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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/01/22 in tutte le aree
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Senato della Repubblica Pubblico e privato per la valorizzazione dei beni numismatici Convegno nell'ambito della tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico e culturale - disegni di legge nn. 693, 1158, 1306 e 1636 document.pdf7 punti
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notizia Ansa, importante ritrovamento a Velia. https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/arte/2022/02/01/sorpresa-a-velia-ritrovati-gli-elmi-della-battaglia-di-alalia-esclusiva-ansa_3e7ac7a4-3c3c-4bd6-a6d7-8a99c5294a36.html5 punti
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Ma quale insulti al massimo ti posso tirare una mazzetta FDS di 50 lire buoi per farti cambiare idea...che dici @Orodicarta sarebbe convincente come argomentazione?? Comunque, scherzi a parte, la tua è una riflessione che penso facciamo sempre quando ci ritroviamo di fronte ad una banconota e/o una moneta. La bellezza è un concetto astratto ed è legato molto all'esperienza soggettiva, alle proprie conoscenze, alle sensazioni ed emozioni che si percepiscono nell'osservare un oggetto che danno gioia e felicità. Ma non possiamo negare che ci sono delle qualità come l'armonia, la tipicità e la caratterizzazione che possono prescindere dalla sfera soggettiva e rendere un'oggetto, nel nostro caso una banconota, bella. Difatti il 50 lire buoi, come detto da @azaad, va contestualizzato ed è stato innovativo sia da un punto di vista stilistico che tecnico per l'epoca. A questo bisogna aggiungere che ci fu il desiderio di avere una banconota che rispecchiasse lo stile, lo spirito ed il carattere italiano e chi meglio di Giovanni Capranesi poteva realizzare il progetto. Infatti, come evidenziato da @prtgzn, fu utilizzato una nuova carta (carta ramiè) più sottile ma che permetteva una migliore definizione della filigrana, maggiore ricerca dei dettagli, accuratezza dei colori e grande attenzione alle raffigurazioni e decorazioni. Quindi il Capranesi è riuscito con la sua maestria e il suo stile a trasferire il carattere italiano dell'epoca nella banconota e a renderla unica. Ricorda per certi versi ciò che aveva fatto con la sua cartamoneta l'Impero tedesco a fine '800 inizi '900. Amo questa banconota e se proprio devo trovargli qualche difetto chissà se fosse stato approvato questo bozzetto come sarebbero cambiati i giudizi: Probabilmente sarebbe stata più affascinante ed espressiva, personalmente mi piace di più ed ecco qui entrano in gioco le emozioni e le sensazioni ... di banconote belle ce sono tante (italiane e estere) e questa rientra tra quelle. Comunque, scusate se vi ho annoiati, ma siete liberi di insultare anche me o di correggere tutte le inesattezze ma preferibilmente dopo i pasti...è più facile digerirli!?5 punti
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Ciao Beppe e grazie anche a te, mi piace che manteniamo viva sta discussione e ragioniamo su questi tondelli che ancora hanno molto da dire...resto e restiamo sempre in attesa di leggere altri contributi, idee o spunti...o anche solo di vedere qualche tondello e da lì che spesso si parte Nel mentre condivido questa con la D che da le spalle alla E... Moneta rara, rara e ancora rara R3 che ancora non avevo in collezione...come conservazione è un po' sotto al livello delle altre sorelle, ma il ritratto e ancora piacevole e i rilievi nel punto interessante, dove la D fa la sgarbata, sono buoni da far vedere bene la variante...il simbolo al rovescio dovrebbe essere un fiore a 5 petali disposto 1-2-2 ma non è visibile. Se qualche amico ha questa variante in collezione e vuole postarla per confronto lo ringrazio...ecco le foto e buona serata.4 punti
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Tutt'altro che "minchiate" caro Cristiano @Asclepia. Ipotesi logiche e razionali. Che purtroppo, per la solita mancanza di documenti, per ora nessuno potrà accettare o confutare. Per quel che mi riguarda accetto totalmente le tue ipotesi. Sarebbe bello che qualcuno del Forum esprimesse le proprie idee. Grazie e Buona Serata, Beppe3 punti
