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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/04/22 in tutte le aree

  1. Buongiorno....così tanto per gradiere una fotina di gruppo delle mie preferite, la serie in rame del 1804...:) Buona giornata.
    4 punti
  2. Ho visto che nella sezione apposita "Monete false" del forum, manca il 100 Lire della Repubblica Italiana. Mi pregio di presentarvi un esemplare di tale tipologia che, nell'album degli orrori personale, aveva attratto la mia attenzione per aver gli assi alla tedesca e che osservandolo meglio ho riconosciuto come falso, non solo per i rilievi ed altri particolari (come il restringimento dell'asta vicino alla mano di Minerva che la impugna), ma anche per il peso eccedente il range di tolleranza indicato dal D.P.R. 30/07/1955 compreso tra 7,800 e 8,200 g.
    3 punti
  3. Come indicato, troviamo in queste monete segni perfettamente visibili, costituiti da stelle nella mandorla, in globetti posti tra i piedi del Redentore, globetti croci o altri simboli generalmente posti in prossimità del gomito del Santo, nel vessillo posto sull'asta. Insieme a loro, si possono osservare punti nelle leggende, localizzati e talvolta posti " forzatamente". Si vedano, nella figura, due esempi: ?Dopo la lettera Q si osservano due punti. ?Dopo la lettera M è posto un punto non legato alla sintassi. Questa situazione forzata e variegata dei contrassegni suppletivi è apposta in modo non facilmente visibile da chi ha le monete in mano e, naturalmente, con uno scopo, che potrebbe essere legato alla zecca e alle sue funzioni: ordinare la successione delle serie, identificare l'origine del metallo consegnato per il conio o il destinatario della rimessa di denaro e altre funzioni a noi purtroppo oscure a causa dell'assenza di documenti esplicativi.
    3 punti
  4. Buongiorno lamonetiani...riporto su la discussione con un recente acquisto , variante inedita (almeno nei testi in mio possesso non l'ho trovata) un 2 grani 1804 ribattuto su 3, evidente il 3 sotto il 4, ma evidente anche la ribattitura per via delle due linee sotto il valore tipiche dei tondelli del 1803, mentre i 1804 non ribattuti hanno un unica linea sotto il valore. Particolare anche quella che reputo una contromarca che però non sono ancora riuscito ad identificare...avete qualche idea? A voi la moneta. E buona continuazione
    3 punti
  5. Buongiorno, prima di tutto dovresti postare una moneta alla volta, con entrambe le facce ed indicando il peso, altrimenti si fa confusione. La prima che hai postato, al post n. 1, è un grosso di primo tipo, variante senza cunei. Moneta comune, il tuo eseplare è ben conservato ma sembrerebbe pulito malamente. La moneta al post n. 4, a cui credo si riferisca il peso di 0.71, sarebbe un denaro piacentino, anch’esso comune. Infine, per la moneta di cui parli che ha le N speculari, ti posto foto dell’esemplare che ho io in collezione. Non si tratta di una moneta particolarmente rara. Un saluto Appah
    3 punti
  6. Buona serata “Galeas per montes” è lo specifico termine con il quale si indica una delle più impensabili ed epiche imprese che la Serenissima mise in opera durante le numerose guerre che, nel medioevo, la videro opporsi a Filippo Maria Visconti, signore del ducato di Milano. A Venezia “regnava” il Doge Francesco Foscari eletto nel 1423 e deposto con gran scandalo, in spregio alla leggi della Repubblica, dal "Consiglio dei X" nel 1457; furono 34 anni di guerre che costarono a Venezia lunghi e penosi sacrifici, con le finanze in "sconquasso" e le cui conseguenze si trascinarono nel tempo. Guerra guerreggiata e guerra diplomatica, dicono gli storici e la vicenda in parola rientra nelle strategie ingegneristiche-militari, che Venezia decise di attuare per sorprendere le truppe milanesi asseragliate a Desenzano e Peschiera. Il Visconti teneva sotto assedio Brescia e controllava la parte meridionale del lago di Garda, grazie alle suddette fortezze lacustri; l'unico modo per Venezia di soccorrere la città era quello di passare a nord del lago e così, il 4 gennaio 1439, salpò da Venezia una flotta costituita da 25 barche grosse, 2 galee e 6 fregate al comando dell'ammiraglio Piero Zen. La flotta imboccò le foci dell'Adige nei pressi di Sottomarina di Chioggia e lo risalì fino a Legnago e Verona per proseguire poi verso la chiusa di Ceraino, posta nella Vallagarina; dopodiché si diresse fino ai Lavini di Marco, una distesa di roccia calcarea posta a sud di Rovereto e poi a Mori, grazie all'impiego di