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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/04/22 in tutte le aree
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Cari amici ve la presento fresca fresca appena arrivata, aggiudicazione dall’asta GMA E-Live n. 2 del 26 febbraio scorso, lotto 626. Clemente XI, piastra anno XI, 32,02 grammi, Muntoni 42, MIR 2269/1, molto rara. Un esemplare sopra lo SPL con una patina da medagliere che raramente si vede, una iconografia del rovescio affascinante, il ponte di Civita Castellana. Non si vede che mi sono innamorato di questa monetazione vero? ? Capolavori immortali dell’arte incisoria numismatica. Buon weekend.7 punti
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Buongiorno, che l'Ucraina sia un Paese in guerra , lo sappiamo (purtroppo) . Ma sono diversi anni che combatte contro i "separatisti", prima in "bassa intensità", adesso una guerra manifesta. Però forse non tutti sanno che l'Ucraina ha emesso alcune monete commemorative dei combattimenti. Questa moneta da 10 griven 2018, per esempio, celebra i difensori dell'aeroporto di Donetsk, noti come "cyborg", che hanno difeso l'aeroporto per 242 giorni. Le loro battaglie coraggiose ed eroiche sono diventate il simbolo della lotta sacrificale per l'integrità territoriale dell'Ucraina. Al dritto : un fucile tipo "AK47" e una spada puntata verso il basso, entrambi combattenti. La leggenda dice : per l'onore,per la gloria, per il popolo Al rovescio : La Torre dell' Aeroporto sullo sfondo e un soldato in primo piano, a destra un recinto di filo spinato con spazio per la scritta "КІБОРГИ" (Cyborg) e la data di inizio e fine del conflitto. 26.05.2014 / 21.01.20153 punti
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Vorrei aggiungere un’informazione del genere “…per la precisione”. L’ho già inviata come feedback al catalogo LaMoneta, pagina Nichelino - ma lo ripeto qui. A proposito del KB che indica la zecca estera che ha coniato la moneta… “Gigante indica gli stabilimenti Arthur Krupp di Bienerdorf (sbagliando però l'attribuzione in quanto detti stabilimenti si trovavano in Austria)” e un’informazione da Rivista italiana di numismatica e scienze affini, 1894 spesso ripetuta: “la coniazione fu concessa per 15 milioni di lire alla ditta Krupp di Bendorf (Austria) e si coniano nella zecca di Berlino”. Il nome della località non è Bienerdorf e nemmeno Bendorf… si tratta di Berndorf. La Berndorfer Metallwarenfabrik venne fondata da Alexander Schoeller ed Hermann Krupp nel 1843 - dal 1891 l’unico proprietario era il figlio di Hermann Krupp: Arthur. La ditta è soprattutto conosciuta per l’argenteria. Iniziò la produzione di posate nel 1845 con 50 dipendenti. Nel 1880 i dipendenti erano già 1000, negli anni ’90 erano 4000, e nel 1914 6000. Già a partire dal 1850 produceva posate in leghe di nickel, sotto il nome “Alpacca” o “Alpaccasilber”. Non ho trovato nulla che permetta di ipotizzare una produzione di monete, ma è possibile che abbia collaborato con la zecca dell’impero austro-ungarico a Kremnitz, che usava il marchio KB. Sicuramente, aveva una filiale a Milano e quindi probabilmente l’incarico per la fornitura delle monete era stato assegnato tramite la filiale milanese.3 punti
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Questo è un commerciante che conosco e quando ho la possibilità mi fermo per vedere se ha qualcosa per me di interessante e poi gli faccio una serie di domande a raffica che gli viene il mal di testa e lui per liberarsi di me è capace di tutto. L'ultima volta mi ha messo la ciotola avanti dicendomi:"Adesso puoi stare tranquillo e farmi lavorare?". L'ho guardato mentre scendeva una lacrima:"Dopo tutto quello che ho fatto, dopo tutto quello che ho comprato, mi tratti così e che mi hai per un cane....a proposito ma questo orrore che cos'è?" Ormai alle corde e leggermente stressato:"Ma fa schifo ... prenditi questa bella Ceres, questa è da capogiro, te la faccio solo 80 euri". Ho sgranato gli occhi e mi son fatto sentire:"Senti è vero che ci conosciamo ma guarda che sono astemio ed anche se bevessi non mi faccio mica rifilare una birra per 80 euri e che mi stai dando champagne...ahò e che ciò scritto giocondo...ma poi voglio stò sgorbio che te frega a te ... lo sai o no lo sai di che si tratta?." Ormai lui fuori di senno:"Senti metti la mano nella ciotola e tutto quello che prendi è tuo ma poi devi farmi il piacere di andare spendere anche da un'altra parte?" Con molta serenità mentre infilavo la mano nella ciotola ho esclamato:" Mica ti dispiace se mi prendo anche il pacco di salviettine igienizzante...sai oggi con il covid meglio essere previdenti chissà quante mani si sono infilate dentro questa ciotola". Contento del tesoretto conquistato, sono andato via e in lontananza vedevo il mio caro amico commerciante che si dava dei pugni in testa ... uhm glielo avevo detto che era troppo stressato non poteva fare questa attività a contatto con la gente comunque lo rivedrò presto?. Tra le monetine che mi ha voluto dare e che non volevo ma che alla fine amo tanto: Ma ce ne sono tante altre forse più brutte?2 punti