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Ciao Alberto e ciao Rocco...concordo in pieno con il discorso lettere non allineate su DELLE, sul discorso bacche sono sempre cauto perchè in questo caso è davvero difficile capire se mancano per via del conio sporco/usura o se sono rami nati senza bacche, io credo la prima. Poi oltre alle lettere su DELLE altra differenza evidente e la collocazione della data rispetto al valore: in quella di Alberto a essere centrata sotto il 3 e la A di grAna è la spaziatura tra 18 10, mentre negli esemplari di confronto la data è spostata verso destra ed è l'8 ad essere centrato sotto il 3 e la A di grAna...solitamente avevo sempre visto le NAPO come negli esemplari di confronto... Vedi le foto per chiarezza. Poi...ciao Beppe...poni un bel quesito a cui onestamente non ho risposte certe...io credo che i 3 grana e i grana 3 siano stati coniati non solo nel 1810 ma anche dopo il 1810. Dire se son stati coniati prima i 3 Grana o i Grana 3 è cosa quasi impossibile, uno potrebbe ragionare constatando che i 3 Grana sono per la maggior parte in conservazioni più bassa rispetto ai Grana 3 e da questo si potrebbe dedurre che hanno circolato di più, ma in realtà almeno a mio parere sono semplicemente stati coniati peggio dei Grana 3 e spesso confondiamo usura con difetti ab origine e quindi anche questo non è dirimente per capire quale tipo è stato coniato prima. Ancora sempre per ragionare... un'altra cosa che possiamo notare, ma che forse vuol dire niente, è che in tutta la monetazione di FERDINANDO IV troviamo prima l'unità di misura (cavalli/tornesi/grana) e poi la cifra (cavalli 12/ tornesi 10/ G 120/ G 60/ G 20....) come la troviamo appunto sui GRANA 3 per Murat (ha tenuto le cose uguali)...troviamo invece invertita la cosa nella monetazione decimale (40 lire/ 20 lire/ 1 lira/ 2 lire...) e nei 3 GRANA...motivo? Magari è stato fatto per agevolare in qualche modo questo passaggio al decimale, che poi è fallito, aiutava a leggere allo stesso modo le monete, serviva ad abituare? se fosse così potremmo pensare che si iniziò a coniare monete da Grana 3 e poi monete da 3 Grana per arrivare poi alle decimali...ecco mò che ho detto la mia minchiata vi saluto... Cristiano.3 punti
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Trovato sul M.I.R. ! Riferimento : 193/3 Pannuti & Riccio 90/c R22 punti
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Questa mal conservata moneta di Caulonia, che a breve passerà in asta, presenta la seguente scheda descrittiva: Mondo Greco. Bruttium Kaulonia 525-500 a.C. Nomos Ag D/ Apollo avanza verso destra a destra, cervo in piedi a destra, testa rovesciata. R/ Cervo in piedi a destra. Peso 7,7 gr Diametro 23,8 mm MB Appiccagnolo? Tralasciando la mancanza di riferimenti bibliografici e la cronologia che andrebbe senz'altro rivista, in quanto trattasi di un esemplare a doppio rilievo databile non prima del 480/70 secondo Noe e Rutter, sarei molto curioso di conoscere eventuali pareri sull' identificazione del presunto appiccicagnolo (?). https://www.deamoneta.com/auctions/view/783/902 punti
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Ciao Cristiano' Murat ? Condivido il mio modesto esemplare con la D retrograda, che a prima vista ha gli stessi conii e usura del tuo esemplare. Un caro saluto. Rocco682 punti
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Buonasera amici. Riporto su questa per condividere un'altra new entry in collezione Asclepia ... Ho portato a casa pure io un bel quattrino 1798 per i Reali Presidi con data e valore allineati (ho anche un altro esemplare), non è pettinato come quello di Riccardo @Reale Presidio ma secondo me si difende bene, bel colore del rame e per il tipo un BB c'è tutto...che vi pare? Grazie dei pareri e buona continuazione.2 punti
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Ho appena ricevuto questa medaglia, comprata in un’asta internet. Può essere definita una rarità perchè si tratta della medaglia di 2. classe conferita a Daniel Saint in occasione del “Salon de Peinture et Sculpture” al Louvre, anno 1806. ø39,4mm peso: 28,1g (bronzo) Daniel Saint (1778-1847) è stato un ritrattista molto apprezzato ed è considerato uno dei migliori miniaturisti francesi dell’800. Ha iniziato ad esporre al Salon nel 1804, nel 1806 ha ricevuto una medaglia di 2. classe (quella che ho acquistato) e nel 1808 una medaglia d’oro (1. classe) che ha lanciato la sua carriera. Da quel momento ha iniziato ad eseguire ritratti per la famiglia Bonaparte e per i personaggi importanti del tempo. Caduto Napoleone, il successo di Saint non è diminuito: pittore reale, cavaliere della Legione d’onore, ha continuato a ritrarre i membri dell’alta società fino al pensionamento nel 1842. Come