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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/17/22 in tutte le aree

  1. A distanza di quattro mesi dal primo incontro, era il 13 gennaio penso sia arrivato il momento di tirare le prime somme. Settimana dopo settimana il gruppo è sempre più affiatato, senza la pretesa di prendersi troppo sul serio e probabilmente non ne siamo neppure in grado, almeno io, le ore volano via tra banconote, buoni, e biglietti vari, intervallate da una buona dose di sano umorismo, che devo dire non mi sarei mai aspettato. Il tutto accompagnato da un bicchiere di buon vino o di birra, vista la stagione, che rende l’atmosfera ancor più gradevole. A questo punto invito tutti gli amici appassionati di cartamoneta a fare un salto, anche per un breve saluto, la porta è aperta a tutti, non ci sono porte (password) basta collegarsi al sito e la cosa è fatta. Sono sicuro che non ve ne pentirete. Un invito particolare lo rivolgo a @petronius arbiter, mi pare doveroso, dai Maurizio prima o poi devi venire a trovarci ti aspettiamo. Un caro saluto a tutti.
    3 punti
  2. Bella monetina, è un 20 lepta greco del 1912
    2 punti
  3. cari lamonetiani riprendo il tema di una recente interessante discussione sulle patine dei Littori ripresentando con nuove foto un anno V caratterizzato da belle ombreggiature scure del metallo anche se non del tutto omogenee. Il D presenta lievi hairlines e secondo un amico perito numismatico molto anni fa ha subito una lieve pulizia di cui rimangono vaghe tracce. La classificazione MS63 attribuitagli da Montenegro tempo fa appare adeguata quanto a rilievi ma la colorazione che ha assunto in mano è realmente affascinante, fattore che, unito alla rarità, ne fa sicuramente un pezzo di discreto interesse. L’altro anno V in collezione, che è in banca, è decisamente superiore come rilievi (MS65) e possiede i classici fondi brillanti sul bianco senza patinatura, ma onestamente a me piace di più questa, forse perché da più tempo in raccolta e anche perché pagata un prezzo ottimo.
    2 punti
  4. Roma guerriera, in armi con spada e lancia, siede su scudi ed è incoronata dalla Vittoria in piedi . Dal rovescio di un particolare denario repubblicano a nome di L. Cecilio Metello, che sarà a breve in vendita Tauler&Fau 114 al n. 30 .
    2 punti
  5. Il Tesoro dell'Abbazia Una notte infernale di inizio Luglio. L'anno... e chi lo dimentica! Il 1990, quello dei Mondiali e delle “Notti magiche”, di Schillaci, dei caroselli di auto con il Tricolore . In quel periodo, avevamo il punto fisso di ritrovo: la Pizzeria-Bar del Centro, che alla sera esponeva nel dehor un grosso TV ed il proprietario, compaesano del Totò Goleador, offriva a tutti un giro di birra gratis se l'Italia vinceva, due giri se Totò segnava. Quella sera, con l'Argentina, ahimè, andò male e quindi dovemmo tirare fuori il portafoglio. A tarda notte mi giravo ancora nel letto, sopraffatto dal caldo e dall'umidità. Il vecchio ventilatore ai piedi del letto sparava aria calda come un phon. Non ne potevo più di nuotare in questa specie di acquario e mi alzai sconsolato. Un bel calcione all'aggeggio inutilmente ronzante e decisi di provare a dormire sulla sdraio del balcone. Subito fui assalito da sciami di zanzare che sembrano degli Stukas in picchiata e precipitosamente ritornai nel letto senza il misero conforto del ventilatore che giaceva a pancia in su, scassato ed inservibile. Quando ormai l'impresa di prendere sonno sembrava una chimera, qualche refolo di vento mi fece assopire. Ma, poco dopo, uno scampanellio insistente mi destò dal dormiveglia. Smoccolando e chiamando a rapporto tutti i Santi del Paradiso, mi affacciai alla finestra. “ Dottò, Appuntato Gargiulo sono, mi scusasse per l'ora ma il Maresciallo La Paglia l'aspetta urgentemente in Caserma”. Sulla Fiat Campagnola, Gargiulo detto “Pennelò” sembrava ancora più alto e magro di quello che era e non mi guardava. “Che succede Gargiulo ?” Tirò su il mento, schioccò la lingua e aprì la mano a voler dire che erano ordini e lui non sapeva niente. Il Maresciallo Vitaliano La Paglia ( soprannominato per la mole e la somiglianza, “Sergente Garcia” ) si presentò sul balcone della Stazione con un camicione bianco da notte che mi ricordò subito il mitico Demis Roussous. “Dottò guarda che bella” indicando un'auto che era un'obbrobrio: una rarissima ( perchè nessuno l'aveva mai comprata ) Alfasud Station Wagon color anice stipata all'inverosimile. Guardai Gargiulo che fu più espansivo, sussurrando: “Va in ferie... al Paese e...la macchina è in prestito, tutto il ben di Dio che è dentro invece...sono i soliti regali!”