Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/09/22 in tutte le aree
-
Esatto.. hai centrato il punto della questione!! Volendo, in estrema sintesi, potremmo aggiungere che; - Con questo post é stata portata all’attenzione una "variante" di una parte dello stemma Borbonico (una delle tante..) non ancora segnalata dai cataloghi - stessa tipologia di variante presente in altri nominali di periodi differenti - e, probabilmente lo scopo é stato raggiunto. - Variante che potrà interessare parte dei collezionisti, ma non di tutti.. - Le congetture storico/politiche sulle motivazioni, ove ve ne fossero, rimarranno tali.. - e… concedetemelo; la valutazione economica non cambierà in base alla "volontarietà" del segno, e neppure il grado di rarità (che al momento si attesta su R4).3 punti
-
Ma anche no. A mio avviso finché non viene fuori qualcosa di concreto sarebbe più corretto non sbilanciarsi. Cosa è accaduto realmente? Sono dell'idea che non bisogna avere per forza una risposta, non dev'esserci per forza un significato particolare dietro le cose. A parer mio, nel caso in questione, si dovrebbe semplicemente prendere atto che ci sono monete con disposizione 2/1 e 1/2, punto. Tutto il resto sono sovra-costruzioni più o meno affidabili ma senza un riscontro certo. Si prendono in considerazione? Sì, certamente, c'è anche un lavoro di ricerca dietro la loro formulazione. Darle per certe e confermate? Personalmente non me la sentirei in mancanza di maggiori dettagli. "Non c'è documentazione a riguardo, quindi bisogna andare per congetture, logica ed intuizione". No. Se si formula una teoria che solo a posteriori si scopre essere errata, la teoria ha inquinato l'opinione generale e sarà difficile far cambiare idea a chi ha consolidato nella sua testa quell'idea. Nel caso in oggetto a maggior ragione, secondo me, non bisogna dare né cercare una risposta (a meno di trovare documentazione a riguardo) per i seguenti motivi: la teoria in questione si basa sul fatto che non sia confutabile poiché risulta impossibile dimostrare che sia solo un errore avvenuto in zecca la teoria in questione si basa sul fatto che non è possibile trovare documentazione che provi la teoria stessa la mancanza di documentazione viene ritenuta essa stessa la riprova della teoria Ciò non toglie nulla alla rarità delle monete con i gigli invertiti, ovviamente.3 punti
-
Vedi Lipari, penso che a distanza di 40 dall’uscita del primo volume del Corpus ancora non si sia compreso l’intento di Calciati con la sua opera. Il Corpus, non aveva e non ha l'interesse di collocarsi nel panorama numismatico come una pubblicazione solo scientifica (ve ne erano piu che in abbondanza..), ma aveva/ha lo scopo di rendere nota una monetazione, quella bronzea, che oggi è più che conosciuta (grazie al anche al volume di Calciati) non di certo negli anni 80 dove l’unico lavoro recente sul bronzo era il Minì con pochi esemplari pubblicati e poche varianti. Non dimentichiamo inoltre che siamo in Italia, quando pubblicò il Corpus, Calciati non ebbe grande collaborazione dal mondo accademico, i soliti problemi di oggi, dove il collezionista/studioso non ha lo stesso peso.. Fortunatamente, la critica internazionale premiò l’opera, oggi ancora estremamente considerata (dagli ambienti scientifici americani, inglesi, tedeschi e francesi), ricercata e venduta all’estero (là non badano a spese per acquistarla). Se consideri poi, che oggi si classificano le monete con testi che sono prodotti scaricando le immagini da internet...(senza fare nomi)... Se in Italia, il Corpus, fosse stato venduto a 150€, oggi era già alla terza ristampa …., tanto più, ho visto personalmente delle copie anastatiche (mai autorizzate) a casa di amici collezionisti … Calciati amava la numismatica, la pittura ed il suo lavoro nel quale era un professionista molto affermato, con conferenze in giro per il mondo e pubblicazioni varie (tipo l’atlante di elettrochirurgia dentale stampato in varie edizioni). Forse Lipari, queste persone che parlavano del “dentista di Genova”, se avessero speso meno tempo a parlare del dentista, e di più a tutelare la numismatica della loro terra, oggi circolerebbero meno falsificazioni frutto della produzione di quegli anni….3 punti
-
In altra discussione si è detto della comparsa 5 anni or sono in asta ( Bertolami 28 lotto 74 - 15/12/2016 ) di un insieme quasi esclusivamente di incusi magno-greci, allora definiti " un ricco gruzzolo acheo... " . Di quella documentazione fotografica, a quanto pare oggi non più visibile, ho conservato i 3 esemplari di dracme incuse di Crotone, allora descritte di " tipologia inedita " .2 punti
-
Ciao Alberto, esiste un tari d'oro molto raro di Amalfi a nome di Federico e di Costanza sua madre. CNI 10.1 se hai il MIR lo trovi al numero 36.2 punti
-
Come promesso invio la mia bibliografia Per quello che è possibile sempre a disposizione ? Ciao Mauro bibliografia monete siciliane arabo normanne e sveve.pdf2 punti
