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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/01/22 in tutte le aree
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Ciao Lorenzo, Innanzi tutto ti faccio i miei complimenti per la scoperta della Variante nella Piastra . Innumerevoli sono le differenze nei busti di Ferdinando II, dai 30 Ducati ai minuscoli Mezzi Tornesi. Differenze a volte evidenti e a volte quasi impercettibili, questi ultimi solo con un attento confronto si possono notare. Pensa che ancora oggi molti non riescono a distinguere le due tipologie di busto nelle Piastre del 1841, testa normale e testa grossa! @Raff82 ha fatto conoscere la curva del collo differente nelle Piastre giovanili, tempo fa si scopri' nelle Piastre del 1840 il "collo a punta" usato in zecca già nei 10 Tornesi del 1839, busto ripreso in un rarissimo 10 Tornesi 1847 non ancora riportato sui Cataloghi. Portai a conoscenza il profilo diverso di Ferdinando II in una Piastra del 1836. Quante ancora ne scopriremo in futuro, Collezionare Napoli è bello per questo, non ci si annoia mai! Riguardo alle differenze nelle mezze piastre giovanili 3° e 4° tipo a cui facevi riferimento con l'articolo del Gaudioso, la differenza non sta solo nella capigliatura ma in tutto il busto. Ho le due tipologie e le ho confrontate. Tipo o variante? Secondo me è una variante subito corretta dopo aver scoperto le inesattezze del punzone del busto. Se fosse una tipologia di busto la troveremmo anche nei 30 Ducati e nei 10 Tornesi. Magari se in un futuro avremmo un riscontro simile di busto anche in questi nominali, potremmo definirlo un tipo . Ancora complimenti Lorenzo.5 punti
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Divagando dalle monete vere e proprie, desidero condividere con voi l’immagine di questa en-tête di un documento della Repubblica Cisalpina che mi ha impressionato a causa dell’evidente richiamo al celebre denario delle idi di Marzo coniato nel 43-42 a.C.. La figura del cesaricida Bruto rappresentò un riferimento simbolico imprescindibile per la celebrazione e la promozione ideologica del nuovo regime repubblicano sorto dalla Rivoluzione Francese e dall’abbattimento dell’Ancien Régime. Bruto compare così in molte intestazioni di documenti sia della Repubblica Francese sia delle Repubbliche Sorelle Italiane. Tuttavia non sapevo che anche il denario delle Idi di Marzo, seppure in versione rielaborata e piuttosto fantasiosa, fosse stato rappresentato. Ciò costituisce una testimonianza di come questa moneta, travalicando la ristrettissima cerchia degli studiosi numismatici, fosse già ben conosciuta nel 1799 e di come la geniale ed iconica rappresentazione del pileo con i due pugnali esercitasse una suggestione fortissima anche sugli intellettuali del tempo. Nell'en-tête in oggetto, i tipi reali (al diritto la testa di Bruto e al rovescio il pileo con i due pugnali) del celebre denario vengono accorpati su un’unica faccia. A fianco viene raffigurata un'altra ipotetica medaglia recante un fascio littorio ed un archipendolo. Sullo sfondo sono presenti due picche incrociate: la prima funge da asta per una bandiera e l’altra regge un ramo d’alloro. Sono riportate in alto la dicitura Repubblica Cisalpina ed ai lati le diciture Libertà Eguaglianza.4 punti
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Buongiorno Piastristi, ecco la mia 1833, variante con torrette al posto dei pallini su stemma Portogallo. Un po' verdastra... Buona Domenica Silver3 punti
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Altro esemplare del 1851 Peso grammi 14,56 Riferimenti: Magliocca 711/a NC Simbolo stella a 6 punte. Variante data del millesimo stretta. (Non riportata in nessun testo).2 punti
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Buon primo maggio a tutti. Continuo con il millesimo 1851. Peso grammi 16,66 Simbolo stella a 5 punte. Riferimenti: D'Incerti 336 Pagani 372 Magliocca 711 NC Variante cifre larghe nella data.2 punti
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Sezione Museo degli orrori ! Penso che sia stata martoriata pos coniazione da parte esterna. Sembra quasi usata in morsa per tenere barre filettate o bulloni per evitare di rovinare il filetto a contatto dell'acciaio. Pratica molto usata mettere metalli morbidi come spessore. Poi chi sa ? Gianni2 punti
