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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/23/22 in tutte le aree
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Avrei voluto pubblicare questo post in un'altra discussione più appropiata, ma purtroppo risulta chiusa. Nell'elogio estemporaneo per la gloriosa memoria di Carlo III monarca delle Spagne e delle Indie - stampato nel 1791 e scritto da Pietro d'Onofri - è riportato un passo dove si narra che il padre di Carlo di Borbone, Filippo V re di Spagna, donò al figlio Don Carlos, in occasione della conquista del Regno di Napoli e di Sicilia, "un milione, e ottocento mila pezze da otto Spagnuole" che vennero inviate in zecca per essere trasformate in pezzi da 120 e 60 grana con la legenda DE SOCIO PRINCEPS. Il disegno fu ideato dal pittore Francesco Solimena https://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-solimena_(Dizionario-Biografico) e il motto suggerito da Matteo Egizio https://www.treccani.it/enciclopedia/matteo-egizio_(Dizionario-Biografico) venne scelto da Bernardo Tanucci https://www.treccani.it/enciclopedia/bernardo-tanucci_(Dizionario-Biografico) Si noti che l'imbarcazione spagnola con le monete destinate al Regno di Napoli giunse il 6 ottobre del 1735, ma le prime monete con la legenda DE SOCIO PRINCEPS sono millesimate 1734. Se la testimonianza dell'autore è veritiera, allora si aprono due opzioni: 1) l'argento delle monete coniate nel 1734 aveva una provemienza diversa; 2) la coniazione delle prime monete Sebeto avvenne nel 1735, ma per celebrare la conquista del Regno del 1734 le monete vennero retrodatate. Tale ipotesi trova riscontro anche in una piastra del figlio di Carlo di Borbone, Ferdinando IV, che dal 1791 fece coniare i 120 grana SOLI REDVCI sempre con il medesimo millesimo.7 punti
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Faccio un piccolo resoconto su questo Veronafil: arrivo giovedì mattina alle 10 (apriva alle 9 SOLO per i commercianti con stand o tavolo) e come sempre dentro trovo una marea di gente che NON doveva esserci. Questa volta l'organizzazione per migliorare la sicurezza........ aveva obbligato a fornire il numero di targa della macchina e il nome perchè il pass sarebbe stato nominativo. Nonostante tutto c'erano centinaia di persone che non dovevano essere dentro. Ma io dico: in tutta europa riescono a controllare gli accessi tranne che a Verona? Non riescono o non vogliono? Direi che è acclarato che sia la seconda. Infatti il venerdì quando siamo entrati alle 8.30 (SOLO commercianti) non hanno chiesto neanche pass per la macchina e tantomeno quelli personali, quindi questi pass personali a che c...o servono se non li controlli? Noi eravamo nella fila F che aveva un corridoio di almeno 1 metro più stretto delle altre. Motivo? Mistero. Oltretutto altre file avevano molto spazio tra il banco e la parte posteriore che anzi creava problemi perchè ci si poteva infilare agevolmente. Insomma un gran casino. Il sabato già alle 12 in diversi levavano le tende, così da lasciare campo libero ai soliti "bagarini" che già dal giovedì imperversavano ovunque. Non sarebbe mica un problema se non fosse che uno stand costava mediamente 250/300 euro al metro!!!!! E questi si appoggiavano a far mercato ovunque senza spendere un centesimo. Alla domenica (si perchè noi rimaniamo sempre la domenica anche per rispetto verso i collezionisti che possono venire solo in questa giornata), abbiamo iniziato con i soliti quattro bravi ragazzi che giravano con fare sospetto. L'organizzazione ha chiamato la polizia che è prontamente intervenuta ad identificarli. Mentre succedeva questo in un banco si è scatenata una rissa tra il venditore e il solito ladro che ha avuto l'appoggio dei suoi amici. Anche qui intervento della polizia per portarli fuori. Il problema della sicurezza non lo si vuole risolvere ad iniziare dall'accesso del giovedì per i soli commercianti quando invece dentro c'era il pienone...........3 punti
