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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/21/22 in tutte le aree
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Tutta la monetazione Napoleonica, o correlata, coniata alla virola, presenta queste irregolarità. In realtà il contorno ‘incuso’ non veniva impresso direttamente dalla virola (che era liscia) ma successivamente attraverso il passaggio in un ‘contornitoio’. Contorno sottile ed espansione del metallo nelle zone di impressione, causavano l’aspetto a rosario del bordo.5 punti
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Sera a tutti, @Rocco68bella 34enne, Secondo me è divera rispetto alla mia sia al diritto e sia al rovescio. Al diritto alcuni caratteri sono diversi, come è diversa anche la lunghezza della legenda, nella tua è più lunga. Al rovescio mettendole a confronto ho notato che nella tua la legenda è molto più vicina allo scudo rispetto alla mia. Questo mi fa pensare a due conii diversi sia per il diritto sia per il rovescio sempre con assenza totale di punteggiatura. Mi sono permesso di accostarle per far notare meglio le differenze. Un saluto Raffaele.4 punti
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Ciao @Scudo1901 innanzitutto ti ringrazio x aver contribuito a questa discussione. La tua è veramente una bella moneta. Osservandola bene penso che sia una versione "normale" o "basic" , quindi non presenta varianti o variabili che dir si voglia ( ma sarei lieto che qualcuno più esperto del sottoscritto mi smentisse ). Considerata la comune passione anche per gli Scudi Sabaudi, la '34 può essere paragonata al 5 Lire 1827 Ge di Carlo Felice ( coniato in oltre 2 milioni di esemplari ). Nel caso della Piastra 34 di Ferdinando II° non si conosce la tiratura, ma si presume sia stata veramente ingente ( dato che si può evincere dai passaggi in asta e dalla notevole disponibilità dai venditori). Però come tutti i millesimi, anche i più comuni, una moneta in alta conservazione non è facile da trovare, in quanto circolarono parecchio. Pertanto, Piastra "basic" ma bella con patina molto piacevole e quindi da tenere in debita considerazione, Ciao Beppe4 punti
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Buongiorno, recentemente è stata postata in Sezione un’interessante discussione su Mariniana. https://www.lamoneta.it/topic/205508-diva-mariniana-asse-dupondio-o-sesterzio-sottopeso/ Durante il suo sviluppo sono emersi vari contribuiti interessanti e come Curatore di Sezione ringrazio tutti coloro che sono intervenuti (in particolare l’amico @Ross14 ). Inoltre non dimentico di far menzione anche all’autore della discussione @modulo_largo che ha consentito di trattare un argomento tutto sommato poco discusso; spesso le discussioni trattano di altri nominali bronzei (frequentemente di sesterzi, talvolta di assi o dei quadranti) ma molto meno comunemente dei dupondi, un nominale tutto sommato “compresso” tra quelli bronzei di maggior pregio e quelli di valore minore ma di uso più comune e quindi necessari se non indispensabili. Il quadro resta comunque complesso e poco chiaro, probabilmente anche per la mancanza di documentazioni scritte che non ci sono pervenute. ho ritenuto pertanto utile cercare di raccogliere ed integrare di seguito quanto emerso a scopo di riepilogo per i neofiti e per segnalare e focalizzare dei punti ancora controversi, nel tentativo di delineare l’excursus storico dei dupondi. Dupondio… generalmente sul web si trova descritto come: · Nominale bronzeo · Del valore di 2 assi (=1/2 sesterzio o 1/8 di denario) (infatti una delle possibili origini del nome risalirebbe a “duo asses pondo” ovvero “del peso di due assi”). · Con dati fisici pari a circa 13-14 g su un modulo di 25 mm circa (variabili a seconda del periodo), per cui pesava circa metà del sesterzio. Nel Primo Impero (in seguito alla riforma di Augusto del 23 a.C.) si distingueva dall’asse (oltre che per diametro e peso) per il confezionamento in oricalcum (la lega dei sesterzi), dal sesterzio per il diametro e peso minore già descritti. Claudio (41-54), Dupondio, Roma, c. 50-54 d.C.; AE (g 14,74; mm 32; h 12); TI CLAVDIVS CAESAR AVG P M TR P IMP P P, testa nuda a s., Rv. CERES - AVGVSTA, Ceres, velata, seduta verso