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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/22/22 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti! Ormai è passato parecchio tempo da quando ho aperto l'ultima discussione. Probabilmente i tempi sono cambiati e questa non interesserà, però tentare non nuoce. Già da quando ho iniziato a collezionare e soprattutto negli ultimi anni, in cui mi dedico esclusivamente alla zecca di Cagliari, sono rimasto sempre folgorato dalla visione dei busti sulle monete. Ho notato che i ritratti sono la prima cosa che esamino ed in base alla cui conservazione ed integrità il tondello mi piace o meno. Come già saprete molto bene, il busto sulle monete occupava un'importanza non indifferente e soprattutto nel XVI secolo, epoca in cui si sviluppa e si impregna di potere e dominio territoriale. L'immagine del sovrano sui tondelli era probabilmente l'unica immagine che entrava nelle case della maggior parte dei sudditi, soprattutto nei regni vasti, sparsi e decentralizzati, come ad esempio quello di Spagna. Proprio per questo, essendo uno strumento di condivisione, propaganda, informazione e potere, si decise di potenziare alla perfezione la sua espressività ed il suo messaggio severo e minaccioso o indulgente e benevolo. Questa discussione, che non credo sia stata mai proposta in passato, vorrebbe mettere a confronto i più interessanti e ben conservati busti delle nostre collezioni relative al Cinquecento, per analizzare insieme i messaggi che in essi si nascondevano o apparivano chiari ed indiscutibili. Innanzi tutto si potrebbe fare una carrellata di volti con brevi didascalie sul contesto geografico e storico. Dopodiché potremmo passare ad un confronto da volto a volto, facendo un'analisi sui loro connotati più rilevanti. Vorrei richiamare, quindi, se possibile tutte le zecche della penisola. Inizio per primo. Vorrei proporvi il busto di Filippo II di Spagna, il ritratto che probabilmente preferisco di più. Si tratta di Filippo II su un 10 reali maltagliato, I tipo, proveniente dalla zecca di Cagliari, siamo circa alla fine del XVI secolo. Il volto perfettamente conservato appare molto severo con un'aria di austerità ed inflessibilità. Il messaggio che si prefissava di dare in mano alla gente era pregno di timore e forte richiamo all'obbedienza. Attendo, quindi, parecchi volti immacolati e confronti costruttivi. A presto, grazie per l'attenzione!5 punti
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il mio Sebeto. moneta che ha la particolarità di avere le 2 facce orientate nello stesso senso.5 punti
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Buona sera amici lamonetiani amanti delle meravigliose napoletane. Desidero partecipare a questa interessante discussione sulle monete della Repubblica Napoletana 1647-48 pubblicando la mia prima publica 1648. Il peso è di g7,55, quindi calante rispetto ai 7,72 della coll. Bovi (riportato anche nell'imponente e magnifica antologia "STUDI NUMISMATICI DEL DOTT. GIOVANNI BOVI", NAPOLI 1989) e, con tutta probabilità riproposta dal MIR di Fabrizi, che cita il medesimo volume in bibliografia: infatti il peso della publica è identico... Lo stesso Fabrizi riporta oltre alle innumerevoli sigle delle legenda al R/ , anche la possibilità di trovare parti della legenda invertite. Nella mia la N di SPQN (come uno degli interessantissimi esemplari proposti da @Layer1986 ) e di "HEN" così come il 4 della data lo sono. Inoltre, alcune lettere e numeri sono rozzi (in primis la "S" in "LIBERTAS" e in "SPQN"). Risulta quindi a mio avviso non sempre possibile capire, alla luce di tutto ciò, se alcuni esemplari siano "veri" falsi o semplicemente coni incisi grossolanamente in una situazione di confusione ed emergenza come si ebbero in quei concitati mesi, in cui peraltro è documentato (vedasi il citato Bovi) che G.A. Cavo fu Mastro di Zecca solo di nome , essendo egli stesso minacciato e sostituito dai dipendenti di Zecca L. Cimino ed in seguito I. Spagnuolo.3 punti
