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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/14/22 in tutte le aree

  1. Buongiorno, oggi parliamo delle 500 lire 1957 PROVA e parliamo di una curiosità che pochi conoscono. A supporto metto il link di un video dell’epoca (archivio Istituto Luce) che parla del cambiamento del rovescio tra la versione di prova alla versione definitivamente entrata in circolazione. Se notate nel video viene mostrata una moneta PROVA, chi conosce bene questa moneta dovrebbe notare due cose: (1) che la scritta PROVA è più piccola di quella che solitamente si vede nelle monete “normalmente” in commercio e (2) il dritto presenta una linea di congiunzione degli scudetti più lunga. A quanto pare, quella del video dovrebbe costituire la prima versione di PROVA delle 500 lire (la foto del video è stata presa dal video girato durante la visita del Ministro Medici che ha assistito in persona alla coniazione della prima moneta di PROVA) di rarissima apparizione (presumibilmente i pezzi coniati sono molto pochi), un esemplare è passato di recente all’asta. Successivamente (non si sa per quale motivo) la Zecca ha cambiato conio di rovescio o meglio ha preso un altro conio di rovescio creato dallo stesso punzone riproduttore e ha inciso la scritta “PROVA” utilizzando dei punzoncini più grandi. Forse volevano mettere più in risalto la scritta PROVA. Questo conio con la scritta PROVA "grande" è quello utilizzato per coniare la maggior parte degli esemplari. Il conio di dritto invece in questo secondo processo di coniazione ha subito una pesante lucidatura tanto da rendere evanescente quasi integralmente la linea di congiunzione degli scudetti e le cornicette che uniscono gli scudetti nella parte sinistra. Ciò ha fatto sì che alcuni esemplari con la scritta PROVA "grande" abbiano un dritto con la linea di congiunzione completa (meno numerosi) e altri che presentano solo un residuo di linea ed un’evanescenza nella parte sinistra. Quest’ultima versione è quella che comunemente si trova disponibile e che può presentare i campi più lucenti proprio grazie all’operazione di lucidatura del conio. La linea di congiunzione degli scudetti rappresenta un “residuo” del progetto precedente, infatti nel progetto precedente tutto gli scudetti erano uniti da una cornicetta e da una linea (cfr. foto d’epoca), poi probabilmente Giampaoli ha cambiato idea, forse per alleggerire il disegno ed è stata rimossa, ma evidentemente non a regola d’arte. Forse la lucidatura durante le operazioni di coniazione era proprio volta a cercare di ultimare l’operazione di rimozione della linea che a Giampaoli non garbava Buon proseguimento! https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000090987/2/roma-vengono-coniate-nuove-monete-500-lire.html?startPage=0&jsonVal={%22jsonVal%22:{%22query%22:[%22500%20lire%22],%22fieldDate%22:%22dataNormal%22,%22_perPage%22:20,%22archiveType_string%22:[%22xDamsCineLuce%22]}}
    8 punti
  2. Buongiorno mi ricollego a questo post per mostrare il mio monetiere costruito durante la settimana di Natale . I cassetti sono in legno iroko con ripiano in faesite mentre il mobile è in multistrato Marino rifasciato con legno teak, inseriti nei cassetti i vassoi in velluto rosso , il tutto per 21 cassetti e un’altezza del monetiere di 45 cm per 32 cm per 28,5 . Ho forse esagerato con gli accessori ??
    7 punti
  3. Salve a tutti, Vi premetto che si tratta di una discussione a contenuto storico e numismatico, quindi non parleremo ovviamente di politica. Spero che risulterà per voi interessante. To be continued..
