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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/12/22 in tutte le aree

  1. Gentile @Emily09, non entro nel merito della moneta di cui non saprei dire nulla, interessandomi di monetazione romana imperiale. Tuttavia mi preme dirle qualcosa. Da come ho visto lei e' un* nuov* utente, quindi posso comprendere che all'inizio ci si trovi un po' spaesati. Vorrei quindi aiutarla spiegando in maniera sintetica come si formula correttamente una richiesta di identificazione (c'e' tutto sul regolamento, ma si sa, ahimè, pochi lo leggono): - si mette un titolo appropriato, evitando titoli generici o ad effetto - si formula una richiesta chiara circa quello che si vuole sapere - si allegano fotografie il più possibile nitide del dritto, del rovescio e del bordo - si inseriscono dati fondamentali quali tipo di metallo (se noto), peso e diametro della moneta. - alla fine della richiesta, si porge un cortese saluto ed anche un ringraziamento. Quanto all'ultimo punto vorrei solo fare notare che chi scrive sul forum presta il suo sapere (ci sono anche tanti studiosi, esperti del settore, operatori....oltre ovviamente ai semplici appassionati come me) in maniera totalmente gratuita e nel tempo libero che ha a disposizione, magari assai poco dopo una lunga giornata di impegni vari. Ecco perchè un semplice ringraziamento o anche solo un cenno di saluto sono sempre graditi. Buona serata da Stilicho .
    7 punti
  2. Buongiorno, cinque bei aurei provenienti da uno scavo del 1939 in ottica preparazione alla II WW. Furono rinvenuti nell’area della fortezza legionaria di Isca Silurum che all’epoca era stata scarsamente interessata dalla presenza di costruzioni successive. http://www.caerleon.net/archive/photos/myrtle_excav.htm Sono conservate nel National Museum of Wales/Amgueddfa Cymru. https://museum.wales/collections/online/object/924b48c1-682f-3164-aa8c-c23fba3977bf/Caerleon-Myrtle-Cottage-coin-hoard/ La più antica è l’aureo in altro a sn nella foto di riepilogo. Dovrebbe essere una emissione abbastanza recente di Nerone (infatti è ritratto assieme al volto della madre). Qualcosa di simile: Aureo di 7,64 grammi (pre riforma) coniato a Lugdunum o a Roma nel 55. Al diritto busti accollati di Nerone e della madre Agrippina: la legenda recita NERO CLAUD DIVI F CAES AUG GERM IMP TR P COS. Al rovescio quadriga trainata da elefanti, sulla quale vi sono le statue di Augusto e Claudio, con la legenda AGRIPP AUG DIVI CLAUD NERONIS CAES MATER: a lato della quadriga EX S C. Cohen 3, R.I.C. 6. (a) Questo splendido aureo è stato coniato quando ancora Agrippina Minore reggeva le sorti dell’impero in nome e per conto del giovanissimo Nerone. https://www.panorama-numismatico.com/le-monete-di-nerone/#lightbox/1/ E’ quello che presenta più usura sui rilievi ( vedi i capelli sulla tempia di Nerone). A destra, un altro denario di Nerone, successivo di qualche anno (60-61 d.C.) RIC I, 23 Legenda: NERO CAESAR AVG IMP Tipo: Head of Nero, bare, right PONTIF MAX TR P VII COS IIII P P EX S C Tipo: Ceres, veiled and draped, standing left, holding two corn-ears and torch. http://numismatics.org/ocre/id/ric.1(2).ner.23?lang=it La serie si chiude con Domiziano Domitian, as Caesar, AV Aureus. Rome, AD 73. CAES AVG F DOMIT COS II, laureate head right / Domitian on horse left, raising right hand and holding sceptre in left. RIC 679; CBN 100-4; BMC 124-7; Calicó 812. 7.19g, 21mm, 6h. