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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/17/22 in tutte le aree

  1. E' senza dubbio alcuno una 100 lire 1982 coniata in virola su un tondello delle 50 lire Vulcano I°. Ha tutte le caratteristiche tipiche. Ne ho periziate varie. Il bordo non si è formato semplicemente perchè il bordo viene formato dalla grondaria del conio che è nella parte più periferica del conio. SIccome il tondello delle 50 lire è più piccolo di diametro non può coprire tutta la superficie del conio delle 100 lire. Tipiche anche le deformazioni dei caratteri della legenda al dritto, soprattutto l'ultima lettera "A" di REPVBBLICA quello è un chiaro marcatore di genuinità dell'errore e non replicabile fuori zecca. Questo è il mio esemplare con lo stesso errore 100 lire 1955 su tondello delle 50 lire Vulcano I° tipo
    4 punti
  2. Ciao a tutti, posto un falso d'epoca - 10 Tornesi 1858 della mia collezione la prima cosa che questa moneta ispira è una sensazione quasi di fastidio perchè è spontaneo dire: “ Come hanno fatto i falsari a coniare un ritratto così brutto di Ferdinando II° ? “. Eppure se lo guardate bene, si nota un certo impegno nel ritrarre il Re, probabilmente bulinato sul conio o forse una volta coniato, cercando di renderlo verosimile ed ingannare i poveri sprovveduti che lo accettavano come originale. La moneta , pur artigianale, è stata coniata sicuramente in un bel numero di pezzi e nonostante il ritratto grottesco del Re, ha sicuramente ingannato molte persone. Affermo questo in quanto finora mi risultano almeno 3 pezzi “sopravvissuti”. Questo è stato postato da @Rocco68 e quest'altro trovato sul Web Il D/ è simile e presenta delle eccedenze di conio comuni. Il R/ è invece diverso nelle tre monete e questo fa sorgere qualche dubbio sul fatto che provenga dallo stesso conio. Mi piacerebbe sapere il Vostro parere al riguardo. Saluti a Tutti, Beppe
    3 punti
  3. Intanto il prossimo Gazzettino il n.9 procede a gonfie vele con già 17 articoli presentati e promette veramente molto bene, però il tempo c’e’ ancora e chi volesse esserci può ancora farlo . Il Gazzettino assume sempre più il valore di un lavoro di gruppo con tanti collaboratori e partecipanti ! Ricordiamo la mail per informazioni e articoli : [email protected]
    3 punti
  4. Buon pomeriggio, condivido l'esemplare in oggetto, acquisito in collezione, e per il quale evidenzio una parziale errata descrizione presente nel Montenegro. Massaro sigle: CG (Carlo Gritti) Papadopoli, vol. III, pag. 1052 (giunte e correzioni), tipo 12a (Raccolta De Lazara): Argento, titolo 0,948, (peggio 60), peso grammi 9,09 (grani veneti 175 ¾). D/ San Marco in trono porge colla mano destra il vessillo al Doge genuflesso, in un cerchio di perline. Legenda: (rosetta a cinque petali) S (punto centrale) M (punto centrale) VENET (punto centrale) IOAN (punto centrale) BEMBO (punto centrale) D (punto centrale). Esergo: (rosetta a cinque petali) C (punto centrale) G (rosetta a cinque petali). Nell’esemplare, la rosetta della legenda e dell’esergo è a sei petali. R/ Santa Giustina in piedi col seno trafitto da pugnale tiene la palma nella mano destra ed un libro nella sinistra in un cerchio di perline. (Dietro la Santa, sfondo libero). Legenda: MEMOREROTVIIVSTINAVIRGO (= MEMOR ERO TVI IVSTINA VIRGO) Esergo: (punto centrale) 40 (punto centrale). Nell’esemplare, il cerchio di perline pare più assimilabile ad un cerchio con linea continua interrotta solamente dal capo della Santa, dall’impugnatura della spada e dal piedistallo. Descrizione parzialmente errata nel Montenegro (I Dogi e le loro monete. Settembre 2012), pag. 273, tipo 1186, R5 (assenza di valutazioni). D/ San Marco in trono benedicente porge il vessillo al Doge genuflesso che tiene la mano destra sul petto; il tutto in un cerchio di perline. Legenda: (rosetta a cinque petali) S (punto centrale) M (punto centrale) VENET (punto centrale) IOAN (punto centrale) BEMBO (punto centrale) D (punto centrale). Esergo: sigle del massaro: (rosetta a cinque petali) C (punto centrale) G (rosetta a cinque petali). R/ Santa Giustina in piedi frontale con veste e manto, tiene con la destra una palma e nella sinistra un libro; ha il petto trafitto da un pugnale; dietro un leone alato accosciato con la testa rivolta a sinistra; tutto in cerchio di perline. Legenda: MEMOR ERO TVI IVSTINA VIRG Esergo: (anellino centrale) 80 (anellino centrale). Evidentemente, ritengo, che vi sia stato un refuso (magari di stampa). Ma, in ogni caso, non è la prima anomalia che individuo nel testo del Montenegro. Saluti, Domenico
