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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/07/22 in tutte le aree
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Buongiorno ancora...un bel 9 cavalli 1804...riporto su la discussione con il 9 cavalli più raro, l'ultimo millesimo per il tipo, si vede raramente, i passaggi in asta sono pochi e solitamente è in bassa conservazione (me ne ricordo uno di super passato da Nomisma nell'Agosto del 2016 fdc fece 5700 euro + diritti variante C:), questo è stato combattuto, lo seguivamo in più di uno qui nel forum e dalla Francia è arrivato nella provincia dei "magna gati"...la foto pure qui non è il massimo ho dovuto ritagliarla da una di gruppo...variante questa con un solo punto dopo C. , esemplare in ottima conservazione per la tipologia, a mio parere almeno! Invito chi nel forum possiede un esemplare con i 2 punti a postarlo...buona mattinata ancora.5 punti
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Buongiorno a tutti gli amici del forum ...ritorno dopo mesi di assenza, e condivido questo 4 cavalli 1804 liberato da slab, la foto non è proprio il massimo ma si intuisce l'alta conservazione della monetina, alcune debolezze sul grappolo e sulla X di REX ma direi che si difende bene...buona mattinata a tutti. p.s. credo di avere un problema di compulsione verso certe tipologie e millesimi...di 4 cavalli 1804 credo di averne raccolti ormai 4 esemplari e se ne vedessi uno di carino domani, ci farei comunque un pensiero...na malattia. Ciao ancora.5 punti
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Segnalo l'uscita del n. 384 di Panorama Numismatico Questo è l'indice: Gianni Graziosi, Tra fiori e numismatica – p. 3 Roberto Diegi, Flavio Eugenio, usurpatore romano che avrebbe potuto diventare imperatore – p. 12 Lorenzo Bellesia, Un ducatone di Piacenza con data inedita – p. 15 Renzo Bruni, I “Boni Steffanini” emessi dal governo provvisorio di S.M. l’imperatore d’Austria nelle tre Legazioni nel 1815 – p. 17 Realino Santone, Monete angioine del Regno di Napoli. Gigliati con simbolo giglio, un singolare esemplare – p. 22 Alberto Castellotti, Il ritorno di Luis – p. 25 Andrea Keber, Primo tentativo di censimento dei contrassegni nei ducati veneti – p. 28 Silvio Sannino, Nuove considerazioni su due medaglie nordeuropee del XVII secolo ritraenti Masaniello e Cromwell – p. 45 Emissioni numismatiche 2022 – p. 52 Giuseppe Carucci, I soldi della Crimea – p. 53 Notizie dal mondo numismatico – p. 58 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 63 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 632 punti
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buona sera a voi ho acquistato questa bella votivachi mi sa dire qualcosa al riguardo? grazie2 punti
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Cari Lamonetiani, oggi voglio presentarvi quest'errore di conio citato solo dall'ATTARDI nel suo "Prove-varianti-errori-falsi nelle monete dei Savoia" Vol. I (1831-1900). Si tratta di uno Scudo sul cui bordo una rosetta in sovrappiù (cioè oltre a quelle che sono ai lati dei nodi) è andata a frapporsi fra le lettere "R" e "T" di un FERT. È una moneta in alta conservazione, a mio avviso, superiore allo SPL (massima conservazione presa in considerazione dal citato volume). In effetti, anche nella perizia è citata una valutazione superiore: voi che ne pensate? È gradito un vostro parere. Ringrazio sin d'ora chi vorrà intervenire.2 punti
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Cari forumisti proseguendo nella condivisione delle recenti acquisizioni in occasione dell’Asta Nomisma del 14 maggio scorso Vi presento uno scudo 1820 regnante Vittorio Emanuele I classificato FDC che ho avuto la possibilità, rara di questi tempi, di acquisire tra gli invenduti. Un leggero colpetto a ore sette del D e alcuni graffietti nei campi non riescono a sminuire la bellezza dei rilievi e la lucentezza dei fondi, sempre difficili da reperire su questa monetazione, il cui standard conservativo è sempre attorno al BB. A Voi Grazie e cari saluti2 punti