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1226&lot=775 Difficile che un legionario si sia scordato questo suo tesoretto. Rappresentava i suoi risparmi. E’ verosimile supporre che sia stato impossibilitato a farlo. Perché ucciso? Fatto prigioniero? In che occasione? Il luogo di ritrovamento ci consentono di poter formulare qualche congettura sui motivi della deposizione del gruzzolo. Rimosse dal contesto di ritrovamento sarebbero sì dei bei esemplari ma privi di un contesto storico in cui poterle inserire. Isca Augusta (o Silurum), attuale Carleon, fa parte del Galles e divenne sede della II Legio Augusta attrono al 75 d.C. quando Sesto Giulio Frontino intraprese la conquista del Galles (che fino a quel momento aveva retto l’avanzata romana, raccogliendo molti dei locali insorti). Fu edificato un primo forte in legno a vie perpendicolari con quartiere generale, residenza del legato, del tribuno militare, ospedale da campo, terme, botteghe, baracche per le truppe, granai e un anfiteatro. E’ possibile ritenere che lo sfortunato possessore sia stato ucciso durante le campagne degli anni 74-78 contro le tribù locali dei Siluri e degli Ordovici. Probabilmente azzardo non in un classico scontro campale ma in qualche imboscata, essendo la guerriglia la tattica favorita dagli autoctoni contro la forza dell'organizzazione militare romana. Saluti Illyricum
    3 punti
  3. Gentile @Alfredo Pezzilli, innanzi tutto benvenuto sul forum. Questa su cui ci troviamo e' una delle sezioni di approfondimento del nostro forum, in particolare quella riguardante le monete romane imperiali. Per le pure e semplici identificazioni (anche se spesso semplici non lo sono affatto, anzi!) esiste una sezione apposita: Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo Per sua utilità, visto che e' un neo iscritto, le riassumo brevemente come si formula una identificazione: - si mette un titolo appropriato, evitando titoli generici o ad effetto - si formula una richiesta chiara circa quello che si vuole sapere - si allegano fotografie il più possibile nitide del dritto, del rovescio e del bordo - si inseriscono dati fondamentali quali tipo di metallo (se noto), peso e diametro della moneta. - alla fine della richiesta, si porge un cortese saluto ed anche un ringraziamento. Quanto all'ultimo punto vorrei solo fare notare che chi scrive sul forum presta il suo sapere (ci sono anche tanti studiosi, esperti del settore, operatori....oltre ovviamente ai semplici appassionati come me) in maniera totalmente gratuita e nel tempo libero che ha a disposizione, magari assai poco dopo una lunga giornata di impegni vari. Ecco perchè un semplice ringraziamento o anche solo un cenno di saluto sono sempre graditi. Ora sposto la sua richiesta nella sezione apposita. Buona serata da Stilicho
    2 punti
  4. Se avessi voluto una web cam la befana avrebbe provveduto in tempo sono io che non sono avvezzo a questi strumenti tecnologici del diavolo Se mi parli di fotomontaggi è tutto ok, ma per altro con il pc sono una schiappa, in ogni caso tenterò ______________________________________________________ Per rimanere in tema di horror, questa mia monetina da 3 piccioli di Filippo III° (1598-1621) avrebbe dovuto essere rotonda...
    2 punti
  5. Buongiorno Queste le dovevo metter giá dalle feste,ma poi le postai in altra discussione. Orrori per tanti motivi che sappiamo.... Biglietti/banconote per campi di concentramento per prigionieri. 50 e 10 pfennig,con tanto di timbro.