. In quello che chiamava “studio”, Vitaliano si presentò in divisa sempre più gemente e con i bottoni che potevano diventare dei veri proiettili, considerando l'enorme pancia che premeva. “Peppe, domani si parte...” Alzò la mano destra, manco dovesse testimoniare in Tribunale e cominciò ad enumerare: “Iooo..., i miei figli Aureliano e Isabella e mia moglie Annunziata...tutti al Paese dopo tre anni!”. Mi alzai di scatto facendo cadere la sedia, probabile residuato bellico. “E tu mi svegli alle 7 di Domenica per dirmi che vai in ferie???!!!, ma vaffa...” Il Maresciallo si adombrò: “ Ohhhh... dottorino!!! se ti ho chiamato è per una questione importante assai! “ E da un cassetto tirò fuori una busta di plastica che lasciò cadere sulla scrivania. “ Peppe, tu che sei un esperto... almeno così dicono, devi aiutarmi a fare il Verbale, perchè qui sono tutte monete, questa è una refurtiva e... cosa scrivo al Capitano? Poi io domani parto e me ne impippo di queste cose, che sono pure sporche e puzzano di cane bagnato...anzi portale a casa e mi fai un resoconto”. “Caro Vitaliano, io non mi porto a casa niente se non mi dai qualche notizia...” Con un certo fastidio, allentando la cravatta che era diventata una specie di cappio sudaticcio, Vitaliano mi guardò male e con fare sbrigativo, visto che doveva procedere ad un giro d'ispezione ( in realtà era il solito giro tra le cascine per accapparrarsi qualche salume, qualche pollo e, vedi mai, anche qualcuno che badasse al proprio orto), mi spiegò. Da qualche tempo nella valle aveva notato un movimento strano. Non erano i soliti giovani che si infrattavano con le morose in un posto solitario. Erano macchinoni con targhe strane, che arrivavano alla povera dimora di un certo Carlìn della Costa, uno che, quando gli girava giusta, poteva permettersi solo un chilo di pane alla settimana. I Carabinieri ispezionarono la baracca dell' “uomo dei boschi” e scovarono un tesoretto di monete nascosto dietro il caminetto. Carlìn era nella guardiola, non parlava, masticava del tabacco e sputava, mirando quasi sempre agli stivali del Maresciallo. Era un uomo consumato da una vita di stenti. Orfano, era andato come servitore dai Marchesi F*** che erano proprietari di quasi tutte le terre produttive della zona. Il povero Carlìn sgobbava giorno e notte, mentre il coetaneo Eriberto ( detto Berto ) figlio unico dei Marchesi, era un nanerottolo obeso e rubizzo dedito solo agli ozi ed ai suoi stravizi. Tra i due era stato odio a prima vista e quando la Marchesa concesse a Carlìn un pezzo di terra lungo le rive del fiume, fu guerra continua. L'appezzamento corrispondeva a quella che era stata una grande Abbazia del 1100 della quale restavano solo le fondamenta. Carlìn si incaponì nel cercare di rendere produttivo quello che era considerato da tutti un terreno maledetto, nel quale non crescevano neanche le erbacce. Con un bue ed un vecchio aratro ammucchiò un enorme quantità di mattoni, pietre e ghiaia. Provò con le patate...niente. Con le rape...niente. “Sai Peppe quello è un terreno maledetto. Sull'Abbazia dei Cappuccini niente cresce! A proposito di Cappuccini, mi è venuto un po' di languorino... Gargiulo scendi al Bar e prendi 3 Cappuccini e 3 Brioches!” Il naso adunco dell'Appuntato abbozzò e partì. Conoscevo la storia. “Sono Cistercensi Vitaliano! La prima Abbazia cistercense in Italia!!!” Mi lanciò uno sguardo di compatimento: “Vabbè Peppe, sempre Frati sono!”