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Buona sera al forum ed al gentile amico che ama la storia e la vorrebbe interpretare in funzione della monetazione; ma... vede nella moneta anche una fonte d'investimento. la storia dei popoli è andata aventi a comuni monete di scambio: dracme, denari ed altro per parlare dell'Argento anche se nelle tasche, nei "scarsellin del gillet" o nei sacchettini di panno o di pelle sballonzolavano decimali e bronzini da utilizzare per l'acquisto dei beni di normale consumo: sono i "troiai" che nonno cesare ritiene siano più utili da studiare, se si vuole veramente comprendere il mondo del passato...oltretutto costano poco e chi ama collezionarli sarà difficile che se ne disfaccia; ne godranno figli e/o nipoti cui quei tanto amati tondelli di metallo appariranno come cosa curiosa: "una mania del nonno" senza rendersi conto che sono a tutti gli effetti dei reperi archeologici ...tutti da studiare per cercare di comprendere Ringrazio per l'opportunità d'espressione e mi scuso se ho involontariamente urtato la suscettibilità di alcuno; ringrazio ancora e porgo un caro saluto2 punti
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Continua la serie ex-Zoppola. Dall’asta NAC 108 (lotto 834) questo esemplare del Doge Domenico Contarini (1659-1675). Massaro: M A S (Marco Aurelio Soranzo massaro). Ex collezione Bettinelli e collezione Zoppola. Saluti, Domenico2 punti
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Ciao a tutti! Queste le ho comprate grazie a @nikita_, che mi ha messo la pulce nell'orecchio (ed anche un po' per @ART) Foto di gruppo 5+2+2+2+1 Mark, 1+2+5+10 Pfennig: Zwei Mark: 10 Pfennig: 1+2 Pfennig / 1 Mark + 50 Pfennig: Prese (in Germania) a 4 EUR + 3 di spedizione. Adesso le libero da questa banale custiodietta bugnata (io avrei detto "tassellata", ma "bugnata" sembra essere il corretto termine tecnico), le faccio respirare un po' e poi magari pubblico qualche cosina in più in una discussione a parte. Servus, Njk2 punti
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RABUT, François. Cinquième notice sur quelques monnaies de Savoie inédites Mémoires et documents publiés par la Société Savoisienne d'histoire et d'archéologie. Tome treizième 1872 Chambéry PERRIN, André. Le monnayage en Savoye sous les princes de cette maison. (Con quattro tavole fuori testo) Mémoires et documents publiés par la Société Savoisienne d'histoire et d'archéologie. Tome treizième 1872 Chambéry2 punti
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Credo che Vickydog si riferisse al periodo indicato da Scudo, ossia il 2000-2015, e non il 2007-2022, dove in effetti il Nasdaq 100 è salito più o meno nella proporzione da lui riportata (se prendiamo i valori di apertura dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 abbiamo un aumento complessivo del 24%, quindi un 1,6% annualizzato, ad esempio). Il che ci aiuta a tornare al punto della questione: quando si parla di investimenti occorre sempre stare attenti a guardare le cose con lo specchietto retrovisore. Ride chi ha comprato Eni a 8,15 e l'ha venduta a 14,10, piange chi ha fatto la parabola opposta. Ma è impossibile saperlo prima. Con le monete è la stessa cosa: bravissimo chi ha costruito una collezione che si è rivalutata nel tempo, ma non è detto che ricostruendo la stessa collezione a me succederà domani la stessa cosa. Posso certamente sperare che la gente apprezzi anche in futuro le cose belle e la storia, ma è innegabile che nel campo collezionistico anche le mode ci mettano del loro, oltre a tanti altri fattori. Quindi, partirei sempre, costruendo una raccolta numismatica, dal nostro ruolo collezionistico, che è quello di custodi del tempo e del passato. I valori sono effimeri e dipendono moltissimo dal periodo in cui scegliamo, o siamo costretti, a vendere.2 punti
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Riproverei con questo: https://en.numista.com/catalogue/pieces3773.html ...voglio far notare che è tutto frutto della mia ampia conoscenza .... senza alcun aiuto ?2 punti
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Scusa perché @Meleto è ancora attaccato in cima a quella antenna?...ok risolviamo subito questa situazione ho attivato il mio hotspot Wifi dai adesso ti puoi connettere?1 punto
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Carissimo buonasera Che dire? La moneta parla da sola + variante + R 3 ? = ? Molto bello vedere FERT e rosetta in quello stato di conservazione Saluti1 punto