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Un esemplare delle emissioni cosiddette romano-campane, con al diritto bella testa giovanile di Ercole, con spoglia leonina che lascia scoperto il capo : al rovescio lupa con gemelli . Passerà tra un mese in asta Cayon 82 al n. 35008 .2 punti
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Però consideriamo anche che la falcata iberica era in uso non solo presso i Celtiberi ma anche presso altre popoloazioni iberiche. Dialnet-DosNuevasFalcatasIneditasEnLaProvinciaDeCordoba-1168144.pdf Da Cartagena, a Baecula fino ad Ilipa potremmo dire che il percorso "è disseminato di falcate".2 punti
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Ciao a tutti, ho aggiunto alla mia raccolta tipologia (in bassa conservazione) questo esemplare che inserisco di seguito, noto un certo sovrappeso rispetto a quanto indicato nella scheda: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MUR/1 ma capendone veramente poco mi rivolgo a voi, è normale? Ringrazio sin d'adesso per gli eventuali pareri. Pesa 22,95 grammi, ha un diametro di 34,5 mm ed uno spessore di 3 mm. Quella che già possedevo (con la data dentro la corona di rami) pesa 16,75 grammi, con un diametro di 34 mm ed uno spessore di 2 mm.1 punto
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Ciao a tutti, nell'asta Montenegro 19 di oggi, al lotto N° 480 è stato esitato questo Mezzo Baiocco: Erroneamente classificato al Muntoni 27, è in realtà il Muntoni 26 in quanto, come descritto al N° 26, è il Dritto dell'immagine N° 27 e il Rovescio della N° 25 (vedi Tavola relativa alla S.V.1740). Nella mia ricerca sulle monete di Sede Vacante, è in assoluto il 1° esemplare che mi capita di vedere e censire; delle varianti del Mezzo Baiocco riconducibili al Dritto "STEMMA PICCOLO" che ritengo il più Raro tra tutti i tipi, ho individuato pochissimi passaggi in asta solamente del Muntoni 27 : Come sempre sono gradite condivisioni, rettifiche o aggiunte a quanto sono riuscito a reperire.... Dimenticavo di dire che con il Munt.26 ho completato i Numeri della S.V. 1740 ? Buona Serata Daniele Mosti1 punto
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Nelle antiche monete romane repubblicane in bronzo , ma anche su argenti , sono presenti dei simboli , molte volte di facile interpretazione , qualche altra meno ; in riferimento ai bronzi generalmente i simboli sono posti in alto sopra la prua di nave , qualche volta si trovano davanti la prua . Queste monete , bronzi e argenti , vengono chiamate : monete anonime con simboli quando non compare il monogramma del magistrato monetale o il nome o cognome preceduto dalla prima lettera del prenome . Tra questi simboli uno mi ha lasciato dubbioso sulla denominazione ufficialmente datagli : “coltello” ; lessi anche che in un asta lo stesso simbolo era chiamato “spada gallica” ; in effetti la figura che presenta questo simbolo nelle monete e’ piu’ confacente ad una spada piuttosto che ad un coltello , la differenza e’ sottile pero e’ evidente e si nota , vedi ad esempio l’ impugnatura , ma anche l’ appellativo dato alla spada “gallica” non mi pare del tutto convincente in quanto la spada gallica , da reperti archeologici , risulta essere di forma dritta e lunga come da foto allegate . La forma gibbosa della lama appare con punta finale , questa assomiglia piu’ ad una via di mezzo tra un gladio romano e un falcetto , praticamente il simbolo ricorda molto bene la “falcata iberica” in foto , arma di offesa in uso tra i Celtiberi (Celti – Iberi) che poteva essere usata in battaglia colpendo sia di lato a mo' di falcetto , che di punta , tanto che il simbolo in questione dovrebbe probabilmente essere chiamato “spada celtibera" o piu’ genericamente iberica . Se fosse corretto chiamare questo simbolo con questo appellativo , di conseguenza vorrebbe dire datare questa serie di monete con la “spada iberica” tra gli inizi del II secolo , 181 a.C. , e il 133 a.C. , periodo delle guerre sostenute dai Romani in Spagna contro i Celtiberi , guerre che avvennero in tre distinti periodi tutti molto duri , fino alla definitiva presa di Numanzia loro capitale che pose fine alla guerra celtibera . Monete con questo simbolo che probabilmente furono emesse a ricordo della dura guerra combattuta e infine vinta contro questo fiero e bellicoso popolo iberico . Il simbolo trattato nell’ articolo e’ presente nei bronzi : Assi , Sestanti , Trienti , Quadranti e Sestanti e su un Vittoriato , tutti molto rari e rarissimi . Colgo l’ occasione per ringraziare pubblicamente Tinia Numismatica che mi ha gentilmente concesso l’ autorizzazione a pubblicare in questo articolo una sua moneta , un Quadrante con simbolo : coltello , presente nel Catalogo di vendita del suo sito online . Sperando che questo articolo susciti commenti pro o contro la mia ipotesi , con eventuali approfondimenti , ringrazio per l’ attenzione . In foto il Quadrante con simbolo “coltello” , un Vittoriato e esemplari di falcata celtibera e spade galliche .1 punto