-
Spiace anche a me leggere simili commenti non tanto per la valutazione del volume, che resta soggettiva, quanto per determinate affermazioni che esulano dalla correttezza metodologica che sarebbe opportuno adottare in questi casi. Si possono condividere o meno le affermazioni di un autore e l'impostazione scelta per il relativo volume ma bisognerebbe anche calare l'opera nel contesto di riferimento, ossia gli anni Ottanta, e riflettere sul fatto che quell' "elenco del telefono" (espressione da cui mi dissocio) forse non aveva pretese di dignità accademica ma voleva offrire un contributo alla conoscenza di una monetazione ampia e complessa (quale il bronzo della Sicilia) fino ad allora limitata a studi certamente non esaustivi. E bisognerebbe anzi esprimere profonda riconoscenza verso questo studioso, persona estremamente umana e cordiale, che pur non essendo "numismatico di mestiere" ha nondimeno fornito un significativo apporto, attraverso studi settoriali, a molteplici ambiti della scienza numismatica. E più che un punto di arrivo essi vanno considerati una base di partenza, certamente datata ma non meno importante e soprattutto imprescindibile per futuri sviluppi e approfondimenti della ricerca.2 punti
-
Una medaglia rara che racconta una storia curiosa… Bronzo, ø42 mm - peso 34.4 g La madre di Camillo Benso di Cavour, Adèle de Sellon, era ginevrina e aveva per fratello Jean-Jacques (1782-1839): conte palatino, politico, filantropo, pacifista, autore di pubblicazioni contro la pena di morte e per propugnare la pace universale, nel 1830 aveva fondato a Ginevra la "Société de la Paix”. Le sue idee umanitarie e la sua ammirazione per Rousseau influenzarono la formazione del nipote. Sellon era anche calvinista convinto. Nel 1835 si fece promotore dell’erezione di un monumento a Calvino in occasione del tricentenario della Riforma. Ma Vuarin, parroco cattolico di Ginevra, aveva iniziato una campagna per opporsi ad ogni celebrazione ufficiale, e le autorità politiche volevano soprattutto evitare dei conflitti. Non ottenendone il sostegno, Sellon aprì personalmente una sottoscrizione e fece richiesta per ottenere l’uso di un luogo pubblico ove erigere il monumento. Ma nuovamente incontrò resistenza, quindi decise di fare montare provvisoriamente il monumento nel giardino del proprio palazzo. Per promuovere l’iniziativa fece eseguire un’incisione raffigurante il monumento e lo spazio sulla base in cui sarebbero stati iscritti i nomi dei finanziatori. E fece anche realizzare la medaglia che presento. Senza successo: il permesso non arrivò e il progetto si concretizzò solamente nel 1909 con l’erezione, in occasione del 400. dalla nascita di Calvino, del “Monumento internazionale della Riforma”. A proposito di Vuarin, Cavour ha lasciato traccia scritta nei diari e nell’epistolario della poca stima in cui lo teneva… Un gustoso aneddoto dai Diari di Cavour, 20 gennaio 1835, a Ginevra. Cavour era di ritorno dopo avere assistito a un corso di Diodati (pastore riformato) sulla storia del cristianesimo durante il medioevo, e venne ripreso dalla zia Victoire, che si era convertita al cattolicesimo: Hier en revenant du cours, j'ai eu une prise violente avec ma tante Victoire; elle m'a vivement attaqué, je me suis défendu avec plus de vivacité encore, enfin nous en sommes venus presque aux gros mots. Elle a vomi des injures contre les protestants de Genève ses anciens corréligionaires; les accuse de persécuter les catholiques, de violenter les consciences; de perfidie, d'hypocrisie, de mensonge, etc. etc. Pour me venger, j'ai dit un mal affreux de Vuarin, je l'ai appelé ambitieux, imposteur, fanatique, que sais-je encore. Fort heureusement qu'Amélie est venue nous interrompre et apporter sa douceur angélique au milieu de nos âpres discussions. Dieu sait jusqu'où nous aurions été.2 punti
-
Mi astengo dal giudizio in foto. Certo se falso non malfatto. Quanto predispone male è un patina talmente strana da sembrare artefatta. Come detto da chi mi ha preceduto questa opacità scura può falsare la percezione delle dimensioni (lettere, perlinatura, piede ecc.). Finora pressoché tutti i littori del ‘27 a. VI dichiarati falsi presentavano alcuni particolari in comune: perlinatura incompleta, piede sn dell’Italia separato da spazio divenuto virtuale dal corrispondente del littore, ecc.). Non questo. È però vero che la magrezza dei particolari potrebbe derivare da un conio di trasferimento ottenuto per pressofusione che ‘smagra’. Se non si tratta di effetto fotografico. Il naso dell’Italia sembrerebbe effettivamente più adunco e sottile, ma anche qui non saprei se corrisponde al vero. Comunque, ribadisco, se falso non così malfatto ( se poi pesa esattamente 15 g dovrebbe trattarsi di argento e non alpacca, che determina pesi calanti). Infine il sito con suffisso .ru potrebbe non indurre fiducia. Ovviamente è filosofeggiare su una foto e ritengo l’esame dovrebbe essere condotto direttamente sulla moneta, cosa che nello specifico non è possibile. Dunque: regola aurea “nel dubbio astenersi dall’acquisto”.2 punti