    4 punti
  4. Questo è un altro esemplare di 500 lire 1990 battuta sul tondello delle 50 lire Vulcano II tipo. Da notare la curiosità che nel 1990 era stata sospesa la coniazione delle 50 lire Vulcano II tipo....mente nel 1989 era ancora in corso di produzione
    4 punti
  5. Buonasera, visto il successo e l’interesse destato, ho creduto opportuno aprire una discussione sull’asta in oggetto, dove ognuno, secondo il proprio settore di interesse (quindi non solo Vicereame) può segnalare la moneta/e che ha seguito con più interesse, magari aggiungendo qualche considerazione personale. Probabilmente le monete provengono dalla stessa collezione, ma questa é solo una impressione personale. Inizio con un Carlino di Filippo ll Principe che presenta al R il simbolo Giglio, classificato dal Magliocca come R5 al n. 67/6 (anche se rispetto a questo riporta due punti ai lati). Aggiudicato per 215,00 +dir ASTA ONLINE n. 10 / Lotto 220 NAPOLI - FILIPPO II DI SPAGNA, RE DI NAPOLI E DI SICILIA 1554-1598. - CARLINO. NAPOLI Filippo II di Spagna, Re di Napoli e di Sicilia 1554-1598. Carlino. Ag gr. 2,82 Dr. PHILIP R ANG FR NF PR HI. Testa coronata a d.; dietro la nuca, IBR. Rv. FID / EI DEF / ENSOR. Iscrizione disposta su tre righe entro corona d’alloro. Pannuti Riccio 15; MIR 165. Bel BB
    3 punti
  6. Un saluto a tutti!! Volevo condividere con voi il mio centesimo volto imperiale!! Certo... un piccolo traguardo per un piccolo collezionista ma sono comunque soddisfazioni!!
    2 punti
  7. Compresi auguste, usurpatori... tutto il cucuzzaro!!
    2 punti
  8. Credo sia 48/48 il 2 presunto al diritto è più simile ad un 8 perché si notano le chiusure dei due occhielli
    2 punti
  9. E' sicuramente un errore di coniazione. Potrebbe essere una 500 lire battuta su un tondello delle 50 lire oppure una 500 lire battuta su un tondello monometallico (i.e. una corona esterna non forata). Dalle foto e dallo spessore del bordo sarei più incline a dire 500 lire su tondello delle 50 lire, per esserne certi va rilevato il peso esatto. Riesci a pesarla?
    2 punti
  10. Buongiorno a tutti... Sempre dalla recente asta di Ranieri è passato questo brutto grano di Filippo IV con data 42/48... A me risulta inedito, complimenti per l'occhio avuto dall'acquirente... https://numismaticaranieri.it/lottischeda/41328-napoli-filippo-iv-di-spagna-1621-1665-grano-1648.aspx
    2 punti
  11. Buongiorno oggi condivido la sorella, stesso millesimo ma variante FERDINVN...presa di recente in un'asta, probabilmente chi ha seguito capirà anche quale...bella conservazione per questo tornese... Diversa anche la spaziatura tra "C.6." più ridotta, nel FERDINAN è maggiormente spaziata "C. 6." Saluti.
    2 punti
  12. Buongiorno a tutti! Vi presento la mia new entry: 20 grana 1691 di Carlo II. Era da un pezzo che cercavo questa moneta con un ottimo compromesso qualità/prezzo
    2 punti
  13. Prima vera riunione appena terminata. Durata addirittura 2 ore e mezza che sono davvero trascorse rapidamente. Siamo arrivati ad essere 6 utenti connessi contemporaneamente. Bella serata, nella quale almeno personalmente ho imparato qualcosa. Alla prossima!
    2 punti
  14. https://www.facebook.com/PistoiaCollexpo2020/
    1 punto
  15. sto completando mano a mano questa serie di fantasia che mi sembra molto interessante... ? https://www.friziodesign.it/coins24.html https://www.friziodesign.it/coins23.html ... segue... ?
    1 punto
  16. Rivelato il mistero degli elmi con le corna: quando l’Europa del bronzo era più unita che ora In Danimarca alcuni artefatti antichi trovati durante gli scavi archeologici hanno riservato una grandissima sorpresa. Si trattava di alcuni oggetti in bronzo tra cui degli stupendi elmi ornati dalle lunghe corna. Fino ad ora si era sempre pensato che questi elmi fossero un prodotto dell’arte vichinga e quindi che avessero un migliaio di anni di vita circa. Analizzando invece alcuni resti organici che erano stati trovati insieme agli Elmi si è potuto risalire alla loro reale età. Una ricerca pubblicata sulla Prehistorische Zeitschrift ci rivela che questi artefatti sono invece stati prodotti nell’età del bronzo, attorno al 1.500 avanti Cristo, per cui vengono ad avere più di 3000 anni. I ricercatori inoltre ritengono che non si tratti di protezione di carattere difensivo, ma di offerte agli dei indossate durante particolari cerimonie, anche per le complesse decorazioni sulla loro superficie. Non sono state notate grandissime somiglianze con altri artefatti simili, sempre risalenti all’età del bronzo, ma rappresentano immagini trovate sia nella penisola iberica sia in Sardegna. https://scenarieconomici.it/rivelato-il-mistero-degli-elmi-con-le-corna-quando-leuropa-del-bronzo-era-piu-unita-che-ora/
    1 punto
  17. Salve a tutti,ho da poco acquistato questo sesterzio di Volusiano dal peso di 15,87 grammi !Posto la stessa foto della casa della casa numismatica dove l'ho acquistato! La casa numismatica lo reputa un QSPL,anche se lo stesso sesterzio ha girato in varie case d'asta importanti,di cui in una di esse era descritto come un BB,cosa ne pensate ? Mi stava piacendo tanto per la patina ,a me cmq sembra che sia meglio di un BB
    1 punto
  18. Molto interessante, non sapevo esistessero 3 versioni della prova del 1957. È abbastanza difficile riuscire ad avere una 500 lire 1957 PROVA, ma addirittura riuscire ad averle tutte e tre le versioni, sembra una missione impossibile. Comunque sognare non costa.
