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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/26/22 in tutte le aree

  1. Sottoscrivo tutti i tuoi interventi parola per parola. Aggiungo un mio breve punto di vista: qui non si tratta di dare patenti di "buono" o "cattivo", come qualcuno sopra pare sostenere. Il buono è chi opera nell'interesse della collettività, indipendentemente dalla mera proprietà di un dato bene culturale. Nessuno può dare all'altro lezioni di moralità perché esistono esempi positivi e negativi da entrambe le parti (non necessariamente contrapposte). Riguardo la storia della popolare di Vicenza, nessuno tutela veramente i poveri investitori truffati, spesso con piccole cifre che rappresentavano però i risparmi di una vita. Se si pensasse veramente a rimborsare i creditori, tutti, per quanto possibile, si sarebbe messo all'incanto i beni della banca cercando di ricavare il massimo possibile e certo non dividendo per lotti massicci, peraltro anche sottoposti a tutela. Cosi' si ricaverà il minimo del minimo, non il valore effettivo. Riguardo Caravaggio o altri maestri importanti, per i quali capisco la necessità di non farli uscire dall'Italia, lo stato, che siamo poi noi tutti, perché invece di mettere il vincolo, non tira fuori i soldi e se le compra le cose uniche ed importanti, destinandole ad un museo pubblico che può valorizzarle? Sarebbe ora! La collezione numismatica, per niente unica come propagandata, andava venduta singolarmente e senza vincolo. Lo stato, al massimo, avrebbe potuto esercitare una prelazione, su tutto o su determinati pezzi, da valorizzare poi e non destinare ad un magazzino dimenticato. Dobbiamo secondo me cambiare il concetto di ciò che intendiamo per bene culturale. Un bene culturale è proprietà dell'umanità, non di un singolo stato o di un privato. Importante è che si possa studiare e valorizzare, che la collettività possa goderne. Si è detto che l'Italia ha un numero smisurato di beni culturali di ogni genere. Sarà ora di catalogare, fotografare, restaurare e promuovere nell'interesse della cultura, invece di limitare sempre di più il commercio ed il possesso? Ciò che importa è la conoscenza, non il mero possesso di un oggetto.
    5 punti
  2. Buon pomeriggio tanto per gradire una Siciliana...una delle monete che mi ha fatto iniziare con la numismatica!!! Non mi stanco mai di rimirarla avete qualche 10 grani da condividere? Ciau
    5 punti
  3. Il piacere è mio. Credo che in una discussione pacata come questa, dove ognuno è libero di esprimere il suo legittimo punto di vista, non ci siano vinti o vincitori, ma tutti si esca un po' arricchiti dal confronto. Per quanto mi riguarda, dovresti continuare a scrivere perché i tuoi interventi risultano interessanti e piacevoli da leggere, anche quando inserisci volutamente qualche iperbole. Nessuno di noi propone infatti di vendere palazzi o quadri mirabili di grandi maestri (o cose simili), ma un diverso rapporto fra lo stato ed i privati. I beni sono privati, in questo caso, no? Lo scopo è di raggranellare più soldi possibile per compensare almeno in parte i creditori della banca fallita. Si faccia allora del tutto per ottenere il massimo possibile. Ciò non deve necessariamente andare contro l'interesse pubblico e le possibilità di valorizzazione e fruizione dei beni stessi (quelli naturalmente di maggiore interesse). Invece di imporre lotti invendibili o quasi, con il vincolo, lo stato eserciti la prelazione, tiri fuori i soldi e li aggiunga al nostro sterminato patrimonio culturale. Così facendo, aiuterebbe anche migliaia di persone che hanno perso i loro risparmi. Oppure lasci che almeno la vendita dei beni di minore interesse sia libera e il più possibile remunerativa. Dico male?
