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  1. El Chupacabra

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/05/22 in tutte le aree

  1. Non ricordo se l'ho mai postato... Tarì di Filippo II al rovescio stemma trilobato con tosoni
    5 punti
  2. Cari amici ve la presento fresca fresca appena arrivata, aggiudicazione dall’asta GMA E-Live n. 2 del 26 febbraio scorso, lotto 626. Clemente XI, piastra anno XI, 32,02 grammi, Muntoni 42, MIR 2269/1, molto rara. Un esemplare sopra lo SPL con una patina da medagliere che raramente si vede, una iconografia del rovescio affascinante, il ponte di Civita Castellana. Non si vede che mi sono innamorato di questa monetazione vero? ? Capolavori immortali dell’arte incisoria numismatica. Buon weekend.
    4 punti
  3. Ciao a tutti, Beppe ti mostro una delle mie 59 con le righe nelle orecchio...
    3 punti
  4. Salve, mi perdoni se mi permetto,ma l'opera è ben fatta e di pregio. A mio avviso ha i seguenti difetti: 1) non compre tutto l impero. Se non ricordo male l' opera fu interrotta per una discussione tra il Simonetti e il Banti; 2) le foto non sono eccelse. Ma questo é dovuto a diversi motivi; 3) non é di immediato utilizzo poiché riporta molte varianti. Ma di contro: L' opera è bilingue: inglese/italiano. Vengono riportate tantissime varianti con annesse immagine spesso molto utili per ritrovare vecchi pedigree. Gli esemplari riprodotti vengono da aste passate e dai musei. Ci sono riferimenti al RIC e non solo. Non é un mero testo di catalogo ma anche ricco di informazioni storiche prese dalle diverse riviste numismatiche come per esempio la RIN. Riporta l' analisi dei diversi ritratti, a memoria ricordo quello su Augusto basato, se non sbaglio, sugli studi del Laffranchi. Riporta anche immagine di falsi. Per concludere un opera così a 20 euro a volume lo trovo giusto, si potrebbe arrivare a 15 euro. Ricordo che se presa singolarmente i primi 5 volumi hanno un costo superiore poiché di difficile riperitá.
    3 punti
  5. Buongiorno a te. Beh, credo che un banale confronto possa dimostrare la mia affermazione...
    3 punti
  6. Buongiorno, che l'Ucraina sia un Paese in guerra , lo sappiamo (purtroppo) . Ma sono diversi anni che combatte contro i "separatisti", prima in "bassa intensità", adesso una guerra manifesta. Però forse non tutti sanno che l'Ucraina ha emesso alcune monete commemorative dei combattimenti. Questa moneta da 10 griven 2018, per esempio, celebra i difensori dell'aeroporto di Donetsk, noti come "cyborg", che hanno difeso l'aeroporto per 242 giorni. Le loro battaglie coraggiose ed eroiche sono diventate il simbolo della lotta sacrificale per l'integrità territoriale dell'Ucraina. Al dritto : un fucile tipo "AK47" e una spada puntata verso il basso, entrambi combattenti. La leggenda dice : per l'onore,per la gloria, per il popolo Al rovescio : La Torre dell' Aeroporto sullo sfondo e un soldato in primo piano, a destra un recinto di filo spinato con spazio per la scritta "КІБОРГИ" (Cyborg) e la data di inizio e fine del conflitto. 26.05.2014 / 21.01.2015
    2 punti
  7. Buongiorno volevo mostrarvi il mio scudo di pio vi mm 41 g26,10 e sarei grato a chi volesse esprimersi sulla conservazione un grazie anticipato a chi vorrà esprimersi.