    1 punto
  19. complimenti, bel sesterzio di barra.
    1 punto
  20. @NeroDrusus Da semplice appassionato non so rispondere al tuo quesito. Personalmente, con riferimento specifico alle monete imperiali romane, guardo poco la scala di conservazione nel dettaglio, preferendo considerare l'aspetto generale della moneta, le sue particolarità e, non di meno, il suo significato storico. Quindi passo la mano. Della tua moneta a me colpisce molto la bellezza del rovescio: una IVNONI MARTIALI. Di esso si e' parlato a lungo in questa discussione: Spero comunque di esserti stato utile. Buona serata da Stilicho
    1 punto
  21. Complimenti per aver trovato un video di tale importanza per gli appassionati di monete.
    1 punto
  22. Bella moneta Silvio e buon compleanno.
    1 punto
  23. La conservazione è in linea con la maggior parte di questi pezzi,il prezzo pagato è,a mio modo di vedere,giusto... È una moneta rara e non tutti ce l'abbiamo in collezione... Io ho sempre pensato che se vuoi mettere in collezione determinate monete devi investire anche in cifre che per altri possono essere alte,il valore di una moneta lo fa il mercato e se un collezionista ci ha speso quella cifra allora vuol dire che la vale... Di nuovo mi congratulo con l'acquirente...
    1 punto
  24. Avari AA L vòlano = avaria al volàno Omografi: Vòlano con accentazione sdrucciola = verbo Volàno con accentazione piana = sostantivo maschile che indica sia un attrezzo sportivo sia un dispositivo in grado di accumulare energia e di restituirla poi in opportune condizioni. apollonia
    1 punto
  25. 1 punto
  26. Buongiorno a tutti , il mitico 28? dunque, 1 lo vidi dal vivo, uno in una vecchia discussione in sezione , uno su Artemide Aste se non ricordo male , dopo controllo , e questo. Mi sbilancerei dicendo che non è un millesimo comune , ma raro come riportato nella bibliografia che conosco. Conservazione dichiarata BB secondo voi ci sta? Per me non ci arriva. Prezzo 260 più diritti e spedizione? Troppi ? Giusti? Saluti Alberto
    1 punto
  27. E bravo,chiaramente Ferdinudvn. Non si ferma mai il Cristiano "Tir" ?
    1 punto
  28. Da notare che la cifra 8 della data è formata da due 0 uno sull'altro, questo particolare l'ho notato anche su altri 28...
    1 punto
  29. Ciao, complimenti ed alle prossime 100.....?. ANTONIO
    1 punto
  30. Non so da che contesto arrivasse (avevamo cambiato paese i quando io ero piccolo) so che mio padre lo usava come epiteto quando qualcuno lo "irritava"
