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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/27/22 in tutte le aree

  1. Salve a tutti, volevo una vostra opinione su questa cingranella con i gigli ribattuti in incuso passata in una recente asta e andata via al prezzo base di 100 €
    5 punti
  2. Buongiorno a tutti, in attesa di fare un po' di concorrenza a @fedafa con i cavalli di Sora e con il quale mi complimento per la moneta e per le pillole di storia che condivide, sto aggiornando i dati dei miei Cavalli Aragonesi, ho rifatto foto al mio numero 2. Peso g.2 Diametro 18mm. Leggenda : FERDI NANVS manca la D Non riesco a capire se quelle che vedo sotto e davanti la zampa del Cavallo siano Crocette, Rosette . In un primo momento avevo ipotizzato parte alta della T sotto la zampa e parte dell'aquiletta davanti il muso del Cavallo. voi cosa ne pensate? @santone, @dareios it, @eliodoro, @fedafa. Ma anche chiunque altro volesse dire la sua . Saluti Alberto
    4 punti
  3. 11 Lot 15 Grän chiaro, no? Servus njk PS: Lotto (finezza) Vedi anche: carato In metallurgia e soprattutto in monetazione, il lotto (anticamente lotti) era un'antica unità di misura per la finezza relativa (grani) al peso totale fino al XIX secolo. Il lotto era quindi una misura della proporzione di metallo prezioso in un prodotto metallico. Ad esempio, nel caso dell'argento, il peso totale arbitrario era suddiviso in 16 lotti (rapporto) fino al 1857 circa, secondo cui una lega d'argento "a dodici scanalature" (argento 750), cioè 12/16 = ¾ o il 75% del peso conteneva argento e il 25% altro metallo (di solito rame). Una lega d'argento "a quattordici saldature" (14/16), invece, corrisponde all'argento 875. Per perfezionamento, una saldatura è stata ulteriormente suddivisa in 18 grani. 14 saldature di 4 grani corrispondono quindi a una finezza di 888,89 ‰ = (14 + 4 / 18) / 16 = (252+4)/288, cioè 256/288 grani. Il rapporto tedesco per lotto fu infine sostituito dal rapporto francese per mille (millesimi) nell'Impero tedesco il 1° gennaio 1888.
    3 punti
  4. Buongiorno, 100 lire 1957 falsa con placcatura ancora ben visibile, se avete qualche falso particolare della Repubblica pubblicatelo qui sotto (peso 9,31 gr. contro gli 8,00 gr. standard)
    2 punti
  5. Cari amici all’asta Nomisma Aste Verona del 14 maggio scorso c’erano molte chicche e purtroppo non ho resistito alla tentazione. ?. Le aggiudicazioni sono arrivate oggi e inizio con il condividere un collo lungo comune ma veramente in alta qualità. Queste monete sono bellissime e imponenti, ma soffrono di uno standard qualitativo medio assai modesto. Quando si trova un FDC vero quindi c’è veramente da rallegrarsi. Se poi, per arcane ragioni, rimane invenduto a una base del tutto irreale in un periodo in cui la caccia grossa alle qualità superiori è diventato lo sport nazionale, allora bando alle esitazioni! ? Questo esemplare, a parte il modesto graffietto sul volto, vanta rilievi assolutamente intatti e una patina da antica raccolta su fondi lucenti. A Voi! ??
