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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/15/22 in tutte le aree
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Ciao a tutti, è arrivata la moneta dalla Nac, il xx nummi di Stefano II, catalogato dal Mir al n.8, con rarità R2...Napoli, spesso, è stata un'anomalia rispetto alla Campania interna. Mentre all'epoca c'erano i Longobardi, distribuiti tra Benevento, Capua e Salerno, Napoli manteneva un legame con i Bizantini. Il ducato napoletano è un periodo di autonomia molto affascinante...7 punti
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Ciao a Tutti, Posto una new entry, un Grana 3 che penso sia una moneta "basic", cioè senza varianti degni di nota. Chiedo comunque all'amico @Asclepia grande esperto di questa monetazione, se può dirmi qualcosa in merito. Grazie e Saluti a Tutti, Beppe5 punti
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Questa è la forza nel coltivare una passione che oltre al divertimento, la conoscenza, l'emozione, la condivisione degli interessi, l'occupazione del tempo, la crescita personale, permette di conoscere ed imparare ad interagire con nuove persone e soprattutto creare un legame di amicizia. Ecco l'incontro di Giovedì mi ha confermato che nel forum ho avuto la fortuna di conoscere non solo esperti di numismatica e cartamoneta da cui poter apprendere e confrontarmi nelle varie discussioni ma persone meravigliose, dei veri amici con cui condividere il mio interesse e non solo. È stato un immenso piacere conoscervi in questo salotto virtuale, grazie all'idea di @jaconico, con la speranza di organizzare quanto prima nuovi incontri, nuovi temi e la partecipazione di nuovi amici?4 punti
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Esattamente da Aversa. ..la conquista longobarda del Ducato di Napoli da parte di Pandolfo IV durò dalla fine del 1027 al primi mesi del 1030. Per Sergio IV si era reso determinante l’aiuto del normanno Rainulfo Drengot, ben ricompensato con i vasti territori della “Liburia”, situati tra il Clanio, il mare e il lago Patria. Il provvedimento si era reso necessario soprattutto per frapporre un solido antimurale tra il Ducato di Napoli e il principato di Capua, idoneo a frenare le spinte espansionistiche dei Longobardi. Nasceva, così, intorno al 1030, il primo feudo normanno in Italia: la contea di Aversa .3 punti
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Ciao a tutti! È stato un piacere conoscere i volti dietro ai nomi, l'incontro è stato piacevole ed interessante. Sarebbe bello riorganizzarne uno nuovo, io nomino due temi che personalmente troverei stuzzicanti: - Tendenze di mercato, per es. la soglia tra l'investimento e il mero acquisto personale. - Conservazione e prevenzione alla prossima! Servus, njk PS: nel "pre-incontro" avevo accennato alla particolarità di certi 2 Euro lussemburghesi che - per legge - sono obbligati a coniare sempre monete con l'effige del regnante. Per le emissioni comuni hanno dovuto ricorrere ad un espediente: un ologramma! Qui alcuni esempi con le mie monete - quelle più economiche della serie ? - e già che c'ero anche due esempi di "fotografia monetale" https://drive.google.com/drive/folders/1PSUhvYVyosk0nED2EKgWP7OHnPB8kBeA3 punti
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Ed è proprio da Napoli che inizierà l'avventura dei normanni che porterà all'unificazione per la prima volta del sud dell'Italia.3 punti
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La nostra storia inizia nel 1925. La Repubblica di Weimar, sorta sulle ceneri del grande Reich tedesco, attraversava anni di tempesta per la difficile transizione da un impero autocratico ad una repubblica liberale e l'iper-inflazione che flagellava i consumi e la popolazione. Le banconote ed i francobolli dell'epoca vennero emessi in tagli del valore di molti milioni e miliardi di marchi e non valevano ormai neppure la carta su cui erano stampati, le monete metaliche erano invece quasi scomparse dalla circolazione. Per andare a fare la spesa era necessario un carretto ricolmo di banconote, come esemplificato dalle celebri foto del periodo. La situazione aveva raggiunto il culmine di gravità nel 1923, per poi migliorare lentamente a partire dal novembre di quell'anno, grazie all'introduzione del Rentenmark (provvisorio), successivamente sostituito dal nuovo Reichsmark (definitivo) nel 1924. Nel febbraio del 1925 morì improvvisamente (per le conseguenze di una appendicite mal curata) il presidente Ebert, socialdemocratico e primo presidente della nuova repubblica, sin dal 1919. Per tale ragione si dovette procedere con le elezioni, che vennero fissate nella primavera del 1925, per l'elezione del nuovo presidente.2 punti
