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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/30/22 in tutte le aree
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Segnalo l'uscita del: Le monete della Serenissima dalle origini a Domenico Morosini di Andrea Keber. In 70 pagine ho cercato, spero non tanto malamente e in breve, di offrire al collezionista una panoramica delle prime emissioni veneziane a nome degli imperatori del Sacro Romano Impero (di cui è bene ricordare Venezia non fece mai parte) e l'inizio delle emissioni ducali, riportanti cioè il riferimento al Doge in carica. Per ogni tipologia vengono riportati i dati ponderali, ove possibile il fino e le varianti riscontrate. Sul sito dell'editore è possibile visualizzare una piccola anteprima ?6 punti
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Buona Giornata a tutti, Il 2 Tornesi 1847 venne coniato dopo una pausa di 3 anni dalla Zecca di Napoli ( i millesimi 1844-45-46 risultano mancanti ) probabilmente per il fatto che il circolante era sufficiente, e fu coniata in un quantitativo notevole, in considerazione del fatto che la moneta è considerata Comune e si trova molto facilmente in vendita. Questo millesimo ha però una particolarità, descritta solo dal Gigante ( n. 252/a – 252/b ), in qualche esemplare l'ultima cifra della data è ribattuta sul 6 e sul 3. Mentre è piuttosto frequente trovare la data 1847 ribattuta sul 3 finale, è molto rara la versione 7 su 6 ( almeno da quanto ho potuto constatare dai passaggi pubblici ). Ad esempio nell'Asta Nomisma del 24.03.19 è stata esitata la 1847 – 7 su 3. La moneta che ho acquisito ultimamente presenta un'altra particolarità: il 7 ribattutto su 4. Devo dire subito che non è evidentissimo, ma a mio modesto parere, sembrerebbe proprio che sia così, anche se sarei molto felice che qualcuno si esprimesse al riguardo. Saluti, Beppe6 punti
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Buonasera Beppe @giuseppe ballauri io non seguo questi piccoli nominali, quindi non sono in grado di dirti se ne sono passati altri sulla baia o in altre aste, però è evidente che sotto al sette prima ci stava il quattro. Complimenti, per le ottime foto, per la alta conservazione della moneta e se di una nuova variante-correzione-errore si tratta complimenti pure per la scoperta. Un abbraccio sincero, Sergio.3 punti
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Buongiorno a tutti. La Napoletana di oggi è il Tornese Uno del 1858 per Ferdinando II, il quale presenta due busti differenti: Il tipo normale.3 punti
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Salve a tutti, lo stemma al Rovescio nelle Piastre di Ferdinando IV del 1805 viene, da più studiosi, indicato come vario in dimensione e forme. Il Gigante indica tre diverse dimensioni, Stemma Grande, Piccolo e Medio per il 15° tipo, quello con chioma del Sovrano riccia per intenderci. Per il tipo con chioma liscia, non sembrano esserci evidenti differenze nelle dimensioni dello stemma al Rovescio, che appare più o meno delle stesse misure dello Stemma Piccolo rilevato nella piastra con chioma riccioluta. Ma non sono le dimensioni o la forma dello stemma l’oggetto della mia riflessione. La mia attenzione va alla presenza o meno della rigatura orizzontale nel campo degli Angiò (in corrispondenza della punta in basso dello stemma) e della rigatura verticale nel campo del Portogallo (in basso a sinistra nello stemma). Tali rigature non vanno intese soltanto come semplici espressioni stilistiche come, per esempio, l’1 speculare o la forma e dimensioni dello stemma o della corona. Queste rigature rappresentano la precisa intenzione di fornire un'idea di colore. Mi rifaccio al post di @Mirko e ringrazio @giuseppe ballauriper il post sulla Piastra del 1816. La presenza delle righe, espressione del metodo Pietrasanta, (che per chi non lo sappia, era ed è il metodo per la codifica del colore usato in araldica nell’impossibilità di pitturare) nasce da una volontà precisa e puntuale e la loro presenza o assenza dovrebbe determinare l’inquadramento di una variante, a prescindere dalla rarità dell’una o dell’altra impostazione. Questa volontà di inserire le righe è basata su un'adeguata cultura del blasone. In altre