s. su di un trono decorato, tiene delle spighe di grano ed una torcia; in ex. S C. RIC 110; C 1. Patina marrone, flan largo, q.spl / spl. https://auctions.bertolamifinearts.com/it/lot/2581/claudio-41-54-dupondio-roma-c-50-54-/ E’ stato proposto comunque che già nel 45 a.C. vi siano state delle emissioni bronzee da parte di Giulio Cesare dal peso di circa 13-14 g che potrebbero costituire un “antenato” del dupondio. https://www.cronacanumismatica.com/asse-o-dupondio-una-moneta-di-giulio-cesare-ancora-da-approfondire/ La domanda che compare nel link “asse o dupondio?” farà spesso capolino nella presente discussione ma in genere è una domanda ricorrente in sezione Eppure per vari motivi dovrebbe esser facile identificare un dupondio. Un modo facile per farlo sarebbe una serie di analisi non invasive (xrf p.e.) ma non mi risultano grossi studi in tale senso. E quindi dovremmo affidarci ad altri indicatori. Quali?3 punti
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Resta monco non perché sia incompleta la motivazione addotta nella sentenza bensi perché e’ - come spesso rilevato - monca la legge introdotta da Urbani che non ha saputo/voluto chiarire alcuni ambiti ( come la famosa definizione di „cosa“ si intenda per moneta come bene archeologico ) scoprendo il fianco ad una molteplicità di atteggiamenti interpretativi che sfociano in sentenze anche a volte tra loro contraddittorie come abbiamo avuto occasione di leggere negki ultimi 20 anni. c’e’ una ragione logica per cui il collezionismo in Italia ha potuto prosperare - post legem 1909 - con la costituzione e successiva vendita ( o donazione allo Stato) di favolose collezioni formatesi e cedute per tutto il secolo scorso - con cataloghi che costituiscono ancora oggi eccellenti riferimenti - c’è una ragione se tutto questo oggi non si ripete e il collezionista ( soprattutto di Classiche) deve sentirsi un perseguitato, e considerato da alcuni funzionari alla stregua di poco meno di un delinquente? in un recente intervento in un convegno promosso dal Senato il dr. Genovese, presidente della prima sezione della Corte di Cassazione ha commentato la sentenza di cui sopra, riportata da Allek, fornendo una chiara interpretazione delle motivazioni. Da’ un sollievo insperato sentir parlare - dopo lunga pezza in questo ambito - dei diritti del cittadino comune dopo che per tanto - troppo - tempo si e’ discusso esclusivamente dei diritti dello Stato. Il recente orientamento fa sperare che un giorno anche il cittadino italiano collezionista possa ri-godere di quei diritti che poteva liberamente esercitare negli anni Dieci, Venti, … , Sessanta, Settanta etc del secolo scorso, formando, cedendo, donando collezioni numismatiche , alle quali poi - improvvisamente - non ha avuto piu’ diritto - ponendolo di fatto in una condizione di subalternita’ rispetto ai suoi colleghi europei cui sono toccati in sorte Paesi piu’ liberali e legislazioni piu‘ chiare e meno punitive ( e qui ci sta un ricorso alla Corte di Giustizia Europea che non potrebbe non rilevare questa palese limitazione applicata al cittadino italiano rispetto alle liberta‘ godute dagli altri concittadini europei).3 punti
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Ciao ragazzi contribuisco nel mio piccolo a questa appassionante discussione con la mia modesta ‘34. Chiedo agli esperti se si tratti di una versione “standard” oppure se presenti una qualche variante. Grazie a tutti3 punti
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un piacevole e raro denario al nome di Lucrezio Trio, con testa di Nettuno / giovane Genio su delfino, passerà a giorni in asta RomaNum. XXIII al n. 587 . Vale una piccola curiosità la somiglianza della figurazione del rovescio, con la rappresentazione di un ragazzo su delfino ( ? ) tra le molte figure del pannello interno A, del celebre 'calderone di Gundestrup' , opera traco-celtica del II sec. a.C.2 punti