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Buonasera a tutti, anche se lo stato di conservazione di questa banconota non sarà il massimo ma rispecchia il suo vissuto storico. Parliamo del 5 dong del Vietnam 1948 con bollo sul retro Viet Minh: Sul fronte è raffigurato il patriota vietnamita Ho Chi Minh, pseudonimo di Nguyễn Sinh Cung (Kim Liên, 19 maggio 1890 – Hanoi, 2 settembre 1969). Sul retro due uomini e un bufalo. È presente anche il bollo del movimento rivoluzionario Viet Minh. Questa banconota richiama appunto la lotta per l'indipendenza del Vietnam con a capo il patriota Ho Chi Minh. Durante la seconda guerra mondiale il Viet Minh comunista fu l'unica forza vietnamita efficace a resistere all'occupazione giapponese dell'Indocina francese. Nel 1938 Ho tornò in Cina e rimase per alcuni mesi con Mao Zedong a Yen-an. Quando la Francia fu sconfitta dalla Germania nel 1940, Ho e i suoi luogotenenti, Vo Nguyen Giap e Pham Van Dong, complottarono per sfruttare questa svolta degli eventi per portare avanti la propria causa. In questo periodo iniziò ad usare il nome Ho Chi Minh ("Colui che illumina"). Attraversando il confine con il Vietnam nel gennaio 1941, il trio e cinque compagni organizzarono a maggio il Viet Nam Doc Lap Dong Minh Hoi (Lega per l'indipendenza del Vietnam), o Viet Minh; questo diede una rinnovata enfasi a un nazionalismo peculiarmente vietnamita. La nuova organizzazione fu costretta a chiedere aiuto al governo cinese di Chiang Kai-shek. Ma Chiang diffidava di Ho come comunista e lo fece arrestare. Ho durante i mesi di prigionia scrisse il suo famoso Quaderno dalla prigione (una raccolta di brevi poesie scritte in cinese classico, un misto di malinconia, stoicismo e un appello alla rivoluzione). I suoi amici ottennero il suo rilascio da un accordo con Chiang Fa-k'uei accettando in cambio di sostenere i suoi interessi in Indocina contro i francesi. Nel 1945 si verificarono due eventi che aprirono la strada al potere per i rivoluzionari vietnamiti. In primo luogo, i giapponesi invasero completamente l'Indocina e imprigionarono o giustiziarono tutti i funzionari francesi. Sei mesi dopo gli Stati Uniti sganciarono la bomba atomica su Hiroshima e i giapponesi furono completamente sconfitti. Così vennero eliminati i due più forti avversari del Viet Minh e di Ho Chi Minh che contattò le forze statunitensi e iniziò a collaborare con l'Office of Strategic Services (un'operazione sotto copertura statunitense) contro i giapponesi. Allo stesso tempo, i commando formati da Vo Nguyen Giap, sotto la direzione di Ho, iniziarono a muoversi verso Hanoi, la capitale vietnamita, nella primavera del 1945. Dopo la resa del Giappone, entrarono ad Hanoi il 19 agosto e davanti a un'enorme folla radunata in piazza Ba Dinh, Ho Chi Minh dichiarò il Vietnam indipendente, usando parole che ricordavano ironicamente la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti: “Tutti gli uomini sono nati uguali: il Creatore ci ha dato diritti inviolabili, vita, libertà e felicità…!". Tuttavia la Francia, sotto la guida di Charles de Gaulle, non intendeva accettare l'indipendenza del Vietnam e tentò di riaffermare il suo controllo. Il 6 ottobre sbarcò a Saigon il generale francese Jacques Leclerc, seguito pochi giorni dopo da una forte divisione corazzata. Entro tre mesi ebbe il controllo del Vietnam del Sud. Successivamente la Francia dovette scegliere tra continuare la lotta o negoziare. Scelse i negoziati, ma non senza prepararsi per un'eventuale transizione alla guerra. La strategia di Ho Chi Minh fu quella di convincere i francesi a far ritirare i cinesi dal Nord e poi lavorare per un trattato con cui sarebbe stata riconosciuta l'indipendenza e assicurata l'evacuazione delle forze di Leclerc con la riunificazione del paese. I negoziati iniziarono alla fine di ottobre 1945, ma i francesi si rifiutarono di parlare di indipendenza. A marzo la situazione di stallo fu sbloccata: da parte sua, Ho Chi Minh consentì