. Gustai Cappuccino e brioche, presi il malloppo e...via velocemente a casa. Ero impaziente di vedere il tesoretto: versai il contenuto del sacchetto sul tavolo di cucina e presi tutti i manuali della mia biblioteca, dividendo le monete in vari mucchietti. La maggioranza erano “ramini” talmente consunti da risultare indecifrabili, poi un mucchietto di monete romane del basso impero, quindi qualche moneta di Asti, Savona e Genova. Registrai tutto fino a tarda notte, tanto era impossibile dormire con il caldo, le zanzare ed il Bar vicino a casa che continuava a proporre “Notti Magiche”. La mattina dopo, con la refurtiva ed il registro, mi recai dal Sergente Garcia. Gargiulo era in piedi e, tra uno sbadiglio e l'altro, ciucciava avidamente una sigaretta MS. “ Com'è Gargiulo?” “ Dottò un disastro, mi sono rimesso a fumare per il nervoso!” Con il nasone acquilino mi fece un cenno che era tutto un programma. “ Il Marescià sta uscendo pazzo...niente ferie, sta gridando contro tutti, e qui abbiamo recuperato un ferito e ci stà pure un morto, ma quello è nel comune vicino...” In sala d'attesa giaceva Carlìn della Costa, con il volto coperto di sangue ed un occhio pesto. Lo medicai alla meglio perchè lui era più selvatico del solito. Con gli occhi grifagni e le unghie che erano degli artigli mi allontanava ed emetteva dei versi come un lupo ferito. Il Maresciallo intanto aveva finito la telefonata riassunta nelle frasi ”Certo Capitano..sarà fatto Capitano...a completa disposizione Capitano!”. Mi affacciai alla porta con discrezione, le arrabbiature del Maresciallo erano mitiche. “Peppe so' rovinato... a parte le ferie... saltate e ti raccomando mia moglie... tre anni che non vede la famiglia...” Quasi piangeva. “E poi il Marchese Berto si è buttato giù dalla finestra... e quel Carlìn che non parla neanche sotto tortura! Maledizione! E.... il Capitano che dice che devo trovare una connessione tra...”. Mi fece pena. Si alzò, chiuse la porta e sottovoce “E poi c'è questa”. Trafficò nel cassetto e tirò fuori una moneta d'oro. Era diventato paonazzo e sembrava sull'orlo di un infarto. “Maledetta 'sta Abbazia di San Teo..San Teo..coso! “ “San Teofrasto, Maresciallo, la più antica...” La manona sbattuta sul tavolo mi mozzò le parole dalla bocca e la povera moneta aurea rimbalzò e cadde a terra. La raccolsi, le diedi uno sguardo veloce prima che fosse recuperata rapidamente dal mio interlocutore. “Trattasi di reperto di reato e la metto sottochiave!” Dopo un po' si calmò e prese il verbale. “Questa notte è stato trovato poco lontano dalla casa nobiliare dei Marchesi F**, il qui presente** detto Carlìn della Costa, che presentava contusioni multiple su tutto il corpo ed una profonda ferita da taglio alla testa, presumibilmente dovuta a...” “ ...probabilmente dovuta ad un colpo di badile di taglio” “ Bravo dottò sembra così”. Lasciò il verbale sbattendolo sul tavolo. “Poi è saltata fuori dalla tasca la moneta d'oro e...non basta! Il cadavere del Marchese Berto, precipitato da una finestra e finito nel fiume. Omicidio? Suicidio? Me ne fotto, tanto è del Comune vicino! “. Le indagini finirono presto: Colluttazione tra due persone, diciamo “strane” e successivo suicidio del Marchese Berto. Punto e stop. Chi aveva voglia di approfondire una questione che coinvolgeva due pazzi? Passarono molti mesi e quando arrivò di nuovo l'estate, tutto era ormai dimenticato. Un giorno passai al Bar del Centro. Nel dehor si stagliava la sagoma inconfondibile di Gargiulo che ciucciava alternativamente un aperitivo e la MS fumante. Mi fece un cenno col capo e mi accomodai al tavolo. Per una volta percepivo che aveva voglia di parlare. In paese non si era ancora spenta l'eco del trasferimento o scomparsa repentina del Maresciallo La Paglia. “Gargiù come è la storia della scomparsa del Maresciallo?” Le guance ossute ripresero improvvisamente colore e aspirando il cocktail come fosse una sigaretta e ciucciando la MS come fosse un aperitivo. Cominciò a tossire: “Dottò, siamo stati Tutti infinocchiati”. Si guardo circospetto attorno e smozzicò una frase: “Nell'Abbazia c'era veramente un grande tesoro!!“ Un ultimo colpo di tosse e la voce sommessa si fece più limpida: “Quel fetentone, senza dire nulla, ogni giorno andava in perlustrazione e cominciava a frequentare Carlin, e...Maronna 'o Carmine, era sempre più nervoso, più misterioso! Poi, un bel giorno, arriva con un sorriso a 42 denti, si compera una Volvo grande come un panfilo e nella notte imbarca tutto, familiari e masserizie, e se ne va.” Ammiccai con un sorriso stentato. Per una persona che era quasi muto, sembrava un fiume in piena. “ ...invece l'altro fetentone, Carlin, avete visto Dottò che la sua baracca è diventata una villa, tutta cintata perchè dice che alleva i tacchini...tsè! mai visto un tacchino!!!” Mi alzai gli diedi una pacca sulla spalla ossuta, “Così è la vita...”. Gargiulo aveva gli occhi persi nel vuoto e per il nervoso, aveva spento la MS nell'aperitivo e non gli restava più niente da ciucciare. Come sempre.