-
Napoletane "particolari" quelle che vi presento stasera: Piastre di Ferdinando II : 1832 reimpressa 1834 BOMBA 1840 collo a punta 1841 testa grossa 1842 BOMBA-BOMBA 1847 reimpressa 1848 reimpressa2 punti
-
Tornando al discorso bratteati e al citato sito di Gudme in Danimarca, ampio insediamento costituito da più fattorie e luogo di culto sviluppatosi a partire dal III secolo d.C. Per approfondimenti: http://vikingekult.natmus.dk/en/foerkristne-kultpladser/noeglepladserne/gudme/ Vi segnalo un altro esemplare proveniente dal sito: Un bratteato scandinavo d'oro ( ca 500-550 d.C.) scoperto sull'isola di Funen, Danimarca. Presenta legenda incomprensibile ᚺᛟᚢᚨᛉ ᛚᚨᚦᚢ ᚨᚨᛞᚢᚫᚫᚫᛚᛁᛁᚨ ᚨ-- in caratteri runici (forse dedicatoria a Odino). Il bratteato è ospitato con molti altri al Museo Nazionale di Danimarca. (DR BR42). https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=772838599874775&id=100014459260167 Il pendente con le tre figure antropomorfe presente nell’immagine del tesoretto (in basso a sn) può esser visto in dettaglio al link: https://artsandculture.google.com/asset/gudme-2-large-gold-bracteate-unknown/cQHkquR4u6Q8gQ Bratteato. 5,54g, H 3,6cm, In basso 3,3cm. V-VI secolo d.C.. Ciondolo a forma di disco realizzato in placca aurea con bordo perlinato. Intorno alla testa stilizzata di Odino(? ) su un cavallo che si muove a sinistra, una svastica a sinistra e. schema a due tre punti. Da una collezione privata nel sud della Germania, acquisita negli anni '80. Provenienza: Gorny & Mosch Giessener Coin Store Asta 199 del 10.10.2011, lotto: 891. Ritengo sia un batteato tipo C (una testa maschile sopra un quadrupede). https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1038660773292555&id=100014459260167 Le iscrizioni runiche sui bratteati sono ben analizzate nel testo https://www.researchgate.net/publication/263464017_Bracteates_and_Runes Infine, come sapete, il Forum è una miniera di informazioni e vi segnalo una pregevole discussione di un paio d’anni fa: https://www.lamoneta.it/topic/176002-monete-romane-imitate-nei-bratteati-del-nord-europa/ Sito/bibliografia https://it.wikipedia.org/wiki/Bratteato https://www.academia.edu/2380676/Morten_Axboe_and_Anne_Kromann_DN_ODINN_P_F_AUC_Germanic_Imperial_Portraits_on_Scandinavian_Gold_Bracteates https://proceedings.caaconference.org/files/1992/37_Axboe_CAA_1992.pdf Hauck, K., 1970: Goldbrakteaten aus Sievern. Spätantike Amulett-Bilder der "Dania Saxonica" und die Sachsen-"Origo" bei Widukind von Corvey, München (Münstersche Mittelalter-Schriften 1). Starkey, K., 1999: Imagining an early Odin. Gold bracteates as visual evidence?, Scandinavian studies. The journal of the Society for the Advancement of Scandinavian Study 71-4 (1999), 373-392. Saluti Illyricum2 punti
-
Buonasera a tutti. Desidero condividere con vuoi questo mio ultimo acquisto. Premetto che è la mia prima moneta di Venezia (io colleziono soprattutto il Regno d'Italia) e l'ho presa perché - ancor più dal vivo che in foto - mi è apparso come un esemplare in buone condizioni e dall'indubbio fascino. A Voi esperti chiedo la cortesia, se possibile, di aggiungere quante più informazioni possibili (io non ho un catalogo dedicato) su questo tondello. Vi ringrazio anticipatamente.1 punto
-
Verso la fine degli anni ‘40 in Italia l’inflazione derivante dalla guerra aveva ormai tagliato il potere d’acquisto della lira. 1000 lire che solo pochi anni prima equivalevano ad una busta paga mensile, diventano ora un taglio molto più modesto. Dunque anche le dimensioni che aveva con i modelli “Barbetti” e “Capranesi” non erano più adatti alla circolazione. Si decise quindi di rimpicciolirle nettamente e di fare uscire questa nuova tipologia chiamata “Italia”. In un primo momento venne emesso un contingente composto da un totale di 118.222 milioni di esemplari. 105 milioni emessi con decreto 20 marzo 1947 e ulteriori 13.222 milioni emessi con decreto 24 dicembre 1948 che rappresentano la serie speciale avente l’obiettivo di sostituire le banconote logore in circolazione. Questa serie sarà emessa col contrassegno testina. Successivamente verrà emessa la stessa tipologia di banconota ma con contrassegno medusa, realizzate in un numero molto superiore di esemplari e quindi comuni. Queste ultime con contrassegno medusa verranno prodotte a partire dal decreto 1947 fino al decreto 1961 con una tiratura di oltre 850 milioni di esemplari totali e andranno fuori corso a partire dal giugno 1969. Le dimensioni della banconota sono di 156 x 75 mm. -Il Dritto della banconota rappresenta la testa dell’Italia con il capo ornato di perle dalla quale poi la banconota prenderà il suo nome. -Il Retro è molto più semplice stilisticamente, con impresso centralmente la cifra “1000” e due ovali ai lati, uno bianco ove si trova la filigrana e uno ove si trova il monogramma della Banca d’Italia. La filigrana rappresenta la testa dell’Italia. FONTI: -Catalogo Gigante 2022 -La cartamoneta Italiana, Corpus Notarum Pecuniariarum Italiae, 2019-2020 RIEPILOGO •1000 lire “Italia ornata di perle”- Medusa •Decreto: 10 Febbraio 1949 •Tiratura: 100 milioni1 punto