    1 punto
  31. Ho aggiunto un altro trifollaro recentemente alla collezione spero fine settimana fare le foto e postarle.
    1 punto
  32. Grazie i cassetti scorrono su delle piccole guide in legno .
    1 punto
  33. Ogni scusa è buona Buon compleanno saluti luciano
    1 punto
  34. Buon Compleanno Silvio, bel regalo!
    1 punto
  35. @ExarKun effettivamente avevo notato anche io che in giro la moneta veniva attribuita sia alla zecca di Tiro sia a quella di Ake (ma più a quella di Tiro), tuttavia avevo preso per buona l'attribuzione del Price considerandola la fonte più affidabile in materia (in questo caso erroneamente a quanto pare). Mi ero sbagliato nella risposta al post # 5178 perchè il Price sapeva dell’attribuzione a Tiro delle emissioni da lui assegnate ad Ake da parte di A. Lemaire nell’articolo “Le monnayage de Tir et celui dit d’Akko dans la deuxième moitié du IVe siècle av. J.-C.” comparso su RN 1976, 11-24, quindici anni prima della pubblicazione del suo libro “The coinage in the name of Alexander the Great and Philip Arrhidaeus”. Il Price ha motivato nel testo la sua interpretazione affermando che se era indubbiamente vero che Tiro si era rapidamente ripresa dopo il massacro inflittole da Alessandro nel 332 a. C. e che la città era diventata una fortezza con guarnigione macedone, la teoria di Lemaire richiedeva che Azemilco avesse continuato a regnare fino all’anno 39 del suo regno. Però non c’era nessuna prova che lui avesse regnato e nelle occasioni in cui Tiro è stata direttamente menzionata in questo periodo, risulta chiaramente che era il comandante della guarnigione a prendere le decisioni, senza alcuna indicazione che fosse il re a governare la città. Invece G. Le Rider ritiene più valida l’ipotesi di Lemaire nel suo libro “Alexander the Great: Coinage, Finances, and Policy” (Philadelphia: American Philosophical Society, 2007, pp. 125-34). Per quanto riguarda la didascalia del tetradramma Price 3248 proposto da varie case d’asta, in alcune è attribuito alla zecca di Ake e in altre alla zecca di Tiro con l’aggiunta di (Ake) dopo Price 3248. apollonia
    1 punto
  36. Moruzzi è una garanzia ed il prezzo è corretto. La prima moneta acquistata non si scorda mai... Partecipo ai festeggiamenti con la mia:
    1 punto
  37. Bella moneta! Complimenti! E Tanti auguri per domani. Festeggiare con una moneta ha sempre il suo perché!!
    1 punto
  38. 1 punto
  39. come per l'altra, misure e diametro, qui almeno il "fuoco" c'è... saluti TIBERIVS
    1 punto
  40. IL RIC X Il volume, per chi non lo sapesse copre il periodo dalla morte di Teodosio I alla fine dell’impero romano. Con una intuizione importante per metà anni ’90, Kent incluse nel volume molte monete imitative, e non solo, emesse dai cosiddetti popoli romano barbarici (Vandali, visigoti, Odoacre, Ostrogoti, etc….). La struttura del volume è per sommi capi la seguente: 1. le monete sono numerate da 1 a 3819, quindi la numerazione non cambia per imperatore né per zecca. Nonostante le critiche che furono mosse da Hahn nel 1996, credo che la numerazione progressiva sia interessante e non allarghi la possibilità di errore nel riportare le attribuzioni come disse Hahn stesso. Quindi pur lavorando solo sulla moneta in bronzo di questo periodo, credo che seguire una numerazione progressiva possa rappresentare un buon modello. 2. nella prima parte si trattano in ordine cronologico gli imperatori orientali da Arcadio a Zenone 3. nella seconda parte si inizia da Onorio e si arriva alla fine dell’impero, con l’aggiunta delle monete di Odoacre & Co. 4. le zecche sono organizzate in riferimento all’imperatore sotto il quale erano ubicate…. Quindi se cerco una moneta di Arcadio emessa dalla zecca di Roma, la troverò nella sezione di Onorio, che era imperatore nella metà di impero che include la zecca di Roma. Su questo modello di organizzazione del volume spendo subito due parole. Questa divisione appare strana, perché ti trovi ad avere le monete a nome di uno stesso imperatore, “sparse” in più luoghi del volume, MA a tutti gli effetti, quando si impara a gestire meglio il volume, la cosa permette di avere una migliore visione della monetazione di una parte dell’impero…un esempio…. Le cosiddette “crocette” ovvero le piccole monete in bronzo monete che presentano al rovescio una croce come tema principale, sono tipiche emissioni orientali. Una “crocetta” a nome di Onorio è di fatto una emissione fatta da Arcadio e spostarla tra le monete di Onorio crea solo confusione… anche perché la complessità sta certamente nel presentare un impero diviso in due, con tipologie monetate differenti, a volte “misure” differenti, dovendo combinare coerenza per imperatore, per zecca, e sincronia tra le emissioni delle due parti dell’impero… Grierson seguì altrove la logica “per imperatore” e quindi tutte le emissioni ad esempio di Arcadio, sono nella