parole, scegliere di inserire le righe (orizzontali per l’azzurro e verticali per il rosso, rispettivamente nel campo degli Angiò e Portogallo), non è una semplice scelta stilistica, ma rappresenta una necessità concettuale e culturale, prerogativa di chi poteva prendere decisioni rilevanti nel disegno dei vari elementi della moneta. Si trovano le rigature nello stemma, di norma, molto evidenti nella piastra del tipo con chioma liscia; possono trovarsi in modo marcato o appena accennato nel tipo con chioma riccia; Le rigature più facilmente visibili sono quelle nel campo degli Angiò e poco percettibili (o assenti) nel campo del Portogallo, ma risultano entrambe meno facilmente levigabili rispetto ai gigli e le torrette poiché stanno su un livello inferiore, per cui anche nelle monete in conservazione MB può essere rilevata la presenza delle righe del Metodo Pietrasanta. Rimane la possibilità di affermare che di norma siano state previste sempre le rigature in alcuni campi dello stemma ma, per debolezza del conio, in alcuni esemplari non risultino visibili. Personalmente non propendo verso questa possibilità, ma lascio volentieri, a chiunque voglia esprimere un parere, la possibilità di esprimere una propria ipotesi. In conclusione, ritengo che le righe nei campi dello stemma o la loro assenza non siano un dettaglio estetico poco rilevante o addirittura trascurabile, ma rappresentano una intenzione concettuale precisa, per cui mi propongo un’analisi ulteriore per ottenere un primo dato statistico su un campione d’esame quanto più ampio possibile, al fine di determinare una prima idea di incidenza della presenza o assenza della rigatura. Per altro una analisi approfondita sarà ardua a causa della poca definizione delle immagini che si trovano in rete. Termino ringraziando @Rocco68 per il supporto documentale, il confronto e soprattutto l’amicizia.2 punti
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DE GREGE EPICURI I margini delle lettere sono molto netti e spigolosi, mentre le figure (specie al rovescio) sembrano spianate dalla circolazione. Io propendo per l'autenticità; ma se falso è, è fatto meravigliosamente bene.2 punti
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Complimenti Beppe, bella scoperta! Personalmente è la prima volta che vedo un 2 Tornesi 1847 su 44. Avranno approntato il conio per il 1844 , ma poi non si procedette alla coniazione.2 punti
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In questo esemplare anche se in bassa conservazione troviamo REX, immagini da asta GMA2 punti
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Un articolo di febbraio di eastjournal.net (una delle più autorevoli fonti d'informazione in italiano sull'est europeo) con un sondaggio sull'euro negli stati dell'est che ancora non lo adottano: https://www.eastjournal.net/archives/1238712 punti
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Vi presento l’ultimo acquisto, spero vi piaccia. Si tratta di un doppio filippo, coniato al piede milanese, per il territorio di Retegno, oggi nel lodigiano. Un bel modulo, dal peso di oltre 50 grammi, proveniente dall’ex Cronos 11 e che dopo qualche “giro” è giunto fino al mio vassoio. Domani qualche nota in più, per ora vi lascio con le foto (non mie). N.1 punto
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Da Metaponto, un piacevole piccolo bronzo con testa elmata di fronte di Atena : al rovescio, sulla foglia della spiga, un particolare oggetto ( cross-torch ) come simbolo accessorio . E' stato a suo tempo in vendita CNG 106 al n, 18 .1 punto
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Ecco dov'eri sparito ... Immagino il divertimento con gli enriciani, per te che sei ancora più orbo di me ? Complimenti per il nuovo lavoro.1 punto
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Complimenti @DOGE82, mi piace in ogni caso! Direttamente dal catalogo online della “108”. Saluti, Domenico1 punto
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Viste le tirature degli anni precedenti, è molto probabile che non siano state ancora comunicate. Può capitare che a volte succeda con notevole ritardo.1 punto
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Mi associo, e non vedo ora di acquistarlo. Saluti, Domenico1 punto