    2 punti
  5. Non è neanche escluso che il peso corrisponda a quello che dovrebbero avere. Purtroppo l'aspetto che le identifica inequivocabilmente come false è l'aspetto generale che forse è il meno comprensibile per un non esperto. Colore (ma questo passi visto che può capitare banalmente con illuminazione strana), disegni un po' troppo fini rispetto agli originali ma soprattutto rilievi che si staccano in maniera non netta dallo "sfondo" e anche leggermente piú bassi (non sono monetine piccole e per deformare il metallo ci vuole una bella pressione, meglio risparmiare per riproduzioni di questo tipo). Però scendendo a guardare i vari dettagli si notano differenze anche notevoli. Ad esempio una molto facile da individuare anche ad un occhio non esperto è la palese differenza della "fogliatura" della corona nella moneta di Parma, che mi sembra abbastanza evidente. Vale anche per le altre. Anzi possibile che siano sbagliati anche i contorni (tipo rigature dove dovrebbero esserci scritte o scritte incongrue tipo FERT su una moneta di Parma ecc. ecc,)
    2 punti
  6. Ciao ?, mi spieghi come fa una persona completamente inesperta di monete a vedere le differenze. Se si è rivolta al forum penso sia proprio perché non competente, non ti sembra?
    2 punti
  7. Con tutti i periti numismatici che ci sono dentro il forum che Le dicono che quelle 3 sono false allora cosa chiede sul forum? Poteva recarsi fin da subito da un esperto...
    2 punti
  8. Non era una polemica, ma se dice che c'erano sterline allora andava chiamato un perito numismatico. Un orafo/gioielliere serve se ci sono gioielli. Nello specifico se c'erano soprattutto gioielli ha fatto bene a chiamare un orafo, viceversa andava chiamato un perito numismatico, sempre a mio parere.
    2 punti
  9. Non ho mai capito perché per valutare le monete ci si rivolge ad un orafo. Comunque sono 3 falsi al 100%
    2 punti
  10. Moneta da 100 lire proveniente da rotolino integro da 5.000 lire, 6,25 grammi anzichè 8,00 (diametro 27,00), bordo sottile e liscio (lievemente rigata solo per 1 centimetro), molto probabilmente coniata su di un tondello da 50 lire (gr. 6,25). Purtroppo il mio scanner fa a pugni con la brillantezza dell'acciaio, non avendo nient'altro di idoneo le immagini sono queste
    2 punti
  11. ecco la foto tratta dal libro di Zavattoni
    2 punti
  12. Florin Georgescu, vice-governatore della Banca Nazionale Rumena, ha dichiarato che il prossimo Rapporto di convergenza sul passaggio della Romania all'euro fisserà come obiettivo il 2029. Georgescu attribuisce questi continui rinvii alla mancanza di volontà politica dei decisori dei governi rumeni che si sono succeduti fin'ora: la Romania ha avuto una finestra di opportunità fra il 2015 e il 2017, quando avrebbe potuto richiedere ufficialmente l'ingresso nell'ERM II perché al contrario del periodo attuale soddisfaceva tutti i criteri di convergenza del Trattato di Maastricht.
    1 punto
  13. Aggiudicazioni di comodo... Capita spesso. Arka Diligite iustitiam
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  14. Piacerebbe tanto anche a me, a questo punto per curiosità, come fate a capire esempio per la 1901 a vedere al volo che sia falsa. Io sono dieci minuti che guardo e non vedo niente.. tipo enigmistica. Ci fate un esempio. Grazie
    1 punto
  15. 5 lire 1901 : https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE3/29 5 lire 1859 : https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE1S/3 5 lire 1832 : https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ML/7 se raffronta le foto vedrà che le Sue sono totalmente differenti dalle originali presenti nei link sopra riportati
    1 punto
  16. I cataloghi d'asta avente la numerazione preceduta dalla lettera M non riguardano le asta del compianto Casolari, ma dei nuovi proprietari (in quegli anni con sede legale a Malta) che continuarono ad utilizzare il nome "Asta del Titano" tra il 2015 e il 2020 circa.
    1 punto
  17. Già i primi effetti si vedono! L'importante è definirle "Caravaggio" anche se si tratta di tutt'altro! Meno di 5.000 euro una volta che non è proprio perfetta!
