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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/24/21 in tutte le aree

  1. Buongiorno e buona vigilia di Natale a tutta le sezione e a tutti gli utenti del Forum. Oggi condivido la Piastra più rara che ho in collezione: 1805 capelli lisci HSIP Un caro saluto dalla Calabria, Rocco.
    6 punti
  2. Mi sembra sia corretto, oltre che un piacere per me, augurare a tutti i frequentatori di questa sezione del Forum un sereno Natale e un felice periodo di festa. Nonostante il periodo che tutti stiamo passando ormai da parecchio tempo, in cui le regole, le paure, le restrizioni ed in alcuni tristi casi anche i lutti, ci accompagnano spero che tutti Voi possiate essere più sereni e spensierati e possiate passare un periodo felice. Dal più profondo del mio cuore un caro Augurio di Buone Feste e "tante monete" a tutti!
    5 punti
  3. Roma, il Natale e le sue monete Ovvero Dies Natalis Solis Invicti Il Giorno di Nascita del Sole Invitto Sol Invictus, cioè “Sole Invitto” era il nome religioso usato per indicare diverse divinità nel tardo Impero romano come El-Gabal, Mitra e Sol. Ma il sole era già adorato a Roma come Apollo e come Elios. IL SOLSTIZIO D’INVERNO Il solstizio d'inverno nel calendario Giuliano cadeva il 25 dicembre e celebrava le nozze della notte più lunga con il giorno più corto ovvero la rinascita del mondo. Il termine solstizio viene dal latino solstitium e significa “sole fermo”, questo perché il sole visto nell’emisfero nord della terra nei giorni dal 22 al 24 dicembre, sembra fermo in cielo. Questo fenomeno è tanto più evidente quanto più ci si avvicina all’equatore. In questo periodo il sole raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale facendo si che la notte raggiunga la massima estensione e il giorno la minima, dando luogo alla notte più lunga ed il giorno più corto dell’anno. Dopo il solstizio il giorno torna gradatamente ad aumentare e la notte a diminuire fino a quando, durante il solstizio d’estate in giugno, si verifica l’opposto con il giorno più lungo e la notte più corta dell’anno. Il giorno del solstizio cade generalmente il 21 o 22 dicembre, ma per l’apparente inversione del moto solare diventa visibile dal 3° o 4° quarto giorno successivo. Il sole nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole di luce e calore per tornare luminoso ed “invincibile” sulle tenebre. Il 25 dicembre il sole rinasce, ha il nuovo “Natale” dell'anno. ALLE ORIGINI, DIO SOL Il solstizio d’inverno era celebrato già dai nostri antenati: a Stonehenge in Gran Bretagna, in Irlanda, in Francia, in Iran, ed in Val Camonica, in Italia, già in epoca pre e proto storica. Il 25 dicembre è associato alla nascita o festa di parecchie divinità antecedenti al Cristo che hanno ispirato la festa cristiana. Mosaici e affreschi raffiguranti immagini di Iside seduta con in braccio Horus che porta la corona solare sul capo, pare abbiano ispirato molte immagini della Madonna col Bambino. Mentre il culto di Mitra fu il culto più “concorrenziale” al cristianesimo e con il quale troviamo molte similitudini a partire dal fatto che Mitra, in alcuni miti, era stato partorito da una vergine, aveva dodici discepoli e veniva soprannominato “il Salvatore”. Così come a Babilonia nel 3.000 a.C. veniva festeggiato Shamash, il Dio Sole babilonese, successivamente la Dea Ishtar con il figlio Tammuz, considerato l’incarnazione del Sole. Anche Ishtar era rappresentata con un'aureola di 12 stelle come la Madonna e con il bambino tra le braccia, bambino che sarebbe poi morto per risorgere dopo tre giorni. Nei giorni del solstizio d’inverno si svolgeva in onore di Dioniso una festa rituale chiamata Lenaea, “la festa delle donne selvagge”, dove veniva celebrato il Dio che “rinasceva” bambino dopo essere stato fatto a pezzi. Ed era anche il giorno natale di Ercole e di Adone. Il Dio Mitra, identificato come Sol Invictus dai militari romani tra i quali era un culto molto diffuso, nacque da una donna vergine nel solstizio d’inverno, fu adorato dai pastori, ebbe dodici discepoli, fu ucciso da una lancia che trapassò il suo costato, e risorse dopo tre giorni. Oggi Natale e Capodanno rappresentano due ricorrenze distinte festeggiate il 25 dicembre ed il 1° gennaio ma per i Romani le due date coincidevano, perché il Natale era il “NATALIS SOLIS INVICTI” che segnava il