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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/04/22 in tutte le aree

  1. Buonasera...voglio indispettire il creatore del post, me ne frego del titolo e ne posto diciannove..ne mancherebbero tre della mia collezione ma questa è la foto più aggiornata che tengo, mancano ancora diversi tondelli per arrivare ad avere tutte le varianti, ma già vedere tutte queste sorelle assieme non è facile Buona serata amici.
    7 punti
  2. La mia Piacenza con i Gazzettini di Quelli del Cordusio https://youtu.be/g1WNvpp3qWU
    4 punti
  3. DE GREGE EPICURI Molto interessanti i denari del Limes appena postati. Scusate se ora ripeto cose già dette, ma alcuni degli interessati probabilmente (per ragioni anagrafiche!) non le conoscono. Circa 14 anni fa su questo argomento abbiamo avuto una lunghissima discussione (https://www.lamoneta.it/topic/37168/denario-di-bronzo/) e successivamente ad essa è uscito, su Monete Antiche n.46 del luglio-agosto 2009, un articolo intitolato "Suberati e denari di bronzo", a cura di Fabio Bourbon e del sottoscritto. Niente di particolarmente originale, una esposizione dei fatti già noti, con qualche ipotesi. Poco dopo (ottobre 2010) sul numero 1/26, anno XI, della rivista TICINUM del circolo di Pavia è uscito un articolo ("Denari imperiali in bronzo, ecc") che conteneva anche una sorta di silloge di Denari del Limes, in tutto ben 243 (AA: Mazza e Tredici).Plautilla è ben rappresentata, mentre mi pare che manchi Orbiana. Purtroppo, se Monete Antiche del 2009 è di difficile reperimento, Ticinum è praticamente introvabile (io però ne ho una copia).
    3 punti
  4. Intanto vi condivido le mie foto del pezzo che mi ha spinto a puntare sul sestetto Moneta che così non compare spesso Purtroppo è stata pulita, ma gli hairlines non sono così evidenti, vediamo come evolverà la patina @Scudo1901 @piergi00 @simonesrt @ilnumismatico che ne dite?
    3 punti
  5. Moneta davvero affascinante e argomento che mi interessa molto. Anche io spero che prima o poi ci sia chi si occupi di questo argomento e magari pubblichi delle ricerche. Nel frattempo posto i miei in collezione. Marco
    3 punti
  6. Cari lamonetiani direttamente proveniente dall’asta Nomisma 64 del 17 dicembre scorso, questo grande modulo si presenta con un esemplare che unisce il più ricercato millesimo della serie di questa monetazione per Cosimo III, l’anno della transizione verso Gian Gastone, il cui tollero 1723 e’ l’unica data meno rara rispetto al predecessore, a una buona qualità, fatta di rilievi quasi intatti con patina di antica collezione. Non è FDC pieno, mi rendo conto, e ce ne manca, ma mi è subito piaciuta. Buona serata
    2 punti
  7. È da tanto che, colpevolmente, non aprivo una discussione sul forum ma il mio tempo libero purtroppo/per fortuna è sempre meno e cerco di dividerlo adeguatamente fra le mie passioni ed interessi. Di recente c’è stata un’interessante asta che ha messo all’incanto un’intera collezione che ha creato bagarre fra numerosi collezionisti. Quello che mi ha piacevolmente colpito è stato l’interesse suscitato, oltre quello ovvio alla moneta, verso i cartellini della vecchia collezione. Solitamente quando si compra una moneta il tondello resta “anonimo”, riparte da zero nelle mani del suo nuovo possessore destinando all’oblio chi prima di lui ha curato e coccolato quella moneta, un triste destino per noi collezionisti. Un semplice pezzettino di carta che accompagna la moneta invece ha permesso di non far cadere nel dimenticatoio il precedente possessore, un dovuto rispetto a chi prima di noi ha permesso che la moneta sia finita in mano nostra. Insomma una sorta