-
Salve vi voglio chiedere un informazione. Possiedo una moneta Repubblica italiana 2002 2012 con la scritta Eire spagnola al posto che Repubblica italiana appunto Penso sia errore di conio ? Che ne pensate1 punto
-
1 punto
-
Proprio non riesco a comprendere il senso di fare una domanda, ignorando totalmente l'argomento, e poi non solo non accettare la risposta, ma avere l'arroganza di riprendere chi cortesemente ha dato una risposta ad una domanda assurda : oltretutto con la pretesa di essere già "portatori di verità"!!! Mbhà!!!1 punto
-
Per il fondo bianco non è perfetto, ma la tua ex moneta è entrata nel RPC. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/2/723B1 punto
-
Salve a tutti. Vorrei segnalare questa interessante iniziativa divulgativa svolta dalla casa d'aste londinese Roma Numismatics. In poche parole, si tratta di un servizio online gratuito in cui saranno messi a disposizione di tutti una serie di articoli di carattere numismatico. Per ora troviamo una sola pubblicazione "An Unusual Hoard of Hyperpyra of John III (1222-1256)" ma il sito sembra prefiggersi l'obiettivo di crescere progressivamente, grazie anche alla collaborazione con il dipartimento di studi classici dell'Università di Warwick. Vi lascio di seguito il link del sito e una copia dell'annuncio fatto da Roma Numismatics sui propri canali social. Today we are pleased to announce the inauguration of Studia Nummorum, a brand-new online journal for the publication of numismatic research. It has been developed as an immediate, cost-free and free-to access service for all students and researchers of numismatics, whether actively engaged in academia or private collecting. In the future, we will be partnering with the University of Warwick's classics department to bring you articles from the heart of academia, in addition to the work of independent scholars. Our inaugural publication is 'An Unusual Hoard of Hyperpyra of John III (1222-1256)' – the last work of the esteemed late Simon Bendall. It is a fascinating paper discussing a Byzantine hoard from Kosovo, all of which will be offered at auction in one of our forthcoming auctions. Follow the link below now to browse our new journal and stay tuned for future articles. https://www.romanumismatics.com/ejournal?task=ejournal1 punto
-
Buonasera Nel web ve ne sono veramente dei piú svariati,con lo stesso dritto,ma rovescio spiel marke ed altri. Questo non l' ho beccato?1 punto
-
Le dracme di Crotone con trampoliere e legenda allungata, contrariamente a quanto affermato all'epoca nella presentazione del "gruzzolo acheo", non rappresentano una tipologia inedita. Berlin, SM 18258034 (mm. 17, gr. 2,4) http://www.smb-digital.de/eMuseumPlus?service=DynamicAsset&sp=SU5mxm4Yx%2FVbg9LVP7MZLDqo6z5lhONBxez%2FYx5EhVSCZjU0bcvvsnPxkoLiFJnF9QzRY98OZwV1b fnOjhdzPJCrGy%2BOIZxfXys9Yi8S8yOKtGPqV3lO9V4VDQXx3HK8%2F&sp=Simage%2Fjpeg Cahn 65, 1929, 46 (mm 17, gr. 2,13) SNG Australia (= Mosman, Gale 22 ex Seaby, 5, 1991, 124: mm. 16, gr. 2,09)1 punto
-
1 punto
-
Sul proprio account IPZS, nello stato degli ordini, per alcuni acquisti fatti il 1° febbraio, come penso anche altri di voi, ho lo stato "Annullato banca" ma di fatto i soldi su paypal mi sono stati scalati. Oggi ho chiamato IPZS e mi hanno detto che stanno ancora processando le operazioni, nelle prossime settimane, quando verrà processato tutto verranno effettuati gli accrediti o confermati gli ordini e di conseguenza nel caso di ordine doppio (come nel mio caso ?) sarà possibile annullarlo dal proprio account e avere il riaccredito.1 punto
-
Questo pezzo mi sembra interessante. Vedi se trovi qualcosa al link qui sotto. È il lavoro di un perito numismatico, Andrea Del Pup @andrea78ts, che frequenta anche questo forum. https://www.erroridiconiazione.com/100-lire/ PS: forse conviene spostare questi ultimi post nella sezione adatta: Repubblica (1946-2001).1 punto
-
Questo post fa capire come sia difficile riconoscere una moneta in foto. Nessuno ha ragione nessuno ha torto,le foto devono essere fatte più che bene inoltre se la moneta ha alterazioni,patine,incrostazioni ecc. è vero che possono sfalsare i rilievi. Il peso e il diametro sono essenziali e vanno presi con precisione.Tagliare la testa al toro? Portare a far vedere la moneta da un professionista e poi se ne può riparlare, solo cosi sarà un post costruttivo.1 punto
-
Figurati! La zecca di Poseidonia - Paestum è il mio campo prediletto di studio e mi è bastata un'occhiata per identificare la moneta.1 punto
-
1 punto
-
