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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/26/21 in tutte le aree
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Buongiorno...oggi non una ma due napoletane, entrambe grani del 1797: il primo con al dritto caratteri piccoli e FERDINAND , il secondo con al dritto caratteri grandi e FEDINAN, entrambe monete rare.. li condivido con piacere, questo ritratto di Ferdinando con busto corazzato, che troviamo anche su alcuni tarì e su il 4 quattrini del 98 per i reali presidi, mi è sempre piaciuto molto. Buon pranzo amici6 punti
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Cari amici forumiani Ho atteso appositamente questo S.Natale per chiudere un anno di grandi acquisizioni in collezione con una delle gemme più ricercate della raccolta, entrata in collezione circa 15 mesi fa. Si tratta del 5 lire 1866 di Vittorio Emanuele III,in buona qualità. La conservazione con cui era stata chiusa dal venditore è BB/SPL e questo giudizio e’ stato condiviso da altre tre professionisti NIP. Le foto mostrano tutti i graffietti e la leggera pulizia subita nel tempo, ma i rilievi del R (gemme della corona, nodi Savoia, foglie) sono ben conservati. E anche i capelli al D non sono poi messi malaccio. Questa grande rarità tra gli scudi ottocenteschi , nonostante i 464 mila pezzi coniati ha dato luogo a numerose ipotesi sulla sua origine, ma non è mai stata chiarita del tutto. Fatto sta che si tratta di uno dei prezzi chiave della monetazione del Regno e quando si trova anche di poco sopra al BB la difficoltà di reperimento si proietta in orbita. Chiaramente l’acquisto ha richiesto un discreto impegno ma il rapporto prezzo qualità è stato estremamente favorevole. Ne ero (e ne sono tuttora) abbastanza geloso ma sono contento di condividerla con gli amici del Forum. Con l’occasione porto a tutti gli auguri di serene festività. Sappiamo che non ci sono tante ragioni per essere felici ma cerchiamo di trovarle anche nelle piccole cose. Finirà anche questo virus, come tutte le cose umane. Speriamo prima che poi. Buon Natale ragazzi! Tanta pace e felicità a tutti Voi e alle Vostre famiglie.5 punti
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Per la serie "botti di fine anno", vi mostro un 4 quattrini 1798 senza sigle R.C. ai lati della corona, considerata R4. Secondo Magliocca, queste monete furono coniate durante la repubblica napoletana del 1799 usando i vecchi conii. Il personale della zecca, fedele a re Ferdinando IV esule a Palermo, "segnò" questa tipologia con piccole modifiche al fine di renderle riconoscibili.5 punti
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Buonasera e auguroni di buone feste a tutti i papalisti!!!!! Per gli amanti dei giuli come il sottoscritto ?, posto al volo una monetina fresca fresca appena arrivata.......monetina di non difficile reperibilita', ma che ho faticato non poco a trovare cosi!!!!!? Roma - Alessandro VII - Giulio - gr.3,20 - Munt.14 p.s. le foto sono pessime, quindi preciso direttamente che tutte le "striature" visibili nei campi, sia al dritto che al rovescio , sono in rilievo?4 punti
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Complimenti!! Rispondo riproponendo uno stralcio di una discussione del 2015 da me aperta sullo scudo N1866..: "va considerato anche che il 1866 e' l 'anno del corso forzoso per sostenere I preparativi delle spese di Guerra di indipendenza. Al fine di impedire l impoverimento delle scorte metalliche presso la BN si diede seguito all ostruzionismo del cambio dei biglietti in moneta sonante. La moneta coniata doveva servire a garanzia delle emission cartacee del Banco di Napoli (5 lire in argento garantivano per 15 lire cartecee, quindi 500,000 x 5 fanno 2.5 M x 3 garantivano per 7.5 milioni di lire. Solo una modesta parte dell emissione entro in cicolazione. Il resto assolto il compito fiduciario ando presumibilmente in fusione. Vi e' poi una teoria che sempre per la sopraindicata ragione e per le normative interne alla Lega Latina, vi fu una forte speculazione sulla moneta italiana che prendeva in virtu dell agio di cambio la strada dell estero. Parrebbe che questa emissione, per la maggior parte sia stata cambiata all estero