Vai al contenuto

Classifica

  1. dracma

    dracma

    Utente Storico


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      1281


  2. 417sonia

    417sonia

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      10947


  3. Raff82

    Raff82

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      1162


  4. numa numa

    numa numa

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      14403


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/25/22 in tutte le aree

  1. Buon 25 Aprile che, quest'anno, ha una triplice valenza: - Festa della Liberazione; - Festa di San Marco - Festa del "Paron de casa" perché ricorrono i 110 anni dalla inaugurazione del nuovo campanile, avvenuta il 25 aprile 1912, dopo il crollo del 1902 Tanti auguri https://www.invenicetoday.com/eventi/sanmarco.htm luciano
    5 punti
  2. Grazie di cuore @Brennos2, hai fornito un grande aiuto al mio lavoro e con queste foto ho pressoché completato la raccolta degli esemplari. Nei prossimi giorni inserirò il contributo su Skylletion nell'apposita sezione.
    3 punti
  3. Buongiorno a tutti, Aggiungo a questa bellissima discussione sulle varianti una 1835 senza nessuna punteggiatura al rovescio. Saluti Raffaele.
    3 punti
  4. Buonanotte o Buongiorno, Andiamo per ordine, e facciamo chiarezza, evitando confusioni.. 1) In nessun punto la scheda del BM indica che l’esemplare che a suo tempo condivisi al post 14 sia il numero 5 del Garrucci. Ma menziona semplicemente una provenienza generica dalla collezione del Garrucci. E bisogna prendere atto che per quanto rara sia la serie degli incusi con delfino, nella sola vendita Hirsch XXX ve ne erano proposte ben tre (!) ai lotti 203-204-205. 2) Sí, la scheda del BM contiene un errore comprovabile. L’esemplare ivi custodito proviene in effetti dall’asta di Jacob Hirsch numero XXX del 1911, ma era il lotto 204 (vedi foto) e non il 203. 3) La moneta di Poseidonia disegnata nelle tavole del Garrucci al numero 5 fu in effetti esitata nell’asta Hirsch XXX al lotto 203. Osservando con attenzione l’immagine dal catalogo d’asta, benché tratta da un calco in gesso come da prassi per l’epoca, non credo possano esserci dubbi in merito. Possibile che il refuso abbia generato il riferimento del sito web del BM alla collezione Garrucci dunque. L’esemplare è il medesimo dell’asta Chaponniere & Firmenich 7 al lotto 8. Resterebbero da controllare i cataloghi Rosenberg ed Hess cui fa riferimento il BM, nonché la vendita Ars Classica citata da Chaponnier & Firmenich.
    3 punti
  5. Ciao @EmilianoPaolozzi Concordo, un bronzo ben centrato e con dei rilievi bene conservati. Questa tipologia con Pax stante al rovescio fa parte delle emissioni postume per Elena e Teodora, le due mogli di Costanzo Cloro, coniate dopo la morte di Costantino dai nipoti di Elena, Costantino II (Treveri), Costanzo II (Costantinopoli) e Costante (Roma, una tipologia molto più rara) tra il 337 e il 340 d.C. La legenda è al dativo, FL IVL HELENAE AVG, a differenza delle emissioni con rovescio SECVRITAS REIPVBLICE (325/328) quando Elena era ancora viva, con legenda al nominativo FL HELENA AVGVSTA. Ma la datazione esatta di questi bronzi postumi è ancora oggetto di dibattito. La composizione del Weeze Hoard ad esempio (terminus post quem durante l’interregno del 337, nel quale si trovano numerose monete per Elena e Teodora, ma ancora nessuna moneta per i figli di Costantino da augusti) indica che queste tipologie Pax Publica (Elena) e Pietas Romana (Teodora) sono probabilmente state iniziate prima dell’elevazione dei