    4 punti
  4. Ho cominciato col Regno, poi venduto, poi Savoia predecimali, poi venduto in parte e ora zecche italiane... si cresce, si sperimenta, si cambiano gusti, ci si innamora e disamora, la numismatica non è nient’altro che la nostra vita proiettata su tondelli più o meno grandi. Prenditi un po’ di tempo, lascia decantare... N.
    4 punti
  5. Buonasera, con piacere , eccolo con foto della casa d'aste dove lo comprai. Conservazione molto al disotto dell'esemplare di Scaligera, ma credo ben apprezzabile. Saluti Alberto
    3 punti
  6. Ciao Iorluke, purtroppo non ho mai visto pima questa medaglia, realizzata con cura e al momento non so da dove iniziare le ricerche per poterla identificare. Alcuni elementi in particolare colpiscono subito : A) La scritta sulla Medaglia è in lingua italiana, mentre il soldato (?) appeso dovrebbe simboleggiare un militare turco in quanto reca in capo un fez (anche se in realtà dubito fortemente che un soldato condannato alla impiccagione venisse portato al patibilo con il berretto in capo). Dunque, la Medaglia era destinata agli Italiani : già, ma perché ? B) cosa è accaduto il 15 ottobre 1911 ? Non ho modo in questo momento di verificare se indichi la dichiarazione di guerra, o l'inizio delle ostilità, ma questo sarà facilissimo chiarirlo. C) Credo sia importante arrivare a capire il significato della scritta in alto a destra della figura del soldato che - a mio avviso - non è un soldato ma un civile. Che un soldato sia un "detentore di armi" è cosa ovvia, mentre in caso di guerra che un civile sia trovato con delle armi e coinvolto nello spionaggio comporta sicuramente la pena capitale. Viene anche citato il "tradimento", elemento che complica un pò la comprensione del testo : mi vengono spontanee alcune ipotesi, ma deboli..... D) é vero che questa medaglia è un segno di ignominia (l'espressione della maschera, la torcia capovolta), ma che venisse appesa al collo dei condannati lo escluderei con forza, molto meglio un cartello con una scritta leggibile anche da lontano e che motivasse l'esecuzione, come del resto compare sul petto dell'impiccato. L'ipotesi più convincente potrebbe essere quella avanzata da Caravelle82 che fosse una medaglia propagandistica contro lo spionaggio, il tradimento ed il possesso di armi : sì....ma diretto a chi ? ad Italiani impegnati contro le nostre truppe ? Al momento per me è un rebus, ma qualcuno la conoscerà e riuscirà ad identificarla. Buona serata.
    3 punti
  7. Approfitto senz’altro di questa discussione per vantarmi delle mie lupette aquilane consecutive - comunque non del tutto fds - e per confermarti che anche qua il decreto rosso gli è venuto storto.
    3 punti
  8. GIOVANNI Usurpatore in occidente nel complesso momento tra la morte di Onorio (423) e l’arrivo di Valentiniano III (425) Tentò inutilmente un riconoscimento da parte di Teodosio II, e per questo troviamo diverse emissioni a nome di Teodosio fatte proprio a Roma da Giovanni Le emissioni sembrano tutte molto simili…. E quasi tutte di Roma… Ma sono certamente rare quelle che coprono i primi numeri del RIC (1909-1910) perché riportano al rovescio la legenda VICTORIA AVGG al posto della SALVS. Di Giovanni quasi nessuno ricorda mai la RIC 1911, coniata, udite udite, ad Arles Le Salus sono abbastanza abbondanti, ma trovare tutte le piccole differenze date dal RIC, tra 1912 e 1923 può essere complesso, soprattutto se si cercano immagini di tutte le cinque officine di Roma. La moneta più rara rimane probabilmente l’unicum coniato a Ravenna, e ancora non noto nel 1994 Certa l’attribuzione a Giovanni e Certa la zecca RV Apparentemente un AE3 Prossima tappa, Valentiniano III … e qua inizia il divertimento