sterratori, falegnami, carpentieri che costruirono una apposita strada foderata da assi di legno sulle quali far agevolmente rotolare le imbarcazioni imbragate in "macchine" poste su rulli. Tutte queste maestranze provvidero a livellare il terreno, togliere dal tracciato alberi e macigni, demolendo anche case e stalle se erano di intralcio. Raggiunto il piccolo lago di Loppio, le imbarcazioni vennero rimesse in acqua per un paio di chilometri; poi la flotta venne nuovamente tirata in secco e trascinata sul ripido pendio per il passo San Giovanni, per poi discendere verso Nago, attraverso la valle di Santa Lucia, per arrivare, finalmente, al lago nei pressi di Torbole. Schema del tragitto e relativa legenda (centrostudidialogo.com) 1- Venezia – La flotta esce dall’Arsenale 2- Imbocca la foce dell’Adige 3- Verona – Nell’Adige c’è poca acqua e sulle imbarcazioni vengono applicati dei “galleggianti” 4- Mori (Tn) – Il convoglio viene portato in secca attraverso macchinari appositamente costruiti 5- Viene trascinato fino al Lago di Loppio, 230 metri slm, poi supera il Passo di San Giovanni, a 264 metri 6 – Torbole (Tn) – Attraverso una discesa molto pericolosa arriva al Lago di Garda. Nell'impresa di trascinamento vennero impiegati ben 2000 buoi requisiti nelle località attraversate dal convoglio e in quelle limitrofe, nonché centinaia di persone tra marinai, rematori, militari e uomini dei luoghi, che dovevano indirizzare le navi e all'occorrenza frenarle, tramite gosse funi. Tutta la complessa operazione non fu particolarmente fausta, giacché le forze milanesi riuscirono a bloccare la flotta veneziana e catturandola in parte; giusto le due galee riuscirono a riparare a Torbole. Brescia non fu liberata, ma grazie al controllo della parte superiore del lago di Garda, Venezia riuscì a far giungere alla città le derrate e gli aiuti che gli consentirono di resistere all'assedio ancora per un anno. Nell'anno successivo Venezia organizzò una nuova squadra navale a Torbole, ben più numerosa della precedente, sfruttando il tracciato impiegato l'anno precedente e questa volta sconfisse i milanesi, guadagnando l'intero controllo del lago. Il costo dell'impresa è stato calcolato in 15.000 ducati d'oro. Evitando di farci venire il mal di testa, non consideriamo l'eventualità che si tratti di ducati di conto, ma reali; 15.000 ducati al peso medio ciascuno di gr 3,50, vuol dire 52.000 grammi (52 Kg) di oro puro. Se consideriamo il valore dell'oro puro in questo periodo, pari a ca. €. 51,00, risulta un esborso da parte della Serenissima di €. 2.652.000, con l'avvertenza che, a quei tempi, il valore dell'oro era ben superiore. Ducato d'oro a nome di Francesco Foscari saluti luciano
    3 punti
  7. Condivido questa piastra sebeto 1736. Lo stato di conservazione non è sicuramente eccezionale,tutt'altro ( l'ombra sulla moneta l'ho causata io scattando la foto ) ,ma al rovescio,nella palla dello spazio/Medici,i gigli sono presenti in posizione invertita (1/2 ) Cosa ne pensate? Auguri a tutti di buon anno.
    2 punti
  8. Inauguriamo il 2022 con una nuova piccola monetina ...di quelle che sono la mia passione!!!!!! Con questa esco dal mio solito standard di monetine rasenti la perfezione o quasi (purtroppo ho il difetto che mi piacciono cosi), ma per questa tipologia non sono riuscito a fare di meglio!!!!!? Purtroppo la moneta presenta una marcata schiacciatura di conio in corrispondenza della faccia e della spalla di San Paolo, ma devo dire che il dritto mi soddisfa veramente molto...non presenta debolezze ,con un usura minima, e i rilievi ben delineati. Il giulio in questione viene classificato come Muntoni 57 e la rarita' e' veramente di tutto rispetto....sul Mir viene riportato come RRR, poi magari qualcuno potrebbe avere qualche dubbio cercando i passaggi?. Personalmente, nonostante venga riportato della stessa rarita' di quello classificato come Muntoni 60, ritengo che il Muntoni 57 sia, tra quelli con il busto al dritto, parecchio piu' difficile da reperire . Purtroppo le foto sono come al solito una tristezza ?.......dimenticavo , peso pieno 3,24 grammi
    2 punti
  9. Buonasera mi sembra che sia Alessandro Severo, saluti
    2 punti
  10. Te la faccio vedere volentieri... Pubblica 1623...
    2 punti
  11. Esatto falsi d'epoca delle 100 Lire hanno girato negli anni 70/80 insieme alle 5/10/20/e 50 Lire non erano cosi tanti ma esistevano sicuramente sono molto rari,credo e difficile da riconoscere, almeno ad una prima occhiata. Bei tempi di una gioventù felice.