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Buonasera Beppe e grazie per la fiducia ...allora intanto complimenti per la moneta, il dritto in particolare, porta ancora un bel ritratto, magari mi dirai dove l'hai trovata , io ultimamente nel mio vagare online 3 grana da prendere non ne vedo più ...salvo questo, la tua ha il simbolo " rosetta" disposto 2 2 1, piuttosto rara in realtà amico Beppe! In questa variante la data possiamo trovarla: con spaziatura maggiore al centro "18 10" e centrata sotto il 3 o la troviamo con spaziatura omogenea "1 8 1 0" e spostata leggermente verso sinistra rispetto al 3, la tua come puoi vedere è "18 10" (spaziatura maggiore al centro) ed è centrata sotto il tre. Complimenti ancora e grazie di contribuire a mantenere viva questa discussione!!!2 punti
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Allora comincio con il ringraziare Stilicho che come sempre riesce a donarci perle di conoscenza non solo numismatica. Grandissimo!! Poi rispondo a Modulo Largo e ti dico che non bado al nominale! Amo maggiormente il bronzo ed il periodo del tardo impero ma diciamocelo... son tutte fantastiche!!2 punti
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Un'altra chicca dovrebbe essere il IIII quattrini 1791 per Orbetello con sigla D.P. Al momento non posso verificare ma a memoria non mi sembra sia censito... https://numismaticaranieri.it/lottischeda/41539-orbetello-ferdinando-iv-i-di-borbone-1759-1816-4-quattrini-o-baiocco-1791.aspx2 punti
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Buongiorno mi ricollego a questo post per mostrare il mio monetiere costruito durante la settimana di Natale . I cassetti sono in legno iroko con ripiano in faesite mentre il mobile è in multistrato Marino rifasciato con legno teak, inseriti nei cassetti i vassoi in velluto rosso , il tutto per 21 cassetti e un’altezza del monetiere di 45 cm per 32 cm per 28,5 . Ho forse esagerato con gli accessori ??2 punti
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Salve a tutti, Vi premetto che si tratta di una discussione a contenuto storico e numismatico, quindi non parleremo ovviamente di politica. Spero che risulterà per voi interessante. To be continued..1 punto
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cari amici sono un novello collezionista appassionato di monete dei Borbone e della zecca di Napoli in genere. tra le mie preferite c'è la famosa piastra del 1791, la "soli reduci", con la rappresentazione della fascia dello zodiaco. ora, guardando immagini di monete mi sono imbattuto in questo, bel pezzo. credo che sia un ducato di Mantova, con al rovescio un'iconografia simile a quella della piastra napoletana. ci sono altre monete che adottano questo tema? p.s. le foto sono prese dal web.1 punto
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Le discussioni sono state unite e la risultante spostata in Cartamoneta. @Lucrezia Fidone a questo punto c'è bisogno di una foto, per permettere agli esperti di valutare l'effettiva conservazione della banconota e relativo valore.1 punto
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Stati Uniti al 100% L'anello? in verità l'avrei potuto anche buttare anche in questo stato per il dime ci vogliono 20/30 euro, una cinquantina se il rovescio era quasi visibile, ed un migliaio anche in queste condizioni se era del tipo '1827 flat top', ma essendo il rovescio quasi liscio non l'ho saprò mai Avendo avuto il tutto per 10 euro compresa la spedizione mi è andata bene1 punto
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Se qualcuno fosse interessato, può contattare @ilferridipistoia in privato, tramite MP.1 punto
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Sul sito IPZS è apparso un banner in cui si comunica che la Collezione 2022 verrà presentata nelle prossime settimane.1 punto