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  6. Salve. Questa monografia storica parla dei bombardamenti anglo-americani sulla città in quegli anni attraverso i registri d’intervento della Croce Rossa Italiana. Ho pensato di ricordarli attraverso le immagini. apollonia
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  7. La città di Atarneo è conosciuta da molti per la sua associazione con la vita di Aristotele. Dopo la morte del padre, Aristotele fu accudito ed educato da Prosseno d’Atarneo, forse suo zio. All'Accademia Aristotele fece amicizia con Ermia, che sarebbe poi diventato il sovrano di Atarneo. Infatti, dopo la morte di Platone, Aristotele andò a stare con Ermia sposando successivamente la nipote di Ermia, Pizia. apollonia
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  8. Ciao @modulo_largo, come non essere d'accordo con quanto da te affermato. Io non ho fatto nomi perché inevitabilmente si rischia sempre di dimenticare qualcuno e per evitare ciò mi sono rivolto a tutti gli esperti in generale. Ne approfitto per fare un sollecito a tutti i neofiti come me. Quando avete qualcosa da dire fatelo, confrontatevi con gli altri, e così che si apprende realmente. Non abbiate timore di sbagliare nel qual caso ci sarà sempre chi ci correggera'. E intanto si va avanti? ANTONIO
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  9. È un bel denario, per me autentico.. per quanto riguarda la difficoltà ti capisco, anche nella mia provincia non sono presenti circoli numismatici.. e come te ho approfondito la conoscenza con un negoziante Nip, quando possibile lo passo a trovare e scambiamo due chiacchiere, anche senza acquistare nulla.. continua così, la rete offre tantissimi spunti di conoscenza, anche questo fantastico forum, qui ho imparato un sacco di cose per merito di tanti utenti simpatici e disponibili, alcuni veri esperti nel proprio settore, cito ad esempio @vitellio, @Tinia Numismatica, @cliff, @Ross14,@gionnysicily@FlaviusDomitianusper il periodo dei Flavi, @Poemenius per il quinto secolo, e tantissimi altri, ognuno di loro è stato di grande aiuto nella mia crescita, anche se continuo a ritenermi un novellino..
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  10. Troppo facile!? In visita al museo archeologico d'Atene ho potuto constatare che quella raffigurata è un statua realmente esistente, la statua dell'Atena Varvakeion! https://it.wikipedia.org/wiki/Atena_Varvakeion Di profilo si nota ancora di più che la riproduzione della statua sulla moneta è fedele e intenzionale:
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  11. Grazie mille, Antonio. purtroppo (ovviamente) non ho sottomano la prima delle due monete. Quello che mi ha colpito è la somiglianza dei tipi al di là della freschezza dell'impressione. HO preso le due monete e le ho sovrapposte in photoshop e solo allora mi sono permesso di chiedere il vs parere. Da quel (poco) che so è che le officine avevano buoni (se non ottimi vista la produzione in AU ed AG ed alcuni prodotti in bronzo come quel capolavoro della moneta da XL nummi di Theodahatus) artigiani. Mi pare strano fondessero, non ho mai letto nulla in letteratura per ora. Ma io so di non sapere quindi sono solo qui per ascoltare ed imparare.
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  12. Ciao, non seguo tale monetazione ma mi appassionano sempre e mi interessano molto i casi come questo con presunte identità di conio. Da quanto riesco a vedere dalle foto(ma è solo un parere personale) il dritto sembra appartenga alla stessa coppia di conii (non mi sento di escludere del tutto che lo sia anche il rovescio) Quello che invece sarebbe interessante stabilire è se sono entrambe monete coniate. Su questo qualche dubbio mi viene. La prima infatti sembra essere stata prodotta per fusione (tecnica che veniva utilizzata in produzioni diciamo così pseudo ufficiali dell'epoca) ed è molto più rovinata . La seconda con legende è ritratto più marcati invece a me sembra coniata ed ha una conservazione molto migliore. Ovviamente sono solo pareri espressi tramite foto con tutti i limiti del caso. Sono anche io curioso a questo punto di leggere altri interventi in proposito ? ANTONIO
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  13. Sì, i falsi riguardano pur sempre la circolazione monetaria e la numismatica. Anche se teoricamente quelli delle monete in corso dovrebbero essere consegnati alle autorità.
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  14. Nel R si legge bene EYEΡΓET poi forse [OY], a sinistra invece leggo forse ANTIOX e probabilmente ancora OY, quindi direi Antioco VII Evergete dinastia seleucide
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  15. http://www.moneteromane.info/corrisp/c453/c453.html Roma, asse, Antonino Pio e il Genio del P. R. Giulio De Florio
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  16. Ho dei dubbi che sia un giano, solo 2 millimetri di spessore.
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  17. foto - Argento Moneta Bulgaria Ivan Stratsimir 1356AD Grosso 4 Foglia
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  18. È un grosso della Bulgaria
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  19. Sette religiose integraliste (sette RE ligi O sei N te Gr ali S te) buona serata
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  20. Inizio io con un pentimento, ma legato a un mancato acquisto, che riguarda il più raro scudo di Carlo Alberto che finalmente almeno un catalogo 2022-23 si è deciso ad elevare da R3 a R4, il mitico 1838 Torino, passato in condizioni davvero miserevoli e con ritocchi anche malfatti a un'asta di un anno o due fa ed aggiudicato a un prezzo anche accessibile seppur elevato per la scadente qualità della moneta. Ad aver rilanciato...non è che in quelle condizioni valga chissà che, soprattutto ora che vanno solo i qFDC e FDC, ma adesso mi diventa praticamente impossibile completare la serie....non c'è, da nessuna parte, niente da fare anche a pagarlo diecimila euro in MB.