tre cesari al rango di augusti. Jean-Pierre Callu ha persino proposto una datazione nel 335, Costantino I ancora vivo. La differenza non è irrilevante, perché questa coniazione postuma è stata a lungo interpretata come una testimonianza di « pentimento » da parte dei figli di Constantino dopo l’assassinio dei figli e nipoti di Teodora nel 337. Un articolo (purtroppo in inglese) molto interessante sull’argomento: http://www.constantinethegreatcoins.com/articles/Burgess_THE_SUMMER_OF_BLOOD_The_Great_Massacre_of_337_and_the_Promotion_of_the_Sons_of_Constantine.pdf Lo stile del ritratto è quello di Treveri senza dubbio possibile, simile a questo: (RIC 63) Ecco il mio esemplare, sempre per Treveri:
    3 punti
  6. Ciao a tutti, "La storia non si può cancellare" e ciò ci viene ricordato ogni qual volta sotto l’effige o lo Stemma fa capolino la moneta del precedente Sovrano. Un saluto Raffaele.
    2 punti
  7. Buona serata a tutti gli amici lamonetiani!! Era un po' di tempo che cercavo di acquistare una moneta dell'imperatrice Elena, madre di Costantino I, che avesse il giusto rapporto qualità /prezzo (per le mie tasche ovviamente!!). Prezzo di acquisto davvero basso, rilievi e qualità complessiva non troppo scadente, anzi. Voi che ne pensate di questo piccolo bronzo? A me piace molto... È un pax publica dal peso di 2 grammi. Cosa ne pensate! Grazie, e buon 25 Aprile a tutti!!
    2 punti
  8. La moneta è in condizione al minimo per essere collezionata. Il consiglio che ti posso dare e che tantissimo tempo fa mi fu dato è questo: il brutto c'è l'han tutti, il bello pochi e se un domani vuoi vendere il brutto non te lo compra nessuno, mentre il bello si. A te la scelta.
    2 punti
  9. Non è un falso d'epoca!
    2 punti
  10. Salve. Questa la mia '34 con torretta verticale.
    2 punti
  11. Il diobolo di Kaulonia è certamente alquanto raro e difficilmente rintracciabile nelle Standardzitierwerken. Bisogna tuttavia osservare che un confronto stringente viene proprio dall'esemplare con il quale viene confrontato nella scheda, proveniente dall'asta CNG, Electronic Auction 286, 2012, 7 (in foto). Basta infatti ruotare il rovescio e......voilà......appare lo stesso conio di martello che ha battuto l'esemplare Solidus.
    2 punti
  12. Lex est araneae tela, quia, si in eam inciderit quid debile, retinetur; grave autem pertransit tela rescissa. La legge è come una ragnatela: se vi cade qualcosa di leggero essa lo trattiene, mentre ciò che è pesante la rompe e scappa via. (Valerio Massimo)
    2 punti
  13. Buon 25 Aprile a tutti gli utenti del forum. Ciao Raffaele ora ho capito lo scopo ti stai accaparrando tutte le 34 in giro così tra decenni diventeranno introvabili per cui diventeranno rare (ti ho scoperto).
    2 punti
  14. Purtroppo ho l’impressione che sia proprio cio’ che NON si vuole
    2 punti
  15. Dato il periodo di festività mi pare una buona idea riproporre un mio recente studio su una particolare moneta di Pio IV: il testone della Resurrezione!
    2 punti
  16. Ringrazio Oppiano per gli utili riferimenti che ha citato e che permettono - a chi avrà la pazienza di leggerli - di farsi un’idea dei cambiamenti previsti nella legislazione dei beni culturali. Disposizioni che appaiono sacrosante se mirano a difendere l’esportazione illecita di una ‘Venere di Morgantina’ o di un ‘Vaso di Eufronio’ ma che possono divenire raccapriccianti se applicate - senza discrimine - a denarietti da ciotola acquistati/venduti su eBay. resta quindi alla base la definizione - per la quale piu’ volte e’ stata invocata chiarezza - su cosa si possa definire ‘bene culturale’ che e’ l’oggetto cui si applicano le disposizioni - in caso di illecito - di cui alla presente legislazione che comprende l’inasprimento delle pene. la questione - irrisolta - ruota tutta intorno a li.
