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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/18/22 in tutte le aree
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Complimenti Elio per l'ennesima ed oculata acquisizione. Ennesimo esempio di quanto interessanti siano questi cavalli.3 punti
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Ciao ragazzi l’ho trovata! ? la cercavo fin da quando ero bambino (ovvero pochi anni dopo la sua emissione ??): archetipo iconico della serie degli scudi battuti in Italia sotto Napoleone, ricercata, inafferrabile, posta nell’empireo della grandi rarità (addirittura R5 per Montenegro, più verosimilmente R4 per gli altri). Assolutamente sconosciuta sopra il BB+ di conservazione, mi ero sempre fermato davanti ai dieci-dodicimila cucuzze per un BB, ora ho avuto il colpo di fortuna, un rapporto prezzo/qualità veramente non ripetibile.? Questo esemplare presenta una bella usura decisa al centro del R, più sfumata, uniforme, vissuta sul resto del rovescio e al diritto, è priva di colpi e offre una intrigante patina omogenea, senza graffi. Insomma ho chiuso un buco difficile da riempire con un pezzo mancante nelle collezioni principali, anche specializzate, conosciuto in quindici, forse massimo venti esemplari al mondo nonostante i quasi diecimila pezzi coniati, e quindi per un momento ho abdicato dalla ricerca e selezione solo di monete in alta conservazione, vinto dalla tentazione irresistibile di acquisire un RRRR che quasi nessuno possiede e che in mano da’ sensazioni davvero da brividi. ? Sono stato un po’ barocco e ampolloso, e non me ne vorrete lo so, ?ma l’Epoca romantica di appartenenza di questa superba vecchia signora torinese, primo 5 lire italiano del grande Corso, lo ha imposto! ?. E se vi siete annoiati….Credete che non s’e fatto apposta ?2 punti
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Ulteriore esemplare acquisito durante l’ultima asta Varesi 79 Lotto 891: SEBENICO - Bagattino CNI 94 Cu g 1,28 mm 17 R • Ex Varesi 59, n. 1210 MB+ Saluti, Domenico2 punti
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Certo, il principio potrebbe essere perfettamente analogo, anche perché spesso si vede che i ritocchi sono già a sua volta usurati. Il ragionamento mi sembra molto fattibile.2 punti
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Ipotesi interessante,un po' come succedeva alla zecca di Napoli con alcuni argenti di Carlo II di Spagna,le cui monete venivano riportate in zecca per decorarne il taglio per evitarne la tosatura...2 punti
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In realtà secondo gli autori del RIC 2.1 sono entrambi dei dupondi, coniati in oricalco. Il tuo è certamente un esemplare di RIC 1226. L'asse in rame esiste, ma è molto raro; ha il numero 1240. Cit. Nota 22 pag. 147: These asses can only be distinguished from the laureate dupondii by their copper metal.2 punti
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Ciao, se intendi quello della vendita del 5 aprile 1962 io lo posseggo. Scrivimi in privato cosa ti serve che stasera te lo mando.2 punti
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Ciao @gioal, sono d'accordo con te che non è facile formare una biblioteca accettabile sopratutto se si collezionano monete classiche che abbracciano 7/8 secoli! Ci vuole tanto tempo, tanto denaro ed ovviamente anche tanta passione. Non si può fare in pochi anni. Io personalmente mi sono concentrato unicamente sui primi 3 secoli dell'impero (perché ho deciso di collezionare monete che abbracciano tale periodo) ed ho una biblioteca molto molto modesta, ma nel tempo spero di rimediare, acquistando solo testi che fanno riferimento a questi. Gli altri periodi rappresentano per me solo curiosità ma non potrò mai approfondire. Non si può essere, sempre secondo me, tuttologi e pretendere di studiare tutto, è impossibile forse anche per chi lo fa di mestiere percui si rischia da tuttologi di diventare nientologi. È un mio modestissimo parere ma penso che tutto non si possa imparare solo sui libri, internet fortunatamente c'è e ci permette di integrare e quindi di facilitarci nello studio di quello che ci interessa. Mezzo secolo fa non era così percui o lo si faceva sui libri o niente! Su questo siamo molto più fortunati. Una ultima cosa, ma non meno importante : mio modestissimo parere quindi opinabilissimo, non si può spaziare dal 300 ac al 5 secolo dc con la pretesa di studiare tutto e quindi possedere tutta la bibliografia inerente tale periodo. Lo potrebbero fare forse gli storici per mestiere, dovrebbero invece farlo Periti Numismatici e venditori studiando per molti anni e dedicandosi solo a quello, ma per noi semplici appassionati penso che qualche libro ed internet siano più che sufficienti?. ANTONIO2 punti