Grandi!!! Ci vediamo al convegno1 punto
-
Spiace leggere commenti così sprezzanti sul nostro forum. Ho avuto il piacere e l'onore di passare parecchie ore con il dott. Calciati a casa sua a Mortara. Mi ha sempre colpito, oltre alla sua immensa conoscenza della monetazione sicula e non solo, la sua grande umiltà. L'esatto contrario della supponenza dei due post precedenti.1 punto
-
Sulla prima Gabrici p.82 n288 Consolo Langher 603 Holm n 439 p 196 Arlsan 957 pag 37La mon Sic Ant museo Archeologico Milano e poi tutte le sillogi internazionali.1 punto
-
Il faro ha illuminato il mio percorso ?, grazie. Direi che l'oggetto che fa per me è il CAPS26 ?1 punto
-
3 Cavalli 1790 variante C/3 all'interno della croce e senza punti e data separata dalla punta della croce 17/90 PS: ne ho visto un'altra cosi ed ha le stesse escrescenze fra la data e sotto la croce a destra oltre alle lettere pasticciate al D/ FERDINAN1 punto
-
Ora ho capito anche io ! Ricordo che me ne avevi fatto vedere la particolarità ? Sarebbe bello che aprissi una discussione solo per loro. Ciao Amico mio.1 punto
-
@Asclepia, condivido il mio esemplare di Grana 2 con perlinato al rovescio.1 punto
-
Buongiorno, oggi girovagando per il web ho trovato la seguente immagine che mi ha incuriosito: lì per lì avevo ritenuto fosse un tesoretto composto da una produzione imitativa “orientale”… invece si tratta di “bratteati”. https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=772836709874964&id=100014459260167 Si tratta di un termine che indica un fenomeno e una produzione di cui conoscevo l’esistenza ma non nel dettaglio. L’inizio della cronologia dei “bratteati” si colloca un po’ al limite superiore dell’arco temporale della presente Sezione ma il fenomeno inizia nel III secolo d.C. per poi continuare anche dopo la caduta dell’Impero. Mi affido un po' pertanto alla comprensione dei Curatori di Sezione!! Con il termine suddetto si indica un fenomeno e una produzione di cui conoscevo l’esistenza ma non nel dettaglio. L’inizio della cronologia dei “bratteati” si colloca un po’ al limite superiore dell’arco temporale della presente Sezione ma il fenomeno inizia nel III secolo d.C. per poi continuare anche dopo la caduta dell’Impero. Ebbene sì, lo confesso, il tema “cosa c’era oltre il Limes” mi ha sempre incuriosito. La semplice dicotomia “romano= civiltà, barbaro=selvaggio” non mi convince, si trattava verosimilmente di altre culture semplicemente non attratte dallo “roman style of life”, con radici culturali basate su altri canoni e nell’insieme si tratta di un argomento molto articolato, di difficile esposizione in poche righe. Il Limes non era un confine così insuperabile anzi, specie per motivi commerciali vi era un passaggio di persone in uscita e in entrata nell’Impero. Ad esempio mercanti, esploratori e geografi romani arrivavano fino al Mar Baltico ed oggetti di produzione romana si trovano anche ben distanti dai confini imperiali. Altrettanto spesso anche “barbari” passavano la frontiera imperiale ed entravano nello stesso. Magari portando con sè materiali provenienti da terre lontane come ad es. l’ambra che arrivavano fino ad Aquileia e qui lavorata negli opifici e distribuita per il Mediterraneo. La foto apre uno squarcio su un periodo molto tribolato per l’Impero (ovvero al momento della sua decadenza e crollo) e quindi sulle popolazioni germaniche che si ritengono distanti mentre in realtà avevano contatti mediati con l’area imperiale. Il tesoretto dell’immagine è stato rinvenuto in Danimarca ed è costituito da bratteati: vi riporto la descrizione. Bratteati scandinavi d'oro, circa 500-550 d.C. dal Museo Nazionale della Danimarca, ritrovate a Gudme, una città nel centro della Danimarca con situata nel comune di Svendborg sull'isola di Funen nella regione della Danimarca meridionale. Ma cosa erano i bratteati? Un bratteato (dal latino bractea, sottile pezzo di metallo) è una moneta piatta in oro o argento ottenuta su lamina, battuta su una singola faccia. Furono prodotti principalmente in Europa centro-settentrionale durante la Tarda antichità e il Medioevo. Nella Tarda antichità (V-VI secolo) nei territori danesi (circa 300 esemplari), norvegesi (390), Gran Bretagna (30) e vari paesi a sud della Danimarca (20) dischi circolari di lamine in metalli preziosi vennero lavorati per produrre delle imitazioni dei medaglioni imperiali del Basso Impero. Un esempio dei prototipi presi ad esempio può esser questo medaglione di Valens: Roman gold medal of Emperor Valens, made 375-78 AD. Part of the treasure of Szilágysomlyó (Şimleu Silvaniei), c. 525-550 AD. https://commons.wikimedia.org/wiki/File:KHM_Wien_32.482_-_Valens_medal,_375-78_AD.jpg Non si tratta dell’unico esemplare di medaglioni presente nel Tesoro di Szilágysomlyó, se siete interessati ad approfondire vi segnalo altri esemplari al seguente link: https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Medallions_of_Szil%C3%A1gysomly%C3%B31 punto