    2 punti
  12. Litra68,concordo con la tua chiara e lucida analisi. Puntualizzo che,secondo me,bisogna separare la FINALITÀ dal RISULTATO. La “finalità “ accomuna tutti i falsari e consiste nell’obbiettivo di riprodurre,”il più fedelmente possibile” un’opera originale. Il “risultato”è strettamente legato alla maestria,all’abilità ,così come ai materiali o ai mezzi di cui si dispone. Per quanto riguarda il tarí 1798 “s” rovesciate viene a mancare proprio la “finalità “,cioè la base di tutto. Si può puntare a copiare il più fedelmente possibile una moneta se,poi,volutamente e inspiegabilmente,si introducono nella leggenda sostanziali variazioni del tutto fantasiose e prive di qualsiasi giustificazione plausibile? Variazioni,oltretutto,ripetute su più conii! Sono d’accordo che i fruitori dell’epoca non erano nelle condizioni di sottilizzare,ma quale era la finalità del falsario? O forse non sapeva incidere le “S” o altri segni in modo corretto? Secondo me,chi ha coniato quelle monete puntava più a lanciare dei segnali,con i mezzi che aveva a disposizione,che a falsificare! Ed è in base a queste considerazioni che mi chiedo come il catalogo “Gigante” possa parlare,senza mezzi termini,in maniera perentoria, di “falsi d’epoca dal conio grossolano e dal peso calante”. Il peso calante,da solo,non certifica nulla se poi tutto il resto depone chiaramente contro la logica di una possibile falsificazione. Visto che viene pesantemente penalizzata una moneta interessante e da interpretare,i curatori del “Gigante” potrebbero anche finalmente spiegarci su cosa basano le loro certezze ! Se sussistono dubbi,meglio non pronunciarsi!
    2 punti
  13. ....rotolino che quindi non era di Zecca,ma ipoteticamente di una banca"x",che,involontariamente,avrá confezionato questo tondello( ipotesi )
    2 punti
  14. Ottimo. Ti allego, con migliori auguri, i miei esemplari:
    2 punti
  15. Allora vale lo stesso ragionamento per il Regno d'Italia che da quasi ottant'anni non emette più monete. Ma che senso avrebbe prendere delle medaglie (non monete) riprodotte con le tipologie dei Savoia? Resta la libertà di collezionare quel che si vuole, naturalmente, ma affermare che fanno parte di una raccolta specifica ce ne corre... Se sei un collezionista anche di Lire della Repubblica, mi sembra di capire, che ne hai ancora da acquisire per completarla senza "perderti" con queste speculazioni che manterranno unicamente il valore del fino contenuto.
    2 punti
  16. Della dinastia modernamente identificata come Plantageneti ma anche noto come "cuor di leone" , Riccardo nasce in Oxford nel 1157, figlio di Enrico II re di Inghilterra e di Eleonora di Aquitania . Dopo l'infanzia in Inghilterra, trascorre gran parte della vita nei possedimenti della corona inglese in Francia, spesso combattendo contro i nobili ribelli, ribelle egli stesso contro il padre Enrico II . Fattosi crociato già dal 1187, Riccardo è incoronato re di Inghilterra nel 1189 e nel 1190 avvia la sua più importante impresa, la terza crociata, la "crociata dei re" nella quale è associato con Filippo II re di Francia e con Federico I barbarossa imperatore . Morto il barbarossa prima dell'arrivo in Terrasanta e rientrato in Francia Filippo II dopo la presa di Acri, Riccardo I conduce da solo la crociata che conclude nel 1191, pur non avendo preso Gerusalemme, con un trattato con Saladino . Richiamato in Inghilterra per il rischio di usurpazione del fratello Giovanni ( poi 'senzaterra' ) , sulla via del ritorno, pur in abiti di pellegrino, è riconosciuto e catturato nei pressi di Vienna prima del Natale 1192 : la sua prigionia si conclude il 4 Febbraio 1194 con il pagamento di un ingente riscatto all'imperatore Enrico VI di Svevia . Negli anni successivi Riccardo I riprende il controllo sull'Inghilterra e su tutti i possedimenti in Francia : qui la sera del 25 Marzo 1199, mentre ispeziona le opere di assedio al piccolo castello di Chaluz, è ferito alla spalla sinistra da un balestriere, la ferita si infetta rapidamente e lo conduce alla morte il 6 Aprile 1199 . Si può ricordare che al periodo della prigionia di Riccardo I, con il tentativo di usurpazione da parte del fratello Giovanni senzaterra, si rifanno le leggende legate alla figura di Robin Hood . Dei 3 re della terza crociata sono interessanti monete battute in argento .