di immortalità oltre che per il tondello, anche per chi prima di noi lo ha avuto. Una visione forse un po’ troppo romantica e poco legata all’attuale momento storico del collezionismo in cui il pensiero predominante è dettato da due sole parole: “Quanto vale?”, ma permettetemi questa visione forse più adatta ai tempi che furono e nel vedere l’interesse per i cartellini, che spero non sia motivato dal pensiero di un surplus sul valore economico, mi ha fatto comprendere che qualche “vecchio romantico” numismatico ancora c’è e questo è un bene per la Numismatica. Fatta questa doverosa e piacevole premessa passerei a parlare di una moneta ora in mio possesso ma sui cui sono riuscito a ricrearne parte dei suoi passaggi di mano nel tempo. Chi mi conosce sa della mia passione mai sopita per i cavalli. La moneta del popolo per eccellenza ricca di tipologie e di innumerevoli varianti e questo la rende, a mio avviso, il motivo sul perché sia tanto apprezzata dai collezionisti. Ognuno di noi credo possa vantare di avere in collezione un esemplare particolare, raro, o magari non ancora censito. Avendo per scelta ridotto la mia raccolta a pochi esemplari e cercando di studiare a fondo queste poche monete, periodo storico compreso, mi capita sovente di vedere gli stessi esemplari transitare di asta in asta nel tempo a conferma che le monete restano… i collezionisti passano. La ricerca continua di esemplari da censire mi ha portato a scoprire diversi passaggi d’asta di una moneta ora presente nella mia collezione. Una semplice curiosità ma che fa apprezzare ancor di più questo piccolo tondello di rame passato di mano in mano per tanti anni alimentando anche, senza negarlo, un po’ di ego del sottoscritto inorgoglito sapendolo passato in alcune collezioni importanti del passato. La prima notizia su questo cavallo lo troviamo nel “ragionamento” di Giovan Vincenzo Fusco Intorno alle zecche ed alle monete battute nel Reame di Napoli da re Carlo VIII di Francia edito nel 1846 dalle stamperie del Fibreno a Napoli (il Fibreno è un breve corso d’acqua che scorre a pochi metri dalla mia casa natale… segno del destino? ?). Il “ragionamento” del Fusco, illuminante per l’epoca, non è però esente da qualche imprecisione in quanto questo cavallo viene riportato come battuto nella zecca di Capua. Ve lo presento: Da Fusco 1846, Tav. IV, nr. 3 Passano gli anni e si arriva al 1882 dove, per la legge di cui sopra che non ammette deroghe al fatto che le monete restano mentre i collezionisti passano, questo cavallo, assieme alle altre monete della collezione Fusco, viene messo all’incanto. Pur se nel catalogo della collezione la moneta non è riportata tra le poche e sicuramente più meritevoli di figurare nelle tavole, la sappiamo presente perché al lotto 2149 leggiamo la descrizione di 6 cavalli con relativi riferimenti ed uno di essi è riferito proprio al lavoro del Fusco, tav. IV numero 3. Non so chi abbia preso la moneta ma di certo dopo è finita nella collezione Cora perché nel successivo passaggio, cioè la vendita della collezione San Romé del 1924, la ritroviamo al lotto nr. 2343 proprio con l’indicazione del passaggio precedente (collezione Cora nr. 167). Con relativa immagine nelle tavole. Passano gli anni ed ecco che, all’inizio del nuovo millennio, la moneta viene riproposta in un listino di vendita della ditta Baranowsky di Roma. Un sorriso, una stretta di mano e da allora questo cavallo riposa con me. Per concludere questa è una mia storia ma sono certo che molti di voi ne hanno altre da raccontare. Vi invito a farlo in modo da non tagliare quel legame che unisce noi collezionisti di oggi con quelli del passato onorando la loro memoria. D.F.
