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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/22/22 in tutte le aree
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La Piastra del 1837 è indubbiamente una delle più ambite dai collezionisti in quanto Rara e di non frequente apparizione nelle Aste o nei siti che noi tutti conosciamo. Negli ultimi tempi ho avuto il piacere di aggiungere alla collezione questa moneta: Nonostante l'interesse, è un millesimo da sempre considerato come normale, senza varianti o anomalie. E' invece doveroso notare in questo millesimo, che il numero “7” della data risulti il più delle volte ribattuto ( 66% su un campione di 29 monete ). Piastra con 7 NON ribattuto Piastra con 7 RIBATTUTO Per quanto riguarda il Rovescio, il D'Incerti aveva catalogato 2 Varianti: Non sono riuscito a trovare la 177b ( senza punto dopo HIER ) ma ho riscontrato alcune variabili non censite nei pallini dello Scudo del Portogallo, che sinteticamente si possono dividere in forma di: 1- Virgolette ( astine poste a 45° ). 2- Pallini con disposizione 1 ( il primo a destra ) - 1 ( il secondo a sinistra ) 2–2. (6 pallini? Usura sul settimo ? E' quella catalogata dal D'Incerti al 177a ?) 3- Lineette più o meno verticali. 4- Pallini normali ( grandi e piccoli ) con disposizione 2-2-2-1. PALLINI NORMALI GRANDI PALLINI NORMALI PICCOLI Sperando di non essere pedante e noioso inserisco una tabella che potrebbe essere utile per una cronologia dei conii usati. A questo punto avanzo alcune ipotesi sulla coniazione della Piastra 1837, considerazioni che vi sarei grato poteste correggere, integrare o confutare. 1- Probabilmente si iniziò con una partita di monete con il 7 normale ed i Pallini 2-2-1 rotondi al rovescio. In seguito il conio del D/ ebbe qualche problema e fu aggiustato ribattendo il “7” 2- si aggiustò più volte il R/ soprattutto nella zona dello Scudo del Portogallo venendosi a creare le variabili sopra esposte. Un'ultima considerazione: il fatto che le monete con il “7” ribattuto siano la maggioranza, potrebbe essere testimonianza dell'esiguità della coniazione di questo millesimo ( classificato R ma più probabilmente dovrebbe essere considerato R2 ), in quanto è ipotizzabile che proseguendo la battitura, il conio sarebbe stato totalmente sostituito e non solo corretto. Come sempre sono ipotesi personali, vi invito gentilmente a postare le vostre Piastre 1837 e le vostre considerazioni in proposito. Buona Serata, Beppe7 punti
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Ciao @Santo Gennaro Sarebbe opportuno che osservi le foto che allego, in modo che puoi capire, dove stà la differenza, con una Litra a fusione ( moderna ) e una Litra GENUINA. Alla luce dell'ultima tua foto, al rovescio noterai delle sferette ( che ti evidenzio in rosso ), in giallo, tracce del codolo di entrata del metallo.Pertanto sono la prova che di fusione trattasi. A prescindere delle anomalie dell'etnico.4 punti
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Buonasera, tutto bene secondo le aspettative dei presenti, che ringraziamo ancora la volta, per gli attestati di stima e affetto. Ecco un breve reportage che descrive in modo ottimale la manifestazione, seguiranno a breve i ringraziamenti ufficiali.4 punti
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Un caro amico mi ha mandato la foto della sua 1837, molto bella veramente e con una particolarità nello Scudo del Portogallo che non ho riscontrato nel campione suddetto. Lo Scudo del Portogallo è costituito da: 2 Linette - 1 lineetta con accanto 2 pallini piccoli ( anche se quello a sinistra potrebbe essere considerato un pezzo di lineetta) - 1 Lineetta - 1 Lineetta Questo per sottolineare ancora una volta che le Monete Borboniche riservano grandi sorprese. Grazie e Complimenti al fortunato proprietario!3 punti