    2 punti
  17. Condivido l'ultimo scudo entrato in collezione, che porta a -7 il computo della lunga serie degli scudi di Carlo Alberto Ex Inasta 97, presso alla base (700) e indicato come qFDC Particolarità di questa rispetto agli altri 1844 Torino sono i 44 della data, più grandi rispetto a 18 e disassati, e la P che sembra più vicina alla testina d'aquila rispetto agli altri esemplari Cercando nell'archivio di Sixbid questa moneta ha una lunga serie di passaggi che ho ricostruito, il primo che ho trovato è della Nomisma-Varesi del Febbraio 2016 (collezione Augustus, giudicata SPL/FDC con base a 1200 e invenduto) per poi passare in altre aste di Nomisma, Varesi e Aurora e infine Inasta). Non è FDC ma è una magnifica moneta e adesso ha trovato pace, e riposa sul velluto in banca in cassetta di sicurezza con le sorelline Varesi Coll. Augustus 02.2016 SPL-FDC - invenduto a 1200€ https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1418&lot=157 Aurora 4 (11.2016) SPL-FDC - invenduto a 1200€ https://www.sixbid-coin-archive.com#/de/single/l30365053 Varesi 71 (11.2017) L 481 qFDC/FDC - invenduta a 1000€ https://www.sixbid-coin-archive.com#/de/single/l30367111 Nomisma 57 (05.2018) L 1745 qFDC/FDC - invenduta a 1000€ https://www.sixbid-coin-archive.com#/de/single/l27574193 Nomisma 59 (05.2019) L 1708 qFDC/FDC - aggiudicata a 950€ https://www.sixbid-coin-archive.com#/de/single/l27583442 Aurora 21 (04.2021) qFDC - invenduta a 1000€ https://www.sixbid-coin-archive.com#/de/single/l33129869 Inasta 97 (11.2021) - qFDC - aggiudicato a 700€ https://asta.inasta.com/it/lot/137417/savoia-carlo-alberto-1831-1849-5-lire-/
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  18. Moneta che a me piace molto ,anche secondo me è più che BB il retro azzarderei quasi Spl ??
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  19. Tetradramma di Filippo V coniato a Pella o ad Anfipoli: un capolavoro dell’Ellenismo. KINGS of MACEDON. Philip V. 221-179 BC. AR Tetradrachm (32mm, 16.53 g, 12h). Pella or Amphipolis mint; Zoilos, magistrate. Struck circa 184-179 BC. Helmeted head of Philip as the hero Perseus left, harpa over shoulder, in the center of a Macedonian shield / BASILEWS FILIPPOU, Club; monogram (of Zoilos) above, two monograms below; all within oak-wreath; star to outer left. Cf. Mamroth, Philip 24 (didrachm); SNG München -; cf. SNG Alpha Bank 1053 (didrachm). Superb EF, lightly toned. Unpublished as a tetradrachm. From the Semon Lipcer Collection. Philip V was the son of the Macedonian king Demetrios II Aitolikos. He was only nine at the time of his father's death in 239 BC, so the kingdom passed to his cousin, Antigonos III Doson, who ruled until 221 BC. The entirety of his reign was devoted to maintaining the supremacy of Macedon in Greece, which inevitably brought the kingdom into conflict with Rome, whose power in Greece was ascendant. Two major wars ensued, the First and Second Macedonian Wars, the latter culminating in the overwhelming defeat of the Macedonians at the Battle of Cynocephalae in 197 BC. Although Philip retained his kingdom, the influence of Macedon was considerably decreased, and Greece passed into the sphere of Rome. This tetradrachm is from Philip's fourth, and final, series of silver coinage. The types employed were introduced in his second silver series. The obverse features the head of the hero Perseus in the boss of a Macedonian shield. Perseus was regarded as a common ancestor to both the Macedonian royal house and the Persians, and thus is a symbol of the Macedonian king's aspirations of world domination (see EHC, pp. 135-6). The reverse features the club of Herakles, a traditional ancestor of the Macedonian kings, surrounded by various monograms, within an oak wreath. The upper monogram on these issues belong to the mint master, with that on this particular coin being of Zoilos, who remained in office into the reign of Philip's son, Perseus. The Coin Shop CNG 782034. Sold For $7250.
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  20. Monete belle hanno sempre mercato, ma ovviamente si devono pagare . poi entra in gioco L attrazione che il collezionista ha verso una moneta che a volte per altri è inspiegabile… per i miei gusti aspetterei un esemplare miglior conservato … ma i gusti son gusti …e le tasche non sono le mie.