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Aggiungo che forse è l unico settore rimasto in cui chi ne sa può fare l affare, molte volte un nummo raro puo essere venduto a pochi euro perché non attribuito correttamente1 punto
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@Asclepia ti ringrazio x la grande competenza e gentilezza che dimostri. Come ti ho già detto, mi piace molto leggerti e chiederti qualcosa, perchè hai la rara capacità di spiegare. Pertanto ti considero un ottimo Maestro. Ti scrivo in MP e ti spiego. Ciao ed ancora grazie.1 punto
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Guarda che di cognome faccio wikipedia ma tutti mi chiamano wiki?1 punto
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@Lucrezia Fidone Pe errore, nel tentativo di rispondere in questa discussione.... ....ne hai aperta una nuova. Comunque, non preoccuparti. Chiediamo al @CdC di unire le due discussioni. All'inizio capita; bisogna capire un po' come funziona il forum. Per le prossime volte, per le identificazioni/autenticità/valore, puoi aprire una discussione nella sezione apposita: Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo Fondamentale allegare anche fotografie il più nitide possibile. Ciao da Stilicho1 punto
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Ah, capisco cosa intendevi con trifogliata. Qui siamo in Scozia, ed in effetti ci sono diverse emissioni anglosassoni che hanno quel tipo di croce. Non ricordo però di averne mai viste con torri.1 punto
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Sono sempre ammirato dal risultato di questi lavori manuali del tutto privi di istruzioni di montaggio e che sono davvero pregevoli. Ammirazione e una punta di sana invidia, considerando che io non saprei neanche come iniziare e qualsiasi tentativo sarebbe destinato a naufragare miseramente dopo pochi minuti. Davvero bravissimi tutti coloro che hanno condiviso i loro sforzi e le immagini di quanto sono riusciti con grande abilità e pazienza a realizzare.1 punto
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Infatti al momento é l’unico apparso in vendita e con queste sigle si conosceva, fino ad oggi, solo il nominale da Due Quattrini. A questo punto manca all’appello il solo Quattrino… Chi l’ha preso ha fatto bingo!!1 punto
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Ci sono appassionati che guardano molto queste casualità numeriche, qui trovi qualche notizia : https://www.aletriumcollection.it/it/banconote-euro-rare-il-problema-delle-quotazioni1 punto
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Sul rovescio del bronzo è raffigurata una scena della Centauromachia, la battaglia tra Lapiti e Centauri durante la festa nuziale di Piritoo, fratello dei Centauri e re dei Lapiti. Nella mitologia greca i Lapìti erano un popolo leggendario che abitava la vallata del Peneo in Tessaglia. La loro origine, al pari di quella dei Mirmidoni e delle altre tribù tessale, risale a un'epoca pre-ellenica. Le antiche genealogie sostenevano che la loro stirpe fosse imparentata con quella dei Centauri, secondo una leggenda per cui Lapite e Centauro sarebbero stati fratelli gemelli figli di Apollo e della ninfa Stilbe, figlia del dio fluviale Peneo. Lapite era un abile guerriero mentre Centauro era un essere deforme che visse insieme ai cavalli e si accoppiò con le giumente generando i Centauri, creature metà uomini e metà cavalli. Lapite divenne invece il progenitore della stirpe che da lui prende il nome e tra i suoi discendenti si trovano re e guerrieri come Issione, Piritoo, Ceneo e Corono, nonché i veggenti Idmone e Mopso. La madre di Piritoo era Dia, figlia di Deioneo (o Eioneo) mentre, come era comune per molti eroi, egli aveva un padre divino e un padre mortale. Il padre immortale era Zeus che però, per mettere incinta Dia, aveva dovuto assumere le sembianze di un cavallo, ragion per cui i Lapiti divennero anche abili cavalieri. A loro fu attribuita l'invenzione del morso delle briglie. Secondo l'Iliade i Lapiti parteciparono alla guerra di Troia con quaranta navi sotto il comando di Polipete, figlio di Piritoo, e di Leonteo, figlio di Corono. Le nozze di Piritoo e Deidamia La più famosa leggenda che coinvolge i Lapiti è quella della loro battaglia contro i Centauri in occasione