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In mancanza di partecipanti mi sembra giusto presentarla: Califfato della dinastia Abbasside 1 fals del e.H. 643 (1245 d.C.) https://www.zeno.ru/showphoto.php?photo=1307952 punti
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Grazie @Releo in effetti il compianto Mario Pin ha descritto questa particolarità per il millesimo 1856. La spiegazione è chiarissima: spazzolatura del conio per liberare lo stesso da impurità. Non è descritto il 1855 ma a questo punto penso che tale prassi fosse piuttosto diffusa e sicuramente comparirà in altri anni ( @Raff82 ha descritto anche il 59 ma non ho immagini al riguardo ). Posto la pagina 91 del libro del Pin. Saluti a Tutti, Beppe2 punti
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Si tratta con tutta probabilità del tondello delle 100 lire Minerva I° tipo. Per avere certezza andrebbero rilevati i dati tecnici (peso, diametro e spessore). E' il tondello più comune da trovare. Se vuoi alcune informazioni sui tondelli non coniati le puoi desumere qui: https://www.erroridiconiazione.com/a-2-tondelli-non-coniati/2 punti
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Saluti a tutti gli amici, posto una delle mie Piastre 1855 che sembra avere delle righe all'interno del padiglione auricolare. Mi sembra sia una particolarità già rilevata in altri millesimi. Attendo una vostra gentile risposta. Buona Giornata, Beppe2 punti
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Buonasera, pubblico 3 mie piastre 1855, con le solite difficoltà di inserimento e con foto non certo eccezionali. n. 1- dritto: doppio orecchio; n .2- rovescio: " I " di REGNI ribattuta + " T " di ET ribattuta + " A " aperte; n. 3- dritto e rovescio: segni a croce, sicuramente eseguiti da uno dei proprietari. Mi hanno, comunque , incuriosito.2 punti
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Buonasera. A chi vuole “pulire” le proprie monete è consigliabile un approccio molto prudente, basato sulla scala di polarità del solvente da impiegare allo scopo. In chimica (io sono un chimico) i solventi sono classificati secondo una proprietà nota come polarità, che può essere misurata a mezzo della costante dielettrica. I solventi polari presentano elevati valori della costante dielettrica e i solventi apolari bassi valori di questa proprietà fisica. Il carattere polare o apolare di un solvente determina la natura dei composti che il solvente può sciogliere. Di norma solventi polari sciolgono meglio i composti polari e solventi non polari sciolgono meglio composti non polari. Questa evidenza sperimentale risale agli alchimisti medievali che la riassumevano nella frase "similia similibus solvuntur" ("il simile scioglie il simile", “like dissolves like” in inglese). Per esempio, l’acqua è un solvente polare (costante dielettrica 80), per cui le sostanze che si sciolgono meglio nell'acqua (dette idrofile) sono in genere polari come i sali inorganici, mentre le sostanze che si sciolgono in acqua con più difficoltà (dette lipofile) sono apolari come gli olii o le cere, che invece si sciolgono facilmente in solventi organici molto apolari come l’esano (costante dielettrica 2,0) e il toluene (costante dielettrica 2,4) Il procedimento consigliato per la pulizia “soft” prevede di immergere la moneta per 10 minuti in ciascuno dei seguenti solventi in questo ordine: 1) acqua distillata o deionizzata; 2) acetone (non usare il solvente per unghie!); 3) xilene. In pratica, si inizia con l'acqua per 10 minuti, quindi si rimuove la moneta e la si lascia asciugare; si prosegue con l’acetone (solvente polare aprotico con costante dielettrica 21) e poi con lo xilene. Se il problema non è stato risolto, si inverte l'ordine del procedimento passando all’acetone e poi all’acqua. A volte sulla moneta si potrebbe avere un residuo non polare sopra il residuo polare e in tal caso l’inversione della sequenza dei solventi può essere efficace. Se il problema persiste, si prova ad aumentare i tempi di immersione a 24 ore in ciascun solvente. Questo è il tempo massimo raccomandato di tenere in ammollo una moneta perché con un ammollo eccessivo si possono produrre effetti negativi sulla patina. È indispensabile che i contenitori di ammollo siano ben sigillati in modo che i solventi non evaporino. Questo è MOLTO importante onde evitare che il residuo disciolto si ridepositi sulla moneta. Se il problema è ancora irrisolto, lasciar perdere.1 punto