-
Buon pomeriggio. Lo stemma esisteva prima del 1816, eccome; ma non era stato ancora ufficializzato. Come ho scritto, prima del 1816 non vi era uno stemma identico l'una dall'altro. Le date non contano. Forse l'incisore, o l'auito incisore, non badava a questo dettaglio anche se per noi, e per gli araldisti, è un elemento rilevante. Quello che importava era far riconoscere al popolo lo stemma del loro sovrano, anche con piccole inesattezze. C'è un abisso tra i gigli Casa Medici e quelli di Casa Borbone. Una cosa è alterare uno scudo di una casa a cui si appartiene tramite discendenza, altra cosa è alterare lo scudo della propria dinastia. Come ho già scritto lo scudo più importante è quello dei Borbone; infatti sui cinque grana di Ferdinando II compare solo quello...1 punto
-
Il giudizio di Paride su una tessera di piombo (Leu, Web Auction 17). Sul diritto sono raffigurate su un palco le tre dee Afrodite, Era e Atena, con Paride alla loro sinistra; sotto il palco a sinistra Ermes (?) visto da dietro, che si rivolge a Paride indicando con la mano destra Afrodite; davanti al palco vari animali e, in alto, Eros che vola a sinistra con in mano una corona. Sul rovescio è raffigurata Elpis (la personificazione della speranza) in piedi a sinistra, che tiene un fiore nella mano destra e solleva la gonna con la sinistra. Roman Provincial EGYPT. Uncertain. Circa 2nd-3rd centuries. Tessera (Lead, 17 mm, 3.03 g, 6 h). The Judgment of Paris: on platform, Aphrodite, Hera, and Athena standing with their usual attributes; to left of them on platform, Paris; to left on ground, Hermes (?) seen from behind, head turned left to Paris, pointing with his right hand at Aphrodite; before platform, various animals; above, Eros flying left, holding wreath. Rev. Elpis standing left, holding flower in her right hand and raising skirt with her left. Dattari (Savio) -. Emmett -. A very interesting piece with a charming mythological scene. Somewhat rough, otherwise, about very fine. From the Rhakotis Collection, formed in the 1960s and 1970s, Leu Web Auction 16, 22-24 May 2021, 2717 (with collector’s ticket). The obverse scene on this tessera showing the Judgment of Paris was most likely copied from the Egyptian drachms struck by Antoninus Pius in 143/4 showing a similar scene on the reverse (cf. Leu Web Auction 11 (2020), 1547), although in a slightly altered form, probably to make up for the smaller flan size. The Judgment of Paris is one of the most famous tales of Greek mythology. Eris, the goddess of discord, once threw a golden apple inscribed 'for the most beautiful' between the gods of the Olympos. Pressured by Aphrodite, Hera and Athena, who all claimed the apple for themselves, to decide who was the most beautiful of all, Zeus referred the judgment to the Trojan Paris. All the goddesses attempted to bribe Paris with a reward: Hera offered him to make him King of Europe and Asia, Athena offered wisdom, and Aphrodite offered the love of the most beautiful woman in the world. Paris opted for the latter, leading to the Trojan War, as the most beautiful woman in the world was Helena, the wife of King Menelaos of Sparta, whom Paris abducted from the Peloponnese. Starting price: 50 CHF. Result: 460 CHF.1 punto
-
Solo con decreto del 21 dicembre 1816 Ferdinando, che da pochi giorni aveva assunto il numerale primo per aver unito il Regno di Napoli con quello di Sicilia, aveva definito ufficialmente lo stemma della Casa Borbone di Napoli. Prima, che io sappia, lo stemma borbonico non era codificato, tanto che possiamo trovare nei decreti, nelle prammatiche e anche su altri testi ufficiali stemmi molto diversi tra loro, in particolare nel Settecento, epoca che conosco maggiormente. A mio avviso, prima del 1816, ogni artista aveva molta libertà d'esecuzione, modificando od omettendo alcuni scudi. L'importante era rappresentare correttamente l'arma originaria (che si trova al centro dello stemma), ovvero i tre gigli d'oro su campo azzurro con bordura di rosso (spero di aver blasonato correttamente). Ma, come sappiano, esistono monete con i gigli invertiti nell'arma dei Borbone. Secondo me queste varianti sono le uniche volute e hanno un preciso significato poiché "l'errore" è troppo troppo grossolano, imperdonabile. I gigli 1-2 nel bisante dell'arme dei medici, secondo me, non rappresenta nessun segno segreto. Questo è quanto scrive il Borgia nel suo libro Lo stemma del Regno delle Due Sicilie che, per noi nummologi, può essere d'aiuto (pp. 75 e 76). Stemma monumentale borbonico. Si noti la disposizione dei gigli 1-2 sul bisante dei Medici. Stemma di Ferdinando IV da un dispaccio dell'epoca. Si noti la presenza di un solo giglio sul bisante dei Medici Stemma borbonico del 21 dicembre 1816 (tratto dal Borgia) dove i gigli sono correttamemte tutti al loro posto.1 punto
-