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Buonasera, Personalmente non avevo mai visto , come in questa moneta i capelli di Ferdinando IV così ben definiti. Si apprezza così, l'ottimo lavoro del Perger. Pubblica 1788, D/ FERDINAN. IV. SICIL. ET. HIER. REX sotto il Busto P. R/ PVBLICA COMMODI/TAS sotto data 1788 . Ai lati della Corona Reale C./ C. Le iniziali del Conte Cesare Coppola. Taglio liscio. Questo conio del rovescio presenta la data "dritta", alcuni la riportano con curvatura verso il basso. Un caro saluto a tutti.3 punti
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In Germania continuano a fare come gli pare. Accanto a ditte per fortuna serissime e di tradizione si trovano case d'asta per lo meno 'spregiudicate' nel materiale che offrono (e che approda regolarmente in Germania) oppure operatori che non rispettano le normali regole del commercio (non rimborsano in casi di falso conclamato - non rispondono di monete dubbie da loro vendute etc. ).. fatevi un giro su forum esteri di collezionisti e ne leggerete delle belle.. Da Solidus ho comprato solo libri ma finora mi sono sempre trovato bene per fortuna..3 punti
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Tinia c’era, in un tavolo diverso, ma c’era…con tanto di cartello sul fronte , quindi bastava cercare un momento e si trovava……però con metà tavolo per le monete e metà per computer , stampante e risme di fogli per poter produrre la fattura elettronica e l certificati fotografici( che vi ricordo che sono obbligatori per legge per TUTTE le monete antiche a prescindere dal loro valore economico) ma che a quanto pare facciamo solo noi…miracoli delle leggi italiane…. comunque, per novembre stiamo organizzandoci in modo da occupare meno spazio per la burocrazia e lasciare più posto Per le monete.2 punti
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io ad oggi ho avitato di acquistare monete dal regno unito ma altre cose come pezzi di ricambio,o elettronica si , e con l'ultimo acquisito tra spedizione e sdoganamento su 1000 euro sono finito per pagare oltre 1300 euro con ups che fanno tutto loro... non conviene ...se ordino negli states sul pacco scrivono used e non sdoganano nulla , passa via liscio, con luscita dell'euro hanno sicuramente alzato i controlli .....ma per le monete non saprei sinceramente. uscendo dal seminato evitate gelatine o glicerine ,talvolta vengono rilevate come esplosivo , ad un amico hanno fatto esplodere un pacco contenente esche siliconiche da pesca.2 punti
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Proverei con un 100 Millièmes tunisino https://en.numista.com/catalogue/pieces825.html2 punti
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Certo che so che le monete le hanno con loro....ma ti pare che io debba fermarli e chieder di tirar fuori gli albumini? Anche perché alcuni li conosco ma molti altri non ho alcuna confidenza e non mi pare il caso. Comunque rimpiangevo i tempi in cui tutti quelli che ho citato avevano la loro bella esposizione illuminata e si poteva guardare con calma quanto esposto....tutto qui.2 punti
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L'esemplare ha il contrassegno dopo la parola CAROLVS, ma è capolvolto rispetto ad alcuni altri esemplari, in più, integrato nella R di Luigi RAM, nella parte sottostante a sx, si vede il globetto...questi esemplari sono rari rispetto agli altri....questo tipo è classificato al n. 60/6 pag. 65. Le monete di Carlo V sono oggi, ancora di più del passato, molto, molto ricercate, perchè dopo l'uscita del mio volume hanno avuto una grandissimo successo, per come sono state catalogate e ben esposte cronologicamente. Non dimentichiamo che Carlo V fu Imperatore e l'inserimento in collezioni di monete di questo Re, oggi stanno avendo un grande successo. Bravo @Oppiano2 punti
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Ad 1 euro l'una anche queste tre monetine in argento Un 2 scudi e mezzo del portogallo anno 1943 Un Sixpence di Giorgio V del 1922, ho migliorato il precedente che avevo in collezione davvero pessimo E un 25 Ore della Svezia 19272 punti
