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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/28/22 in tutte le aree
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Si, serata piacevole e piena di spunti interessanti, ma, purtroppo, c'è stato un piccolo intoppo, se così lo vogliamo chiamare. La mia pausa gelato di metà serata è miseramente fallita... mia figlia li aveva divorati tutti lasciando il frigo miseramente vuoto Per evitare in futuro questo spiacevole inconveniente, dovrò prendere seriamente in considerazione il suggerimento di @littleEvil nasconderne almeno uno sotto una confezione di fagiolini surgelati6 punti
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È da tanto che, colpevolmente, non aprivo una discussione sul forum ma il mio tempo libero purtroppo/per fortuna è sempre meno e cerco di dividerlo adeguatamente fra le mie passioni ed interessi. Di recente c’è stata un’interessante asta che ha messo all’incanto un’intera collezione che ha creato bagarre fra numerosi collezionisti. Quello che mi ha piacevolmente colpito è stato l’interesse suscitato, oltre quello ovvio alla moneta, verso i cartellini della vecchia collezione. Solitamente quando si compra una moneta il tondello resta “anonimo”, riparte da zero nelle mani del suo nuovo possessore destinando all’oblio chi prima di lui ha curato e coccolato quella moneta, un triste destino per noi collezionisti. Un semplice pezzettino di carta che accompagna la moneta invece ha permesso di non far cadere nel dimenticatoio il precedente possessore, un dovuto rispetto a chi prima di noi ha permesso che la moneta sia finita in mano nostra. Insomma una sorta di immortalità oltre che per il tondello, anche per chi prima di noi lo ha avuto. Una visione forse un po’ troppo romantica e poco legata all’attuale momento storico del collezionismo in cui il pensiero predominante è dettato da due sole parole: “Quanto vale?”, ma permettetemi questa visione forse più adatta ai tempi che furono e nel vedere l’interesse per i cartellini, che spero non sia motivato dal pensiero di un surplus sul valore economico, mi ha fatto comprendere che qualche “vecchio romantico” numismatico ancora c’è e questo è un bene per la Numismatica. Fatta questa doverosa e piacevole premessa passerei a parlare di una moneta ora in mio possesso ma sui cui sono riuscito a ricrearne parte dei suoi passaggi di mano nel tempo. Chi mi conosce sa della mia passione mai sopita per i cavalli. La moneta del popolo per eccellenza ricca di tipologie e di innumerevoli varianti e questo la rende, a mio avviso, il motivo sul perché sia tanto apprezzata dai collezionisti. Ognuno di noi credo possa vantare di avere in collezione un esemplare particolare, raro, o magari non ancora censito. Avendo per scelta ridotto la mia raccolta a pochi esemplari e cercando di studiare a fondo queste poche monete, periodo storico compreso, mi capita sovente di vedere gli stessi esemplari transitare di asta in asta nel tempo a conferma che le monete restano… i collezionisti passano. La ricerca continua di esemplari da censire mi ha portato a scoprire diversi passaggi d’asta di una moneta ora presente nella mia collezione. Una semplice curiosità ma che fa apprezzare ancor di più questo piccolo tondello di rame passato di mano in mano per tanti anni alimentando anche, senza negarlo, un po’ di ego del sottoscritto inorgoglito sapendolo passato in alcune collezioni importanti del passato. La prima notizia su questo cavallo lo troviamo nel “ragionamento” di Giovan Vincenzo Fusco Intorno alle zecche ed alle monete battute nel Reame di Napoli da re Carlo VIII di Francia edito nel 1846 dalle stamperie del Fibreno a Napoli (il Fibreno è un breve corso d’acqua che scorre a pochi metri dalla mia casa natale… segno del destino? ?). Il “ragionamento” del Fusco, illuminante per l’epoca, non è però esente da qualche imprecisione in quanto questo cavallo viene riportato come battuto nella zecca di Capua. Ve lo presento: Da Fusco 1846, Tav. IV, nr. 3 Passano gli anni e si arriva al 1882 dove, per la legge di cui sopra che non ammette deroghe al fatto che le monete restano mentre i collezionisti passano, questo cavallo, assieme alle altre monete della collezione Fusco, viene messo all’incanto. Pur se nel catalogo della collezione la moneta non è riportata tra le poche e sicuramente più meritevoli