    1 punto
  18. Ciao?, per me il tetradramma è autentico e per quelli che sono i miei gusti anche molto bello. Che sia andato invenduto in precedenti aste io lo imputerei al fatto che i ritratti su queste monete sono molto diversi ed a volte anche stilizzati. Evidentemente questo in particolare non sarà piaciuto molto(è una mia ipotesi). Attendiamo altri pareri. ANTONIO
    1 punto
  19. Buonasera a tutta la sezione. Ciao Beppe pure i falsi d'epoca collezioni? ? Questo esemplare proviene dalle prime coniazioni del falsario, lo si deduce dalla freschezza del conio e dai particolari ben distinguibili , vedi Corona e data. Il mio esemplare invece fa parte delle ultime emissioni di questo falso. Ma sia i dritti che i rovesci sono uguali. Beppe, ne condividi anche il taglio?
    1 punto
  20. Sì infatti, benissimo, ma se non hai documenti che lo provano, puoi avere enormi problemi. Per quello gli ho decisamente suggerito di trovarli. Magari non è al corrente della legislazione.. Tutto qua
    1 punto
  21. Niue 2016 - 100 dollari in oro 999,9 (gr. 46,65)
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  22. 1 punto
  23. Mi unisco a ciò che ha scritto @Raff82 Raffaele,in quanto lo possiedo anche io ??
    1 punto
  24. Hai provato inserendo un foglio a fondo nero? Quando faccio le foto delle monete in argento utilizzo i separatori neri degli album per dare il giusto contrasto e una luce adeguata per evitare i riflessi che possano alterarne il lustro, i rilievi e/o i difetti della stessa
    1 punto
  25. 1 punto
  26. Il dritto della moneta di @Regen è lo stesso del Kolner Munzkabinett. Gli altri due dritti sono dfferenti. I rovesci, invece, per quanto simili, mi sembrano provenire da quattro coni diversi. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  27. Ciao?, se può essere d'aiuto il dritto dello statere del post è sicuramente dello stesso conio dello statere del post4. Ci sono le identiche imperfezioni negli stessi punti che metto in evidenza nelle foto. ANTONIO
    1 punto
  28. È proprio effetto fotografico dal vivo la moneta è migliore con un bel lustro.grazie alla prossima moneta
    1 punto
  29. Buongiorno amici...allora proseguo con un altro 1789 data allineata ma con busto corto, diverso dal tuo quindi Alberto...ecco le foto:
    1 punto
  30. Il compilatore del terzo volume della vendita della collezione Curatolo avvenuta a Milano nel 1972 scrive - nell'introduzione, nella descrizione della piastra del 1804 e del tarì del 1818 - che le monete appartenevano alla collezione di Maria Sofia. Ma anche qui non è richiamata la fonte di tale dichiarazione. Il mio timore è che con la vendita della collezione Curatolo si sia innescata un copia-incolla da parte di altri studiosi basandosi su una fonte non verificabile. Parafrasando Mario Traina: l'errore è come una ciliegia: una attira l'altra.
    1 punto
  31. Il tarì del 1818 appartiene certamente alla catalogo Monnaies italiennes (Florange-Ciani) dato che è l'unico esemplare disponibile in commercio. Difatti tutti gli altri appartengono a collezioni pubbliche, come riportato dal Gigante.
    1 punto
  32. Regno di Napoli... Filippo II di Spagna,1554-1598... Cavallo,rame... D/ PHILIPP.REX.A(RA),testa coronata a destra con fichu al collo,sotto al collo dovrebbe esserci la sigla GR... R/ SICILIAE.HIERVS(A), croce di Gerusalemme cantonata da globetti... Varianti nelle legende... Catalogata al numero 180 a pagina 150 de: "LA MONETA NAPOLETANA DEI RE DI SPAGNA NEL PERIODO 1503-1680" di Pietro Magliocca...
    1 punto
  33. Ero lontano senza la prima lettura. Elevate velocità
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  34. Grazie Rocco?
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  35. E' rara sì, ma non FDS, quindi il valore non penso si discosti molto da 500.
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  36. Ciao a Tutti, nelle innumerevoli Variabili della Piastra 1834 spicca per rarità ( 5 esemplari censiti su un campione di più di 300 Piastre Variate ) e per evidenza, la moneta che presenta al R/ nella legenda “ REGN” invece di “REGNI”. Questo Errore/Variante è stato descritto dal Pin ( pag.73) , dal Magliocca ( n. 539b ) e dal Gigante (n.58b) che hanno attribuito una rarità R2 ( a mio modesto parere piuttosto scarsa ). Come tutte le monete alle quali manca qualcosa ( in questo caso la “I” di “REGNI” ) è sempre consigliabile osservare e valutare approfonditamente la stessa, in quanto, anche se non è facile rimuovere con perizia “qualcosa”, attualmente con la tecnologia a disposizione può essere una impresa fattibile. Nella monetazione di Ferdinando II° viene in soccorso il fatto che la coniazione (soprattutto del millesimo in questione) sia poco standard, sia per scarsa precisione degli incisori, sia per il fatto che di questa moneta siano stati coniati moltissimi esemplari ed i conii quindi cambiati dopo poche decine di migliaia di battiture. Pertanto se una moneta ha una Variante evidente, questa è accoppiata allo stesso conio che presenta altre caratteristiche tipiche. In particolare la Variante “REGN” presenta la totale mancanza di punteggiatura al R/ e nello Stemma del Portogallo la torretta in basso a sinistra è ribattuta ed inclinata. (immagine presa dal web).