    3 punti
  9. L'ennesima dimostrazione che il vicereame presenta/conferma sorprese per cui è consigliabile evitare giudizi tranchant. Il diritto della moneta di Fabrizio, vista la vicinanza della P al collo, sembrerebbe lo stesso delle monete del Bovi
    3 punti
  10. Buonasera, intorno alla metà del cinquecento venne coniato a Napoli questo Mezzo Scudo di Carlo V, ritratto imponente e carico di espressività. Ritratto barbuto e fiero, con corona di alloro, su busto corazzato e riccamente ornato. Possiamo notare come venga evidenziato il famoso “mento Asburgico”, difetto in realtà, che però viene abilmente mostrato dall’incisore come un segno di virilità. (Numismatica Ranieri, asta battuta n.6 del 2014)
    3 punti
  11. Nella mia ormai lunga esistenza che volge al tramonto ho collezionato in tre riprese. Da bambino, solleticato per la prima volta a sette anni da uno zio che si trovava in casa un sacchetto di monete antiche che mi regalò e che mi avvicino’ ad una Numismatica acerba, genuina, spesso ingenua. ?. Mi sentivo piccolo epigono ed emulo di quello straordinario personaggio che era invece il mio babbo, grande collezionista, amico personale di Cesare Bobba, di Mario Ratto, di Clelio Varesi, di Livio ed Ernesto Santamaria, e che si vantava di non aver mai venduto una moneta. ?Questa mia piccola raccolta di monete comuni e in modesta conservazione la vendetti a 25 anni per pagarmi il Master universitario in Bocconi. Quando il babbo (lo chiamo così in onore delle sue origini toscane) se ne andò improvvisamente a soli 55 anni? quasi quarant’anni fa mi lasciò una delle più importanti collezioni dell’epoca, che immeritatamente langui’ per quasi 20 anni in banca. Dal 2001 a causa di un episodio casuale rinacque in me fortissima la passione e iniziai ad accrescerla con importanti acquisizioni tutte in oro. ?Nel 2015 decisi di alienare la parte aurea, che era quella numericamente preponderante per necessità personali e la misi in incanto dal buon Alberto a Pavia realizzando molto bene. Pensavo di non collezionare più quando invece cinque anni fa per la terza volta la passione che abbiamo dentro prese nuovamente il sopravvento e cominciai ad arricchire la parte in grandi moduli in argento ereditata. ? In questi cinque anni finora non è arrivato il periodo di stasi, ma l’anno sabbatico potrebbe essere in effetti il 2022. Certo che lo sguardo retrospettivo mi dice che se anche dovesse essere così, questa “fermata” non sarebbe probabilmente definitiva, sempre che la salute regga. ?
    2 punti
  12. Ciao! In effetti qualche dubbio lo dà; questa moneta era fatta di buon argento, il titolo era di 0,948, quindi quasi puro. Dalla foto non si direbbe, ha ragione Marco @DOGE82, sembra mistura, oltre a ciò c'è la "granulosità" .... Il peso rilevato da: Zub-Luciani è gr 3,97 Gamberini è gr 3,98 Montenegro da una forbice tra gr 3,28/3,98 se quello postato pesa gr 2,8 è pochino, considerato anche che non mancano pezzi ed il contorno è bello tondo. L'insieme a me non piace! saluti luciano
    2 punti
  13. Buongiorno Stefano e complimenti per le banconote. Colgo l'occasione per esprimere il mio parere sui dubbi, fondati, di @numys su un probabile trattamento della sua. Sicuramente le foto non sono il massimo, ma la differrenza di colorazione, di consistenza della carta, pieghe dilatate e tutto il resto, rispetto a quelle postate da Stefano, la dicono lunga su un più che probabile lavaggio e pressatura ricevuta. Saluti.