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  21. Il Krause è un catalogo di monete mondiali americano, tarato, appunto, sul mercato americano. Ma è uno strumento consultabile molto utile, poiché riporta le monete di tutto il mondo. E' chiaro che sul mercato italiano, alcune valutazioni sono fuori luogo, specialmente le monete italiane del Regno sono sottovalutate, facendo il confronto coi parametri del nostro mercato; poi le monete straniere in Italia, non suscitano molto interesse. Diciamo che ogni Nazione colleziona le sue monete e gli attribuisce un valore più alto delle altre. Per questo dico che un escudo portoghese pur raro, non avrà compratori in Italia a quei prezzi di catalogo, il quale catalogo, casomai sarà utile per farsi un'idea della rarità. saluti
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  22. Eeh, Cristiano. Magari fossi io il fortunato possessore. Molto rara in questa conservazione.
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  23. Grazie miza. L'avevo già condivisa infatti, ma ho voluto rifarlo con foto che spero siano migliori per una valutazione più compiuta del pezzo. Cari saluti.
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  24. Buongiorno...di cosa stiamo parlando?? Servirebbe qualche parolina in più, con i ponderali e un minimo di descrizione e vedrai che qualcuno ti da un parere...così è difficile !! Saluti.
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  25. Ciao @Scudo1901 Complimenti, veramente fantastica, specialmente il D/. Patina molto uniforme, non sempre facile da controllare. Il tempo che pasa, agenti atmosferici, oggetti con cui è venuta in contatto... influiscono sulla patina rendendola a volte piacevole a volte meno. In questo caso tutto ha contribuito al meglio. In un'altra discussione avevi presentato questa moneta, ma non ricordo cosa si disse sull'alone più scuro a sinistra del R/ che ora vedo si nota appena. Averne due in collezione una MS63 e l'altra MS65 è una bella soddisfazione. Saluti
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  26. Un sunto delle vicende che hanno interessato la città di Pavia in quegli anni si può trovare nell’articolo sul sito http://www.paviaedintorni.it/temi/storia_file/storia_di_casa_nostra_file/storia_di_casa_fascismo_liberazione.htm e nei collegamenti ai quali rimanda. apollonia
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  27. Effettivamente dare una classificazione precisa non è facile in questo caso. L'unica che possiamo escludere è la RIC VIII, 55a perchè dovrebbe avere due globetti nel campo. Per le altre posso solo dirti che si fa riferimento al peso e al diametro (nota 91. pag. 693 del RIC VII) prendendo come esempio le GLORIA EXERCITVS con due e uno stendardo. Arka Diligite iustitiam
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  28. Ciao @Fiore151, sempre che sia stata prodotta per coniazione. Difficile da stabilirlo nello stato in cui si trova? ANTONIO
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  29. Buongiorno a tutto il Forum, essendo appassionato raccoglitore delle monete di Ferdinando II e rientrato in questo meraviglioso mondo dopo un paio d’anni di “pausa”, vorrei approfittare di questa interessante discussione aperta da @ggioggio qualche anno fa per un approfondimento sulle rarità sulle monete in rame di questo sovrano. Monete che, ahimè, troppo spesso vengono “discriminate” in favore delle più importati e “pesanti” piastre argentee. Infatti è innegabile che una rarità, o una “variante” presente su un 120 grana sia più ambita e ricercata rispetto ad una stessa variante presente ad esempio su una cingranella (giusto per rimanere sullo stesso metallo). Ma bando alle ciance, vorrei cominciare con il TORNESE UNO del 1836 censito dal D’Incerti al n. 390 – stella a 5 punte; 390a – stella a 6 punte e 390b – senza giro esterno di palline e taglio liscio. Tutti e tre R2. Mentre il più recente Magliocca , vi prego di correggermi se sbaglio, la riporta con rarità R4 al n. 768 (ma non cita quello con stella a 6 punte). Premesso che, la suddetta moneta ancora manca alla mia raccolta, e che a scanso i equivoci non è mia intenzione raccogliere informazioni per pubblicazioni, ma semplicemente per curiosità, per confrontarci tra collezionisti e appassionati, inizio a postare le foto in mio possesso
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  30. Achille Giuliani (a cura di), La zecca dell'Aquila. Parte I. Da Luigi I d'Angiò (1381-1384) a Giovanna II d'Angiò-Durazzo (1414-1435).
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  31. Sappi che finché reggo avrai un alleato contro la normalità. ???
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  32. Davvero affascinante! Complimenti, gran bell'esemplare
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  33. Quel che ha detto nikita ,giustifica quello che ti accennavo,ovvero che è un oceano di. E mi fermo qua Pure tirchio,tutti sti soldi e ti cerca la spedizione di 12€?
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  34. Non è altro che la stessa moneta tutt'ora in vendita con il titolo cambiato, classica vendita farlocca con annullamento della transazione consensuale successiva per evitare le commissioni di ebay (i feedback possono essere scambiati ugualmente). Serve eventualmente per far visualizzare che queste assurdità trovano degli acquirenti.
