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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/15/22 in tutte le aree
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Cerco di "reimpostare" il senso della discussione ,partendo dalle parole di @wsstj: "Annata normale ma buone condizioni" Per non far perdere nell'oblio molte delle sue discussioni, ( era rimasto due giorni senza che nessuno si degnasse di rispondere) ho chiesto con che grado di giudizio è stata slabbata la sua moneta :NGC-MS64, personalmente non trovandomi a mio agio con queste scale ho condiviso successivamente la mia Piastra postando perizia di Varesi in cui veniva classificata SPL e su cui ero pienamente d'accordo. Il mio errore è stato quello di non specificare bene il mio pensiero e ho innescato reazioni che sono andate fuori discussione e di questo ME NE SCUSO CON TUTTI. Se volete rientriamo in tema perché questo confronto di giudizio, interessa a molti collezionisti . Si dice che le monete andrebbero viste e giudicate dal vivo e non da semplici foto non sempre fatte bene, qui abbiamo 4 esemplari di Piastra 1796 con diverse conservazioni. @ilnumismatico, potrebbe da queste foto giudicarle in base al suo studio ? RIPETO, non è una gara a chi la tiene più bella, Aspetto con piacere. Rocco.7 punti
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Saluti a Tutti, mi sembra strano che una discussione sulla Piastra 1796 abbia preso una piega “polemica” inopportuna e sia diventata una specie di sfilata di “Miss Napoli” con tanto di voti, allorquando i fortunati possessori delle quattro bellissime Piastre, non hanno minimamente accennato ad una sorta di classifica. Questione che sarebbe un po' ridicola e che ricorda ( ai più anziani come il sottoscritto ) quella famosa pubblicità anni 70 che diceva “Dash lava più bianco che non si può “. No, la classifica è stata stilata da altri che hanno giudicato in base a fotografie. Bene, ognuno è libero di scrivere quello che vuole, ma deve anche capire che la fotografia non è mai una rappresentazione reale ed assoluta. La moneta per essere valutata deve essere tenuta in mano, girata secondo la luce ambientale, allora si può avere una buona valutazione della stessa. Quanti di noi hanno comperato delle monete in Asta, senza vederle e poi a casa si sono accorti di avere un esemplare migliore/peggiore di quanto rappresentato dalla foto del Catalogo? Penso la stragrande maggioranza. Quindi lasciamo stare le classifiche e ringraziamo i collezionisti che hanno condiviso queste meravigliose monete. E' un piacere guardarle, come si fa con un bel quadro o più prosaicamente con una bella donna. Buona Serata, Beppe6 punti
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Il dritto delle 20 lire presenta due diverse versioni che si sono succedute nel corso degli anni. La prima versione del dritto si differenzia dalla seconda per alcuni piccoli dettagli, tra i quali il principale è la firma dell’incisore GIAMPAOLI. Nella prima versione le lettere della firma hanno una grandezza regolare e sono allineate; per questo motivo questa versione del dritto viene identificata come “firma allineata”. Nella seconda versione le lettere della firma hanno una grandezza variabile e non sono allineate; per questo motivo questa seconda versione del dritto viene identificata come “firma disallineata”. In particolare, la lettera “P” è posta più in alto rispetto alle adiacenti lettere “M” e “A”. Si possono riscontrare anche altre piccole differenze, tra cui la conformazione delle varie lettere della firma in particolare le lettere "G", "M" e "P" e la conformazione delle lettere della legenda (es. ultima lettera “A” di REPVBBLICA). La versione “firma allineata” è stata utilizzata per le monete coniate dal 1957 al 1973, mentre la versione “firma disallineata” è stata utilizzata per le monete coniate dal 1974 al 2001. Da ricerche fatte è emerso che (almeno) in due anni – nel 1976 e 1977 – sono presenti entrambe le versioni del dritto, creando