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È una variante rara... Era inedita e non pubblicata e non segnalata da nessuno sino dell'esemplare postato sul catalogo (che non è mio) neppure dal Traina. Ora è stato segnalata questa variante sul nuovo volume del Cudazzo di cui allego una immagine. Sposto la discussione nella sezione Savoia perché più indicata.1 punto
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Aggiungo la foto di un altro sesterzio cosidetto di Tranquillina, ricavato da un sesterzio di Otacilia tramite manipolazione della legenda:1 punto
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grazie amico, mi pareva strano...cmq è sempre un bel prendere...hahahahahahahah1 punto
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Ciao, ho cercato di schiarire un po' le foto per rendere più visibili i particolari della moneta, nella speranza che ti arrivino altri pareri? ANTONIO1 punto
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Ciao Andrea Complimentoni! saluti luciano1 punto
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La foto non sarà venuta proprio bene ma la moneta è bellissima!Complimenti!1 punto
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Grazie! Ho fatto una ricerca nel database del British ma, salvo sviste, non sono riuscito a trovarlo. Solo bronzi coloniali...In letteratura è censito? Ho visto anche qui nel forum manomissioni dei sesterzi di otacilia...lavoro di bulino sulla scritta. L'emissione di sesterzi a suo nome potrebbe anche risultare plausibile ma perché allora la esimia rarità? Qualcosa non mi torna...il padre scomodo forse avrà influito??1 punto
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Buongiorno. Oggi presentiamo il piccolo della serie. Ottavo di scudo, Doge Francesco Erizzo. Massaro BB, Bernardo Balbi. Forse il più comune degli ottavi ma affascinante. Ex asta Varesi 79 e esemplare fotografato nel Paolucci.1 punto
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Buongiorno a tutti, non solo Busto differente a quanto vedo, data con cifre piccole mentre quello con Busto normale ha data a cifre grandi. Saluti Alberto1 punto
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Chiedo scusa ma mi sono appena accorto di questo problema. Effettivamente i link non sono stati aggiornati dopo vari cambiamenti. Ho aggiornato il post iniziale, inserendo anche la guida aggiornata in pdf comodamente scaricabile, che allego per comodità anche in calce. Ho mantenuto anche l’articolo originario consultabile online, ospitato sul sito gemello www.numismaticamente.it pdf aggiornato https://www.ilnumismatico.com/pdf/GuidaFotografica.pdf1 punto
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Anche io vado a periodi, pur restando rigorosamente fedele alla tipologia che raccolgo, che sono i grandi moduli in argento italiani dal ‘500 a Vittorio Emanuele III.1 punto
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Ciao, non si tratta di degnarsi o non degnarsi di rispondere ad un thread, si tratta solo di farlo cercando di rispondere il più possibile in maniera corretta e documentata. La A e la T (ma esiste anche la O) stanno ad indicare le sigle di zecchieri che al momento non risultano identificati e che lavorarono nella zecca di Carpentras: nel 1594 gli zecchieri che siglarono le monete con A e T e dal 1594 al 1596 lo zecchieri con la lettera O. In merito alla "cattività avignonese", questa ai tempi di Clemente VIII era già terminata da alcuni secoli. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Cattività_avignonese @alainrib Michele1 punto
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DE GREGE EPICURI Credo si debba tener conto che probabilmente non conosciamo tutte le restituzioni emesse da Traiano. Se si tratta (come sembra) di emissioni quantitativamente scarse, e quindi rare, è probabile che di alcune non sia stato (per ora) rinvenuto alcun esemplare. Motivazioni delle sue scelte? Io non saprei da che parte cominciare, ma tu sul piano storico mi sembri molto più ferrato. Quel che si dice tradizionalmente è che: Traiano "drenò" tutto l'argento in circolazione, comprese le monete repubblicane, e lo fuse, coniando poi il proprio numerario che aveva un tasso di Ag decisamente inferiore. Le "restituzioni" suonano quindi come una sorta di risarcimento ideale/compenso per le monete fuse. E' possibile che abbia "restituito" soprattutto quelle gentes che aveva fuso in maggior quantità? Mah...1 punto