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Exactly. But I have not seen the official reaction of the Catholic Church to her statement. They weren't outraged. They did not refuse. What conclusion can I draw? So Nancy Pilosi is the official pope of the Catholic Church. Si calmi! Alla fine crederete nelle vostre stesse menzogne. Non l’ha mai proposto, ha letto un « poema » di Bono, ecco la frase che vi commuove tanto: « Il dolore e la sofferenza dell’Irlanda ora sono in Ucraina, E il nome di San Patrizio è Zelensky » https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/nancy-pelosi-ha-letto-una-poesia-di-bono-dedicata-allucraina/624915/#Part1 Non è affatto un programma di canonizzazione. E numerosi commenti hanno poi rilevato l’incongruenza di questo confronto religioso. Invece quando Putin nel suo discorso allucinante qualifica le sanzioni di « pogroms », quando accusa addirittura l’Occidente di cercare la destruzione della Russia, quando parla di genocidio nel Donec, e all’interno di traditori, di feccia, di quinta colonna cui occorre « purificare » la Russia, nella più pura tradizione staliniana, non c’è nessuna voce discordante capace di temperare questo discorso di odio che richiama le ore più scure della storia. Un vocabolario altrettanto preoccupante e una strana sensazione di « déjà vu ».2 punti
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Mi permetto di fare un parallelo con la monetazione di Maria Luigia (quasi coeva) per quanto riguarda i rilievi al bordo. In quasi tutti gli esemplari della lira 1815 di ML si notano rilievi simili. Se vogliamo leggermente meno pronunciati in quanto il bordo stesso è piú sottile di quelle del Gioacchino. Ecco questi rilievi corrispondono alle lettere in incuso della legenda al contorno. Suppongo che la scritta al contorno per ML o le stelline per Murat venissero impresse con opportuna virola nello stesso istante in cui la moneta veniva coniata. Probabilmente la liretta era troppo sottile per l'incuso del contorno e questo portava il metallo sopra a sollevarsi nella zona libera dai conii di R/ e D/ Basterebbe verificare la sincronia dei rilievi con le stellette per verificare. Chi ne ha una in mano provveda2 punti
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Altra variante non citata nel RIC, è rappresentata dalle monete con legenda al dritto volutamente illeggibile e fatta di pallini o trattini RIC 2717 monogramma + al dritto diadema “a rosette” – sono abbastanza rari, se paragonati ai diademi a globi grandi… ecco un esemplare sempre da Falerii NOT IN RIC Qua citiamo un monogramma presentato per la prima volta proprio in Falerii, di cui posso confermare l’esistenza in almeno un secondo esemplare La I a destra appare allungata Interessantissimi poi i monogrammi con indicazione dell’officina P S (anche rovesciata) e T Tranne che per l’esemplare con la T, visto solo a Falerii, per gli altri posso confermare anche dei passaggi in asta spesso ignorati (come particolarità) Altra variante interessante, presenta una stella * a sinistra del monogramma COME NON CITARE POI: 1 – i monogrammi di Ricimero su monete di Valentiniano III, tutte con PLA all’inizio della legenda 2 – il monogramma di Ricimero su una moneta con al dritto DN LEO P(ERPET AVG) – Leone I 3 – il monogramma di Ricimero su una moneta a nome di Antemio Infine, qualche rara imitativa esiste…. Prossimo passo, Antemio Saluti Alain2 punti
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Questo uno dei dupondii proposti: Peso 13,39 g peso medio su 10 esemplari https://ric.mom.fr/en/coinview/1868/14466?q=dupondii&page=1&mod=result&x=0&y=0&from=quick&ancre=type-specimen mentre il multiplo superiore costituisce il sesterzio, talvolta battuto probabilmente con conii di assi su tondelli di diametro e peso adeguato alle caratteristiche: Peso 15.41 g https://ric.mom.fr/en/coin/1866?q=sestertii&page=2&mod=result&x=0&y=0&hpp=5&from=quick (notate la perdita di corona radiata e crescente) Peso 17,02 g peso medio su 3 esemplari https://ric.mom.fr/en/coin/1865?q=sestertii&page=1&mod=result&x=0&y=0&hpp=5&from=quick Peso 19,15 g peso medio su 2 esemplari https://ric.mom.fr/en/coinview/1786/1979562416?q=sestertii&page=1&mod=result&x=0&y=0&hpp=5&from=quick&ancre=type-data-coin Oltre questi due nominali come detto c’è l’asse Peso 7,74 g peso medio su 3 esemplari https://ric.mom.fr/en/coinview/1606/-1546620354?q=aurelianus+%2B+asses&page=1&mod=result&x=25&y=7&from=quick&ancre=type-data-coin Peso 7,63 g peso medio su 8 esemplari https://ric.mom.fr/en/coinview/1870/-800216761?q=aurelianus+%2B+asses&page=1&mod=result&x=25&y=7&from=quick&ancre=type-data-coin