di figurare nelle tavole, la sappiamo presente perché al lotto 2149 leggiamo la descrizione di 6 cavalli con relativi riferimenti ed uno di essi è riferito proprio al lavoro del Fusco, tav. IV numero 3. Non so chi abbia preso la moneta ma di certo dopo è finita nella collezione Cora perché nel successivo passaggio, cioè la vendita della collezione San Romé del 1924, la ritroviamo al lotto nr. 2343 proprio con l’indicazione del passaggio precedente (collezione Cora nr. 167). Con relativa immagine nelle tavole. Passano gli anni ed ecco che, all’inizio del nuovo millennio, la moneta viene riproposta in un listino di vendita della ditta Baranowsky di Roma. Un sorriso, una stretta di mano e da allora questo cavallo riposa con me. Per concludere questa è una mia storia ma sono certo che molti di voi ne hanno altre da raccontare. Vi invito a farlo in modo da non tagliare quel legame che unisce noi collezionisti di oggi con quelli del passato onorando la loro memoria. D.F.3 punti
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Buonasera a tutti, partecipo con ultima Murattiana arrivata in Collezione Litra68. 3 Grana 1810 Variante NAPO? Saluti Alberto3 punti
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Ciao Penso che la medaglia sia successiva agli anni '30 del secolo scorso. Suppongo sia stata commissionata e poi rilasciata in qualche parrocchia dove magari c'è un opera in particolare riguardante i due santi, ma non ci sono riferimenti della città quindi penso risulti impossibile risalire alla parrocchia di appartenenza. Un'altra ipotesi è che essa possa essere stata realizzata a scopo votivo, più in generale, dato che i santi, fratelli gemelli, sono attualmente considerati come i protettori dei medici, più nello specifico dei chirurghi. Tale nomina è dovuta al fatto che la tradizione narra che i due fratelli, che erano due medici, quando furono in vita riuscirono ad impiantare una gamba di un paziente di colore deceduto ad un altro paziente bisognoso. Mi piaceva riportare questo episodio in particolare perchè è la primissima testimonianza scritta in assoluto che parla di trapianti nel campo della medicina. Spero di esserti stato di utilità ma aspetta pareri più autorevoli come quello di @borghobaffo .2 punti
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Buona serata Dopo tanti monetoni ai quali la fisicità certo non manca, con iconografie importanti di Re, Imperatori e Papi, tutti abbigliati con paludamenti importanti o corazzati, mi fa un po' sorridere postare la moneta che segue. In ogni caso va il mio plauso a chi mi ha preceduto per tutte le loro monete che hanno postate e le interessanti informazioni che le hanno accompagnate; in particolare un ringraziamento a @Philippus IX che ha aperto la discussione. Io vi porto a Venezia e precisamente nel periodo nel quale ha "dogato" Nicolò Tron e cioè dal 1471 al 1473. Dopo due tentativi, di fatto frustrati, in occasione dei dogati di Antonio Venier (1382-1400) e Cristoforo Moro (1462-1471), finalmente la Serenissima, acconsente la coniazione di una moneta, nemmeno tanto grande, che riporti l'effige del Doge in carica. E' un evento eccezionale per due motivi: 1) perché è la prima volta che ciò avviene con il consenso del governo (tanto si ricrederà subito dopo morto il Doge); 2) perché questa moneta è la prima Lira fisicamente coniata e così cessa, in primis a Venezia, la Lira moneta di conto. Dalla rete: Asta Bertolami Lira da 20 soldi, in argento, titolo 0,948 – mm. 28-29 – gr. 5,74-6,52 D/: NICOLAVS TRONVS DVX foglia d'edera, busto del doge barbuto volto a sinistra con corno ducale; sotto il busto un ramo con tre foglie d'edera R/: SANCTVS MARCVSleone in soldo che regge il libro con le zampe anteriori, il tutto in una corona legata da nastri Congiuntamente alla Lira, venne disposta l'emissione della 1/2 Lira, che resterà solamente un progetto, stante la dipartita del Doge pochi giorni prima di iniziare la coniazione, nonché la coniazione di un bagattino in rame. Bagattino, in rame, mm. 19-20 – gr. 2,08-2,98 D/: NICOLAVS TRON VS DVX °busto del doge barbuto volto a sinistra con corno ducale in cerchio di perline; R/: °SANCTVS °MA RCVSVleone alato e nimbato, rampante verso sinistra, regge il vessillo crociato con le zampe anteriori Altre tipologie di Bagattino risultano emesse, ma in pochissimi esemplari, e senza che ci