l'inclusione nel nuovo governo di partiti diversi dal Viet Minh, nel tentativo di ottenere una base più ampia di appoggio alle richieste avanzate ai francesi. Dopo essersi assicurato il ritiro dei cinesi, Ho firmò un un'accordo con i francesi il 6 marzo in cui il Vietnam venne riconosciuto come uno "stato libero con il proprio governo, esercito e finanze", ma rimase sotto il Protettorato francese per cui Parigi continuò a svolgere un ruolo chiave. L'accordo era insoddisfacente per gli estremisti di entrambe le parti e Ho Chi Minh si recò in Francia (da giugno a settembre 1946) e concluse un secondo accordo con il governo francese. Ma la pace fu interrotta da un incidente ad Haiphong (20–23 novembre 1946), quando un incrociatore francese aprì il fuoco sulla città dopo uno scontro tra soldati francesi e vietnamiti. Quasi 6.000 vietnamiti furono uccisi e la speranza di un accordo amichevole terminò. Malato e disilluso, Ho Chi Minh non fu in grado di opporsi alle richieste di rappresaglia dei suoi seguaci e il 19 dicembre iniziò la prima guerra d'Indocina. Dopo alcuni mesi, Ho, che aveva cercato rifugio in una remota zona del Vietnam del Nord, tentò di ristabilire i contatti con Parigi, ma i termini che gli furono offerti erano inaccettabili. Nel 1948 i francesi si offrirono di restituire l'ex imperatore annamese (vietnamita) Bao Dai, che aveva abdicato a favore della rivoluzione nell'agosto 1945. La mossa politica francese non ebbe successo e l'esercito Viet Minh, comandato da Giap, riuscì a contenere le forze francesi e di Bao Dai, e alla fine del 1953 la maggior parte delle campagne era sotto il controllo del Viet Minh, con le città più grandi in uno stato virtuale di assedio. I francesi furono definitivamente sconfitti a Dien Bien Phu il 7 maggio 1954 e non ebbero altra scelta che negoziare. Da maggio al 21 luglio 1954, rappresentanti di otto paesi, con il Vietnam rappresentato da due delegazioni, una composta da sostenitori di Ho Chi Minh, l'altra di Bao Dai, si incontrarono a Ginevra per trovare una soluzione. Si concluse con un un'accordo secondo il quale il Vietnam doveva essere diviso al 17° parallelo fino alle elezioni, previste per il 1956, dopo le quali i vietnamiti avrebbero stabilito un governo unificato. Il Vietnam del Nord, dove si stabilirono Ho e i suoi soci, era un paese povero, tagliato fuori dalle vaste aree agricole del sud. I suoi leader furono costretti a chiedere assistenza ai loro più grandi alleati comunisti, Cina e Unione Sovietica. In queste condizioni avverse il regime di Ho Chi Minh divenne repressivo e rigidamente totalitario. I tentativi di riforme agricole nel 1955-56 furono condotti con brutalità. "Zio" Ho, come era diventato noto ai nordvietnamiti, riuscì a preservare la sua immensa popolarità, ma abbandonò una sorta di qualità umana che aveva contraddistinto alcune delle sue precedenti attività rivoluzionarie. Il vecchio statista ebbe più fortuna nel campo della diplomazia. Si recò a Mosca e Pechino (1955), a Nuova Delhi e Giacarta (1958), mantenendo abilmente un equilibrio tra i suoi potenti alleati comunisti, agendo da mediatore tra di loro. A partire dal 1959 circa, il Vietnam del Nord fu nuovamente coinvolto nella guerra. I guerriglieri, conosciuti come Vietcong, stavano conducendo una rivolta armata contro il regime di Ngo Dinh Diem, sponsorizzato dagli Stati Uniti, nel Vietnam del Sud. I loro leader, veterani del Viet Minh, chiesero aiuto al Vietnam del Nord. Nel luglio 1959, in una riunione del comitato centrale del Lao Dong (Partito dei Lavoratori) di Ho Chi Minh, si decise che l'instaurazione del socialismo nel nord era collegata all'unificazione con il sud. Questa politica fu confermata dal terzo congresso del Lao Dong, tenutosi poco dopo ad Hanoi. Durante il congresso, Ho Chi Minh cedette la sua posizione di segretario generale del partito a Le Duan. Rimase capo di stato, ma, da questo momento in poi, la sua attività fu in gran parte dietro le quinte. Ho certamente ha continuato ad avere un'enorme