    2 punti
  17. Ormai eBay è meglio di Zelig. Buona giornata, bancanotari accartocciati! ?
    1 punto
  18. 1 punto
  19. la 3 e la 1 potrebbero essere "della stessa razza" ... ma qua sulla 1 siamo fuori dal mio seminato
    1 punto
  20. Coop 1992 : 7.37g 1993 : 5.54g Gale 1221 : 7.73g Kipke 133 : 5.95g 134 : 8.07g 133 : 5.95g 134 : 8.07g Aggiungo Vizi tav.14 n°457 (= Leu 6 n°48 ) 7.34g Virzi tav.14 n°458 (nessun peso) Virzi tav.14 n°459
    1 punto
  21. Diametro 20 mm, rame? Grazie in anticipo
    1 punto
  22. Ciao Matteo, non sapevo che il fenomeno dell’applicazione di una contromarca sulle monete di elettro fosse così esteso. Un motivo potrebbe essere una forma di garanzia che il contenuto d’argento non fosse al di sopra di un certo valore limite, dato che per le prime emissioni è stato approssimativamente valutato dal 20% al 75% in peso, con più del 45% in peso per la maggior parte delle monete. Ovviamente un aumento della proporzione di argento rispetto all’oro nella lega andava a scapito del valore intrinseco della moneta. apollonia
    1 punto
  23. Diametro: 27mm Spessore: 3mm Peso: 20 grammi circa
    1 punto
  24. Aggiungo due parole sulla "logica" dietro questa discrepanza, che in effetti aveva sorpreso anche me. Nella prima fase dell'Unione Monetaria Latina la coniazione degli scudi era libera, ovvero i privati potevano presentarsi alla zecca con una certa quantità d'argento e farselo monetare. Ovviamente non aveva molto senso farsi monetare scudi Ag900 per poi spenderle nel quotidiano, perdendo sul valore nominale di un eventuale resto composto da 1 e 2 lire. Contemporaneamente però l'UML fissava anche (una volta per tutte) il rapporto tra oro e argento monetati (per un marengo ci volevano sempre 4 scudi, indipendentemente delle oscillazioni di mercato sul rapporto tra oro e argento). Questo rapporto sul mercato non monetato si sbilanciò subito a vantaggio dell'argento, ovvero "a peso" 4 scudi avrebbero comprato nettamente meno di un marengo. Si iniziò dunque a monetare argento in scudi per scambiarlo con oro monetato. Questo fenomeno fu così massiccio che l'UML fu costretta a sospendere del tutto la coniazione degli scudi nel 1878 (1879 per l'italia grazie ad un credito precedente), nonostante l'UML sia poi in realtà andata avanti ufficialmente fino al 1926. Saluti!
    1 punto
  25. Rilancio con Eliogabalo, più libertino di Lui ????? Gianni
    1 punto
  26. Un secondo accoppiamento (D2-R2) è fornito dallo statere BM 1946.0101.431 (=Lloyd, SNG 431) che, come si è visto, corrisponde a Hirsch XXX, 1911, 204: D2-R2 BM 1946.0101.431 (=Lloyd, SNG 431) Hirsch XXX, 2011, 204
    1 punto
  27. Dispiace per quegli angoli leggermente arrotondati altrimenti sarebbero state perfette per una collezione fds?
    1 punto
  28. Raffaele, hai aggiunto alla tua ricerca su Ferdinando ll due testimonianza veramente importanti. Sono delle monete che non si vedono tutti i giorni, oltretutto con un buon grado di conservazione. Non posso che farti i miei complimenti. Ciao. Saluti a tutti.
    1 punto
  29. Sbaglio o questo peró è sant'Eligio? La sostanza non cambia ma ho potuto reperire diversi esemplari con le iniziali S E e sciolti come sant'Eligio e non sant'Ambrogio... https://www.deamoneta.com/auctions/view/28/684 https://auctions.bertolamifinearts.com/it/lot/116578/milano-filippo-iii-o-iv-1598-1665-peso-/ Vedi anche post #10 della discussione in collegamento Ciao Mario