ed invece che rivenduta allo stato italiano sia stata fusa". Come gia fatto notare da altri utenti, sarebbe interessante capire se esistono documenti ufficiali coi quali si autorizzava ufficialmente la fusione, e per che quantita (anche se questo non aiuterebbe minimamente a capire quanti esemplari son sopravvissuti ad oggi). La mia idea e' che (ma soltanto con riferimento all italia) ce ne siano un 50-100. Molti di questi riposeranno sicuramente in collezioni private da decenni. Del resto se ne girano cosi pochi qualcosa vorra dire..All estero non ho idea ma nn credo che ne siano saltati fuori parecchi.... Di sicuro non e' mai apparsa una conservazione pari o superiore a SPL. Ma anche questo e' facilmente spiegabile. Tale conservazione implicherebbe una sottrazione della moneta dal BN prima della fusione. Cosa direi abbastanza illecita. Se esiste qualcuno con tale moneta, anche se son passati 150 anni, dubito che la tirera mai fuori pubblicamente... Diverso il discorso per I pochi scudi che passano di mano e che sono evidentemente parte di quel piccolo quantitativo che entro in circolazione. (bava alla bocca...) tornando alla moneta in questione, uno dei miei sogni numismatici più grandi.. per me è un BB. Niente di più. E lo dico perché, se nn guardo la data, ma “solo” lo scudo, vedo un BB. Non sono mai stato incline a valutare più generosamente le monete più rare. Sono due discorsi differenti , uno riguarda la valutazione della moneta, L altro il suo valore economico (e connesso grado di rarità; perché alcune monete sono magari rare in mb o bb e rarissime in spl) È moneta che vale migliaia di euro, 7? 8?9 9? Ma sempre BB resta. Fosse in spl ne varrebbe 15? 20? Grazie per aver condiviso questo pezzo di italica storia (si parla della III guerra di indipendenza italiana!! Scusate se è poco..)4 punti
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Buon pomeriggio a tutti e Buon Santo Stefano. Oggi vi mostro mio ultimo Cavallo Aragonese entrato in Collezione Litra68. Proviene da Asta ACM 22 del 19 Dicembre 2021 Lotto 632 arrivato giusto per il Natale. ? Ho fatto più di una foto, ma la luce non è delle migliori, nemmeno il fotografo? Aspetto vostri commenti. Saluti Alberto3 punti
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Visto che mi sono state messe in bocca affermazioni che non ho fatto, devo specificare ( per evitare fraintendimenti o conclusioni affrettate fatte da terzi), però prima rispondo ad @odjob: non hai scritto esplicitamente che il giudice deve andarsi cercare i cataloghi d'asta, però hai scritto " Se il Giudice, oggi, non riesce a risalire, tramite fatture ai lotti acquistati è un problema suo e, comunque o lui o l'indagato può chiedere le foto alla casa" il che non fa molta differenza; non condanniamo ebay dal momento che TUTTI acquistiamo ed abbiamo acquistato lì. Generalizzi troppo, tu potrai parlare per Te ma non per TUTTI, infatti io non ho MAI acquistato su EB; Inoltre non è che tutti quelli che collezionano in Numismatica sono rei :TIBERIVS e chi viene indagato lo sono e lo sono stati perchè l'Autorità Giudiziaria ha visto che ha/hanno acquistato qualcosa di dubbio. Fai attenzione a ciò che scrivi, rasenti la diffamazione accusandomi di reato, non sapendo tu minimamente i fatti miei personali ( che di seguito spiegherò) mi ripeto attento alle PAROLE che scrivi, anche se dici "se scrivo è perchè so" cosa sai dei miei fatti di accusarmi di reato? Lasciamo @odjob alle sue parole ed alle sue certezze, e per beneficio dei partecipanti del forum, vi spiego la via vicenda. Nel 2017 decisi di vendere la parte di collezione di monete classiche, niente di raro, conservazioni alte, composta da circa sessanta denari del primo impero e da alcuni aurei. Li affidai ad una notissima e stimatissima Casa d'aste dell'Italia settentrionale, che svolse egregiamente il suo lavoro con piena soddisfazione del sottoscritto. Malauguratamente circa una ventina di queste monete, furono acquistate da collezionisti stranieri, e qui iniziò la via crucis per me ma soprattutto per la Casa d'aste, che dovette chiedere l'autorizzazione per l'espatrio. Mi vennero richieste le fatture delle singole monete, e successivamente per sviluppo delle indagini, anche la