ciclo dell'anno nuovo. ROMA, IL DIO SOL Il culto del Sole Invitto giunse a Roma con l'imperatore Elagabalo (vi sono emissioni monetali del Sole anche antecedenti, dell'epoca di Caracalla) che tentò di imporre il culto di Elagabalus Sol Invictus, il Dio-Bolide solare della sua città, Emesa, in Siria. Elagabalo fece costruire un tempio dedicato alla nuova divinità sul Palatino. Antoniniano di Caracalla con il SOL al rovescio. Coniato a Roma nel 215 d.C. Con la morte dell'imperatore nel 222 il culto cessò di essere praticato a Roma, anche se molti imperatori continuarono ad essere ritratti sulle monete con l'iconografia della corona radiata solare per circa un secolo. Il Sol Invictus, inoltre, compare come divinità subordinata associata al culto di Mitra e a volte è confuso col culto di Elios o di Apollo. Il termine Invictus compare anche riferito a Mitra stesso e al Dio Marte nelle iscrizioni private dei devoti. Sesterzio di Elagabalo con il SOL al rovescio. Coniato a Roma nel 220 d.C. Sesterzio di Alessandro Severo con il SOL al rovescio. Coniato a Roma nel 223 d.C. Antoniniano di Filippo II, figlio di Filippo l'Arabo con il SOL al rovescio. Coniato a Roma nel 247 d.C. Antoniniano di Claudio II il Gotico con il SOL al rovescio. Coniato ad Antiochia nel 268-270 d.C. AURELIANO, SOLI INVICTUS Nel 272 l’imperatore Aureliano sconfisse la principale nemica dell'impero, Zenobia del Regno di Palmira, grazie al provvidenziale aiuto della città stato di Emesa, arrivato giusto quando le milizie romane stavano per ritirarsi. L'imperatore raccontò di una visione, del Dio Sole di Emesa che interveniva per rincuorare le truppe in difficoltà nel corso della battaglia, nulla di strano, a Costantino apparve una croce nel cielo che lo spronava a combattere e prometteva la vittoria. Pensiero comune è che quella di Aureliano fu un'abile mossa politica, perché visto che il culto del Sole era presente in tutte le regioni dell'impero ognuno poté scegliersi la propria fede. Nel 274 Aureliano trasferì a Roma i sacerdoti del Dio Sol Invictus e statalizzò il culto del Dio Sole di Emesa, indossando nelle cerimonie una corona a raggi ed edificando un tempio sulle pendici del Quirinale con un nuovo ordine di sacerdoti: i Pontifices Solis Invicti. Le spese dei culti ufficializzati erano pagate dallo stato, mentre le altre religioni, ugualmente rispettate convissero ufficialmente con queste. La religione cristiana, unica a non essere beneaccetta, non fu perseguitata come religione ma solo perché i suoi seguaci volevano cancellare tutte le altre religioni romane, comprese quelle di stato. La festa del Sole diventò il culto più importante in Roma verso la fine del III sec. a causa dell'influenza delle tradizioni orientali. Antoniniano di Aureliano con il SOL al rovescio. Coniato a Tripoli nel 273 d.C. AURELIANO, DIES NATALIS SOLIS INVICTI Aureliano consacrò il tempio del Sol Invictus il 25 dicembre 274 e istituì la festa chiamata Dies Natalis Solis Invicti, Giorno di nascita del Sole Invitto, facendo del Dio-Sole la principale divinità del suo impero ed indossando egli stesso una corona a raggi. La festa del Dies Natalis Solis Invicti divenne sempre più importante in quanto celebrata alla fine dei Saturnalia. I Saturnalia si prolungavano dal 17 al 25 Dicembre e finivano con le Larentalia o festa dei Lari, le divinità tutelari incaricate di proteggere raccolti, strade, città e famiglia. I Saturnalia, celebrazione religiosa dedicata al Dio Saturno, dapprima divinità agraria latina, protettrice della semina e delle sementi venne poi assimilato al Dio greco Cronos, sposo di Rhéa, la “Terra”. Antoniniano di Aureliano con il SOL al rovescio. Coniato a Roma nel 275 d.C. COSTANTINO, DA DIES NATALIS SOLIS INVICTI AL NATALE CRISTIANO Anche l'imperatore Costantino, in qualità di Pontifex Maximus dei romani, era un seguace del Dio Sole. Raffigurò il Sol Invictus sulla sua monetazione ufficiale utilizzando però l'iscrizione SOLI INVICTO COMITI, Al compagno Sole Invitto, definendo quindi il Dio Sol come un compagno dell'imperatore stesso. Follis di Costantino con il SOL al rovescio. Coniato a Treveri nel 310-313 d.C. Follis di Costantino con il SOL al rovescio. Coniato a Siscia nel 317 d.C. Con un decreto del 7 marzo 321 Costantino stabilì che il primo giorno della settimana (il giorno del Sole, Dies Solis) doveva essere dedicato al riposo: “Nel