    2 punti
  14. Resta il fatto che migliaia di soldati italiani vennero abbandonati a se stessi. E non mi si venga a dire che se lo meritavano perchè erano fascisti come affermò qualche cerebroleso poi divenuto Ministro agli albori della Repubblica Italiana. Erano persone strappate da casa e mandate a combattere in terre lontane. Facile parlare quando si ha studiato, non si ha una famiglia da mantenere e soprattutto si sta al sicuro lontano dal fuoco. Gli stessi personaggi che poi negarono il latte ai bambini alla stazione di Bologna solo perchè esuli istriani. Personalmente provo schifo nel vedere che ancora oggi abbiamo vie e piazze intestate a certa gentaglia. Numismaticamente parlando trovo OSCENO che gli eredi di alcuni personaggi, fascisti e non, abbiano potuto trarre profitto economico dalla vendita di monete PROVA e/o rare che erano in loro possesso. Secondo me andava tutto confiscato dallo Stato Italiano
    2 punti
  15. Buongiorno a tutti, continuo con i miei 9 Cavalli di Filippo IV , stavolta millesimo 16 27 di una bella tonalità di colore che a me piace molto. Mi aiutate a verificare se è tutto nella norma, magari mi è sfuggito qualcosa e potrei integrare le informazioni nella mia schedatura.? Invito chi ha questo millesimo a postarlo se gli fa piacere. Saluti Alberto
    2 punti
  16. . Testone II Tipo Carlo II (1504-1553) D/ 'CAROLVS 'DVX' SAB' II Semibusto del Duca imberbe, con berretto in posizione obliqua, volto destra, ed intersecante la leggenda in basso. R/: + NILDEST' TIMENTIBVS' DEVM' B'B' (Benedetto Bacod, zecchiere) Scudo sabaudo sormontato da nodo Savoia, e da anellino; ai lati FE - RT T/ liscio. Argento , 30 mm. , gr. 9,90 / 8,1 Zecca di Bourg Mir Savoia 339 , Biaggi 293 , Simonetti 18 , Ravegnani Morosini 8
    2 punti
  17. Buongiorno proseguo con il mio Sebeto del 35 sempre legenda con NEA: e in esergo al rovescio sigle G:1735:H: Confrontando i tre 35' postati direi che non ci sono differenze degne di nota, ma come al solito cambia su tutti e tre la posizione delle sigle F: B: .A. rispetto alla legenda...attendiamo qualche altro 35' del medesimo tipo...magari salta fuori una disposizione diversa dei gigli come capita per il 35 NEAP Buona mattinata.
    2 punti
  18. Giravano.... altroché se giravano, certamente non si andava ad acquistare la pagnotta quotidiana, ma queste monete, come altre per tanti altri stati italiani, erano nelle borse di tutti (o quasi). Saluti TIBERIVS
    2 punti
  19. Lo giuro, stavo vedendo un'altra cosa e mi è apparsa, non la ricordavo nemmeno ?
    2 punti
  20. Mah sinceramente uno sfogo che mi pare un po' un minestrone dove dentro c'è tutto. Perdonami ci sono troppi ambiti che tocchi ma che necessitano di un appropriato approfondimento. Intanto la banca aveva acquisito tali beni come proprietà privata della banca e quindi - salvo vincoli che al momento non c'erano - puo' disporne come desidera (oggi per lei i commissari liquidatori). Non credo prprio si possa dire che poi che l'Italia 'svenda' il suo patrimonio. Abbiamo le regolamentazioni piu' ferree esistenti in materia e semmai abbiamo il problema opposto - quello di disincentivare lo scambio ed il commercio. L'Italia ha uno dei patrimoni piu' ricchi esistenti sul pianeta in materia di arte - ma forse sarebbe il caso di dare priorità alla valorizzazione del patrimonio pubblico esistente (non sempre valorizzato come merita) prima di piangere calde lacrime e invocare provvedimenti restrittivi draconiani se una banca fallita si trova a vendere il suo Tiepolo di quart'ordine o una collezione di oselle che abbiamo in triplice copia - piu' grande e importante - a Venezia che pero' non sono visibili, non si espongono mai se non infinitesimamente e soprattutto per le quali non èp stato fatto un catalogo. Ecco se proprio mi devo indignare è piu' per queste cose che non per la vendita delal collezione di second'ordine di una banca, i cui risparmiatori sono stati fregati. Poi non potrei essere piu' d'accordo a far pagare quegli amministratori che hanno portato la banca al fallimento...
