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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/18/21 in tutte le aree
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Avvicinandosi il Natale ho cominciato a mettere sotto l'albero qualche pacco regalo... Il primo di questi piccoli piccoli pacchetti contiene questa monetina non facile da trovare.... Si tratta di un Forte di Carlo Giovanni Amedeo coniato durante la reggenza della madre Bianca del Monferrato. Questo sfortunato Duca morì a soli sette anni, nell'Aprile del 1496, quindi il ducato fu per tutto il periodo sotto il governo della Reggente. Le sue monete sono tutte rare, nonostante i rendiconti del periodo indichino una abbondante coniazione, il che fa presumere che molte monete siano state coniate ancora con le impronte del Duca padre Carlo I. Anche le sigle o i segni di zecca/zecchiere non sono presenti su queste monete, nonostante fossero aperte, e sembra abbiano lavorato, ben quattro zecche, tre in Savoia e Torino. Unica variante che si può trovare nei quarti come nei forti è la presenza in diverse posizioni di una rosetta. Questo Forte del peso, abbondante per questa tipologia, di 0,88 gr. presenta ancora tracce di argentatura non visibili chiaramente dalla mia pessima fotografia.5 punti
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Buongiorno e complimenti a Beppe per il 4 tornesi, notevole, il fascio così messo non è facile da trovare. Mi piace davvero molto. Visto che siamo in tema ecco una foto di gruppo di alcuni esemplari che ho in collezione: un 6 tornesi del tipo più comune, un 4 tornesi e un 6 tornesi REPUBBLCA variante senza I in legenda, moneta piuttosto rara (r3). Ho in arrivo altri 2 esemplari rispettivamente di 6 e 4 tornesi ma continua a mancarmi la variante ZN del sei tornesi. Buon sabato amici.5 punti
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Vi piace la mia due lire, ultimo acquisto del 2021... FDC periziata dal grande Angelo Bazzoni...2 punti
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NOVITA’ EDITORIALE Buongiorno! con piacere volevo comunicare che ho pubblicato il mio primo catalogo intitolato “Varianti, errori e curiosità nelle monete in lire della Repubblica Italiana (1946-2001)”. Nel libro sono catalogate (con rarità e valore) migliaia di monete e ad oggi costituisce il più ampio catalogo sul tema presente sul mercato (ca. 540 pagine su carta patinata). Il libro è anche abbinato ad una sito web (https://c.erroridiconiazione.com) totalmente gratuito e senza necessità di registrazione che consente di visualizzare numerose foto delle monete catalogate inserendo il codice di riferimento o navigando liberamente. Il sito è in continua espansione e ogni giorno vengono catalogate nuove monete! Tiratura limitata in 500 copie numerate. In allegato al catalogo c’è un “Misuratore goniometrico per monete con asse ruotato” illustrato nel seguente video: https://www.youtube.com/watch?v=ehUwVQUmHoY Per qualsiasi informazione contattatemi in privato!2 punti
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Concordo anche io che molto probabilmente siamo di fronte ad un falso d'epoca. Gli elementi che caratterizzano la moneta portano tutti in quella direzione. Partendo dal D/ è possibile osservare lo stile del busto che, pur se non proprio inciso male, risulta differente dalle monete liberate in zecca. Anche la legenda, per la parte risultante visibile, mostra dei caratteri inusuali, quasi incisi a mano sul conio e non realizzati con dei punzoni. Il R/ però è quello che per primo fa propendere per il falso. Una legenda retrograda lascia supporre che chi ha inciso quel conio abbia "copiato" il rovescio del grano come lo vedeva e una volta utilizzato quel torsello per battere la moneta ha ottenuto un R/ speculare. Un errore del genere non credo possa essere passato inosservato in zecca: un mastro non lo avrebbe di certo approvato. Sarebbe da capire perché il falsario abbia inciso il D/ in maniera regolare ed il R/ speculare... due mani diverse? Ha creato prima il R/ e poi rendendosi conto dell'errore ha inciso correttamente