provenienza fotografica. Per fortuna ho conservato ogni singolo catalogo d'asta ed ho potuto dimostrare tutto quanto richiesto. ( chissà se avessi acquistato le stesse monete negli anni '90/2000 su EB, in che mare di problematiche mi sarei trovato...) La vicenda si è protratta per quasi due anni, comunque felicemente risolta, ( non sono MAI stato indagato contrariamente da quanto afferma @Odjob) non ho mai dovuto ricorrere alla competenza di uno studio legale, la questione non mi è costata un centesimo, voglio precisare che per le restanti classiche, vendute in Italia, nulla mi è stato richiesto. Non voglio demonizzare EB, sul quale vi sono Numismatici che vendono in piena regola e con certificazione, ma vi è anche una marea di " personaggi" poco trasparenti, dai quali non acquisterei neppure un bottone. Nella speranza di essere stato abbastanza chiaro, saluto tutti augurando un Buon Anno. TIBERIVS3 punti
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Quando scrivi, se non è di troppo sforzo, devi essere più preciso e non generalizzare, soprattutto quando si parla di ebay e magari di monete antiche. Magari, serve anche specificare che ci sono venditori professionali su ebay (italiani), che oltre al negozio fisico storico (e che vende già monete antiche rilasciando le carte in regola), hanno appunto anche negozio su ebay. Questi possono essere una garanzia di acquisto (in quanto a richiesta ti rilasciano le certificazioni apposite), altri no. Quindi dire che se "acquisti su ebay....." non è completo e non tutela il potenziale acquirente. poi .."l'Autorità Giudiziaria ha visto che ha/hanno acquistato qualcosa di dubbio....", vero, ma tu che acquisti, se non sai dove lo fai e da chi, rischi inutilmente...... serve prevenzione e sicurezza, e non basta salvarti la schermata della vendita... Poi, se qualcuno ti corregge (e non per farti cadere le braccia..), non è persecuzione, ma corretta informazione, visto soprattutto l'argomento estremamente sensibile......3 punti
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Medaglia devozionale ottagonale, ottone o metallo bianco, da ciondolo o portachiavi, anni 50 -60.- D/ La Madonna di Lourdes, iconografia classica. R/ Il Santuario di Monte Calvario, dove lungo il Sacro Monte sono rappresentate le Stazioni della Via Crucis e stato fondato dai Cappuccini nel XVII sec.- Ciao Borgho2 punti
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Odjob purtroppo quanto scrive Tiberius corrisponde a quanto succede. Non e’ il giudice che deve andarsi a cercare i cataloghi delle monete che sono stare acquistare dal soggetto indagato bensi il soggetto stesso che deve produrre tutta la documentazione. Che sia giusto o sbagliato importa relativamente perche purtroppo E’ cosi’, succede cosi. E a volte anche con tutta la documentazione non e’ detto che l’acquirente sia al riparo da incriminazioni. Su queste pagine sono intervenuti fior di avvocati, anche giudici, e abbiamo potuto leggere molte sentenze, anche contraddittorie. Purtroppo e’ uno dei nodi piu’ difficili da sciogliere, come sanno eccellenti ma anche neofiti collezionisti ,per il quale non esistono ricette sicure perché la legislazione e le disposizioni alla base sono ( volutamente?) poco chiare. Quindi attenzione nel dispensare avvisi a nuovi collezionisti cui va sempre consigliata una grande prudenza e affidarsi a professionisti riconosciuti per quantomeno limitare il rischio.di incappare in traversie giudiziarie.2 punti
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premesso che star qui a discutere tra BB+ e qSpl a mio avviso serve a poco (sono di fatto 2 modi diversi di esprimere la stessa gradazione a mio avviso, dove il qSpl è il modo spesso usato o da chi la deve vendere... o dal possessore che la mostra a qualcuno...) è evidente come il rovescio sia in condizioni migliori rispetto al dritto (cosa peraltro usuale negli scudi); BB/BB+ o BB/qSPL nn fa grande differenza. Io appartengo alla scuola di quelli che in una valutazione complessiva di una moneta, lasciano che il lato più debole "attragga" quello migliore (fermo restando che nel 99.99% dei casi i due lati non presentano discrepanze significative, dato che una moneta se circola si usura nei due lati, se