    2 punti
  6. Faccio il mio esordio nel 2022 con un pezzo banco horror che era nascosto in una scatola di scarpe...pensa te?:
    2 punti
  7. Ti suggerisco di guardare i post sopra, che danno indicazioni in merito alla tua domanda, in particolare questo di @Niconik:
    2 punti
  8. Rivelato il mistero degli elmi con le corna: quando l’Europa del bronzo era più unita che ora In Danimarca alcuni artefatti antichi trovati durante gli scavi archeologici hanno riservato una grandissima sorpresa. Si trattava di alcuni oggetti in bronzo tra cui degli stupendi elmi ornati dalle lunghe corna. Fino ad ora si era sempre pensato che questi elmi fossero un prodotto dell’arte vichinga e quindi che avessero un migliaio di anni di vita circa. Analizzando invece alcuni resti organici che erano stati trovati insieme agli Elmi si è potuto risalire alla loro reale età. Una ricerca pubblicata sulla Prehistorische Zeitschrift ci rivela che questi artefatti sono invece stati prodotti nell’età del bronzo, attorno al 1.500 avanti Cristo, per cui vengono ad avere più di 3000 anni. I ricercatori inoltre ritengono che non si tratti di protezione di carattere difensivo, ma di offerte agli dei indossate durante particolari cerimonie, anche per le complesse decorazioni sulla loro superficie. Non sono state notate grandissime somiglianze con altri artefatti simili, sempre risalenti all’età del bronzo, ma rappresentano immagini trovate sia nella penisola iberica sia in Sardegna. https://scenarieconomici.it/rivelato-il-mistero-degli-elmi-con-le-corna-quando-leuropa-del-bronzo-era-piu-unita-che-ora/
    1 punto
  9. Gentilissimi, sono in possesso di due banconote da 3 lire del Comune di Venezia 1848, entrambe con il timbro del leone sul retro. Ma mentre una è chiaramente stampata, l'altra sembra disegnata a inchiostro o china. Ho pensato a un falso, ma è regolarmente timbrata sul retro; oppure, visto il numero basso di serie (147) potrebbe essere una delle prime, forse un prototipo? Grazie a chi potrà aiutarmi. Alessandra O
    1 punto
  10. Mah! Un consiglio... Visto che siamo ad inizio anno cambia l'immagine del tuo profilo, forse ti gioverà.....
    1 punto
  11. Comune anche per me, se ne trovano in rete parecchie a poco prezzo..ciononostante è molto affascinante, specie con quella patina deserto, complimenti..
    1 punto
  12. Hai ragione, io ho postato quella del sito della NGC coin, ma vedo che ci sono varianti possibili, con sole grande, sole piccolo e, probabilmente anche con differenze nella....punteggiatura, ma è solo mia supposizione.
    1 punto
  13. Ma quale Messina è di Modica e se non ci credi @nikita_ può fare la prova di assaggio?
    1 punto
  14. Sono normali "riempimenti" ed usura di conio. Eccoti un'interessante "prova" della Quadriga:
    1 punto
  15. Complimenti, moneta dal valore storico inestimabile. Purtroppo per me, visto che l'altissimo valore non è solo storico , resterà solo un sogno numismatico Un curiosità storica: oltre al marchio di zecca e rapide descrizioni su cataloghi, ci sono dei documenti più ufficiali che dimostrano che le monete sono effettivamente state coniate *a* Bologna invece che *per* Bologna (ovvero sempre nella zecca di Torino). Mi potrei aspettare ad esempio un regio decreto sabaudo per la movimentazione dei coni? Sono sempre stato affascinato dai ritratti e dalle legende su queste monete dei governi provvisori di Firenze e Bologna. Riassumendo: - per Bologna le monete da 5, 2 e 1 lira sono stato realizzate usando esattamente gli stessi coni, per dritto e rovescio, delle monete coeve del Regno di Sardegna, cambiando solo il messaggio politico - per Firenze, il ritratto della Lira è un unicum (ed è il mio preferito ) attribuito esplicitamente a Luigi Gori, mentre il rovescio è quello sabaudo - per le 2 lire di Firenze, il Gigante dice che "nonostante il dritto porti la firma di Ferraris i coni sono stati preparati da Gori".. Tuttavia, perchè avrebbe dovuto mettere la F. dopo aver realizzato un conio perfettamente identico all'equivalente sabaudo mentre tranquillamente la lira riporta la firma GORI? E' possibile che il commento del Gigante si riferisca solo al rovescio, che effettivamente è un unicum di quel periodo?
    1 punto
  16. Io ne ho trovato uno venduto da CNG, ma possono ben essercene altri in circolazione oltre a quello di @ewwe. Sicuramente l'asse è molto più raro del dupondio.
    1 punto
  17. Ciao, quindi per questa tipologia di asse se ho ben capito si conosce solo l'esemplare che hai postato e che non è ancora stato catalogato nel RIC ?. ANTONIO
    1 punto
  18. Bronzo di Gallieno che raffigura al rovescio un tempio tetrastilo che contiene una statua di culto di Afrodite in piedi a sinistra (Leu Web Auction 18). Lot 1993. CARIA. Aphrodisias. Gallienus, 253-268. Tetrassarion (Bronze, 25 mm, 8.94 g, 6 h). AΥ KAI ΠO Λ ΓAΛΛIHИOC Radiate, draped and cuirassed bust of Gallienus to left, seen from behind. Rev. AΦ-P-O-[ΔI]/CIЄΩN Tetrastyle temple, containing cult statue of Aphrodite standing left. Mac Donald Type 224 (O267/R497). A very rare variety. Minor deposits, otherwise, very fine. Starting price: 50 CHF. Result: 90 CHF.