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20 Centesimi Impero 1941 Decentrato - Vittorio Emanuele III1 punto
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Buonasera a tutti, mi fa piacere che sia stata aperta questa sezione essendo anch'io un'ammiratore degli errori di conio... Ne approfitto per postare un pezzo a cui tengo particolarmente...1 punto
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I libri di numismatica costano assai, sia per le esigue tirature e quindi conseguente rarità e difficoltà nel reperimento che per gli imprescindibili apparati illustrativi, disegni o fotografie, che fanno necessariamente salire i prezzi... bisogna armarsi di santa pazienza, attendere l'occasione giusta pur avendo coscienza che in ogni caso i libri di numismatica rappresentano un investimento, se si vuole creare anche una piccola biblioteca specializzata bisogna investire somme non trascurabili... le aste possono offrire delle buone occasioni, ma tra costi di spedizione e commissioni non è facile spendere poco, ci vuole fortuna, più conveniente è Ebay, ma a patto di appostarsi in maniera sistematica ed essere rapidi non appena si palesa l'offerta...1 punto
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Mi sembra di vedere dei panni stesi ad alcune finestre Queste sono le cose belle della vita1 punto
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Grazie per la risposta, davvero gentilissimo. Vorrei evitare ebay perchè qualche anno fa ho acquistato un oggetto che poi non ho mai ricevuto. Da quel giorno non ho più acquistato su quel portale. Vorrei partecipare a qusta asta perchè la ritengo più sicura. 20 euro a volume sarebbero 360 euro. Mamma mia che prezzi! Possibile che non si riesca a trovare per meno? Proverò a fare qualche offerta, vediamo cosa ne esce fuori. Grazie odjob1 punto
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Buono da 2 Lire 1923 Vittorio Emanuele III - Doppia battitura1 punto
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Il rovescio di quella con doppio orecchio ha la corona storta rispetto allo stemma, è la prima volta che la vedo. Saluti1 punto
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Buonasera, 500 lire 1995 FAO Repubblica di San Marino con accavallamento del tondello interno sulla corona esterna (cd. occhio di bue)1 punto
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Vittorio Emanuele III 50 centesimi impero 1941 decentrato1 punto
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Buono da Lire 1 1922 Decentrato - Vittorio Emanuele III1 punto
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Ciao, quei crateri presenti sul dritto, sotto il collo e su quasi tutto il bordo e per contro tanti eccessi di metallo sparsi sul ritratto di Tiberio ed anche sul campo. Il rovescio invece sembra di un'altra moneta, abbastanza regolare e pulito. Per me moneta da osservare attentamente dal vivo.1 punto
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? ma dov'è il problema? Non capisco... ??? ma dov'è il problema a scriverne? Scriverne diminuisce i pericoli che tutti stiamo correndo? Quindi smettiamo anche di scrivere delle 20 lire LITTORE? Ammetto che sono stato forse un po' sibillino, ma il mio intento (discutibile, certo, come ogni altra cosa che scriviamo) era proprio quello di mettere in relazione certe azioni censorie dell'establishment russo di oggi col clima di guerra attuale. MEMORIAL, torno a ripeterlo, si è occupata negli ultimi decenni su spinta di Sacharov di abusi di stato vecchi e nuovi, creando una memorialistica importante. Ci sta che la cosa non ti interessi, @ARES III, ma bastava non rispondere oppure rispondere che non sei interessato. Rimangono validi (o sempre discutibili, come ogni cosa) i dubbi che tu hai espresso nei messaggi precedenti.1 punto