    1 punto
  30. Ciao , ottima l' intenzione di festeggiare la Libertas romana con la data odierna , pero' forse potevi scegliere un Imperatore piu' adatto di Settimio Severo , magari un Nerva o un Traiano , probabilmente ti sei dimenticato che Settimio Severo teneva "sotto scacco" Roma e i suoi cittadini con una Legione , la II Partica , accampata ad Albano , a pochi chilometri dall' Urbs , pronta ad intervenire in caso di presenza a Roma di ribellioni o di usurpatori .
    1 punto
  31. Potrebbe essere un peso della zecca di Milano,il ritratto sembra essere quello di Filippo II di Spagna,al rovescio Sant'Ambrogio...
    1 punto
  32. Ciao È una riproduzione delle merendine Mister Day. La n° 15 della serie. Saluti https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/ParmalatMisterDay/dettaglio.html
    1 punto
  33. Cerca in India... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  34. Ciao, dovrebbe essere una Fides Publica battuta dai Veneziani a Candia nel 1650. Si vede che in realtà è stata ribattuta su un 2,5 soldini, come accadeva spesso in mancanza di metallo. Purtroppo queste monete, già di per se rare, sono praticamente introvabili in buone condizioni. Qui le mie due e allego anche immagini della moneta da 2,5 soldini su cui hanno tentato di battere la Fides. In ogni caso, nonostante la conservazione, è una moneta assolutamente importante storicamente, complimenti.
    1 punto
  35. Cominciamo con la n.1 provo con un 10 o 20 filler ungherese in ferro anni '20
    1 punto
  36. Complimenti @giangi_75it bella carrellata, sono tutte interessanti, bello vedere in alcune medaglie la "dalmatica" rituale veste della Madonna che cambia nelle varie epoche, ancora complimenti e un invito ad altri collezionisti a partecipare a questa interessante discussione devozionale.
    1 punto
  37. Facciamo così, chiudiamo questa discussione che tanto non ha piú niente da dire. Se vuoi riaprirne una con le relative foto, un saluto e un grazie, e soprattutto uno spirito meno polemico sarai il benvenuto. Ciao, Massimo
    1 punto
  38. Complimenti! Ciotola? magari.... venti euro nel 2013, un prezzo più che equo.
    1 punto
  39. Il vero volto di Colombo è sconosciuto. Il volto usato sulle banconote da 5.000 lire è tratto da un'opera di Rafael Tejedo del 1828, conservata al Museo Navale di Madrid.
    1 punto
  40. Abbiamo avuto anche tanti altri cartoni animati con animali su francobolli
    1 punto
  41. Ciao Giovanni, Scusa l’imperdonabile ritardo, allego il dritto delle ANS 1997 e ti ringrazio per le sempre interessanti disamine.
    1 punto
  42. Ciao @D'Aragona II, le monete incuse di Poseidonia con simbolo del delfino che Garrucci elenca sono tre (R. Garrucci, Le monete dell'Italia antica, Roma 1885, p. 177, nn. 4-6) di cui due indicate come facenti parte della propria collezione (nn. 4-5). Due esemplari vengono riportati tramite disegno nella tavola CXX, nn. 5-6. Di seguito le foto.
    1 punto
  43. Complimenti @giangi_75it hai dei pezzi veramente belli e particolari,Adesso attendiamo la descrizione dettagliata di @giancarlone per sapere se c è qualcosa di raro o magari poco comune!
    1 punto
  44. Un Buongiorno, grazie, saluti, ....magari non giungerebbero sgraditi a chi ti dedicherà un pò' del suo tempo. Ciao Igo.
    1 punto
  45. 1 punto
  46. La mia prima volta in copertina, che onore!
    1 punto
