse caratteristiche (dimensioni, peso e composizione) delle correnti monete da 5 franchi 3) essi passarono gli stessi controlli qualitativi dei pezzi da 5 franchi 4) essi pure portano la denominazione di 5 franchi 5) hanno tutti (ad esclusione di quelli di Solothurn) il bordo rigato Un'altra circostanza ci fa ritenere che gli Schützentaler siano da prendere in considerazione quali monete collezionabili, in quanto per 30 anni essi circolarono e furono usati dalla popolazione come monete da 5 franchi senza che l'autorità federale intervenisse per impedirlo. "Quindi, per concludere, io credo di poter rispondere alla domanda iniziale dicendo che gli Schützentaler degli anni 1855-1885, anche se non ufficialmente ritenuti monete, possono essere inclusi in una collezione di monete svizzere". Questa, in sintesi, l'opinione di F.Haas (se a qualcuno interessa, posso inviare il link all'intero articolo -è scritto in tedesco-). -------------------------------------------------- Non è facile definire la natura della moneta: una prima definizione, canonica, dice che una moneta (moderna) per essere tale, deve riportare il nome dello stato emittente, il valore di scambio e deve essere emessa da una zecca ufficiale a fronte di un decreto legislativo. Gli Schützentaler non rispondono compiutamente a queste specifiche: due soli di essi riportano la scritta "Helvetia"; tre di essi non hanno la scritta col valore, e furono tutti coniati a fronte della richiesta fatta dagli organizzatori dei festival di tiro (pur essendo coniati dalla zecca federale svizzera). Da questo punto di vista quindi non possono essere considerati monete. Però permettetemi un'osservazione: la moneta che ha dominato gli scambi commerciali dell'800, la sovrana inglese, non riportava né nazione emittente , né valore, ma nessuno può porre in dubbio che non sia una moneta. Quindi la regola suriportata non è poi così rigida. Si potrebbe proporre un'altra definizione di moneta, più pragmatica: qualunque oggetto il cui valore di scambio venga accettato dall'intera comunità che lo utilizza, e da questa venga utilizzato per i pagamenti, è da considerasi una moneta. Le conchiglie dei Papua sono quindi monete, e, in questa accezione, gli Schützentaler lo sono altrettanto, visto che circolarono liberamente in Svizzera (non so se furono utilizzati come moneta anche dagli altri paesi dell'Unione Monetaria Latina: sarebbe molto interessante scoprirlo). A conferma dell'effettiva circolazione degli Schützentaler si veda l'inserzione dell'amico Sargantana: Si può notare come lo scudo, ingenerosamente classificato MB, riporti evidenti segni di usura da circolazione. Tornando alla definizione pragmatica di moneta, anche in questo caso vi sono eccezioni: la miriade di Euro commemorativi emessi in questi ultimi anni, e canonicamente definibili monete, ma che tali non sarebbero; immagino che nessuno che ha acquistato a 25 Euro una moneta dal valore nominale di 5 Euro la utilizzi per un pagamento: ma anche succedesse, ritengo che il barista o la cassiera del supermercato che la ricevono in pagamento, la rifiuterebbero non riconoscendola. Quindi, in definitiva, manco di una definizione formale della parola "moneta", che mi permetta di stabilire, senza discussioni, la natura degli Schützentaler . --------------------------------------------------- C'è un aspetto interessante da valutare per tentare di stabilire se gli Schützentaler furono monete o meno, ed è il motivo per cui la Svizzera, nel 1885, smise di coniarle. Come è noto, a seguito della diminuizione del valore commerciale dell'argento, l'Unione Monetaria Latina, alla fine degli anni '70, bloccò la produzione degli scudi da parte degli stati aderenti, Svizzera compresa ovviamente. La coniazione degli Schützentaler proseguì imperterrita, indifferente all'interruzione della produzione di scudi tradizionali, in quanto, ufficialmente, gli Schützentaler non erano considerate monete. Ma nel 1885 la Svizzera, su pressione dell'UML, fu dissuasa dal permettere la loro produzione, e quindi dopo quell'anno non vi furono altri scudi dei tiri federali. Ma chiediamoci: che motivo e che ragione aveva L'UML di bloccare la produzione degli Schützentaler, se questi erano medaglie? L'intervento dell'UML non può che essere inteso come un tacito riconoscimento del fatto che questi erano da considerarsi monete, non medaglie. Infine, come ultimo argomento sul quale riflettere, riporto il giudizio che la zecca nazionale di Berna esprime sull'essenza degli Schützentaler: Mi pare però che ci sia una contraddizione in quanto affermato dalla zecca: da una parte nega che ufficialmente questi non