    2 punti
  8. Complimenti Massimo @Scudo1901 per la tua nuova piastra! Vedo con piacere che ci stai prendendo davvero gusto con questi grossi moduli argentei papali!. Molto gradevole la tua moneta, proprio bella! Al R/, come già accennavi nel post di apertura, é rappresentato il Ponte Clementino, uno dei monumenti simbolici di Civita Castellana che offre uno dei panorami più suggestivi del borgo. La costruzione sorvola una profonda forra sul cui fondale scorre il Rio Maggiore, che dà il nome alla valle. Con un’altezza di 40 metri e una lunghezza di 90 metri è stato, sia in passato che oggi, soggetto di artisti e pittori. Costruito nel 1709 per ordine di Papa Clemente XI, il ponte unisce due crinali di tufo e collega il centro storico alla parte nuova di Civita Castellana. Il progetto fu affidato all’architetto romano Filippo Barigioni. Appena completato, il ponte diviene subito un importante luogo di passaggio del Lazio e si collega alla Via Flaminia. Michele
    2 punti
  9. Egregio, le monete che hai trovato, come ti è stato detto, sono comunissime. Tuttavia, pensare di tenerne una in base ad una selezione fatta da te (che, mi sembra di capire, non hai un occhio particolarmente allenato) potrebbe portarti a tenere quella più - per te - appariscente anziché quella meglio conservata. In base alla mia esperienza, ricordo che da principiante ero più propenso a scegliere in base alla lucentezza anziché alla vera conservazione. Senza contare che, in quella marea, potresti trovare quella che potrebbe avere un valore (per una collezione di nicchia, naturalmente, ma apprezzata) perché con "asse ruotato" o con diversa calamitabilità (allora sarebbe opportuno tenere la migliore per ogni tipo di risposta alla calamita: in genere si possono ripartire in cinque categorie a seconda del contenuto di nichelio). Per quel che riguarda il colore dei 10 Centesimi "impero", siamo in presenza di una lega che - dato il tempo di guerra e soprattutto negli ultimi anni - può presentare lievi percentuali in più od in meno dei vari metalli contenuti. Questo, unito ad una differente reazione al luogo in cui sono state conservate le monete, può portare ad assumere diverse colorazioni. Qui sotto un piccolo esempio:
    2 punti
  10. Ecco un mezzanino battuto ieri in asta Picena.
    2 punti
  11. Assist ricevuto… Una moneta ribattuta è davvero un oggetto affascinante: sarebbe in campo numismatico ciò che in bibliofilia (e filologia) è un palinsesto. Per spiegarlo in due parole (ma consiglio di leggere l’articolo su wikipedia) si tratta di un codice medioevale scritto su fogli di pergamena recuperati da un libro più antico. La pergamena veniva cancellata e sbiancata, poi riscritta e rilegata formando un nuovo libro. Ma col tempo la scrittura più antica riappare, rivelando il testo precedente. Poichè il libro riciclato conteneva un testo considerato non degno di essere preservato, grazie ai palinsesti si sono conservati testi che altrimenti sarebbero andati perduti. Un esempio famoso: il Palinsesto di Archimede, contenente fra l’altro l’unico testo originale greco del trattato Sui corpi galleggianti.
    2 punti
  12. finalmente anche nella mia collezione è entrato Ferdinando I
    2 punti
  13. Buonasera, a me pare il suberato di questa moneta, almeno per il dritto Q. Caecilius Metellus Pius Scipio
    2 punti
  14. Buonasera, invio una scheda di catalogazione monete da me elaborata... si accettano volentieri suggerimenti per eventuali miglioramenti! Approfitto per fare una domanda: nella catalogazione di un denaro della zecca do Messina emesso dall'imperatore Federico II come categoria cosa devo mettere? Zecche italiane? Grazie in anticipo Karl. GR 02 ATENE inv 12.pdf
    1 punto
  15. È pur sempre un R3... ☺️ Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  16. DIRIGER UN DICASTERO Buona serata da Stilicho
    1 punto
  17. La scelta di creare due aree separate, per commerciale e culturale, ma riunite contemporaneamente nello stesso ambito, è’ estremamente interessante anche perché permette al limite dagli stessi stand di vedere e sentire le conferenze, nella foto il settore culturale
    1 punto
  18. 500 Lire Bimetallico Repubblica Italiana
    1 punto
  19. Buongiorno @Francescoooooooooo leggendo il titolo del tuo post sono sobbalzato dalla sedia. Una banconotota da 5000 lire del 1940? Caspita un inedito, visto che con questo facciale la prima banconota è stata emessa nel 1947. Che poi non era una banconota ma un titolo provvisorio... A parte gli sherzi, la tua è una moneta da 2 lire del 1940, la scritta £5000 è riferita al suo valore di mercato dell'epoca, o meglio, al prezzo in cui veniva venduta dal suo proprietario prima dell'entrata in circolazione dell'Euro. L'attuale valore di mercato è pressochè irrisorio. Saluti,
    1 punto
  20. Ciao, credo che si tratti della RIC VI 46b in quanto la legenda del rovescio non presenta cesure tra AVGG ed ET e il dritto ha un "testone" di Galerio (larger portrait-head): Online Coins of the Roman Empire: RIC VI Ticinum 46b (numismatics.org): La RIC VI 44b ha una cesura tra AVGG ed ET e la testa di Galerio più piccola: Online Coins of the Roman Empire: RIC VI Ticinum 44b (numismatics.org) Ecco un estratto del RIC VI esplicativo: Su Wildwinds (se hai guardato lì) non compare la terza officina di Ticinum , ma se guardi l'estratto del RIC (e le immagini che ho allegato) la terza officina e' nota per questo esemplare. Del resto, Wildwinds, per quanto iniziativa lodevole ed assi utile, non e' completo e presenta talora errori. Ciao da Stilicho
    1 punto
  21. Provo : DINAMICO E STATICO Buona giornata da Stilicho
    1 punto
  22. Buonasera a tutti, mi fa piacere che sia stata aperta questa sezione essendo anch'io un'ammiratore degli errori di conio... Ne approfitto per postare un pezzo a cui tengo particolarmente...