della festa nuziale di Piritoo, la cosiddetta Centauromachia. I Centauri erano stati invitati ai festeggiamenti ma, non essendo abituati al vino, ben presto si ubriacarono dando sfogo al lato più selvaggio della loro natura. Quando la sposa Deidamia arrivò per accogliere gli ospiti, il centauro Euritione balzò su di lei e tentò di stuprarla. In un attimo anche tutti gli altri Centauri si lanciarono addosso alle donne e ai fanciulli. Naturalmente scoppiò una battaglia nella quale anche l'eroe Teseo, amico di Piritoo, intervenne in aiuto dei Lapiti. I Centauri furono alla fine sconfitti e scacciati dalla Tessaglia e a Euritione furono mozzati naso e orecchie. Durante lo scontro caddero il lapite Ceneo e il centauro Cillaro. Ceneo, uno dei Lapiti più famosi, originariamente era una ragazza di nome Ceni ed era la favorita di Poseidone che, per esaudire una sua supplica, la trasformò in un uomo rendendola un guerriero invulnerabile. Donne guerriere di questo tipo, a stento distinguibili dagli uomini, erano comuni tra i cavalieri Sciti e furono ancora presenti nella tradizione albanese. Nel corso della battaglia contro i Centauri Ceneo si era dimostrato invulnerabile ancora una volta, finché i Centauri non decisero semplicemente di schiacciarlo con dei massi e dei tronchi d'albero: a quel punto egli sprofondò ancora apparentemente illeso nelle profondità della terra, dalle quali riemerse trasformato in un uccellino. Quando l'interpretazione dei miti greci cominciò a essere mediata dall'influenza del pensiero filosofico, la battaglia tra Lapiti e Centauri fu vista come un'allegoria della lotta interiore tra gli istinti selvaggi dell'uomo e l'educazione basata sulla civiltà, rappresentata dalla giusta comprensione da parte dei Lapiti dell'uso che andava fatto del vino donato dagli dei, che deve essere allungato con acqua e bevuto senza abbandonarsi agli eccessi. Gli scultori greci della scuola di Fidia concepirono questa battaglia come una lotta tra l'umanità e dei mostri maligni che simbolicamente rappresentava il conflitto tra la civile Grecia e i barbari dell'Impero Persiano. La battaglia tra Lapiti e Centauri fu rappresentata sulle sculture dei fregi che decoravano il Partenone, per richiamare il reciproco rispetto e l'alleanza tra l’ateniese Teseo e il lapite Piritoo, nonché su quelle del tempio di Zeus a Olimpia. Fu inoltre un tema estremamente popolare per i decoratori di vasellame. Da https://it.wikipedia.org/wiki/Lapiti apollonia1 punto
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Anche io penso si tratti di Aelia Eudoxia, moglie di Arcadio. Potrebbe essere una GLORIA ROMANORVM: Types of Reverses (20) (tesorillo.com) Type 46 (tesorillo.com) Forse in esergo si legge ...NT , Antiochia. Tipo questa: RIC X 83. Proprio come questa, sempre tua: Ciao da Stilicho1 punto
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Buongiorno oggi condivido la sorella, stesso millesimo ma variante FERDINVN...presa di recente in un'asta, probabilmente chi ha seguito capirà anche quale...bella conservazione per questo tornese... Diversa anche la spaziatura tra "C.6." più ridotta, nel FERDINAN è maggiormente spaziata "C. 6." Saluti.1 punto
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Scoperti nel Regno Unito i resti di una città romana che doveva essere un importante centro commerciale a giudicare dalle rovine degli edifici che emergono e dalla strada che l'attraversa, larga ben 10 metri contro i 4 abituali.... https://www.tag43.it/impero-romano-inghilterra-scoperta-antica-citta-strade-case-gioielli-ceramiche/ https://londranews.com/scoperta-eccezionale-di-una-citta-romana-in-inghilterra/ https://edition.cnn.com/style/article/roman-town-iron-age-archaeology-scli-scn-intl/index.html1 punto
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Bella! Marcianopoli e Nicopoli sull' Istro hanno coniato una quantita' e una varieta' incredibile d bronzi, molto piu' che le altre zecche della Mesia e della Tracia. Evidentemente erano dei centri economici di grande importanza, ma non ne so molto di piu', ed e' un peccato.1 punto