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Proseguo con un'altra moneta ad 1€, questo bel monetone svedese del 1802 da 1/2 skilling ribattuto su una moneta precedente di cui si intravede ancora parte della data2 punti
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Eccomi qui di ritorno da Verona con i miei primi acquisti alle ciotole del Veronafil! Non ero mai stato e sono rimasto soddisfatto anche se la maggior parte delle ciotole era ad 1€ l'una Cominciamo con questo 1/12 di shilling del Jersey, anno 1913 mi mancava ancora una moneta di Jersey e l'aspettavo da tempo! La pazienza è stata premiata e ne ho trovato uno ad 1€2 punti
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Grazie gentilissimi, e’ un percorso che continua nelle sue tappe e nei suoi obiettivi stabiliti senza soste da anni, sabato Verona è’ stata una kermesse e uno spot per la numismatica e il collezionismo, consegne dei nuovi Gazzettini 9, mai consegnate così tante copie come sabato, “ la moneta donata ai giovani”, e tra monete donate ai giovani e la presenza di tanti giovani autori sul posto potremmo dire che la speranza c’è e anche qualcosa di più della stessa, certo bisogna offrire occasioni e opportunità …2 punti
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Moneta in alta conservazione. Mi sembra di notare una "patina a bersaglio" sul R/, mentre non mi entusiasma la patina del D/ (ma sono gusti personali) perché non uniforme. Partecipo volentieri con la mia liretta:2 punti
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Il mio proposito per il 2022 è quello di mettere in collezione un pezzo inedito napoletano. Come @sdy82 pagandolo a rate.2 punti
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Non c'è nulla da fare quando @Meleto inizia il post "proverei" vai tranquillo che ha fatto centro?1 punto
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L'ornato del uno/due baiocchi è quasi identico al due/quattro centesimos del Paraguay 18701 punto
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da queste foto si ha una idea più chiara..come già detto presenta buoni rilievi.. leggera usura si percepisce sul profilo del re. La sensazione è che manca un po freschezza nel metallo per parlare di fdc.. direi uno spl+ ci può stare1 punto
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Grazie Simone. Mi pare una sintesi perfetta delle ragioni per cui io non frequento più i convegni. Ovviamente in aggiunta al motivo principale, che sono le Aste e i listini online. Che tristezza però. È proprio degno segno dei tempi.1 punto
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Al momento sta provando un'altra miscela dopante, qualcosa di molto forte, tipo i chiodi di garofano all'aceto di mele, magari questa volta l'indovina sta moneta!1 punto
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Per ultimo questo gettone francese con una storia singolare: http://www.worldofcoins.eu/forum/index.php?topic=10403.01 punto
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Ho tenuto per ultimo il pezzo forte, era tempo che volevo aggiungere il collezioni il comunissimo 10 Centimes francese ma lo volevo ad un prezzo da ciotola...l'attesa è stata ben ripagata da questo bellissimo esemplare del 1883, millesimo inoltre raro con solo 700.000 pezzi di tiratura, 1€ anche lui1 punto
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Poi queste monetine a meno di 1€ l'una, il farthing 50 cent il resto 25 cent al pezzo. Farthing Giorgio V 1914 1 Koruna Slovacchia 1941 1 dinaro del Regno dei serbi dei croati e degli sloveni del 1925 un Ore della Danimarca del 1934 Un 50 Centimes di Vichy, avevo già il franco e il 2 franchi ma questo taglio non riuscivo a trovarlo1 punto
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Pensando al "conio stanco" io me lo immagino un pò diffuso, anche se magari non in modo uniforme su tutto il tondello. Qui, se guardo la legenda, vedo, ad esempio, che un buon tratto della G di GETA e' ben netta e marcata. Inoltre, pare che alcune lettere della legenda di dritto manchino del tutto, mentre le altre sono bene evidenti. Così come nitida mi pare l'effigie di Geta. Potrebbe trattarsi, piuttosto, di una ostruzione del conio in alcuni punti? Buona giornata da Stilicho1 punto