    1 punto
  23. Non importa più. Hanno mostrato la loro essenza.
    1 punto
  24. 1 punto
  25. Oggi ho parlato con una amica polacca: in polacco esiste lo stesso fenomeno e lei mi ha spiegato che nelle lingue slave i sostantivi vengono declinati nei casi, come nel latino (nominativo, genitivo, dativo ecc...). Mi ha detto che il plurale è uno solo, quindi nel nostro caso hriven e karbovantsiv, ma dal 5 in poi si usa declinare il nome al genitivo ("5 di grivnie") mentre dal 2 al 4 si usa il nominativo ("2/3/4 grivnie").
    1 punto
  26. Grazie, non avevo mai letto niente di questa tipologia di errore. Si impara ogni giorno qualcosa di nuovo in questa grande comunità.
    1 punto
  27. Nell'annuncio pubblicato, in fondo al centro c'è un pulsante "Advert Actions". Cliccandolo si apre un menu a tendina: clicca "Edit details". Poi salva le modifiche
    1 punto
  28. Laodicea al Lico È un’antica città dell’Asia Minore situata nella valle del fiume Lico, un affluente del Meandro. Già Diospolis ("città di Zeus") e poi città di Rhoas, nel 253 a.C. il re seleucide Antioco II le dette il nome della amata moglie Laodice. Lo sviluppo della città fu favorito dalla fertilità della valle del Lico e dalla posizione all'incrocio delle strade tra l’Anatolia centrale e meridionale con la costa occidentale, le quali seguivano probabilmente i percorsi commerciali già tracciati in epoca preistorica. La città rimase in possesso dei Seleucidi fino al 188 a. C., quando passò al regno di Pergamo. come tutto il territorio pergameno, fu lasciata in eredità ai Romani nel 133 a. C., entrando a far parte della nuova provincia di Asia. In età romana si sviluppò come centro per la produzione e il commercio della lana e l'industria tessile. Fu devastata con le altre città della valle del Lico dal terremoto del 60 e poi ricostruita dai cittadini, o secondo altre fonti più attendibili da Augusto col nome di Cesarea. https://it.wikipedia.org/wiki/Laodicea_al_Lico https://www.romanoimpero.com/2017/05/laodicea-al-lico-turchia.html apollonia
    1 punto
  29. ? ma dov'è il problema? Non capisco... ??? ma dov'è il problema a scriverne? Scriverne diminuisce i pericoli che tutti stiamo correndo? Quindi smettiamo anche di scrivere delle 20 lire LITTORE? Ammetto che sono stato forse un po' sibillino, ma il mio intento (discutibile, certo, come ogni altra cosa che scriviamo) era proprio quello di mettere in relazione certe azioni censorie dell'establishment russo di oggi col clima di guerra attuale. MEMORIAL, torno a ripeterlo, si è occupata negli ultimi decenni su spinta di Sacharov di abusi di stato vecchi e nuovi, creando una memorialistica importante. Ci sta che la cosa non ti interessi, @ARES III, ma bastava non rispondere oppure rispondere che non sei interessato. Rimangono validi (o sempre discutibili, come ogni cosa) i dubbi che tu hai espresso nei messaggi precedenti.
    1 punto
  30. Anche nella mia collezione mi ritrovo solo questa banconota da 1 Hryvnia:
    1 punto
  31. Ciao Beppe, Si, sembrano proprio le righe che si vedono sulle 56 e su alcune 59. Vediamo cosa dicono anche gli altri esperti. Grazie per averla postata. Un saluto Raffaele.