delle “varianti”. La versione “firma allineata” è quella meno frequente, soprattutto nel 1977, e costituisce quindi la “variante”. E’ probabile che la presenza di entrambe le versioni sia dipesa dall’utilizzo e dall’esaurimento di vecchi coni di dritto rimasti in magazzino. Di conseguenza, le 20 lire 1976 e 1977 “firma allineata” più che varianti dovrebbero costituire più propriamente un “mulo di transizione” (traduzione del termine statunitense “transitional mule”). I “muli di transizione” si verificano appunto quando la Zecca apporta delle modifiche alle impronte di uno o tutti e due i coni di una determinata moneta (solitamente piccole modifiche). Tuttavia, nelle operazioni di coniazione delle monete che dovrebbero riportare la nuova versione, nella pressa monetaria viene installato uno o più coni che riportano la vecchia versione.4 punti
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Il mio sogno è diventato realtà! Divenni proprietario di un grosso quasi perfetto dal Doge Pietro Ziani:4 punti
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Anzitutto, grazie a Lei per avere letto la discussione. Mi permetto di dissentire dal Suo giudizio poiché: la vicenda è fondamentale per gli studiosi del Regno. Esempio: Lei ha mai sentito parlare di 100 lire 1940 proof? quali sono le migliaia di monete in giacenza ma non identificate? la vicenda ha rilevanza generale poiché investe a pieno titolo il rapporto pubblico/privato e la trasparenza che lo dovrebbe improntare (la Nota 56 compare all'interno di una Pubblicazione ufficiale, non è una chiacchiera di corridoio); la questione ha fatto emergere una sostanziale inerzia da parte di talune Associazioni e di parecchie testate di settore che - sia detto senza infingimenti - a mio modesto avviso non fa onore a queste ultime.3 punti
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In Cina, abbiamo un idioma chiamato "buttare un mattone per attirare la giada"(抛砖引玉,pāo zhuān yǐn yù), che significa usare le proprie cose superficiali per tirare fuori cose buone e preziose. Le monete di tutti sono bellissime, il che mi ha aperto gli occhi.3 punti
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Premesso che il confronto è fondamentale nel collezionismo per capire la qualità e l’approccio valutativo, il mio intervento voleva stimolare il confronto ai fini della comprensione del grading. Di nuovo, incoraggio a rispolverare la discussione che avevo iniziato riguardo la valutazione delle piastre Borboniche, dove c’erano alcuni spunti nozionistici basilari sul grading di queste tipologie.2 punti
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Buongiorno, uno dei pochi pezzi di Ferdinando I che ho in collezione. 8 tornesi 1817. Qui il collo del sovrano non entra in legenda, in altre SICILIARVM del 17 si, credo semplicemente perché il capoccione di Ferdinando risulta più spostato verso l'alto tanto da toccare il pezzo di legenda sovrastante. Qui rombetto dopo TORNESI e dopo 7 come capita per le SICILIARUM Un caro saluto.2 punti
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3 centesimi, Regno d'Italia – Napoleone, 1808 2 1/2 centimos, Spagna, 18682 punti
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Perdonami, ma "pk" su un forum di numismatica non si può vedere.2 punti
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Buon Giorno, curiosando tra le monete offerte nelle prossime aste mi sono imbattuto in questo Fiorino, offerto da una casa d’aste che non avevo mai incontrato, presumo dell’India. La moneta viene genericamente indicata come Fiorino molto raro. Leggermente sotto peso, forse BB o almeno prossima a tale conservazione. La base alla quale è offerta è di circa 760,00 euro (salvo errori di calcolo del cambio). Notevole la provenienza dall’India, forse indice degli scambi commerciali con quelle aree. Il Fiorino mi ha colpito in quanto a una prima sommaria occhiata mi era sembrato uno di quelli convenzionalmente attribuiti a S. Jacopo al Serchio, complici un