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Rientrato da lavoro ho svolto una rapida ricerca. Come detto siamo in presenza di una emissione anonima, anepigrafica, comunemente attribuita a Annio Vero, fratello minore di Commodo che muore a 7 anni (163-170 d.C.). Il Von Heesch nel suo articolo "Una representation remarquable des quatres saisons sur semisses de l'Epoque Antoniniennne" del 1982 pubblicato in "Studia Paulo Naster Oblata I", pp 193-197 ha rilevato che vi sono 4 tipi si ritratto ed ha proposto che si tratti della rappresentazione delle quattro stagioni. L'articolo lo trovate in versione scaricabile su Academia.edu. Questi i quattro ritratti. Questa la rappresentazione dell'estate: Anonymous issues. Time of Domitian to Antoninus Pius, AD 81-161. Æ Quadrans (3.60 g, 12h). Rome mint. Draped bust of Annius Verus, as the personification of Summer, right, wearing floral wreath / S • C within wreath. RIC II 34; Van Heesch Pl. XXV, 8. Good VF, green and brown patina, minor porosity. Bold portrait. Van Heesch, in Studia Paulo Naster Oblata I, pp.193-7, distinguishes four types of busts in the series, and connects them with representations of the four seasons. This piece is identified as Summer. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=140561 Saluti Illyricum3 punti
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Un saluto a tutti, @giuseppe ballauri innanzitutto complimenti per la moneta, una gran bella piastra. Concordo con te, la 37 secondo me è più rara di quel che si pensa. Anch'io avevo notato che ci sono due diversi diritti abbinati a quattro rovescio diversi come hai evidenziato,ma in tutta onesta' non saprei costruire la successione precisa dei conii. La mia ha il diritto con il 7 ribattuto ma il rovescio è con le "virgolette", e le stesse virgolette sono state usate anche per la punteggiatura. Un saluto a tutti. Raffaele.3 punti
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Buongiorno...bene, volevo solo la conferma attorno al nocciolo della questione. Libero di usare il tuo metro che ti assicuro non è quello usato da chi studia le monete e scrive sulla rarità di queste e non te l'ho detto solo io; quindi quando leggi in un libro sulla rarità delle monete sappi che è basata anche sul confronto dei coni...forse un giorno leggerò del nuovo "metodo estetico Releo" basato solo sul evidenza!! Battute a parte... Ti auguro di mantenere viva la passione e di approfondire cosa è la numismatica, in fondo lo dici tu stesso che sei alle prime armi e di far maturare le tue idee in merito. Buona vita.3 punti
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Releo stai purtroppo scrivendo di cose che non conosci e facendo minestroni...parte del tuo discorso può valere se parli di conservazione ( usura, difetti di conio) e relativo ritorno economico, ma non centra nulla con la rarità, se uno ha una moneta r3 bella o brutta resta un r3. Fermati un minuto e leggiti qualche libro che è meglio. Quale sarebbe il tuo "lavoro sui coni del sebeto"?? Hai notato una variante e alcuni del forum ti hanno aiutato aggiungendo foto, informazioni sull'araldica , spunti etc... è più giusto scrivere che hai notato una variante ma mi sembra che "il tuo lavoro" si fermi a ciò. Passi dal definirti un principiante ma ti dai toni da esperto...pensaci! Cristiano.2 punti
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Ciao, la monetazione del Senato Romano é piuttosto complessa e ancora oggetto di studi. La trattazione sistematica da un punto di vista classificativo la puoi trovare nell'opera di Francesco Muntoni "Le monete dei papi" nel IV volume. Analogamente e con un buon supporto iconografico viene trattata nel primo volume del MIR (Monete Italiane Regionali) relativo allo Stato Pontificio. Molto utile é il volume dedicato a tale periodo degli "Annali della Zecca di Roma" del Martinori, che ti allego qui sotto. Michele Martinori Annali Senato Romano.pdf2 punti
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vacilla si L'abbondanza di offerta dell'euro sta suddividento in maniera più netta le tipolegie di collezzionista che per scherzo definisco cosi Collezionista classico: segue solo uno o due generi di moneta euro Gli euro orificeri - Comprano euro in oro e argento con forme strane: in argento a forma di foglia o in oro a forma di uovo. I nostalgici: comprano solo conii con faccioni, scudi e bandiere. Gli speculativi, solo acquisti mirati a monete che promettono rincari, dopo l'acquisto mettono la moneta in vendita su ebay, Gli armonici: se ne fregano del valore e puntano su serie e miniserie che gli diano soddisfazioni. I Paperone: da secoli acquistano monete auree, non godono della moneta ma dal capitale messo al sicuro. L'accumulatore seriale: compera tutto quello che può e che gli solletica la fantasia riempie armadi, cassetti e librerie. Spesso in lite con la moglie, in alcuni casi divorzia pure.2 punti