siano decreti ad essi relativi, salvo uno che prevede l'invio di bagattini a Verona e Vicenza, ma sembra che l'intenzione sia restata tale. Ho letto dei difetti fisici degli Asburgo, ma anche il nostro Doge Tron non era da meno ... ce lo conferma un suo contemporaneo, il senatore Malipiero, che così ce lo descrive: "de grave natura, grosso, bruto de faza"; (con la barba ispida lasciatasi crescere per lutto, dopo la morte del figlio a Negroponte - Eubea); "avea brutta pronunzia in tanto che parlava spumava pé labbri" . Alla morte del Doge, il Governo della Serenissima ritornò sui suoi passi e si decise che l'immagine del Doge dovesse essere quella abituale, cioè inginocchiato davanti a San Marco, perché: "I signori tiranni si mettono in medalia e non i cavi de repubblica" (I Signori tiranni si mettono in moneta e non i capi di una repubblica) saluti luciano2 punti
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Finalmente...aria di collezionismo puro...aspettiamo domani Super Mario @dabbene con le sue grandi foto!!!?2 punti
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Grazie di cuore caro Mario @dabbene la stima è reciproca...ti aspettiamo a Castellammare...calorosamente?? Vi ricordiamo che gli orari di apertura e chiusura sono sabato 19 febbraio 2022, dalle ore 9 alle 18, mentre domenica 20 febbraio 2022, dalle ore 9 alle 13. Che la manifestazione si terrà per la terza volta presso lo spazio espositivo completamente ristrutturato, videosorvegliato, da più di 1000 mq, con spazi ampi necessari a rispettare alla lettera il protocollo di sicurezza e Covid, all'interno dell'Hotel Queen Daisy, che si trova in via Schito n°185 a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. L'ingresso è gratuito, all'entrata sarà richiesto il Certificato verde Covid-19 rafforzato, ottenuto a seguito di guarigione o da vaccinazione, per chi non avesse ancora fatto la terza dose di richiamo potrà utilizzare il green pass da ciclo vaccinale primario completato, ma dovrà presentare contestualmente un documento, cartaceo o digitale, di un test antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti, che attesti l’esito negativo al SARS-CoV-2. A disposizione parcheggio privato della struttura alberghiera, video sorvegliato e custodito. A disposizione area ristoro con servizio bar, sala ristorante, menu' completo a prezzo fisso di € 15. Come raggiungerci: La strada d'accesso primaria finalmente è stata rimessa a nuovo dall'Amministrazione comunale. E45 Napoli - Salerno - All'uscita del casello autostradale Castellammare di Stabia - Pompei, mantenere la destra e subito dopo a sinistra proseguendo direzione Ponte Persica. All'incrocio proseguire a destra in direzione via Ripuaria a Castellammare di Stabia per circa 1 km. All'incrocio svoltare a sinistra, proseguire direzione via Schito per circa 100 metri, sulla destra troverete l'Hotel Queen Daisy. Per ulteriori informazioni: Associazione Circolo Tempo Libero Iscritta alla FSFI - Federazione fra le Società Filateliche Italiane Pagina Facebook: Associazione Circolo Tempo Libero Siamo presenti sui maggiori social media marketing Vi alleghiamo le varie locandine e vi ringraziamo anticipatamente per l'eventuale partecipazione.2 punti
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In bocca a lupo a tutti e un caro saluto al grande Mario Limido @dabbene nel frattempo: Live da Piacenza 39° Pantheon foto inviatemi dal caro amico il segretario Decio Luigi.2 punti
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Penso sia un esemplare del genere Ionia, Smyrna Æ 24mm. Pseudo-autonomous issue, time of Maximinus - Gordian III, AD 235-244. [ΙЄ]ΡΑ ϹΥΝΚΛΗΤΟϹ, draped bust of the Senate to right / [ϹΜ]ΥΡΝΑΙΩΝ Γ ΝƐΩΚΟΡΩΝ, tetrastyle temple, within which statue of Tyche standing facing, looking to left, holding rudder and cornucopiae. RPC VI 4691 (temporary); Klose XXI/b 16–7. 6.60g, 24mm, 6h. Very Fine. Rare.2 punti
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Buongiorno...scendiamo di taglio, 2 grani, millesimo 1814....un corona a sette punte e un 6 punte...decisamente più raro il primo2 punti
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Visto che chiedi il parere, espongo il mio pensiero personale anche non condivisibile, questa non è Numismatica, è il peggio del peggio per sfruttare le manie collezionistiche, ancor peggio se l'argento è 333/1000, non ci sarà la "scappatoia" di poter vendere a peso, fine che hanno fatto le varie emissioni anni 80, vedi olimpiadi varie Canada ecc... ecc.... consiglio spendi i soldi in vere Monete! saluti TIBERIVS2 punti