    2 punti
  8. Buonasera a tutti, tra una canzone e l'altra del Festival di SanRemo divago con la mia passione, le monete.? Vi presento una recente acquisizione in Collezione Litra68, lo so, sono un Camaleonte Numismatico ? Zecca di Messina Denaro Enrico VI con il figlio Federico II Ma chi era Enrico VI ? Come al solito riporto quanto preso dal Web. Fonte Wikipedia. Magari se si vuole approfondire ed integrare con le vostre monete ne sarei onorato. Enrico VI di Hohenstaufen, detto il Severo o il Crudele[1] (Nimega, 1º novembre 1165 – Messina, 28 settembre 1197), è stato re dei Romani (1190-1197), imperatore del Sacro Romano Impero (1191-1197) e re di Sicilia (1194-1197) col nome di "Enrico I di Sicilia". Era il secondo figlio dell'imperatore Federico Barbarossa e della sua consorte Beatrice di Borgogna. Ben istruito in lingua latina, oltre che in diritto romano e canonico, Enrico era anche un mecenate dei poeti e un abile poeta lui stesso. Nel 1186 si sposò con Costanza d'Altavilla (da cui ebbe il suo famoso figlio Federico II di Svevia), figlia postuma del re normanno Ruggero II di Sicilia. Enrico, bloccato nel conflitto degli Hohenstaufen con il Casato di Welfen fino al 1194, dovette far valere le pretese ereditarie della moglie nei confronti del nipote conte Tancredi di Lecce. Il tentativo di Enrico di conquistare il regno di Sicilia fallì durante l'assedio di Napoli nel 1191 a causa di un'epidemia, con l'imperatrice Costanza catturata. Sulla base di un enorme riscatto per la liberazione e la sottomissione del re Riccardo I d'Inghilterra, conquistò la Sicilia nel 1194; tuttavia, la prevista unificazione con il Sacro Romano Impero alla fine fallì a causa dell'opposizione del papato. Enrico minacciò di invadere l'Impero Bizantino dopo il 1194 e riuscì a ottenere un riscatto, l'Alamanikon, dall'imperatore Alessio III Angelo in cambio dell'annullamento dell'invasione. Egli rese il regno di Cipro e il regno armeno di Cilicia soggetti formali dell'impero e costrinse Tunisi e Tripolitania a rendergli omaggio. Nel 1195 e nel 1196 tentò di trasformare il Sacro Romano Impero da monarchia elettiva a monarchia ereditaria, il cosiddetto Erbreichsplan, ma incontrò una forte resistenza da parte dei principi elettori e abbandonò il piano. Enrico si impegnò a partecipare ad una crociata nel 1195 e iniziò i preparativi. Nel frattempo, nel 1197, Enrico soppresse una rivolta in Sicilia. I crociati salparono per la Terra Santa nello stesso anno, ma Enrico morì di malaria a Messina il 28 settembre 1197 prima che potesse unirsi a loro. La sua morte fece precipitare l'Impero nel caos della disputa sul trono tedesco per i successivi diciassette anni. Saluti Alberto
    2 punti
  9. Delmazio non può essere in quanto non fu mai augusto, ma solo cesare e qui pare di leggere proprio ..AVG. Anche a me pare di leggere ...TIVS che ci starebbe solo con Costanzo II. Allego questo link esplicativo delle GLORIA EXERCITVS con un labaro: Type 30 (tesorillo.com) Magari con moneta in mano @apollonia vede qualcosa in più. Buona serata da Stilicho
    2 punti
  10. Complimenti @Litra68 continua così e non di distaccherai più da questa monetazione!!! Aggiungo solo i riferimenti.... Spahr 35 MIR 58 peso tra i 0.450 e i 0.800 e il mio solito bricollage visto che anche questa monetina presenta tante piccole differenze del volto Ciao Mauro
    2 punti
  11. Buongiorno,mi scuso se non ho anticipato che le foto delle monete che ho postato non appartengono alla mia raccolta ma sono immagini reperite in rete di esemplari passati in asta,se ricordo bene ne avevo trovati 5 esemplari... Per il discorso di contribuire alla ricerca è da prendere in considerazione il fatto che per verificare la disposizione dei gigli bisogna osservare esemplari in buona/ottima conservazione, è purtroppo non è una spesa indifferente,almeno per me,poi magari ci sono anche esemplari in conservazione media che hanno conservato i gigli nella loro interezza ma generalmente sono quasi tutti lisi... Personalmente non ci avevo mai fatto caso a questa variante,anche perché la monetazione di Carlo di Borbone non è di mia preferenza... Comunque credo che non passerà molto tempo prima di veder pubblicata questa variante...