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Più che altro continua a sfuggirci la "ratio" di certe discussioni in un forum di numismatica2 punti
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Buongiorno @Lifonzo, da quello che só, per quanto riguarda Andorra 2019 Sci Alpino, si dice che vennero distribuiti durante la prova sportiva. Unito al fatto che siano solo 60.000 unità, ha fatto si che abbia raggiunto i 100€. Totó, Vespa e Mozzarella.... Li lascio agli altri.2 punti
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Cari amici collezionisti della sezione, Capita anche a voi quando ogni tanto...ci viene voglia di far "prendere un po di luce" alle nostre Amate monete...di ammirare la preferita fra tutte.....o quella che ci da quella emozione indescrivibile a tenerla fra le mani? Ecco, vorrei condividere con tutti voi....e voi potete fare altrettanto....postando in questa discussione le monete ...piu' belle delle nostre collezioni. Un caro saluto a tutti.1 punto
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Ciao a tutti, Nel condividere l'ultima arrivata in collezione vorrei capire insieme a voi il reale grado di rarità di questa piastra, nei cataloghi/ manuali in mio possesso è riportata con grado di rarità R2/R3...ma secondo la mia modesta esperienza è un grado che sta un pochino stretto.... Voi cosa ne dite? Più rara la '56 o la '34? Un saluto a tutti. Raffaele.1 punto
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Repubblica Italiana 100 lire 1981 con doppia battitura: prima battitura regolare in virola e seconda battitura fuori virola decentrata con interposizione di un tondello al rovescio.1 punto
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Ciao a tutti, riguardano un po la collezione ho ritrovato questa bella monetina, non me la ricordavo così bella... voi che ne pensate, mi dareste una vostra valutazione/giudizio?? ciaooo1 punto
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Mi sembra cge tu abbia fatto un gran colpaccio!! Moneta perfetta barretta ben evidente.. Se poi hai anche comperato il lotto a poco.. Più di così non potevi chiedere1 punto
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E lo so che la conoscevi! speravo che cadevi su questa: https://en.numista.com/catalogue/pieces40074.html ooook!1 punto
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Indie orientali inglesi, Malacca, 1 Keping 1832 ? https://en.numista.com/catalogue/pieces86572.html1 punto
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guardando le immagini, a mio parere il bronzetto è autentico..certo, in alcuni casi, la prova è sempre la visione del pezzo dal vivo, ma questo lo puoi fare solo tu.1 punto
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Asclepia, ora ti racconto una storia vera. Pochi anni fa ho acquistato un’auto nuova di pacca molto diffusa in Italia. Ha iniziato a darmi dei problemi fin dai primi giorni, in seguito ha iniziato a bloccarsi durante il viaggio ed io restavo con l’auto ancorata a terra, nel bel mezzo della strada: per “staccarla” dall’asfalto doveva inevitabilmente intervenire il soccorso stradale. I meccanici e i tecnici della casa automobilistica non sono mai riusciti a capire cosa diavolo avvenisse. Alla fine, disperato, l’ho data indietro alla concessionaria, smenandoci parecchi soldini. Perchè ti ho raccontato questa storia? Perchè può capitare che ci siano due auto gemelle in tutto, proprio in tutto, anche nei minimi particolari, con una stessa identica origine e provenienza, ma una funziona e l’altra no. Secondo te, quelle due auto, con la stessa precisa identica origine e matrice, gemellissime in tutto, avranno uno stesso percorso di vita, saranno valutate , considerate e apprezzate allo stesso modo? Il proprietario è nella condizione di poterle ritenere intercambiabili? Cosa c’entra tutto ciò con le nostre monete? C’entra. Perché se hai due monete che sono accomunate da una stessa origine, ma, strada facendo, una ha perso completamente la visibilità della sua caratteristica vitale, essenziale, basilare, fondamentale e cioè la visibilità della variante “ricercata”, sul mercato e per ogni collezionista, a parità di conservazione e di costo, quella moneta non “funziona”, non la vuole nessuno e te la lasciano tranquillamente in mano, optando, ad occhi chiusi e senza un attimo di esitazione, per l’altra