riposa in un astuccio il riposo vale per entrambi i lati...); quindi per me la moneta è un BB complessivo. Ma tutto questo deve necessariamente passare in secondo piano di fronte ad una rarità assoluta del regno; moneta che tantissimi sognano, che pochi vedono e toccano, che pochissimi riescono a mettere in collezione. Complimenti sinceri conditi da una sanissima invidia numismatica. il 5 Lire 1866 Napoli è il "tondello dei miei sogni" e uno dei motivi che mi hanno portato negli anni a (ri) prendere in mano la passione numismatica. La classica moneta la cui storia è parte della Storia con la s maiuscola (ed io sono uno storico come formazione universitaria) e il cui fascino/mistero alimenta la curiosità e la spinta alla ricerca/documentazione.2 punti
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Ora devi fare ammenda. Prega a lungo Dio Denaro misericordioso di perdonarti per questa tua leggerezza.2 punti
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Vi giungano i migliori auguri di buon Natale e felice anno nuovo. In nome dell’Associazione Circolo "Tempo Libero" vi ringraziamo sinceramente per il supporto e la stima accordateci ad ogni occasione. Che il 2022 possa riscattarci da questi due anni difficili di pandemia, coscienti che nulla è mutato. Vi comunichiamo le date delle prossime manifestazioni di Castellammare di Stabia, preventivamente, con il senso di responsabilità e rispettando alla lettera tutti i protocolli Covid richiesti, pronti a rinviare in caso del perdurare dello stato di emergenza. . Non sarà Natale se cercheremo i bagliori luccicanti del mondo, se ci riempiremo di regali, pranzi e cene ma non aiuteremo almeno un povero, che assomiglia a Dio, perché a Natale Dio è venuto povero. (Papa Francesco)2 punti
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Mi spiace ma devo contraddirti, e ti specifico PER ESPERIENZA PERSONALE, al Giudice ed ai CC NON basta la fattura d'acquisto, e non sono loro che devono dimostrare la provenienza ma la controparte, non è un problema loro, ma un grosso problema del soggetto, e ribadisco non parlo per sentito dire dall'amico al bar, ma per esperienza personale. saluti TIBERIVS2 punti
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Roma, il Natale e le sue monete Ovvero Dies Natalis Solis Invicti Il Giorno di Nascita del Sole Invitto Sol Invictus, cioè “Sole Invitto” era il nome religioso usato per indicare diverse divinità nel tardo Impero romano come El-Gabal, Mitra e Sol. Ma il sole era già adorato a Roma come Apollo e come Elios. IL SOLSTIZIO D’INVERNO Il solstizio d'inverno nel calendario Giuliano cadeva il 25 dicembre e celebrava le nozze della notte più lunga con il giorno più corto ovvero la rinascita del mondo. Il termine solstizio viene dal latino solstitium e significa “sole fermo”, questo perché il sole visto nell’emisfero nord della terra nei giorni dal 22 al 24 dicembre, sembra fermo in cielo. Questo fenomeno è tanto più evidente quanto più ci si avvicina all’equatore. In questo periodo il sole raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale facendo si che la notte raggiunga la massima estensione e il giorno la minima, dando luogo alla notte più lunga ed il giorno più corto dell’anno. Dopo il solstizio il giorno torna gradatamente ad aumentare e la notte a diminuire fino a quando, durante il solstizio d’estate in giugno, si verifica l’opposto con il giorno più lungo e la notte più corta dell’anno. Il giorno del solstizio cade generalmente il 21 o 22 dicembre, ma per l’apparente inversione del moto solare diventa visibile dal 3° o 4° quarto giorno successivo. Il sole nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole di luce e calore per tornare luminoso ed “invincibile” sulle tenebre. Il 25 dicembre il sole rinasce, ha il nuovo “Natale” dell'anno. ALLE ORIGINI, DIO SOL Il solstizio d’inverno era celebrato già dai nostri antenati: a Stonehenge in Gran Bretagna, in Irlanda, in Francia, in Iran, ed in Val Camonica, in Italia, già in epoca pre e proto storica. Il 25 dicembre è associato alla nascita o festa di parecchie divinità antecedenti al Cristo che hanno ispirato la festa cristiana. Mosaici e affreschi raffiguranti immagini di Iside seduta con in braccio Horus