    2 punti
  12. Per questa moneta ero molto indeciso: interessante, ma le dimensioni micro mi hanno frenato. Ho acquistato pezzi multipli di Falcone/ Borsellino perchè sono frammento di storia dell'Italia e perhè ebbi l'onore di conoscere Borsellino 16 giorni prima della sua tragica fine e.....mi commuovo al pensiero.
    2 punti
  13. Grazie per il suggerimento! Si alleggeriscono un poco ma deve esserci qualcos'altro, di cui non riesco a raccapezzarmi: 31 kb è un quinto di 150! Ecco un cent "Indian head" del 1908, ultimo anno di conio, senza segno di zecca (Philadelphia?). La tipologia è una delle più comuni, ma a mio parere la conservazione è attorno allo SPL. Magari non si vede benissimo dalla foto ma si legge ancora la parola "LIBERTY" sulla fascia attorno alla testa del pellerossa. Questo infatti mi è venuto a costare ben il... quintuplo dello standard ciotolesco
    2 punti
  14. Salve Vietmimin e grazie per la conferma. Ringraziamento esteso naturalmente agli utenti che cito in ordine di intervento: joannes carolus, modulo_largo e Stilicho. apollonia
    2 punti
  15. Alla lista dei prodotti esauriti oggi si aggiunge anche il rotolino 2 euro “Falcone e Borsellino”
    2 punti
  16. se non altro, rispetto al 2€ cc, ci hanno scritto cosa rappresenta
    2 punti
  17. Ma che dici?...dalle mie parti in questi casi parte subito questo pezzo: ...e guarda che se non torni a giocare mi faccio accompagnare da @nikita_ con la lapa fino a casa tua e stai certo che inizierò a tirare cuticchie alla tua finestra fino a quando non verrà a prendermi la neuro?
    2 punti
  18. Da un piccolo diobolo di Taranto, 2 figurazioni di guerrieri . Particolare e non comune, al diritto la testa della guerriera Atena che indossa un elmo corinzio invece del più consueto elmo attico : al rovescio l'eroe dei guerrieri, Eracle, anch' egli in postura meno consueta, che combatte contro il leone di Nemea . L' esemplare passerà ad inizio Marzo in asta MDC.Monaco 2 al n. 4 .
    2 punti
  19. Assolutamente d’accordo con chi mi ha preceduto, una “bella moneta” degna di questo appellativo. Molto piacevole, rilievi freschi, “non sarà FDC” ma a noi piace ? moneta invidiabile. ps. Certo che Cosimo III non era tutto sto bel vedere... N.