devono essere considerati monete, dall'altra, dichiara pubblicamente che gli Schützentaler vennero usati, in primis proprio da chi ne aveva commissionato la produazione, come monete, senza alcuna obiezione da parte del potere centrale, al punto da creare un conflitto con la Cassa federale. Per concludere: non trovo una risposta chiarificatrice in tutto quello che ho riportato sinora, ed è appunto per questo che ho iniziato la discussione; visto che possono essere considerati sia medaglie che monete, a seconda di come uno voglia intenderlo, mi piacerebbe veramente sentire le vostre opinioni al riguardo. Attendo quindi le risposte. Infine mi scuso per la lunghezza del testo, ma ho cercato di essere quanto più chiaro possibile, e di riferire quello che sapevo sugli Schützentaler; di mio posso aggiungere che, pragmaticamente, la funzione fà l'oggetto, e pertanto io li considero monete. Grazie per avermi letto, e rimango in attesa delle vostre opinioni Gino3 punti
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Grazie Cristiano, come sai su qualche tipologia sono proprio fissato, anche perchè ritengo le Piastre 1815-16 tra le più belle. Ho svolto un modesto studio sulla 1816, prendendo in considerazione i passaggi in asta negli ultimi 10-12 anni. E' una tabella sempre aperta, quindi non stupitevi se il campione è scarso ( una cinquantina di Piastre ). E' vero che la Variabile " Rombo - data - Rombo " non è censita, però in base ai passaggi direi che non è proprio comune. Quelle restanti sono 1816 Rombo ( le più comuni ). Ecco comunque la Tabella.3 punti
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Alcuni giorni fa ho acquistato un libro di numismatica , per essere piu’ preciso un catalogo fotografico , che racchiude tutti i Sesterzi conosciuti emessi dall’ Imperatore Commodo , esattamente sono raffigurati 333 Sesterzi tutti a colori con tanto di schede con complete descrizioni ; il libro e’ recente , del 2009 e non e’ una novita’ editoriale , ma forse pochi lo conoscono , e’ scritto da Romolo Calciati , noto numismatico ed artista , pubblicato solo in 50 copie , si puo’ quindi definire un libro piuttosto raro , copie numerate progressivamente e firmate dall’ autore . Ho comprato questo libro per due motivi , primo , perche’ nel settore imperiale sono appassionato del periodo Marco Aurelio – Commodo , che definirei un periodo storico di “svolta” dell’ Impero romano ; secondo , per interesse e curiosita' derivanti dal primo motivo . Superfluo affermare che pur essendo un libro circoscritto ad un solo Imperatore e ad una solo tipologia di monete , non dovrebbe mancare presso una biblioteca numismatica per la completezza dei Sesterzi emessi da Commodo a partire dal suo apparire nella storia numismatica come Cesare fino all’ ultima TRP XVII ricoperta , escludendo gli esemplari , se mai fossero arrivati fino a noi , personalmente non ne conosco nessuno , degli ultimi venti giorni della TRP XVIII iniziata il 10 Dicembre del 192 ; Commodo fu ucciso il 31 Dicembre dello stesso anno . Un commento su questo libro , positivo al 100% , anche in virtu’ degli esemplari esposti , mi spiego , dei 333 Sesterzi elencati in ordine di emissione temporale , circa la meta’ si possono classificare come MB , qualcuno anche meno , questo fatto mi ha favorevolmente colpito , sono infatti un assertore che ogni moneta antica , purche’ autentica , sia degna di essere collezionata anche in condizioni scarse di conservazione , infatti pensavo di trovare una solita rassegna fotografica di Sesterzi compresi tra BB e SPL , come spesso avviene , invece in questo caso l’ Autore e’ ricorso anche a monete piuttosto scarse come conservazione pur di dare un valore e un significato completo alla sua bella opera numismatica ; naturalmente molti altri Sesterzi sono in ottime condizioni . Interessante , dal mio punto di vista , la serie di Sesterzi emessi da Commodo durante la sua TRP XVII , l’ ultima completa , che andava dal 10 Dicembre 191 al 10 Dicembre 192 , qui alcune monete presentano nel campo del rovescio una stella , forse in riferimento ad un prodigio apparso in cielo , quando stelle furono viste in pieno giorno , alcune di forma allungata che sembravano sospese in cielo , questo prodigio ci viene confermato da Erodiano , contemporaneo ai fatti , nel Libro 1 , Tomo 14 della sua opera : "storia dell’ impero romano dopo Marco Aurelio" , conferma che arriva anche dalla Storia Augusta nella vita di Commodo , solo che qui parlano di una cometa , ma certamente gli autori non erano contemporanei ai fatti come lo fu Erodiano che vide personalmente questo prodigio . Molto interessante anche la galleria dei ritratti dei profili di Commodo tratti dalla serie delle monete , nelle quali si vedono benissimo i lineamenti del volto che cambiano in funzione dell’ eta’ , da quando appare come Cesare fino ai 31 anni , quando mori’ nell' ultimo giorno del 192 ; nei ritratti si nota bene l’ invecchiamento precoce dovuto probabilmente anche al fatto di avere vissuto una vita di stravizi fin dalla gioventu’ .2 punti