influenza nel governo ma fu coinvolto meno attivamente, diventando sempre più un simbolo per il popolo. La sua personalità pubblica, che non era mai stata oggetto di un culto paragonabile a quello di Stalin, di Mao o Tito, fu meglio simboleggiata dal suo nome popolare, zio Ho e rappresentò l'unità essenziale della famiglia vietnamita divisa. Questo ruolo, che interpretò con abilità, non gli impedì di prendere posizione nel conflitto che devastò il suo paese, soprattutto dopo l'inizio degli attacchi aerei americani contro il Nord nel 1965. Il 17 luglio 1966 inviò un messaggio al popolo (“Niente è così caro al cuore dei vietnamiti come l'indipendenza e la liberazione”) che divenne il motto della causa nordvietnamita. Il 15 febbraio 1967, in risposta a un messaggio personale del presidente degli Stati Uniti Lyndon Johnson, annunciò: "Non accetteremo mai di negoziare sotto la minaccia di bombardamenti". Tra i rivoluzionari del 20° secolo, Ho ha condotto la battaglia più lunga e costosa contro il sistema coloniale delle grandi potenze. Uno dei suoi effetti fu quello di provocare una grave crisi nella vita nazionale del più potente dei paesi capitalisti, gli Stati Uniti. In quanto marxista, Ho fu con il leader jugoslavo Tito (Josip Broz) come uno dei progenitori del "comunismo nazionale" che si sviluppò negli anni '60 e con il comunista cinese Mao nel sottolineare il ruolo dei contadini nella lotta rivoluzionaria. La maggior parte degli scritti di Ho Chi Minh sono raccolti nei due volumi Selected Works, pubblicati ad Hanoi nel 1960.3 punti
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Propongo il mio modesto contributo a questa straordinaria carrellata di nummi napoletani con il mio Sebeto 1735 che aveva già condiviso tempo fa ma al quale ho tolto la plastica per riprenderla meglio in immagini e per farla via via patinare. I graffi di conio al D ci sono ma non inficiano così tanto la qualità generale di lustro e rilievi. Buon weekend! ✌?3 punti
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Wow, ottima e approfondita postilla storica @numys, grazie. Di questi biglietti esiste una grande varietà di colori. Allego una mia della stessa tipologia con retro arancione:2 punti
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A suo tempo avevo cercato di uniformare in una tabella le classificazioni di conservazione fornite da alcune società di grading americane (PCGS, PMG e CG&A) con le relative caratteristiche apparenti. La ripropongo: GRADO DESCRIZIONE UNC aU XF VF F VG G aG Fair Poor 70 Il grado più alto: nessun segno di manipolazione, angoli perfettamente appuntiti, centratura perfetta, colori brillanti. N e s s u n a p i e g a n e l d i s e g n o 1 o 2 p i e g h e l e g g e r e 3 p i e g h e l e g g e r e N i e n t e s t r a p p i C r o c c a n t e z z a d e l l a c a r t a I n t e g r i t à d e i m a r g i n i I n t e g r i t à d e l d i s e g n o 69 Qualità come il grado 70 ma con centratura e/o angoli impercettibilmente imperfetti e/o carta leggermente increspata. 68 Centratura e/o angoli con imperfezioni minimamente visibili, può presentare una piccola increspatura della carta dovuta al conteggio meccanico. 67 Può avere qualche segno minimo di manipolazione (un angolo incurvato, piccola increspatura da conteggio meccanico ecc...), pur restando virtualmente non circolata e ben centrata. 66 Segni leggermente visibili di manipolazione o centratura non perfetta o angoli non perfettamente appuntiti. 65 Qualche minore imperfezione (leggere increspature della carta, angoli leggermente arrotondati ecc.), centratura ancora sopra la media. 64-EPQ Centratura imperfetta o 1 segno di pinzatura, la banconota non è trattata (non pressata, rigoffrata ecc...). 64 Buona centratura, può avere 1 segno di pinzatura, nessuna piega nel disegno. 63-EPQ Uno o due margini sono stretti ma la banconota non è trattata (non pressata, rigoffrata ecc...). 63 Può avere un paio di difetti (centratura imperfetta, trattamento tipo pressatura, rigoffratura ecc..., 1 o 2 segni di pinzatura), nessuna piega nel disegno. 