    2 punti
  20. Resta a giocare lo stesso e come si dice da noi..... Futtitinni! parola universale siciliana
    2 punti
  21. Scusa @Lorenzo999Lorenzo potresti dare qualche riferimento bibliografico circa l'uso nel periodo repubblicano romano di sigilli in rame per salumi e contenitori di liquidi... sarei interessato ad approfondire... Ciao Mario
    2 punti
  22. Segnalo l'uscita del n. 380 di Panorama Numismatico Questo è l'indice: Gianni Graziosi, Monete nei giochi matematici di Luca Pacioli – p. 3 Mario Veronesi, Modena: analisi di una particolare tipologia di giorgino con santo genuflesso attribuita a Francesco I d’Este – p. 9 Realino Santone, Monete angioine del Regno di Napoli. Robertini con simboli sul rovescio – p. 19 Giuseppe Carucci, Le monete olimpiche di Mosca 1980 – p. 21 Stefano Di Virgilio, Monete e medaglie italiane del Gabinetto Numismatico di Dresda, XVIII inserto – p. 25 Renzo Bruni, Un gettone e due medaglie di produzione francese a ricordo della Pace di Ferrara del 1644 – p. 41 Alberto Castellotti, Le roselline di Chambord in una inedita medaglia in oro di Modena – p. 49 Michele Straziota, La circolazione monetaria nel Ventennio – p. 53 Notizie dal mondo numismatico – p. 56 Mostre e convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 63
    1 punto
  23. Condivido con voi un intrigante sestetto posto in vendita da Stack's & Bowers nel loro ultimo incanto avvenuto una decina di giorni fa in California. Un lotto tutto sommato a prima vista anonimo, in mezzo a migliaia di lotti di monete di tutto il mondo, con stima di 100-300$, ha chiuso a 420US$, 504$ diritti inclusi https://auctions.stacksbowers.com/lots/view/3-UTO67/italy-sardinia-sextet-of-silver-issues-6-pieces-1831-36-carlo-alberto-grade-range-fine-to-very-fine La moneta che veramente mi interessava era solo una, veramente rara, e così ho seguito l'asta. Le monete sono arrivate velocemente con Fedex, pratiche doganali sbrigate quando la busta era ancora in viaggio ed esecuzione dello sdoganamento senza intoppi con applicazione di IVA al 10% (oggetto di collezionismo con più di 100 anni) e una decina di euro di spese di sdoganamento. Oggi ho ricevuto la busta, e.... direi che non avevo visto affatto male. Peraltro sono impreziosite dai cartellini del collezionista, che secondo me risalgono agli anni '20 o giù do lì. Chissà che storia potrebbero raccontare questi sei pezzi, magari un turista che ha esplorato le Alpi nella metà del 1800 si è ritrovato queste monete nelle tasche e poi sono finite in una collezione... chissà Il 5 lire 1831 Torino croce sottile è stato pulito, ma l'illuminazione a volte va vedere le cose in modo diverso da come appaiono veramente alla vista Nei prossimi giorni condividerò le foto, ma secondo voi come sono?
    1 punto
  24. Ma voi siete eccezionali. Grazie grazie grazie... Vado subito a leggere. Marco
    1 punto
  25. Dalla collezione dell' Ashmolean Museum di Oxford, un inconsueto diobolo di Taranto ( Evans Period VIII ) che propone su entrambe le facce uno sgabello a 4 gambe tornite e con seduta con cuscino imbottito .
    1 punto
  26. Volevo segnalare che sabato 12 Febbraio si terrà presso L'HOTEL MAGGIOR CONSIGLIO in Via Terraglio 140 il convegno numismatico di Treviso.
    1 punto
  27. Ottimo acquisto, complimenti!!!!!
    1 punto
  28. Per quanto riguarda l'accontentarsi fino al bb,io con conservazione superiore ne ho visti molto pochissimi.
    1 punto
  29. Cosa posso dire se non farti i complimenti. Hai avuto veramente un bel occhio. Moneta gradevole e dalle foto la pulizia non è deturpante.
    1 punto
  30. Ecco il collegamento per facilitare la lettura della bella discussione del nostro @gpittini
    1 punto
  31. Ciao a tutti, non sono un grande raccoglitore di alto impero, però ogni tanto mi capita, solo se trovo qualcosa che mi stuzzica, anche se in condizioni pessime Questo PROVIDENTIA DEORUM anche se bucato mi attirava. Il diritto sembra ritoccato nella foto a luce radente, ma dal vivo è abbastanza naturale (anche se, date le condizioni del pezzo mettersi a ritoccarlo mi sembra alquanto strano) Vi piace?
    1 punto
  32. Buongiorno, a giudicare dalla foto la mia idea è che potrebbe trattarsi di un asse di Adriano ma potrebbe essere solo un'impressione. Temo che date le condizioni non ci sia possibilità di migliorarne l'aspetta con alcun tipo di pulizia: non vedo sporco in eccesso ma solo mancanze dovute a corrosione.
    1 punto
  33. Moneta molto affascinante e in altissima conservazione. Complimenti per il pezzo più raro delle fortezze di Cosimo III.