    1 punto
  37. Il catalogo Gigante la banconota da 500 euro Duisenberg J001 la classifica R2
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  38. Buonasera a tutti. Chiedo aiuto per classificare in modo certo questa bella moneta che avete già trattato: Massinissa o Micipsa? La domanda è: Si può, ed eventualmente come, attribuire la moneta all'uno o all'altro? Inoltre, cosa significa il globetto sotto al cavallo? La zecca suggerita di Citra, come viene determinata? Come veniva chiamata al suo tempo? GRAZIE anticipatamente. Bronzo gr. 14,35 mm. 27
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  39. Ciao, civis al posto di cives è a volte usato anche da Cicerone: Si haec non ad civis (cives) Romanos, non ad aliquos amicos nostrae civitatis, non ad eos qui populi Romani nomen audissent.... ...scitis Cn. Sertium, M. Modium, equites Romanos, sescentos praeterea civis (cives) Romanos multosque Siculos dixisse se isti pecuniam ob ius dicendum dedisse... ....capitibus involutis civis (cives)Romanos ad necem producere instituit.... (Cicerone: in Verrem) jukes19 ?
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  40. Qui ci sono tutte le date di emissione e tirature. Credo che il giorno in qui manderemo accidenti al sito di Ipzs sarà o il 24 o il 25 gennaio vista la prima emissione delle monete della Pirelli scheda prenotazione ipzs 2022 .pdf
    1 punto
  41. Essendo stati coniati insieme ed in gran quantità, se collezioni Repubblica in modo esaustivo, li devi tenere in conto entrambi. Poi, se desideri tenere un solo tipo per anno, scegli quello che più ti piace: sono tutt'e due molto comuni, quindi non puoi optare per quello più raro.
    1 punto
  42. bene ma probabilmente il catalogo in se’ non sarebbe stato dirimente a risolvere la questione . Credo lo sarebbe di piu’ reperire la citazione della vendita sulla rivista Arethuse l’idea che mi sono fatto e’ che la vendita del ‘25 potrebbe essere effettivamente stata quella della collezione della principessa che - per motivi di discrezione - fu autorizzata solo in forma anonima mentre se fosse stata parte della collezione del De Ferrary non vi sarebbe stata ragione nel non menzionarla come tale al pari della molte altre sue vendite all’incanto. ma e’ solo un ‘ipotesi ..
    1 punto
  43. Buona Sera a tutti, anche quest'anno il Circolo Numismatico Romano Laziale ha pubblicato la propria rivista annuale. La rivista sarà disponibile a partire da metà febbraio, intanto è possible prenotarla, al costo di €. 15.00 oltre spese postali alla seguente email: [email protected] Il IX volume del C.N.R.L., “Appunti Numismatici 2022”, conta ben 408 pagine, in carattere Times New Roman n. 11, è stato stampato in 200 copie a colori su carta opaca da 100 gr, in formato A5. La copertina è 4+4 su carta patinata opaca da gr. 300 plastificata, con allestimento in brossura e cucitura in filorefe. Il IX Quaderno di Numismatica comprende 16 articoli, con argomenti che vanno dall’epoca preromana ai nostri giorni, Alla stesura hanno partecipato: Bernardino Mirra; Michele Chimienti e Fabio Pettazzoni; Gianluca Mandatori; Alessandra Parrilla; Blandor Abazi; Fabio Scatolini; Fabrizio Arpaia; Michele Guarisco; Eliodoro Vagliviello; Alessandro Giaccardi; Giuseppe Pandolfo; Davide Fabrizi; Antonio Cecere; Graziano Capponago Del Monte; Antonio Giovinale; Gian Franco Macri; Alessio Sena e Patrizia Di Monte. Patrizia Di Monte, Presentazione: Il presidente riassume gli eventi organizzati dal Circolo durante il 2021, pochi purtroppo causa la pandemia che ha bloccato ogni attività mondiale. Si rammarica profondamente per la perdita, a volte prematura, dei tanti numismatici scomparsi nel funesto 2021, tra i quali alcuni lasciano una ben delineata orma nella storia della Numismatica moderna. Evidenzia, con profonda gratitudine, il Premio 2021 assegnato al C.N.R.L. dall’Accademia Italiana di Studi Numismatici, come Miglior Circolo per la Diffusione della Cultura Numismatica. Ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del volume, collaborando o sostenendo la pubblicazione: gli Autori, le Case d’Asta, i Commercianti ed i singoli Collezionisti. Un particolare e sentito ringraziamento lo dedica al Comitato Redazionale, senza il quale il IX Quaderno non avrebbe avuto vita, per l'impegno ed il sostegno profuso al completamento dello stesso. Bernardino Mirra, Introduzione: Il prof. Mirra riflettendo sull’attuale situazione epidemica sottolinea i minori appuntamenti e convegni numismatici avuti nell’anno appena trascorso, soffermandosi particolarmente sul Veronafil, unico convegno ad essere stato completamente soppresso nel 2021. Fa notare, con compiacimento, la partecipazione di giovani numismatici alla stesura di Appunti Numismatici 2022, sperando che la loro passione, continuando negli anni, porti nuova linfa alla letteratura numismatica. Fabio Pettazzoni, Michele Chimienti, Serapide: Il nome di questa divinità, in greco Serapis (Σεράπις), deriva dalla fusione dei nomi delle divinità egiziane Osiride, in greco Osiris (Οσιρις) e Api, in greco Apis (Απις). Osiride, secondo la mitologia egiziana, era un arcaico re, che in seguito era divenuto una divinità. Aveva insegnato l’agricoltura e la religione. Molti erano i miti che lo riguardavano, nel più comune sarebbe morto assassinato e smembrato nel Nilo dal fratello Seth. Grazie alle pratiche magiche della moglie/sorella Iside sarebbe poi risuscitato e divenuto sovrano e giudice supremo dell’Oltretomba. Straordinariamente questo mito non ci proviene da papiri egizi o da testimonianze epigrafiche, ma è tramandato da Plutarco in un’opera intitolata “Iside e Osiride” del II secolo d.C. Gianluca Mandatori, La produzione monetaria di Suessa Aurunca: contesto storico e tipologie: A Sud-Ovest del vulcano spento di Roccamonfina, lungo il pendio tufaceo che declina verso il Golfo di Gaeta, poco distante dal corso del Garigliano, sul confine naturale tra il Lazio e la Campania, sorgeva l’antico abitato di Suessa Aurunca. Il presente contributo fornisce una panoramica, storicamente contestualizzata, sulle emissioni di questa importante colonia. Alessandra Parrilla, La storia di Tiberio, ovvero la vita di un uomo che divenne imperatore suo malgrado e che cercò sempre di allontanarsi da Roma: Parlare di Tiberio significa, in genere, descrivere un imperatore che non è stato in grado di suscitare particolare simpatia: succedere all’amato Augusto e aver consegnato Roma nelle mani dello spietato prefetto del pretorio Seiano, sono i due elementi che hanno contribuito ad alimentare i pettegolezzi, cui spesso gli storici credevano pur di creare una narrazione avvincente. Tuttavia, la storiografia moderna ha revisionato questa interessante quanto valida figura storica, mettendo in luce aspetti che, se attentamente valutati, consentono di spiegare e giustificare, o anche sfatare, fatti che, quando non falsi, vanno contestualizzati adeguatamente. Blandor Abazi, La dracma illirica di Apollonia della fase transitoria e l'Apollodenario o il denario apollineo: Apollonia d'Illiria continuò a fiorire anche sotto il dominio romano, come testimonia il famoso oratore Cicerone nelle sue Filippiche, definendola “Magna Urbs et Gravis” cioè: “Grande ed Importante Città”. Apollonia sotto l'imperatore Augusto, a differenza di Dyrrachium (l'odierna Durazzo) che divenne una semplice colonia romana intorno agli anni '30 a.C., ebbe il privilegio di ottenere lo stato di “Civitas libera et immunis” cioè: “Città libera e immune”, ossia l'autonomia municipale all'interno dell'Impero. L'afflusso dei denari romani nei principali mercati dell'Illiria e dei Balcani settentrionali provocò la svalutazione della dracma illirica, per uscire dalla crisi Apollonia emise un nuovo tipo di dracma, che non ebbe successo, e poi iniziò a introdurre “l’Apollodenario" o denario apollineo dopo la Guerra Civile Romana (49-45 a.C.) oppure intorno al 27 a.C. fino a 37 d.C. la datazione precisa è ancora incerta. Fabio Scatolini, Una rarissima tipologia di busto per la serie “codificata” della zecca di Siscia a nome di Massimiano e la datazione dell’emissione: Nel presente articolo verrà indagata una particolare tipologia di busto dell’imperatore Massimiano riscontrata su un’emissione di aureliani (o antoniniani riformati) della zecca di Siscia. Il RIC data questa emissione, a nome dei due diarchi, Massimiano e Diocleziano, al 289/290 d.C. L’analisi di ad una diversa datazione rispetto a quella proposta dal RIC. Fabrizio Arpaia, Il denaro infernale: Analizzando le culture e le tradizioni religiose, che si sono susseguite e che continuano a coesistere nell’era moderna, nonché il pensiero filosofico, che contraddistingue