Peso 8,39 g peso medio su 3 esemplari https://ric.mom.fr/en/coinview/1875/14445?q=aurelianus+%2B+asses&page=2&mod=result&x=25&y=7&hpp=5&from=quick&ancre=type-data-coin L’ultimo dupondio (o se preferite “l’ultimo radiato bronzeo di medio modulo”) potrebbe essere questo esemplare a nome di Claudio II (in realtà sottopeso) che però non figura nel catalogo on line di cui sopra, pur essendo uno dei più completi per il periodo: Claudius II Gothicus (268-270). AE Dupondius (?), Rome mint. IMP C CLAVDIVS AVG. Radiate and cuirassed bust right. / AEQVITAS AVG. Aequitas standing facing, head left, holding scales and cornucopiae. RIC - (cf. 14, Antoninianus); C - (cf. 6, same). AE. 11.80 g. 26.50 mm. RRRR. Apparently the only specimen known; unlisted in the standard references and unpublished. VF. Bronze medallic flan struck from Antoninianus (RIC 14) dies? About Claudius Gothicus' Dupondii, cf. RIC 120-3 and note; also see Cohen 70 and note. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=4225&lot=340 ( Gorny & Mosh lo dà invece come "Medaillon" : https://www.acsearch.info/search.html?id=6803749 ) Per il periodo legato alla riforma monetale di Aureliano abbiamo un’ipotesi formulata dalla Estiot che ci può venire in soccorso: https://www.academia.edu/1377996/The_Later_Third_Century Quindi li considera una sorta di “emissione commemorativa”; una specie di emissione “celebrativa” o di “completamento” ad uso politico/rappresentativo? Cioè analogamente alla funzione proposta da certi studiosi per i medaglioni? Questa ipotesi spiegherebbe due dati: - la scarsità numerica delle emissioni (si tratterebbe di una “limited edition”) - il ripescaggio di un nominale che, come abbiamo visto, è sempre meno rappresentato numericamente tra le emissioni della metà del III secolo, in favore della produzione di antoniniani. Va ricordato poi che la produzione di circolante bronzeo “pesante” avrebbe sottratto materia prima utile alla produzione degli antoniniani che rappresentava la moneta più diffusa e circolante. Come spunto di approfondimento vi segnalo inoltre le seguenti discussioni: ma come detto in apertura ad una ricerca nel forum con chiave di ricerca "asse o dupondio"… ne vieni sommerso! Cordiali saluti Illyricum PS: mi si consenta un ultimo grazie ai "colleghi" Curatori @grigioviola e a @Stilicho per l'aiuto, il supporto e il lavoro di verifica svolto sul testo.2 punti
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E’ ancora presente nelle emissioni di Valeriano e del figlio Gallieno. Poi a seguito dell’ennesima riforma scompare. Per cercare altri esemplari sono andato a “sfogliare virtualmente” il catalogo online della American Numismatic Society: http://numismatics.org/ocre/results?q=authority_facet%3A"Valeriano" AND denomination_facet%3A"Dupondio"&lang=it&start=0 Che però ha un difetto: è basata sul RIC quando il testo di riferimento per il periodo è il Goebl! Accedo comunque al sito ANS di cui sopra dal quale trovo indicazione di un RIC 258 di Gallieno (dupondio VOTIS DECENNALIBVS del 253 d.C.) proposto come dupondio: Radiato, 23 mm 9.06 g Laureato, 24 mm 9.54 g Laureato, 24 mm 9.17 g Quindi secondo ANS abbiamo anche in Gallieno evidenza di pesi calanti rispetto al dupondio e ritratto radiato in un caso dei tre proposti. Anche qui… dupondio leggerino, asse “cicciotto” (e perché radiato?) o sesterzio molto sottopeso? Confrontiamo con il Goebl (non senza aver prima ringraziato @grigioviola per la consulenza) : Esistono serie costituite da sesterzi – dupondio (radiato) - asse come quella sopra. Regno congiunto Valeriano-Gallieno, zecca di Roma, emissione I, Goebl 253/254. Quindi abbiamo quello che Goebl indica come ultimo dupondio. Gallieno, regno da solo, IMP GALLIENVS PF AVG/VOTIS DECENNALIBVS emesso a Roma, VII emissione (262 d.C.) di cui abbiamo la serie completa dei tre nominali bronzei: che equivale al RIC 258 di ANS ma ci dimostra che esiste tutta la serie completa. Per quanto concerne poi Mariniana (in riferimento alla discussione di cui in apertura) abbiamo questo schema delle emissioni : Segnate come 1-5 perché non collocabili con precisione in una emissione, quindi finestra temporale ampia 253/259 d.C. E come noterete, il Goebl (che qualcosa ne sapeva) segnala antoniniani, sesterzi e assi a nome suo ma NON DUPONDI. Se torniamo all’ANS, troviamo infine un dupondio di Salonina con crescente (257-8 d.C.) https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1931-0712-2 Peso: 14,97 g che rientrerebbe con il limite temporale (262) proposto dal Goebl per i dupondi.2 punti