con il requisito richiesto in piena regola. Quindi, tu puoi cullarti nell ‘idea di possedere una R3, una R4, una R26…,e tutto questo va bene fino a quando la moneta è con te, ma non appena la metti sul mercato, la proponi ad un collezionista ti accorgi subito che non vale e non è apprezzata tanto quanto l’altra con variante “a vista” (sempre, logicamente, a parità di costo e di conservazione! ). Quanto da me fin qui affermato, lo ripeto ancora una volta, non sminuisce affatto l’importanza dello studio sulle monete e sui conii in particolare ( a conferma, ribadisco che il lavoro sui conii delle Sebeto 1736 l’ho portato avanti io). I fini, i risvolti e i risultati possono essere importanti, tanti e diversi. Bisogna poi vedere come vengono utilizzate le informazioni raccolte, se si riesce a divulgare e ad ufficializzare i risultati raggiunti. Ciao1 punto
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Sí, è considerata una emissione di Marco Aurelio ma è anepigrafica e per il bimbo è stato proposto rappresenti suo figlio e quindi la primavera (ovvero traslando il tema la continuazione e la promessa di sviluppo della dinastia). Ciao Illyricum1 punto
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La mia formazione storica mi porta a farmi troppe domande difficili mi sa? Ho qualche orrore ma niente di particolarmente difficile... Cominciamo con un orrore facile per far partecipare proprio tutti: solo questa faccia e nessun aiuto o dato ponderale per il momento altrimenti è troppo facile1 punto
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Buongiorno, è un follis Massimino Daia augusto infatti. Zecca Ticinum (ST), RIC VI 130 anno 312 -313 d.C. Saluti1 punto
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Chiedo scusa, ho usato un tempo sbagliato visto che il 2021 è terminato. Comunque le quantità che ho riportato sono per il 2021. Il link è il seguente: https://www.mef.gov.it/operazione-trasparenza/provvedimenti/provv_dir/dip_tes/arc_2021/index.html Grazie1 punto
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Perfetto! anche se è un orrore ci ha raccontato tutto, ho visto esemplari nelle ciotole con la sola contromarca IIII visibile e lontani accenni degli altri rilievi, il resto era andato via nel corso dei secoli.1 punto
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Sticaz...pita! Quasi quasi vendo la mia!!! ?1 punto
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Potrebbe trattarsi di un 2 maravedis di Filippo II di zecca Cuenca con un controvalore di 4 maravedis ? Il periodo storico è quello di fine Cinquecento anni 1560-1598 più o meno1 punto
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per andorra sei già stato risposto, per le 5 euro non ho idea, non le colleziono e non le seguo. Il trittico vespa costa tanto perchè la verde è stata fatta in soli 3k ex. e costa il doppio delle altre due.. In più è un icona che ha suscitato molto interesse. Ci sono anche molte altre monete non proof che hanno subito un aumento considerevole delle quotazioni, su tutte le 2€ BU colorate in coincard della francia.. 2017 e 2018 soprattutto.. i commemorativi di san marino 2018 e 2019..1 punto
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gentili amici qualcuno potrebbe spiegarmi la tecnica utilizzata per reimprimere le monete ribattute? in particolare, in che modo venivano appianati i rilievi dei precedenti tondelli e poi come venivano riempiti i nuovi? grazie1 punto
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Ciao @Scudo1901, sicuramente se la moneta presenta le tracce della precedente a me personalmente piace molto di più, ma vista la rarità delle reimpresse va bene anche senza?1 punto
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Asclepia, non ti ho risposto un po’ perché sono impegnato con dei cataloghi d’asta ed un po’ per il motivo che avresti potuto dedurre la risposta da quanto detto e ripetuto più volte in questi giorni. Io considero solo i 70, in quanto non mi passerebbe neanche per la mente di acquistare, visto oltretutto lo stesso costo e lo stesso grado di conservazione, uno dei 30 Sebeto rimanenti, che “dovrebbero” avere la variante , ma che in realtà non la riportano. Mi prenderai per una “capa tosta”, per un incompetente, ma per me “vedere per credere” è un buon motto, da seguire scrupolosamente per andare avanti tranquilli ed avere meno problemi. Però, potrei valutare di prendere in considerazione, se a un prezzo favorevole, naturalmente inferiore a quello delle gemelle “ben dotate”, anche l’acquisto delle restanti 30 più sfortunate. Comunque sia, lo giuro, se i Sebeto me li regali li prendo volentieri tutti e 100!!! Ma ,forse, c’è poco da scherzare. Speriamo di non essere investiti troppo violentemente dai venti di guerra che spirano. Speriamo, perché le guerre sono spesso scoppiate proprio quando nessuno le voleva…Ciao e buonanotte.1 punto