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Ciao! Grosso del III° tipo, con la presenza delle due stelline a sei raggi, tra l'altro con il viso realistico del Doge. I caratteri alla destra del Santo sono effettivamente strani, ma non vorrei che questi siano deformati da qualche difetto di coniazione e/o schiacciamento; mi sembra di vedere anche lo sdoppiamento dell'asta del vessillo. saluti luciano1 punto
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L'attribuzione corretta è Crawford 257/4; v. ad es.: https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=4184&lot=327 Classical Numismatic Group, LLC Electronic Auction 478 7 Oct 2020 Lot 327 Estimate: 100 USD Lot unsold. M. Vargunteius. 130 BC. Æ Quadrans (15.5mm, 2.90g, 1h). Rome mint. Head of Hercules right, wearing lion's skin; ••• (mark of value) behind / Prow of galley right; M • (VAR)G above, ••• (mark of value) to right. Crawford 257/4; Sydenham 508b; RBW 1051. Dark brown patina with traces of green, light porosity. Near VF. From the Benito Collection. Saluti a tutti. Giulio De Florio1 punto
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Anche secondo me, sono le righe di cui parla Mario Pin a pagina 91 della sua pubblicazione sulle piastre da 120 grana.1 punto
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1910 MILANO ESPOSIZIONE DI LUSSO - CONFORT E SPORT Alla VILLA REALE1 punto
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Ciao @apollonia OK per la probabillità del lupo. Direi che il dritto è quello con l’animale, la divinità in piedi con l’etnico s’incontra di solito al rovescio, e il ritratto del imperatore o del Senato al dritto. Non è sicuro che questa distinzione importi molto per la monetazione « semi autonoma ». La tua moneta è il RPC 2910, con la B in alto nel campo sinitro. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/29101 punto
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Ciao @nikita_! Secondo me non hai preso un granchio e la tipologia è quella del grano siciliano del XVIII secolo. Leggo al dritto: CAR [...] REX esattamente come nel grano siciliano di Carlo III: https://en.numista.com/catalogue/pieces107447.html Ripropongo la foto di @numys con la legenda leggibile evidenziata:1 punto
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Ciao Beppe, Si, sembrano proprio le righe che si vedono sulle 56 e su alcune 59. Vediamo cosa dicono anche gli altri esperti. Grazie per averla postata. Un saluto Raffaele.1 punto
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Il libro tratta solo del Regno d'Italia e non delle monetazioni napoleonidi e solo incidentalmente di alcuni precursori.1 punto
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grazie per le risposte e le valutazione della conservazione! Come ricompensa, ho compilato una piccola Storia delle monete in nickel - fino alla II guerra mondiale, quindi il periodo in cui erano prodotte come alternativa alle monete in argento - non ancora per sostituirle. Nel 1837 la ditta Feuchtwanger di NY presentò al congresso delle prove di monete in nickel da 1 e 3 cent ma la proposta venne respinta. La lega era composta da 17% nickel, 68% rame, 12% zinco, 3% argento. Dal 1838 in Francia vennero coniate prove di monete in 15% nickel, 75% rame e 10% zinco, ma poi la lega venne utilizzata per la produzione di medaglie - non per monete. Nel 1848 la Svizzera decise di produrre monete in lega di nickel. Purtroppo i rappresentanti politici conservatori nella commissione riuscirono ad imporre la sostituzione di parte del nickel con argento in modo da raggiungere il 50% del valore nominale. Una decisione dogmatica-politica che aumentò il costo ma peggiorò la qualità del metallo delle monete, prodotte a partire del 1850. La lega quindi era composta da 10% nickel, 15% argento, 50% rame, 25% zinco. Oltre ai problemi di colorazione e resistenza all’usura, questa lega aveva un grosso difetto: la resistenza alle alte temperature, che facilitava la realizzazione di conii per la produzione di monete false. Dal 1856 vennero prodotte monete da 1cent negli USA, ma la quantità di nickel era 12% (con 88% rame) quindi meno del 15% necessario per dare al rame un colore argenteo. Vennero anche prodotte monete per Peru (1 e 2 centavos, 1863-64) e Costarica (1 centavo, 1865-68). Gli USA nel 1864 erano tornati al rame per le monete da 1 cent. Nel 1860 il Belgio mise in circolazione le prime vere monete "in nickel". Da esperimenti con diverse leghe