    1 punto
  32. Saluti a tutti gli amici, posto una delle mie Piastre 1855 che sembra avere delle righe all'interno del padiglione auricolare. Mi sembra sia una particolarità già rilevata in altri millesimi. Attendo una vostra gentile risposta. Buona Giornata, Beppe
    1 punto
  33. DE GREGE EPICURI Ho visto la bella guida di Friedman e Schaefer in "The Celator" per classificare i vittoriati anonimi, linkata da @L.Licinio.Lucullo su richiesta di @Ross14. Però, una cosa sono le guide, un'altra la loro applicazione...Ho questi due Vittoriati, che mi paiono dello stesso tipo: il gonnellino è rappresentato da 4 barrette, ed è chiuso in basso da una base, non troppo corta. Ma come vanno allora classificati? Cr. 70/1 (direi, molto simile alla fig. 19) oppure 166/1? Il primo pesa 2,57 g.(14-15 mm), il secondo 2,74 ed è un po' più grande (17-18 mm). Le foto non sono molto buone, ma mi pare che i dettagli si vedano. Che ne pensate?
    1 punto
  34. Anche per me entrambi 166/1
    1 punto
  35. Archeologia: ritrovato a Roma un ponte romano del II sec. a. C. Sulla Tiburtina. Soprintendente Porro "Grande interesse" Un ponte romano risalente all'età repubblicana che attraversava il Fosso di Pratolungo è stato riportato alla luce dagli archeologi della Soprintendenza Speciale di Roma al 12° chilometro della via Tiburtina. A segnalarne la presenza erano state le indagini di archeologia preventiva legate ai lavori di allargamento della strada da parte del Comune. Si tratta, come sottolinea la soprintendente speciale di Roma Daniela Porro, di "un ritrovamento di grande interesse archeologico e, del pari, storico e topografico". Ora le indagini continueranno, sottolinea Porro, "per ottenere una conoscenza quanto più completa della struttura e delle sue fasi d'uso. Ancora una volta Roma ci regala preziose testimonianze del suo passato, che permetteranno di comprendere meglio la sua storia millenaria". Gli scavi, ancora in corso, sono condotti con la direzione scientifica di Fabrizio Santi, archeologo della Soprintendenza Speciale di Roma, dalle archeologhe Mara Carcieri e Stefania Bavastro della Land Srl. La presenza di un ponte sul Fosso di Pratolungo era documentata dalla cartografia storica per l'età rinascimentale, ma le tracce della struttura di età romana non erano state ancora portate alla luce. L'eccezionalità della scoperta è dovuta anche alla sua datazione: i ritrovamenti ceramici e il tipo di muratura in grandi blocchi di tufo indicano come probabilmente la struttura risalga al II secolo avanti Cristo, in età medio-repubblicana. Il ponte permetteva alla via Tiburtina di attraversare il Fosso DiPratolungo. L'antichissima strada congiungeva l'Urbs a Tibur (Tivoli): inizialmente via di transumanza, successivamente percorso di penetrazione romana nel territorio degli Equi e, infine, allungata fino al mare Adriatico. Al termine delle indagini il ponte verrà ricoperto dopo un accurato rilevamento e mappatura, che permetteranno, assieme alla analisi dei reperti, uno studio e una dettagliata comprensione di questa importante scoperta. https://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/regione/lazio/2022/02/04/archeologia-ritrovato-a-roma-un-ponte-romano-del-ii-sec.-a.-c._360193e0-fa44-482a-8de8-7c894bd85708.html
    1 punto
  36. Ecco la bellezza della numismatica ...da una semplice monetina assai comune e dal valore economico irrisorio nasce una discussione storica ad ampio raggio e di notevole interesse. Complimenti @pennylane
    1 punto
  37. Vorrei aggiungere un’informazione del genere “…per la precisione”. L’ho già inviata come feedback al catalogo LaMoneta, pagina Nichelino - ma lo ripeto qui. A proposito del KB che indica la zecca estera che ha coniato la moneta… “Gigante indica gli stabilimenti Arthur Krupp di Bienerdorf (sbagliando però l'attribuzione in quanto detti stabilimenti si trovavano in Austria)” e un’informazione da Rivista italiana di numismatica e scienze affini, 1894 spesso ripetuta: “la coniazione fu concessa per 15 milioni di lire alla ditta Krupp di Bendorf (Austria) e si coniano nella zecca di Berlino”. Il nome della località non è Bienerdorf e nemmeno Bendorf… si tratta di Berndorf. La Berndorfer Metallwarenfabrik venne fondata da Alexander Schoeller ed Hermann Krupp nel 1843 - dal 1891 l’unico proprietario era il figlio di Hermann Krupp: Arthur. La ditta è soprattutto conosciuta per l’argenteria. Iniziò la produzione di posate nel 1845 con 50 dipendenti. Nel 1880 i dipendenti erano già 1000, negli anni ’90 erano 4000, e nel 1914 6000. Già a partire dal 1850 produceva posate in leghe di nickel, sotto il nome “Alpacca” o “Alpaccasilber”. Non ho trovato nulla che permetta di ipotizzare una produzione di monete, ma è possibile che abbia collaborato con la zecca dell’impero austro-ungarico a Kremnitz, che usava il marchio KB. Sicuramente, aveva una filiale a Milano e quindi probabilmente l’incarico per la fornitura delle monete era stato assegnato tramite la filiale milanese.