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Ciao, A me piacciono quasi tutti i tipi effigiati sulle monete dell'ultimo Re d'Italia, tranne quelli palesemente propagandistici per la loro scarsa rilevanza stilistica, come ad esempio il tipo del Fascio Littorio che anche tu hai elencato tra i peggiori, insieme al 10cent. impero. Vorrei spezzare una lancia a favore dei tipi con la Fecondità, l'ape e la biga... Vittorio Emanuele III, come saprai, è stato un grandissimo collezionista di monete italiane. Tuttavia, anche se la sua sterminata raccolta escludeva le monete classiche (greche e romane), fu proprio dalla classicità che trasse spunto per molte sue monete, incluse ovviamente, anche quelle summenzionate. Ad esempio, da una veloce ricerca su acsearch, per la fecunditas c'è questo sesterzio di Lucilla che ritrae proprio una scena materna molto molto simile a quella del 5 lire (Tauler Fai 73 lotto 537) ls fecunditas è stato un tema ricorrente nel corso della storia. Al momento mi sovviene immortalato su questa bellissima piastra Borbonica di Ferdinando IV (Varesi 59, 242) Per la quadriga di leoni (anche se l'hai inserita tra le migliori, te la metto comunque, così ti piacerà ancora di più ) c'è un bellissimo denaro di Giulia Domna (CNG EAuction 476,457) O per l'ape c'è questo bel Diobolo di area greca per la biga... beh... sulle romane c'è solo che l'imbarazzo... Un bel denario del periodo Repubblicano... e comunque, dai, anche le 10 lire biga non sono poi tanto male... Allego un esemplare della mia collezione Spero di averti dato uno spunto in più per approfondire quelle tipologie che ancora non riesci ad apprezzare pienamente e al contempo, magari ampliando gli orizzonti numismatici Un saluto, Fabrizio2 punti
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Ciao, ho oscurato le altre discussioni doppie, e inserito in questa tutti gli altri commenti insieme alla terza foto per questa moneta. Per le prossime volte ricorda che basta aprire una sola discussione grazie! Alla tua domanda vedo che hanno già ampiamente risposto gli amici. Io posso solo aggiungere un piccolo suggerimento: cerca di non avere fretta negli acquisti, specie se sono fatti a distanza e (soprattutto) se ancora non hai dimestichezza nel distinguere la conservazione qualitativa.2 punti
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Il Comitato di coordinamento per l'adeguamento economico e la protezione dei consumatori della Croazia ha preparato il documento con le linee guida per il processo di sostituzione della kuna con l'euro secondo la Legge sull'introduzione dell'euro come valuta ufficiale nella Repubblica di Croazia. Fra le altre cose si conferma che il tasso di conversione ufficiale sarà di 1 EUR = 7,53450 HRK e che questo dovrà essere evidenziato in un luogo visibile delle aree di vendita o prestazione dei servizi. Inoltre si leggono le varie regole per l'arrotondamento dei prezzi, la modalità con cui indicare la doppia prezzatura nel periodo in cui sarà obbligatoria (5 settembre 2022 - 31 dicembre 2023) ecc.2 punti
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Buongiorno e buona domenica amici...appena liberata a martellate da uno slab ammericheno... una nuova publica da aggiungere alla mia collezione, la condivido qui visto che il millesimo è 1791 e visto che qualche altro 3 tornesi per confronto c'è...qui la data è dritta, e la legatura dei rami è "media"...ma soprattutto ho notato che rispetto alla 91 con data dritta che ho citato (quella del post di Rocco), nella mia il gambo corto dopo la legatura è a sinistra mentre il gambo lungo è a destra, viceversa in quella dell'amico @Rocco68 con data dritta... tre varianti quindi per il momento!? Poi esistono altre differenze per i 3 tornesi del 91? Tipo la V capovolta al posto della A vicino alla corona? Come per il millesimo successivo. Corone più o meno larghe? Ecco le foto della mia, che giudico un bel BB per il tipo. Grazie a chi interverrà e buona domenica.2 punti
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Oggi solo questa moneta ad 1€: Un bel 4 Centavos portoghese del 1917!2 punti