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In dieci anni ne sono passate in asta una dozzina, tutte in bassa conservazione. Qualcuna invenduta, le altre tra 100 e max 375, questa : Tassarolo non ha molti collezionisti e di questa moneta non si vedono conservazioni non dico qFDC ma nemmeno SPL., che potrebbero fare "il botto" .1 punto
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Tinia posso confermare che c'era anche se con un banco molto molto ridotto...1 punto
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grazie savoiardo per la risposta, come sempre quando leggo i tuoi interventi dimostri una competenza davvero notevole1 punto
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Per me non sono pesi monetali, ma semplici pesi Il piccolo da 12 denari e il grosso da 24 denari che corrisponde ad un'oncia Anche se l'oncia mi pare fosse sui 30 gr. ...1 punto
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Gens Veturia La Gens Veturia , in origine Vetusia , era un' antica Famiglia patrizia della Repubblica Romana . Secondo la tradizione , l' armaiolo Mamurius Veturius visse al tempo di Numa Pompilio e forgio’ i sacri ancilia , gli scudi piovuti dal cielo . I Veturii sono regolarmente presenti nei Fasti Consulares della prima Repubblica , con Gaio Veturius Geminus Cicurinus che detenne il consolato nel 499 a.C. Come altre antiche gentes patrizie , anche i Veturii svilupparono rami plebei . La Famiglia declinò nella tarda Repubblica , con l' ultimo Veturius consolare in carica nel 206 a.C. durante la seconda guerra punica . Il nomen Veturius appartiene a una classe di gentilizi in cui l' antica 's' mediale è stata sostituita dalla 'r' , come in Valesius , Fusius , Papisius e Numesius , che in tempi successivi furono Valerio, Furius , papirius e numerius . Alcuni studiosi suppongono , sia dal fatto che Mamurius Veturius aveva due nomi gentili , sia dal suo legame con Numa , che i Veturii fossero di origine sabina ; ma Chase classifica il nome con quelli che erano o di origine latina , o che non si può dimostrare di aver avuto origine altrove ; deriva il nome da vetus , "vecchio" . Veturia era una delle 35 tribù di Roma , principalmente dal nome di antiche famiglie patrizie , ma in origine si scriveva Voturia , forse una variante iniziale del nome . Lily Ross Taylor afferma che la Gens proveniva dalla regione di Ostia , sulla riva sinistra del Tevere , poiché vi era un santuario dei Veturii . La Famiglia principale dei Veturii portava il cognomen Cicurinus , che l' antiquario Varrone derivò da cicur , tranquillo o paziente . I Veturii che ricorrono nei fasti dall' inizio della Repubblica fino alla metà del V secolo a.C. portavano il cognome aggiuntivo di Geminus , gemello . Dai tempi dei Decemviri , questo cognome fu sostituito da Crasso , grosso , a volte con l' implicazione di "ottuso" o "stupido". I Veturii Cicurini fiorirono fino alla metà del IV secolo a.C. . Il cognome Calvino , calvo , ricorre nell' ultima parte del IV secolo a.C. , dopodiché i Veturii caddero nell' oscurità fino alla seconda guerra punica , quando compare brevemente il cognome Filone , uno dei primi cognomina mutuati dal greco . Dopo questo , i Veturii svaniscono dai fasti consolari probabilmente per l' onta subita dall' esercito romano alle forche caudine nel 321 a.C. Gli ultimi Veturii apparsi nella storia provenivano dai Sempronii Gracchi , di cui adottarono il cognomen ; erano quindi plebei . Le monete di questa gens non portano cognomen . Un curioso esempio , rilasciato da Tiberio Veturius Gracco , raffigura la testa di un uomo con l' elmo sul dritto e sul verso due uomini con bastoni e spade , ai lati di un uomo inginocchiato che tiene un maiale . La moneta sembra commemorare un trattato , ma l' occasione precisa è