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  21. In questa qualità forse si può risparmiare qualche cosa, ma mica tanto. Nero è sempre ricercato. Logicamente è una mia opinione. Marco
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  22. Buonasera credo che sia una moneta perfettamente godibile, con una patina originale, però bisognerebbe conoscere il prezzo per poter valutare l eventuale acquisto saluti
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  23. Ciao, si tratta di Alessandro Severo, almeno da quanto si riesce a leggere dalle lettere sul dritto. Il rovescio è molto rovinato?. ANTONIO
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  24. Non so quanto costi questa, ma ti consiglio proprio con Gordiano III, di puntare a conservazione migliore, insieme ad Alessandro Severo è tra i più comuni, una conservazione Spl la prendi a prezzi contenuti.
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  25. In quel caso non si sarebbe trattato più di ripatinare ma di ricostruzione …intervento ben più invasivo..
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  26. Questo non lo penso... anche perché di argento ne avevano veramente poco! Probabilmente aveva già dei difetti, impurità, il tondello alla nascita, poi questa moneta deve avere avuto una lunga vita "difficile" che l'ha consumata molto... Incredibilmente si vede ancora la data, almeno quello ci permette di classificarla...
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  27. Viver a maca (alle spalle degli altri)
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  28. Concordo! Piccoli cioccolatini preziosi e graziosi✌️
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  29. Fatte sotto una lampada a luce calda.
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  30. Grazie per le risposte, Per quanto riguarda il colore, non è argentato ma bruno/marrone, un poco più scuro di quello che si vede in foto. E' una moneta che mi piace molto anche se difettosa, ma io le preferisco vissute... Se non disturbo troppo posterò altre monete della mia collezione per i vostri graditi pareri, credo che condividere sia uno dei lati più belli del collezionismo. ps- ciao Scubydu, potrebbe anche essere. Dal vivo però non si riesce a capire. Almeno io non ci riesco.
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  31. 1 punto
  32. Russia, 25 rubli 2021 Commemorativa del 60° anniversraio del primo volo umano nello spazio, 12 aprile 1961
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  33. Molto belle, complimenti davvero!!
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  34. Citando Churchill " la democrazia non è sicuramente il miglior metodo di governo, ma è il migliore che conosco"
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  35. Complimenti per la bellissima moneta, da rivedere la tecnica fotografica. Saluti TIBERIVS
    1 punto
  36. Per quello ci sono le coin card
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  37. Per l'appunto, come sottolineavo nel mio precedente post, senza una minima scritta non si capisce a che cosa si riferisca nemmeno questa moneta.
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  38. @AngryBird, visto che hai messo una reazione positiva al mio post, ecco sotto la risposta che mi hanno dato...direi che hanno proprio risposto alla mia considerazione... La ringraziamo per aver contattato il servizio Europe Direct Contact Centre. La informiamo che ogni paese può emettere due monete commemorative all'anno. La maggior parte di queste monete commemorano gli anniversari di eventi storici o richiamano l'attenzione su eventi attuali di importanza storica. La prima moneta commemorativa da 2 euro è stata emessa dalla Grecia per commemorare i Giochi Olimpici di Atene nel 2004. Il disegno e l'emissione delle monete sono di competenza dei singoli paesi dell'euro. Il ruolo della BCE per quanto riguarda le monete commemorative, ma anche tutte le altre monete, è quello di approvare i volumi massimi di monete che i singoli paesi possono emettere. Maggiori informazioni: https://www.ecb.europa.eu/euro/coins/comm/html/index.it.html In linea con quanto detto sopra, La invitiamo a contattare le autorità nazionali competenti: https://www.bancaditalia.it/footer/contatti/ Ci auguriamo che queste informazioni possano esserLe di aiuto. La preghiamo di contattarci nuovamente in caso avesse ulteriori domande sulle attività e le istituzioni dell’Unione europea.
    1 punto
  39. Grande .... Grazie mille
    1 punto
  40. Non posso dire il nome dell'altro utente con cui ho scommesso (un caffè si intende) che avresti risposto proprio in questo modo ( e giustamente ?). Perdonami Petronius, non volevo usarti ci mancherebbe, ma gli stavo spiegando che è a determinate domande/provocazioni/stimoli , le persone rispondono normalmente con determinate reazioni prevedibili. È giusto che informazionei così personali e delicate siano riservate!