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Mi spiace essere in disaccordo con l'amico Numa, ma secondo me la stima, 4000 euro al pezzo, è ridicola. È vero che di solidi di Olibrio sul mercato non ne abbiamo visti, ma di questo imperatore abbiamo visto qualche tremisse in vendita pubblica. Se il tremisse vale, ipotizzo (fino ad un certo punto) 150/200k, stima forse prudente, un solido di qualità paragonabile quanto vale? Lascio a voi la risposta definitiva. Per me almeno il doppio e presumibilmente parecchio di più. Non ci sono poi solo i solidi di Olibrio a tirare su il "prezzo", basta guardare l'elenco e le immagini. Ma se questo ritrovamento, per fortuna di proprietà pubblica, fosse stato sequestrato ad un privato quale sarebbe stato il valore stimato e strombazzato negli articoli spazzatura dei vari giornali? Poi, che al privato non sia stato riconosciuto il merito durante la conferenza è abbastanza triste, è invece vergognoso che non gli venga assegnato un valore pari al 25%.2 punti
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Buonasera @Philippus IX, ho molto apprezzato questa discussione e, con un po' di ritardo, vorrei contribuire condividendo il mio maltagliato da 10 reali di Filippo II. Monetazione molto affascinante2 punti
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che ho pubblicato io per la prima volta, esistono esemplari che sembrano di tessalonica, altri di Antiochia (anche se ad oggi ne conosco solo 4 in tutto) il più bello da proporvi è questo Esistono per Anastasio anche delle imitative, in alcuni casi anche con la crocetta al dritto al posto del busto, ma oggettivamente non in quantità enormi, molte delle monete che sembrano “vandaliche” (uso un termine che fa ribrezzo…ma per spiegarmi meglio…) sono in realtà prodotti di Antiochia FINE Ps – cari amici, siamo giunti alla fine di questa trattazione …. Ma non alla fine del lavoro che sto facendo di raccolta e risistemazione di questa monetazione in bronzo Spero di aver acceso in voi un po’ di interesse, e spero di non avervi annoiato troppo con i “miei” bronzetti “sgarruppati” Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggermi Alain Gennari2 punti
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Questa targa che ho ricevuto ieri al Museo Archeologico di Bologna da parte dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici è’ il Premio per l’anno 2022 per il nostro Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio per la diffusione della cultura numismatica, un premio per tutto quanto è’ stato fatto da tanti dal 2010…un Premio che gratifica tutti noi per questo straordinario percorso compiuto finora sia in termini di sacrifici, di iniziative e idee, ma anche di tanto lavoro attivo sul campo ! Un grazie ovviamente a Accademia Italiana di Studi Numismatici e al suo Presidente Michele Chimienti !1 punto
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Si tratta effettivamente di Caracalla ( M AV K ANTWNEIN ). Una provinciale interessante di Filippopolis, questo rovescio con Nike camminando verso destra non si trova nel Varbanov ne sul sito Gallica per questa zecca sotto i Severi. un altro bronzo per Caracalla da Cesare con una tipologia diversa, mi sembra che condivida lo stesso conio di dritto: Bisogna cercare più avanti.1 punto
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Bè nell'insieme darei un qBB anche per il tipo. Se dovessi essere un po cattivo o severo o imparziale (?) MB+ sempre nell'insieme. Comunque complimenti e con invidia1 punto
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Medaglia devozionale Lauretana, bronzo/ottone, fine XVI inizio XVII sec., Probabile produzione Italia centrale (Lazio-Marche).- D/ Madonna di Loreto con Gesù Bambino, sopra la Santa Casa, il tutto in contorno di perline.- La SS. Trinità ( Colomba, Dio Padre , Gesù crocifisso), scritta, il Tutto in contorno di perline, rara. Ciao Borgho1 punto
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Il bronzo propriamente detto è una lega di rame e stagno, l'oricalco è sempre una lega di rame, ma al posto dello stagno ha lo zinco, come l'ottone. Queste monete, se prive di patina, hanno un colore giallo. Sesterzi, Dupondi e Semissi della serie imperiale erano in oricalco, non in bronzo, anche se correntemente tutta la monetazione basata sul rame viene genericamente chiamata bronzo.1 punto