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Delle 50 lire Vulcano II° tipo esistono molte varianti, nel 1990 ci sono 5 versioni e nel 1991 ci sono 3 versioni, le foto sono riportate qui: https://www.erroridiconiazione.com/50-lire/ (in fondo), nel mio catalogo spiego un po' come si sono formate. In particolare la Zecca in quegli anni ha rifatto varie volte il materiale creatore delle monete e ci sono stati anche dei casi di "muli" o "ibridi". Vale a dire è stato incrociato il conio di dritto di una versione con il conio di rovescio di un'altra versione. Da mie ricerche e statistiche (sommate a quelle di altri collezionisti di errori) è risultato che la versione più difficile da trovare e che vale tenere è il "mulo" del 1990 dove è stato incrociato il conio di dritto "orecchio a punta senza rombo" con il conio di rovescio "Vulcano piccolo". Le altre versioni si trovano più o meno facilmente. Nel 1990 e nel 1991 l'assenza del rombo è "nativa", vale a dire il conio era privo del rombo, dal 1992 in poi l'eventuale assenza del rombo non è "nativa", ma è dovuta ad un errore chiamato nel gergo "battitura attraverso lubrificante". In particolare, capita sovente che tra il conio e il tondello si verifichi un'interposizione di materiale estraneo (lubrificante spesso mescolato a polvere metallica) che inibisce il trasferimento delle impronte. Da studi fatti è emerso che tipicamente l'assenza del rombo nelle monete dal 1992 in poi è dovuta ad una sostanza liquida (ipoteticamente lubrificante della pressa) che si depositava sopra il tondello o al conio di incudine (dove viene per prassi della Zecca installato il rovescio). Infatti le monete senza rombo presentano spesso un'aureola circolare periferica. Intatti, l'orlettatura del tondello faceva si che il liquido si posizionasse non a ridosso del bordo ma in una zona periferica più interna che passava proprio dove era posizionato il rombo. Allego foto esplicativa (il rombo leggermente si vede).1 punto
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Agora Auctions 65, 2017, 5 Lucania, Velia. Ca. 300-270 B.C. AR fourrée stater (22.99 mm, 6.98 g, 6 h). cf. Williams 527ff. 11 CNG 294, 2013, 3 LUCANIA, Velia. Circa 280 BC. Fourrée Nomos (20mm, 6.81 g, 7h). Williams +539.1–9; From the Robert and Julius Diez Collection. Ex Gustav Philipsen Collection (Part I, J. Hirsch XV, 28 May 1906), lot 723. 12 Auctiones GmbH, 20, 2013, 4 Velia plated AR Didrachm, c. 290-280/275 BC Velia, Lucania. AR Fourrée Didrachm (21 mm, 5.97 g), c. 290-280/275 BC. 13 CNG Triton XV, 2012, 1033 LUCANIA, Velia. Circa 280 BC. AR Nomos (20mm, 6.70 g, 12h). Williams +584.2b (this coin). From the Deyo Collection. Ex Freeman & Sear 8 (5 February 2003), lot 28 (inorrectly citing Williams 564); Ars Classica XIV (2 July 1929), lot 54; Ars Classica XIII (27 June 1928), lot 138. Williams lists this coin in a category “Plated or Probably Plated.” However, his use of “probably” is apropos here, as a specific gravity test verifies that this coin has an appropriate silver content, and is not plated. 14 Rauch, 107, 2018, 51 LUCANIA - Velia (Hyele, Elea) Nomos/Didrachme (6,36 g), ca. 280 v. Chr. Stellenweise leichte Hornsilberauflagen, kleiner Stempelfehler im Rv. s.sch.-vzgl. – 15 Apollo Numismatics https://www.vcoins.com/es/stores/apollo_numismatics/12/product/lucania_velia_fourree_didrachm_nomos_stater__athenalion_and_stag/47492/Default.aspx Lucania, Velia: fourrée didrachm, 290-275 BC, 6.51gm, 23.3mm. Williams 584 (O:289/R:407); SNG ANS 1398. aEF, scratches on lion’s body. As noted above, the same dies used to strike our specimen also were used to strike specimen 584 in Williams, an officially minted coin (given the physical characteristics of specimen 584 evident in the plate photo, it is difficult to believe that it is a fourrée that escaped detection by Williams). It is interesting that immediately after specimen 584 in his catalog, Williams lists many fourrée specimens which he labels +584,1 through +584,24, all of which are of the same identical type as 584 and of very similar style in most cases. There is a possible historical scenario that is consistent with the above facts. If forgers were able to obtain a pair of official dies (O:289 and R:407 by William’s designation), they might have used them first to strike fourrée (including our specimen) and then used them as guides for engraving subsequent dies which they then used to strike more fourrée such as William’s examples +584,1 through +584,24. 161 punto