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La Serenissima colpisce ancora… La banderuola dello stendardo dovrebbe raffigurare il Leone, giusto? Domenico1 punto
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Per “Marina” non intendevo necessariamente la Marina militare, ci sono uniformi mercantili, yacht clubs, … poi è vero che ancora non necessariamente significa marina, ma a livello di probabilità inizierei a cercare da lì ?1 punto
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Variazioni e piccoli errori esistono dappertutto. Non è un numero statico, la numismatica evolve i numeri nel tempo soprattutto con certe monetazioni.1 punto
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Pressochè uguale per tutta la lunghezza a quello che ho già postato nel post iniziale Non proprio capibile, ne ho scelto una porzione (ho solo uno scanner) ma sarebbe stato quasi identico per il rimanente non visibile: Spessore a paragone con il GRANA 3 da 16,75 grammi:1 punto
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Ciao, è vero ho esagerato. Diciamo da 'piccolo' fisico o chimico. Comunque sempre troppo complicato per me?. ANTONIO1 punto
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Una follia. I due esemplari che ti posto sono stati entrambi aggiudicati a 200 euro: il primo ex Bolaffi, il secondo ex Varesi. Come puoi ben vedere il confronto é impietoso. Lascia stare.1 punto
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Ne ho stilata una con i primi scienziati/medici che mi sono passati per la testa, purtroppo alcuni li ho dovuti escludere perchè non nati "in zona euro": 5 euro : Landsteiner 10 euro : Marie Curie 20 euro : Papanikolau 50 euro : Galileo 100 euro: Einstein1 punto
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Mi sa che a Verona, girerò i banchi per rientrare in classifica, altro che solo FDC. ????1 punto
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Ciao,ho preso a campione 3 pezzi di grana 3 e questi sono i pesi:18,56/17,72/18,21... E 3 pezzi di 3 grana con i seguenti pesi: 17,30/18,53/17,73... Il Magliocca riporta un peso medio di 18,71 grammi,in effetti il tuo esemplare è di circa 4 grammi oltre la media,ma credo sia un fattore normale,quasi tutte le monete in rame hanno oscillazioni di peso anche importanti come nel tuo esemplare...1 punto
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Ciao @nikita_! Do una controllata ai miei e ti aggiorno. È bello rileggerti in sezione?1 punto
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Grazie mille @Rocco68, una spiegazione eloquente da vero conoscitore delle monete napoletane. Di recente, preso dall'entusiasmo ho chiesto diversi pareri e tra gli altri, ho fatto vedere questa moneta anche al Dott. Giuseppe Ruotolo, che mi ha dato una spiegazione molto simile alla tua, quindi sono io a complimentarmi con te per la competenza che dimostri. Grazie ancora e buona Domenica, Lorenzo1 punto
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Perché OT? La mia domanda era esattamente quella a cui state rispondendo...1 punto
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Ciao e sereno 1 Maggio a tutti. Ci sono diverse teorie per quel che riguarda i suberati, sul perché venissero prodotti, dove circolavano di più o di meno e se venissero accettati tranquillamente in pagamento come le monete ufficiali circolanti, tutte verosimili ma anche no. Purtroppo sembra non esistano (ma forse io non ho trovato notizia di questo) documenti che accertino senza dubbio che venissero prodotti dalle zecche ufficiali dell'impero durante i periodi di scarso approvvigionamento di oro ed argento, per sopperire a tale mancanza(teoria che va per la maggiore). E vengo a quella che è l'idea che mi sono fatta io a tal