da sempre il genere umano, saltano all’occhio alcuni assiomi fondamentali che, a prescindere dal credo e dal pensiero, sono comuni a praticamente tutte le culture. Uno di questi, tra i più affascinanti, è il concetto di oltretomba: il mondo ultraterreno dove spiriti, anime, divinità risiedono e continuano post mortem a portare avanti la loro esistenza. Mihele Guarisco, Le monete di Sciacca: Grazie alla scoperta e corretta lettura di un documento riguardante le zecche siciliane di Messina, Palermo e Catania si è potuto accertare che anche a Sciacca, ed in modo particolare durante gli ultimi anni di regno di Federico il Semplice (1355-1377) furono coniate monete Eliodoro Vagliviello, Un denaro tornese civico circolato durante la prima Congiura dei Baroni: L’articolo tratta di un denaro tornese emesso e circolato nel Regno di Napoli durante la prima Congiura dei Baroni ed attribuito dubitativamente alla zecca di Alvignano. Partendo dalla moneta si passa a descrivere quel convulso periodo storico, successivo alla designazione a re di Napoli di Ferdinando d’Aragona, fortemente osteggiata dai nobili napoletani gelosi della loro autonomia che si ribellarono dando vita, appunto, a quella che sarebbe stata denominata “Prima Congiura dei Baroni”. Alessandro Giaccardi, La falsa moneta nelle prammatiche sanzioni del Regno di Napoli (1521-1689): In questo articolo viene analizzato il falso nummario nelle prammatiche sanzioni del Regno di Napoli all’epoca del viceregno spagnolo. Il periodo preso in esame inizia con il regno di Carlo V d’Asburgo e termina con quello di Carlo II di Spagna, ossia dalla prima all’ultima prammatica dedicata alla falsa moneta (1521-1689). Questo studio è l’ultimo di una serie che va a completare il falso nummario del Regno di Napoli dopo le pubblicazioni sulla falsa moneta del codice penale murattiano (1812) e del codice penale del Regno delle Due Sicilie (1819). Le prammatiche sono un coacervo di norme farraginose, ripetitive e contraddittorie che si è cercato di rendere il più possibile coerenti e comprensibili. Giuseppe Pandolfo, Il quarto di tarì nella monetazione siciliana di Carlo V d’Asburgo. Nuove proposte per una più precisa datazione: L’obiettivo di quest’articolo è quello di aggiungere un ulteriore elemento di datazione nella monetazione siciliana di Carlo V d’Asburgo. Tale elemento, dopo essere stato descritto, lo si applica alla moneta da un quarto di tarì, inquadrando ed ordinando cronologicamente le varie tipologie. Il punto di riferimento di questo lavoro è l’elencazione dei quarti di tarì presenti nell’opera di Rodolfo Spahr, ai quali si è cercato di dare una suddivisione tipologica relativamente alle diverse varianti da lui individuate. Davide Fabrizi, In una medaglia la storia della lotta del cardinale Giovanni Antonio Benvenuti contro il brigantaggio: In ricordo di Giovanni Antonio Benvenuti, delegato straordinario per le province di Campagna e Marittima per la lotta intrapresa (e vinta) contro il brigantaggio, in particolare contro il brigante Gasbarrone, definito all’epoca “nemico del genere umano”. Il ringraziamento della città di Frosinone impresso su di una medaglia. Antonio Cecere, Per una cronistoria del decennio napoleonico a Napoli attraverso le medaglie della Collezione ANPB: Un paio di anni or sono venne pubblicato a firma dello scrivente, per gli Appunti annuali del Circolo Numismatico Romano Laziale, un articolo sull’iconografia di una medaglia del 1799 per il ritorno dei sovrani a Napoli dopo la caduta della Repubblica Napoletana. Un racconto particolarissimo per una parentesi di soli sei mesi che investì il Mezzogiorno d’Italia, generatasi dall’esempio transalpino avvenuto dieci anni prima il fatidico 14 luglio del 1789. A duecento anni dalla morte di Napoleone Bonaparte, sulla scia di quell’articolo, e di quella specifica vicenda filo-francese a sud della Penisola, si propone l’altra esperienza importata d’oltralpe, questa volta più duratura della precedente, che vide protagonista il Regno delle Due Sicilie: il Decennio Napoleonico. Graziano Capponago del Monte, La nascita del Franco svizzero. Una storia travagliata: Poche nazioni al mondo sono così misconosciute come la Svizzera. Di questo Paese, così vicino geograficamente, spesso si conosce ben poco e quel poco è retaggio di sentiti dire o luoghi