    2 punti
  6. Un tempo , come anche ai nostri giorni , era in uso la pratica di “restituire” o “commemorare” alcune tipologie di monete , usanza che oggi chiamiamo di “commemorazione” o di “celebrazione” , emettendo alcune monete che vengono coniate in occasione di determinate date , ricorrenze , eventi , personaggi , ecc. Quello che purtroppo non sappiamo circa le antiche monete repubblicane romane “restituite” e’ in base a cosa e perche’ gli Imperatori scegliessero le tipologie da “restituire” , forse erano emesse per solo scopo politico , di propaganda personale ? o avevano uno scopo piu’ alto , piu’ idealizzato ? ; infatti in queste monete compare sempre il nome dell’ Imperatore che “restituisce” , dalla storia al periodo corrente , queste antiche emissioni distanti alcune anche diverse centinaia di anni . Perche’ questo avvenisse e in base a quali scelte , e’ ignoto , ma porre il nome dell’ Imperatore dava a queste monete una impronta di ufficialita’ , sia come soldo corrente autorizzato a circolare , sia come ricordo storico , quindi acquisivano una grande importanza celebrativa , forse per fini personali dell’ Imperatore o per conto della romanita’ repubblicana che volendo o non volendo aveva comunque dato vita all’ Impero . Sfogliando il libro di Varesi – Castellotti , personalmente ho la prima edizione del 1977 , si trova che il grande “restitutore” di monete repubblicane fu senz’ altro l’ Imperatore Traiano , seguito dalla coppia Marco Aurelio – Lucio Vero ; perche’ nella restituzione furono scelte delIe Gens e non altre e per quale motivo , all’ interno delle Famiglie scelte , furono “restituite” alcune emissioni e non altre , rimarra’ un problema irrisolto , tranne che pensare solo a delle ipotesi . Inutile dire che tutte queste monete di restituzione sono molto rare e rarissime . Traiano quindi riporto' in “vita” tanti antichi Denari repubblicani apportandovi su di essi la legenda : IMP. CAES. TRAIAN. AUG. GER. DAC. P.P. REST. Traiano , aveva davvero bisogno di dare piu’ lustro al suo nome e al suo Impero ? Il suo regno non era gia’ fecondo di tante e famose gesta militari , di ordinamenti civili , di tante costruzioni a Roma , in Italia e nelle Province ? Penso che il vero motivo di queste emissioni celebrative debba essere stato diverso , ma non so quale . Come datazione di queste monete restituite da Traiano , l’ unico punto di ipotesi e’ la sola parte di legenda DAC. , perche’ le campagne in Germania sono precedenti alle campagne in Dacia , lo stesso vale per il P.P. titolo che Traiano ebbe nel 98 quando alla morte di Nerva acquisi’ il titolo di Augusto diventando anche Pater Patriae ; di conseguenza le monete restituite furono emesse o alla fine della prima campagna dacica , cioe’ tra il 102 e il 104 , oppure alla fine della seconda guerra dacica , cioe’ dopo il 106 . Personalmente penserei che queste monete furono emesse alla fine della seconda guerra dacica piuttosto che a cavallo tra le due guerre daciche tra il 102 e il 104 perche’ Traiano sapeva bene che il trattato di pace con Decebalo del 102 era precario e che la pace definitva sarebbe arrivata solo con la conquista totale della Dacia e con la morte o cattura di Decebalo ; inoltre dopo il 106 Traiano risiedette piu’ tempo a Roma , almeno fino al 113 . La prima moneta restituita da Traiano di cui si ha memoria e’ un Quadrigato con al D/ : testa bifronte di Giano , al R/ : sotto ROMA in incuso , Giove con scettro e folgore su quadriga guidata dalla Vittoria , al galoppo a destra . In alto la restituzione : IMP. CAES. TRAIAN. AUG. GER. DAC. P.P. REST. Segue una lunga serie di monete , di tante diverse Gens , che portano tutte la stessa legenda di Traiano , il che denota che tutte vennero emesse in un tempo ben stabilito .
    2 punti
  7. Un half cent (20 mm) è più piccolo di un 50 lire (24,8 mm), le proporzioni portano ad un cent (25 mm), va bene lo stesso Secondo il compianto villa66 molto probabilmente è un cent massonico inciso all'epoca, la scritta a sinistra: AIIO + il simbolo della squadra e compasso, a destra una data 18 XII 68
    2 punti
  8. Proverei con questo half cent del New Brunswick https://en.numista.com/catalogue/pieces22550.html
    2 punti
  9. Il cosiddetto brockage. Moneta coniata mentre nel conio era rimasta un'altra moneta. Una bella e particolare curiosità.
    2 punti
  10. Approfitto della discussione e dell'ultimo studio di Santone sulla monetazione di Ortona per sottoporre alla vostra attenzione un cavallo passato in Asta Artemide XLVII, lotto 498. Una moneta di per se già rarissima ma con una ulteriore caratteristica che la rende ancora più intrigante. La sigla K posta al R/ tra rosette. I curatori dell'asta attribuiscono la K alla sigla di Guillaume Karè che ha firmato già le monete aquilane di Carlo VIII (cavalli e scudo d'oro). In effetti l'ipotesi appare verosimile ma ciò apre un nuovo scenario sulle maestranze di zecca, cioè che il Karè abbia assunto l'incarico per più officine monetarie(?) La qual cosa non sarebbe poi così scandalosa considerando che già il Tramontano era il Mastro di Zecca per Napoli e l'Aquila. Una semplice lettera che apre un'interessante interrogativo sulla battitura dei cavalli dalla "franzosa impronta". Ignoro se sia già stato scritto qualcosa sull'argomento e nel caso chiedo scusa ma trovo la cosa alquanto interessante.