dubbia . Michael Crawford suggerisce che la moneta rappresenti un giuramento , aggiungendo che potrebbe essere un riferimento al trattato stipulato da Tito Veturius Calvinus con i Sanniti alle Caudine , come esempio di integrità romana . Collega anche la scena raffigurata al trattato del 137 negoziato da Tiberio Sempronio Gracco , durante la guerra Numantina , sebbene questa opinione sia contestata . La decadenza della Gens Veturia ebbe inizio dopo il fatto storico delle forche caudine , quando Tiberio Viturio Calvino venne eletto console nel 334 a.C. con Spurio Postumio Albino Caudino[1]. Inviati per combattere i Sidicini, non portarono a termine la campagna militare, per il timore che i Sanniti stessero per prendere le armi contro i romani . Fu eletto console nel 321 a.C. con Spurio Postumio Albino Caudino , entrambi al secondo consolato . I due Consoli condussero l' esercito romano in territorio sannita , fino all'imboscata presso Caudio , passata alla storia come la battaglia delle Forche Caudine . I Romani vennero attirati da finti pastori verso un passo che i Sanniti avevano fortificato e si trovarono in una situazione di difficoltà . I Consoli decisero allora di trattare con i Sanniti per uscire dalla situazione di stallo così creatasi , ma il comandante degli avversari obbligò i Romani a passare nudi sotto un giogo di lance per aver salva la vita . Eletti i due nuovi Consoli , Lucio Papirio Cursore e Quinto Publilio Filone , il Senato prese a discutere delle condizioni di pace accettata dai consoli Romani , Tiberio Veturio e Spurio Postumio , alle Forche caudine . Fu il Console Spurio a parlare perché le condizioni fossero rigettate e che lui e Tiberio fossero consegnati ai Sanniti . Condotti nei pressi di Caudio per essere consegnati ai Sanniti , furono rimandati indietro liberi da Gaio Ponzio . La figura di Tiberio Veturio Calvino non venne mai riabilitata e la Gens Veturia , a causa della sua sconfitta , non ebbe più il consolato per cento anni , da cui subì una forte decadenza . Probabilmente a ricordo del fatto T(ito) o T(iberio) Veturio , discendente dell’ avo , emise nel 129 a.C. un Denario che raffigura la pace tra Romani e Sanniti dopo la disfatta delle forche caudine , oppure riferibile al trattato di pace nella terza guerra sannitica . Denario , al D/ : TI. VET. , busto elmato di Marte a destra , dietro X , al R/ : due guerrieri con armatura reggono una lancia con la sinistra e con la destra una spada indirizzata verso un maialino tenuto in braccio da un sacerdote feziale inginocchiato , sopra ROMA Denario , al D/ : TI. VET (anagramma) , testa elmata di Marte , dietro X , al R/ : il pastore Faustolo in piedi a destra e rivolto verso l’ albero di fico dove ci sono tre uccelli , sotto la lupa che allatta i due gemelli , in esergo ROMA . Conosciuto anche un Quadrante con al D/ : testa di Ercole con pelle di leone e tre globetti , al R/ : TI. VETU. ROMA , strigile e vaso uniti con una cinghia . Con questa Gens termina l’ articolo sulle “minori Gens” . Lo scopo di questa ricerca e' stato quello di racchiudere in un solo articolo quelle Gens romane che tramite un solo magistrato monetale tramandarono il loro nome nelle monete alla posterita' , evitando in tal modo di accedere ogni volta alla rete Internet , da cui ho tratto quasi completamente le informazioni necessarie all' articolo , un aiuto e' arrivato anche dai classici e soprattutto dall' opera del Babelon che , seppur datata , la reputo fondamentale per la monetazione repubblicana , in particolare per la storia delle Famiglie . Sinceramente speravo in una partecipazione di commenti ed anche di aiuti , sia da parte dei meno esperti sulla monetazione repubblicana , sia da parte dei professionisti della materia con commenti atti a migliorare o completare questa ricerca . Con l’ occasione ringrazio in particolare @gpittini che mi ha stimolato a completare la ricerca in un momento di riflessione e @Rapax per i suoi preziosi consigli . Un particolare grazie a "somebody" , "uno qualunque" a cui avevo inviato anche un messaggio , non ricevuto a causa del nome nascosto , che ha spesso gratificato i miei interventi .1 punto
