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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/13/22 in tutte le aree
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Buona Sera, facendo ordine nelle immagini e negli appunti accumulati relativi ai primi Fiorini mi sono soffermato su alcune note che ritengo possano meritare un approfondimento. Nelle prime tre serie, al netto delle varianti, le caratteristiche e i segni che distinguono tra loro i diversi Fiorini sono un numero ridotto. Analizzando alcune monete mi sono convinto che potrebbero esistere alcuni (uno o due) nuovi tipi. Si tratterebbe di una classificazione più puntuale. Per quanto riguarda le prime due serie, non ci sono molte possibilità di interpretazione, la differenza nella natura del nimbo, liscio o perlato in genere è evidente; in qualche caso esistono tracce di “perle” più o meno evidenti e la sensibilità personale dell’osservatore stabilisce dove collocare la moneta. Ai fini della classificazione nella seconda serie, mi sono sempre posto un problema, riguarda la presenza o meno del bisante prima della croce assile (posto circa a ore 13 nello spazio che nella serie terza è occupato dai segni). Il Bernocchi lo considera un segno di interpunzione e considera questi Fiorini una variante della seconda serie, in effetti il fiorino della prima serie presenta questo bisante prima della croce. Prima serie Asta NAC 50 del 15-11-2008 lotto 50 Seconda serie Asta Hirsch 285 del 28-09-2012 lotto 4301 Seconda serie o Terza serie? Asta NAC 44 del 26-11-2007 lotto 405 Penso che ognuno possa valutare la cosa in base alla propria esperienza, io ritengo il bisante della prima serie un caso a sé, nella terza serie la posizione è occupata da un segno distintivo, possiamo considerare la moneta come appartenente alla seconda serie subito successiva al Fiorino con nimbo liscio oppure come primo esempio di Fiorino della terza serie dove il segno è rappresentato dal bisante. Tra i Fiorini della terza serie ci sono due tipi che andrebbero approfonditi, si tratta di quelli classificati come 3.3 e 3.7 nel MIR Firenze; da 75 a 81 per il segno posto a ore 13, da 82 a 85 e da 90 a 95 per quello posto in fine di legenda a ore 23 nella classificazione del Bernocchi Volume II. Il segno è fatto di tre punti posti a triangolo orientati in vari modi. continua3 punti
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Buona domenica a tutta la sezione. Oggi vi faccio vedere questo bel falso d'epoca (?) di una Piastra del 1838. Il peso è di 23 grammi, Aspetto dall'amico che la possiede, le foto del taglio .3 punti
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Non sarebbe la prima volta che una moneta venduta per falsa sia risultata autentica3 punti
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Allego alcune immagini per un confronto: Tre punti Asta Varesi 69 del 07-10-2016 lotto 284 Tre punti o segno diverso? Asta Ranieri 14 del 09-11-2019 lotto 322 Tre punti Asta Gadoury 2021 del 22-10-2021 lotto 1195 Tre punti o degno diverso? Asta Lanz 148 del 04-01-2010 lotto 180 I segni sembrerebbero anche “costruiti” in modo diverso. Cordialità3 punti
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Il biglietto di stato da 5 lire “Atena Elmata” venne realizzato grazie al decreto d’emissione del 23 Novembre 1944 ma andò in circolazione a partire dal luglio 1946. -Nel dritto troviamo rappresentata la figura di Atena a sinistra con al centro il valore del biglietto e a destra un ovale con all’interno il numero “5”. -Nel retro troviamo al centro nuovamente il valore del biglietto “5 lire” incorniciato in un motivo floreale. Il resto del retro è molto minimal, trova spazio il numero di serie. La filigrana rappresenta elementi floreali anche se in molti esemplari la filigrana risulta difficilmente distinguibile. Il biglietto misurava 93 x 59 mm. Fu realizzata in un totale di oltre 1 miliardo e 100 milioni di esemplari , dato che però è solo ipotizzabile dai numeri di serie delle banconote rinvenute sul mercato ma è sicuramente una delle cifre più veritiere secondo gli ultimi studi. Le quantità oscillano molto da fonte a fonte. Nel 1996 l’opera “Cartamoneta Italiana” ne considerava solamente 190 milioni di esemplari. Andò fuori corso il 31 Dicembre 1956. FONTI: -Catalogo Gigante 2022 -La Cartamoneta Italiana, Corpus Notarum Pecuniariarum Italiae, 2019-2020. -Cartamoneta Italiana, Gavello. 1996 RIEPILOGO •5 lire “Atene Elmata” •Decreto: 23/11/1944 * •Tiratura: 195 milioni (provvisoria) *Nonostante il decreto d’emissione recita 23/11/1944, dal numero di serie “0155” si può evincere che questo biglietto in foto andò in circolazione nel 19462 punti