    2 punti
  11. Il fascino di queste emissioni di abdicazione è assoluto, emissioni nelle quali in alcuni rovesci viene augurato il riposo degli augusti anziani, difatti SEN AVG. contribuisco con alcuni esemplari uno dei quali coniato dopo l’ennesima riduzione di peso.
    2 punti
  12. Confermo che manca la D, è di Napoli, sono due +
    2 punti
  13. Diocletian A.D. 305 Æ Follis D N DIOCLETIANO BAEATISS SEN AVG; Laureate and mantled bust r., holding olive-branch and mappa. PROVIDENT DEOR QVIES AVGG; Providentia standing r., extending hand to Quies standing l., holding branch and leaning on scepter; S-F across fields. In ex. RP RIC VI Rome 116a abdication issue Trovo affascinante questa moneta, emessa da Costanzo Cloro, perché commemora un episodio senza precedenti nella storia dell’impero romano: nessun imperatore aveva lasciato il potere di sua spontanea volontà, fino al 1° maggio del 305, allorché a Nicomedia, nel nord-ovest dell’attuale Turchia, l’imperatore Diocleziano abdicò per trasferirsi nel palazzo-fortezza che si era fatto costruire a Spalatum, l’attuale Spalato, sulla costa dalmata. A quel tempo erano circa vent’anni che Diocleziano aveva assunto il potere con il titolo di augusto per poi condividerlo con Massimiano e ne erano trascorsi dieci da quando aveva nominato due cesari subalterni per meglio difendere le frontiere: Costanzo a Occidente e Galerio a Oriente. La sua decisione aveva dato inizio alla tetrarchia, la divisione dell’impero in quattro zone governate da un augusto o da un cesare. Era poi passato un lustro da quando le milizie romane avevano sconfitto il re persiano Narseo (o Narsete) vendicando la cattura dell’imperatore Valeriano avvenuta quarant’anni prima per mano di Sapore I, un altro monarca persiano sasanide. Dai tempi di Marco Aurelio nessun altro imperatore era rimasto per così tanto tempo al potere. Il suo regno, prossimo a festeggiare i vent’anni, aveva finalmente garantito un periodo di pace dopo un secolo di crisi economica, d’incertezza politica e di caos militare alle frontiere. Il 1° maggio del 305 l’imperatore riunì le truppe alla presenza di Galerio, vicino alla stessa montagna in prossimità di Nicomedia, dov’era stato proclamato imperatore più di vent’anni prima. Con le lacrime agli occhi, Diocleziano annunciò che si sentiva debole, che aveva bisogno di riposo e che aveva preso la decisione di abdicare. Diocleziano fu per due decenni l'Augusto di Roma, attuando massicce riforme militari, economiche e politiche. Aveva raggiunto almeno i 60 anni di età, oltre la media di vita contemporanea. Inoltre, Diocleziano si era gravemente ammalato. Alcuni sostengono che Galerio avesse fatto pressioni in tal senso. I sospetti sembrano essere giustificati dal fatto che, proprio quello stesso giorno, a Milano Massimiano rinunciò – seppur con riluttanza - al potere e si ritirò nei suoi possedimenti in Campania, mentre Galerio e Costanzo, dal canto loro, venivano proclamati augusti. All’indomani della sua dichiarazione Diocleziano si tolse l’abito da imperatore e montò su un semplice carro che lo condusse per le strade di Nicomedia. Per la cerimonia di abdicazione, Diocleziano aveva scelto un luogo a lui particolarmente caro: un’altura nei pressi di Nicomedia, sotto una colonna che sosteneva una statua di Giove, il suo nume tutelare. Dopo essersi spogliato della porpora, Diocleziano la consegnò a Galerio, nuovo Augusto Giovio, e nominò come Cesare Massimino Daia, contro le previsioni che vedevano favorito il giovane Costantino. Quindi, salito su una carrozza, lasciò il palazzo di Nicomedia e si ritirò presso Solona, nei luoghi della sua infanzia, dove aveva fatto costruire uno splendido palazzo dalla pianta che ricordava un accampamento militare, con tanto di mausoleo per il suo ultimo riposo.