62 Margini stretti e/o angoli piegati (non nel disegno) e/o segni di manipolazione. 61 Margini che toccano il disegno, segni di conteggio meccanico o manuale, macchie, segni di pinzatura e/o altri difetti. 60 Nessuna piega nel disegno ma difetti visibili quali macchie, scolorimento, centratura scadente ecc... 58-EPQ 1 piega centrale leggera (che non “rompe” la superficie della carta) o più pieghe leggere agli angoli, perfetta per il resto, non trattata. 58 1 piega centrale leggera o più pieghe agli angoli. 55-EPQ Max 2 pieghe verticali leggere, non trattata. 55 Max 2 pieghe verticali leggere. 53 Max 2 pieghe verticali leggere o 1 piega orizzontale pesante. 50 2 pieghe verticali leggere o piega a croce, manipolazione evidente. 45-EPQ 3 pieghe verticali leggere. 45 3 pieghe verticali leggere. 40 3 pieghe una delle quali orizzontale, poco manipolata. 35 4 o 5 pieghe leggere ma aspetto come XF. 30 Varie pieghe, leggermente sporca ma carta ancora croccante. 25 Varie pieghe e un po' sporca ma carta ancora croccante. 20 Varie pieghe e piuttosto sporca, senza strappi. 15 Come una VF ma con troppe pieghe o troppi segni di manipolazione. 12 Molte pieghe, molti segni di manipolazione, segni di pinzatura, piccoli strappi ai margini, carta ancora consistente. 10 Banconota molto sporca e circolata, con molti difetti minori ma nessuna porzione mancante. 8 Banconota molto sporca e circolata, con molti difetti minori, un angolo può essere rotto. 6 Banconota pesantemente circolata, sporca, carta floscia, margini con strappi plurimi e/o 1 mancanza minore (non entra nel disegno), buco centrale. 4 Banconota pesantemente circolata, sporca, carta floscia, margini con strappi plurimi, mancanze minori ai bordi. 3 Come il grado 4 ma con maggiore consunzione generale, disegno ancora integro. 2 Banconota con ogni genere di difetti ma ancora in un pezzo unico, sebbene mancante di porzioni importanti. 1 Banconota con ogni genere di difetti e incompleta. Come si vede, da 60 in giù cominciano ad esserci pieghe che non possono rientrare in un Fds o qFdS, ma che in USA rientrano comunque nel grado aUNC. N.B. La schematizzazione potrebbe non essere perfettamente aderente agli standard di ciascuna società perché ho cercato di fondere in maniera organica le indicazioni, non sempre uniformi, che ho trovato nei rispettivi siti web delle 3 società prese in considerazione: http://www.cganotes.com/index.php https://www.pcgs.com/banknote https://www.pmgnotes.com/2 punti
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Buongiorno Solo un piccolo dubbio,come da titolo,mi servirebbe sapere gentilmente,da chi è appassionato di seriali particolari, se val la pena conservare questa 10€ messa abbastanza bene( spl sicuro a mio avviso ) , oppure aspettare stasera per pagare il raider per la pizza!? Come si evince dalla foto,ho notato i numeri 832/832 nel seriale corto,in quello lungo invece ci sta quel 108 che a mio avviso, " fa il guasta feste ". Ricordo ad esempio che il caro @nikita_ "mastica" ste cosucce ?. Chi si vuol esprimere,sono qua. Grazie ✌️2 punti
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Queste non sono state "tosature" nel senso classico numismatico, ma erano monete intere che per motivi di circolazione furono divise in "sottomultipli", la tosatura è un atto fraudolento, questo no. saluti TIBERIVS2 punti
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Ciao Marzio, il 2 baiocchi per la Prima Rep Romana è autentico e non è fuso ma coniato, le porosità sono dovute probabilmente ad una pulizia aggressiva avvenuta poi, si notano delle tracce verdi che son state rimosse...autentica dunque. Il 3 del 49 invece è un falso in metallo bianco, questo sembra invece proprio ottenuto per fusione ( quest'ultima di solito ha un peso che oscilla tra i 23 e i 27 grammi la tua è scarsa con 20 grammi circa).Ciao.2 punti