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Buonasera a tutti, la mia Napoletana di oggi è nominale che non ho mai avuto, di cui ho sempre atteso l'occasione di un buon rapporto qualità conservativa e prezzo. Repubblica Napoletana (1799) Tornesi Quattro , proveniente dalla Numismatica Marcoccia, lotto 504. Peso 12,95 conservazione BB2 punti
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Credo che il problema non vada posto esattamente in questi termini. Io sono un collezionista ed acquisto francobolli e monete da un numero infinito di anni. Come me ci sono tantissimi altri collezionisti. Ritengo sia corretto che io e gli altri possiamo essere destinatari delle varie emissioni con precedenza rispetto ad altri che acquistano in maniera sporadica, magari dopo aver valutato se le monete hanno un appeal o meno. Per quanto concerne i commercianti, posso dire che il commerciante di casa mia la maggior parte delle monete non se le vede assegnate. Chi le riceve, sono i vecchi commercianti che da anni acquistano tutte le emissioni e le acquistavano anche quando le monete del Vaticano nessuno le voleva. Non mi sembra sia un controsenso come quello di dire "chi arriva prima in negozio del Vaticano se le prende".2 punti
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Ciao, ho schiarito un po' le foto che hai postato senza quel terriccio rossastro in modo che si possa vedere meglio, al naturale per così dire? ANTONIO1 punto
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Secondo me un R5 in senso stretto dovrebbe essere conosciuto in 4/5 esemplari. Però in ambiti molto collezionati come il Regno anche con 10 esemplari possono rientrare tranquillamente nell’R5. Diversa è la situazione in ambiti di nicchia; il Crapanzano volume II, riguardo alle cedole con bollature repubblicane, parla di R5 con 2/3 esemplari conosciuti mentre con 10 siamo già nell’R3. Per quanto riguarda il 25 lire del 1902 io ne ho censiti una trentina di esemplari ma penso che verosimilmente ce ne possano essere circa una cinquantina in giro, quindi in zona R4. Qui però influisce molto la conservazione, al livello di quello invenduto di Nomisma ce ne sono solo altri 2, quindi siamo pienamente nell’R5. Per finire il 20 lire della Banca Toscana si può tranquillamente considerare U, non credo che la Banca d’Italia venderà mai il suo.1 punto
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Beh, i 20 Centesimi "Libertà librata" sono tutti abbordabili (tranne un paio) in FDC con prezzi ben al di sotto del tuo limite: Per non parlare dei "ramini":1 punto
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Ti consiglio di farti mandare le foto fuori dalla plastica e che ti mandi anche la foto del bordo. Il mio 2 lire che ero convinto fosse originale, ho dovuto sostituirlo dopo l'articolo sul Gazzettino di quelli del Cordusio, in merito proprio alla zigrinatura del contorno. E si che controlli ne avevo fatti e tutto mi sembrava regolare.1 punto
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Altro esempio: Moneta in FDC, pagata 30€...1 punto
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Forse con antichissime vicinanze con l'uro, i bisonti popolavano l'Europa quando questa era ancora in gran parte coperta di foreste : le grotte di Altamira in Spagna con altri siti in Francia, ci hanno conservato le loro raffigurazioni risalenti al periodo preistorico . Nel tempo la caccia e la riduzione delle foreste hanno ridotto il territorio di questi bovidi, fino ad essere, oggi, ancora presenti nella fauna delle ultime grandi foreste di Bielorussia e Polonia . Un comune ascendente, emigrato attraverso lo stretto di Bering nel continente americano, ha poi occupato con i bisonti suoi discendenti, per lo più le grandi distese centrali dell' America settentrionale, dove questi hanno regnato con numerosissimi esemplari fino alla seconda metà del 1800 quando la caccia intensiva li ha portati alla soglia dell'estinzione, poi evitata con indispensabili tutele della specie . La rappresentazione numismatica di questo grande animale, vede monete della Bielorussia e della Polonia e monete e banconote degli Stati Uniti e di Canada . Vale poi una nota, leggere dei bisonti stanziati ai confini dell'Italia, dei quali a suo tempo ( anno 790 circa ) scriveva Paolo Diacono nella sua Historia Langobardorum , II , 8 .1 punto
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Come già suggeritoti, è una moneta comune facile da trovare in buona conservazione: punta su di un esemplare in migliori condizioni. Ti posto un esemplare per confronto (in alta conservazione non è così brutto...):1 punto