sezione di Arcadio. Questo a mio avviso dà una visione d’insieme che aiuta il collezionista/ricercatore nella ricerca, ma diminuisce al contempo la possibilità che il lettore veda alcune interconnessioni o coerenze interne. Partiamo dal periodo da coprire. L’avvio è dato certamente dalla Morte di Teodosio I che lascia l’impero diviso tra i due figli Arcadio e Onorio, anno 395. Il 395 è certamente un punto di partenza da conservare, consapevoli però di tre aspetti fondamentali: 1 – la morte di Teodosio I non è una barriera insormontabile, quindi molte delle monete che erano coniate prima, furono certamente coniate ancora per un periodo più o meno lungo, dovuto anche solo banalmente ai tempi necessari perché la notizia arrivasse, e le zecche si adeguassero 2 – come sappiamo la distinzione tra legenda continua D N HONORIVS P F AVG e spezzata D N HONORI-VS P F AVG permette di distinguere i ruoli, o meglio le posizioni subordinate, ma ci sono dei “ma” … ovviamente la legenda di Onorio non diventa “spezzata” esattamente il giorno dopo la morte del padre (o non dappertutto, e lo vedremo), poi ci sono delle apparenti eccezioni…e poi presto questa “regola” andrà comunque perdendosi nel nulla. Il termine del periodo da considerare è invece un tema più complesso. La separazione tra monetazione romana (fino a Zenone) e monetazione bizantina (da Anastasio), è una semplificazione moderna, e nemmeno numismaticamente corretta (per non parlare dell’aspetto storico) Come dicevo, Kent decise di chiudere con Zenone 474-491, ma la cosa in sé non ha reali motivazioni, tant’è che come scrissi recentemente in un articolo, il primo periodo di Anastasio è pienamente “romano” e ogni sua emissione è esattamente in linea con le emissioni precedenti, almeno fino al 498. Sarà a mio avviso quindi il 498 la data da considerare per chiudere questo periodo, perché nel 498 Anastasio con la sua riforma introduce dei multipli in bronzo con l’indicazione del valore in numeri greci M=40 K=20 I=10 etc…. questa riforma crea una spaccatura, si badi bene, solo per il bronzo, tale da poter dire che “chiude un capitolo”. Si badi bene…. I piccoli AE4 con monogramma di Anastasio furono coniati prima del 498 e dopo il 498 e ad oggi non è possibile distinguerli…. Quindi, io li citerò consapevole che furono probabilmente coniati fino al 512….D’altronde le linee nette che possono semplificare per chi legge, non esistono nella vita reale, e si tenta quindi di sottolineare una sfumatura più che di creare cesure inesistenti. La monetazione “altra”, Odoacre, Ostrogoti, Visigoti, Vandali etc etc etc, non ha motivo di essere qua trattata, perché solo guardando ai bronzi emessi da Odoacre con suo proprio monogramma, è evidente che oggi le varianti note sono talmente tante che non è più possibile tenerle “mischiate” nella monetazione romana. Dal 1994 sono usciti importantissimi lavori monografici e se allora il riferimento era il MEC I in via quasi esclusiva (e certo dopo quasi 40 anni ancora lo è…), oggi ci sono volumi dedicati alle singole popolazioni la cui sintesi all’interno di una trattazione sulla monetazione romana non ha più molto significato. Va poi segnalato che il RIC IX contiene diverso materiale pertinente al post 395, quindi alcuni numeri del RIC X sono di fatto dei doppioni del RIC IX e quando si cerca materiale di questo tipo è spesso difficilissimo tracciare delle righe di separazione Nei prossimi interventi presenterò alcuni “casi” legati ai vari imperatori. Devo subito dire che la struttura del mio lavoro non è definitiva, e se per la questione delle zecche ho seguito l’impostazione di Kent, al momento la progressione degli imperatori non è spezzata tra occidente e oriente, ma segue un ordine un po’ più “cronologico” La scelta non è definitiva, ma il lungo periodo 395-498 può a mio avviso essere suddiviso in sottoperiodi aventi una loro coerenza intrinseca, e forse questo potrà permettere una narrazione ulteriore, nella speranza che non crei solo confusione…. In effetti forse nel macro periodo 395-498 si possono trovare dei sotto-periodi con una loro propria coerenza…. 395-423 – dalla morte di Teodosio I alla morte di Onorio – benché questo sembri spezzare il regno di Teodosio II, a livello numismatico è evidente una piccola frattura o meglio un tendenziale cambiamento. Includere o meno del primo periodo i due anni del regno di Giovanni è una questione di lana caprina. 423-457 – da Giovanni (423-425)/Valentiniano III (425-455) alla morte di Marciano. Ovvero il periodo che presenta per la prima volta in modo indiscutibile la frattura e la distanza “numismatica” tra i due regni 457-474 – il periodo che coincide con il regno di Leone I, l’occidente appare privo di qualsiasi potere 474-498 – il periodo che coincide con il regno di Zenone e chiude con la riforma di Anastasio. In occidente si vede il passaggio sotto Odoacre prima e Teodorico poi.