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Grazie Rocco @Rocco68 della segnalazione. Nell'Archivio delle Piastre 1834 che @Raff82 ed il sottoscritto cercano tenere aggiornato ( come Varianti/Variabili ) quella senza punteggiatura al D/ ed al R/ è piuttosto rara. Su un campione di circa 350 Piastre ne sono censite 7. Quindi direi una bella Rarità. Buona Serata e Grazie ancora, Beppe2 punti
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Benissimo ho letto tutto @nikita_ e adesso è tutto chiaro ...... è @Meleto il vandalo che ha rovinato il lustro della cuticchia del 1857 di Napoleone III1 punto
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Non ho grande familiarità col RIC 1, comunque l'orientamento della Vittoria influisce con la classificazione, il tuo dovrebbe essere il 196 e non il 202 come quello dell'altra discussione.1 punto
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@Illyricum65 complimenti, un'esposizione estremamente significativa da parte di un grande esperto di numismatica.1 punto
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Con @grigioviola abbiamo avuto il piacere (nelle nostre abituali discussioni numismatiche) di condividere con l'amico e collega @Illyricum65 il processo ideativo che ha portato a questo che reputo una sorta di saggio su un argomento tanto controverso quanto intrigante. Ci tengo però a sottolineare come il merito sia tutto suo: un grande lavoro di approfondimento, una discussione importante per la continua crescita della nostra sezione (cosa in cui crediamo fermamente tutti e tre curatori). Come e' stato gia' ampiamente sottolineato, non so se metteremo mai la parola "fine" alla vexata quaestio. Tuttavia, questa discussione ha il merito di porre le basi su cui partire per altri approfondimenti, magari anche da parte di altri utenti e studiosi del forum. In dubio cognosce (si dice cosi'?) Nel frattempo....vado a studiare? Buona serata da Stilicho1 punto
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Credo che molti russi si stiano rendendo conto che l'Ucraìna esiste.... e putroppo anche migliaia di madri e di padri che vedranno ritornare i propri figli in una bara per colpa di Putin.1 punto
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Ciao @FlaviusDomitianus! Ti ringrazio! Sì, direi che è praticamente lui, l’unica differenza che vedo è che la vittoria nel mio è rivolta a sinistra, mentre nella moneta postata da @Illyricum65 è rivolta a destra..magari è solo una variante..? Tra l’altro mi impressiono da solo del tempismo del mio post rispetto alla discussione che hai citato (e che ho letto ora con piacere!). Ti ringrazio @modulo_largo! Sì, l’ho acquistato all’ultima InAsta, non avevo nulla di Nerone e mi è sembrato un buon compromesso qualità-prezzo tutto sommato ?1 punto
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Brios, è dalla seconda guerra cecena che Putin porta avanti la sua idea di grande Russia... avvelenando gli avversari politici, o incarcerandoli, chiudendo tv, radio e ogni organo di informazione non allineata al regime. Nessuna manifestazione è permessa e chi si permette di dissentire, viene attaccato deifnendolo una spia straniera! Attenti agli stranieri, vi dicono... quando dovreste stare un cin più attenti verso chi vi governa. Senza dimemticare che Putin ha fatto radere al suolo Crozny (suo biglietto vincente quando si è presentato per la prima volta in lista come Presidente), poi Aleppo e adesso Mariupol... Un uomo votato alla guerra, non sarà mai un uomo di pace. PS: sei figlio o parente di qualche oligarca amico di Putin, oppure in questi ultimi 23 anni hai subito semplicemente un lavaggio del cervello, come per i balilla al tempo del fascismo in Italia?1 punto
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Anche per me buono, sottoposto ad un pulizia con acidi probabilmente per un focolaio di cancro di cui ancora si vedono le voragini , specialmente al dritto..1 punto