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Guarda proverei con 100 lire Minerva Italia per l'anno sono ancora indeciso ?1 punto
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Scorcio di vita quotidiana degli anni '20/30, la cartolina è nuova senza scritte al retro.1 punto
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È vero. Diciamo però che il collezionista numismatico (o di opere d'arte e simili) gode sempre, senza incertezze di mercato, del dividendo del Bello, quindi parte da una posizione di vantaggio.1 punto
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Ciao a tutti Presente questa sera. luciano1 punto
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Salve. Stamane, consultando le aste passate, ho potuto constatare che un Carlino senza data con sigla IAF/G è apparsa nell’asta Ranieri n. 6 del 27/04/2014, lotto 648. In nota veniva precisato trattarsi di un “inedito” , “ mancante nella letteratura consultata”. Per curiosità, sono andato a confrontarlo con i 5 esemplari ad oggi conosciuti ed ho scoperto che corrisponde esattamente allo stesso esemplare pubblicato dal Magliocca nella sua recensione e nel volume “La moneta napoletana dei Re…”. In definitiva, gli esemplari di cui abbiamo testimonianza fotografica continuano ad essere solamente 5. Esemplari che, oltretutto, mostrano un discreto grado di conservazione. Sono anche contento che monete di cui abbiamo discusso nelle scorse settimane in questo forum siano finalmente state censite da un catalogo di frasca pubblicazione : - piastra 120 grana Sebeto del 1736, con gigli invertiti (R3); - piastra 120 grana 1815 con, nella legenda, “D” seguita da doppio rombo (R3); - piastra 120 grana 1818 reimpressa, con 8 su 7 (R3). Un caro saluto1 punto
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C'è da aggiungere che questo di Domenico Contarini è l'ultimo trentaduesimo di Giustina. E anche in questo caso è l'unico esemplare che ho visto. Sta a vedere che è più raro del R3 che gli è assegnato... Credo che questa moneta fu lanciata dal pozzetto in occasione dell'insediamento del doge e poi non venne più coniata. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Cari amici all’asta Nomisma Aste Verona del 14 maggio scorso c’erano molte chicche e purtroppo non ho resistito alla tentazione. ?. Le aggiudicazioni sono arrivate oggi e inizio con il condividere un collo lungo comune ma veramente in alta qualità. Queste monete sono bellissime e imponenti, ma soffrono di uno standard qualitativo medio assai modesto. Quando si trova un FDC vero quindi c’è veramente da rallegrarsi. Se poi, per arcane ragioni, rimane invenduto a una base del tutto irreale in un periodo in cui la caccia grossa alle qualità superiori è diventato lo sport nazionale, allora bando alle esitazioni! ? Questo esemplare, a parte il modesto graffietto sul volto, vanta rilievi assolutamente intatti e una patina da antica raccolta su fondi lucenti. A Voi! ??1 punto
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La rivista non è ancora arrivata, ma si parla di Alessandro Farnese. "" Una nuova data si va ad aggiungere alla lunga serie di ducatoni piacentini col ritratto di Alessandro Farnese, in Un ducatone di Piacenza con data inedita, di Lorenzo Bellesia.1 punto
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In questo articolo si nota l'importanza dei cataloghi d'aste utili, fra l'altro,a fornire indicazioni sulle varie appartenenze collezionistiche di monete molto rare come quelle in oggetto. Salutoni odjob1 punto
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Comunico questa interessante Giornata di Studi del 29 giugno 2022 a Bologna con allegato programma dettagliato1 punto