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Salve segnalo: https://www.academia.edu/71236582/Aspetti_della_storia_medievale_e_moderna_di_Pianella_Pescara_Costa_Edizioni_2022 S.Perfetto, Aspetti della storia medievale e moderna di Pianella, Pescara, Costa Edizioni, 2022 Qualche spunto numismatico c'è, nonostante sia un libro sui profili storico-istituzionali del luogo.2 punti
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Mi è successo diverse volte di acquisire monete in asta o fuori asta vendute come riproduzioni ed in realtà autentiche. Più che la legge, in questi casi, conta il buonsenso. Se è falsa è un conto e se è autentica un altro. Nessuna legge, credo, possa sindacare questo dato di fatto.2 punti
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E' una frazione del comune piemontese di Bra . In antico terra di genti Liguri-Bagienni, nel II sec. a.C., in prossimità al fiume Tanaro, viene fondata la città romana di Pollentia . Nell' epoca dell' impero di Onorio ( 393-423 ) nei pressi della città, nel 402, il generale romano Stilicone affronta e sconfigge i Visigoti guidati da Alarico, obbligandoli a ritirarsi verso l' Illiria . In epoca tardo imperiale la città decade e gli abitanti si spostano in area vicina e più sicura, dando origine a quella che diventerà la città di Bra : Pollentia sopravvive comunque come piccolo borgo fino a diventare l' odierna frazione della nuova città . Gli importanti reperti dell' antico sito di Pollentia sono custoditi nel museo civico di palazzo Traversa in Bra . Vittorio Emanuele III, dopo l' abdicazione nel 1946, conserverà il titolo di conte di Pollenzo .1 punto
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DE GREGE EPICURI Stasera vi mostro una monetina celtica d'argento, comperata in Francia tempo fa. Pesa 1,29 g. e misura 14-16 mm., quindi è piccola e di forma irregolare; ed è ufficialmente definita come quinario. Si tratta in effetti di una imitazione di denario o quinario romano: al D c'è una testa femminile a destra, che in qualche modo imita Roma/Bellona; al rovescio, un cavaliere verso destra; sotto al cavallo, in alcune monete si può leggere BR-COMA, o soltanto COMA; nella mia si vede qualche lettera, un po' confusamente. Queste monete vennero prodotte nella valle del Rodano, circa fra il 75 ed il 51 a.C., cessando quindi con la vittoria di Cesare. Classificata come Derek Allen 230 (collezione del British Museum) e La Tour 5820.1 punto
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Buongiorno a tutti Ho acquistato ieri per una modica cifra questo rechenpfenning di Ernst Ludwig Sigmund Lauer (1783-1829) di 25 mm circa. Al dritto figura Leopoldo II tuttavia ho notato che il suo profilo in questo gettone assomiglia più a quello di Giuseppe II, suo predecessore, che a quello di Leopoldo su altri gettoni dello stesso zecchiere: In particolar modo questo esemplare postato dall'utente @sagida, in questa discussione del 2013, mi sembra molto simile per tipologia e profilo fatta eccezione per il diametro più ridotto e per la legenda riferita a Giuseppe II: In altri rechenpfenning raffiguranti Leopoldo ii dello stesso zecchiere e dello stesso tipo invece il ritratto risulta differente, eccone alcuni esempi: https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=2118&lot=3851 https://www.ma-shops.com/sesambestcoins/item.php?id=28061 https://en.numista.com/catalogue/exonumia316630.html Sembra quasi che per questo rechenpfenning si sia mantenuto il ritratto di Giuseppe II modificando la sola legenda. Ciò mi fa ipotizzare che sia stato prodotto in un periodo di transizione tra i due sovrani. Vi volevo domandare un riscontro di queste osservazioni e in particolare all'ottimo @apollonia se questo gettone è catalogato nel Mitchiner che non possiedo e come è classificato. Mi piacerebbe inoltre sapere qualcosa in più di Ernst Ludwig Sigmund Lauer e della sua attività di zecchiere di rechenpfenning se qualcuno ne sapesse di più. Come sempre vi ringrazio in anticipo per qualsiasi osservazione, commento, approfondimento1 punto
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Di nulla. Questa è la didascalia del rovescio dal Mitchiner. È una scena campestre che si trova in molti rechenpfenning con piccole variazioni degli edifici (e quindi della città) sullo sfondo, ma con elementi fissi (sole splendente, uomo che rincorre il suo cavallo e il suo cane attraverso un campo, albero recintato) che devono avere un significato allegorico. apollonia1 punto
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Se acquisti un falso che poi risulta essere buono, devi solo ritenerti molto fortunato. Hai fatto un affare...1 punto
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Vedi la quarta discussione al post 11 - S. CARLO BORROMEO www.lamoneta.it:topic:77632-s-carlo-borromeo.webloc1 punto