comuni. Il mito schilleriano di Guglielmo Tell e di "un popolo di fratelli" nasconde una realtà estremamente variegata, per non dire frammentata ben oltre l'attuale suddivisione della Confederazione in quattro aree linguistiche (tedesca, francese, italiana e romancia) e 26 Cantoni. Una suddivisione che si riflette a tutti i livelli e, ovviamente, anche in numismatica. Antonio Giovinale, Le Medaglie Annuali del Beato Pontefice Pio IX (1846-1878): Il 16 giugno 1846, al secondo scrutinio, il cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti venne eletto al soglio di Pietro con il nome di Pio IX. Iniziò così il più lungo pontificato della storia della Chiesa che si concluse nel 1878, dopo 31 anni, 7 mesi e 23 giorni, con la morte del papa. In questo articolo verranno elencate le sue medaglie annuali. Gian Franco Macri, La serie di medaglie papali per i viaggi apostolici internazionali: La medaglia pontificia, anche quando questa è recente o addirittura contemporanea, è in grado di riservare delle inaspettate sorprese. È questo il caso della serie emessa dai pontefici, a partire da Paolo VI, per i viaggi pastorali internazionali, inaugurati proprio da questo papa nel lontano 1964 e proseguiti dai suoi successori. Alessio Sena, Errori di coniazione in progressione: La costante crescita del numero di collezionisti di errori di conia­zione sta portando alla luce sempre più monete interessanti, ai fini di studio e ricerca nell’ambito della numismatica. Con il passare degli anni si è evoluto il modo di collezionare e certificare questo tipo di monete. In questo articolo presenteremo una serie di monete straordinarie. Saluti Eliodoro
    1 punto
  44. Si tratta di due palesi patacche, vendute da un noto pataccaro cipriota che mette all'asta carriolate di questa roba su ebay per poche decine di euro. Di' alla tua amica che se vuole dei pezzi originali deve moltiplicare la spesa per 20.
    1 punto
  45. Gli argenti italiani erano davvero molto interessanti, e nonostante l'impegno economico di non poco conto, le ho sempre acquistati con piacere e entusiasmo. Poi l'inaspettato cambio di rotta con quelle medagliette colorate a festa..., e allora è finito l'incantesimo! Peccato!
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  46. ad una prossima asta ci sono, tra le altre, queste levantine... una più bella e interessante dell'altra ! Lot 710. Italy, Venice, Candia (Crete), Grimani, 10 gazzette Italy, Venice, Candia (Crete), Grimani, 10 gazzette, Emergency Issue minted under the decree of 14 January 1648. Lion of St Marc facing holding the Molino family coat-of-arms / Grimani family coat-of-arms, 5.71g. Paolucci 880. Very Fine for issue and very rare. Ex Dimitris Loulakakis collection. A coin struck during the time of the siege of Candia by the Ottomans which lasted for 21 years and is possibly one of the longest known sieges in history. Lot 711. Italy, Venice, Candia (Crete), Salvatori o Fides Publica, 5 lire Italy, Venice, Candia (Crete), Salvatori o Fides Publica, 5 lire, Emergency issue minted under the decree of 10 July 1650. Saint holding gospels, L-V / FIDES // PUBLICA // 1650, lion of St Marc above, 4.36g. Paolucci 883. Very Fine or better for issue and extremely rare (R4 in Paolucci). Ex Nomisma 49, May 2014, lot 1315, ex Dimitris Loulakakis collection. A coin struck during the time of the siege of Candia by the Ottomans which lasted for 21 years and is possibly one of the longest known sieges in history. Lot 712. Italy, Venice, Candia (Crete), Salvatori o Fides Publica, 5 lire overstruck on 2 1/2 soldini, Emergency issue minted under the decree of 10 July 1650 Italy, Venice, Candia (Crete), Salvatori o Fides Publica, 5 lire overstruck on 2 1/2 soldini, Emergency issue minted under the decree of 10 July 1650. Saint holding gospels, L-V / FIDES // PUBLICA // 1650, lion of St Marc above, 4.82g. Paolucci 883. Very Fine or better for issue and extremely rare. Ex Dimitris Loulakakis collection. A very interesting and extremely rare example of this rare emergency issue during a time when the Venetians were trying to withstand the Ottoman siege of the capital, one of the longest known sieges in history (1648-1669). Lot 717. Italy, Venice, Candia (Crete), Soldo, decree of 9 August 1653 Italy, Venice, Candia (Crete), Soldo, decree of 9 August 1653. Lion of St. Mark facing, holding sword / CANDIA, rosette flanked by stars above and below, MAS (Marco Aurelio Soranzo) in exergue. 