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@Pxacaesar una ricerca focalizzata sulla tipologia dei rovesci credo al momento sia prematura... c'è anche da sottolineare come spesso e volentieri i rovesci (ma anche i dritti!) siano irriconoscibili. Questo fa supporre che la leggibilità doveva essere già compromessa all'atto della trasformazione in "pseudo-contorniato" (termine che mi piace di più di proto-contornianto, ma che non mi soddisfa appieno). Circa una localizzazione geografia, ritengo che fossero diffusi non solo in Italia o comunque nelle zone centrali dell'impero, ma anche nelle province e la prova viene data dall'esistenza di diverse emissioni provinciali cui è toccata analoga sorte, come ad esempio questo pezzo di Faustina II: Si tratta di una emissione della città di Blaundus, il rovescio non mi è chiaro, ma il dritto ha la medesima coppia di coni di questa moneta: Pur non sapendo nulla del contesto di rinvenimento della moneta in questione è abbastanza probabile che sia rimasta nella sua area di emissione data la scarsa penetrazione delle emissioni provinciali in Italia e quindi anche la sua successiva trasformazione è potenzialmente ascrivibile alla medesima area. Sto cercando nel web materiale di studio, ma c'è davvero poca cosa oltre alle monete passate nei canali commerciali.1 punto
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DE GREGE EPICURI Ed eccoci alla conferenza di stasera. A buoni conti, vi riporto il link per il collegamento a distanza: https://meet.google.com/bzk-usyt-tvg1 punto
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Certo Scudo, avevo capito che per la tua moneta acquistata 15 anni prima a 100 la casa d'asta dopo la vendita ti ha riconosciuto 235. Quel che intendo è che quella moneta per cui tu sei stato pagato 235 netti è stata evidentemente pagata dall'acquirente finale, commissioni incluse, da 320 a 370. Il resto è quanto si è intascato la casa d'aste tra comm.ni di conferimento (10 o 20%) e di vendita (20%). Tornando in topic a mio modesto avviso simili rivalutazioni si sono potute ottenere grazie sì all'abilità, ma anche all apprezzamento del metallo oro in quel particolare periodo storico. Ma seguendo le antiche è solo una opinione poiché lì è diverso e la componente metallo conta assai poco.1 punto
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Già il fatto che siano due monete identiche come modulo e caratteristiche fisiche dovrebbe far pensare male... ed in effetti è così ! L'impronta del diritto è ricavata per fusione da una falsificazione coniata del Cavino ( '500) tipo Klawans pag. 42 , cfr foto ( tipica la conformazione della terminazione in basso del collo, ma anche la distribuzione delle lettere e lo stile assolutamente Caviniano) .... per entrambi gli esemplari. Tra l'altro nelle note si parla di un esemplare del museo Bottaccin di Padova in cui presenta lo stesso rovescio con Spes Augusta come nel pezzo di Elio a pag 81-82 , che ha la medesima impronta di rovescio dei tuoi... ( coniato, British Museum ) Le bolle di fusione sono piuttosto evidenti, soprattutto al rovescio a h 6 circa, comunque tutto porta a una fusione ( lettere, bordi, perlinatura, tutto impastato) Di queste riproduzioni per fusione con rovesci abbinati in varia maniera ve n'è stata nei secoli passati una produzione enorme... a mia idea ed esperienza questi due pezzi potrebbero essere stati prodotti tra il fine '700 e tutto l'ottocento... Un cordiale saluto, Enrico P.S. se, come penso, sei quel Pierfabio di Brescia, io sono pure di Brescia e ci siamo conosciuti attraverso Giammatteo alcuni anni fa, questo detto nel caso avessi bisogno di ulteriori specifiche per queste od altre cose potresti contattarmi direttamente.1 punto
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Complimenti.....gran qualita' per questa tipologia di monete, e lo dico non solo perche' ben coniata e con buonissimi rilievi, ma soprattutto per la qualita' che mi par di intuire del metallo, in particolare al dritto1 punto
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Interessa poco anche a me, e credo anche a molti qui. Ma paradossalmente la moneta è stata creata come riserva di valore Quindi disdegniamo la natura stessa di quel che amiamo collezionare Più paradossale di così... ?1 punto
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Per me e' sbagliato di principio collezionare qualcosa per investimento finanziario.1 punto
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Molto interessante sia la prima parte, che l'approfondimento di @Oppiano. Bravi, bell'argomento.1 punto