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  35. https://www.artemideaste.com/auction/search/598/Monete+Normanne?q=&p=1&lpp=100 lotto 521
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  36. Ecco un articolo in lingua italiana: MONETA D'ARGENTO CON UN FAMOSO RE VICHINGO RINVENUTA IN UNGHERIA Un metal detectorista ha scoperto una piccola moneta d'argento contrassegnata dal nome di un famoso re vichingo. Tuttavia, è stato portato alla luce non in Scandinavia, ma nell'Ungheria meridionale, dove è stato perso quasi 1.000 anni fa. Il ritrovamento ha sconcertato gli archeologi, che hanno faticato a spiegare come la moneta possa essere finita lì: è anche possibile che sia arrivata con la corte itinerante di un re ungherese medievale. La prima moneta norvegese, denominata "penning", non era particolarmente preziosa all'epoca, anche se è realizzata in argento, e valeva l'equivalente di circa $ 20 in denaro di oggi. "Questa scrittura era equivalente al denar usato in Ungheria all'epoca", ha detto a WordsSideKick.com Máté Varga, un'archeologa del Museo Rippl-Rónai nella città di Kaposvár, nel sud dell'Ungheria e una studentessa di dottorato presso l'Università ungherese di Szeged. "Non valeva molto, forse abbastanza per sfamare una famiglia per un giorno". Il metal detector di Zoltán Csikós ha trovato la moneta d'argento all'inizio di quest'anno in un sito archeologico alla periferia del villaggio di Várdomb e l'ha consegnata all'archeologo András Németh al Museo della contea di Wosinsky Mór nella vicina città di Szekszárd. Il sito di Várdomb custodisce i restiv dell'insediamento medievale di Kesztölc, all'epoca una delle città commerciali più importanti della regione. Gli archeologi hanno fatto centinaia di reperti lì, inclusi ornamenti per abiti e monete, ha detto Varga. Ci sono prove considerevoli di contatti tra l'Ungheria medievale e la Scandinavia, inclusi manufatti scandinavi trovati in Ungheria e manufatti ungheresi trovati in Scandinavia che potrebbero essere stati portati lì da artigiani o artigiani itineranti, ha detto Varga. La moneta trovata nel sito di Várdomb è in cattive condizioni, ma è riconoscibile come un penning norvegese coniato tra il 1046 e il 1066 per il re Harald Sigurdsson III - noto anche come Harald Hardrada - a Nidarnes, una zecca medievale a Trondheim nella Norvegia centrale. La descrizione di una moneta simile osserva che la parte anteriore presenta il nome del re "HARALD REX NO" - che significa Harald, re di Norvegia - ed è decorata con una "triquetra", un simbolo a tre lati che rappresenta la Santissima Trinità del cristianesimo. L'altro lato è contrassegnato da una croce cristiana a doppia linea, due serie ornamentali di punti e un'altra iscrizione che nomina il maestro della zecca a Nidarnes. Harald Hardrada ("Hardrada" si traduce come "sovrano duro" in norvegese) era il figlio di un capo norvegese e fratellastro del re norvegese Olaf II, secondo Britannica. Visse alla fine dell'era vichinga ed è talvolta considerato l'ultimo dei grandi re guerrieri vichinghi. Le storie tradizionali raccontano che Harald combatté al fianco del fratellastro nella battaglia di Stiklestad nel 1030, dove Olaf fu sconfitto e ucciso dalle forze di un'alleanza tra ribelli norvegesi e danesi; Harald fuggì in esilio in seguito, prima in Russia e poi nell'impero bizantino, dove divenne un importante capo militare. Tornò in Norvegia nel 1045 e ne divenne il re congiunto con suo nipote, Magnus I Olafsson, e divenne l'unico re quando Magnus morì in battaglia contro la Danimarca nel 1047. Harald trascorse quindi molti anni cercando di ottenere il trono danese e nel 1066 tentò di conquistare l'Inghilterra alleandosi con le forze ribelli di Tostig Godwinson, che stava cercando di prendere il regno da suo fratello, il re Harold Godwinson. Ma sia Harald che Tostig furono uccisi dalle forze di Harold Godwinson nella battaglia di Stamford Bridge nell'Inghilterra settentrionale nel 1066; dopo di che il vincitore e i suoi eserciti dovettero attraversare il paese in poche settimane prima della battaglia di Hastings contro Guglielmo di Normandia, che Harold Godwinson perse, e con essa il regno d'Inghilterra. https://tech.everyeye.it/notizie/moneta-argento-famoso-re-vichingo-rinvenuta-ungheria-593181.html
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  37. Potrebbe essere un follaro del Guiscardo per Salerno ma aspettiamo altri pareri