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Salve, chiedo gentilmente un vostro giudizio in merito alla moneta che documento in foto (27,54 gr). Ringrazio quanti vorranno esprimersi a riguardo.1 punto
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Questo suggestivo video mostra una previsione del futuro da oggi alla fine dell'Universo (secondo la teoria dell'espansione infinita).1 punto
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sto completando mano a mano questa serie di fantasia che mi sembra molto interessante... ? https://www.friziodesign.it/coins24.html https://www.friziodesign.it/coins23.html ... segue... ?1 punto
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Aiaha monetazione ostica di suo e pure rara. dovrebbe essere questa. https://www.sixbid-coin-archive.com#/de/single/l34022745 o questa: https://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=1906661&AucID=4475&Lot=300&Val=fe355ffa860aa8101146eda1539a1298 provenienza? Se me la offrissero non la acquisterei. Attendi altri pareri però perché sono un principiante.1 punto
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Dall'enciclopedia Treccani (che fornisce tutta la bibliografia a riguardo) Nel luglio dello stesso anno [1624], però, egli riusciva ad aggiudicarsi, contro lo stesso concorrente, l'asta per l'appalto dell'ufficio di percettore del Principato Citeriore, con una offerta di ducati 10.000 contro 9.900. Il nuovo ufficio si rivelò forse più assorbente del previsto e il B. dovette chiedere alle competenti autorità che il fratello Giovan Battista potesse surrogarlo nel suo ufficio presso la Zecca. La supplenza fu autorizzata ed estesa, con successive proroghe, fino a tutto l'agosto del 1625. Ma nell'agosto del 1625 Giovan Battista doveva, a sua volta, dimettersi, "per altre sue occupazioni", dall'ufficio di proreggente così ottenuto, dopo che già nel luglio precedente era stato richiamato all'ordine, perché, invece di attendere di persona al suo ufficio, vi si faceva sostituire da un suo figliolo. ... Quindi all'epoca la B era di Biblia Giovan Battista, almeno ufficiosamente, la mancanza potrebbe essere dovuta all'agosto del 25 quando prende la carica Palomera o ai periodi in cui anche Giovan Battista tralasciava il suo lavoro in zecca1 punto
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A quanto già detto da Monetiere i due Santi furono martirizzati sotto la persecuzione di Diocleziano (IV sec.), per decapitazione, aggiungo che loro esercitavano il loro lavoro di medici gratuitamente a uomini e animali, la medaglietta potrebbe essere stata prodotta tra gli anni 1945 -1960, molto venerati nel Sud Italia e medio oriente e naturalmente in Toscana quando al potere governava la potente famiglia Medici, Il nome Cosma = Cosimo, esistono monete (giulio) di Firenze dove S. Cosma o Cosimo e raffigurato con S. Giovanni Battista. Ciao Borgho1 punto
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E' evidente, sì, ma non sono lettere ben definite bensì "segni" che ne fanno quasi una serie di greche. Può essere che facciano riferimento a cartelli che probabilmente venivano appesi al collo dei condannati.1 punto
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Mi unisco a questa discussione per farvi i complimenti innanzitutto per l'abilità nell'identificazione dell'oggetto e per avermi fatto conoscere una pagina di storia completamente all'oscuro delle mie conoscenze! @gpbasetti sei proprio sicuro che non ci siano scritte nella giubba del condannato? Dalle foto sembra quasi sicuro di vedere una sorta di "cartello" appoggiato sopra la veste del malcapitato... Magari mi sbaglio ma sembra evidente.1 punto
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Ben volentieri , la voglia c'è e tanta è solo il tempo che è tiranno. Datemi solo un po'di tempo per fare le scansioni e le posterò. Stasera a letto presto perché domani si va a Piacenza.1 punto
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Buonasera Ormai non è un mistero,che di tanto in tanto,metto da parte anche qualche patacchina da due soldi? Eccone una,molto " famosa" del dollaro cinese Fatman? Saluti e alla prox1 punto