    2 punti
  21. Buongiorno a tutti, per le mie più belle, posto una coppia di sorelle che si sono ritrovate dopo 217 anni in Collezione Litra68. Tipologica che avevo per lungo tempo rimandato di prendere perché aspettavo quelle che per me avessero il giusto rapporto qualità prezzo e soprattutto consono al mio budget. Ma la cosa più importante per me è che mi sono innamorato subito di queste due Piastre, e che ogni volta che le guardo sono soddisfatto. Le trovo tra le più belle per tipologia tra le piastre di Ferdinando IV. Ovviamente è un mio parere molto personale. ? Aspetto vostri commenti, esprimetevi tranquillamente anche negativamente se volete. Le critiche sono comunque costruttive. Saluti Alberto
    2 punti
  22. Buongiorno a tutti. Nel riordinare una collezione ho trovato questo oggetto, che non so se definire medaglietta o forse più propriamente piastrina, di soggetto non propriamente allegro. Mi farebbe piacere, se qualcuno ne conoscesse la funzione che aveva, avere qualche notizia. Grazie
    1 punto
  23. 1 punto
  24. Si ok, e di grazia cosa vede il ragazzo timido in quel cerchio rosso?
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  25. Buona sera, opterei per un Asse di Augusto. Saluti Eliodoro
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  26. Appunto. E il metodo in Italia non è dei migliori. Arka Dilicite iustitiam
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  27. Sempre considerato che giudichiamo una foto, direi buona ma molto sofferta. Il calo del peso dovuto alla sparizione del rame contenuto. Arka Diligite iustitiam
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  28. “Dall'Ente fanno sapere che gli iscritti al sito e-commerce del Poligrafico nel 2021 sono passati da 19.000 a 40.000, con oltre 172.000 pezzi acquistati nel 2021, rispetto alle circa 98.000 del 2020.” da un articolo del Messaggero sulla nuova collezione. Se non hanno adeguato il sito prepariamoci a soffrire. https://www.ilmessaggero.it/italia/zecca_collezione_2022_dante_primitivo_orecchiette_17_monete_celebrano_l_italia-6461774.html
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  29. Perdonami Denario la storia dei diamanti aggiunge indignazione alle nefandezze esperite dai farabutti della banca vicentina e fin quj non ci piove. dissento invece dalle conclusioni molto sommarie che rischiano di scadere nel qualunquismo. qui non so tratta di contrapporre privato e pubblico come fosse un derby qui si tratta semplicemente di fare distinzione tra chi fa le cose giuste nell’interesse della cultura e chi invece non le fa. Bravo e’ chi agisce pro-cultura Il colore della pelle non conta ?
    1 punto
  30. Non sono esperto di questa monetazione, ma in senso generale e senza voler fare un esatto rapporto con le monete dell'epoca, si può paragonare un portafoglio attuale con un borsellino di quel periodo... La moneta qui presentata come un 50 euro, poi magari un paio di 10 e dei 5 euro più tutte le monete spicciole... Ovvio che di 50 euro magari non tutti li hanno nel portafoglio, alcuni ne hanno più di uno, ma pensa ad un mondo senza bancomat e carte di credito e con meno consumismo, ti servivano gli spiccioli per il pane e il bicchiere di vino, ma dovevi anche comperare il vestito nuovo di tua moglie o cambiare i ferri al cavallo, pagare le tasse di passaggio o la zappa nuova.... per quelle cose ci volevano biglietti da 50 euro!