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  38. Buongiorno, vi comunichiamo la lista degli espositori presenti durante il Memorial Correale, nel rispetto e per garantire la massima trasparenza che ci contraddistingue da sempre. Un sentito ringraziamento anticipato agli amministratori dei siti e dei vari gruppi Facebook per la visibilità concessa e a tutti per l'eventuale partecipazione. La sala è di grandezza di 1000 m2, completamente video sorvegliata, i tavoli espositivi partono da un minimo 2 metri ad un massimo di 10 metri, per offrire molteplici soluzioni per ogni esigenza e tasca. Per qualsiasi ulteriore informazione, siamo a disposizione. ?????????????????? Lista Espositori Memorial Correale ?????????????????? 1. Aiello Sergio (Numismatica) – Napoli - 6 metri 2. Annino Alberto (Filatelia) – Latina - 3 metri 3. Aria Eduardo (Cartofilia-Numismatica) – Napoli – 3 metri 4. Associazione Barione di Natrella Dante – (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) – Bari - 5 metri 5. Associazione Culturale Collezionismo e Antichità di Arnone Giovanni e Antonio (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) – Casalnuovo di Napoli - 4 metri 6. Carnevale Gerardo – (Libri) – Salerno – 3 metri 7. Cerchiara Saverio (Numismatica) – Portici – 2 metri 8. Cotrufo Francesco (Numismatica) – Napoli - 4 metri 9. De Angelis Eugenio (Numismatica) – Roma - 3 metri 10. D’Errico Salvatore (Numismatica) – Napoli - 2 metri 11. Di Canosa Michele (Numismatica-Oggettistica ) – Bari – 2 metri 12. Ferrucci Stefano (Numismatica) – Ravenna – 4 metri 13. Filosathelia - Gianluca Coppola (Filatelia) - Napoli - 5 metri 14. Filatelia Ravel - Riccio Adriana (Filatelia) - Napoli - 5 metri 15. La Spina Tony (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) – Catania 4 metri 16. L'arte della Lira di Russo Gaetano (Numismatica) – Napoli - 2 metri 17. Marino Salvatore (Cartofilia-Filatelia) – Napoli - 5 metri 18. Marino Numismatica di Marino Massimo (Numismatica - Materiale numismatico-filatelico) - Torre Annunziata - 5 metri 19. Micuccio Enzo (Numismatica – Cartofilia) – Napoli – 2 metri 20. Nami Collezionismo di Anfuso Domenica e Zappalà Natale (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) – Catania - 6 metri 21. Natale Pio (Cartofilia-Oggettistica) - Castellammare di Stabia - 3 metri 22. Neacoins – Acme Aste (Numismatica) – Napoli – 2 metri 23. Numismatica Bardulia di Ruggiero Lupo (Numismatica-Materiale numismatico-filatelico) – Barletta - 10 metri 24. Numismatica Raponi di Raponi Lucio (Numismatica) – Ancona – 3 metri 25. Poste Italiane (Filatelia) – Ufficio di Castellammare di Stabia – 3 metri 26. Russo Antonino (Cartofilia-Oggettistica) - Castellammare di Stabia - 5 metri 27. Santino Zilli (Numismatica) – Roma – 2 metri 28. Santarpia Gennaro (Numismatica-Filatelia-Cartofilia) - Castellammare di Stabia - 3 metri 29. Sarcinelli Michele (Cartofilia-Oggettistica) - Castellammare di Stabia - 4 metri 30. Scachetti Paolo (Cartofilia) - Roma – 4 metri 31. SNI – Studio Numismatico Italiano – Curti (Caserta) – 3 metri 32. Taselli Roberto (Numismatica) – Viterbo – 2 metri 33. Trinca Sante (Numismatica-Oggettistica ) – Abano Laziale – 6 metri
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  39. Stack's Bowers Galleries (& Ponterio) > January 2022 NYINC Auction Auction date: 14 January 2022 Lot number: 3046 Price realized: 3,000 USD (Approx. 2,624 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: ATTICA. Athens. AR Tetradrachm (16.64 gms), Antiochos, Karaichos, and Skymnos, magistrates, ca. 131/0 A.D. NGC Ch AU, Strike: 4/5 Surface: 2/5. HGC-4, 1602; cf. Thompson-397k. New Style coinage. Obverse: Helmeted head of Athena right; Reverse: Owl, with head facing, standing right on overturned amphora; to right, elephant standing right; E on amphora, ME below; all within wreath. This extremely charming new style Athenian production still glows with mint luster and wispy golden tone. Despite some porosity and granularity on the reverse, there is very little evidence of handling on the surfaces. Estimate: $1000 - $2000 ILLUSTRAZIONE: Statua di Athena Parthènos, copia romana del II secolo d.C., della statua originale realizzata nel 438 a.C. da Fidia in oro, avorio e pietre preziose, raffigurata sulla momneta qui presentata. Atene, Museo Nazionale Archeologico
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  40. Dipende dal grado di conservazione. La moneta di cui sopra in grado di conservazione corrispondente al nostro SPL è stata venduta a $850 nel 2018. apollonia
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  41. Un esemplare del tetradramma Price 3176 coniato per Demetrio I Poliorcete a Salamina (Cipro) in conservazione EF è descritto nel post # 3744 della discussione apollonia
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  42. taglio: 2 euro cc paese: slovacchia annio: 2013 tiratura: 1.000.000 condizioni: bb+ città: trieste taglio: 2 euro cc paese: belgio anno: 2017 tiratura: 225.000 (non per la circolazione) condizioni: bb+ città: trieste