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Mi ero scordato di sottolineare un aspetto interessante: bisognerebbe essere orgogliosi anche in Italia per la vittoria ungherese perché è stata realizzata sotto la guida del CT Marco Rossi, un'altra eccellenza poco conosciuta e valorizzata in patria.1 punto
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Ti direi che se non riesci a intravedere la data si tratta di coniazioni comprese tra il 1958 e i primi anni '60. Difficile trovare degli esemplari successivi al 1965 usurati a tal punto di non poter più scorgere la data. Se poi non si tratta di usura, ma di limatura perché il pezzo è stato sottoposto a lavorazioni orafe, allora è un altro discorso. Puoi inviare una foto se vuoi.1 punto
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Buongiorno ragazzi, stavo cercando di classificare questa moneta, ma non sono sicuro del regnante a cui assegnarla. Io l'avrei identificata con un minuto di Paolo di Campofregoso Cardinale Governatore per il Duca di Milano. fonte: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV35/2 Sul diritto, in alto a sx del castello mi sembra di leggere PC, mentre al rovescio, tra la croce leggo ° C ° ° R, e tra i vari minuti coniati quello linkato sopra mi sembrava essere quello che più corrispondeva alla descrizione. Grazie in anticipo a tutti!1 punto
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le monete di IV secolo erano ancora copiate e fuse in egitto nel VI secolo... questo è certo perchè esistono stampi in argilla con costantiniane insieme a monete di Marciano e Vandale .... per capire quanto false, vere, di necessità etc, possano essere termini riduttivi, consiglio di leggere Alessandra Gara 1978 Matrici di fusioni e falsificazioni monetaria nell'Egitto del IV secolo1 punto
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Dalla stessa asta un altro spicciolo raro, il 4 Cavalli 1790 variante SICI. Conservazione mb/BB, peso grammi 1,83. Partiva da una base di 3,00 euro ed è stato aggiudicato a 47,00 più diritti.1 punto
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Asta Marcoccia Live 22, del 03 Giugno 2022. Lotto 491 Ferdinando IV Grano Cavalli 12 1792 variante SICILAR conservazione BB, RRRR grammi 6,21 base d'asta 40,00 , aggiudicato dopo vari rilanci a 345,00 più diritti.1 punto
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Quando si colleziona e si vuole,poi,trarre un profitto da quello che è entrato in collezione, bisogna essere in grado,quando si andrà a cedere ciò che si è collezionato,di porlo sul mercato nel migliore dei modi(per"migliore dei modi"intendo di cercare di trarre profitto il più possibile da quello che si è collezionato). devi collezionare ciò che a te piace ciò che collezioni lo devi studiare per studiare devi leggere di Numismatica devi dare un senso a ciò che collezioni(una collezione deve essere caratterizzata da determinate monete che possono essere rare perchè rimaste poche in circolazione fra i numismatici,rare perchè in alta conservazione,rare perchè appartenute ad una determinata collezione,rare perchè hanno determinate varianti ecc.) devi conoscere il mercato(oggi vanno determinate monetazioni e domani altre) puoi caratterizzare una collezione spendendo poco e quando questa collezione diventa corposa ed importante la puoi rivendere ricavandone profito(ad esempio:ci sono due fratelli che collezionano gettoni monetali,per i quali non bisogna svenarsi nell'acquistarli singolarmente,,con il tempo,hanno creato una corposa collezione,l'hanno studiata,hanno scritto articoli molto belli su determinate tematiche derivanti dai gettoni monetali collezionati e quando cederanno la loro collezione, se a privati,di sicuro ne trarranno profitto) per collezionare ed investire nel collezionismo numismatico devi dedicarvici tempo e denaro ed il tempo è anche denaro(ma se lo fai con passione ,sarai disposto a non tener conto del tempo che"investi"nella tua passione) Se vuoi ricavare un significativo profitto dal collezionismo(in generale) devi tener presente che molti soldi investiti danno ,comunque,molti soldi di profitto;mentre,pochi soldi investiti danno pochissimo profitto(fa eccezione il colpo di fortuna:ti entra in collezione una moneta molto rara che non era stata notata e che tu paghi poco ma,in realtà vale molto economicamente) Investire in monete d'oro con valenza