    1 punto
  14. Buonasera a tutti Obolo bianco C105 P: 0,35g T :13/9mm cattive condizioni ma sembra coperto da uno strato d'argentatura
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  15. Apro questa nuova discussione innanzitutto per fare i complimenti ad @apollonia per la bella collezione su Soresina Tra tutte le cartoline che ho potuto ammirare e che mi hanno fatto viaggiare ce ne sono tre che mi hanno colpito particolarmente. La prima è questa, che pur non essendo affrancata la scritta Zona di guerra vale di più di qualsiasi francobollo. È regolarmente viaggiata senza tassazione in quanto consentito ai soldati al fronte.
    1 punto
  16. immagini da asta NUMISMATICA RANIERI 14
    1 punto
  17. Ma quelli dentro cosa sarebbero, pezzi di banconote? Se è così non va bene: distruggere i Soldi è blasfemia, sacrilegio puro.
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  18. L'altra è questa affrancata con un magnifico 10c. Umberto I. Se non erro è un francobollo emesso nel 1897/98, vado a memoria potrei sbagliarmi. La cartolina è annullata 21.4.1900 proprio qualche mese prima che il Re venisse ucciso a Monza. Credo tre o quattro mesi dopo saranno già negli uffici postali i francobolli di Vittorio Emanuele III.
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  19. Su Cronaca Numismatica del 27 maggio 2022 si parla della storia del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio e della targa Premio per la divulgazione della numismatica ricevuta a Bologna al Museo Archeologico da parte dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici https://www.cronacanumismatica.com/libri-premi-e-nuove-cariche-sociali-levento-dell-accademia-a-bologna/
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  20. Ciao Alberto,sembra FERDIN∧NVS...
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  21. Una moneta “ importante” in quale senso? Economico?Storico? Culturale?….
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  22. Crocette e mancanza della D in legenda al diritto, anche per me. Cancro sembra ancora attivo, fai attenzione come già consigliato da Davide.
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  23. 1 punto
  24. Buonasera, con una moneta antica (o meglio, con un bene culturale) non posso farci quello che voglio per il solo fatto di esserne proprietario. E ciò vale senza distinzione tra “beni” noti e non noti (perché da sempre relegati in collezione privata). L’art. 733 del codice penale recita, infatti: “Chiunque distrugge, deteriora o comunque danneggia un monumento o un'altra cosa propria di cui gli sia noto il rilevante pregio, è punito, se dal fatto deriva un nocumento al patrimonio archeologico, storico, o artistico nazionale, con l'arresto fino a un anno o con l'ammenda non inferiore a euro 2.065. Può essere ordinata la confisca della cosa deteriorata o comunque danneggiata”. Saluti.
    1 punto
  25. Ma quale concorrenza... al massimo condivisione. Non sono assolutamente geloso o invidioso delle monete da me collezionate. Io sono soddisfatto anche archiviando semplicemente le immagini delle monete che mi interessano ed aggiornare il censimento delle stesse. Il mero possesso è relativo. Se riesco nell'aggiudicazione bene, se non riesco fa nulla. Sarà contento un altro collezionista. Per il tuo cavallo non credo ci sia altro da aggiungere. Moneta interessante per la presenza dell'errore in legenda e per la particolare interpunzione (+). L'unico consiglio che mi sento di darti è stare attento a quelle macchie azzurro/verdognole al R/. La moneta appare "butterata" perchè colpita da cancro del bronzo. separala dalle altre e prova a fare trattamenti per bloccare l'avanzare del problema.
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  26. Quei segni o righe, come vogliamo chiamarle, potrebbero essere prodotte dal punzone con la scritta FERT Per il resto mi sembrano strane l'interpunzonature a bisanti da un lato e rombi dell'altro... La causa probabilmente è di due coni differenti
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  27. Buongiorno a tutti, sono del tuo stesso avviso, nominale affascinante, bisogna solo stare attenti a non smarrirli nei vassoi. Minuscola moneta non c'è che dire , ma pienamente apprezzabile. Devo confrontarla con la mia, stesso millesimo, qualche piccolo particolare diverso tra le due, per carità nessuna variante credo. La tua ha la corona più distaccata da un lato rispetto allo scudo. Saluti Alberto
    1 punto
  28. Nella descrizione della moneta la leggenda mancante è riportata tra parentesi quadrate (si indicano così le parti di leggenda obliterate). La moneta è inoltre ben identificata con tanto di riferimenti bibliografici. Si tratta di un esemplare molto raro, peccato sia ridotto in quello stato!