    1 punto
  41. Messa così, sembrerebbe che non solo non si possono spedire le 100.000 lire Caravaggio, ma nemmeno i biglietti delle Regie Finanze del Regno di Sardegna, di cui il 99,99% degli impiegati postali ignora del tutto l'esistenza Fatto salvo il valore collezionistico, e dell'eventuale metallo prezioso (monete in oro, ecc.), che dovrebbe indurre chiunque a usare il mezzo più sicuro, anche se più costoso, continuo a pensare che la cosa debba intendersi solo per monete e banconote in corso legale (anche straniere), tutto il resto per lo Stato italiano non ha più alcun valore (ad eccezione delle monete antiche, ma qui entriamo in un altro campo). Ma, come giustamente fai notare, sono discorsi del tutto teorici, visto che alla fine ognuno fa come gli pare petronius
    1 punto
  42. In vista delle emissioni 2022, visti i molti bozzetti dei 2 euro commemorativi, ho scritto il messaggio sotto alla Commissione Europea. Gentilissimi, innanzitutto Buon Anno. Scrivo per far presente una problematica relativa alle monete da 2 euro commemorative che i diversi Paesi Euro possono emettere per la circolazione. I 2 euro commemorativi dovrebbero servire, tra le varie cose, anche a permettere ai cittadini europei di approfondire la propria cultura e implementare l'integrazione europea anche attraverso la moneta unica. Spesso tuttavia i diversi Paesi creano disegni delle monete che non indicano per nulla i temi di cui trattano. Risultano quindi monete di cui non si comprende l'essenza o il significato. E ciò è decisamente grave alla luce che sono monete che circolano in tutta l'area euro. Ritengo importante, oltreché necessario, che i diversi Paesi siano obbligati non solo a indicare il nome o la sigla dello Stato emittente, ma anche a specificare con poche parole l'oggetto o il tema rappresentato nella moneta. Porto ad esempio molti 2 euro commemorativi spagnoli o finlandesi emessi negli ultimi anni (o previsti per il 2022). Spero che la mia segnalazione venga accolta e che l'euro, a vent'anni dalla sua introduzione, diventi maggiormente uno strumento di diffusione culturale e non solo una moneta da spendere. Cordialmente ringrazio e saluto.
    1 punto
  43. Ringrazio Allek per le precisazioni se - in linea di principio - il codice dei beni culturali ammette il commercio e quindi il collezionismo di monete antiche sono le ‘storture ‘ menzionate da Allek che fanno si che una passione coltivata nel rispetto delle regole che disciplinano la materia possano trasformarsi in un’odissea legale dagli esiti incerti , e in alcuni casi addirittura nefasti. ricordo che esiste un commercio di monete antiche che prospera e si sviluppa in un grande numero di paesi senza pregiudizio alcuno - beninteso nel rispetto di certe regole di base - ma dove il collezionista non e’ perseguitato se esercita - legittimamente - la sua passione - e soprattutto dove le regole d’ingaggio sono chiare tracciando il campo d’azione dove il collezionista puo’ agire e lasciandolo libero all’interno di quello. mi domando se un domani si potrà veramente pervenire - dialogando con i vari attori responsabili delle varie parti componenti il complesso sistema di tutela ( e quindi dal legislatore alla rappresentanza giudiziaria, a quella amministrativa dei ministeri, etc etc) alla formulazione di regole in linea con quelle degli altri paesi all’interno della stessa comunità Europea che regolano si la tutela ma che lasciano anche spazio al cittadino di esprimere e perseguire le sue passioni nell’ambito di regole chiare e ben identificate senza per questo essere perseguitato e oppresso per esercitare un suo diritto naturale fondamentale.
    1 punto
  44. Alcuni argenti della mia Collezione a cui tengo particolarmente.
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  45. Caro @magdi, intanto complimenti per la moneta, uno dei simboli della monetazione greca, nonché uno dei primi esempi di moneta "internazionale". Il prestigio di Atene doveva essere così grande che, dall'Egitto alla Battriana, i suoi tetradrammi sono stati imitati per secoli. Per quanto riguarda la bibliografia, non conosco opere utili per una classificazione "sistematica": esistono, sicuramente, diverse Sylloge. In ogni caso, i riferimenti più recenti mi pare siano quelli di Kroll: ti allego un articolo, nel quale è elencata ulteriore bibliografia essenziale sull'argomento. Le case d'asta utilizzano come riferimento "Kroll": dovrebbe trattarsi di J. H. Kroll, The Athenian Agora, XXVI: The Greek Coins, Princeton, 1993. Recentemente è stato pubblicato questo libro "The Athenian Empire. Using Coins as Sources", a firma di Lisa Kallet e dello stesso Kroll. A presto Matteo Kroll.pdf
    1 punto
  46. Da un altro annuncio del medesimo venditore: 500 Lire argento, Repubblica italiana anni '60. Il collezionismo si fonda su una passione. Per questo motivo, il collezionismo NON HA parametri razionali. Se al collezionista piace un pezzo per la propria raccolta o per un progetto d'investimento, vorrà accaparrarsi l'oggetto e questo creerà il precedente di mercato. La moneta qui presentata ( non una riproduzione,come ve ne sono di realizzate, ma autentica) si attesta come "fuori produzione" e "vecchia" poiché risale a 61 anni fà - esattamente il 1960. Il prezzo che richiedo è di 1000 Euro,spese di spedizione incluse.
    1 punto
  47. Buongiorno e buona domenica. Oggi vi posto una Piastra entrata da poco ma che già considero tra le più belle della mia collezione. 1857 .