proposito (e quindi opinabilissima). Secondo me erano delle monete prodotte da normali falsari ed immesse in circolazione per frodare chi le riceveva ne più ne meno come si è sempre fatto fino ad oggi. I suberati che sono giunti fino a noi sono molti è vero ma non tanti, questo sempre secondo me, da giustificare eventuali emissioni ufficiali. Tra i tanti esemplari che ho visionato (purtroppo solo da foto) alcuni hanno le figure di diritto e di rovescio del tutto identici a quelli delle monete emesse dallo stato(ma i bravi incisori capaci di riprodurre conii uguali a quelli ufficiali penso non lavorassero tutti per le Zecche, ma c'erano anche fuori di esse) altri molto più approssimativi con ritratti più grezzi (evidentemente fatti da incisori meno bravi). È pur vero che la pena per chi falsificava monete era quella capitale e rappresentava un forte deterrente ma non poteva certamente azzerare la falsificazione. D'altronde anche in molti stati americani dove vigeva la pena di morte i reati percui era prevista non è che diminuivano molto, una volta entrata in vigore ed applicata. Sempre mia opinione, non penso che le monete suberate( rappresentando monete in metallo nobile ma non essendo tali ) venissero accettate in pagamento come quelle autentiche. Pensiamo a commercianti, artigiani e piccoli bottegai che accortisi del suberato facevano un sorriso e magari davano anche il resto. Io non lo avrei fatto ma avrei preteso moneta autentica e voi? Concludo rimarcando che sono tutte opinioni personali? ANTONIO1 punto
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Buona Domenica di 1° maggio Certamente si, nel tuo Ducatello non è ben definito, ma il leone c'è. Singolare la presenza del punto di compasso sotto l'ala del leone, che non è stato assorbito in fase di coniazione. saluti luciano1 punto
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Purtroppo in questo caso è solo una questione di esperienza per lo stile della vittoria, del drappeggio del busto, e della scritta al rovescio. Gli unici dati chiari a tutti sono la S di Roma seconda officina e la legenda Victoria. Lo stile mi dice che non è Valentiniano né Giovanni etc ... Per dire Onorio qua serve un po' di esperienza... Non saprei come altro dirlo... Ma lo stile qua non mente1 punto
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Buonasera gente, Sono stato portato a pensare al cirillico guardando la prima foto e credendo di riconoscere la lettera "э". La quale, specchiata, diventa "€" (uso il simbolo dell'euro solo per praticità), cioè una epsilon greca di grafia onciale. Però qui mi fermo. Lascio la parola ai veri esperti. Non ho competenze per proseguire un discorso paleografico. La storia del rinvenimento ci dice comunque già qualcosa. Anzi, col senno del poi, se si trattasse di reperto autentico, tenterei una lettura greca. Più semplice trovare qualcosa di greco che di slavo nel parmense.1 punto
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Da notare, che tutto il dritto della moneta presenta uno schiacciamento omogeneo da alta pressione.1 punto
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Sul mir è sul Cudazzo non lo trovi, mi pare, ma è censito sul CNI al numero 122, con stessa sigla e interpunzonature uguali. Per me è Vercelli, in cui il preparatore dei coni aveva freddo e si era riscaldato con troppe grappe e metteva punti dappertutto e non riusciva a girare i punzoni dalla parte corretta. ...1 punto
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Anche tale discussione, come tante altre qui sul forum, va a intersecare altre svariate discussioni con i più diversi oggetti. (Mi vengono in mente interventi con gli amici @ARTART e @OrodicartaOrodicarta che poi non ho più approfondito, colpevolmente). Mi sa che sono l'unico qui a preferire la freddezza delle attuali banconote alle serie sterminate di personaggi che per tanto tempo hanno occupato lo spazio dei nostri soldi. Sono d'accordo con ART che la storia comunitaria è poco conosciuta (mi ci metto anch'io dentro) però l'idea di mettere MONNET (o altri) va secondo me a infrangersi sul solito scoglio: la rappresentatività. Ha ragione @nikita_. Non credo metteranno serie di personaggi, ma a differenza di nikita io ne sono ben contento. Non credo come invece pensa ART che un pensiero federale e comunitario elimini in termini teorici il discorso sulla rappresentatività