esempio della sua opera ecco un ritratto in miniatura di Napoleone: Il “Salon de Peinture et Sculpture” (comunemente detto “Salon”) era un’esposizione che si è tenuta periodicamente all’interno del Louvre dalla fine del ‘600 fino al 1880. Nel ‘700 era riservato ai membri dell’Accademia Reale di pittura, poi era stato democratizzato dalla rivoluzione che aveva aperto a tutti la partecipazione. Napoleone, che dava molta importanza al valore propagandistico e di prestigio dell’arte, lo aveva reso biennale a partire dal 1804 e aveva inaugurato personalmente l’edizione 1806. E infatti il Salon serviva a celebrare la sua gloria. La opere più celebri esposte in quel periodo sono: nel 1804 “Bonaparte visita gli appestati di Giaffa” di Gros, nel 1806 “Napoleone sul trono imperiale” di Ingres, e nel 1808 “La consacrazione di Napoleone” di David. Veniamo ora alla medaglia, e al risultato delle mie ricerche su internet… La faccia con “Napoleon Empereur” è stata eseguita da Andrieu, potrebbe trattarsi del conio già utilizzato per le medaglie “Sacre de Napoléon I en l’an XIII” (1804) e “Bataille d’Austerlitz” (1805). Il rovescio è tipico di un premio: all’interno di una corona d’alloro si legge “Exposition au Salon de 1806” e il nome dell’artista premiato - in questo caso Daniel Saint. Quindi anche se non è indicato esplicitamente si tratterebbe veramente del premio di 2. classe ricevuto da Saint, e non di una medaglia generica ricevuta da tutti gli espositori, o magari solo commemorativa. Ho cercato su internet, ho trovato solamente una medaglia simile ma comunque sufficiente per confermare la mia lettura. Nel 2018 è stata venduta a Ginevra con menzione "Rarissime" la medaglia di 1. classe (quindi d’oro) assegnata a J.-V. Schnetz al Salone 1817. In piena restaurazione Napoleone è ormai sostituito da Luigi XVIII, ma il rovescio corrisponde esattamente. Jean-Victor Schnetz (1787-1870) era nato a Varsailles, figlio di un soldato svizzero della guardia reale. Era molto stimato come pittore di scene storiche (il genere maggiormente considerato nel ‘700 e ‘800) e aveva ricevuto la medaglia d’oro dopo avere mancato il suo ultimo tentativo di ottenere il Prix de Rome: era arrivato 2. nel 1816. Ormai oltre il limite di età, aveva trovato uno sponsor ed era andato privatamente a perfezionarsi a Roma: per questo motivo al Salon 1817 aveva partecipato come “pittore residente a Roma”.2 punti
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pienamente daccordo. Ma mi chiedo se in era covid e perdipiù al Senato quanti inviti possano essere stati diramati. Nessun dubbio sulla valenza e il peso dei partecipanti, ma non vorrei che fosse il solito "ce la suoniamo e ce la cantiamo da soli".2 punti
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Ciao @numys, cominciamo col dire che a mazzette in faccia mi ci farei trattare tutti i giorni volentieri, specie se in FdS (gli euro vanno bene anche qB... ? ) Dal tenore dei messaggi postati mi pare di capire, in sostanza, che l'alto valore numismatico di questa banconota sia da attribuire in gran parte al fascino che esercita, vuoi x soggettivo giudizio estetico vuoi x oggettive caratteristiche tecniche. Quindi diciamo che c'è una forte componente.. "speculativa" nel suo valore di mercato. Insomma, diciamolo, pur essendo molto rara non è affatto introvabile: come dice @jaconico (a ragione secondo me) non è paragonabile alla 1000 lire Barbetti decreto, ad esempio. Seconda considerazione: leggendo il tuo post mi sono ulteriormente convinto che la conoscenza sia un grande viatico x il godimento di un'opera d'arte (non solo numismatica ma in generale). P.S. Quella del bozzetto mi piace mooolto di più di quella emessa. Peccato che non l'abbiano approvata, chissà perché..2 punti
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A me da "in attesa pagamento" è passato a "Ancora qua stai!"... ? scusami, ma provo a riderci sopra... che è meglio.2 punti
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Egregio @kadesh, mi sembra la strada giusta (certo che queste monete sono estremamente rozze...). Ne ho trovata anche io una, grazie al tuo suggerimento e direi che i 20 Nummi di Cartagine possono proprio essere questi. Attendo, comunque, conferme da chi ne conosce la tipologia.2 punti
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sono sparite diverse monete dalla home. però se inserisci in ricerca le trovi ancora. anche Dante2 punti