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L’altra volta ero assente perché stavo a Malta, ma oggi , 19ºincontro ci sarò ! ?1 punto
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Buongiorno, @Ashcoltami, ti ringrazio per l'apprezzamento, questa è una discussione che tutti abbiamo sempre modo di arricchire postando qualche esemplare da visionare, esaminare e commentare insieme. Il tondello che hai postato ha il caratteristico modulo abnorme da maltagliato, in particolare si tratta di un maltagliato da 10 reali, II tipo, Mir 43. Devo però constatare che i rilievi risultano leggermente rinforzati, soprattutto quelli relativi al busto di Filippo II e di alcune porzioni della legenda del rovescio. Tali restauri però non stupiscono, poiché era pratica comune restaurare monete mal coniate o usurate in corso da decenni. Grazie, a presto!1 punto
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Certo. Non è una moneta rara, ma vedo comunque che su quella pagina vengono postate non solo le rarità ma ogni tanto anche le novità1 punto
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Sei modesto, amico mio. Su queste monete d'Orange, sempre con fianco stretto, puo essere utile di sapere fare la differenza fra Maurizio e Frederico Enrico, quando non é possibile di leggere l'inizio della leggenda del dritto: Se vede un punto sopra il giglio a dritto solo per Fred. Enric. La leggenda del rovescio è"HONOR ET GLO."1 punto
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Dalla scritta al rovescio, attorno a quella che sembra chiaramente una Vittoria (o Nike, se siamo in ambiente greco), aggiungerei Filippopoli (Filippop-oleiton)1 punto
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Non si tratta di rarità, ma di news e devi verificare che qualcuno non abbia già postato questa moneta1 punto
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Ciao, penso si tratti di una moneta imperiale, in particolare di emissione provinciale. Il ritratto dovrebbe appartenere al giovane Geta, sfortunato fratello dell'imperatore Caracalla. Prova a fare ricerche in questo senso ? ANTONIO1 punto
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Salve , la moneta pare autentica , forse e' stata pulita , si tratta di un Quadrante in base ai tre globetti e alla testa di Ercole avvolta nelle pelle di leone . Non si notano simboli nel rovescio . Peccato che non sai il peso , si poteva dare una datazione approssimativa , comunque non prima della fine del III secolo a.C.1 punto
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Per chi va al CFN in Vaticano ed ha preso le precedenti 10/20€ Cu FDC: la moneta di quest'anno pagategliela con la moneta degli anni scorsi, così forse si rendono conto di quanto male le trattano in fase di confezionamento....1 punto
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Buongiorno. Concordo con Savoiardo: é uno liard con la M d'Orange, imitazione del liard della Dombes. Frederic henri de nassau (puoi leggere sul dritto ED HENR). Ciao.1 punto
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Decisamente sintetico: ma essendo (forse) ligure, risparmia naturalmente sulle parole.1 punto
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ciao @simone78 Si può indovinare cos’è (bronzo provinciale di Ilion con ritratto di Augusto) ma ovviamente con queste foto, non si può dire niente circa l’autenticità. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/2307A1 punto
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Ti ringrazio delle utilissime informazioni e delle assolutamente condivisibili considerazioni che hai fornito. Il peso è 8,26 g e il diametro 28 mm. E' piuttosto sottile e leggera rispetto a quest'altra di Costanzo Cloro, sempre della zecca di Aquileia (RIC VI 32a), che è larga 27 mm e pesa 11,51 g.1 punto
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Con il 5 Tornesi 1859 termino le mie condivisioni in questa bella discussione di @ggioggio. Acquistato dalla ditta Baranowsky, listino 1° semestre 2001, lotto 398 e giudicato qFDC, peso grammi 15,38. riferimenti: D'incerti 341 - Pagani 377 . Un caro saluto a tutti , Rocco.1 punto