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Pubblico un riepilogo delle piastre Sebeto 1736 con gigli invertiti. Le prime 4 presentano un identico conio (che possiamo chiamare conio “A” ). Le successive 3 ugualmente un identico conio ( che possiamo chiamare conio “B”). Quindi ,complessivamente, ad oggi, gli esemplari sono 7 ed i conii utilizzati sono 2. Ringrazio tutti, particolarmente Rocco e Gennydbmoney per l ‘ impegno profuso nella ricerca di monete con la variante. Saluti1 punto
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Confermo quanto già detto da @Ricky97, si tratta di un quattrino "chiavarino" di Bologna. Giustamente, la foto del R/ (per essere letta bene) va girata verso destra di 90°.1 punto
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La coniazione del bronzo è sotto il regno è di Tiberio ma non ci sono particolari iconografici che possono identificare l’imperatore raffigurato, che potrebbe essere sia Tiberio stesso sia Augusto, l'imperatore dal quale era stato adottato. apollonia1 punto
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Buondì Meleto, e buono anche l’acquisto. Ernst Ludwig Sigmund Lauer ha coniato vati tipi di rechenpfenning dedicati a Leopoldo II imperatore del Sacro Romano Impero (1790-92). Dei due coniati con lo stesso conio di diritto del tuo pubblicati dal Mitchiner, quello con lo stesso rovescio è il 1948 (Ottone: assi di conio 12, 1,60 g, 24½ mm).1 punto
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Sono perfettamente d'accordo. Come anticipato da altri, è importante sottolineare, in un senso o nell'altro, che l'obiettivo dell'evento di Giovedì non sembra essere quello di riunirsi ad oltranza fino a che non esca un testo di una legge condiviso da varie parti. Ci vorrà, in ogni caso, tempo e quindi era lecito interrogarsi su quale sarebbe stato il grado di astrazione della riunione in una scala che va da "conferenza scientifica" a "tavolo di lavoro". La mia voleva essere una semplice battuta per sottolineare che aver impiegato tempo da parte degli organizzatori per concepire una medaglia celebrativa probabilmente colloca, per il momento, l'evento ben lontano dal tavolo di lavoro. Ovviamente si tratta semplicemente di una mia impressione da osservatore esterno.1 punto
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Perché “ risulta priva di lecita provenienza”? Se ti riferisci al Gela dell’altra discussione, stai tranquillo, non corri pericoli.1 punto
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Mi sembra che la situazione attuale per i collezionisti di classiche sia tutto meno che rosea e soprattutto lasciata all'incertezza. Paradossalmente, un chiarimento ancorché restrittivo sarebbe forse meglio. Se guardiamo i partecipanti (per lo meno NIP e SNI, ma immagino anche buona parte degli altri) mi sembra evidente la volontà di dialogo pubblico-privato. E dubito che la NIP ma anche la SNI siano a favore di interventi ulteriormente restrittivi.1 punto
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aaaahhh ? puo' anche essere ? volevo incastrare quadretti e martora insieme.. per dargli profondità..1 punto
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@Veronic sul forum si possono fare domande per essere aiutati a conoscere meglio le monete che si hanno ma, appunto, essere aiutati!!! Non affiché gli altri utenti possano darle risposte per evitarle di documentarsi (come da lei detto, documentarsi nelle prossime 24h). Inoltre, sul forum vengono date risposte a titolo gratuito ma questo non da diritto, né a lei né a nessun altro, di pretenderle (evitando di documentarsi da sè e/o avendo l'arroganza di riprendere chi le dà delle risposte, come fatto nell'altra discussione). Il forum è un luogo di condivisione di conoscenze, spesso derivate da anni ed anni di approfonditi studi, e non un luogo di cazzeggiamento e strafottenza, per quelli ci sono altri lidi. Pertanto, se vorrà usufruire del forum nel modo giusto e con correttezza ed umiltà nei confronti degli altri utenti sarà il/la benvenuto/a, in alternativa ci sono sempre gli altri lidi. Per quanto riguarda gli euro, non prenda in considerazione quegli articoli che dichiarano di diventar ricchi solo poiché qualcuno li mette in vendita a cifre spropositate. Faccia delle ricerche, legga tanto e capirà in autonomia che esiste una possibilità remotissima che si possa trovare una moneta rara tra il resto che le viene dato. Saluti.1 punto
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Dopo pulizia si legge D R G M , che dovrebbe significare Deutsches Reich Gebrauchsmuster ( reich tedesco disegno registrato ) , di produzione Tedesca dal 1891 fino a dopo la fine della WWII1 punto
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Vedrai, la prossima volta che porrai un altra domanda del genere, quante risposte riceverai!! Sul forum c'è la completa libertà di non rispondere alle domande che uno desidera!!!1 punto