  47. Ciao @Archestrato. Grazie per la foto del rovescio SNG ANS 1997, con queste foto si possono osservare meglio i dettagli che ci fanno percepire la bondà delle monete. ( se puoi manda pure il dritto). Vedo che con il tuo buon occhio, hai notato la defferenza tra Prospero e Comery, ovvero pur trattandosi dello stesso conio, il figurato è senza dubbio diverso. Pertanto Comery, non può essere copia da trasferimento di Prospero. Cosi la risata di @paparoupa e quelli che "cosi dicono", non stà in piedi. Per mia conoscenza, questa emissione di Didramma, ha 2 conii, Li allego per comprendere le differenze del figurato, anche se mantengono gli stessi parametri, a parte l'etnico.
    1 punto
  48. Non vi dico la gioia per i miniassegni, ebbene si, sono stato testimone di quel periodo, ne ho ancora qualcuno conservato. ?
    1 punto
  49. Perdonami, stavo tentando di rispondere alle Tue due domande, al mio post precedente, quando non sono più riuscito a scrivere per gli aggiornamenti al sito. Permettimi comunque di precisare che Ti esprimo le mie opinioni e, ci tengo a precisare, NON sono uno studioso, solo un praticone Non credo che i legionari abbiano mai ricevuto 10 assi al giorno prima di Cesare, e non credo che abbiano mai ricevuto 1 denario al giorno fino a dopo Domiziano. Come ho scritto nel messaggio # 12, Cesare "aumentò" la paga a 10 assi: prima quindi era sicuramente inferiore. Per quel che ricordo, 170 anni prima, alla vigilia della guerra annibalica, era di 120 denarî all'anno, ovvero 3 assi e un triente al giorno. C'è un notevole scarto temporale fra il momento in cui il denario fu ritariffato e quello in cui lo stipendium fu portato a 10 assi al giorno. Come ho scritto al messaggio # 12, lo stipendium fu portato a 10 assi nel 46 a.C., ed all'epoca il valore del denario era di 16 assi ormai già da circa 100 anni (dal 141 a.C., secondo Crawford; altre opinioni variano fra il 151 e il 135 a.C., se ben ricordo). Nel frattempo, credo che l'inflazione si fosse necessariamente manifestata, come attesta il dimezzamento dello standard ponderale passato, nel 91 a.C., al piede semionciale. Del resto, noi tendiamo ad appiattire la nostra visione storica della Repubblica romana, ma a ben pensarci 100 anni non sono pochi. Penso a quando in Italia era in voga la canzone "se avessi 1.000 lire al mese": non solo da allora quella valuta è stata abolita, ma il valore cui si riferisce è oggi insufficiente a comprare un caffè al bar. Nel 141 lo Stato adottò tre provvedimenti differenti, seppur collegati: 1- ritariffazione del denario; 2- mancata applicazione della ritariffazione ai militari; 3- diminuzione dello standard ponderale. Proviamo a immaginare come abbiano interagito. Nel 142, i legionari avevano diritto a N assi al giorno (con N compreso fra 3,333 e 10) ma sappiamo che, di fatto, venivano pagati a fine campagna e, quindi, in denarii. L'anno dopo lo Stato decise di abbassare lo standard ponderale dell'asse al livello onciale e, contemporaneamente, ritariffare il denario a 16 assi. La ritariffazione era collegata a una dinamica inflazionistica? Sicuramente sì. La ritariffazione fu la conseguenza o la causa della dinamica inflazionistica? Probabilmente fu in parte conseguenza (di un'inflazione preesistente) e in parte causa (di un'ulteriore inflazione: ricordiamoci l'inflazione "mangia" il valore dei debiti, e quindi viene deliberatamente perseguita da Governi che hanno o devono fare debiti). Sia come sia, la riforma del 141 "non si applicò" ai soldati. Questa notizia, pervenutaci così da Plinio (XXXIII, 45), può teoricamente significare tre cose: (1) che i soldati ebbero la penalizzazione di poter ricevere solo 