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Tempo fino a giovedì sera per prenotarsi per il pranzo e appuntamento per consegne nuovi Gazzettini del Cordusio e “ una moneta donata ai giovani “ sabato ore 11 allo stand di Fabio Grimoldi fila F posto 235 !1 punto
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Ciao Mi sembra una imitazione di un liard di Marie de Montpensier per la Dombes... Di chi non riesco a vederlo dalla foto,ma prova a fare una ricerca in rete con la moneta in mano...1 punto
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Ecco il cavallo appena arrivato, con la sigla T sotto la zampa e tre rosoni in esergo, catalogata Mir 85/11 punto
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Saremo per fortuna di più perché ho avuto riscontri positivi da altri oltre a quelli elencati qui, comunque l’importante secondo me è’ ripartire con la condivisione per questo Verona1 punto
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@ARES III L'ultima frase del ricordo scritto tempo fa per i miei lo prevede... Il 28 settembre 2006 Solange ha raggiunto il paradiso dei felini e il fatto che non abbia minimamente sofferto è il solo appiglio per temperare il nostro comprensibile dolore. Anche la considerazione che abbia trascorso in perfetta salute tutta la sua lunga esistenza (la recente indagine anagrafica le assegna 18 anni già compiuti, dato che quando Daria l’ha adottata, all’età di 15 anni, la gattina aveva già sei o sette mesi) ci è stata di conforto. Discreta e indipendente, la sentivo emettere un flebile miagolio solo quando, dopo il suo giro nel vasto prato sotto casa, “suonava il campanello” per rientrare. Invece, quando eravamo al Lido di Camaiore dove ci ha sempre seguito, era solita trascorrere le sue vacanze in appartamento. Non è che avesse avuto un’attività sessuale frenetica, anche perché ce l’hanno portata quando era stata appena sterilizzata, ma non erano pochi i suoi ammiratori tra i gatti dei dintorni attratti dal suo pelo bianchissimo, dagli occhi uno verde e uno azzurro (come quelli di Alessandro Magno!) e dalla siluette da top model. Inoltre aveva trascorso un lungo periodo di convivenza tipo Pacs in perfetta armonia con il nostro Pitty, un affettuoso cagnolino già da tempo in famiglia di grande simpatia, amante del gioco e dei bambini, che ci ha lasciati da anni per un male analogo, un tumore a rapida proliferazione che però nel caso del cagnolino era osseo (all’anca) e lo faceva soffrire, mentre nel caso di Solange era esterno (sul dorso, ma credo sia partito da un polmone) e fastidioso ma non doloroso. Una massa che nel giro di un paio di settimane si era notevolmente ingrossata e la cui natura maligna è stata accertata dal veterinario. Nessun indugio: una iniezione di barbiturico con anestetico locale, solo un sussulto appena percettibile all’entrata dell’ago sotto cute e un sonno dolce e tranquillo che si confonde con l’eterno riposo. Non so per noi, ma per loro sicuramente c’è un posto dove poter scorrazzare anche dopo. apollonia1 punto
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Medaglia devozionale , bronzo/ottone del XVIII sec.- D/ Madonna con Gesù Bambino ambedue con corona regale.- R/ L'iconografia del Santo potrebbe essere di S. Giacinto (Odrovaz ) di Polonia, domenicano, mi sembra che tenga tra le braccia la statua della Madonna che salvò dal saccheggio dei tartari, suo attributo. Ciao Borgho1 punto
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Ciao @Fiore151, acquistando e collezionando anche io monete di modesto valore economico(e penso che lo farò ancora per un po' prima di iniziare con monete di imperatori ed Auguste rare ed ovviamente molto più impegnative dal punto di vista economico) la tua è una filosofia che condivido pienamente. Pochi euro in più o in meno cambiano niente. Se una moneta piace e colpisce per qualche motivo, si acquista. Mi permetto solo di suggerire a tutti noi neofiti di cercare di studiare e di capire gli oggetti della nostra passione, importante e fondamentale al fine di poter tentare almeno di difenderci dai moltissimi falsi che purtroppo si trovano sul mercato, non solo di monete rare e di altissimo valore economico ma anche e forse soprattutto di monete di modesto valore. Parlo principalmente delle classiche. Rimarco spesso in miei interventi questa cosa che io ritengo indispensabile. Quindi monete di qualsiasi grado di conservazione e valore ma, nel limite del possibile, autentiche. Sintetizzando in due punti , studio dei tondelli(metalli usati per coniare, tecniche di coniazione, ecc.) ed ovviamente approfondimenti storici dei periodi di riferimento delle monete. Si può prediligere di più uno o l'altro, ma non si possono scindere e devono sempre camminare di pari passo. Se si riesce in questo penso, ma è un mio parere, la passione ci accompagnerà sempre e acquisiremo sempre più esperienza e competenza. Non da ultimo permettetemi di inserire anche il confronto con gli altri, cosa che il nostro forum permette di fare, importantissimo per tutti noi?. ANTONIO1 punto