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  48. Finchè si mettono sul campo ipotesi, indovinelli a chi ci prende o meno (ma nessuno è giudice o arbitro per stabilire quale soluzione è corretta), su quale prima e quale dopo, tutto è lecito, ma inserire commenti a casaccio, giusto perché ognuno può dire la sua, quando poi la verità è scritta (o almeno una parte di essa dove poi è stato agevole dedurre il finale), lascio ovviamente libero pensiero e libera espressione. E’ anche scontato che in questo caso non essendo presente su queste monete una cronologia di ufficiali di zecca diversi (a parte la lettera P), perché il tutto avvenne nel giro di un anno e un paio di mesi, non si può stabilire con assoluta certezza del “quale prima e quale dopo”, anche se dalla lettura di alcune carte un’ipotesi plausibile potrebbe infilarsi per rendere la sequenza alquanto veritiera. Ovvio che se poi il discorso si allarga e si vanno a toccare altri tipi di dettagli del periodo, ove, come detto, la documentazione è almeno in parte esistente, mi sento di scrivere qualcosa. Sul dove sul come e sul quando credo che io abbia prodotto un lavoro molto affidabile, proprio per rendere almeno in parte, se non del tutto chiaro quello che accade nell’epoca di cui si discute. Ho letto in velocità….non vorrei prolungarmi di molto, ma mi sento di scrivere solo su alcuni punti essenziali lì dove ci si è allontanati dalla realtà. Prendo quindi spunti solo nei casi più eclatanti cercando di correggere. All’Arsenale non esistevano macchinari, le monete in primo momento venivano liberate con il metodo della moneta fusa (nella sua totalità) impronta compresa. Non avrebbero mai e poi mai aperto un’officina monetaria e mandato persone esperte nella fusione, con l’aggiunta di un piccolo esercito di personale solo per coniare un centinaio di pezzi fusi. Sulla questione Due Grani, Grani e Pubbliche, è chiaro che il Bovi ha un po' ribaltato (e/o almeno in parte inserito sue tesi), quello che di concreto è il documento originale del Prota. La piccola parte del documento inserito da Layer è solo un pezzo di quello del Prota, ma il Bovi inserisce ipotesi cercando di comprendere “dove e come” e quali tipi. Non ci sono Pubbliche (totalmente) fuse del 1623, ovvio, perché vennero coniate solo all’inizio della produzione). Per tutte le altre Pubbliche, considerato che erano evidenti i segni della fusione, con impronte non del tutto consone a rappresentare l’immagine e l’iconografia totale della moneta, a quale è aggiunto il motivo principale del loro subito abbandono, cioè erano di peso più svariati ….. ma ciò venne comunque preso in considerazione per motivi di urgenza, le Pubbliche, dicevo, uscirono tutte dall’Arsenale. Vi metto sotto (in foto) il metodo usato. Questo giustifica la grande mole di lavoro e di personale che venne messo sul campo, ma si cambiò metodo. Furono solo i tondelli ad essere stati fabbricati per fusione e non tutta la moneta. Questo è evidente, se proprio volessimo argomentare il “ti sembra”, osservando le monete. Alcune, erano tagliate (con la tenaglia) con largo margine, su altre si nota il lembo in eccesso, su altre ancora un piccolo vuoto nella forma tonda, quando l’operaio esagerava nel taglio del codolo. Il ritaglio che vi aggiungo è anche di una Pubblica del 1623, questo significa che tale metodo durò fino alla chiusura dell'Arsenale. Per il resto buon prosieguo e buon divertimento, ma ricordatevi che ci sono tante e tanti altri tipi di monete, come queste, del quale non si può ricavarne l’esatta cronologia; una enorme mole di lavoro in questo senso è stata prodotta nel mio volume periodo 1503-1680, ma per quelle monete e per quei dettagli dove davvero occorreva comprendere quale prima e quale dopo. In questo caso e in altri anche, una variazione in legenda per lettere, per punteggiature ecc.ecc. non credo che mai si troverà documentazione del perché, sono talmente non influenti che mai qualcuno si sarebbe sognato di lasciarlo trascritto. ....