la pila? Domande alle quali, suppongo, sia impossibile rispondere. Se si nota anche il metallo risulta "scadente" . Quella vistosa frattura lascia supporre che quella lamina da cui è stato ricavato il tondello non è stata ben trattata nei vari passaggi nei laminatoi. Un tondello così in zecca sarebbe stato scartato, salvo che la frattura sia posteriore alla coniatura. Insomma, siamo nel 1622, nel pieno di quel disordine monetario così indicato dal Dell'Erba, dove in tanti si ingegnavano a batter moneta nonostante le pene severe a cui venivano condannati se individuati. Basta leggere i Diurnali di Scipione Guerra per comprendere quanti falsari siano stati arrestati e giustiziati per il reato di aver battuto falsa moneta. Ovviamente parliamo di monete "spicciole", quelle utilizzate dal popolo che spesso e volentieri non era nemmeno in grado di leggere cosa vi fosse scritto sopra e di conseguenza, nonostante l'evidente errore, questi grani circolavano regolarmente. Se non vado errato anche nel CNI vi sono esempi di questi grani con la legenda del R/ retrograda... chissà se figli dello stesso torsello? Ovviamente questa è e rimane la mia opinione, ben vengano delle altre. Una bella curiosità! Complimenti al possessore!2 punti
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Qua trovi qualcosa in generale sulle emissioni legionarie durante l'Impero, anche se nella maggior parte tratta di denari. https://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/monete-romane-esercito.pdf Ciao Illyricum2 punti
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Buongiorno, richiesta postata in Sezione che ricade più nei limiti temporali della monetazione repubblicana (per quanto tarda) che non in quella Imperiale. Siamo un po' in "zona grigia". Magari dopo avere dato visione ai fruitori di questa Sezione la sposterò nell'altra per darne visione agli specialisti del periodo repubblicano che magari potranno contribuire maggiormente. @L. Licinio Lucullo concordi? Per il tipo non ho trovato confronti. La mia ricerca però per limiti temporali non è stata molto approfondita e non escludo che pur se assolutamente non comune una ricerca più approfondita potrebbe portare a qualche risultato. Per quanto concerne qualche riferimento storico ho trovato questo articolo: https://www.arsmilitaris.org/pubblicazioni/XXV Legio.pdf mentre questo sito (in inglese) presenta una carrellata sulle monetazioni legionarie http://romanpaulus.x10host.com/minorstudies/marc_antony/legionary_coinage.html e riporta in merito alle Legioni da XXIV a XXX questo paragrafo: legiones XXIV – XXX Denarii have been described for Antonian legions with these high numbers. However, it is extremely unlikely that Antony ever had legions with these numbers (see under legio XXIII). All the known specimens are highly suspect, being probably tooled from the coins of known legions. Saluti Illyricum2 punti
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Buona Serata a Tutti, posto anch'io un 4 Tornesi 1799 Rep. Napolitana come quella di @wsstj, tipologia non facile da trovare in buona conservazione, ( le foto sono quelle del venditore ) Buona Serata2 punti
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È tutto scritto e questa sezione non è a "Statuto Speciale": Il forum LAMONETA.IT e' pubblico, mette a disposizione degli utenti, in forma gratuita, uno spazio per lo scambio di opinioni, esperienze e informazioni utili, con cortesia, tolleranza e rispetto delle persone, razze ed etnie, religioni e fedi e delle differenti culture; in cambio viene richiesto di seguire poche e semplici regole al fine di garantire un ordinato e pacifico svolgimento delle discussioni. https://www.lamoneta.it/guidelines/ Mentre non è scritto da nessuna parte che non si può discutere di argomenti già trattati nel CNI, Cagiati, Bovi, DAP o quella di Pannuti, Mir, Magliocca.2 punti