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  43. taglio: 50 cent nazione: San Marino anno: 2018 tiratura: 1.127.600 condizioni: BB città: Ancona
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  44. Taglio: 2 Euro "Jože Pečnik" Anno: 2022 Nazione: Slovenia Tiratura: 1.000.000 Condizioni: SPL Citta: Lubiana
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  45. Taglio: 2 euro Nazione: Francia Anno: 2022 Tiratura: n.d Condizioni: qfdc Città:Massa Lubrense (NA) note: NEWS
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  46. Buongiorno. Ultima arrivata in collezione Asclepia. E' un doppione ma la conservazione è molto buona e così le piglio!!!! Foto da telefono ma comunque comprensibili. Variante senza punto dopo ET millesimo 1814 Eccola...graditi i pareri. Saluti. Cristiano
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  47. Buongiorno a tutti ...controllando l'ultimo 10 grani 1815 (vedi su) ho notato che porta gli assi a medaglia, cosa che credo una scelta casuale, ma una scelta! Se si decideva che gli assi fossero in un modo o in un altro, gli assi per quella partita di monete restavano quelli...mi spiego meglio, ad esempio tutti (sempre salvo eccezioni) i 2 grani 1814 con corona a 7 punte riportano gli assi a medaglia (tedesca), mentre i 2 grani 1814 con corona normale portano solitamente gli assi alla francese...questo per dire che quando battevano i 2 grani a sette punte, gli assi erano posti ad un certo modo, battendo altre varianti gli assi erano in altro modo...pare una cosa scontata ma poi tanto non lo è...uno potrebbe immaginarsi che casualmente in tot 2 grani a sette punte ci siano delle percentuali casuali di assi posti ad una maniera o nell'altra, in realtà no! Certe varianti allora assi ad un modo, altre varianti allora assi ad un altro modo! Per quanto riguarda questo ultimo 10 grani 1815 senza punto dopo il valore non posso affermare con certezza che riportino sempre gli assi a medaglia, essendo il primo esemplare che maneggio (se qualcuno ha sta variante controlli please!), ma lo credo molto probabile, sui 2 grani a 7 punte invece mi espongo perché ne ho visti parecchi e tutti sono fatti a quel modo. Ecco una fotina (sgranata) di gruppo e buona continuazione lamonetiani.
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  48. Buongiorno amici . Riporto su la discussione postando l'ultima arrivata in collezione Asclepia. Un tombino di quasi 31 grammi. Difetti al bordo e qualche debolezza ma in conservazione di tutto rispetto per la monetazione. Ho altri due 10 grani del 15 in collezione, entrambi con il punto dopo 10, questo esemplare ne è privo ( variante indicata anche nel Gigante mi sembra). Inoltre sempre confrontando noto che la coda della cornucopia che sfiora la G di Grani è più corta rispetto agli altri esemplari che ho in collezione (vedi foto del particolare). Ecco la moneta. Spero gradiate. Trovo i 10 grani tra i nominali più belli del periodo, la loro imponenza, il ritratto con corona radiata, il loro richiamo al classicismo li trovo irresistibili!! Saluti. Cristiano.
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  49. In realtà le mie come anche altre sono tutte ipotesi, probabilmente non vi è una sola ed unica causa alla base della compresenza di nominali identici in metalli diversi, ma più cause dovute a diverse ragioni a seconda sia del periodo storico che del Paese a cui si fa riferimento, in primis darei una certa rilevanza alla richiesta sul mercato di un determinato nominale, a tal proposito traggo un esempio classico dalla monetazione del Regno delle Due Sicilie dove a partire dal 1836 torna ad essere riconiato il nominale argenteo da mezzo carlino pari a cinque grana, esisteva già dagli inizi del nuovo regno, cioè dal 1818, un nominale di pari valore, ma in rame, il pezzo da 10 tornesi, ma appunto solo a partire dal 1836 verrà affiancato dal corrispettivo in argento, come mai? La legge inerente questa nuova emissione riporta tali parole: “considerando l’utilità che al Pubblico ed alle contrattazioni recherebbe la coniazione eziandio delle monete di mezzo carlino di argento”; Il riferimento alla scelta di una tale emissione è quindi basato sulla richiesta degli utenti di un nominale evidentemente ritenuto utile in determinate contrattazioni, nonostante la compresenza di identico nominale in rame; a tal bisogna è sempre utile ricordare che il Regno duosiciliano fondava il suo sistema monetario su un monometallismo argenteo dove il solo argento era moneta legale e bastava ad estinguere tutte le obbligazioni, il rame era limitato nel suo potere di estinzione e l'oro, seppur coniato, era una moneta merce relegata agli scambi internazionali il cui valore era legato al peso ed alla variabilità del prezzo del metallo sul mercato...
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