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direi, restando in tema con il mio campo, questo bellissimo tetra di rodi. letteralmente innamorato. Agg. 180.000 CHF con le comm. 217.800 CHF (206.150 €)1 punto
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Buonasera a tutti, mi complimento con @Cremuzio, per questa interessante discussione, così ricca di informazioni, un data base di tutto rispetto ed alla portata di tutti. Un lavoro minuzioso fatto con Amore e Passione Storico Numismatica . Grazie Saluti Alberto1 punto
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Buonasera a tutti, anche io pensavo solo Romane, ma poi....Napoletane, Spagnole, Mondiali, le voglio tutte. Io mi '' Ingrippo'' davanti a qualsiasi Rotondità. Certo poi se è un bel Cavalluccio Aragonese oppure un 9 cavalli di Ferdinando IV, o un bel Tornese Vicereale con Tosone....Insomma un vero dramma. Saluti Alberto1 punto
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Ecco una bella chicca da poco inserita nel settore Oceano Indiano della mia biblioteca numismatica, si tratta di un classico degli studi in quest'ambito, l'Economie de l'Empire Portugais aux XV et XVI siécles, di Vitorino Maglhaes-Godinho... in realtà il titolo è un pochino fuorviante, basta osservare l'indice per rendersi conto che l'opera è suddivisa in due macrosezioni distinte, la seconda è dedicata al commercio e alle rotte delle spezie, la prima invece è tutta concentrata sui flussi dei metalli e sulla storia monetaria, si tratta di ben cinquecento pagine fitte di notizie e informazioni di ogni genere su miniere, metalli, rotte e monete inerenti l'avventura esplorativa e coloniale portoghese, un oceano di sapienza monetaria davvero spettacolare che spazia dalle carovane del Sahara e dall'oro della Guinea, ai cruzados, zecchini, ashrafi, xerafim aurei, ai larin, rupie e reales d'argento, fino al circolante di rame e alle conchiglie cauri, una panoramica dettagliata e completa su tutto il processo monetario, dalla ricerca dei metalli, alla produzione e circolazione... con alcune opere si ha la sensazione deliziosa di viaggiare sia nel tempo che nello spazio, questa è una di quelle opere privilegiate e preziose...1 punto
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Bronzo di Traiano (Alessandria d’Egitto) che raffigura al rovescio Eirene, a sinistra, in piedi, con delle spighe di grano nella mano sinistra e che stringe la mano a Homonoia, a destra, in piedi, con una doppia cornucopia nella mano sinistra (Leu AUCTION 11). Lot 205. EGYPT. Alexandria. Trajan, 98-117. Drachm (Bronze, 34 mm, 19.39 g, 1 h), RY 16 = 112/3. ΑΥΤ ΤΡΑΙΑΝ CЄΒ ΓЄΡM ΔΑΚΙΚ Laureate heroic nude bust of Trajan to right, with aegis on his left shoulder. Rev. ЄΙΡΗΝΗ ΚΑI ΟΜΟΝΟ-ΙΑ / L Iς Eirene, on the left, standing right, holding grain ears in her left hand and clasping hands with Homonoia, on the right, standing left, holding double cornucopiae in her left hand. Dattari (Savio) 7006 ff. Emmett 450.16. K&G 27.445. RPC III 4715.5. Sharply struck and with a beautiful brown patina. Minor flan faults and with light deposits, otherwise, good very fine. From the collection of a historian ('Aus der Sammlung eines Altertumswissenschaftlers'), Künker 347, 22 March 2021, 93, previously privately acquired from Günther Schlüter (Berlin) in August 1996, who reportedly acquired it from Spink in November 1967. Starting price: 800 CHF. Estimate: 1.000 CHF. Result: 1.800 CHF. apollonia1 punto
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Condivido il mio 5 tornesi 59 da poco entrato in collezione Buona domenica!1 punto
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Niente infatuazioni. Io mi innamoro, profondamente, ogni volta. ☺️ Arka Diligite iustitiam1 punto
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Fino ad ora sono rimasto sulla strada ben tracciata della mia collezione che mi appaga molto e di conseguenza senza fare grandi sforzi, stoicismi o rinuncie. Se dovessi però scegliere una moneta per la quale varrebbe la pena di prendere la "sbandata", tra le tantissime possibili probabilmente sceglierei questa:1 punto