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Comunque è una conferenza... potranno fare quattro chiacchiere in compagnia col saluto e brindisi finale, ma da questa a una legge, ne passa1 punto
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Ma non ti dovevi documentare? Vale quanto l'altra moneta italiana con la scritta Eire che non si trova da nessuna parte...1 punto
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Si è un denaro enriciano di Lucca. Al D/+ INPERATOR / lettera H (monogramma imperiale) ed al R/ ENRICVS / lettere LVCA1 punto
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Ciao, effettivamente il monogramma sembra composto dalle lettere J B, oppure meglio ancora I B. Intrecci del genere andavano di moda nel XIX secolo, e si sono protratti fino ad oggi (anche la Camera dei Deputati della Repubblica ne usa uno). Osservo che sul manico della matrice ci sono alcune scritte, le ho evidenziate in giallo nella figura: forse potrebbero aiutarci.1 punto
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Buongiorno, a me ricorda un quattrino bolognese, moneta catalogata comune, del 1580-1586 vedendo il D/ in cui si intravede "(triangolino) DE (triangolino)" CHI 430, CNI 50, MUN 34...quello che chiamo "triangolino" dovrebbe essere il particolare segno di interpunzione usato in quel periodo! Si vedono inoltre le chiavi decussate di tipo S e la tiara sopra di esse...al R/ dovrebbe esserci San Petronio seduto con la città nella mano destra ma per via dell'usura della moneta non riesco a vedere nulla (forse solo l'aureola ad ore 9 della tua foto)...per quanto riguarda il diametro siamo un po' scarsi perché dovrebbe essere di 16mm (anche se ci sono esemplari tra i 14 e i 16), magari prova a misurarlo nella parte integra della moneta e facci sapere Riccardo1 punto
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Queste le foto della Piastra . Prese dell'asta del noto sito. Molto strano che presenti dei "graffi di conio "1 punto
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Ciao @Releo, condivido qualche esemplare di Piastra Borbonica che si discosta di molto dalle coniazioni "ufficiali" e correttamente impostate. Piastra 1793 gigli invertiti Piastra 1794 SICILAR Piastra 1805 HSIP Piastra 1816 INPANS Quali gli errori e quali voluti ?1 punto
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Buonasera, di seguito il calendario delle aperture del CCNM per i mesi di Febbraio e Marzo. 15/02 Martedì 01/03 Martedì 15/03 Martedì 22/03 Martedì (Da confermare) Buona serata1 punto
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Nella mia ormai lunga esistenza che volge al tramonto ho collezionato in tre riprese. Da bambino, solleticato per la prima volta a sette anni da uno zio che si trovava in casa un sacchetto di monete antiche che mi regalò e che mi avvicino’ ad una Numismatica acerba, genuina, spesso ingenua. ?. Mi sentivo piccolo epigono ed emulo di quello straordinario personaggio che era invece il mio babbo, grande collezionista, amico personale di Cesare Bobba, di Mario Ratto, di Clelio Varesi, di Livio ed Ernesto Santamaria, e che si vantava di non aver mai venduto una moneta. ?Questa mia piccola raccolta di monete comuni e in modesta conservazione la vendetti a 25 anni per pagarmi il Master universitario in Bocconi. Quando il babbo (lo chiamo così in onore delle sue origini toscane) se ne andò improvvisamente a soli 55 anni? quasi quarant’anni fa mi lasciò una delle più importanti collezioni dell’epoca, che immeritatamente langui’ per quasi 20 anni in banca. Dal 2001 a causa di un episodio casuale rinacque in me fortissima la passione e iniziai ad accrescerla con importanti acquisizioni tutte in oro. ?Nel 2015 decisi di alienare la parte aurea, che era quella numericamente preponderante per necessità personali e la misi in incanto dal buon Alberto a Pavia realizzando molto bene. Pensavo di non collezionare più quando invece cinque anni fa per la terza volta la passione che abbiamo dentro prese nuovamente il sopravvento e cominciai ad arricchire la parte in grandi moduli in argento ereditata. ? In questi cinque anni finora non è arrivato il periodo di stasi, ma l’anno sabbatico potrebbe essere in effetti il 2022. Certo che lo sguardo retrospettivo mi dice che se anche dovesse essere così, questa “fermata” non sarebbe probabilmente definitiva, sempre che la salute regga. ?1 punto
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Ci sono musei che detengono (pochi) coni originali, scampati alla distruzione. Si sono salvati di più i coni dei falsari. Se l'argomento ti interessa devi cominciare a contattare i musei. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Buonasera, Consiglio la lettura di un piccolo opuscolo " Quaderno di Studi" n XXXIV La Repubblica Napoletana del 1799 del Circolo Numismatico "Mario Basile" Ottimo.1 punto
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