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Mi é arrivato proprio oggi! Molto bello e ben curato. A parte alcuni errori ortografici nella parte introduttiva e alcune foto di bassa qualità (sfocate e a bassa definizione), ad una prima analisi mi sembra maggiormente ricco di informazioni rispetto ai precedenti, informazioni e note che in verità sono andate gradualmente aumentando dal primo a questo ultimo volume. Ho notato inoltre gradi di rarità più accurati ed adeguati rispetto ai precedenti. Moltissime le foto, vero punto di forza di questa collana e rispetto ai volumi precedenti molte più monete provenienti da "collezione privata". Forse c'è anche lo zampino dell'ottimo Roberto @rcamil, con il quale mi complimento per il volume e per aver contribuito alla sua stesura. Michele1 punto
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Passiamo ora al Patricius Ricimero. Mettiamo in premessa un paio di punti…. 1 – diciamo Ricimero, perché oltre a Libio Severo (461-465), al dritto appaiono anche altri imperatori, quindi pare più sensato riferire questa parte a lui 2 – non faccio tutta la cronistoria della lettura slegata di questo monogramma, ultimamente riassegnato a Severo III, poi a Roma etc, accetto e faccio mia l’indicazione che il monogramma si riferisca proprio a Ricimero QUA dal 1994 è cambiato praticamente tutto! E a cambiare tutto è stato prevalentemente Michele Asolati, con la pubblicazione del Tesoro di Falerii Novi e poi con alcuni articoli correlati Per il RIC X abbiamo 4 numeri 2714 – rovescio con vittoria 2715 – monogramma in ghirlanda 2716 – monogramma SENZA ghirlanda 2717 – monogramma + al dritto diadema “a rosette” Fine….. ma vediamo cosa è cambiato e cosa si può dire oggi…. RIC 2714 La moneta a mio avviso esiste e un esemplare del British mi pare autentico…. La stessa cosa non si può dire della moneta nelle tavole del RIC, che è quasi certamente una moneta di Valentiniano III ritoccata in modo fraudolento In un articolo che uscirà a breve sulla Numismatic Chronicle sosterrò che probabilmente la zecca è Ravenna e non Roma come indicato da Kent. Di questa moneta esistono cattive attribuzioni di vario genere…. Anche non volutamente fraudolente Le monete con monogramma invece a mio avviso restano tutte di Roma RIC 2715 monogramma in ghirlanda Qua esiste una variante non insignificante come numeri, che riporta un diadema a grossi globi Il monogramma con la A è sempre rarissimo RIC 2716 monogramma SENZA ghirlanda qua ne conosco una coniata su una vecchia SALVS che rimane visibile addirittura al dritto… Anche qua esiste una variante non insignificante come numeri, che riporta un diadema a grossi globi Il monogramma con la A è sempre rarissimo, un esempio è presente in Falerii, 1 moneta sola su 300 circa…per capirci rispetto alla rarità Sempre da Falerii si cita un monogramma strano, a mio avviso semplicemente una errata incisione1 punto
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RIC VI Aquileia 76 a Data A.D. 306-307 Nominale AE1 Zecca Aquileia Dritto IMP C MAXIMIANVS P F AVG: Bust of Galerius, Head of Galerius, laureate, right. Rovescio FIDES MILITVM AVGG ET CAESS NN: Fides, draped, standing front, head left, holding standard in each hand. Nel periodo oltre a questi modelli con la Fedeltà stante vengono emessi esemplari con la personificazione seduta che regge i due stendardi e legenda FIDES MILITVM RIC VI Aquileia 59 b Data A.D. 305 - 306 Nominale AE1 Zecca Aquileia Dritto IMP MAXIMIANVS P F AVG: Head of Galerius, laureate, right. Rovescio FIDES - MI-LITVM or FIDES - M-IL-ITVM or FIDES - M-ILITVM: Fides, draped, seated left, holding standard in each hand. Ed esemplari ibridi: Fides seduta con stendardi e legenda FIDES MILITVM AVGG ET CAESS NN. RIC VI Aquileia 62 b Data A.D. 305 - 306 Nominale AE1 Zecca Aquileia Dritto IMP MAXIMIANVS P F AVG: Head of Galerius, laureate, right. Rovescio FIDES MILITVM AVGG ET CAESS NN: Fides, draped, seated left, holding standard in each hand.1 punto
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