solo borsistica ti conviene solo se ne acquisti tonnellate,solo in questo caso puoi beneficiare di un significativo profitto vendendo l'oro quando aumenta e riacquistandolo quando diminuisce:non conviene acquistare 30,40,50 monete d'oro di borsa perchè le oscillazioni significative si notano a distanza di decine di anni e,il denaro investito in base al tempo non conviene(se investi 10000 euro acquistando monete d'oro con valenza solo borsistica dovrai attendere minimo 10 anni ;se sei fortunato, per trarne profitto,mentre ,se con la medesima cifra acquisti monete con valenza numismatica ,conoscendo il mercato e le sue evoluzioni,e spendendola un po'nel corso dei 10 anni(e ciò è anche da considerare come vantaggio rispetto ad un acquisto unico di monete auree di borsa),potrai avere un profitto senz'altro più vantaggioso.In parole povere tempo/cifra investita non conviene per le monete auree di borsa con poche migliaia di euro. Bene l'acquisto di monete auree con valenza numismatica ma anche in questo caso bisogna conoscere il mercato ed, inoltre, bisogna tener conto che una moneta in rame potrebbe valere economicamente di più di una moneta in oro e quindi non necessariamente si deve puntare a collezionare monete auree con valenza numismatica. Conosco persone che da ragazzi hanno saputo bene investire in Numismatica ed in età adulta ,vendendo le loro collezioni numismatiche,sono riuscite ad acquistare appartamenti ed altro. Lo scrivente,con il ricavato della vendita di una collezione,sta ristrutturando parte della propria abitazione(60 mq.in ristrutturazione) L'esperienza e la fortuna sono fattori determinanti in tutte le cose. Questo è il mio pensiero in merito. Salutoni odjob1 punto
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Le Napoletane di oggi sono due, una è il 12 Carlini della Repubblica Napolitana, l'altra è la Piastra del 1817 di Ferdinando I , ma in vassoio occupano lo stesso riquadro ?1 punto
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Certo che so che le monete le hanno con loro....ma ti pare che io debba fermarli e chieder di tirar fuori gli albumini? Anche perché alcuni li conosco ma molti altri non ho alcuna confidenza e non mi pare il caso. Comunque rimpiangevo i tempi in cui tutti quelli che ho citato avevano la loro bella esposizione illuminata e si poteva guardare con calma quanto esposto....tutto qui.1 punto
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Ciao, il riferimento alla "variante" che ho fatto prima è relativo al fatto che, visto che le IAF/G uscite sono mediamente in conservazione bassa, un collezionista di napoletane vicereali medio preferisce prendere un carlino di Filippo in conservazione alta anche se più comune, rispetto a una R5 in MB. Considera che (per me 7 è poco per limitare una moneta tra R4 e R5, ma sono pareri) in giro chi cerca tutte la varianti o variazioni di sigla, stemma, ritratto, data ecc non è che sia facile da trovare. Detto ciò se una R5 che, supponiamo sia presente in 5 esemplari sul mercato, attira 2 collezionisti è matematico che non superi certe cifre, discorso diverso se con 5 esemplari ci sono 100 collezionisti a volerla. Il discorso RARITA -> PREZZO non è giusto, sarebbe più corretto dire NUMERO MONETE NEL MERCATO / COLLEZIONISTI = PREZZO e RARITA1 punto
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Vorrei fare un applauso a @nikita_ che con grande pazienza e passione fornisce un servizio di tutoring collezionistico di gran livello assolutamente gratuito! Una disponibilità per nulla scontata..1 punto
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Buongiorno a tutti, sono uno di quelli che ci ha provato, mi sono fermato a 255 quando ho capito che stava decollando. ? Volevo rimpiazzare quello che ho in collezione di conservazione molto al di sotto dell'esemplare passato in asta. Pazienza, mi accontento delle foto, i miei complimenti e ammirazione vanno a chi è riuscito ad aggiudicarsela. Saluti Alberto1 punto
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Ho trovato un errore. Ricerca per sovrano, Vittorio Emanuele III a pagina 7 c'è la descrizione del 10 lire biga del 1926 ma la foto del retro è del 20 lire impero 1936.1 punto
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