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Ciao Priamo, grazie della fiducia e della segnalazione, in effetti si tratta di ben 2 esemplari con doppia bollatura (Scopoli e Perugia), evidentemente estremamente rari tanto che il catalogo di Crapanzano ne riportava uno solo noto! Da notare l'alto grado di conservazione di entrambe le cedole: quella da 95 scudi presenta purtroppo un pesante trasferimento di inchiostro al fronte che deturpa un po', di suo (senza timbri) è classificata C dal Crapanzano; quella da 49 scudi, classificata R2 senza timbro, è forse in conservazione ancora migliore ma purtroppo è a sua volta deturpata da una grave degradazione dell'inchiostro nero della firma che sembra destinato a bucare la carta. Non conosco l'origine della timbratura di Scopoli ma, sempre secondo le informazioni del Crapanzano, fu apposta in periodo prenapoleonico ed è quindi anteriore a quella di Perugia. Wow!1 punto
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@PriamoB Non si fa così! E' come fumare davanti ad uno che ha smesso da poco!! Per fortuna c'è poco che mi interessa... ma quel poco... mannaggia!!?1 punto
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Salve, è una doppia in oro di Ferdinando II moneta rara ma quelle di Cosimo II ancor più rare, come noteraì di questa monetazione , le doppie sono state emesse non per la loro bellezza ma per il loro peso, qui vi sbagliate in pieno sul valore di quei tempi, ad oggi questa sarebbero €500 in banconota o €200 la massima era la quadrupla in oro nel Granducato, teniamo conto che lo scudo d'oro equivaleva alla piastra in argento per valore ed era la moneta in argento massima pari a circa 7 lire dell'epoca ed era la meta di una doppia. Tornando a noi, la moneta è autentica, sembra forse sia stata montata o tosata leggermente, le schiacciature sono tipiche di questa emissione, una moneta così è pari a un bb siamo sulle €600/700 circa valore odierno, in spl vero di questa moneta ne esistono pochissime per non dire che si contano su una mano e costano cifre da capogiro.. Saluti Fofo1 punto
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Ci vorrebbero anche i dritti. Comunque l'Aeternitas è buona. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao! Confermo, ma con un dubbio .... io il punto tra RA e GENO non lo vedo, mentre sono visibili gli altri; basandomi sullo spazio tra la A e la G posso pensare che ci sia. Però non si vede! Quindi potrebbe starci l'identificazione sul CNI per intuizione, oppure è un esemplare non censito. Peccato per la tosatura, perché i rilievi dei personaggi sono bellissimi. saluti luciano1 punto
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Si chiama condivisione dello schermo, terzo pulsante: In questo caso @littleEvil ha aperto sul suo pc una scheda del browser visualizzando la pagina della discussione del forum in oggetto e successivamente ha condiviso il suo schermo con i contenuti aperti per poter illustrare a tutti noi le medaglie pubblicate.1 punto
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E' proprio vero, ne preferisco di gran lunga una come quella nel tuo avatar.1 punto
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Buongiorno. Effettivamente sembra che la moneta sia stata pulita in modo un po' troppo energico. Comunque, a mio parere, rimane un bell'esemplare.1 punto
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Il Gazzettino di Quelli del Cordusio n.8 arriva a Piacenza sabato 28 gennaio alle ore 11 circa presso lo stand di Marco Ottolini, Medaglie e Monete, per gli amici del Gruppo ci sarà il dono di una copia fino ad esaurimento scorte. E quindi buon Gazzettino, buon Piacenza e buona numismatica !1 punto