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Qualcosa si legge (s’indovina) sull’architrave […]ΝΟϹ ΚΙΛ[…] per ΚΟΙΝΟϹ ΚΙΛΙΚΙΑϹ C’è anche l’aquila sul frontone, al dritto la mazza e il caduceo incrociati, e la stella tra i due ritratti. Questo piccolo modulo e questa tipologia corrispondono al RPC IV.3 5035, non vedo nessun’altra possibilità. Non è un bronzo molto raro, pur essendo ricercato. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/4/50351 punto
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Ciao, non vorrei sbagliarmi, ma quella (RIC II 696) e' la vecchia classificazione (che e' poi quella che compare su Wildwinds). Del RIC II esiste, infatti, una nuova edizione e, secondo questa, dovrebbe trattarsi della RIC II Part 3 (II edition) Hadrian 740. Online Coins of the Roman Empire: RIC II, Part 3 (second edition) Hadrian 740 (numismatics.org). OCRE, in effetti, classifica secondo l'ultima edizione del RIC II. Tuttavia, ho alcuni dubbi: Forse e' pareidolia, ma sul rovescio mi pare di notare poche lettere. Guardando il rovescio e raddrizzando un po' l'immagine, sembra di vedere a ore 7 una C e ad ore 9 una O. Penserei quindi a un rovescio tipo COS III, che mi porterebbe a questa classificazione: Online Coins of the Roman Empire: RIC II, Part 3 (second edition) Hadrian 741 (numismatics.org) Ovvero RIC II, Part 3 (second edition) 741 (anzichè 740). Cosa ne pensate? Buona serata da Stilicho1 punto
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DE GREGE EPICURI Mah, dovrebbe/potrebbe essere lei; è riportata anche dal Sear (n. 1917). Classificata come BMC 21, 191,165. Delle scritte, su questo esemplare, non resta nulla.1 punto
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Buona Sera, evidenzio, con il rischio di sembrare pedante gli effetti potenzialmente dirompenti della strada che ha imboccato una parte del collezionismo numismatico (e non solo). Ci troviamo di fronte da una parte presunti esperti a 360° che si ritengono in grado di certificare qualunque cosa, dall’altra presunti collezionisti altrettanto “capaci e conoscitori” di quanto raccolgono, spinti più dalla possibilità (vera o presunta) di fare investimenti remunerativi che non da ragioni più elevate. La collezione non è riferita agli “oggetti” che dovrebbero essere centrali nei loro interessi ma a scatolette, confezioni e certificati talvolta di dubbio valore o nei casi peggiori veri e propri abomini. A parte gli effetti distorsivi sulle dinamiche dei prezzi, peraltro conseguenti alle leggi di mercato, l’effetto peggiore è quello di certificare per buoni gli oggetti più improbabili, nel nostro caso monete. La circolazione di riproduzioni di monete d’oro di Venezia è a livelli preoccupanti, così come per altre tipologie ricercate, se tali riproduzioni sono certificate come autentiche “creano nuove varianti” che vengono “sdoganate” e accettate dal mercato. È un lavoro quasi impossibile quello di ricondurre alla ragione chi si ritrovasse tra le mani tali obbrobri. Il problema non sono gli orafi che le creano come oggetti decorativi, hanno certamente una parte di responsabilità coloro che manipolano tali riproduzioni eliminando i punzoni, questi sono truffatori che possono circuire qualche sprovveduto in cerca dell’affare della vita, il vero problema è rappresentato da coloro che mentono sapendo di mentire o per manifesta incapacità, inondando il mercato di falsi dotati di patente di autenticità; nel confronto tra uno studioso o un commerciante esperto e uno di questi enti certificatori chi uscirà vincitore agli occhi di un collezionista investitore? Si sta diffondendo una nuova categoria di collezionisti, colleziona qualsiasi cosa, attenta solo all’aspetto economico, al fatto che l’oggetto si presenti comodo da manipolare e sia dotato di una patente che gli eviti la fatica di studiare per imparare. La direzione è segnata, nutro poche speranze. Cordialità1 punto