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Scusate qualcuno puo' aggiornarmi sul piano dell'opera e in particolare sugli ultimi volumi pubblicati? Credo siano il V (medaglie di restituzione - Modesti) e il vol. VI Volume VI Gregorio XV (1621-1623) – Urbano VIII (1623-1644) Innocenzo X (1644-1655) credo questi siano gli ultimi volumi pubblicati ma vorrei conferma se possibile. Inoltre il periodo 1660-1730 è ancora coperto dai tre volumi di Walter Miselli ? E per il periodo 1730-1800, dato che il CNRP pubblicato riprende con il volume IX (1800-1830)? Chi pensava che le medaglie pontificie fossero una serie di nicchia puo' considerare che un catalogo completo della serie si articola in oltre XX volumi in formato A4 grande !1 punto
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Buonasera, Grano di Filippo IV 1622, stile PARTICOLARE quasi ad azzardare il falso d'epoca, purtroppo al momento non ho peso né diametro. La particolarità è al rovescio in cui la legenda (ma essendo simmetrica su tutte le direzioni, anche la croce cantonata) appare speculare o meglio: OGNI ELEMENTO è speculare. Allego qualche foto esplicativa. Ricordo monete con singole lettere o numeri speculari, ma vedere l'intera legenda è qualcosa di clamoroso, pensare al metodo di creazione del conio e contemporaneamente vedersi avanti questo grano è quanto meno curioso1 punto
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Eracle all’opera nella sua seconda fatica nel disegno a china di La Brighella, pseudonimo di Maria Ghezzi, pittrice e scultrice italiana che fu orientata verso il disegno dei rebus dall’incontro con Giancarlo Brighenti (pseudonimo Briga), un mito della nostra enigmistica che poi divenne suo marito. apollonia1 punto
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Visto che non posso stare sul cròt in guardino vado a fare il cròt..ino con la moto da cròt in montagna?1 punto
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Ognuno dice la sua. Anche in tale ambito. Di sicuro è cresciuta la ricerca delle monete in FDC.1 punto
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Buonasera. Quest'oggi vorrei proporvi un altro volume molto interessante per i collezionisti di medaglie napoleoniche. Sto parlando del catalogo dell'asta straordinaria NAC 115 in collaborazione con Varesi. L'asta si è tenuta il 28-29 maggio 2019 e ha visto passare all'incanto quasi 1.300 lotti di medaglie del periodo napoleonico appartenenti alla collezione ANPB. Ricordo ancora la grande emozione vissuta quando da casa riuscii ad aggiudicarmi telefonicamente il lotto 2126, spingendomi proprio alla mia offerta massima. Ancora oggi devo dire che quell'esemplare rappresenta il pezzo più importante della mia piccola collezione. Comunque, tralasciando questi aneddoti personali, il catalogo è una vera chicca. L'impaginazione è schematica e le immagini sono di alta qualità. Ottimi anche i numerosi riferimenti bibliografici: Bramsen, Julius, Essling, TNE, D'Auria, Turricchia, ecc. Oltre all'ampiezza della collezione, il fatto che risalga a soli due anni fa lo pone come un vero e proprio punto di riferimento per quel che riguarda una valutazione del mercato odierno. Quindi, è certamente utile per farsi un'idea (almeno provvisoria) di quale possa essere il valore di certi esemplari. Per chi fosse interessato a consultare le aggiudicazioni, lascio qui di seguito il link dell'asta su NumisBids. Nella prima parte sono presenti alcune monete asiatiche e di area italiana. La parte relativa alle medaglie va dal lotto 1001 al 2296. https://www.numisbids.com/n.php?p=sale&sid=31721 punto
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Un poco meno antica del consueto, la testa di un guerriero crociato con elmo con paranaso e cotta di maglia : da un denaro ( 0,89 g ) della signoria su Antiochia di Boemondo III ( 1162-1201 ) . Passerà ad inizio anno in asta Alpha Auction 7 al n. 91.1 punto
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io direi che la descrizione di Caravelle82 è la più attinente. Ma cosa ne dite del consiglio - sempre se se ne ha la possibilità e la capacità - di smontare e riassemblare correttamente la moneta, rendendola così di nuovo conforme? Servus, njk1 punto
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Bè, anche il CNI è in rete ed è più completo del Papadopoli. Arka Diligite iustitiam1 punto