venerabile giorno del Sole, si riposino i magistrati e gli abitanti delle città, e si lascino chiusi tutti i negozi. Nelle campagne, però, la gente sia libera legalmente di continuare il proprio lavoro, perché spesso capita che non si possa rimandare la mietitura del grano o la semina delle vigne; sia così, per timore che negando il momento giusto per tali lavori, vada perduto il momento opportuno, stabilito dal cielo.” La celebrazione del Sole Invitto proprio il 25 dicembre è testimoniata nel Chronographus anni 354 (Il Cronografo del 354 è un calendario illustrato per l'anno 354, opera del calligrafo Furio Dionisio Filocalo e offerto a o commissionato da un aristocratico romano di nome Valentino) insieme alla testimonianza del Natale cristiano. La prima testimonianza della celebrazione del Natale cristiano successiva al Chronographus anni 354 risale al 380 grazie ai sermoni di san Gregorio di Nissa. La festa del Natale di Cristo, infatti, non è riportata nei più antichi calendari delle festività cristiane e veniva celebrata in date estremamente differenti tra loro. Durante il regno di Licinio, per esempio, la celebrazione si svolse il 19 dicembre che molto probabilmente era la data più prossima al solstizio astronomico nel calendario allora in vigore. Nel 330 Costantino, contrariamente a ciò che si racconta, visto che mai si convertì al cristianesimo, ufficializzò per la prima volta la festa della natività di Gesù con un decreto, la festività fu fatta coincidere con la festa pagana della nascita di Sol Invictus così il Natale Invitto divenne il Natale Cristiano. Nel 337 papa Giulio I ufficializzò la data del Natale per conto della Chiesa cattolica come riferisce Giovanni Crisostomo nel 390: “In questo giorno, 25 dicembre, anche la natività di Cristo fu definitivamente fissata in Roma.” (_ Liberamente tratto da diverse fonti su Internet _) Ave e Felice Dies Solis Natalis! Quintus
    4 punti
  4. La moneta risulta gradevole, e questo si vedeva già dalle prime foto. Come già evidenziato presenta qualche aspetto negativo con il suo peso (colpetto al bordo e hairlines), ma già dalle prime foto si percepiva chiaramente una residua brillantezza con un residuo di gradevole patina, per cui mi sento di avvalorare i pareri espressi da @rickkk e @tonycamp1978. Il punto era capire quanto danno avesse fatto il trattamento inflitto alla moneta. Se le prime foto erano sottoesposte, queste sono invece troppo illuminate. Tipologicamente è una moneta "capricciosa" da fotografare per via dei rilievi molto bassi, e quando c'è un po di lustro, l'esposizione ne risente facilmente. Potresti provare a fare una foto a luce naturale (quando esce un po di sole) ma senza metterti alla luce diretta; prova con una luce ambientale della stanza, magari vicino a una finestra con delle tendine leggere. Ciao Diciamo che non è proprio così. I dettagli che elenchi, essendo "protetti" da altri rilievi, in genere subiscono usura nelle conservazioni molto più basse. Su questa tipologia le parti più esposte sono la veste dell'Italia (seno e pieghe del vestito) e il ritratto del sovrano (la guancia e poi i capelli). Questa moneta soffre molto di debolezze congenite derivanti dal processo produttivo (non è insolito vedere rilievi deboli anche in esemplari in alta conservazione). per capire se il punto interessato è stato toccato da usura o debolezza, è molto importante riuscire a "leggere" il metallo nei punti più alti; questo si capisce prima di tutto dal colore della tonalità di quel punto, e e appare "allisciato" o "ruvido". In ogni caso concordo anche io che la moneta si aggiri sul qSpl. L'importante è che, economicamente, tu abbia tenuto conto dei difetti evidenziati per rimanere entro un budget appropriato. Goditela tutta! Da un fan sfegatato di questa serie Fabrizio
    3 punti
  5. Auguro un Buon Natale a tutti gli appassionati delle monete medievali! Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  6. Carissimi amici vi auguro un buon natale e un felice anno nuovo ( possibilmente proficuo) Vi raccomando non abbuffatevi troppo di panettori (o pandori) e spumante Intanto vi posto il mio nuovo acquisto: questo perfetto e praticamente nuovo 50 Lire del 1957 acquistato ieri in un negozio . A detta del negoziante di fama mondiale è FDC perchè l'ha tirato fuori da un rotolino di zecca (sto scherzando LOL) E vamos a bailar ..... W LA DISCO