di sé all'interno di una unione. Ciò che molti qui chiamano "freddezza" per me invece è capacità d'astrazione, la stessa che per certi versi ha elevato i greci rispetto ad altre civiltà coeve. Per me quella freddezza ha dunque carattere valoriale. In realtà secondo me si potrebbe anche tentare di dismettere il concetto di serialità. Lo so che per noi collezionisti suona blasfemo rinunciare alla serialità ??, ma chi ci vieta di raffigurare idee e temi scollegati tra loro? Vedere banconote con la serie dei personaggi mi riporterebbe a quella preoccupazione nietzscheana (e non solo) sul peso della storia, sul peso della memoria, sul peso del valore identitario. Perché non raffigurare MONNET su una banconota e i KURGAN delle prime popolazioni indoeuropee su un'altra banconota e ancora un disegno astratto delle 12 stelle su un altro taglio? In termini puramente personali, sì, mi piacerebbe molto vedere una rappresentazione delle nostre comuni origini indoeuropee, il che forse va a confliggere con ciò che ho appena espresso: un eccesso di pensiero storico. ?? e vabbuo'... ho rinunciato tanto tempo fa all'idea di coerenza. ?1 punto
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Capita talvolta di vedere pedigree ricostruiti in modo approssimativo e persino completamente errato. A questo proposito segnalo che il denario di L. Hostilius Saserna (Cr. 448/3) in vendita nella prossima asta Leu Numismatik presenta un pedigree inesatto (il che è sorprendente visto che l'ultimo passaggio d'asta della presunta moneta ex NAC è del 2016, non di cent'anni fa, e si trattava senza dubbio del miglior esemplare di questa moneta mai visto finora sul mercato): https://www.sixbid.com/it/leu-numismatik/9559/roman-republican-imperatorial/8179426/l-hostilius-saserna-48-bc?term&orderCol=lot_number&orderDirection=asc&priceFrom&displayMode=large&auctionSessions=&sidebarIsSticky=false La moneta viene presentata con questa provenienza prestigiosa, che risalirebbe alla collezione Nicolas: "From the collection of Dipl.-Ing. Adrian Lang, ex Numismatica Ars Classica 94, 6 October 2016, 6 and Numismatica Ars Classica 84, 20 May 2015, 1682, and from the collections of a 'student and his mentor', Part II, Numismatica Ars Classica 73, 18 November 2013, 186 and Dr. E. P. Nicolas, Leu 17, 3-4 May 1977, 665." L'esemplare ex Nicolas (poi passato alla collezione dello "Student and his Mentor") deriva dallo stesso conio di incudine, ma è evidentemente una moneta diversa e di ben altro livello.1 punto
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Un dato e' certo , i Romani , in particolare quelli della Repubblica , erano gente pratica , non facevano nulla per caso , ogni simbolo impresso nelle loro monete aveva un significato ben preciso e si riferiva a qualcosa di avvenuto . Unica pecca , ma riguarda esclusivamente noi collezionisti moderni , i tanti simboli anonimi non aiutano a limitare i periodi temporali in cui queste monete furono emesse , quindi non possiamo che affidarci alle generiche date convenzionali o ipotizzarne i limiti .1 punto
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In effetti le due armi sono molto simili e la miniaturizzazione delle monete rende arduo interpretare il significato del simbolo. Qui, su Quora in Inglese, ho trovato la spiegazione delle differenze di forma tra le due armi: https://www.quora.com/What-is-the-difference-between-the-falcata-and-kopis-if-they-both-look-alike ; ovviamente non so quanto sia attendibile. In effetti, nel 206 Scipione rientra a Roma; ben potrebbe pensarsi che le sue gesta siano state commemorate con l'emissione RRC 120, che la cronologia corrente data appunto al 206-195. Anzi, suggerisco un'altra idea: spesso è stato proposto, per svariate emissioni romane, che i simboli, o addirittura la legenda (come nel caso di A.PV.), servissero a rendere nota la provenienza del metallo monetato; non potrebbe quindi darsi che la falcata sia stata apposta su monete fuse con argento portato seco da Cornelio, nel suo ritorno dall'Iberia?1 punto
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Buongiorno a tutti! Per completezza, condivido le foto della perizia... "variante testa piccola" - "legenda disallineata" - "11 torrette" - "interessante". Un saluto, Lorenzo1 punto