artefatto sull’immagine e uno schermo di visione inadeguato (oltre alla vista in declino). In effetti il trifoglio non è presente. L’aspetto lo colloca nella terza serie, malgrado l’assenza di piccoli segni possa far pensare alla seconda. Ciascuno può considerare prevalente uno o l’altro carattere. A un confronto maggiormente approfondito le somiglianze del rovescio con una delle varianti del MIR 3.2 sono impressionanti, quasi il segno del trifoglio sia stato aggiunto a un conio già pronto della seconda serie. In effetti su questa variante il trifoglio è quasi in tono minore rispetto alle altre varianti note. Si potrebbe anche essere indotti a pensare male. Oppure il conio era sporco…. Lascio a chi vorrà cimentarsi, il confronto dei particolari. Asta Marudhar Arts num. 35 del 26-02-2022 lotto 588 moneta in questione Continua1 punto
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Ciao a tutti! New entry: 10 Tornesi 1859 - Francesco II. Il mio primo acquisto da Nomisma. Colpetto al bordo.1 punto
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Un piacevole, minuscolo emiobolo di incerta attribuzione alla regione della Troade : al diritto bell' elmo corinzio crestato ed al rovescio anfora entro cartiglio rettangolare . Passerà ad inizio Marzo in asta Naumann 114 al n. 342 .1 punto
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Partendo dalla massima (mia ) "dove c'è lustro possono non esserci rilievi", o in altre parole "lustro batte rilievi", sono d'accordo che la moneta di @wsstj sia effettivamente di qualità superiore rispetto alle altre. Mi trovo d'accordo anche sul fatto che il rovescio di quella di @Scudo1901 (meglio conservato del dritto) la ponga sopra alle altre due. Non riesco però invece del tutto a capire il giudizio su quelle di @lukas1984 e @Rocco68. Infatti faccio veramente fatica a vedere lustro nella prima mentre invece la seconda mi sembra superiore in termini di rilievi (di fatto quella di @Rocco68 mi sembra quella con i rilievi migliori tra tutte e quattro le monete, mettendo in conto ovviamente le eventuali debolezze di conio lustrate..). Saluti!1 punto
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Buonasera a tutti, leggendo l'ultimo post, mi sembra di capire, correggetemi se sbaglio, che per conservazione sia stata comunque stilata una classificazione dei 4 esemplari postati. Senza entrare nel merito del Fdc, Spl etc. Si pone come primo esemplare quello di @wsstj, subito dopo viene quella di @Scudo1901 poi quella di @lukas1984 e poi quella di @Rocco68. Chiaramente stiamo parlando di valutazioni fatte sulla base di foto, io sinceramente non riesco a coglierne a fondo le differenze, per due esemplari mi sbilancerei per una conservazione più alta in alcuni punti, vedi dettaglio delle foglie, in altri la basetta di Ferdinando. Tutti e quattro gli esemplari sono per me in una conservazione di alto livello. Ma rimane per me il quesito del grading. Desideroso di imparare. Saluti Alberto1 punto
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Il mezzo soldo, i 2 1/2 centesimi di Isabella II e le tre monetine coloniali sono venute 5€ in totale (dopo lunga ricerca), il Napoleone leggermente più costoso, circa un paio di euro… in ogni caso (credo, vista la poca dimestichezza con queste monetazioni) un buon affare ?1 punto
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Pur collezionando (quasi) esclusivamente romane imperiali, mi capita, talvolta, di comprare qualche moderna, senza grossi criteri e lasciandomi guidare unicamente dal gusto ? le monete qui di seguito mi sono costate tutte 1 euro l'una, meno i 10/20 franchi marocchini (50 centesimi a testa) e il 3 centesimi di Napoleone a 2.50/3 euro (non ricordo precisamente). Mezzo soldo, Ducato di Milano, 17771 punto
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Secondo me, andrebbero controllati tutti i sebeto del 1736 confrontandoli con quelli sopra , se identici anche se i tre gigli non si vedono. Permetterebbe di trovarne altri.1 punto