    2 punti
  7. Acqua gassata congelata che mi ero scordato nel freezer.
    2 punti
  8. Secondo me dice bene @santone
    2 punti
  9. 2 punti
  10. sembrerebbe essere un 4 Maravedis con contromarca VIII che ha ricevuto una nuova contromarca XII
    2 punti
  11. Addobbiamo il Museo Buon Natale a tutti!
    2 punti
  12. Riapro questa vecchia discussione, per postare il mio Denaro acquisito in un’asta del 2017. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PRI/0 Domenico
    2 punti
  13. Altro esemplare di Giovanni Dandolo recentemente acquisito.
    2 punti
  14. Buongiorno mentre sono in fila per il tampone, noi operatori dipendenti ulss qui in Veneto lo dobbiamo fare ogni quattro giorni, porc la mignot...nonostante la terza dose, ma vabbè, dicevo, mentre sono in fila condivido un 2 quattrini del 82, una delle monete per i reali presidi con la conservazione più alta che possiedo...ritratto magnifico, gli posso contare i peli del naso...buona giornata:)
    2 punti
  15. Buongiorno, non mi dilungo in commenti personali perché ritengo la descrizione della casa d’aste ampiamente sufficiente.. Asta Nomisma 64, lotto 653. Venduto per 38000 € + dir. LOT 653 - AUCTION 64 "NAPOLI Francesco I (1825-1830) 15 Ducati 1825 - Magliocca 464 (indicato R/4) AU (g 18,94) RRRR Colpi al bordo di cui uno pesante. Moneta di grandissima rarità, una delle più rare di tutto l’Ottocento italiano e non solo del Regno di Napoli. Per esempio, Gigante la propone come R/5, il massimo della sua scala di valutazione. Per questo si contano sulle dita di una mano i passaggi in vendita pubblica negli ultimi vent’anni. In un articolo del 1963, Michele Pannuti pubblicò dei documenti d’archivio da cui risultò che ne vennero coniati il 21 gennaio 1826 1937 pezzi tutti però con data 1825, primo anno di regno di Francesco I. Nel corso del tempo evidentemente quasi tutti questi esemplari vennero rifusi. All’epoca infatti la monetazione aurea napoletana, con i suoi massimali quali il 30 ed il 15 ducati, costituiva una parte molto importante del circolante nella penisola italiana per la loro finezza avendo titolo quasi puro, indicato sulle monete stesse di 996 millesimi, ben al di sopra dei 900 millesimi delle coeve monete decimali. Per tal ragione la maggior parte dei 15 ducati di Francesco I venne rifusa ed ora ci troviamo di fronte ad una autentica perla numismatica." https://auctions.nomismaweb.com/en/lot/598737/-napoli-francesco-i-1825-1830-15-ducati-/
    1 punto
  16. Auguri di Buon Natale a tutti, specialmente allo staff @CdC amministratori che ci sopportano! Buone feste!
    1 punto
  17. Mmmh, mi sembrava strano che il " dio denaro " ti avesse suggerito qualcosa del genere...... Da buon scrittore quale sei,ti lascio il like ?
    1 punto
  18. Piastra stupenda? @Rocco68 Complimenti, e tanti cari auguri di Buon Natale.
    1 punto
  19. A tutti i " papalini" cari auguri di Buone Feste!
    1 punto
  20. Qualche tempo fa c'era un tizio convinto che fosse autentica una "moneta" di Giulio Cesare recante scritte in italiano e date di nascita e morte AVANTI CRISTO...