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Quindi cosa sappiamo: - E' sicuramente d'epoca perchè "la ditta O. DEL BO & C. coniò dal 1911 al 1918" come ha scritto @palpi62 - E sempre da quanto sopra è sicuramente una produzione italiana. Domanda: a chi era destinata questa medaglietta? Ai libici? Non credo. E' scritta in italiano... Uso? Per appenderla sui condannati? Troppa spesa... E poi è piccola... E poi ripeto è in italiano... lo escludo anche io come già scritto da @sandokan Nel file pfd postato sempre da palpi c'è a pagina 7 una foto (foto 10) la cui didascalia dice "La terribile fotografia dei quattordici capotribù impiccati sulla Piazza del Pane, al centro di Tripoli. È il 6 dicembre del 1911. " Si vede che il patibolo mostrato in foto ha una struttura molto molto simile a quella mostrata sulla medaglietta, anche in altre foto di impiccagioni in libia che ho trovato la struttura è simile quindi l'autore sicuramente si è ispirato a questa foto o similari oppure c'era. Sempre sulle stesse foto che ho visto nessuno degli impiccato però indossa il fez (al massimo un altro copricapo simile ad una cuffia ). Molti degli intervenuti hanno correlato il fez alle truppe turche in verità sempre nel file pdf postato da palpi si vede la foto 1 la cui didascalia recita "I pontoni da sbarco con le truppe di colore italiane stanno attraccando alla banchina del porto di Tripoli.". La loro divisa mi pare molto simile a quella dell'impiccato della medaglia. Di conseguenza ritengo che l'autore della medaglia in questione abbia rielaborato un po' di immagini, date e fatti per fare un "buon" prodotto ("buon" per modo di dire) destinato come propaganda a queste truppe per la serie "ecco cosa succede ai traditori" e al contempo destinato agli italiani (magari soldati) come macabro "souvenir" delle imprese compiute. Saluti Simone1 punto
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Nella mia ormai lunga esistenza che volge al tramonto ho collezionato in tre riprese. Da bambino, solleticato per la prima volta a sette anni da uno zio che si trovava in casa un sacchetto di monete antiche che mi regalò e che mi avvicino’ ad una Numismatica acerba, genuina, spesso ingenua. ?. Mi sentivo piccolo epigono ed emulo di quello straordinario personaggio che era invece il mio babbo, grande collezionista, amico personale di Cesare Bobba, di Mario Ratto, di Clelio Varesi, di Livio ed Ernesto Santamaria, e che si vantava di non aver mai venduto una moneta. ?Questa mia piccola raccolta di monete comuni e in modesta conservazione la vendetti a 25 anni per pagarmi il Master universitario in Bocconi. Quando il babbo (lo chiamo così in onore delle sue origini toscane) se ne andò improvvisamente a soli 55 anni? quasi quarant’anni fa mi lasciò una delle più importanti collezioni dell’epoca, che immeritatamente langui’ per quasi 20 anni in banca. Dal 2001 a causa di un episodio casuale rinacque in me fortissima la passione e iniziai ad accrescerla con importanti acquisizioni tutte in oro. ?Nel 2015 decisi di alienare la parte aurea, che era quella numericamente preponderante per necessità personali e la misi in incanto dal buon Alberto a Pavia realizzando molto bene. Pensavo di non collezionare più quando invece cinque anni fa per la terza volta la passione che abbiamo dentro prese nuovamente il sopravvento e cominciai ad arricchire la parte in grandi moduli in argento ereditata. ? In questi cinque anni finora non è arrivato il periodo di stasi, ma l’anno sabbatico potrebbe essere in effetti il 2022. Certo che lo sguardo retrospettivo mi dice che se anche dovesse essere così, questa “fermata” non sarebbe probabilmente definitiva, sempre che la salute regga. ?1 punto
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Buon pomeriggio tanto per gradire una Siciliana...una delle monete che mi ha fatto iniziare con la numismatica!!! Non mi stanco mai di rimirarla avete qualche 10 grani da condividere? Ciau1 punto
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Resta il fatto che migliaia di soldati italiani vennero abbandonati a se stessi. E non mi si venga a dire che se lo meritavano perchè erano fascisti come affermò qualche cerebroleso poi divenuto Ministro agli albori della Repubblica Italiana. Erano persone strappate da casa e mandate a combattere in terre lontane. Facile parlare quando si ha studiato, non si ha una famiglia da mantenere e soprattutto si sta al sicuro lontano dal fuoco. Gli stessi personaggi che poi negarono il latte ai bambini alla stazione di Bologna solo perchè esuli istriani. Personalmente provo schifo nel vedere che ancora oggi abbiamo vie e piazze intestate a certa gentaglia. Numismaticamente parlando trovo OSCENO che gli eredi di alcuni personaggi, fascisti e non, abbiano potuto trarre profitto economico dalla vendita di monete PROVA e/o rare che erano in loro possesso. Secondo me andava tutto confiscato dallo Stato Italiano1 punto