3.30g. Paolucci 885. Good Very Fine for type and extremely rare. Ex Dimitris Loulakakis collection. Lot 718. Italy, Venice, Candia (Crete), Countermarked Gazzetta (2 soldi), decree of 9 August 1653 Italy, Venice, Candia (Crete), Countermarked Gazzetta (2 soldi), decree of 9 August 1653. Lion of St. Mark facing, holding sword / CANDIA, rosette flanked by stars above and below, countermarked. 6.39g. Paolucci - (for other countermarks see no. 886-90). Good Very Fine and very rare. Ex Dimitris Loulakakis collection. Lot 721. Italy, Venice, Candia (Crete), Countermarked Gazzetta (2 soldi), decree of 9 August 1653 Italy, Venice, Candia (Crete), Countermarked Gazzetta (2 soldi), decree of 9 August 1653. Lion of St. Mark facing, holding sword / CANDIA, rosette flanked by stars above and below, TINE countermark. 6.44g. Paolucci - (for other countermarks see no. 886-90). Good Very Fine and very rare. Ex Nomisma 49, May 2014, lot 1304, ex Dimitris Loulakakis collection. Lot 722. Italy, Venice, Candia (Crete), Countermarked Gazzetta (2 soldi), decree of 9 August 1653 Italy, Venice, Candia (Crete), Countermarked Gazzetta (2 soldi), decree of 9 August 1653. Lion of St. Mark facing, holding sword / CANDIA, rosette flanked by stars above and below, PM countermark. 6.19g. Paolucci - (for other countermarks see no. 886-90). Good Fine and very rare. Ex Dimitris Loulakakis collection. Lot 725. Italy, Venice, Candia (Crete), Giovanni Corner, 1624-1630. 60 Tornesia Italy, Venice, Candia (Crete), Giovanni Corner, 1624-1630. 60 Tornesia. Lion of St. Mark standing left, head facing, resting paw on gospel, additional star below S / TOPNESIA// E?HNIA, rosette flanked by six pointed stars above, rosette below, 5.90g. Paolucci 892. Very Fine and an extremely rare variety with spelling mistake on the reverse and an additional star on obverse. Ex WAG 43, September 2007, lot 2443, ex Dimitris Loulakakis collection. The coins of Candia (Venetian Crete) are known to have varieties and errors. This particular error is extremely rare and never encountered. The engraver, most likely coming from Italy was not proficient in the Greek language which led to this mistake. Lot 726. Italy, Venice, Candia (Crete), Giovanni Corner, 1624-1630. 60 Tornesia Italy, Venice, Candia (Crete), Giovanni Corner, 1624-1630. 60 Tornesia. Lion of St. Mark standing left, head facing, resting paw on gospel / TOPNESIA// E?HNTE, rosette flanked by six pointed stars above, rosette below, 5.72g. Paolucci 892. Fine and a rare variety with spelling mistake. Ex Dimitris Loulakakis collection. The coins of Candia (Venetian Crete) are known to have varieties and errors. In this instance, the engraver was most likely coming from Italy and was not proficient in the Greek language which led to this mistake. Lot 727. Italy, Venice, Candia (Crete), Giovanni Corner, 1624-1630. 60 Tornesia Italy, Venice, Candia (Crete), Giovanni Corner, 1624-1630. 60 Tornesia. Lion of St. Mark standing left, head facing, resting paw on gospel / TOPNES// E?HNTA, rosette flanked by six pointed stars above, rosette below, 5.18g. Paolucci 892. Fine and a scarce variety. Ex Dimitris Loulakakis collection. The coins of Candia (Venetian Crete) are known to have varieties and errors. In this instance, the engraver must have run out of space thus cutting the denomination’s name short. Lot 729. Italy, Venice, Candia (Crete), Giovanni Corner, 1624-1630. 30 Tornesia Italy, Venice, Candia (Crete), Giovanni Corner, 1624-1630. 30 Tornesia. Lion of St. Mark standing left, head facing, resting paw on gospel / TOPNESIA// TPIANTA, rosette flanked by six pointed stars above and below, 3.20g. Paolucci 893. Very Fine and very rare particularly with the additional set of stars. Ex Dimitris Loulakakis collection. Lot 731. Italy, Venice, Candia (Crete), Giovanni Corner, 1624-1630. 15 Tornesia Italy, Venice, Candia (Crete), Giovanni Corner, 1624-1630. 15 Tornesia. Lion of St. Mark standing left, head facing, resting paw on gospel / TOPNESIA// ?????, six pointed star flanked by rosette, star below, 1.54g. Paolucci 894. Very Fine and very rare. Ex Kunker 138, March 2008, lot 5416, ex Dimitris Loulakakis collection.
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