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Grazie Scudo! Effettivamente in vendita compaiono generalmente esemplari con dei rilievi più consunti. Sono molto contento dell’acquisto. ... Se volete qualche info in più su Retegno e i Trivulzio, vi consiglio di controllare la bella nota al catalogo 109 di NAC, collezione FT, dove era presente un bel esemplare di questa tipologia, con dei rilievi migliori e un flan più largo, seppur con qualche colpetto e segno in più, anche sul volto. Vi lascio con un’altra foto, la differenza di modulo tra il pezzo da un filippo milanese di Carlo II e il pezzo da 2 di Retegno. N.1 punto
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Amici, davvero soddisfatto, con la mia ragazza, per questo bel ritorno del Convegno di Verona... non si vedeva l'ora! Peccato per l'assenza, che speriamo sia temporanea, di storici amici e del ridotto numero di presenti al pranzo; si discuteva del fatto che fosse in fondo una ripartenza, quindi c'è ancora da fare in un certo senso. Un grazie a Mario per il nuovo numero del Gazzettino e di quello precedente, che non avevamo ancora avuto modo di ritirare. Un grazie anche per la moneta donata ai giovani, per la quale la mia ragazza ha voluto osservarla, io invece ho scelto casualmente, quasi come fosse la moneta a scegliere me Al pranzo, in pochi ma sempre appassionati, anche se si vedevano pochissime monete e si parlava di viaggi, esperienze ecc. Ho potuto però anticipare all'amico Mario l'argomento del prossimo articolo sul Gazzettino Come di consueto, seguono le fotografie di quella giornata di sabato, che auspico carichino anche altri amici! Le monete donate Con il Gazzettino1 punto
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Rifacimento della sequenza della moneta da 1 con la vincitrice del nuovo concorso: Assen Vassilev, ministro delle finanze della Bulgaria, alla riunione del 9 maggio dei membri della coalizione di governo ha confermato l'obiettivo di arrivare all'ingresso nell'unione monetaria il 1° gennaio 2024. La Bulgaria è uno degli Stati meno indebitati dell'UE e soddisfa i criteri per l'adesione all'eurozona ad eccezione di quello sull'inflazione, spinta dall'impennata dei prezzi dell'energia. Deve anche dimostrare serie intenzioni nel combattere la corruzione diffusa e rassicurare il 77% dell'opinione pubblica che secondo il sondaggio Eurobarometro del 2021 teme l'aumento abusivo dei prezzi durante il passaggio all'euro. La Banca Nazionale Bulgara preparerà un rapporto entro un mese o due per valutare l'impatto dell'adozione dell'euro, intanto il governo chiederà alla BCE e alla Commissione europea di preparare un rapporto sulla maturità della Bulgaria ad adottare l'euro. L'economista e parlamentare Georgy Ganev (*) ha detto che il rapporto della BCE e della Commissione dovrebbe essere pronto fra circa un anno. Nell'incontro del 9 maggio si è anche discusso di un pacchetto di misure del governo per contrastare gli effetti dell'elevata inflazione. (*) Attivo già da molto tempo sulla questione: qui un suo studio del 2009 su costi e benefici dell'adozione dell'euro in Bulgaria. Le turbolenze finanziarie provocate dalla guerra in Ucraina stanno spingendo molte aziende della Repubblica Ceca ad usare l'euro al posto della corona ceca per contabilità, pagamenti e prestiti, e inducono l'associazione degli industriali a fare pressione sul governo per impegnarsi nell'adozione della valuta unica. (Sito informativo del Ministero delle Finanze ceco sull'euro e la sua futura adozione: https://www.zavedenieura.cz/en/ )1 punto
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Con il 5 Tornesi 1859 termino le mie condivisioni in questa bella discussione di @ggioggio. Acquistato dalla ditta Baranowsky, listino 1° semestre 2001, lotto 398 e giudicato qFDC, peso grammi 15,38. riferimenti: D'incerti 341 - Pagani 377 . Un caro saluto a tutti , Rocco.1 punto
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Buongiorno a tutti. Spero Alberto Varesi non me ne voglia se condivido un'immagine di un 2 Grana , perlinato/perlinato da una sua asta.1 punto
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