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Anelli di Newton con tanto di formula... troppo complicato per me, pensavo fosse più semplice comprare dei raccoglitori per custodire le nostre banconote1 punto
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Lo riproporranno rigorosamente slabbato... ? Arka Diligite iustitiam1 punto
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Buongiorno @fricogna Ti allego quello che scrive il Pin nel suo bellissimo lavoro.1 punto
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Ciao Releo ...Se la variante c'è ma non si vede, resta il fatto che c'è!! Un esperto lo sa, un inesperto no...la rarità di una moneta la giudicha chi studia le monete, chi le osserva con dovizia, non certo chi si avvicina alla numismatica da principiante e non sa che il confronto dei coni è la base per capire molte cose sui nostri tondelli! Se si studiano le monete certe cose diventano facili ed è li che trovi la voglia di saperne di più e di affinare l'occhio . Ripeto che si veda o meno una variante fa il suo solo a livello economico. Le monete non svelano sempre tutto palesemente, bisogna cercare ed è quello il bello.Sempre cordialmente. Cristiano.1 punto
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Ciao a tutti! La Leuchturm non ha risposto, ma oggi ero a casa ed avevo un po' di tempo, così - visto che ultimamente sto bazzicando nel mondo della cartamoneta - sono andato a riprendere un archivietto con delle banconote (autentiche) che che credo venivano regalate dai rappresentanti di medicinali, anni '80-'90. Mi guardo il fazzolettone da 1000 marchi del 1910 e mi cade l'occhio su di una macchiolina colorata... Allora: e prendiamo una spatolina. Nada: Cambiamo luce: WOW! regoliamo il tutto meglio: e cambiamo luce: la macchia sparisce, si vede ancora un alone: con UV non si vede nulla: poi luce calda, fredda, calda... giusta! A questo punto non mi resta che fare una decisa ricerca in internet, tra gattini e tiktocchi vuoi che qualcuno non parli di questa cosa?!? E trovo! Qua si parla di vetro temperato per protezione dei display, https://www.litoscreen.com/blog/why-is-there-a-rainbow-effect-in-the-tempered-glass-screen-protector-how-to-eliminate-rainbow-effect_b59 Ma... queste immagini mi ricordano qualcosa!!! La loro descrizione del fenomeno detto effetto arcobaleno del vetro temperato / rainbow effect of tempered glass: L'aspetto delle macchie arcobaleno nel vetro temperato è strettamente correlato all'angolo di installazione e osservazione del vetro. Il motivo per cui possiamo vedere macchie arcobaleno nel vetro temperato è che la luce visibile diventa polarizzata mentre passa attraverso il vetro. =========== Vediamo più in dettaglio: è colpa del sottile spazio d'aria che esiste tra i fogli e la luce riflette in modo particolare tra di loro, causando modelli visivi simili a macchie che ricordano le fuoriuscite di petrolio. Sembra logico! E adesso? Scrivo io la risposta alla Leuchtturm? Servus, Njk PS: quasi quasi adesso vado a farmi uno shampoo1 punto
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Il 10 corrente mese è stato firmato un memorandum d'intesa fra la Croazia, gli Stati dell'area euro e la Commissione europea sull'inizio della produzione delle monete croate. Secondo una dichiarazione del servizio stampa della Banca Nazionale Croata le attività preparatorie comprendono anche la produzione di "una certa quantità di monete in euro di prova". Intanto oggi scade il termine per la presentazione dei bozzetti al concorso per la grafica delle monete croate. In Bulgaria è stato pubblicato il Piano Nazionale per l'Introduzione dell'Euro , in cui si ribadisce la data del 1 gennaio 2024 per l'ingresso nell'eurozona (se il Consiglio europeo confermerà il soddisfacimento di tutti i criteri). Secondo il piano ci sarà un solo mese di circolazione parallela del vecchio contante bulgaro con quello in euro, con obbligo di dare i resti in euro, e la doppia prezzatura in entrambe le valute da 1 mese dopo il via libera ufficiale del Consiglio a 12 mesi dopo. Due settimane prima dell'inizio della circolazione saranno disponibili gli starter kit. Il cambio lev - euro sarà lo stesso cambio fisso odierno fra le due valute (1 euro = 1.95583 lev).1 punto
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