    1 punto
  21. Buonasera a tutti, Buona Vigilia, pensavo mi mancasse il 1800 per chiudere la serie, ma mi era sfuggita questa variante.? Ma poi si finirà mai? Credo di no. Complimenti al possessore. Saluti Alberto
    1 punto
  22. Auguri a tutti di buon Natale e buone feste! Michele
    1 punto
  23. Certo che... se sul rovescio c'è scritto "Le grandi figure di Roma - Gli amici della storia", un vago, vaghissimo dubbio che non si tratti di una moneta dovrebbe venire...
    1 punto
  24. La questione asse/ dupondio per le auguste è controversa e dibattuta. Il tondello è un po' più largo dell'usuale, ma la moneta appare in regola. Probabilmente è stata battuta con un colpo piuttosto violento come si può notare dalle screpolature sul bordo. Il tipo ritrattistico è il n.3 con legenda al dativo con filiazione: la datazione è quindi 149-151. La classificazione è ric 1396b.
    1 punto
  25. Rianimo questa chat un po' spenta nell'ultimo periodo! La stagione è molto deludente, è inutile nasconderlo. Fa male. E' triste ammetterlo ma quella squadra che non nomino allenata da Simone Inzaghi è proprio forte, molto più di noi. Il problema è che sono tante le squadre più forti di noi...
    1 punto
  26. Grazie Marco, benfatto! Tanti auguri di buon Natale luciano
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  27. Hai afferrato l’esortazione a Don Abbondio ad aver paura dei due loschi figuri: «Abbia paura parroco!» Per Stilicho. Le due parole di quattro lettere sono omografi: Téma curato = Tèma curato Téma (da temere e paura) = Tèma (argomento) apollonia
    1 punto
  28. Ecco un "bel" Buono di Cassa da 2 lire Dec. 28.12.1917. - l'ho già postato in altre discussioni - Il Gigante, cataloga le serie dalla 76 alla 100 R2 ma non chiedetemi il perchè... Era custodito da molti anni assieme a delle monete tant'è che la ruggine si è mangiata un pezzetto di carta creando un "buchetto" Saluti.
    1 punto
  29. Buongiorno, in questo video che monto tradizionalmente per Natale descrivo 8 monete di Genova entrate nella mia collezione.
    1 punto
  30. Mi piacerebbe ricevere un horror simile, un bel Barbetti matrice falso d'epoca, anche semidistrutto....
    1 punto
  31. Cari amici "Serenissimi" Non facciamo morire le tradizioni; se siamo credenti, festeggiamo in tranquillità il Santo Natale e poi, altrettanto tranquillamente, sentiamoci anche una bella musica che, ormai ad ogni Natale, allieta gli auguri di questa bella Sezione e ci ricorda Venezia ed il suo splendore attraverso le sue monete, medaglie e testimonianze storiche. I curatori della Sezione "Monete della Serenissima Repubblica di Venezia" augurano buon Natale, tanta salute e felicità, a voi ed ai vostri cari. Luigi, Marco, Luciano
    1 punto
  32. si.. il mio intento ovviamente era proprio quello di non sminuire la bellezza della moneta in oggetto..ma solo quello di giustificare i motivi per cui la maggior parte si è espressa su un qspl... credo che facendo un paragone.. 1 grado differenza ci possa stare qspl qfdc
    1 punto
  33. Ciao, dovrebbe essere un maravedi spagnolo di Filippo V https://en.numista.com/catalogue/pieces14860.html Questo è il giusto verso, si intravede un 1718 ad ore 11 Buone Feste
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  34. Tanti auguri di un Felice e Sereno Natale a tutti voi. Grazie @jaconico e ti faccio i complimenti per la splendida idea che hai avuto?