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Ciao @El Chupacabra purtroppo non ne capisco molto neanche io ma seguo volentieri la discussione per poter imparare qualcosa. Ho provato a fare qualche ricerca e sono riuscito a trovare qualcosa di similare. Che sia forse la giusta strada da percorrere? COSTANTE II, 20 NUMMI https://shop.moruzzi.it/it/costante-ii-nummi-20-647-659-d-c.html https://shop.moruzzi.it/it/costante-ii-20-nummi-647-659-d-c-c-t-x-x-larga-croce-e-stella-sopra-zecca-di-cartagine-qbb-sear-1060.html?___from_store=de Attendiamo gli esperti!2 punti
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Io sono per il piuttosto che niente meglio una in condizioni scarse. Poi ovviamente è una questione soggettiva , ognuno la pensa come vuole. Ad esempio per avere una super rara italiana come la 500 lire Barbetti medusa io pur di averla mi accontenterei di una in conservazione Quasi B. E sarei anche disposto a spenderci centinaia di euro. Perché so già che non potrei mai avere di meglio e la collezione va finita. Me la godrei lo stesso tranquilli .?2 punti
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Buonasera a tutta la sezione. La Napoletana che voglio condividere oggi , non si vede tutti i giorni , presente sui Cataloghi e Manuali da pochi anni , manca in molte Collezioni: Ferdinando IV Piastra 1793 Variante gigli invertiti.2 punti
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Buongiorno. Sottopongo allavostra attenzione le due foto inserite: sono 10 lire del 1996 spighe corte e spighe lunghe. E' una variante già conosciuta?1 punto
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Resto in tema, e lo faccio con la sorellina minore del 1784 . Da notare il taglio con rigatura obliqua.1 punto
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La mia napoletana di stasera, un 100 grana 1785 in modesta qualità ma dignitosa per il tipo secondo me.1 punto
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Ma l'hanno spedita a te!!??? ...sembrano gemelle amico mio. La tua è leggermente meglio conservata ma sono impressionanti le similitudini. Grazie della condivisione Rocco. Belle ste monete amici miei1 punto
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Grazie @vitellio, è esattamente la risposta che mi aspettavo. Mi meraviglia non poco che un codolo di fusione - certamente non comune per gli stateri cauloniati - venga definito "appiccicagnolo", termine che generalmente indica un elemento saldato alla moneta per consentirne l'utilizzo come ciondolo. Per il resto, concordo che sarebbe auspicabile un esame autoptico. Una buona serata1 punto
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Ti riferisci a questo bozzetto? E' stato semplicemente bocciato da un'apposita commissione interna, non credo che le motivazioni di tale scelta si possono trovare nel web.1 punto
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http://www.moneteromane.info/corrisp/c379/c379.html Mediolanum, antoniniano, Gallieno e la Virtus di Augusto Saluti. Giulio De Florio1 punto
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ho capito cosa vuoi dire. Il problema di quello che vuoi fare tu sono i rischi dovuti al fatto che hai a che fare con beni archeologici che seguono una legislazione tutta loro. Ripeto, nessuno ti vieta di comprare dall'estero. Ma anche dando per scontato che tu conservi foto, fattura, scambi mail, ecc. ecc. quelle monete non possono più uscire da casa tua per una rivendita perchè qualcuno potrebbe sempre obiettare che non sono monete pulite da te ma sono state sottratte al patrimonio dello stato. Sarebbero problemi lunghi, fastidiosi e costosi. spero di essere stato più chiaro. .1 punto
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Per l' attribuzione dell' elmo a calotta ora ritrovato ed attestabile in ambiente etrusco, vale un cenno ricordare ( discussione 'I Focei' 6-Maggio-2019 che al solito non so allegare ) che i Greci di Alalia, nelle cui acque combatterono contro Etruschi e Cartaginesi, diventeranno poi magno-greci, ma al tempo erano Greci esuli dalla città di Focea nella Ionia di Asia minore . Chissà se simili elmi siano anche attestabili nella Ionia anatolica .1 punto
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Trasformo 7.53.63 in centesimi di secondo=47.363 poi 47363:100x10,7025=5.069,025075:100=50,69...... 7.53.63+50 secondi e 69 centesimi=8.44.32 Il record femminile è 8.44.321 punto
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Anche io ho colto l'occasione per imparare una cosa nuova. È il bello del condividere il sapere. Ciao da Stilicho1 punto