    1 punto
  19. Tienila ancora per qualche giorno in acqua demineralizzata, altre operazioni richiedono molta esperienza e vanno fatte solo da esperti
    1 punto
  20. Ciao decisivo è l'assenza della corona radiata e poi del peso Silvio
    1 punto
  21. senz'altro un sesterzio, potrebbe essere questo ... su Wildwinds, peso gr.24,39 Sestertius. 156-157 AD. ANTONINVS AVG PIVS PP IMP II, laureate head right / TR POT XIX COS IIII S-C, Fides standing left, holding two standards. Cohen 988. RIC 943
    1 punto
  22. Eccola. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  23. Ok, allora proviamo: domani sera alle 21 chi vuole/può clicchi su questo link: https://meet.jit.si/InnovativeEnterprisesReactLong
    1 punto
  24. Diciamo che per certo le due monete hanno stili differenti. L'articolo di Asolati al momento mi restituisce un percorso più lineare di altri, ma esistono attribuzioni a siscia come dicevo, ma anche Salona etc... Della 1367 che appare di area gallica manca un quadro chiaro dei ritrovamenti che invece sembra almeno circoscrivere la 1359 a un'area abbastanza circoscritta, pur nei limiti... Poi detto questo, ho letto molto ma non mi ritengo al momento in grado di formulare una differente e più solida ipotesi per entrambe
    1 punto
  25. La moneta malgrado non sia in alta conservazione e' comunque gradevole e di tutto rispetto e non stona di certo in una collezione in cui magari prevalgono conservazioni più alte. Fossi in te, visto anche il ricordo che ti lega all' acquisto di tuo padre opterei per monete che ancora ti mancano! Poi naturalmente il mio è solo un parere..
    1 punto
  26. Ciao Massimo, obiettivo importante. Concordo che il 5 lire che hai postato non sia all'altezza del resto della raccolta, ma ha comunque una storia unica. Penso che un po' di pazienza centrerai il tuo obiettivo. Molto più difficili sono le 2 lire per il Re Eletto, che in alta conservazione sono ancora più rare degli scudi. Speriamo di vederci presto Saluti Simone
    1 punto
  27. Tornando un attimo ai n. 1359 e 1367 ho una certa difficoltà ad accettare SM come Sacra Moneta e non come indicazione di zecca. Ma probabilmente è solo un'impressione... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  28. …alla prossima… si tornerà in oriente con il lungo regno di Teodosio II. Saluti Alain
    1 punto
  29. Anno 56 del calendario cinese repubblicano (il 1912 è il loro anno 1) equivalente al nostro 1967. 6 + (10x5) = 56 https://en.numista.com/catalogue/pieces7861.html
    1 punto
  30. Per me si tratta della parte finale del colletto. (mi riferisco alla probabile C retrograda inferiore)
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  31. E allora la tua impressione è sbagliata..