    1 punto
  35. E’ un sigillo di Bardas il Trace Byzantine Seal - Bardas of Thracesian Theme. Weight 9.7 grams; diameter approx 25 mm Obverse: bust of St Nicholas Reverse: five lines inscription May the Lord protect Bardas delegate of Thracean Theme Il ‘theme’ e’ una provincia politico-militare, in questo caso della Tracia una delle piu’ estese e importanti dell’impero bizantino : Theme of the Thracesians (Greek: θέμα Θρᾳκησίων, thema Thrakēsiōn, often simply Θρᾳκήσιοι, Thrakēsioi), was a military-civilian province in western Asia Minor (modern Turkey). Created either in the mid-7th or the early 8th century as the settlement of the former Army of Thrace, after which it was named, it was one of the larger and more important themes of the Empire. Per testi e fonti piu’ aggiornati ( lo Schlumberger e’ un ottimo testo storico ma inevitabilmente datato - oggi la sigillografia bizantina ha fatto passi da gigante grazie alle pubblicazioni di Dumbarton Oaks ricca di ben 17.000 sigilli e alla collezione e studi pubblicati da Zacos): Catalogue of Byzantine Seals at Dumbarton Oaks and in the Fogg Museum of Art (pubblicati finora 7 volumi) O anche : SCEAUX DE LA COLLECTION GEORGE ZAKOS COLLECTIONS BYZANTINES DU MAH - GENÈVE Maria Campagnolo-Pothitou and Jean-Claude Cheynet
    1 punto
  36. Grazie @jaconico, altrettanto a te e a tutti voi. Certo che se l'albero è quello, chissà i doni!!
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  37. @jaconico la qualità della conservazione delle tue banconote è STRE-PI-TO-SA!!
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  38. Ricambio di cuore a tutto il forum i migliori auguri di Buon Natale, ed in particolare a @Cesare Augusto che nel '22 compierà 16 lustri!!! saluti TIBERIVS
    1 punto
  39. la formica potrebbe essere salita sul tondello un attimo prima della battitura
    1 punto
  40. A tutti i giovani, ai vecchi, ai nonni e non .... un sereno e Santo Natale. Buone festività in serenità nelle vostre famiglie. Graziano
    1 punto
  41. 1 punto
  42. Le immagini sono troppo piccole, non riesco a vedere il regnante, MC sono le sigle dello zecchiere Matteo Campagna
    1 punto
  43. Ciao, probabilmente il mio migliore acquisto del 2021 é questo rarissimo testone di Pio IV: Pio IV (1559-1565), AVIGNONE, Testone (Munt 62). D/ Stemma ovale con cornice ad intagli e volute, sormontato da chiavi decussate e doppio cordone e tiara. °PIVS ° PAPA ° - IIII - AVENI In basso: stemma di Mons. Lorenzo Lenzi (bucranio entro piccolo scudo), vicelegato. A sinistra nel giro: stemma del Card. Alessandro Farnese, legato. R/ Busto del pontefice a destra con piviale adorno di greca e fibbia ovale. GLORIA ° IN ° EXCELSIS ° DEO Per chi fosse interessato ad approfondire un po', ne abbiamo parlato qualche tempo fa qui: Michele
    1 punto
  44. Molti nuovi ed importanti volumi sono entrati nella mia biblioteca quest'anno, ma sicuramente l'acquisto più importante, impegnativo ed inaspettato è stato quello del Muntoni originale in stato praticamente nuovo...
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  45. Buongiorno. Quest'oggi vorrei porre alla vostra attenzione l'ultimo video del canale "Quelli del Cordusio". Come da titolo, si tratta di un'interessante discussione riguardante le medaglie napoleoniche. Personalmente, ho apprezzato molto l'analisi artistica degli esemplari trattati. Peccato solo per la breve durata. Il video vola via con estremo piacere e, alla fine, vi lascia il desiderio di volerne sapere di più. O, almeno, questa è la sensazione che ho avuto io. D'altro canto, però, come giustamente viene detto ad inizio video, la medaglistica napoleonica è un argomento talmente mastodontico che condensarlo in un singolo video è un'impresa ai limiti dell'impossibile. Detto ciò, senza ulteriori indugi, ecco a voi il video. Buona visione a tutti e, come al solito, complimenti a @dabbene e agli ospiti che invita.
    1 punto
  46. Salute a tutti. Il mio undicimillesimo messaggio che cade in questa discussione da me aperta esattamente sei anni fa vuol essere di augurio di buon Natale e felice 2018, informando dell’accordo tra la Fondazione Vulci e il Museo Archeologico Salonicco per una mostra da allestire a Roma nel prossimo anno, dove saranno esposti oggetti dell'epoca di Alessandro Magno - tra cui ori straordinari - per la prima volta in Italia. Per dettagli si rimanda alla fonte della notizia http://www6.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/cultura/2017/01/13/mostre-2018-per-prima-volta-ori-alessandro-magno-in-italia_94d2c821-a349-42ce-b3e6-4103e26f06f2.html
    1 punto
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