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Ciao Come scritto sopra da @miroita, Io leggo: (croce) (2 cerchi sovrapposti) D (2 cerchi sovrapposti) PANDVLFUS (2 cerchi sovrapposti) che corrisponde al dritto descritto al n°8 del CNI; allego estratto per verifica1 punto
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Ciao Mirco, non riesco ad verificare esattamente dalla foto, ma potrebbe essere : + due anellini D due anellini PANDVLFVS due anellini . Se così fosse sarebbe censito al CNI 8 - Ciavaglia 11 punto
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Tranquillo,siamo con te . Tu però scrivi sempre nella stessa discussione?? Dai,apri una nuova discussione nella sezione Regno d' Italia e ne parliamo la,sia della tua collezione,che di altro1 punto
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ragazzi.....abbiate pazienza sono un neofita e sto cercando di imparare.... anzi se mi consigliate come iniziare una collezione con qualche pezzo per vitt emanuele 3 , vi sarei grato ?????1 punto
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Zecca di Napoli,sestino di Giovanna la pazza e suo figlio Carlo... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GPC/31 punto
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Salve, Premetto che è una moneta che non mi piace di per sé e infatti continuo a posporre il suo inserimento in collezione. Della serie impero è esteticamente tra le meno riuscite a mio parere, tra quelle in argento direi la più brutta. L'esemplare in questione non mi convince a causa soprattutto del dritto che presenta antiestetiche macchie ed hairlines. Essendo una moneta comune nel millesimo 1936, basandomi su errori del passato e esperienza acquisita, io personalmente la comprerei almeno qFDC e, se non si è sicuri di distinguerne l'originalità, sigillata. Non credo sia molto falsificata, attendi comunque pareri più attendibili. Saluti e buona domenica!1 punto
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Mai vista in ciotola il 4 centavos a così poco. Ottima acchiappata! un euro speso bene1 punto
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Le prime due (500 e 1.000 franchi) con la lettera K in basso a sinistra, nonchè la terza da 5.000 franchi con la K in alto sia a destra che a sinistra, le puoi classificare come: Africa occidentale - SENEGAL1 punto
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Giusto per un paragone, questo rovescio di Piastra 1816 è stato giudicato da Morello come SPL1 punto
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Assieme alle "monete" sopra indicate ricevetti anche questa "moneta" doppia faccia non derivante da errore di conio ma semplicemente una lavorazioni di due monete in una. La stranezza è che il lato mancante di questa "moneta" corrisponde alla lamina indicata con il sopra indicata (3) che a sua volta era contenuta nella scatola (1-2). Continua.....1 punto
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Buongiorno a tutti. Ho voluto riattivare questa discussione per raccontare le mie "monete" in scatola e non solo. Quella che ho postato l'acquistai qualche anno fa da un privato, anche se irrilevanti vi inerisco le caratteristiche: peso 7,7 grammi e diametro 22/22,01 mm. Ma non finisce qui..........1 punto
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Non ne ho la più pallida idea, si possono fare però delle ipotesi: al 25 lire in vendita su nomisma hanno attribuito un R5, ma personalmente nel corso del tempo ne ho visti, con un occhio dato ai numeri di serie sugli esemplari posti in vendita si potrebbe arrivare ad una diecina di pezzi (conservazioni varie) se non oltre. Quanti per un R4? sicuramente molti, che non significa necessariamente centinaia, è un "molti" che non saprei minimamente quantificare, è un grado attribuito ad un tot (?) di biglietti, ma non certo adatto per un unico esemplare conosciuto disponibile sul mercato.1 punto
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Buon giorno, bella monetina, molto affascinante. La monetazione Normanna Siciliana è a mio modestissimo avviso, la più interessante dei primi due secoli del secondo millennio. Racchiude in se caratteristiche bizantine e arabe, nonché varie caratteristiche associabili al notevole sviluppo artistico nel periodo normanno. Il follaro del Leone assieme al fratello più grande, il "probabile" tercenario ( comunemente chiamato trifollaro), che ti consiglio caldamente di acquistare, è veramente caratteristico di un'epoca. Una nota aggiuntiva: Il peso medio di queste monete è di circa 2 grammi. Le monete più pesanti sono un'eccezione.1 punto