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E' tuo diritto chiedere foto decenti. Poi vedi tu se vuoi andare allo sbaraglio o meno.1 punto
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Ragazzi ciò provato ma visto che con il francese non vado molto d'accordo, vi posto un'altra foto con la speranza che qualcuno sappia fare meglio? Alcune parole si comprendono come souvenir, viva Algeri la città Bianca. Presumo che la persona che ha scritto sulla banconota si sia recato nel 1946 ad Algeri e sia rimasto affascinato da questa città portando con sé come souvenir questa banconota ed annotando su di essa l'emozione provata da questo bellissimo viaggio.1 punto
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Ciao, dalle foto purtroppo non proprio nitide, non saprei. Lo stile del ritratto e la consunzione in alcuni punti della moneta mi farebbero propendere per la sua autenticità, ma ti ripeto dalle foto non si riesce a vedere bene la superficie della moneta ed anche alcune lettere della legenda del rovescio che mi sembrano chiuse (la P e la R). Può essere anche un effetto di luce. Altro non so dirti?. ANTONIO1 punto
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Me lo sono invel...tato?. Beh cosa rapplesenta è esplicito....palla da solo...?1 punto
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Ritornando a Merano. Alberto III - Quattrino con variante ALBERTVS dritto/rovescio. CNTM M501 Pag. 335 Helmut Rizzoli - Monete e banche medievali tra le Alpi e l’Adriatico. 2021 Domenico1 punto
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Alla fine del XIX secolo nascono i protettorati della Somalia Britannica e della Somalia Italiana. Dopo la seconda guerra mondiale il nord del paese rimase protettorato britannico, mentre la restante parte fu affidata all'Italia per amministrarla (AFIS). Nel 1960 i due territori furono uniti nella Repubblica somala, con un colpo di stato nel 1969 si autoproclama presidente il dittatore Siad Barre, rimanendo in carica fino allo scoppio della guerra civile del 1991. In questa emissione (1962/1971) sarà utilizzato per l'ultima volta l'italiano. 100 Scellini somali del 1971 nella filigrana1 punto
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Vi presento questa banconota di uno stato che non esiste più: la DDR (Repubblica Democratica Tedesca) Sono 500 marchi del 1985, banconota dal taglio elevato causa inflazione,. ma che non fu emessa per la circolazione. Al rovescio : edificio del Consiglio di Stato (organo collegiale che esercitava le tipiche attribuzioni di un capo di Stato)1 punto
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Oggi condivido questo Carlino per Ferdinando II del 1833. Ancora oggi molti venditori, propongono il Carlino del 1835 come 1833 perché non ne sanno riconoscere le cifre della data.1 punto
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Buongiorno a tutti e Buona Festa dell'Immacolata. Inizio la mia giornata Numismatica. Si continua per un attimo con gli 8 Tornesi di Ferdinando IV. 8 Tornesi 1786 Sigle RC grandi @Asclepia Cristiano complimenti per i tuoi Ramini? Saluti Alberto1 punto
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La spiegazione più semplice è che quello che scrivi sul conio sulla moneta risulta speculare (retrogrado). Basta quindi una piccola distrazione e il danno è fatto. E il costo elevato del conio, anche in caso che si fossero accorti dell'errore, non permetteva la distruzione del conio stesso. Così qualche migliaio di monete presentava l'errore. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Va detto che non si tratta di un testo di Numismatica inteso come catalogo ma ripercorre la storia di chi ha contribuito in passato a diffondere, con le proprie pubblicazioni, la conoscenza della numismatica medievale del nostro sud. E' in formato bilingue (italiano/inglese) e credo sia molto importante da tenere in una biblioteca numismatica, soprattutto per chi è interessato alla monetazione meridionale. Ti allego l'indice.1 punto
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