contenenti Nickel al 18-50% era risultato un valore ottimale di 23-24%, ma per semplicità (altra decisione politica) venne scelta una lega 25% Nickel e 75% rame. Questa composizione venne utilizzata dal 1865 per i 5c USA e da allora è una sorta di standard per le monete “in nickel”. Seguirono il Brasile dal 1871, la Germania dal 1873/74, ecc. ecc. (dal 1894 anche l'Italia). Nel 1879 anche la Svizzera decise di passare alla lega 25ni/75cu, ma la solita commissione impose nuovamente il rispetto di un valore minimo di metallo almeno per la moneta da 20c che per questo motivo venne prodotta (fino al 1938) in nickel puro, più costoso del rame. Questa è la prima moneta in nickel puro, e si distinse per una straordinaria resistenza all’usura e per le qualità magnetiche. A partire dal 1881 altri 84 stati hanno prodotto monete in nickel puro. Fra questi anche la Germania dal 1927, con conseguenze notevoli… Infatti il trattato di Versailles imponeva alla Germania limiti per la formazione di scorte di diverse materie prime di interesse bellico, fra cui il nickel. Ma nel 1939 in Germania circolavano 2650 tonnellate di monete in nickel puro, che vennero ritirate e sostituite con monete in alluminio: una vera miniera di nickel a favore della produzione di acciaio per usi bellici! Il nickel era talmente importante durante la guerra, che negli USA nel 1942-45 venne sostituito… dall’argento! E poichè è meno efficace per cambiare il colore del rame, la lega sostitutiva per i 5c era composta da 35% argento, 56% rame, 9% manganese.1 punto
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Buongiorno a tutti, Le mie al momento uniche commemorative. Per quelle "commemorate" dai Siciliani ci stiamo attrezzando. Un saluto Raffaele.1 punto
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Grazie @Litra68 Alberto della fiducia ma la vedo veramente difficile. L'aquila e la croce tutto sommato somigliano a quelle di Federico II Spar 106/107 ma a mio parere non corrisponde la scritta. L'aquiletta poi accresce i dubbi che sia una moneta siciliana..... mai vista in alcuna moneta. Ciao Mauro1 punto
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La battaglia delle fake news non è ancora finita: questa volta c'è il Tg2 Tg2 e giornalisti “D’assalto”, o da saldo. La tragicomica vicenda del finto bombardamento Nella tragedia Ucraina ci vuole un po’ di farsa, e il nostro giornalismo d’assalto è riuscito a portarcela. Ebbene, hanno usato il videogame di War Thunder per presentare il bombardamento di Kiev, cercando l’effetto drammatico. La cosa ha fatto un certo scandalo e qualcuno ha telefonato alla redazione del TG2 per avere spiegazioni, ottenendo i seguenti sproloqui: Dalla telefonata apprendiamo che: il redattore alla domanda “Redazione Tg2? ” in prima battuta risponde NO, poi preso in castagna, risponde sì… A volte le domande sono troppo difficili e mettono in confusione; Il redattore si presenta come un “Grande esperto” di controinformazione, che addirittura “Insegna all’università” e “Ha scritto libri”; Inoltre ha passato “metà della sua vita in guerra” e ha visto bombardamenti dal vivo negli “Emirati Arabi” (davvero?) e in Afghanistan: quindi lui li sa riconoscere. Insomma abbiamo il nostro Miles Gloriosus che però si confonde e non riconosce un videogioco da un vero bombardamento .. Che volete, sono quisquilie, del resto le sue argomentazioni sono fortissime tutte degne di grandi esperti. Quando si vanta della sua conoscenza ricorda il Buon rag. Fantozzi… quello di “io tren’tanni fa sono stato nazionale di sci”… La chiarezza della spiegazione è stata invece chiara come quelle del Conte Mascetti Anche se, per la sua virile sicumera e per il bagaglio di esperienze che presenta come biglietto da visita, a tratti sembra anche il degno erede del mitico Manuel Fantoni: “Quindi mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana…” Comunque una grande pagina di giornalismo della TV di di Stato, svolto con grande professionalità. Alla prossima l’attacco russo verrà mostrato con la foto di questi soldati russi, i Guardians. La costa divertente è che questa bufala pazzesca lanciata in primis da RAI2, è stata presa, usata e spammata generosamente (sino ad oggi nel TG4 delle 17) anche da Mediaset. Come non fidarsi ad occhi chiusi di Mamma RAI? https://scenarieconomici.it/tg2-e-giornalisti-dassalto-o-da-saldo-la-tragicomica-vicenda-del-finto-bombardamento/1 punto
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