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Il convegno del 17 febbraio serve proprio per mettere l'attenzione sul grave pericolo che corre il collezionismo numismatico italiano. Ed è il vero grande problema da risolvere. Purtroppo altre questioni passano in secondo piano, per quanto possano essere importanti. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Alcune altre per un confronto: Nell’ordine dalla prima: Asta Heritage del 03-01-2011 lotto 24878 Asta Hess num. 325 del 23-10-2013 lotto 480 Asta NAC num. 90 del 14-05-2016 lotto 168 Asta Gadoury 2021 del 22-10-2021 lotto 1196 Cordialità1 punto
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Nel periodo repubblicano Roma fu la zecca principale, ma non l'unica, mi sembra di ricordare si coniasse anche a Metaponto, Messina e Crotone ad esempio.1 punto
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Quelli che hai segnato con il cerchio sono simboli che chiudono la corona d'alloro al rovescio,non sempre sono presenti ma quando ci sono possono trovarsi variamente disposti e in diversi nominali...1 punto
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Al post #2 di @nikita_ hai ricevuto un commento con il banner che certifica l'autenticità. Se fosse un grano (cosa certa) per Filippo V (cosa improbabile) sarebbe rara... Peccato che questa tipologia venne abbandonata con le emissioni a nome di Carlo II. Mi sfugge quale sia il particolare che te la fa datare 1556 (Filippo II...) a me, per stile dell'aquila e taglio, sembra più probabile che sia attribuibile a Filippo IV (1621 - 1665)... Detto questo, il valore, in queste condizioni, e a prescindere dal valore storico, è praticamente nullo. ciao Mario1 punto
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Quello che si vede sul globetto dietro la testa del Re è una S ,e non un fiore,che sarebbe la sigla del mastro di zecca Lorenzo Salomone che ha tenuto la carica dal 1630 al 1634,quindi per forza di cose non può essere un 1641,primo perché non risulta censito, secondo perché come già detto da Alberto cambierebbe la sigla del mastro di zecca che sarebbe GA/C di Giovanni Andrea Cavo... Quello che vedi al rovescio che sembra una croce è il nastro annodato che tiene il tosone sospeso,poi sopra,o anche tra le zampe del tosone possono trovarsi globetti o cerchietti variamente disposti.... Posto un esemplare reperito in rete ma del 1632 e con diverso simbolo del coniatore,ma giusto per fare comprendere il tipo di moneta...1 punto
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La scritta è riportata nella pagina dell’articolo di Ulrich Klein al post # 828, alle righe che traduco in italiano: “Non chiaramente leggibile e forse anche un po' sgrammaticata è la legenda di una capsula della Speciaria Del Pellegrino con la raffigurazione del busto di un pellegrino visto di fronte, che è accompagnato da un cappello e un bastone come attributi inconfondibili (Fig. 30). In ogni caso, l'iscrizione contiene questi due termini e il nome del luogo.” Quindi la legenda è: ALLA SPECIARIA DEL PELLEGRINO. VENETIA apollonia1 punto
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Ti ringrazio, ma continuo a non scorgere le cifre, per contrassegno davanti x e sigla del maestro di zecca non credo possa essere diversamente, poi se fosse 41 ci troveremmo davanti ad un esemplare non censito. Al massimo potrebbe essere un 42 ma non mi tornano le sigle del maestro di zecca che a questo punto dovrebbero essere GA/C.. Mi fermo qui , perché potrei sbagliarmi e darti indicazioni sbagliate. Aspettiamo pareri più esperti. Saluti Alberto1 punto