What did you expect from them? Prunier screams like he sells cabbages in the street market and Parsy does not care to attribute coins correctly. There is even one expensive coin published in the auction with a rotated photo. They did not even care to fix it. As for the 27% fees as long as there are US dealers and their clients who are willing to pay anything they may as well increase the fees to 50%.1 punto
-
Anche io avevo notato questa perlinatura un po distaccata.. però il bordo sembra avere una linearità consona con una autentica, non vorrei che questa sensazione delle perline distaccate sia un un effetto accentuato dalla foto, in particolare dall'alternanza delle zone chiare(alte), e delle zone scure(basse). Poi il disegno, sia al dritto che al rovescio sembra piuttosto ruvido, anche in questo caso potrebbe essere la patina ad accentuare questa sensazione. Non so.. probabilmente se avessi deciso da solo, avrei detto buona.. con qualche punto interrogativo.. e direi che il dubbio resta.1 punto
-
Foto e luce diversa, ma la moneta è la stessa del post #5. Ora in asta 11 della Numismatica Picena... Arka Diligite iustitiam1 punto
-
Tanto più che esiste una variante ignota al RIC con la crocetta anche sulla testa del busto al dritto, esattamente come accade per una delle tipologie emesse da Teodosio II Ad Antiochia accade poi un divertente “errore” Nel monogramma di Marciano è presente notoriamente la S … di marcianvS Ad Antiochia (grecofona) qualcuno pensò bene che fosse invece l’indicazione dell’anno di indizione sesto – S=6 Così esistono pei le monete con la Z nel monogramma … Z=7 …. E anche quelle con la lettera H=8 VI S 01/09/452 31/08/453 VII Z 01/09/453 31/08/454 VIII H 01/09/454 31/08/455 Ovviamente essendo l’emissione di Marciano in generale abbondante, abbondanti sono anche le imitative Con la prossima “tappa” torneremo brevemente in occidente per dedicarci poi all’ampia monetazione di Leone I in oriente Saluti Alain1 punto
-
MARCIANO – 450-457 Il successore di Teodosio II in oriente La sua monetazione è apparentemente di una semplicità imbarazzante: - Una sola tipologia, l’AE4 - 2 soli tipi o L’AE4 con la croce, noto in pochi esemplari, solo ad Antiochia o L’AE4 con il monogramma … noto in migliaia di esemplari Dell’AE4 con monogramma il RIC X riporta 35 varianti, date da - Piccole variazioni nel monogramma - Simboli aggiuntivi come la croce o la stella etc - Differenze nella zecca e nell’indicazione della stessa - Etc Fortunatamente di questo imperatore ho un database di circa 1500 esemplari, e quindi ho immagini per ogni variante, anche se le 35 appena citate, sono in realtà al mio conteggio 49 incluso un mule prima ignoto Poiché la moneta è parecchio nota, citerò solo qualche particolarità TESSALONICA Esiste qua una variante non censita con un ● sopra la S del monogramma, di cui ho molti esemplari Tra le altre esiste anche una variante con la S speculare del monogramma ERACLEA Nulla di particolare COSTANTINOPOLI È apparso recentemente un mule, che non dovrebbe essere un falso anche se la cosa non è da escludere completamente Al dritto la moneta è certamente di Costantinopoli Il rovescio invece è di Teodosio II, RIC 434 (e non di un tremisse come sostenuto da qualcuno….) Le monete di Marciano con monogramma emesse a Costantinopoli, sono in generale tra le più comuni del V secolo… ed è anche non difficile trovarle in condizioni notevoli e pienamente centrate e leggibili NICOMEDIA Questa zecca presenta molte varianti, e alcune sono abbastanza rare…almeno dal mio osservatorio, come la 557 e la 558 CIZICO Inizia con Marciano ad avere uno stile sempre più caratteristico soprattutto al dritto, con il “mascellone” che rimarrà poi un marchio di fabbrica nei decenni a venire ANTIOCHIA È ad Antiochia, come spesso accade, che troviamo le eccezioni alle eccezioni……(vedi ad esempio la parte precedente su Arcadio) La RIC 566 è una “crocetta” … praticamente un “rimasuglio” della monetazione di Teodosio II Queste monete sono interessanti, perché ci permettono forse di spostare il termine dell’emissione di Teodosio II ad Antiochia dal 435 al 450 …1 punto
-
Io invece vado controcorrente, per me sono bellissime.. soprattutto 1 e 2 euro.. sapete come renderanno bene in versione fondo specchio? una scacchiera fatta così di solito è l'ideale per risaltare in versione FS.1 punto
-
Ciao,Fricogna. A partire da Carlo Di Borbone ( 1734 ) e fino a Francesco ll Di Borbone,quindi per circa 125 anni, lo stemma “ufficiale” della famiglia prevede, tassativamente, la disposizione 2/1 dei gigli, come già accadeva nello stemma della famiglia Medici. D’altra parte, in tutte le monete coniate dal 1734 fino alla fine del Regno delle due Sicilie ( veramente tante, si pensi solo al numero infinito delle piastre di Ferdinando ll…), quando c’è la presenza dello stemma borbonico, la posizione 2/1 viene sempre rispettata. Le monete con la disposizione 1/2 non sono sparpagliate a caso nei vari anni, ma sono concentrate in pochi anni : 1736/1817/1818 ( spazio Medici) + 1788/1793/1795 ( spazio Borbone ), magari utilizzando perfino più conii per lo stesso millesimo. Possiamo parlare di errori? Non penso. Qualche collegamento con fatti “esterni” potrebbe tranquillamente starci. Questa possibilità viene sostenuta da studiosi del settore,non da un semplice collezionista. È vero, ci si può imbattere in raffigurazioni dell’epoca con gigli a piramide, ma lo stemma “ufficiale” imponeva la versione 2/1 (prima di tutto sulle monete) ed a questo i responsabili della Zecca dovevano attenersi. Ti ringrazio e ti saluto.1 punto