    1 punto
  38. Buonasera a tutti, finiti gli 89?. Secondo me qualche altro ramino con variante ci dovrebbe essere. Saluti Alberto
    1 punto
  39. ma solo quelli che - forse un pelino troppo avidi di interessi? - avevano piazzato troppi soldi sul conto. C'è una cosuccia che si chiama fondo di garanzia interbancaria EU che adesso interviene (Maledetta Europa! Sempre di mezzo ci si mette, pure a proteggere i risparmiatori! ) Servus, Njk
    1 punto
  40. 1 punto
  41. Ottimo 100 lire il 1972/. Grazie per aver condiviso la moneta.
    1 punto
  42. 1 punto
  43. DE GREGE EPICURI Anche a me pare un suberato, e anche molto malridotto; purtroppo al rovescio non si vede nulla. Dovrebbe trattarsi del raro denario di Sesto Pompeo del 42-40 a.C., Cr. 511/2 e Varesi 727. A diritto: MAG PIUS IMP ITER, al rovescio: PRAEF CLAS ET ORAE MARIT EX SC. Difficile dire se sia un falso d'epca, o un suberato prodotto dai collaboratori di Sesto Pompeo.
    1 punto
  44. Prego @uragano ! Aggiorno con la seconda parte dello "studio", per capire se il busto "molto grande" citato dal Gigante per gli anni 1868-1869 e questo nostro "4° busto" hanno somiglianze... Come sempre ho preso le fotografie delle singole monete 1866-XXI vista sopra e 1869-XXIII, concentrandomi solo sul busto dato che le legende sono differenti per le emissioni 1866 e 1869, segnando qualche punto di controllo : A questo punto le ho sovrapposte, e il risultato è non tanto una "somiglianza", ma la pressochè totale (a meno dell'errore umano) identità tra i due busti: i cerchietti dei punti di controllo sovrapposti tendono al verde, inaspettato effetto di colore...:-) A questo punto penso si possa "ufficializzare" che il 4° busto, MOLTO GRANDE, è entrato in uso già nel 1866-XXI, magari con il rifacimento di un ultimo conio, per poi essere ripreso gli anni successivi. Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  45. Questo è un falso pubblicato nel 1993 e descritto in forumancientcoins dove è stato introdotto il 29 agosto 2014. Molti falsi sono entrati nel mercato a partire dai primi anni '90. Julius Caesar Denarius 49-48 BC: JULIUS CAESAR AR Denarius - Elephant & Serpent /High Priest (RSC 49) This is a most convincing Lipanoff 18-15 forgery, many examples of which (though with variable weathering and damage simulation) have found their way onto the market starting in the early 90s. It was first published in the “International Bureau for the Suppression of Counterfeit Coins [IBSCC] Bulletin on Counterfeits [BOCS]” Vol (18) No. 1, 1993: Page 11, Figure 5.
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  46. Vi invio anche i miei cartellini 5x5 da mettere nel medagliere accanto alle monete ... MONETE cartoncini 5x5 BUONO OK.pdf
    1 punto
  47. Vabbuo', se di scarrafoni deve trattarsi allora metto anche il mio rappresentante 2 T. 1857 che mi piace tanto vedere accanto ad altre mie preunitarie in rame con nominale da 3 o 5 centesimi per questioni di affinità ponderali e metrologiche:
    1 punto
  48. Buonasera a tutti, posto un altro dei miei due Tornesi di Ferdinando II, millesimo 43, il secondo in raccolta di questo millesimo, regalo di un caro Amico Calabrese. Saluti Alberto
    1 punto
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