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Sfogliando il catalogio Bobba del 1975 XI edizione, l'occhio è caduto in una foto strana del 10 centesimi Bronzital. Da dove può aver preso la foto il Bobba?1 punto
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A quanto pare l'addetto all'ufficio postale quel giorno o si è divertito a cambiare le date oppure veramente non sapeva che anno fosse dato che il timbro di annullo sul francobollo è del 11.10.1923: una macchina del tempo postale Comunque molto interessante dal punto di vista postale1 punto
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Complimenti e un ringraziamento personalmente sentito per tutto quello che avete costruito e che continuerete a tenere in vita.1 punto
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In relazione anche al particolare momento della scoperta ; speriamo almeno che i Russi risparmino Odessa e le sue bellezze dai disastri di questa guerra .1 punto
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Se non sbaglio, l’animale è un leone che rompe una lancia tra le fauci, e la testa al diritto è del dio Dioniso. La zecca è di Sardi, nella Lidia. apollonia1 punto
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Spinto dal post di @gionnysicily e cercando tra le aste degli ultimi anni ho potuto individuare altri tre esemplari con al dritto un aquila con etnico corrispondente a quella del pezzo di apertura. 1- Classical Numismatic Group eAuction 286 del 5-9-2012, lotto 13, 0,54 grammi, 9 mm. Datato 460-450 a.C. Probabilmente lo stesso dritto del pezzo ex Triton XXI. 2- Numismatik Naumann asta 41 del 6-3-2016, lotto 22, 0,48 grammi, 9 mm. Datato 450-439a.C. Anche in questo caso probabilmente lo stesso dritto della moneta di apertura e dagli stessi conii della moneta precedente. 3- Roma Numismatics ESale 75 del 15-10-2020, lotto 30, 0,50 grammi, 10 mm. Datato 450-439a.C. Stesso dritto del pezzo Roma ESale 90/86 al post 4. Nota: ho la sensazione, a ben guardare, che i pezzi ex Roma ESale 75 e 90 condividano anche il medesimo rovescio, reinciso nell’esemplare ex Roma ESale 90 con l’aggiunta delle lettere lambda e iota sotto il granchio, ma potrei assolutamente sbagliare.. e comunque non sono convinto se questo sia un bene o un male.1 punto
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Per vari motivi quest'anno abbiamo partecipato comunque all'edizione del Veronafil, anche se si era deciso di declinare gli inviti successivi, 2 anni fa; ma la pandemia ed altre cose, hanno concorso a farci cambiare idea. Ottima edizione per quanto riguarda il numero di vendite e affluenza presso il nostro stand (altrove come al solito, non mi é dato sapere più di tanto) A parte il piacere personale di rivedere molti amici dopo molto tempo, il numero di vendite é stato molto alto, sia ai colleghi il giovedì, sia al "pubblico" al venerdì. Sabato mattina meno, la sensazione é che l'affluenza sia stata minore del venerdì e che il "Pubblico" fosse un po' più da passeggiata rispetto al venerdì. C'é anche da dire come il numero di fisches presenti nei nostri vassoi il sabato mattina fosse già imbarazzante. Note negative: pocchissime monete interessanti da comprare e portarci a casa, quasi inesistenti, l'assenza di qualche collega amico, anche se la maggior parte, pur non facendo stand c'era lo stesso, e infine LA SICUREZZA che rimane praticamente la stessa di prima (...) con l'aggiunta che per il carico del materiale in fase di uscita, ci hanno costretto a preparare prima il materiale accatastato all'aperto fuori dal capannone (in bella vista quindi), per poi poter accedere con l'auto per il carico, con tanto di tono strafottente degli "addetti al parcheggio" che paiono usciti da uno dei film der monnezza per le proprietà di linguaggio, col peggiorativo che non fanno neanche ridere (e scusate lo sfogo). Comunque sia, edizione divertente, con già tanti anedotti da poter raccontare. Uno per voi subito subito: La zecca vendeva nel loro stand i 20€ d'oro (marenghi) di alcune annate ( )a 310€, 15€ meno dello spot del giorno! PS: inutile andarci adesso, sono esauriti Saluti! Pino.1 punto