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Da quanto ho capito solo se ci saranno delle rimanenze dalle prenotazioni fatte tramite modulo (da fare entro il 28/02). Ti consiglio di scrivere direttamente all'UFN e chiedere che ti inviino il modulo. Così vai sul sicuro.1 punto
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Che peccato ... vuol dire che tengo per le mazzette fds di 50 lire buoi... purtroppo sono sprovvisto di euro non li colleziono altrimenti te ne spedivo una quintalata MB con spese a tuo carico!!!? Guarda hai perfettamente ragione che c'è una forte componente speculativa su questa banconota perché il fascino e la bellezza della stessa non giustifica nella realtà una tale rarità che a quanto pare non sembra esserci, @jaconico docet, ma qualcuno potrebbe contraddirmi avvalorando la tesi che è raro trovarla in alta conservazione e su questo sono pienamente d'accordo. Infatti pur essendo una banconota che mi piace manca alla mia collezione ed il perché è facilmente comprensibile. Cosa giustifica il prezzo/valore di questa banconota? Ci sono persone più esperte che possono certamente confermare che piuttosto il fascino è indubbiamente la rarità del biglietto e l'andamento del mercato della cartamoneta (domanda/offerta) ed in questo caso si è speculato molto su una banconota innovativa e affascinante che data la forte richiesta dei collezionisti italiani ed esteri ha avuto una crescita in termini di valore economico nel tempo. Beh certo se mi parli del 1000 lire Barbetti decreto effettivamente non ci sono paragoni in termini di valori di mercato...ma questa è una mia opinione ed oltretutto manca all'appello nella collezione e chissà se riuscirò a farcela entrare.?. Sono ancora in cerca di documenti o di qualcuno che conosca i motivi per cui non fu approvato quel bozzetto chissà se @ilnumismatico, @prtgzn, @nikita_, @PriamoB, @jaconico, @azaad, @petronius arbiter o altri hanno info a riguardo...né sarei felice e grato.1 punto
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Il mio consiglio è di lasciare perdere i lotti. Se proprio ti vuoi avventurare, puoi acquistare qualche moneta singola da commerciante con concrezioni e dedicarti a quella: Mi viene in mente qualcosa del genere, dove la moneta, oltre ad avere tutti i possibili crismi dal punto di vista legale, presenta incrostazioni residue. https://shop.moruzzi.it/it/monete/monete-dell-impero-romano/erennio-etrusco-cesare-sesterzio-250-251-d-c-principi-ivventvtis-s-c-erennio-in-abiti-militari-tiene-un-insegna-militare-e-la-lancia-zecca-di-roma-bronzo-mbb-r-ric-172-r.html E' la prima moneta che ho trovato, naturalmente. Il mio consiglio sarebbe di partire da monetine da poche decine di euro o meno.1 punto
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Un evento molto importante che, spero, possa portare chiarezza nel mondo della Numismatica. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Questa domanda finale di @savoiardo mi ha fatto riflettere. Mi e' parsa strana l'indicazione della lettera P in esergo per la zecca di Roma. Quindi ho provato a fare una ricerca un po' più accurata e ho trovato questo: Come si vede da questo screenshot, la moneta viene classificata dal RIC come RIC V 325k e viene assegnata alla zecca di Roma. Il Goebl, invece, la cataloga come 1149k assegnandola alla zecca di Milano. A questo punto ho chiesto "l'aiuto da casa" e mi sono consultato con l'amico e collega curatore @grigioviola (che ringrazio moltissimo) che mi ha confermato l'assegnazione a Milano, anche per la tipologia di busto caratteristico per questa zecca. La P, quindi, indica la prima officina di Milano. Ecco una foto tratta dal Goebl: Il problema deriva dal fatto che, purtroppo, il RIC ha molti errori e lacune per quanto riguarda Gallieno (ma non solo: vedi gli imperatori "gallici"). Chiudo dicendo che la moneta e' classificata come "comune". Buona serata da Stilicho1 punto
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Peso della Lira INSTAR OMNIVM di Emanuele Filiberto . Prodotto nel Ducato di Savoia , tipo inedito al Catalogo Zavattoni1 punto