che porta la corona solare sul capo, pare abbiano ispirato molte immagini della Madonna col Bambino. Mentre il culto di Mitra fu il culto più “concorrenziale” al cristianesimo e con il quale troviamo molte similitudini a partire dal fatto che Mitra, in alcuni miti, era stato partorito da una vergine, aveva dodici discepoli e veniva soprannominato “il Salvatore”. Così come a Babilonia nel 3.000 a.C. veniva festeggiato Shamash, il Dio Sole babilonese, successivamente la Dea Ishtar con il figlio Tammuz, considerato l’incarnazione del Sole. Anche Ishtar era rappresentata con un'aureola di 12 stelle come la Madonna e con il bambino tra le braccia, bambino che sarebbe poi morto per risorgere dopo tre giorni. Nei giorni del solstizio d’inverno si svolgeva in onore di Dioniso una festa rituale chiamata Lenaea, “la festa delle donne selvagge”, dove veniva celebrato il Dio che “rinasceva” bambino dopo essere stato fatto a pezzi. Ed era anche il giorno natale di Ercole e di Adone. Il Dio Mitra, identificato come Sol Invictus dai militari romani tra i quali era un culto molto diffuso, nacque da una donna vergine nel solstizio d’inverno, fu adorato dai pastori, ebbe dodici discepoli, fu ucciso da una lancia che trapassò il suo costato, e risorse dopo tre giorni. Oggi Natale e Capodanno rappresentano due ricorrenze distinte festeggiate il 25 dicembre ed il 1° gennaio ma per i Romani le due date coincidevano, perché il Natale era il “NATALIS SOLIS INVICTI” che segnava il ciclo dell'anno nuovo. ROMA, IL DIO SOL Il culto del Sole Invitto giunse a Roma con l'imperatore Elagabalo (vi sono emissioni monetali del Sole anche antecedenti, dell'epoca di Caracalla) che tentò di imporre il culto di Elagabalus Sol Invictus, il Dio-Bolide solare della sua città, Emesa, in Siria. Elagabalo fece costruire un tempio dedicato alla nuova divinità sul Palatino. Antoniniano di Caracalla con il SOL al rovescio. Coniato a Roma nel 215 d.C. Con la morte dell'imperatore nel 222 il culto cessò di essere praticato a Roma, anche se molti imperatori continuarono ad essere ritratti sulle monete con l'iconografia della corona radiata solare per circa un secolo. Il Sol Invictus, inoltre, compare come divinità subordinata associata al culto di Mitra e a volte è confuso col culto di Elios o di Apollo. Il termine Invictus compare anche riferito a Mitra stesso e al Dio Marte nelle iscrizioni private dei devoti. Sesterzio di Elagabalo con il SOL al rovescio. Coniato a Roma nel 220 d.C. Sesterzio di Alessandro Severo con il SOL al rovescio. Coniato a Roma nel 223 d.C. Antoniniano di Filippo II, figlio di Filippo l'Arabo con il SOL al rovescio. Coniato a Roma nel 247 d.C. Antoniniano di Claudio II il Gotico con il SOL al rovescio. Coniato ad Antiochia nel 268-270 d.C. AURELIANO, SOLI INVICTUS Nel 272 l’imperatore Aureliano sconfisse la principale nemica dell'impero, Zenobia del Regno di Palmira, grazie al provvidenziale aiuto della città stato di Emesa, arrivato giusto quando le milizie romane stavano per ritirarsi. L'imperatore raccontò di una visione, del Dio Sole di Emesa che interveniva per rincuorare le truppe in difficoltà nel corso della battaglia, nulla di strano, a Costantino apparve una croce nel cielo che lo spronava a combattere e prometteva la vittoria. Pensiero comune è che quella di Aureliano fu un'abile mossa politica, perché visto che il culto del Sole era presente in tutte le regioni dell'impero ognuno poté scegliersi la propria fede. Nel 274 Aureliano trasferì a Roma i sacerdoti del Dio Sol Invictus e statalizzò il culto del Dio Sole di Emesa, indossando nelle cerimonie una corona a raggi ed edificando un tempio sulle pendici del Quirinale con un nuovo ordine di sacerdoti: i Pontifices Solis Invicti. Le spese dei culti ufficializzati erano pagate dallo stato, mentre le altre religioni, ugualmente rispettate convissero ufficialmente con queste. La religione cristiana, unica a non essere beneaccetta, non fu perseguitata come religione ma solo perché i suoi seguaci volevano cancellare tutte le altre religioni romane, comprese quelle di stato. La festa del Sole diventò il culto più importante in Roma verso la fine del III sec. a causa dell'influenza delle tradizioni orientali. Antoniniano di Aureliano