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  32. Ah giusto: nel 2017 sono 15 anni dalla prima emissione del 2002, quindi il cambio volto-stemma è "lecito"; vedremo con il prossimo Pontefice (se eletto prima del 2032), se volto e stemma sono considerati paritetici. Quindi, tecnicamente, non ci sarà mai più una divisionale (o monete "comuni") con sede vacante, dal momento che si dovrebbe utilizzare per i successivi 15 anni lo stemma del cardinale Camerlengo e della Camera Apostolica (certo, se la SV durasse 15 anni, cosa improbabile, non ci sarebbero problemi )
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  33. In questo esemplare vengono usati gli stessi punzoni per le T e la cifra 8 è pure un po' evanescente... E la moneta è a nome del successore, ovvero Pasquale Cicogna. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  34. Ma sembra a me o dopo il 9 ( per di più scavato ) manca il punto? Come da immagini dal link https://it.ucoin.net/coin/argentine_provinces-4-reals-1851/?cid=117129
    1 punto
  35. Ecco la presentazione del libro da parte dell'Autrice:
    1 punto
  36. Buonasera ragazzi, se organizzate mi farebbe piacere essere dei vostri
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  37. Per questo genere di monetazione, come per le 100 Lire "piccole", siamo di fronte a quei casi in cui non c'è uniformità di veduta nei vari cataloghi. Delle 50 Lire Vulcano II° tipo, detto anche a modulo ridotto, ci sono diverse varianti. Le principali (secondo l'Attardi): con o senza rombo, con lobo orecchio rotondo o a punta. Poi del 1993 ci sono con il gambo lungo e 3 gambo corto (sempre con o senza rombo). L'evanescenza della testa di donna invece era una "caratteristica" abbastanza comune in tale genere di monetazione nelle prime annate. Poi ogni catalogo dice la sua. Sia per il grado di rarità, sia per il valore della moneta. Ad esempio il Gigante considera solo quelle con/senza rombo. Non fa nessun'altro tipo di differenziazione. Sul valore delle monete beh... anche le valutazioni sono discordanti! In taluni casi, come ad esempio per la 1993/94 senza rombo si va dai 5 ai 20 Euro secondo l'Attardi, per arrivare a oltre i 200-300 Euro secondo il Gigante. Per quella in oggetto, se fosse in FDC, si va da 1 Euro (Gigante) ai 20 euro (Attardi). PS: tra gli iscritti a questo sito, c'è l'utente @andrea78ts che può fornirti un parere professionale in merito. Credo anche sull'eventuale valore attuale della tua moneta.
    1 punto
  38. Una nuova ricerca pubblicata dalla rivista Praehistorische Zeitschrift afferma che due dei celeberrimi copricapi ritrovati a Veksø, in Danimarca, sarebbero originari dell'età del bronzo nell'isola mediterranea Non portavano gli elmi con le corna, i vichinghi, nelle loro scorribande dalle gelide acque del nord fino a Gerusalemme. Dimenticate Asterix, gli illustratori del romanticismo e pure Wagner con il suo Anello del Nibelungo. Con una torsione storica di 180 gradi, tocca rivedere a fondo uno degli stereotipi più radicati dell'immaginario collettivo: sì, perché a sorpresa le tracce degli elmi cornuti portano in Sardegna. O almeno, questo è quanto afferma una nuova ricerca pubblicata dalla rivista Praehistorische Zeitschrift, secondo cui due dei celeberrimi copricapi ritrovati a Veksø, in Danimarca, sarebbero originari dell'età del bronzo nell'isola mediterranea. Come ha spiega alla Cnn l'archeologa danese Helle Vandkilde, "per molti anni nella cultura popolare le persone hanno associato gli elmi di Veksø ai vichinghi, ma la nostra ricerca conferma che furono lasciati nelle paludi di quell'area danese nel 900 a.C., ossia quasi 3000 anni fa, molti secoli prima che i vichinghi o i guerrieri norreni dominassero la regione". Un vero e proprio viaggio nel tempo, quello degli elmi dominati dalle corna: secondo gli studiosi, l'immaginario del copricapo dominato dalle corna - "la quintessenza del guerriero", secondo la ricerca - nell'età del bronzo corre dalla Spagna sud-occidentale alla Scandinavia meridionale passando, appunto, dalla Sardegna. "Il che testimonia delle strette connessioni tra le grandi civiltà europee dell'età del bronzo", insiste Vandkilde, che arriva a parlare della "prima globalizzazione basata sul commercio a lunga distanza di metalli, idee e beni di lusso". E proprio le