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Per carità, tu puoi fare tutti i complimenti che vuoi, però, come cercavo di farti capire, sarebbe il caso che si leggesse TUTTI i commenti (ed esaminase le foto inserite) PRIMA di commentare, perchè solo in questo modo di possono dare pareri contestualizzati, così da permettere anche ai neofiti di imparare qualcosa. L'idea generale che era passata dai commenti, prima del mio intervento, era che quella di Rocco fosse la migliore. Così non è. Bella quella Luca, con bellissima patina, ma sembrerebbe avere qualche punto in meno. Ottima anche quella di scudo, che collocherei (in base alle foto) subito dopo quella de post di apertura. Ribadisco: nulla contro Rocco e la sua moneta, ma questo è un forum di numismatica prima che di complimenti... Cerchiamo di essere obiettivi nelle valutazioni che diamo, e sforzarci di contestualizzarle (almeno per gli utenti più navigati). Se tu scrivi "sembra coniata ieri" (o qualcosa del genere, vado a memoria), passa l'idea che nel confronto qualitativo quella oggetto del topic fosse di qualità inferiore, e non dimentichiamo che ci leggono anche molti utenti che cercano di imparare qualcosa di pratico relativamente la gradazione valutativa. A tale scopo, avevo iniziato un post sulla valutazione qualitativa delle monete in argento di grande modulo...1 punto
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Ciao carissimo Il tuo ragionamento non fa una piega,da appossionato ti do ragionissima,dobbiamo però capire dall' altro lato,chi magari chiede,lo fa "alla cieca", senza sapere,magari non ha la.nostra passione,quindi il loro documentarsi è magari giá chiedere qui a noi? Comunque sono sicuro che vi sarete ben compresi ora? Saluti?1 punto
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Ciao Potrebbe esser un grosso genovese,ma non mi trovo con i dati ponderali. Ascolta altri ovviamente? Saluti1 punto
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mia interpretazione in alternativa... qui in basso per ingrandire (click sopra l'immagine...) https://www.friziodesign.it/coins24.html ?1 punto
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Non vorrei scrivere una inesattezza ma In tutte le Piastre 1817 i gigli nella palla dei Medici sono disposti 1/21 punto
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Buonasera, chiedo il vostro prezioso aiuto per la classificazione di questo vittoriato anonimo. Tra tutte le diverse tipologie sono ancora indeciso tra la RRC 44/1 e la 53/1. Considerando la forma del viso propendo per la seconda ma non ne sono certo. Il diametro è pari 18,5mm ed il peso a 2,95g. La conservazione, a mio parere, pur non essendo chissà che non è male anche se la coniazione appare piuttosto "debole": si ososseriv come una parte della Vittoria è mancante. Le monete degli albori con il loro alone di mistero mi hanno sempre affascinato notevolmente ed il Vittoriato, per il quale le ragioni alla base della sua coniazione sono ancora incerte e dibattute, appartiene a pieno diritto a questa categoria. Cosa ne pensate? Grazie mille Alessio1 punto
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@L. Licinio Lucullo ti ringrazio moltissimo per il tuo intervento. Sei giunto alle mie medesime conclusioni e questo costituisce un'importante conferma. Anch'io mi ero basato sulla tabella al link che hai postato: tuttavia, i capelli poco visibili e la Vittoria solo parzialmente impressa mi avevano lasciato qualche dubbio che tu hai contribuito a dissipare. Quello della distinzione tra i vari tipi di vittoriato anonimo rimane un argomento piuttosto ostico che, su monete non perfettamente conservate, può creare qualche problema. Ne ho approfittato per rileggere la tua ottima discussione nella sempre preziosa sezione "Una moneta al giorno".1 punto
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Io proporrei RRC 53/1, di quello che Kenneth L. Friedman e Richard Schaefer ( http://stevebrinkman.ancients.info/anonymous/AnonymousVictoriatii.html ) definiscono come "tipo 1" di questa emissione. Le caratteristiche sono: uno stile raffinato, con figure ben incise e dettagliate; Giove comunica eleganza e non, come in altri casi, potere o arroganza; la testa è omogenea nel rapporto tra larghezza e altezza e i capelli sono "biperpendicolari" o più raramente perpendicolari (ma sul tuo esemplare purtroppo i capelli si vedono appena). Al retro l’ala è ben dettagliata, con piume ben disegnate (ma anche l'ala, sul tuo, non si vede). Il trofeo, nel "tipo 1", presenta una gonna raffigurata con le pieghe, esattamente come sul tuo esemplare. E' raro che il trofeo poggi su una piccola base, e infatti sul tuo non ce n'è vedi per confronto, al link sopra, la figura 9 ("SKIRT OF TWO VERTICAL LINES EACH WITH SHORT HORIZONTAL LINE AT BOTTOM") e la successiva, numerata anch'essa 9 ma chiaramente per sbaglio, dovrebbe essere la figura 10 ("TALL AND WIDE HEAD, SIMPLE SKIRT")1 punto