    1 punto
  41. Prima delle attività di Julius Popper ci fu un altro caso poco lontano da lì, in Patagonia: quello di Orélie-Antoine de Tounens, avvocato e avventuriero francese nato nel 1825 che si trasferì in Cile nel 1858 e ideò la fondazione di una colonia francese nell'Araucanía, un territorio selvaggio all'epoca non controllato dallo Stato cileno. Nel 1860 si trasferì in Araucanía tra gli idigeni Mapuche, di fatto indipendenti. Il 17 novembre 1860 proclamò il Regno di Araucanía, e i capi Mapuche in carica proclamarono Tounens re col nome di Orélie-Antoine I. Poco dopo un capo tribale della Patagonia gli comunicò di voler entrare a far parte del regno e la Patagonia fu annessa. Lo Stato cambiò nome in Regno di Araucanía e Patagonia, detto anche Nuova Francia. I vari tentativi di Tournens per far riconoscere il suo regno dal Cile o dagli USA non ebbero seguito e nel 1862 il governo cileno ne ordinò l'arresto per turbamento dell'ordine pubblico. Fu condannato alla reclusione in manicomio ma il console francese riuscì a intervenire e a farlo esiliare in Europa. Nel 1869 Tournens tornò in Cile con un passaporto falso, ma nel frattempo il governo cileno aveva lavorato per incorporare il regno e Tournens non ebbe nessun appoggio dalle autorità locali. Morì nel 1878. Esistono delle monete del Regno di Araucanía e Patagonia che non si sa quanta ufficialità avessero e se abbiano effettivamente circolato. Nel link ce n'è una rassegna. http://www.araucanie.com/araucania/19th_fichiers/19theng.htm
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  42. Proseguo con un altro tipo di 5 tornesi, più raro... millesimo 1817 sempre ostico per conservazione, qui gradevole il rovescio. Buona serata.
    1 punto
  43. Buongiorno oggi un tornesi 5 millesimo 1819, in conservazione più che degna, anche se queste foto non mi piacciono la moneta ha dei bei fondi e buoni rilievi. Un saluto.
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  44. ecco le prime monete 2022 che ne dite
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  45. Le mie monete sono di modestissimo valore, per me conta toccarle e guardarle quando mi pare. Il caveau di una banca è un posto molto triste. Io credo che le monete abbiano una loro vita. Ho due denari di Manlia Scantilla giudicati certissimamente falsi, così ho dedicato loro una poesia Mi sono innamorato dei tuoi occhi spalmati di tristezza severa... delle tue mani, quando accendi a sera la lampada che illumina la notte fuori la porta, che sia guida a un lupo, che una volpe non cada in un dirupo, che trovin casa un tasso e una marmotta... che un poeta sperduto lasci un canto per te, Manlia Scantilla, come gocce d'assenzio cadute a caso nella camomilla. 123
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  46. La più rara della serie, mooolto più rara di quanto non dicano i vari cataloghi Pagata... ma secondo me li vale tutti Negli ultimi 20 anni ho segnato solamente 7 monete passate in asta (8 con la mia), con molte ripetizioni (NAC 35 ripresentata poi nella NAC 47, quindi Nomisma 53 e 54; Nomisma 40 (Vitalini) ripassata poi nella Nomisma 46). In confronto il 5 lire 1901 è comune Questa dalla Montenegro 13 non mi risulta mai passata in asta Adesso riposa nel velluto in cassetta di sicurezza :) Foto catalogo... e le mie foto
    1 punto
  47. Io sono di Napoli e qui abbiamo il convegno del Circolo Numismatico Partenopeo e il Memorial Correale a Pioppaino
    1 punto
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