    1 punto
  34. Il Catalogo Paolucci non è online; Il Catalogo Gamberini non è online Il CNI (Corpus nummorum italicorum) Veneto volume VII - pagina 59 e seguenti fino a pagina 61 - variante con punto sotto il gomito sinistro numero 21 http://incuso.altervista.org/CNI/CNI07.pdf Il CNI è il più completo, anche se è il più vecchio di quelli da te citati; ce ne sono anche altri, come: Le Monete di venezia - Artur Zub e Luca Luciani (tascabile per la rapida consultazione) I dogi e le loro monete - Eupremio Montenegro (Molto completo) Serenissima Repubblica di Venezia 1192-1797 - Attilio Manzoni (solo oro e argento) Le monete della Serenissima da Vitale Michiel II a Cristoforo Moro - Andrea Keber ma, anche questi, non sono online; puoi acquistarli in internet.
    1 punto
  35. Salve @apollonia, Si, Costanzo II. Probabilmente CONSE per Constantinopoli, con una legenda spezzata in modo non comune FEL TEMP R-EPARATIO https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-29950.htm RIC VIII 121 o 135…
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  36. 1 punto
  37. Ciao Vladimir e benvenuto! E' un "Grosso" a nome del Doge Giovanni Soranzo (1312-1328) Allego volume 1 de: "Le Monete di Venezia"; a pagina 154 trovi quelle di Giovanni Soranzo. http://incuso.altervista.org/docs/Le_monete_di_Venezia-1.pdf Il segno segreto del Massaro (Punto sotto il gomito sinistro di Cristo) corrisponde al numero 6. Ha la particolarità che sullo stendardo non c'è la solita croce o dei punti, ma la raffigurazine in miniatura di un leone in "moleca" (nome in dialetto veneziano con il quale si chiamano i granchi durante la muta) e che in genere corrisponde a questa immagine. saluti luciano
    1 punto
  38. Denaro bello e interessante dal punto di vista storico
    1 punto
  39. @nikita_ @caravelle82 questa starebbe bene nel nostro museo degli orrori. Concorre quasi con la bancomummia di @FFF. Io comunque penso che sia più un biscotto
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  40. Ciao Genny, ti ringrazio della comprensione, ma ho dovuto puntalizzare, altrimenti avrei diffuso una notizia non veritiera. Ecco un esempio di cherubino (secondo Barbieri) che compare sull'arme del tarì del 1684 di Carlo II:
    1 punto
  41. Ciao, se riesci elimina tutto quello che c'e' attorno la moneta, saranno più leggere, questa che posto di seguito, che poi sarebbe la tua, è da 31 kb. Postane quante ne vuoi
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  42. Denario del limes. Quello al link sottostante è il quasi corrispondente in buon (si fa per dire visto il periodo di svalutazione) argento https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_R-15227
    1 punto
  43. Pensa che ad autunno 2020 e 2021 hanno fatto una liquidazione delle divisionali Proof dal 2012 al 2018 con fino al 20% di sconto, se ne volevano proprio liberare. Hanno anche ridotto le tirature successivamente all'emissione.