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  31. Buongiorno, rompo il ghiaccio...non colleziono Mantova, ho solo un paio di monete ossidionali...cmq la tua moneta per il tipo mi sembra messa molto bene, essendo una moneta in mistura molto spesso arrivano a noi messe maluccio, è un anno raro, e ripeto solitamente si trovano sotto il BB, la tua per i rilievi sembrerebbe sullo SPL...detto ciò...ha però un aspetto strano, lucido, forse son le foto, forse è stata pulita? I ponderali corrispondono e il taglio è liscio? Confrontando con due esemplari che trovi qui al link https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-C6/6 noto la S. di Soldi spostata più verso sinistra, nei due esemplari a catalogo è centrale, ma potrebbe essere un conio differente Lascio spazio a chi ne sa più di me...Grazie Un saluto e spero che qualcuno ti possa aiutare.
    1 punto
  32. c'era questo link con la monetazione francese ma è da un pò che non si apre ( chissà se tornerà online ) http://simone-numismatica-e-storia.lamoneta.it/numismatica-francese/
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  33. Purtroppo non c’è nulla che noi operatori possiamo fare. A meno che non si limiti all’acquisto degli euro o delle monete non più vecchie di settanta anni,questa è la regola. Regola che è a maggior tutela legale soprattutto dell’acquirente.
    1 punto
  34. .. Testone 1578 V Tipo Emanuele Filiberto Duca D/ E PHILBERTVS DVX SABAVDIE Busto del Duca corazzato a capo scoperto , rivolto a destra con il collare dell' Annunziata di cui si legge FERT R/ AVXILIVM MEVM A DOMINE I M Scudo sabaudo inquartato , con Savoia al centro , addossato a Croce di San Lazzaro ,sormontato da corona a cinque fioroni alla punta * in esergo 1578 Argento , 32 mm. , gr. 9,65 / 9,30 , Zecca di Chambery , zecchiere Giovannino Miretto Simonetti 38 , Biaggi 430 , Mir 512
    1 punto
  35. Nella zecca di Cagliari verso la fine del Cinquecento abbiamo invece una forte e progressiva regressione stilistica che è visibile anche nell'aspetto dei tondelli, maltagliati e sommariamente ribattuti su pezzi usurati e calanti da 8 reales spagnoli provenienti da varie zecche anche coloniali. Potete quindi immaginare che trovare un busto ben conservato diventa un'impresa assai ardua e difficile. Vorrei mostrarvi un ritratto abbastanza buono di Filippo II su un maltagliato da 5 reali (MIR Sardegna, 49), di cui ne esistono parecchie varianti, coniato su un 4 reales spagnolo.
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  36. 1 punto
  37. Buonasera, immagino una piacevole sorpresa? Ora mi toccherà aggiornare i miei appunti, e poiché mi manca come tipologica, mi hai fatto venire voglia di cercare, però mi accontento anche del modello con la sigla? Complimenti. Saluti Alberto
    1 punto
  38. Grazie a tutti! proseguo anch’io, vi porto in Piemonte... Messerano Pier Luca II Fieschi (1528-1548) Testone Ag - 9.13g Ravegnani Morosini 3 N.