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Direi buono, probabilmente dupondio tipo RIC 716, solamente pulito con qualcosa generalmente piu' adatta a pulire il WC1 punto
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Grazie, questo era il fine. Infatti come avrai notato salvo alcuni spunti personali di riflessione ho preferito presentare lo status quo senza entrare in congetture ardite. Alla fine gli stessi studiosi non hanno molti punti fermi ... quello che sarebbe utile è fare analisi sulla lega su serie ampie numericamente. Ciao Illyricum1 punto
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Non esiste un gran interesse fra i collezionisti per questi fierini in oro. Solitamente questi gettoni vengono venduti a poco piu' del peso anche se si vedono in vendita raramente1 punto
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Potrebbe essere il 10 cent dell'Uruguay degli anni '30, hanno circolato per una quarantina d'anni, il tenero materiale utilizzato ed i rilievi piuttosto deboli hanno fatto si che si prestavano a diventare molto lisce.1 punto
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Tra il primogenito e il minore ci sono 16 anni (4 anni per il numero di intervalli 1 in meno rispetto ai figli), èer cui il primogenito ha 36 anni e Anna 561 punto
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Questa moneta è stata pensata appositamente per spingere la crescita dell'economia brasiliana...quando te la ritrovavi fra le mani e ti fissava con quegli occhi pensavi subito a spenderla ?1 punto
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Probabilmente per differenziare il nominale dall’asse a colpo d’occhio, a seguito della riforma neroniana generalmente si distingue il dupondio per la presenza di una corona radiata calzata dall’emittente e che fino a quel punto non era presente, come attestato da questo esemplare e da quello precedente di Claudio. Tipo : Dupondius Data: 65 Nome della officina / città: Lyon Metallo : bronzo Diametro : 29 mm Asse di coniazione : 6 h. Peso : 12,01 g. Grado di rarità : R2 https://www.cgbfr.it/neron-dupondius-ttb-,brm_482243,a.html Per cui l'esemplare di cui sotto rientra a tutti i titoli tra i dupondi. Nero 54-68 Dupondius, Lyon, 64, AE 12,81 g. Avers : NERO CLAVD CAESAR AVG GER P M TR P IMP P Tête radiée à droite, globe à la pointe du buste. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=4131&lot=165 Quindi la regola gli imperatori sembra essere: “bronzo + corona radiata = dupondio” In realtà la faccenda, come vedremo in seguito, non è così chiara. Entrano in ballo più variabili.1 punto
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Gerarluigi Rinaldi, "L'istituzione del Circolo Numismatico Napoletano e la collezione di Eugenio Scacchi", Archivio Storico per le Province Napoletane, 2014, pp. 117-145.1 punto
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Ciao @appah, è solo una mia impressione dalla foto e di sicuro mi sbaglio, ho scritto fusione perchè mi sembra di vedere diverse bolle e tutte le lettere sono molto arrotondate. Ma ti ripeto è solo una mia impressione, aspetta che commenti qualcuno veramente esperto. Ciao Michele1 punto
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Ciao! Io partirei da qui. C'è riportata tanta bibliografia. oltre ad un articolo inserito in Academia, dove ci sono tessere simili - non uguali - alla tua https://www.academia.edu/2236121/Mercanti_di_lane_a_Venezia_nel_XV_XVI_secolo_bolle_e_contrassegni_plumbei_dal_Lazzaretto_Nuovo_e_dal_territorio_padovano saluti luciano1 punto
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La scritta dalla foto non riesco a leggerla ma l'iconografia della Santa e quella di S. Rosa da lima in abiti domenicani, l'altra raffigurazione con molta probabilità è una Madonna del rosario con Gesù Bambino? La Medaglia in bronzo/ottone è della prima metà del XVIII sec.- non comune. Ciao Borgho1 punto
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10 Centimos 1870 Governo Provvisorio spagnolo Questa l'avevo già ma per 50 cent ho sostituito l'orrore che avevo in collezione? Il pezzo forte è questo mezzo penny 1899:1 punto
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Devo anche dire che delle 7 senza punteggiatura, la migliore è la tua. Se puoi condividila con noi, perchè è davvero bella.1 punto