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Buongiorno amici..che dite sono sorelle? La prima è ex Mirabella, la seconda è l'ultima arrivata in collezione Asclepia per quanto riguarda i 3 grana...Taglio con treccia in rilievo e scusate le dita screpolate , molto screpolate. Le due monete sembrano provenire entrambe dallo stesso conio disgraziato, queste con il punto grosso a chiudere la legenda del rovescio si trovano quasi solo disastrate anche se da quel che ci dicono i fondi, hanno circolato davvero poco... Un saluto. Cristiano.2 punti
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Buongiorno a tutti, continuo con i miei 9 Cavalli di Filippo IV. Sempre 1626 di conservazione diversa dal primo postato. Diversa posizione della data, riscontrato anche in altri esemplari. Saluti Alberto2 punti
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https://www.google.com/amp/s/www.artnews.com/art-news/news/sphinxes-found-amenhotep-iii-temple-luxor-1234616230/amp/2 punti
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Che conservazione le attribuite? Il lustro/brillantezza/freschezza del metallo è una proprietà del tondello non è trasmessa durante la battitura. Prendi una sbarra di metallo, tagliala con un flessibile; vedrai la sezione brillantissima. Usando in qualche modo la "mezza" sbarra, col tempo, la brillantezza si affievolira' ed in seguito si usurera'. Correggetemi se questa mia convinzione è errata.2 punti
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facciamo un po di ordine alla sua bilancia, cominciando a togliere il peso dell'80 lire ( in basso dentro il cerchietto vi è una sigla non presente sugli altri pesi) questo significa che questo peso è stato aggiunto dopo la fabbricazione della sua bilancia con i pesi tutti dello stessa fattura, al suo posto metterei il peso del 5 lire in argento2 punti
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direi Teodosio II cizico 449 ha un tratto molto grezzo il dritto ma non credo sia falsa né imitativa, perchè i capelli mostrano quelli che negli anni successivi saranno i tratti più degenerati della zecca di cizico per farvi capire metto due monete di Leone I io non credo che le crocette siano cessate nel 435 come dice il RIC, almeno non ovunque. Nicomedia e Costantinopoli passarono certamente ai monogrammi, ma Antiochia proseguì senza dubbio fino al 450, e questo pare ovvio dalle monete di Marciano con crocetta al rovescio. Cizico a mio avviso seguì questa coniazione fino a fine regno e per me questa potrebbe stare alla fine del regno di Teodosio II quando il successivo "stile di Cizico" si fa sempre più marcato saluti Alain1 punto
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Mamma mia che moneta straordinaria! Non ho parole, tranne fare i miei Complimenti ! Ciao Beppe ?1 punto
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E hai fatto benissimo, il bollo è un plusvalore storico notevole che aggiunge ulteriore fascino a dei biglietti già affascinanti!1 punto
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Riportiamo in alto questa intrigante discussione con i miei quartaroli, malmessi come da prassi. Allego anche il link della discussione da cui si ipotizza sia un falso (con l'intervento del Prof Saccocci):1 punto
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Ciao, visto che è del tuo bisnonno tienila come ricordo, commercialmente non vale nulla a meno che tu abbia il nastrino, le barrette e il diploma.1 punto
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Buon pomeriggio a tutti, grazie @Numi 62, in effetti avevi gia precisato che la prima foto era relativa al rovescio, spero mi perdonerai. Per me già sarebbe tanto riuscire a decifrare le scritte in cufico, diciamo che sul follaro inizio a riconoscere almeno il verso della scritta. Su questa karruba invece la vedo molto tosta. Ma magari un poco alla volta , seguendoti, inizierò a capirci. Ho letto una vecchia discussione, dove si cercava di attribuire la paternità di una karruba. Saluti Alberto1 punto