con il SOL al rovescio. Coniato a Tripoli nel 273 d.C. AURELIANO, DIES NATALIS SOLIS INVICTI Aureliano consacrò il tempio del Sol Invictus il 25 dicembre 274 e istituì la festa chiamata Dies Natalis Solis Invicti, Giorno di nascita del Sole Invitto, facendo del Dio-Sole la principale divinità del suo impero ed indossando egli stesso una corona a raggi. La festa del Dies Natalis Solis Invicti divenne sempre più importante in quanto celebrata alla fine dei Saturnalia. I Saturnalia si prolungavano dal 17 al 25 Dicembre e finivano con le Larentalia o festa dei Lari, le divinità tutelari incaricate di proteggere raccolti, strade, città e famiglia. I Saturnalia, celebrazione religiosa dedicata al Dio Saturno, dapprima divinità agraria latina, protettrice della semina e delle sementi venne poi assimilato al Dio greco Cronos, sposo di Rhéa, la “Terra”. Antoniniano di Aureliano con il SOL al rovescio. Coniato a Roma nel 275 d.C. COSTANTINO, DA DIES NATALIS SOLIS INVICTI AL NATALE CRISTIANO Anche l'imperatore Costantino, in qualità di Pontifex Maximus dei romani, era un seguace del Dio Sole. Raffigurò il Sol Invictus sulla sua monetazione ufficiale utilizzando però l'iscrizione SOLI INVICTO COMITI, Al compagno Sole Invitto, definendo quindi il Dio Sol come un compagno dell'imperatore stesso. Follis di Costantino con il SOL al rovescio. Coniato a Treveri nel 310-313 d.C. Follis di Costantino con il SOL al rovescio. Coniato a Siscia nel 317 d.C. Con un decreto del 7 marzo 321 Costantino stabilì che il primo giorno della settimana (il giorno del Sole, Dies Solis) doveva essere dedicato al riposo: “Nel venerabile giorno del Sole, si riposino i magistrati e gli abitanti delle città, e si lascino chiusi tutti i negozi. Nelle campagne, però, la gente sia libera legalmente di continuare il proprio lavoro, perché spesso capita che non si possa rimandare la mietitura del grano o la semina delle vigne; sia così, per timore che negando il momento giusto per tali lavori, vada perduto il momento opportuno, stabilito dal cielo.” La celebrazione del Sole Invitto proprio il 25 dicembre è testimoniata nel Chronographus anni 354 (Il Cronografo del 354 è un calendario illustrato per l'anno 354, opera del calligrafo Furio Dionisio Filocalo e offerto a o commissionato da un aristocratico romano di nome Valentino) insieme alla testimonianza del Natale cristiano. La prima testimonianza della celebrazione del Natale cristiano successiva al Chronographus anni 354 risale al 380 grazie ai sermoni di san Gregorio di Nissa. La festa del Natale di Cristo, infatti, non è riportata nei più antichi calendari delle festività cristiane e veniva celebrata in date estremamente differenti tra loro. Durante il regno di Licinio, per esempio, la celebrazione si svolse il 19 dicembre che molto probabilmente era la data più prossima al solstizio astronomico nel calendario allora in vigore. Nel 330 Costantino, contrariamente a ciò che si racconta, visto che mai si convertì al cristianesimo, ufficializzò per la prima volta la festa della natività di Gesù con un decreto, la festività fu fatta coincidere con la festa pagana della nascita di Sol Invictus così il Natale Invitto divenne il Natale Cristiano. Nel 337 papa Giulio I ufficializzò la data del Natale per conto della Chiesa cattolica come riferisce Giovanni Crisostomo nel 390: “In questo giorno, 25 dicembre, anche la natività di Cristo fu definitivamente fissata in Roma.” (_ Liberamente tratto da diverse fonti su Internet _) Ave e Felice Dies Solis Natalis! Quintus2 punti
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Non ho ancora capito se sto gheddu è commestibile oppure no. Lo si può tirare come una cuticchia??1 punto
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Di la veritá,quanto lo stai osannando ,per aver questi grandi prodigi......1 punto
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DE GREGE EPICURI Le uniche monete che io ricordo che riportano il titolo ΒΑΣΙΛΕΟΣ al rovescio sono quelle siriane, ma la scritta è verticale e non orizzontale.1 punto
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Ciao, non stavo pensando ad alcuna moneta in particolare, stavo ragionando su quante parole greche terminano con ΕΟΣ e quella è la più comune. Nella speranza di dare uno spunto magari a qualcun altro.1 punto