10 assi, anziché 16, ogni volta che cambiavano un denario; (2) che ai soldati fu concesso il privilegio di ottenere 1 denario ogni volta che presentavano 10 assi, mentre tutti gli altri ne dovevano presentare 16; (3) che il computo dello stipendium giornaliero dei soldati, espresso in assi, fu aumentato del 60%, per mantenere inalterata la somma in denarii che ricevevano a fine campagna (come ho spiegato nel mio messaggio # 13). L'ipotesi (1) è ovviamente ridicola, nessun Governo (e soprattutto non una società guerriera, come quella di Roma) introdurrebbe una sperequazione valutaria ai danni dei soldati. L'ipotesi (2) è irrealizzabile sul piano pratico: si dovrebbe presumere che ogni soldato sia in grado di dimostrare il suo status militare e, soprattutto, si dovrebbe imporre a ogni cambiavalute e a ogni negoziante della Res publica di accettare di perdere il 37% del suo ricavo (6 assi su 16) ogni volta che tratta con un soldato. Non resta quindi che ipotizzare che, nel 141, lo stipendium in assi fu aumentato del 60%, per rimanere uguale in denarii. Cosa accadde allora al potere d'acquisto dello stipendium fra il 142 e il 141? Banalizzando al massimo, credo che sia accaduto quanto segue. Supponiamo che a quell'epoca i legionari prendessero 5 assi al giorno e che il vino si vendesse a 30 litri per denario, ovvero a 3 litri per asse. Quindi, nel 142, i soldati potevano acquistare 15 litri di vino al giorno. Nel 141 il loro stipendio fu aumentato a 8 assi (+60%). Dato che il vino veniva venduto in assi, il primo giorno in cui ricevettero l'aumento ebbero l'impressione di arricchirsi, perché in osteria ottennero 24 litri di vino (che ovviamente, al minuto, si vendeva con un prezzo espresso in once, e quindi in assi, non certo in denarii). Quando però, il giorno seguente, gli osti andarono con il loro gruzzolo di assi a comprare il vino dai commercianti all'ingrosso, che esprimevano i loro prezzi in denarî, scoprirono che i grossisti (meglio informati delle riforme adottate dal Senato) non si accontentavano più di 10 assi per un denario, ma ne pretendevano 16. E allora gli osti capirono che per mantenere fermo il prezzo del loro vino in denarî (30 litri a denario) dovevano adeguarono quello in assi (1,875 litri ad asse). Come risultato, i soldati tornarono subito a comprare 15 litri di vino al giorno (che era l'intenzione del Senato: mantenere invariato il loro potere d'acquisto malgrado la ritariffazione del denario). Il giorno successivo ancora i commercianti si accorsero che, sebbene in cambio di un denario potessero ora ricevere 16 assi onciali, quei 16 assi pesavano 16 once, ovvero quanto 8 degli assi sestantali che circolavano nel 142. Dato che il bronzo aveva un suo proprio valore (a differenza della odierna cartamoneta), ritennero necessario mantenere la parità tra costo del vino e del bronzo, e così in cambio di 16 assi onciali (= 1 denario) cominciarono a dare tanto vino, quanto nel 142 ne avrebbero dato in cambio di 8 assi sestantali. Il prezzo salì allora a 24 litri per denario, 1,5 litri per asse. Si manifestò così l'inflazione, a causa della quale i soldati - malgrado l'aumento di paga - poterono comprare solamente 12 litri di vino al giorno. La semplificazione che ho fatto è massima: nella realtà, lo standard ponderale dell'asse stava già "scivolando" da anni verso il livello onciale, l'inflazione era già in atto e il movimento dei prezzi avvenne sicuramente in modo fluido, e non "a scatti". La dinamica, però, deve essere stata del genere ipotizzato.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.