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  49. Sante Parole! La mafia, come avevano intuito proprio Falcone e Borsellino, è in primis un fenomeno culturale, che si deve estinguere a partire dalle scuole, diffondendo quella che possiamo chiamare una cultura della legalità. Cultura della legalità significa far capire ai bambini che lo sviluppo del proprio paese, della propria regione nonchè il proprio futuro personale dipende in maniera profonda dall'eliminazione di qualsiasi metodica malavitosa e familistica, e che qualsiasi scorciatoia, alla lunga, è controproducente. In Sicilia si è fatto un ottimo lavoro a riguardo negli anni '90, dopo lo shock seguente alle stragi. Negli anni, l'impegno è andato via via scemando per scomparire del tutto nel corso del primo decennio dei XXI secolo. La cultura mafiosa, che è la cultura della scorciatoia, della semplificazione al fuori dalle regole e, al limite, dell'uso della forza per riuscire a ottenere ciò che si vuole, permea tuttora il modo di pensare e di ragionare di molte persone, generando illegalità diffusa ad ogni livello e, di fatto ostacolando e frenando lo sviluppo economico delle regioni in cui le mafie e la cultura mafiosa vivono. Il tutto è peggiorato dalle regole assurde della nostra nazione: Chi sbaglia da noi non paga mai. Posso affermare con cognizione di causa che bisognerebbe ricominciare tutto da capo nelle scuole, se non si vogliono aspettare il centenario della strage per sconfiggere la mafia. Per fare un esempio pratico di come spesso si ragiona nella mia regione, la Sicilia, invento una storiella assolutamente realistica: "Carmelo vuol ammodernare la facciata di casa sua con lavori in nero per risparmiare qualche migliaia di Euro, chiede all'amico Giovanni in comune di chiudere un occhio e in cambio voterà con tutta la sua famiglia Giovanni alle successive elezioni a Sindaco. Giovanni diventa sindaco, ma vuole fare il deputato regionale, il partito di cui fa parte gli chiede di consentire alla costruzione di un mega centro commerciale nel territorio di proprietà comunale (chiudendo un occhio qua e là) per far felice Don Pasquale. Don Pasquale costruisce il suo centro commerciale, risparmiando qua e là anche dove era meglio non risparmiare e per riconoscenza metterà in lista Giovanni. Don Pasquale è sempre più potente è con le clientele dei dipendenti dei centri commerciali e negozi di sua proprietà controlla 20.000 voti che muove da un partito all'altro in base all'occorrenza. In cambio del sostegno all'ennesimo governo del parlamento Siciliano, Don Pasquale chiede che sua figlia, Geltrude, abbia un posto da responsabile amministrativa alla regione, sebbene abbia la terza media (ottenuta con fatica) e non spiccichi una parola di Inglese. Fa pressioni a tutti i livelli in tal senso. Nel concorso per il posto alla regione Geltrude vince sul candidato n.2, Maria, 2 lauree e un dottorato, il tutto per una strana valutazione dei titoli (nella valutazione è stato stato stravalutato un titolo di dubbia rilevanza che Maria non possedeva mentre i titoli di Maria sono stati considerati irrilevanti) e per un'esame orale in cui si chiedeva poco più di nome e cognome dei candidati. Maria si scoccia di far concorsi in Sicilia in cui è sempre bocciata ed emigra in Belgio dove svolge una brillante carriera in università che la porterà a vincere il nobel 20 anni dopo. Le scoperte di Maria creano un indotto da 10 miliardi di euro e 20.000 posti di lavoro in Belgio. Frattanto in Sicilia Il governo si è formato e sono tutti felici, tutti sono convinti di aver ottenuto ciò che desideravano. Arrivano i bandi Europei, Geltrude fa il possibile (ma anche no) per inviare la documentazione richiesta, ma a Bruxelles non capiscono nemmeno di cosa si parli nei documenti inviati per ottenere i fondi. I documenti sono tradotti con google traduttore da un Italiano già di per se di pessima qualità, con errori pacchiani di calcoli e nella scelta degli obiettivi. Risultato, fondi non ottenuti o riportati al mittente: https://www.ilsole24ore.com/art/fondi-europei-sicilia-bloccati-630-milioni-strade-scuole-servizi-e-innovazione-ACVh0c7 . I fondi per strade e scuole e ambiente sono persi. 5 anni dopo, una pioggia maggiore del previsto causa l'ingrossamento dei fiumi e dei torrenti. Il mega centro commerciale di Don Pasquale blocca il greto di un torrente. Il torrente esonda e distrugge la casa di Carmelo. Carmelo ha avuto un sacco di danni e vuole ricostruire tutto risparmiando il più possibile, magari riuscendo ad ottenere dei fondi ad hoc che poi utilizzerà come gli pare, per cui bussa alla porta dell'ex sindaco Giovanni (ora deputato Regionale) che vuole far eleggere suo figlio come sindaco... e la storia ricomincia da capo " FINE. Se non si spiega a Carmelo che cercare la scorciatoia e l'aiutino porta alla lunga a catastrofi non si va da nessuna parte. Se non si capisce che la classe dirigente deve essere scelta per meritocrazia e non per accontentare qualche tizio in cambio di un favore si avranno sempre e solo problemi. E se Carmelo è troppo anziano e testardo , se la legge non punisce né multa chi sbaglia (perché la multa Carmelo la capirebbe immediatamente) conviene far subito il possibile per spiegare l'importanza della legalità ai figli di Carmelo
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