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Gran bella qualita’ complimenti Scudo - che realizzo ha fatto la piastra ? e grazie anche a Michele per le sempre informatissime schede che propone aiutando s comprendere il contesto delle emissioni papali - un complemento utilissimo per apprezzare ancora meglio le monete postate1 punto
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Nei denari ed aurei repubblicani la rappresentazioni di statue equestri sono molto scarse ed alcune piuttosto rare . Tra le rarita’ rientrano tre emissioni senatoriali a nome di Caio Cesare Ottaviano , due in argento ed una in oro , almeno che io sappia . Quando il giovane Caio Ottavio Turino apprese che tramite eredita' documenta era stato dichiarato erede dallo zio Giulio Cesare , fu “costretto” a scendere nell’ agone politico per rivendicarne l’ eredita’ contestata da Marco Antonio e di diritto acquisi’ anche il gentilizio di Cesare diventando Caio Giulio Cesare Ottaviano , il futuro Augusto . Statue equestri su Denari piu’ un Aureo di Silla , precedenti ad Ottaviano , sono conosciute e rappresentate soltanto cinque volte nella storia della monetazione repubblicana , sono dedicate in ordine di tempo e in numero progressivo nella prima foto , a L. Marcio Filippo , a M. Emilio Lepido che costrui’ la Via Emilia , ad un altro M. Emilio Lepido , a L. Marcio Filippo che in effetti era dedicata all’ antenato Q. Marcio Rex che porto a Roma l’ acqua Marcia , ed infine un Aureo dedicato a L. Cornelio Silla . Le monete d’ argento e in oro dedicate dal Senato ad Ottaviano sono conosciute con due diverse legende e con pose un po’ diverse della statua equestre una con cavallo stante e l’ altra con cavallo rampante , una delle quali in argento al dritto porta scritto C. CAESAR IMP e al rovescio sotto la statua equestre stante SC , un secondo argento con conio presente anche in oro , reca scritto al dritto C. CAESAR III VIR RPC con al rovescio POPUL IUSSU , con cavallo rampante . La prima moneta con la scritta C. CAESAR IMP si ritiene che risalga alla vittoriosa battaglia di Modena del 43 a.C. combattuta contro Marco Antonio , partecipata dall’ allora ventenne Ottaviano con un suo esercito personale di veterani di Giulio Cesare insieme ai Consoli Vibio Pansa e Aulo Irzio , mentre una seconda versione la ritiene emessa dopo la battaglia navale di Azio , comunque sia Ottaviano ottenne in una di queste due occasioni la prima delle ventuno complessive Salutatio Imperetoria . Siamo fortunati perche’ sappiamo anche dove , nel Foro , era situata questa statua equestre di Ottaviano , pur non sapendo quale posa il cavallo avesse , se stante o se rampante ; tanto vale leggere il passo dello storico Velleio Patercolo , passo ricavato dal Libro II , 61 , 3-4 della Storia di Roma , cosi’ Velleio scrive : <Il Senato che gia’ lo aveva onorato (Ottaviano) con una statua equestre , che ancor oggi e’ situata tra i Rostri , ed una iscrizione posta su di essa , ne indica l’ eta’ (questo onore nel corso di trecento anni era toccato soltanto a Lucio (Cornelio) Silla , a Gneo Pompeo , e a Gaio Cesare) , lo incarico’ in qualita’ di Propretore di muovere guerra a (Marco) Antonio insieme ai Consoli designati Irzio e Pansa . Egli (Ottaviano) appena ventenne condusse con grandissimo valore le operazioni di guerra intorno a Modena , liberando cosi dall’ assedio (di Marco Antonio) Decimo Bruto . Con una vergognosa e misera fuga Antonio fu costretto a lasciare l’ Italia e dei dei due Consoli , uno cadde in battaglia (Irzio) , l’ altro mori’ due giorni dopo in seguito alle ferite (Pansa)> Grazie per l' attenzione . Esemplari delle monete trattate , la prima apparsa recentemente in un Asta , un po' consumata ma ancora leggibile e dal fascino storico immenso . Purtroppo il sistema non mi consente di inserire la foto con le cinque monete antecedenti alla moneta di Ottaviano trattata nell' articolo , anche riducendo l' immagine fino al massimo visibile .1 punto
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Piastra 1834 senza punteggiatura in legenda, sia al dritto che nel rovescio. Un caro saluto a tutti, Rocco.1 punto