    1 punto
  29. ciao, per il 1952 ho appena trovato tra le mie un pezzo che dire brutto è fargli un complimento, ma ha la firma vicino al bordo e non distante, anche se messa male si vede che è vicino. saluti
    1 punto
  30. E' semplicemente la parte centrale di questa moneta
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  31. Taglio: 2 Euro "Jože Pečnik" Anno: 2022 Nazione: Slovenia Tiratura: 1.000.000 Condizioni: SPL Citta: Lubiana
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  32. Ci sono anche emissioni con il titolo Felicissimo anziché Beatissimo:
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  33. Direi R Q, ovvero zecca di Roma, 4^ officina. Ciao da Stilicho
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  34. 1 punto
  35. Per forza perche altrimenti, credo, non potrebbero effettuare slcun sequestro. Credo ci debba sempre essere un provvedimento giudiziario che permetta l’azione di sequestro della forza operativa ( FFOO)
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  36. È un terzo recentemente acquisito in asta.
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  37. Molto interessante @gioal questa emissione di abdicazione di Diocleziano, che trovo anche io molto affiscinante per il rimando storico, paraltro nello stesso giorno una eguale cerimonia di abdicazione ebbe luogo a Milano: Massimiano abdicava all'impero e al suo posto saliva come Augusto Costanzo Cloro e gli veniva dato come Cesare Flavio Valerio Severo (Severo II) . Massimiano anche lui si ritirava in una sua villa in Lucania. Allego medesima emissione per Ticinum RIC 56b
    1 punto
  38. È stato lui tramite un numismatico a far inserire su Il Gigante questa variante.
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  39. Buongiorno, mio padre ha un 5 lire del 1955 con firma distante dal bordo. Da quando l’ha trovata nel 2010 però non ha avuto notizia di altri ritrovamenti.
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  40. D’accordissimo ma mi pare che il denarino da poche decine di euro acquistato sui eBay da normativa è equiparato ad un bene culturale unico. Speriamo che la giurisprudenza capisca la differenza e non persegua il povero (in tutti i sensi) collezionista. Sicuramente parlare del problema è una buona strada. Gli Stati Generali sono stati un ‘ottima iniziativa. Parlare da più parti con un’ unica voce a favore del collezionismo è positivo. Nei fatti però la legge di marzo 2022 è peggiorativa dove già la legge Urbani era molto negativa. Almeno io non sono ottimista. Mi pare che ci sia difficoltà anche per i musei privati. Egoisticamente essendo che colleziono monete coniate dopo il 1000 spero che la giurisprudenza continui nel orientamento di attribuirne uno scarso interesse come bene culturale. Ma non ne sarei sicuro... Con la normativa attuale non mi sento di consigliare a nessun giovane di fare sacrifici per iniziare una collezione a meno che questi non voglia collezionare monete contemporanee. Cercare le varianti, la serialità e quindi la collezione come insieme omogeneo e quindi la numismatica come studio mi pare che stia per scomparire a causa della normativa. Rimane un collezionismo elitario di monete rare in conservazione ms da investimento che è solo una parte della numismatica. Infine i numeri in termini di fatturato delle case d’asta italiane non sono paragonali a quelli che fanno all’estero e questo non tanto per le scarse possibilità economiche degli italiani (almeno non solo) quanto per la normativa italiana sulla numismatica.
    1 punto
  41. Ciao, il valore di questa bella banconota a cui ti riferisci dipende soprattutto dalle sue condizioni, per essere più precisi in una valutazione servirebbero le foto nitide ed intere di fronte e retro del biglietto in tuo possesso. ps: La fanciulla raffigurata sulla banconota è una delle tre grazie presenti sul dipinto 'Primavera' di Botticelli (è la prima), più precisamente Aglaia.
    1 punto
  42. Se con "conviene" intendi economicamente, la risposta è no. Ma questo vale in generale per tutta la numismatica... Colleziona ciò che ti piace, se invece è al ritorno economico che pensi ti suggerirei di puntare su altri campi.
    1 punto
  43. Buongiorno a tutti. Oggi ho aggiunto nella mia collezione questo grossetto di Carlo Emanuele I , II tipo da 1625 (mm18; g1,66) ma non riesco a trovarlo sul catalogo con queste quattro fiori nel campo del dritto . Amerei avere i vostri pareri. Mille grazie. Alain.
    1 punto
  44. Proseguo con un'altra moneta ad 1€, questo bel monetone svedese del 1802 da 1/2 skilling ribattuto su una moneta precedente di cui si intravede ancora parte della data
    1 punto
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