    1 punto
  44. Io credo che un forte esercito europeo potrebbe costare meno della somma dei costi dei singoli eserciti. Economie di scala applicate all'esercito... Arka Diligite iustitiam
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  45. Sono sostanzialmente d'accordo che la Russia non chiuderà i rubinetti, il che non vuol dire che il gas smetterà di essere l'arma a doppio taglio che conosciamo. Il fatto che l'UE possa poi diversificare le fonti d'approvvigionamento lo accoglierei di buon grado, ma per il semplice fatto che diversificare, come nelle scienze finanziarie, ti espone meno a turbolenze concentrate. Però non credo sia facile percorrere la strada della diversificazione. Comunque, mio caro Art, faccio mia la tua amarezza, faccio mia la tua speranza di una UE più decisionista, più forte, più pronta a correre rischi. So che non è semplice, so che c'è bisogno di tanto lavoro, so che il primo problema non sono le sfere alte, ma siamo noi, l'opinione pubblica (chi ce lo fa fare di rischiare una guerra per gente, gli ucraini, che neanche conosciamo). Chi accetterebbe altri prelievi forzati dalle nostre tasche per la costituzione di un esercito europeo? Io e Art probabilmente accetteremo, ma altri farebbero valere (giustamente) le loro opinioni per sottrarsi ad altri prelievi fiscali. Scrivo anch'io il mio tema come fa lo scugnizzo del film della Wertmüller: SVOLGIMENTO "Vorrei vedere una UE con un proprio esercito, una UE che piano piano si sganci dalla gonnella di mamma USA e papà NATO, magari seguendo proprio l'esempio di Svezia e Finlandia (e altri paesi europei): 'Ci siamo, siamo qui, fate come volete, però intanto, sulla carta, non ti devo nulla.' Lo so che è complicato, pesa ancora (come potrebbe non pesare?) tutto il Novecento sulle nostre coscienze, però mi piacerebbe si parli di Ucraina e UE piuttosto che di Ucraina e NATO. E magari un giorno, come prospettava il nostro Berlusconi nazionale, la Russia stessa entrerà in UE. E il giorno dopo l'adesione di una Russia compiutamente liberale e democratica una flotta di marziani avrà invaso tutto il pianeta. E io... speriamo che me la cavo." FINE P.s.
    1 punto
  46. Resto in tema, e lo faccio con la sorellina minore del 1784 . Da notare il taglio con rigatura obliqua.
    1 punto
  47. RIC 2160-2164 Ancora porte di campo con varie legende e spesso in esergo ROMA o ROM – RO – ROI – ROΛ etc: CRA-TRA – CRA-TRAN – CRAI-TRAN – CAI-TRA CAI-OVC (AVG?) CΛO(?)-VON(?) RO-MA RIC 2165 Emissione molto particolare e molto dubbia Treviri A nome di Teodosio II VRTVS RO-MANORVM – imperatore stante frontale, testa rivolta alla sua destra, con standard e mano sinistra posata su scudo. La stessa moneta a nome di Valentiniano III (2166) probabilmente non esiste, e in generale la 2165 richiede un grosso approfondimento Sono poi recentemente apparse altre due monete molto dubbie, una a nome di Valentiniano e una a nome di Teodosio con al rovescio: GLORIA RO-MANORVM – o simile - imperatore stante a destra, in abito militare e con elmo (?), con il piede destro posato sulla prora di una nave, testa rivolta alla sua sinistra, impugna con la mano destra una lancia rivolta verso il basso, e posa la sinistra su uno scudo Una di queste è stata oggetto di una pubblicazione di Doyen del 2015 dove si parla addirittura di una possibile emissione di Arles(?) Le due monete sono per me sub iudice, e al momento non mi sento di esprimermi in merito RIC 2167 Le monete INBICTISSIMO sono parte di una mia recente pubblicazione del 2021 su Monete Antiche Non appartengono a mio avviso alla monetazione di Valentiniano III e quindi a questa trattazione Le questione delle imitative meriterebbe ovviamente una trattazione a sé….lunga e complessa Prossima tappa…Marciano
    1 punto
  48. Buonasera a tutti, siamo quasi a fine gennaio, io ho già realizzato il primo dei miei propositi, con un giusto per me, rapporto qualità prezzo. Ho aggiunto in Collezione Litra68 la piastra 1805 Capelli Lisci Ferdinando IV, che va a fare compagnia alla sorella capelli ricci?. Riguardo al restringere il campo tra le diverse tematiche che seguo, la vedo lunga e tortuosa la strada.? A voi invece come procede? Saluti Alberto
    1 punto
  49. Non è detto che sia libica, anzi, con scritte in inglese e italiano è molto più probabile che sia stata prodotta da noi. Se invece è veramente in oro secondo me potrebbe anche essere un gadget che regalava Gheddafi stesso. Quando veniva in visita in Italia non risparmiava bizzarrie e provocazioni di ogni tipo.
    1 punto
  50. mezzo testone di Luigi XII per Asti.
    1 punto
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