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Hai perfettamente ragione ho menzionato "Banche" in generale, ma è più esatta e giusta la tua interpretazione, sono stati gli amministratori corrotti a ridurre sul lastrico le finanze di queste piccole Banche. Qui si aprirebbe però scenari di discussione in cui non mi voglio impelagare, ma solo per sommi capi: l'Istituto delegato alla sorveglianza ( B.I.) dormiva? i risparmiatori sicuramente con cultura finanziaria sotto zero, probabilmente non conoscevano la semplice regola di non mettere tutte le uova nello stesso paniere. Se da una parte ci sono dei debiti ( quelli della banca molto probabilmente non più esigibili) da qualche parte ci saranno i crediti, chi sono questi creditori? amici degli amici? ecc....ecc... e qui mi fermo. saluti TIBERIVS1 punto
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Degli 11 pezzi fotografati dell'acta numismatica 41-42 quelli dal 4 all' 11 sono di accertata provenienza sarda , dei primi 3 nessuna indicazione . I pezzi da me pubblicati sono di provenienza isolana , almeno così mi diceva la persona con cui a suo tempo li ho scambiati.1 punto
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Il fatto che siano circolare, anche se non hanno i crismi qualitativi, sono sempre una testimonianza di un periodo della nostra Storia, se non altro non hai speso un capitale per metterle assieme??? saluti TIBERIVS1 punto
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Non sapevo dove aprire la discussione, ho postato il link così continuiamo il thread solo al link postato1 punto
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Questo ottavo di siliqua è di Leonzio II ed è di provenienza sarda, anche di zecca sarda.1 punto
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Teoricamente il 55 della scala sheldon corrisponderebbe a un qspl/spl… prendilo sempre con le molle perché una corrispondenza precisa non c’è, diversamente da quanto alcuno sostengono. Solo se dovessi venderla, e in questo caso vaglierei l’eventuale perito con estrema attenzione1 punto
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Da Berlino: http://www.smb-digital.de/eMuseumPlus?service=direct/1/ResultLightboxView/result.t1.collection_lightbox.$TspTitleImageLink.link&sp=10&sp=Scollection&sp=SfieldValue&sp=0&sp=0&sp=3&sp=Slightbox_3x4&sp=12&sp=Sdetail&sp=0&sp=F&sp=T&sp=211 punto
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Grazie 1000 @ambidestro , ora tutto torna , devo alienare il peso da 80 lire e cercare quello del 20 cent , visto che sono in attesa dei pesi da 50 e 10 , me ne mancano tre per completarla , il 5 lire oro la lira e il 20 cent1 punto
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@Sesino Il "problema" della tua moneta non è il tipo di corona.. o la tipologia se I o Il tipo ... ma il fatto di essere stato coniato su di un "tondello" quadro e non fustellato! Questo lo rende veramente raro!1 punto
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Io, per la mia piccola collezione di denari, antoniniani e bronzi del IV secolo ho virato verso un bel vassoio in floccato blu, la resa a mio parere è più che buona.1 punto
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non dipendono tanto dal sito, ma come @jaconico dice giustamente, dalla propria velocità di collegamento. Un semplice test si può fare per es. qui https://test.eolo.it/ o qui https://www.mio-ip.it/test-velocita-connessione/ il mio risultato ? forse dovuto anche al fatto che preferisco dispositivi cablati Cat.7 e non WiFi. ================== Constato inoltre che i nostri incontri sono partiti bene e che se si continua così, si va verso un roseo futuro! L'unico effetto indesiderato dell'ultima riunione è stato che adesso mi sto interessando alla "Aktion Bernhard" ? Alla prossima! Servus Njk1 punto