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Buonasera. Partecipo anch'io con una monetina in mistura 125% per la Repubblica Genovese. Un 4 soldi 1814 ( unico millesimo) moneta comune, ma rara in alta conservazione. La mia è modesta. Al dritto stemma di Genova coronato da due cornucopie. Al rovescio San Giorgio a cavallo che uccide il drago. Sul contorno, di cui non ho foto, stellette in incuso. Saluti1 punto
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Buonasera Condivido questa ultima new entry in collezione. È una piccolo taglio in rame di Ercole III d'Este...un sesino,l'equivalente di 4 denari appunto. Monetina assai comune ma un po più complicata da trovare bellina. Questa ha una nitidezza nei dettagli soprattutto nel giglio che mi ha colpito davvero ed una colorazione davvero bella. Cosa ne pensate? Grazie a tutti e un saluto Marco1 punto
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Ciao ti presento il mio esemplare del Ducatone dello zodiaco, in conservazione non proprio così banale. Questa importante moneta mantovana, di rilevante interesse tanto storico quanto iconografico, è stata coniata nel 1628 sotto il regno di Carlo I di Gonzaga-Nevers pesa 31,8 grammi ed è classificata dal MIR al numero 644.1 del relativo volume. Un elemento distintivo di questo esemplare è dato dalla patina, uniforme di antica raccolta, e da una rara qualità dei rilievi del R. Essa possiede inoltre un buon pedigree, ed è proveniente dalla Asta NAC 104, precisamente il lotto numero 108, valutata BB/SPL, grado già molto interessante per questa affascinante monetazione, classificata prevalentemente R2 da vari autori, R3 da alcuni altri studiosi.1 punto
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Buona serata Altro esemplare arriva dalla Repubblica di Venezia; "Osella" a nome del Doge Nicolò Sagredo (1675-1676) Anno I saluti luciano1 punto
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Da sinistra a destra: 1. 1 centesimo di euro. 16,25 mm 2,30 g; 2. Ionia, Mileto. 1/12 di statere (Lydo - Milesian standard). 1,14g - 9mm; 3. Ionia, Focea. 1/24 di statere (Phocaic standard). 0.66g - 7mm; 4. Ionia, Colofone. 1/24 di statere (Persic standard). 0,38g - 6mm: https://www.lamoneta.it/topic/161361-emiobolo-arcaico-di-colofone/ 5. Ionia, Mileto. 1/24 di statere in elettro (Lydo - Milesian standard). 0.52g, 10mm: https://www.lamoneta.it/topic/135077-124-statere-di-mileto-in-elettro/ 6. Incerto. 1/48 di statere (Lydo - Milesian standard)?. 0,19g. 5mm: https://www.lamoneta.it/topic/154543-creso-achemenidi-frazioni-di-statere-incerte/ 7. Ionia, Mileto o Eritrai (?). 1/192 di statere (Lydo - Milesian standard). 0,08g - 4mm: https://www.lamoneta.it/topic/166420-piccola-frazione-ionica-in-argento-1192-di-statere/ Qualsiasi commento è ben accetto, soprattutto sul numero 6. Avevo anche altre piccole frazioni, ma essendo un po' scure non riuscivo a fotografarle in questo modo...1 punto
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La prima moneta postata presenta sicuramente delle particolarità che fanno propendere per un falso. Premetto che stiamo valutando una foto e quindi l'errore è sempre in agguato (e io ne so qualcosa...). Quello che trovo strano è, come avete già notato voi, il volto del Redentore: non ho memoria di volti simili in altri grossi. Poi c'è il metallo che non mi sembra quello giusto, ma potrebbe essere l'effetto della foto. Il tondello pure presenta dei difetti non consoni. E infine mi chiedo che fine ha fatto il braccio destro del doge? Arka P.S. L'ultimo grosso postato è invece molto ben conservato.1 punto
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Buonasera a voi e buon Natale, quando si dice buon occhio..., complimenti @ak72 Da perfetto ignorante in materia ho pensato che quest’esemplare possa essere interessante. Questa moneta comparve per la prima volta in asta Munzen & Medaillen dell’ottobre 2001, lotto 1344 e riproposto successivamente da Kunker nel 2006, asta 113, lotto 2281. Il peso dichiarato è 2,16 grammi. Quello che mi fa specie è che, otre ad avere il globetto sul rovescio, nel campo a sinistra sopra il cuscino, mi pare di scorgerne un’altro nel dritto, in basso a sinistra. Ma magari dico una cavolata. Buona serata, Teofrasto1 punto
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