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Continuerò nel mio intento iniziale solo parzialmente, cercando di essere il più breve possibile, non perché mi è stato detto di farlo, anche perché i titoli per farlo non mi mancano, se per aver titoli basta un articolo scritto, ne ho in sovrabbondanza. E anche perché non mi va, vista la risposta piccata, di alimentare sterili polemiche. Se ho espresso tale parere è perché l'articolo l'ho letto, pesato e trovato mancante. Un esempio su tutti, la nota a pag25, in cui su dice che non sono stati reperiti sino ad oggi esemplari del riferimento bibliografico Muntoni 124, quando lo stesso è stato pubblicato sul catalogo di questo sito SOLO 3 ANNI PRIMA dell'uscita di questo articolo. Inoltre, il riferimento n12 della medesima pagina, giudicato R3, quando è ben più raro del Muntoni 124 e del quale si conoscono pochissimi esemplari. Giudicare una persona, dandole in modo velato dell'incompetente, solo perché si crede che non ha mai scritto qualcosa, è dimostrazione di una mente molto limitata. E comunque sia, personalmente ho conosciuto persone che usano la zappa da mattina a sera, con molta più conoscenza e cultura di gente con la laurea. Prima di rispondere a fallo di segugio, ogni tanto, il cervello mettetelo su on.1 punto
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Buonasera @Alessandro0 purtroppo in questo periodo non ho molto tempo da dedicare al Forum, comunque il tuo è un titolo di media rarità e dalla foto mi pare ben conservato.... da quel che si può vedere. Al momento ti allego questa scheda, magari più avanti anche due righe sulla sua storia. https://scripomuseum.com/editrice-socialista-avanti-s-a/ Ti allego anche questo interessante lavoro a firma di Chiara Barontini sulla società editrice Avanti. In particolare da pag. 18 a pag. 25 l'autrice parla dei problemi finanziari che hanno afflitto il quotidiano sin dalla fine del 1800. Problemi che hanno portato, nel 1911, alla costituzione della "società anonima editrice socialista" ed alla conseguente emissioni di azioni per poter stabilizzare il capitale societario. http://www.fondazionestudistoriciturati.it/wp-content/uploads/2021/11/Almanacco_dicembre-2004_compressed.pdf Buona lettura1 punto
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Vi ringrazio Rocco e Raffaele, buongiorno anche a voi, allego la scansione e qualche altro scatto affinché possiate fare le giuste valutazioni... Comunque, a parte la linea della fronte e l'assenza dei ciuffi (quello verso l'alto e quello verso il basso), c'è anche il collo piu' stretto (dalla nuca alla gola) rispetto al collo "standard"... Si Raffaele, notai anch'io lo stesso dettaglio quando quella moneta che hai citato era ancora in vendita su ebay...1 punto
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Per chi fosse interessato alla monetazione modenese ho pubblicato su academia.edu la mia analisi di una particolare tipologia di giorgino che, tradizionalmente attribuito al periodo di governo di Francesco I d'Este, appare collocabile in un altro periodo storico e attribuibile ad un altro zecchiere. Analisi recentemente pubblicata sul n°380 di Panorama Numismatico. Questo studio arriva a completamento del mio precedente studio sulla identificazione e collocazione cronologica delle varie tipologie di sesini, bolognini, muraiole e giorgini, emessi a nome di Francesco I d'Este e recentemente pubblicato nei numeri 325, 326, 327, 328, 329, 330 e 331 di Panorama Numismatico. Di seguito il collegamento: https://www.academia.edu/77426016/Modena_analisi_di_una_particolare_tipologia_di_giorgino_con_santo_genuflesso_attribuito_a_Francesco_I_dEste n.b. per questo studio, come per altri in corso di pubblicazione, sono debitore di informazioni, immagini e documentazione con i nostri @Cioso e @msclrt che voglio pubblicamente ringraziare ciao Mario1 punto
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Ciao Scalop1968, Bingo, l'hai trovata ! Digitando il motto inglese su un motore di ricerca, compaiono tantissime Medaglie con lo stesso simbolo, mentre di spille("pin") ne ho trovate solo di contemporanee, roba per turisti che si recano in quei luoghi. Credo che il bell'esemplare che hai mostrato non sia stato creato per un avvenimento particolare, ma sia appunto un vecchio souvenir predisposto per coloro che avevano visitato quei luoghi e desideravano acquistarne un ricordo. Saluti. @scalop19681 punto
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