    1 punto
  39. ? il mio "geniale stratega" era ironico naturalmente e con la carica alla baionetta volevo intendere che fu il primo ad imbarcarsi sulla corvetta "Baionetta" per la fuga. Badoglio è stato un generale molto "politico" nel senso che in un modo o nell'altro è riuscito a rimanere sempre a galla nonostante i guai combinati nella Grande Guerra ed in seguito. Per quanto riguarda le vere cariche alla baionetta della prima guerra ne so qualcosa dai miei nonni, uno fante ed uno bersagliere, che di cariche ne hanno fatte diverse.....ed uno di loro, ferito in maniera grave sul fronte del basso piave da schegge di granata proprio nel corso di uno di questi assalti, ha passato gli ultimi mesi di guerra in ospedale. jukes19
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  40. LOTTO 101 - ASTA E-LIVE 4 Napoli – Filippo IV (1621-1665) - Tornese 1622 - MIR 267/1 RRRR 3,46 grammi. Con cartellino d'epoca del collezionista. Grading/Stato: BB-SPL
    1 punto
  41. Ti ringrazio per l'"evocazione", e ricambio il caro saluto. Il discorso è affrontabile su due diversi livelli. Quello dell'araldica tout court: le "licenze" artistiche e/o concettuali negli stemmi sono tutt'altro che infrequenti, il che ha indotto nei secoli molti ambienti culturali a sottostimare la scienza del blasone, ritenendola a torto una fabbrica di fanfalucherie, cosa che ahinoi è dura da estirpare... e con buona pace dei canoni precisi, regole che di norma coincidono con i tentativi di epoca barocca di "irregimentare" entro canali algidamente positivistici una scienza che è anche (soprattutto?) un'arte. Quello dell'araldica veneziana (non veneta, attenzione!): antichissima, fra le primigenie d'Italia, e come tale caratterizzata dalla predominanza di semplici combinazioni cromatiche, con assenza inizialmente quasi totale di figure. Ciò, unito a un'impostazione conservatrice, portò nei secoli a bandire in forma esplicita l'ostentazione di segni e simboli foresti: le famiglie veneziane erano tenute a non porre nello stemma nulla di araldicamente straniero, foss'anche dipeso da concessioni sovrane (e ce ne furono non poche). Per questo, nell'araldica veneziana figure come gigli (Francia), aquile (Germania), leopardi (Inghilterra) eccetera, sono tardive ma, a conferma delle "licenze" di cui sopra, presenti: in parole povere, le regole sono come i piatti, prima o poi è fisiologico che vengano infrante... Nel caso dei quartaroli: su di essi sto imparando qualcosa grazie a voi, ne ignoravo l'esistenza e quindi i contenuti iconografici. Rifletto su ciò che scrivete, e sulla loro datazione "alta": mi piace pensare che sia nel giusto chi dice che quei 4 gigli volessero ingraziarsi i franzosi in transito verso le Terresante, favorendone quindi l'uso e i conseguenti introiti.
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  42. Ricordando Collexpo 2020, ultimo convegno precovid https://fb.watch/aLl9KfP_YG/
    1 punto
  43. 296 oselle. Supponiamo di ricavarne in media 5.000 EUR l'una (mi sembra veramente tanto ma è per far due conti) si arriva a 15 MEur che è un po' meno del 2% di quanto bruciato ai risparmiatori. Insomma, venderla o meno non è che poi faccia la differenza eh?
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  44. Buona sera. Secondo me la "rottura" del moneta del 1955 è semplicemente una manomissione provocata ad esempio da una tenaglia. Buona serata. Gabriella
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  45. Io ho di recente riconvertito i vassoi del mio monetiere dal floccato rosso al velluto se devi fare questa scelta in partenza vai subito sul velluto e non te ne pentirai..per l' argento anch' io ti consiglio il blu!
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  46. Caro Tiberius la colpa non è delle 'piccole banche' bensi dei loro amministratori furfanti (è il caso della PO. Vicenza che conosco bene) in cui purtroppo migliaia di risparmiatori sono stati letteralmente turlupinati per colpa di questi furfanti che oggi girano ancora impunemente (essendosi spogliati di tutti i beni e non essendo punibili) mentre i commissari liquidatori cercano di recuperare qualcosa vendendo i gioielli di famiglia. Speriamo almeno servano a risarcire almeno in parte chi i risparmi li ha visti bruciare (titoli non quotati della banca venduti quasi forzatamente alla clientela che poi hanno perso oltre il 90% del loro valore).
    1 punto
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