-
per 1 euro l'uno: 1/2 lek 1931 Albania 25 cents 1937 Spagna ottima conservazione?1 punto
-
Buongiorno a tutti, Ecco un liard coniato alla zecca di Frinco (Piemonte) dalla Famiglia Mazzetti (1581-1601). Nuova variante con anello al centro della traversa dell'H. Vedere qui: https://liardsitaliens.blogspot.com/p/frinco-famille-mazzetti.html Se hai un liard che non compare sul blog, per favore contattami tramite MP.1 punto
-
Buongiorno a tutti! Sono lieto di presentarvi la mia prima piastra pontificia. Cosa ne pensate? Buona domenica a tutti! Grazie a coloro che vorranno intervenire!1 punto
-
Secondo me quelli di Heritage leggono il forum... Guardate cosa mi è arrivato stanotte...1 punto
-
Salve a tutti Per rispondere a @jaconico La variante stemma corto e stemma lungo interessa solo i quattrini e il millesimo 1777, che oltretutto è l'unico insieme al 1779 in questi quattrini del nuovo tipo. Si tratta di una variante identificabile facilmente per l'evidente spazio che intercorre tra la legenda e lo stemma nei quattrini "stemma corto" (Crippa 45/B); è una variante di pari reperibilità rispetto a quella stemma lungo (NC). Pertanto i quattrini qui postati sono tutti stemma corto tranne il secondo postato da @nikita_ che, concordando con @jaconico ritengo stemma lungo. detto ciò i quattrini di Maria Teresa sono monete molto comuni ma erano moneta povera, per piccole transazioni, e quindi circolarono a lungo, come i mezzi soldi e i soldi della medesima serie, pertanto pur essendo monete comuni trovarne in questo stato di conservazione ancora gradevole in una ciotola non è facile credo. Quindi complimenti per l'acquisto! Premesso che colleziono proprio queste bistrattate (non sono molto collezionate che io sappia) monete della nuova serie di monete milanesi di dominazione austriaca già che ci sono colgo l'occasione per raccontarvi un simpatico episodio che mi capitò qualche anno fa; sperando di non annoiare troppo? Giravo per mercatini natalizi, dove le monete sono rare a vedersi e mi ero accontentato di una bella medaglia dei 50 anni di regno di Francesco Giuseppe del 1898 quand'ecco che nel medesimo banchetto l'occhio mi cadde su dei vecchi libri e tra questi in particolare su un rovinatissimo e sgualcito libro dall'aspetto vetusto, un epistolario delle lettere del conte Magalotti del 1741, interessandomi anche di libri vecchi lo acquistai insieme alla medaglia per poco e dopo aver pagato mi misi a sfogliarlo sommariamente e fu allora che mi accorsi di una particolarità che da collezionista di monete milanesi austriache non poteva che entusiasmarmi... Sulla pagina finale qualche precedente proprietario aveva stampigliato con l'inchiostro delle monete, probabilmente quello che aveva sotto mano, in un momento di noia; ed ecco che due di queste mi parvero immediatamente riconoscibili, in alto un bel quattrino, stemma corto tra l'altro?, di cui è leggibile perfettamente anche il millesimo e in basso sicuramente un mezzo soldo. la moneta al centro invece restava un mistero perchè troppo debole era l'impronta.. L'anno scorso tuttavia ripresi in mano questo "caso" e inclinando nel giusto modo quell'ombra di inchiostro identificai anche la moneta centrale Si tratta con tutta probabilità di un Kreuzer austriaco dei primi dell'ottocento... e con questo si completa un piccolo e modesto quadro della circolazione monetaria nel Ducato di Milano ai primi dell'ottocento che comprendeva ancora i pezzi in rame di Maria Teresa del secolo scorso accanto a nuova moneta spiccia austriaca che probabilmente andava a colmare nella circolazione quella mancanza di moneta povera in rame che interessa questi anni e la zecca di Milano. Siamo in un periodo di crisi e guerra; probabilmente appena prima della dominazione napoleonica (a mio avviso non dopo perché la monetazione napoleonica immesse grandi quantità di moneta in rame di piccoli tagli nella circolazione che furono utilizzate anche nel periodo Lombardo Veneto e penso che successivamente circolassero più questi pezzi che quelli teresiani anche se ciò è giusto una mia considerazione per cercare di inquadrare cronologicamente il tutto). Questa pagina è dunque una precisa fotografia su un piccolo gruzzolo di monete circolanti; in tasca a qualche anonimo personaggio due secoli fa.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.