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Non sono esperto di questa monetazione, ma in senso generale e senza voler fare un esatto rapporto con le monete dell'epoca, si può paragonare un portafoglio attuale con un borsellino di quel periodo... La moneta qui presentata come un 50 euro, poi magari un paio di 10 e dei 5 euro più tutte le monete spicciole... Ovvio che di 50 euro magari non tutti li hanno nel portafoglio, alcuni ne hanno più di uno, ma pensa ad un mondo senza bancomat e carte di credito e con meno consumismo, ti servivano gli spiccioli per il pane e il bicchiere di vino, ma dovevi anche comperare il vestito nuovo di tua moglie o cambiare i ferri al cavallo, pagare le tasse di passaggio o la zappa nuova.... per quelle cose ci volevano biglietti da 50 euro!1 punto
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Buona giornata Anch'io non conosco la monetazione fiorentina, ma credo proprio che la tua identificazione sia corretta. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIIMF/40 Non resta che confrontare il peso e diametro. Per quanto riguarda le condizioni, aggiungo una mia curiosità rivolta agli esperti di questa monetazione. Non credo che fosse, all'epoca, una moneta con la quale andare a fare la spesa quotidiana, eppure, guardando gli esemplari inseriti nel nostro catalogo e in genere, presenti in rete, noto che sono per lo più malmessi; spesso sono molto consunti, tanto da aver "cancellato" buona parte della legenda. Tale consunzione è dovuta effettivamente alla elevata circolazione, oppure la causa è dovuta ad una coniazione approssimativa? saluti luciano1 punto
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Eh! il quattro denari per Ercole III è una monetina complicata. Passa inosservata, si trova spesso in condizioni precarie, riporta un valore ma costringe a farne subito l'equivalenza (1 sesino), è apparentemente anonima ma a ben guardarle sembrano tutte diverse. La bellezza di questo esemplare permette di metterne subito in evidenza le particolarità; varianti che da sole permetterebbero di avviarne una collezione. Il dritto presenta infatti il giglio che porta in petto 3 punti, sormontato da corona a 6 fioroni a sua volta sormontata da un globetto. Il verso presenta la classica scritta ma sormontata da 3 stelle a 6 punte (quella centrale di dimensioni maggiori); sotto alla scritta un ornato.... una delle 19 (?!!) varianti conosciute (a cui vanno aggiunte le impronte di 5 conii conservati presso le collezioni estensi e ad oggi conosciute non riscontrate in monete censite). Le varianti riguardano la foggia del giglio, l'estensione della scritta, gli elementi grafici sopra e sotto le scritte... un vero catalogo... e del resto con un numero indicativo di 1.200.000 esemplari coniati... (o meglio previsti dagli ordini di battitura... il numero realmente realizzato non è conosciuto) il numero di conii utilizzati deve essere stato decisamente alto. Il tuo esemplare corrisponde all'esemplare presentato al n°1365 del catalogo Alfa (2009); altri due esemplari in perfette condizioni sono conservati presso la collezione dell'accademia di Modena (ex collezione Rangoni, se non sbaglio)... ne conosco diversi esemplari presenti in collezioni private... Una moneta e una variante reperibile quindi, ma la tua è sicuramente una delle migliori per leggibilità e definizione... complimenti! ciao Mario1 punto
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Memorial Correale sempre più un riferimento della nostra convegnistica e che merita sempre, per chi può, una visita e un incontro di piacevole e amichevole condivisione !1 punto
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A questo excursus sull'olivo e sull'olio potremmo aggiungere un breve passo del Corano, Sura 24 (La Luce), 35: نُورِهِ كَمِشْكَاةٍ فِيهَا مِصْبَاحٌ الْمِصْبَاحُ فِي زُجَاجَةٍ الزُّجَاجَةُ كَأَنَّهَا كَوْكَبٌ دُرِّيٌّ يُوقَدُ مِنْ شَجَرَةٍ مُبَارَكَةٍ زَيْتُونَةٍ لَا شَرْقِيَّةٍ وَلَا غَرْبِيَّةٍ يَكَادُ زَيْتُهَا يُضِيءُ وَلَوْ لَمْ تَمْسَسْهُ نَارٌ نُورٌ عَلَى نُورٍ يَهْدِي La Sua luce è come quella di una lampada entro una nicchia, la lampada è in un vaso di cristallo, ed è come una stella che splende; il suo combustibile viene da un albero benedetto: un olivo che non sta né in oriente, né in occidente e il cui olio darebbe luce anche senza essere toccato dal fuoco. Luce su luce.1 punto
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