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@nikita_ buonasera Aggiungo questa ,scovata oggi in un contenitore di latta,al mercatino?1 punto
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Hai ragione Rocco...lo definirei più "rozzo"...si è discusso spesso di falso o coniazione d'emergenza, particolare ...1 punto
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Complimenti Rocco questa tua è una vera rarità...l'ho già visto ma rivedrei volentieri il rovescio... potrei pormelo come altro obbiettivo collezionistico, quello di raccogliere tutti i tondelli, varianti comprese, in cui compare questo bel ritratto... così a spanne avremmo: il 12 cavalli FERDINAN 1797 (lettere grandi) il 12 cavalli FERDINAN1798 (lettere grandi) il 1 2cavalli FERDINAN 1797 (lettere piccole) il 12 cavalli FEDINAN 1797 il 4 quattrini 1798 data e valore in linea il 4 quattrini 1798 data e valore sfalsati il tarì 1798 il tarì 1798 con le S rovesciate e i tarì del 1798 con i due punti dopo FERDINAN il tarì del 1798 con i due punti dopo SICILIAR e il tarì 1798 con i due punti dopo ET forse ho dimenticato qualcosa ma questi mi son venuti alla mente, tutti accomunati dal medesimo millesimo e dal medesimo busto... Ecco dimenticavo il 4 quattrini senza sigle1 punto
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Medaglia del quarantesimo anniversario di costituzione della sezione ARI (Associazione Radioamatori Italiani) di Bologna. Bronzo: 58 mm, 63,1 g La frase sul diritto L’AMICIZIA È SUPERIORE ALLA PARENTELA è tratta dal “De amicitia” di Cicerone.1 punto
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Ecco, vedi la differenza tra questo esemplare che hai postato e quello oggetto della discussione? Mentre in quello del post #26 la moneta è coerentemente molto consumata e la legenda al dritto pure si è consumata di conseguenza, quasi appiattita, in quello in oggetto della discussione, la consunzione generale non è tale da determinare un effetto del genere sulla legenda al dritto. Con quello stato di conservazione le lettere dovrebbero essere belle nette, magari consumate ma non così “saponate”. La legenda al dritto e le mancanze di metallo sono gli elementi che mi fanno insospettire di più, ma aggiungo un altro paio di elementi che attirano la mia attenzione: nel riquadro vedete sulla sinistra quel segno che potrebbe essere da fusione a cera persa (certo potrebbe essere solo un segno antico che si è arrotondato, però nel contesto mi fa rizzare le antenne) e sulla destra piccoli buchini che costellano tutta la legenda al rovescio, anch’essi sintomi di fusione.1 punto
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Passavo di qua per caso... per vedere se ci sono novità, Qualcosina c'è ? Ma non le novità che mi aspettavo.? Ripasserò. Nel frattempo, fate i bravi in mia assenza. ?1 punto
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Seppur non gigantesco come il cartwheel questo penny è in ogni caso è un bel monetone, rispetto l'ultimo postato i particolari sono pressochè visibili1 punto
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Buonasera credo che gli esperti veri festeggino s, Stefano, ma sono fiducioso che si faranno sentire, spero di essere smentito , così nonostante l età continuerò a studiare questa bellissima disciplina, in cui non si finisce mai di imparare. Volevo aggiungere che in uno dei post iniziali tu affermi che la mancanze di metallo pensi che siano dovute ad erosioni o al cancro del bronzo, ma la mi esperienza mi ha insegnato che queste mancanze hanno margini netti vivi non arrotondati ho dolci avvallamenti come in questo caso, a meno che qualcuno non si intervenuto modificandoli (ecco che hai ragione tu), saluti1 punto
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Ciao, più che qualcuno esperto della tua regione io penso che dovresti rivolgerti unicamente a periti Numismatici specializzati in monete romane in bronzo, ed anche a più di uno. La moneta in tuo possesso ha solo un altro esemplare conosciuto e da quanto si è capito è custodito in un museo a Vienna. (altre notizie a tal proposito non ne sono arrivate) Quindi puoi ben capire quale valore storico ed economico avrebbe se risultasse autentica. Attendiamo sempre altri pareri e notizie a tal proposito?. ANTONIO1 punto