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Io ho fatto un giro sabato mattina, affluenza direi ottima A parte le assenze di alcuni commercianti già segnalate e qualche eccezione, la sensazione è che la cautela fosse molta e i pezzi da novanta (oro in primis) non sono stati esposti Per quanto mi riguarda io raramente faccio acquisti al Veronafil, ma questa volta sono invece tornato iper contento per aver trovato ad un prezzo onestissimo uno scudo (1841 Genova) che cercavo da molto tempo, secondo me tra le più rare della serie di Carlo Alberto, e incorrettamente classificata in tutti i cataloghi. Quando l'ho visto quasi non ci credevo ? A parte i pezzi della Vitalini e della De Micheli (comunque entrambi sul BB) l'unica comparsa negli ultimi anni (da Bertolami) era in pessima conservazione1 punto
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Scusate la provocazione ma lo stile del pezzo non mi convince . L’aquila sl diritto sembra nulla di piu’ di un ‘pollo’ nulla di piu’ lontano dalla posa ieratica e solenne delle ‘aquile’ akragantine Andrebbe fatta un’analisi dell’epigrafia dell’etnico per vedere a) se congruente ( e a naso ho qualche dubbio e b) a quale periodo eventualmente fosse attribuibile. I fondi della moneta e il metallo non mi piacciono e cosi l’etnico al rovescio e l’aspetto generale del pezzo. So di ‘artisti’ molto fantasiosi e tecnicamente bravi la cui passione e’ inventare unicum. L’unicum non si confronta e quindi ha molti piu’ gradi di libertà di altri esemplari che invece devono sottostare a confronti con i pezzi conosciuti di riferimento. Prima di parlare di rilevanza storica immensa e ribaltare l’ortodossia storica che conosciamo occorrerebbe un’analisi piu’ puntuale del pezzo in questione. anche il dato pondometrico solleva qualche dubbio. Non mi stupisce la moneta non sia stata apprezzata dal mercato anche se ormai anche i tappi di coca cola trovano acquirenti .. basta che abbiano un minimo di patina …1 punto
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Non posso giudicare la giornata di venerdì ma per quanto riguarda la mattinata di oggi la sensazione che ho provato è stata solo di desolazione. In assoluto il veronafil più triste a cui ho mai partecipato....circa 10 anni a questa parte. Materiale visto e rivisto per la stragrande maggioranza dei banchi e tantissime defezioni di spicco tra i professionisti del nostro paese che chi da questa chi dalle precedenti edizioni ha deciso di abbandonare questa piazza. Ne elenco qualcuno:mcn,varesina,num ducale,num estense,num Mazzarino,num ivlia,tinia(mi pare di non averli visti), ranieri,paolucci,hatria,picena,gma e sicuramente ne dimentico. Oltre a loro tanti operatori con banchi di pura rappresentanza o con 10 monete di numero...Montenegro,varesi, salvadeo,aurora,nomisma,inasta, thesaurus. Insomma dopo 1 ora mi ero già stancato. Poi meno male che la parte conviviale ripaga del viaggio ma una lacrimuccia mi è scesa pensando anche solo a 7 8 anni fa. Peccato ma mi ci devo abituare Marco1 punto
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Buonasera a tutti, siamo quasi a fine gennaio, io ho già realizzato il primo dei miei propositi, con un giusto per me, rapporto qualità prezzo. Ho aggiunto in Collezione Litra68 la piastra 1805 Capelli Lisci Ferdinando IV, che va a fare compagnia alla sorella capelli ricci?. Riguardo al restringere il campo tra le diverse tematiche che seguo, la vedo lunga e tortuosa la strada.? A voi invece come procede? Saluti Alberto1 punto
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Ottimo @robindan77 ! Hai fatto bene a postare questa serie di € In rappresentanza di tutta la monetazione europea aggiungo questa foto dove si vede la mappa dell'europa. @nikita_, questo avevo in tasca....1 punto
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