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@L. Licinio Lucullo ti ringrazio moltissimo per il tuo intervento. Sei giunto alle mie medesime conclusioni e questo costituisce un'importante conferma. Anch'io mi ero basato sulla tabella al link che hai postato: tuttavia, i capelli poco visibili e la Vittoria solo parzialmente impressa mi avevano lasciato qualche dubbio che tu hai contribuito a dissipare. Quello della distinzione tra i vari tipi di vittoriato anonimo rimane un argomento piuttosto ostico che, su monete non perfettamente conservate, può creare qualche problema. Ne ho approfittato per rileggere la tua ottima discussione nella sempre preziosa sezione "Una moneta al giorno".1 punto
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Diciamo che è tra le 2-3 più belle del regno (io le preferisco il 2 lire in stile liberty ma anche il resto della serie Capranesi non sfigura). In generale le banconote repubblicane sono di una qualità artistica non comparabile con quelle del regno. Però erano altri tempi. Se vogliamo valutare la 50 lire buoi dobbiamo farlo all'interno del contesto in cui fu prodotta. Non credo che ad inizio 900 esistessero molte altre banconote di pari qualità e fascino. Capranesi fece davvero un ottimo lavoro per il periodo.1 punto
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La bellezza della banconota c'è. Ce ne sono di migliori? Certo che sì, poi la bellezza è soggettiva. A mio parere questa banconota, oltre ai bei disegni, ha una particolarità : la carta. Chi ha avuto modo si averla tra le mani si sarà accorto di quanto sia sottile e leggera, che a prenderla in mano si ha paura di strapparla. Credo sia questa la caratteristica che la rende "speciale".1 punto
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Il punzone del busto di Gioacchino è lo stesso nei tre esemplari, le lettere in legenda sono uguali nelle due monete postate da Asclepia ma diverse sono in quello di Litra. Confrontando le parole DELLE , nella moneta di Litra sono ben allineate in basso, disallineate negli altri due.1 punto
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Buondì proseguo con il taglio inferiore...non è il 5 grani più bello, ma il primo che comprai e lo trovo di una bellezza equilibrata... 5 grani 1815, punto dopo la data e singolo punto a chiudere legenda del rovescio e sigla B. del Vincenzo! Buona mattinata.1 punto
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Buon pomeriggio tanto per gradire una Siciliana...una delle monete che mi ha fatto iniziare con la numismatica!!! Non mi stanco mai di rimirarla avete qualche 10 grani da condividere? Ciau1 punto
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Ciao Karma, Per quanto riguarda Cipro, ti suggerisco di mandare loro una email chiedendo di inviarti il tracking number (numero tracciamento della spedizione): spesso si dimenticano di inviarlo.1 punto
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Propongo il mio modesto contributo a questa straordinaria carrellata di nummi napoletani con il mio Sebeto 1735 che aveva già condiviso tempo fa ma al quale ho tolto la plastica per riprenderla meglio in immagini e per farla via via patinare. I graffi di conio al D ci sono ma non inficiano così tanto la qualità generale di lustro e rilievi. Buon weekend! ✌?1 punto
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Buongiorno Francesca il 5 lire 1901 per i numismatici italiani e’ un po’ come la Gioconda di Leonardo o la Pietà di Michelangelo per gli esperti di pittura o scultura antica fatte le debite proporzioni. È una moneta iconica, conosciuta in pochi esemplari, tutti noti e con un lungo “pedigree”. Per questa ragione per gli esperti del Forum è così facile emettere un giudizio così deciso è inequivocabile, a cui anche io modestamente mi allineo. Non è superbia credimi è competenza, magari a volte espressa in modo un po’ diretto. Per chi conosce le monete è una cosa scontata. Capisco invece che per un neofita tanta sicumera può sembrare fuori luogo, ma queste sono le motivazioni. Nel Forum ci sono centinaia di discussioni aperte perché qualcuno ha trovato in casa questa moneta in qualche cassetta di sicurezza, cassetto, pacchetto, sacchetto, tiretto, barattolo e così via. E nel cento per cento dei casi sono maldestre riproduzioni, come anche nel suo caso, molte volte addirittura neanche eseguite per truffare, tanto è impossibile farle passare per buone. Le differenze con l’originale sono moltissime: il colore, il bordo, i caratteri, lo stesso ritratto del Re, inespressivo e insulso rispetto alla moneta autentica. Cordiali saluti Scudo19011 punto
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TAGLIO: 5 cent NAZIONE: Malta ANNO: 2021 TIRATURA: 4.600.000 CONSERVAZIONE: BB+ LOCALITÀ: Milano NOTE: NEWS!!1 punto
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