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Di nulla, figurati. C'è un motivo nella mia indicazione e lo spiego. Se mostri una singola medaglia, chi la conosce può risponderti e fornirti indicazioni sulla medesima, come di norma avviene. Se ne posti parecchie, non necessariamente anche gli esperti in medaglie religiose sapranno darti pareri indistintamente su tutte , magari ti forniscono lumi solo su alcune, quelle che conoscono meglio. In tal modo si crea un po' di confusione, può crearsi una discussione farraginosa che è utile evitare. Infatti, come puoi constatare, in genere i frequentatori del Sito aprono singole conversazioni sulle medaglie per le quali cercano informazioni e pareri : è il sistema più rapido ed afficace. Buona serata, Diegolden @Diegolden1 punto
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Buonasera a tutti, @Asclepia Cristiano il tuo 1790 conio Ibrido è tra i più belli che abbia visto. Complimenti, perdonami ma mi sono rimasti un paio di 89 da postare ? 9 Cavalli 1789 Ferdinando IV Variante c piccola. Saluti Alberto1 punto
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Per fronteggiare l'iperinflazione che il paese stava vivendo venne regolamentato l'ottobre del 1923, e posto in circolazione il mese successivo, il rentenmark. La nuova valuta, emessa dalla Rentenbank, riuscì realmente a fermare l'iperinflazione, andando a sostituire provvisoriamente la precedente valuta con un rapporto di 1 rentenmark = 1.000.000.000.000 (mille miliardi) di papiermark. Banconota da 5 rentenmark corrispondente a 5.000 miliardi di papiermark ed equivalente a poco più di un dollaro US dell'epoca.1 punto
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Restiamo sul argento...una mezza piastra per Carlo di Borbone del 36, a breve mi arriverà anche la sorella maggiore Al dritto: HISP: INFANS.&c CAR:D:G:REX:NEAP: attorno allo scudo F: B: .A. sotto G:60 Al rovescio: DE SOCIO PRINCEPS sotto il Sebeto De 1736 .G. Saluti.1 punto
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Anche se acquisti su ebay ti fai la copia della schermata dell'asta in cui ti sei aggiudicato la moneta e ciò deve attestare che hai acquistato la moneta e che non l'hai "rubata"o trovata"per terra" . Conservare il cartaceo è uno scrupolo eccessivo ed alle Forze Dell'Ordine ed al Giudice DEVE bastare copia della fattura di acquisto. Se il Giudice,oggi, non riesce a risalire,tramite fatture ai lotti acquistati è un problema suo e,comunque o lui o l'indagato può chiedere le foto alla casa d'aste che ha emesso la fattura. Secondo il buonsenso che è la legge delle leggi deve essere così. Oggi molto facilmente si trovano foto dei lotti on line ma,negli anni '90 del secolo scorso ,internet faceva"capolino"ed era più difficile trovare foto on line dei lotti delle case d'aste e,comunque,si potevano chiedere alle case d'aste che le avrebbero dovute conservare su CD.1 punto
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Hai fatto bene a precisare ed aggiungere: "Quando le case d'aste stampano anche il catalogo d'asta cartaceo è utile ,qualora,vi siano aggiudicazioni ,che l'aggiudicatario conservi anche il cartaceo per una facilità di ritrovamento dei lotti aggiudicati." in quanto, per esperienza personale, le fatture non erano sufficienti, ed ho dovuto, oltre le fatture, produrre il catalogo con foto per ogni lotto acquistato, per mia fortuna ho sempre e solo acquistato da primarie aste italiane, e disponevo dei vari cataloghi cartacei dal 1990 al 2010. saluti TIBERIVS1 punto
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Buongiorno a tutti! Scopro ora questa discussione dell' ottimo @fedafa e che pensavo di aprire io in futuro( menomale me ne sono accorto?). Benissimo,ne approfitto qui. La mia domanda,che mi ha sempre ossessionato ma mai ho posto,sbagliando, è la seguente: una volta tosata la moneta,come avveniva il recupero della polvere d'argento e come si trasformava in " frutto del guadagno" ? Veniva portata da qualcuno per esser sottoposta ad un processo " x" o cosa? Per cortesia,chi sa,esponga pure,perchè credo che sia una domanda che si sono poste un pò di persone? Grazie infinite Riccardo1 punto
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