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Arrivata in settimana e con tempi da record rispetto agli acquisti degli anni scorsi il 25 euo Argento Pasqua 2022. Le anteprime mi hanno incuriosito e deciso l'acquisto. Signori miei il primo impatto mi ha dato una certa emozione, si è parlato molto di monete colorate pro e contro e spesso mi hanno dato l'idea di pacchianata, questa invece è semplicemente bella, nulla fuori posto , forte nei tratti del disegno senza strafare. Le scritte in rilievo da conio non contrastano per nulla con le parti colorate. Ho poche monete colorate perchè non mi entusiasmano questa devo dire che è la più bella tra quelle che ho. In sintesi: bella, bella, bella.1 punto
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Descrizione che mi lascia un pò perplesso.. Banca Nazionale Toscana 20 Lire 04/07/1866 serie Oe-818 - GIG. BNT2B RRRR Biglietto della massima rarità con due soli esemplari conosciuti originali oltre a questo esemplare un altro in condizioni inferiori è nel museo Banca D’Italia In buona sostanza 2 esemplari conosciuti, non considerando il pezzo che sta in un museo significa solo un esemplare sul mercato collezionistico, non fanno di un biglietto un RRRR (R4), ma ben oltre, ci sono banconote ritenute R5 con molti più esemplari esistenti. Nell'indice di rarità attribuita hanno tenuto conto dello scarso interesse che ha questa specifica tipologia? dovrebbero essere soli i numeri quelli che contano, non tendenze collezionistiche varie.1 punto
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Noto anche che il simbolo stella a 5 punte presenta il 5 corretto a 6 e il Tornese con simbologia stella a 6 punte riporta il 6 correttamente.1 punto
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Peccato, ci stavamo organizzando con altri 6 collezionisti per acquistarla e dividerla in 6 pezzetti …. Non abbiamo fatto in tempo a formalizzare l’offerta ?1 punto
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Aggiungo che se così fosse il R andrebbe capovolto, con una iconografia di questo tipo1 punto
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Un po' di storia. L'adozione dell'euro in Repubblica ceca era originariamente previsto entro il 2010: il 18 maggio di quell'anno la Camera dei Deputati del parlamento ceco approvò un progetto di emendamento alla legge sulla CNB (Banca Nazionale Ceca) in cui si affermava alla sezione 32 che la valuta della Repubblica ceca è l'euro e il circolante legale nella Repubblica ceca sono le banconote e monete in euro. All'epoca 168 dei 187 deputati presenti votarono a favore della proposta e nessuno contro. Oltre all'adozione dell'euro erano disciplinati anche la posizione, i poteri, le competenze e le attività della CNB. L'emendamento era stato presentato alla Camera dei Deputati dal governo di Mirek Topolánek il 14 aprile 2009 ed erano seguite tre letture con discussione al Senato. L'intero processo legislativo durò un anno, alla fine però il presidente Václav Klaus non firmò l'emendamento per il ritorno alla Camera. La discussione della proposta legislativa si concluse e fin'ora né la Camera né il Senato sono più tornati sulla questione dell'adozione dell'euro.1 punto
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Il dibattito sull'euro è comunque in corso già da anni: sotto, ad esempio, c'è un video del 2020 con una delle discussioni in tema sulla TV ceca. In questo caso è fra Radek Špicar, vicepresidente della confederazione ceca degli industriali e trasportatori, e l'economista Lukáš Kovanda (sullo schermo di sfondo dello studio si vedono anche varie fasi della produzione di monete e banconote euro). Il video è riportato da Euro v Česku, il movimento indipendente dei sostenitori dell'ingresso della Repubblica Ceca nell'eurozona, sul canale Youtube del loro sito ( https://www.eurovcesku.eu/ )1 punto
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Anche a mio parere la moneta e' un FDC con qualche segnettino di contatto al dritto. Al rovescio non vedo nemmeno quelli. Complimenti davvero.Il baffo e' veramente notevole...si nota bene addirittura l ' arricciatura!1 punto
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Come non essere d'accordo. Anche su tutto il resto del discorso. ? Arka Diligite iustitiam1 punto
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Secondo me è solo spatinato per pulirlo e ripatinato artificialmente , e poi spolverato di terra rossa….le corrosioni sembrano da aggressione chimica1 punto
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Ecco la prima emissione, dopo anni mi è capitata in conservazione per la tipologia assaì ardua da reperire sopra il bb.. Saluti Fofo1 punto
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