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Penso sia più utile domandarsi tante altre cose... a incominciare dal senso di questa discussione1 punto
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Su questo o qualità simili lascerei stare. Sali un po' di livello (e inevitabilmente di prezzo) e trovi abbastanza facilmente pezzi, magari circolati, ma piacevoli. Non sempre chi meno spende, spende bene.1 punto
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In realtà di 11 e 13 torrette conosco anche due piastre del 1833(la 13 torrette postata da un utente del forum, la 11 passata in asta Scaligera ex Mirabella) ,quindi questo tipo di conio era già stato approntato un anno prima. Il perché mi piacerebbe scoprirlo... Posto due esempi di 13 torrette...1 punto
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Ciao, essendo iscritto al sito da pochi mesi, non ho potuto partecipare a quelle precedenti ma lo faccio molto volentieri ora. Per me che ho iniziato ad acquistare monete da circa 1 anno ho scelto di postare questo antoniniano di Giulia Domna?1 punto
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Interessantissimo, e la forma schematica aiuta la comprensione e la riflessione. sicuramente, perchè talvolta hanno dovuto compiere forzature per rispettare l'obiettivo sistematico che si erano preposti. Probabilmente l'elasticità mentale dei romani rifuggiva da obblighi di coerenza quando si trattava di raggiungere l'obiettivo di imporsi nella regolazione degli scambi. Studi recenti sulla monetazione romana durante la II guerra punica (allego il saggio di Debernardi e LeGrand) hanno mostrato l'effettiva esistenza di nominali argentei fin qui praticamente sconosciuti come la libella-diobolo o la dracma sui tipi Giano/scena del giuramento che mostrano quanto poco rigida fosse la metrologia delle emissioni Debernardi e Legrand 2015 RBN Serie quadrigati spagnoli.pdf1 punto
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Secondo Crawford (Roman Republican Coins, 1974), queste monete rispondono a una metrologia siceliota, incentrata sulla litra. TORO/PΩMAIΩN è genericamente classificato come “bronzo” (ma corrisponde, sul piano metrologico a un semiobolo neapolitano, HN Italy 568-570) e costituisce un'emissione a sé stante. Ha carattere meramente commemorativo del foedus aequum, stipulato fra Roma e Neapolis nel 326 a.C., ed è immediatamente successivo a tale evento. Anche TORO/ROMANO è classificato come “bronzo” e costituisce un'emissione a sé stante, datata la 300 a.C. circa. LEONE è una doppia litra (di 9 scrupoli), coeva e abbinata alla didracma Apollo/cavallo con stella (RRC 15/1), all’asse fuso Apollo/Apollo (RRC 18/1) e all’asse fuso Disocuro/Apollo (RRC 19/1), tutti datati al 275-270 a.C.. PROTOME è una litra (di 4,5 scrupoli), di poco successiva, poco prima del 269 a.C., ma comunque riconducibile alla stessa emissione. La metrologia di AQUILA (di 16,8 scrupoli) non è chiaramente definita, talché viene genericamente definito “bronzo”. Esso dovrebbe essere collegato alla didracma Roma/Vittoria, datata al 265-242 a.C., ma di poco successivo a essa, per cui si daterebbe al 264 a.C.. In quegli stessi anni fu introdotto l’asse fuso Roma/ruota (RRC 24/3) PROTOME/FALCETTO è una litra, inserita nella medesima serie della didracma che presenta i medesimi tipi Marte/protome equina (RRC 25/1) e con l’asse fuso Testa gianiforme/Mercurio (RRC 25/4). Tutte queste monete, infatti presentano lo stesso simbolo caratterizzante, il falcetto, al retro. Sono tutte datate al 241-235 a.C. CAVALLO (litra) e CANE (mezza litra) appartengono invece alla serie delle didracma Apollo/cavallo (RRC 26/1), serie datata al 234-231 a.C.. Anche PEGASO/CLAVA (doppia litra), CAVALLO/CLAVA (litra) e PEGASO/ARCO (litra) appartengono alla serie della didracma Marte/cavallo con clava (RRC 27/1) e Roma/Roma con clava (RRC 27/5), datate al 230-226 a.C., nell’ambito di un’emissione caratterizzata, appunto, dal simbolo della clava. La SERIE COLLATERALE, infine, è espressa secondo metrologia romana di standard semilibrale (dal triente alla semioncia) ed è coeva nel 217-215 a.C. di una serie "normale", in parte fusa e in parte coniata, con il tipo della prora navis al rovescio (RRC 38)1 punto
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