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Bel quesito, è difficile distinguerei vittoriati per un non tecnico ...1 punto
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Grazie Dracma, soprattutto per aver ricordato un ragazzo che se ne è andato troppo presto e che rimarrà sempre nei nostri cuori.1 punto
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Agora Auctions 65, 2017, 5 Lucania, Velia. Ca. 300-270 B.C. AR fourrée stater (22.99 mm, 6.98 g, 6 h). cf. Williams 527ff. 11 CNG 294, 2013, 3 LUCANIA, Velia. Circa 280 BC. Fourrée Nomos (20mm, 6.81 g, 7h). Williams +539.1–9; From the Robert and Julius Diez Collection. Ex Gustav Philipsen Collection (Part I, J. Hirsch XV, 28 May 1906), lot 723. 12 Auctiones GmbH, 20, 2013, 4 Velia plated AR Didrachm, c. 290-280/275 BC Velia, Lucania. AR Fourrée Didrachm (21 mm, 5.97 g), c. 290-280/275 BC. 13 CNG Triton XV, 2012, 1033 LUCANIA, Velia. Circa 280 BC. AR Nomos (20mm, 6.70 g, 12h). Williams +584.2b (this coin). From the Deyo Collection. Ex Freeman & Sear 8 (5 February 2003), lot 28 (inorrectly citing Williams 564); Ars Classica XIV (2 July 1929), lot 54; Ars Classica XIII (27 June 1928), lot 138. Williams lists this coin in a category “Plated or Probably Plated.” However, his use of “probably” is apropos here, as a specific gravity test verifies that this coin has an appropriate silver content, and is not plated. 14 Rauch, 107, 2018, 51 LUCANIA - Velia (Hyele, Elea) Nomos/Didrachme (6,36 g), ca. 280 v. Chr. Stellenweise leichte Hornsilberauflagen, kleiner Stempelfehler im Rv. s.sch.-vzgl. – 15 Apollo Numismatics https://www.vcoins.com/es/stores/apollo_numismatics/12/product/lucania_velia_fourree_didrachm_nomos_stater__athenalion_and_stag/47492/Default.aspx Lucania, Velia: fourrée didrachm, 290-275 BC, 6.51gm, 23.3mm. Williams 584 (O:289/R:407); SNG ANS 1398. aEF, scratches on lion’s body. As noted above, the same dies used to strike our specimen also were used to strike specimen 584 in Williams, an officially minted coin (given the physical characteristics of specimen 584 evident in the plate photo, it is difficult to believe that it is a fourrée that escaped detection by Williams). It is interesting that immediately after specimen 584 in his catalog, Williams lists many fourrée specimens which he labels +584,1 through +584,24, all of which are of the same identical type as 584 and of very similar style in most cases. There is a possible historical scenario that is consistent with the above facts. If forgers were able to obtain a pair of official dies (O:289 and R:407 by William’s designation), they might have used them first to strike fourrée (including our specimen) and then used them as guides for engraving subsequent dies which they then used to strike more fourrée such as William’s examples +584,1 through +584,24. 161 punto
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Allego la prima delle mie 2 tesi di laurea in numismatica antica. Le tesi trattano delle monete rinvenute durante gli scavi dell'università "L'Orientale" di Napoli nelle regione VI e IX di Pompei. L'approccio non è meramente numismatico, anche se sono presenti schede e analisi specifiche della materia, ma è diretto al legame tra reperto numismatico e contesto archeologico. Spero possa essere utile a tutti voi. Le tesi sono una il completamente, meglio dire l'approfondimento, dell'altra.1 punto
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