statuine bronzee sarde appaiono essere i parenti più stretti degli elmi di Veksø. Il "filo porpora" che collega le acque scandinave al Mediterraneo è ovviamente quello dei fenici, una sorta di rotta dei commerci e delle idee che andava dall'Atlantico al Mar Baltico. Dicono i ricercatori: quello degli elmi con le corna è stato un viaggio compiuto via mare, nel tratto di storia che va dal 1000 al 750 avanti Cristo. Ma si tratta di somiglianze indipendenti tra loro, "oppure sono frutto della trasmissione di idee fra diverse regioni?", si chiedono ancora gli studiosi della Praehistorische Zeitschrift. In tutt'e tre le aree, afferma la ricerca, l'elmo cornuto "viene utilizzato per esprimere potenza", e per quel che riguarda i manufatti di Veksø "sono ornati con simboli che dovevano assomigliare agli occhi e al becco di un uccello". A detta di Vandkilde, sia le corna dei tori che i volatili probabilmente sono simboli del sole: ebbene, un'iconografia simile si ritrovata appunto in Sardegna e nel sud-ovest dell'Iberia. "Non è certamente una coincidenza: ci deve essere stata una sorta di connessione", insiste l'archeologa. Ma dove nasce l'idea del vichingo sanguinario con l'elmo cornuto in testa? Ebbene, è un'idea "moderna": nel Seicento alcuni pittori iniziarono a rappresentare i germani in assetto di guerra dotati di corna animali, un'iconografia ripresa dagli artisti del romanticismo. La definitiva consacrazione arriva con l'"Anello del Nibelungo" di Wagner, dove sono le valchirie a portare corna di vacca attaccate agli elmi. Da lì il passo verso fumetti, cinema e serie tv è brevissimo: chissà se ora verranno aggiornati in salsa nuragica. https://www.repubblica.it/esteri/2022/01/10/news/elmi_vichinghi_sardegna-333354654/
    1 punto
  39. Ciao! Dipende se dice buona sera? Per Favore? Grazie? Luciano
    1 punto
  40. La moneta è stata attribuita alla zecca di Ake Tolomea dal Price, che l’ha catalogata al n. 3248, ma poi riattribuita alla zecca di Tiro da A. Lemaire. La coniazione è del periodo 332/1-328/7 a. C., al tempo di Menone o Menes, e il rovescio è caratterizzato nel campo a sinistra da |O (fenicio ‘K = ‘Ozmilk [re di Tiro]). L'esemplare presenta qualche debolezza di conio e dev’essere stato ripulito, ma per il resto a mio parere tutto ok. Un buon acquisto. apollonia
    1 punto
  41. Buongiorno gente. Oggi un bel 12 cavalli 1793 ; A.12.P. con la punteggiatura bassa e non sfalsata. Ottimo il dritto! Buona giornata.
    1 punto
  42. era tempo che non leggevo interventi di francesco77, bentornato !
    1 punto
  43. Va bene, se proprio insistete farò come volete voi, datemi pure nome e cognome, vi metterò in lista d'attesa, ma ormai dovreste saperlo anche voi che passare per la cruna dell'ago è molto, molto difficile. petronius
    1 punto
  44. Che dire... complimenti per il pensiero al piccolo, a cui auguro tanti auguri. Se vai avanti con questo passo, per il 18° saranno d'obbligo le 5 Lire 1901. A parte le battute, ancora tante belle cose al piccolo e alla famiglia.
    1 punto
  45. Ciao a tutti. Vi scrivo, visto l'argomento, per chiedervi cosa ne pensiate di questa medaglia ritrovata tra i cimeli del fratello della mia bisnonna. Qual è la storia di questa medaglia e quale potrebbe essere il suo valore? Grazie in anticipo a tutti per le risposte.
    1 punto
  46. Veramente un'impresa! Allego la targa a Torbole che ricorda l'avvenimento...
    1 punto
  47. Per chi ama collezionare il Re Numismatico spesso e volentieri si è imbattuto nelle famose patine "a bersaglio" (o a coccarda). Controllando periodicamente monete che per svariati decenni hanno riposato in valigetta, mi sono accorto che il problema è piuttosto circoscritto a questo sovrano, e che le cause, molto probabilmente, andrebbero ricercate nella conservazione in PVC e/o nella tipologia di coniazione (pressione del conio,credo, in fase di coniazione). Non sto qui a riaprire vecchie discussioni su origini e cause delle patine a bersaglio e sugli estimatori delle medesime, una cosa sola attira la mia attenzione ed interesse: il plus valore di bellezza di una moneta con patina da vecchia collezione che mostra i segni del trascorrere del tempo, rispetto ad una pari grado (come conservazione) slavazzata e senz'anima!
    1 punto
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