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https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.numismaticapicena.com/&ved=2ahUKEwjo2-nswIH1AhXMJjQIHToZAuMQFnoECBwQAQ&sqi=2&usg=AOvVaw0kNVlFjyZRlh6wT0SxpsDI1 punto
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Non solo interessante ma anche esemplare per l'atteggiamento costruttivo dei partecipanti. Complimenti e auguri... postnatalizi. apollonia1 punto
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Sarebbe molto utile una foto della moneta in questione, da entrambi i lati e anche del bordo.1 punto
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Buona giornata E' una moneta con una percentuale di fino elevato (900/1000) ed è tra le monete preferita dagli investitori, anche se i più preferiscono il pezzo da 100 pesos ed è una delle monete definite "di borsa", perché il valore è strettamente legato al valore quotidiano dell'oro. Conviene quindi che tu controlli il valore nei siti specializzati. Segue link per esempio https://www.orofinanza24.it/search/single/168/chile-20-pesos saluti luciano1 punto
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Qui la cosa si fa più interessante! Vedi @apollonia che non voglio "annerirti", solo che leggo con attenzione quello che scrivi? Non direi che tu mi legga con attenzione con quel punto interrogativo a fine frase e non vedo dove stia quel tuo velleitario “annerimento” nei miei confronti quando secondo me un annerimento/annebbiamento deve pervadere la tua vista (e mi fermo all’esterno!). Mi chiedo cosa tu voglia dimostrare con il gettone di controvalore 50 pfennig spendibile all’Associazione di consumo birre, dove c’è una varietà di scelta, e il gettone da 25 pfennig spendibile alla Locanda Napoleonstein d Lipsia, potendo disporne di controvalore 10, 13, 15, 50 e 100 pfennig, a seconda del prodotto di interesse che si trova nella locanda stessa. Nelle schede di Paolo Pitotto, al capitolo “Alimentari” si trovano 50 voci di gettoni senza controvalore ma con l’indicazione della quantità di birra esigibile: boccale, bicchiere, bottiglia, pinta, calice (ciascuno con il disegno del contenitore), ½ litro e 1 litro. Qui ne ho messi tempo fa più di 30 https://www.lamoneta.it/topic/199985-gettoni-per-una-consumazione-non-italiani/ Al capitolo “Controvalore” diviso in sei sezioni si trovano 35 voci di gettoni con il controvalore ma senza indicazione della quantità di birra esigibile nella birreria (spesso birraria, come si diceva un tempo). Ora, il gettone oggetto della discussione si presta a entrambe le tipologie e la mia ipotesi che si tratti di un buono di controvalore 100 pfennig è dovuta al fatto che (a) l’unica documentazione che ho trovato collega Bellin a un birrificio e non a una birreria; (b) il controvalore sarebbe troppo alto per un boccale di birra e (c) se il gettone fosse servito per un boccale di birra, si poteva evitare di mettere il controvalore. È su questa ipotesi che si poteva aprire una discussione costruttiva, mentre penso sia proprio il caso di chiuderla qui.1 punto
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Non ho sicuramente le competenze per affermare che sia falsa, ma a livello di impressione non mi lascia tranquillo: non mi convince la legenda al dritto sembra “sfocata”, i contorni del ritratto sfumati, il rovescio ha pezzi di moneta mancante, Non so..nell’insieme non mi piace. Però se l’hai presa su catawiki, almeno è stata visionata da un esperto, quindi probabile che mi sbagli io.1 punto
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Vado con una nuova teoria. Quella che leggevamo come ΕΟΣ, potrebbe essere la parte finale di BAΣIΛEΩΣ. In tal caso potrebbe esserci ΣEΛEYKOY sotto quella che a me sembra una prua.1 punto
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Ho collezionato, oltre ai classici francobolli, carte telefoniche. macchine da cucire, posacenere vari, minerali, conchiglie e oggettistica militare seconda guerra mondiale. Ah, si! Dimenticavo... anche vari di questi gentilmente offerti dalle donzelle: ?1 punto
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